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    I voti della finale: partita memorabile di Haak, Larson lontana dalla forma migliore

    Di Alessandro Garotta

    La pallavolo è quello sport in cui si gioca 6 contro 6, ed alla fine vince la Prosecco DOC Imoco Conegliano. La formazione allenata da Daniele Santarelli, nella bella cornice dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, sconfigge la Vero Volley Milano con un rotondo 3-0 e mette in bacheca la sua quinta Coppa Italia, confermando quella fama di cannibale che le permette di vincere ogni trofeo in Italia dal 2019. Da febbraio di quell’anno infatti non c’è alcuna competizione nazionale che sia stata vinta da un’altra squadra, e questo offre la misura della grandezza dell’epopea della compagine gialloblù, che si conferma anche stavolta quella da battere. 

    Ma veniamo alle pagelle per scoprire le migliori e le peggiori della finale.

    foto Rubin – Zani / LVF

    PROSECCO DOC IMOCO CONEGLIANO

    Joanna Wolosz voto 9. Occhi sbarrati e mascella che lentamente scende verso il basso. Tante volte vi sarà capitato di replicare questa espressione davanti ad un suo sorprendente gesto tecnico. Senza dubbio, poter contare su una ricezione sempre affidabile (69% di positiva e 48% di perfetta), su tre uscite di palla alta solidissime e su centrali spietate in attacco è il sogno di ogni regista, ma se l’Imoco gira come un orologio perfetto lo si deve soprattutto all’abilità del fenomeno polacco di trattare il pallone con qualità sopraffina: è questo che rende il suo modo di intendere la pallavolo unico e – da questo punto di vista – forse irripetibile.

    Isabelle Haak voto 9. Partiamo dai suoi numeri, che in questo caso tanto freddi non sono: 23 punti, 54% di positività e 40% di efficienza in attacco, 2 ace, 1 muro. Eppure queste cifre, seppur strabilianti, non rendono in minima parte l’idea dell’impatto che ha la giocatrice svedese quando scende in campo. Il premio di MVP è la logica conseguenza di una partita memorabile in cui l’opposta da un lato conferma di essere un enigma senza soluzione per le avversarie e dall’altro dà un’accelerata paurosa al cammino di Conegliano verso la conquista del terzo trofeo stagionale.

    Kathryn Plummer voto 7,5. A differenza di quello che si era visto nella semifinale contro Novara, in attacco non riesce sempre a fare la differenza e non è solo un problema di palloni messi a terra, ma anche di errori (2). Wolosz la chiama comunque in causa senza curarsene troppo e alla fine mette a segno 9 attacchi su 23 tentativi (26% di efficienza). Il suo contributo più importante, però, è quello che fornisce in ricezione, dato che, destinataria di 19 servizi avversari su 52, ne serve alla regista polacca il 68% in maniera precisa e il 62% perfetta. Numeri fondamentali per garantire al cambio palla grande efficienza.

    Kelsey Robinson-Cook voto 8. Il trend ascendente della schiacciatrice statunitense continua e questo dimostra che non si tratta di situazioni occasionali. Se si eccettua il servizio, colpo che non crea grandi preoccupazioni alle avversarie, negli altri aspetti del gioco vanta un rendimento molto regolare, caratteristica che la rende elemento di equilibrio sul quale appoggiare il gioco di tutta la squadra. Wolosz la innesca quasi quanto Plummer, 18 assist, e lei ne trasforma in punto 10 con un solo errore (50% di efficienza); in seconda linea si dimostra come al solito una garanzia (76% di ricezione positiva e 41% di perfetta).

    Federica Squarcini voto 7. Motivata dal confronto con la sua ex squadra e dalla ferrea volontà di conquistare la prima Coppa Italia della carriera, la centrale toscana attende con pazienza di piazzare le proprie zampate vincenti, dato che riceve appena 5 alzate in tutto il match, comunque ben sfruttate (60% di efficienza in attacco). Una di queste, tra l’altro, permette all’Imoco di chiudere la contesa. A muro risulta granitica con 3 stampate a referto (best blocker della finale), mentre al servizio non trova il giusto ritmo e incappa in 4 errori su 10 tentativi.

    Marina Lubian voto 7. Come Squarcini ha nella assoluta regolarità di rendimento il suo marchio di fabbrica. Anche quando viene chiamata poco in causa dalla palleggiatrice o non le va molto bene a muro, i numeri la premiano ed inoltre è sempre pronta a piazzare la zampata al momento giusto. In attacco fa vedere buone cose (6 su 10 con un errore), a muro ruggisce una volta, in battuta non è devastante come al solito, ma nel complesso i suoi 7 punti non sono certo da buttare.

    Monica De Gennaro voto 8. Prestazione top per il libero dell’Imoco che si mette in lustro tirando su pure gli acari. Il suo contributo è determinante sia in ricezione (80% di positiva e 40% di perfetta) sia in difesa, dove riesce a prendere alcuni palloni che favoriscono le rigiocate delle compagne: acrobata senza paura, capace di opporsi agli attacchi delle avversarie, ma anche di regalare alzate molto precise. Tecnicamente spaventosa.

    Non giudicabili: Robin De Kruijf, Alessia Gennari

    Non entrate: Roberta Carraro, Alexa Gray, Ylenia Pericati, Sarah Fahr, Anna Bardaro

    foto Rubin – Zani / LVF

    VERO VOLLEY MILANO

    Alessia Orro voto 5,5. Si innervosisce via via sempre di più, man mano che vede andare in fumo ogni piano della vigilia e soprattutto man mano che prende atto del fatto che la squadra non riesce a cambiare marcia. Nel secondo set prova a difendersi, servendo tutti i palloni che può a Thompson, che risponde presente, però non trova mai validi appoggi in posto-4 e al centro, e alla lunga questo la mette alle strette. Prova costantemente a velocizzare il gioco, forse anche troppo, eppure il sistema muro-difesa avversario non si fa sorprendere e per le attaccanti sono dolori. A complicare la situazione ci si mette una prova senza acuti a muro (0 blocks) e al servizio (0 ace e 1 errore), che contribuisce a toglierle lucidità e fiducia.

    Jordan Thompson voto 7. Strappa un buon voto, perché è l’unica che crea qualche grattacapo a Conegliano, pur attaccando quasi sempre con il muro schieratissimo davanti, e perché il suo 48% di positività in attacco non è certo una percentuale disprezzabile, così come l’efficienza di +14. Vive un passaggio a vuoto solo nella terza frazione, ma per il resto si dimostra una garanzia per le compagne, una spalla su cui si può contare: alla fine, totalizza 17 punti di cui 1 block.

    Miriam Sylla voto 6. Quando tutto fila liscio nel secondo set dà l’impressione di essere un buon fattore (3 su 6 in attacco e tanta reattività in difesa), ma quando il gioco si fa duro non riesce mai a mettere la palla a terra denotando assenza di killer instinct. Da una giocatrice del suo calibro è lecito aspettarsi di più (5 punti con il 30% di positività e 2 errori in fase offensiva, il 45% di ricezione positiva e il 31% di perfetta).

    Jordan Larson voto 4,5. Lontana dalla forma migliore e dagli standard di prestazione a cui ci aveva abituato nella seconda parte della scorsa stagione, non riesce a tenere testa alle avversarie producendo solo 2 punti e non svolgendo al meglio il suo compito di banda. Paga sorprendentemente alcune imprecisioni nei fondamentali di seconda linea (14% di ricezione perfetta) e la sua scarsa vena realizzativa (-10% di efficienza) mette in seria difficoltà Orro.

    Anna Davyskiba voto 6,5. Nel complesso è una prestazione più che sufficiente per la schiacciatrice bielorussa, entrata (forse troppo tardi?) al posto di una Larson impalpabile: ultima ad arrendersi, dimostra grinta da vendere e gioca uno scampolo di partita di spessore. Obiettivo per 3 volte della battuta avversaria, le percentuali sono 66% di ricezione positiva e 33% di perfetta; in attacco mette a referto 5 punti su 7 tentativi (71% di efficienza).

    Raphaela Folie voto 5,5. Tutto lasciava immaginare cose promettenti dopo la buona prova di sabato in semifinale, quando la centrale altoatesina aveva mostrato talento e solidità (8 punti con il 53% in attacco e 1 stampata vincente). Invece, contro Conegliano fatica a entrare in partita e a fare la differenza: in attacco pur ricevendo pochi palloni (9) ne mette a terra 4, mentre a muro ha vita dura (0 blocks).

    Jovana Stevanovic voto 5. In attacco fa ben poco (2 punti), ma questo avviene anche perché riceve solo 5 assist. Poco o nulla combina a muro, dato che non ne mette a segno neanche uno. In battuta invece è una delle poche ad emergere dal grigiore generale, realizzando un ace.

    Dana Rettke voto 6. Coach Gaspari la fa partire dalla panchina, sperando che l’esperienza di Stevanovic potesse dare alla squadra qualcosa in più contro un team organizzato come l’Imoco, ma nel terzo set deve buttarla dentro per cercare di raddrizzare una partita ormai scivolata via. La centrale statunitense risponde presente a muro (2 blocks), ma non dà molto di più della compagna in fase offensiva (0 su 2).

    Beatrice Negretti voto 5. Partita di grande tribolazione per il libero lombardo. Chiude con percentuali piuttosto basse in ricezione (43% di positiva e 31% di perfetta), rimanendo spesso impietrita di fronte alle battute di Haak e compagne. In difesa non è sempre di aiuto alla squadra nel tentativo di avvicinarsi all’efficacia dimostrata da Conegliano, anche perché è troppo spesso fuori posizione rispetto alle traiettorie delle attaccanti avversarie.

    Non giudicabili: Magdalena Stysiak, Letizia Camera, Beatrice Parrocchiale, Sonia Candi

    Non entrata: Edina Begic LEGGI TUTTO

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    Coppa Italia Frecciarossa: Il successo non è solo negli spalti. Ottimi gli ascolti televisivi

    Di Redazione

    Si è conclusa ieri, domenica 29 gennaio, la due giorni di Finali Coppa Italia Frecciarossa, l’evento organizzato dalla Lega Volley Femminile in collaborazione con Master Group Sport all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, dove venivano assegnate la 45^ Coppa Italia di Serie A1 e la 26^ Coppa Italia di Serie A2.

    Oltre alla splendida cornice di pubblico, con oltre 12mila presenze nella due giorni (8mila solo nella Finale tra Conegliano e Milano), il successo è anche televisivo, considerate le oltre 563mila persone che hanno seguito le tre partite in diretta Rai Sport + HD con il commento di Marco Fantasia e Giulia Pisani, con uno share dell’1,5% nella sola giornata di domenica.

    A festeggiare anche la Serie A2, che su Sky Sport Arena, con la telecronaca di Stefano Locatelli e Serena Ortolani, ha fatto registrare 17mila spettatori alle 14 del pomeriggio, contornata da ulteriori collegamenti live direttamente dall’Arena.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano non si ferma mai: travolta Milano, la Coppa è ancora gialloblu

    Di Eugenio Peralta

    La successione può attendere. Non è ancora arrivato il momento di abdicare per la Prosecco DOC Imoco Conegliano, che anzi si conferma nel pieno dell’ennesima annata strepitosa della sua storia. Alla Unipol Arena di Bologna le Pantere mettono in bacheca il loro terzo trofeo stagionale, la Coppa Italia Frecciarossa (quarta consecutiva e quinta di sempre), e lo fanno dopo una vera e propria prova di forza contro la Vero Volley Milano, sconfitta con un 3-0 che ridimensiona – almeno per il momento – le sue ambizioni di prendere il posto delle gialloblu nell’Olimpo del volley italiano.

    Foto LVF/Rubin

    In un palazzetto finalmente traboccante di spettatori (7800 il dato finale) l’Imoco gioca una partita semplicemente esemplare, annichilendo le avversarie in battuta nel primo set, resistendo al loro ritorno nel secondo e poi piegandole definitivamente nel terzo (dopo un’assai inopportuna pausa musicale). La travolgente Isabelle Haak, premiata come MVP dall’alto dei suoi 23 punti, è soltanto la punta dell’iceberg: il successo di Conegliano lo costruiscono i punti fermi Wolosz e De Gennaro, una coppia di centrali italiane – Lubian e Squarcini – in costante crescita e una Kelsey Robinson davvero da lustrarsi gli occhi, con il 76% in ricezione e il 55% in attacco.

    La schiacciatrice statunitense brilla ancora di più nel confronto con la connazionale Jordan Larson, che rappresenta il grande rimpianto della prova di Milano: assolutamente irriconoscibile la campionessa olimpica, autrice di soli 2 punti, e il cambio con Anna Davyskiba (che ne ha messi a segno 5 in metà set) è sembrato davvero tardivo. Senza alternative di palla alta credibili a un’ottima Jordan Thompson (17 punti con il 48%), con due centrali non incisive e una ricezione spesso difficoltosa, ad Alessia Orro sono rimaste poche carte da giocare. Compresa quella del carattere e dell’atteggiamento, che forse tradiscono ancora la scarsa esperienza della squadra di Gaspari in appuntamenti di questo livello.

    LA CRONACA DELLA PARTITA

    Prosecco DOC Imoco Conegliano-Vero Volley Milano 3-0 (25-17, 25-23, 25-19)Prosecco DOC Imoco Conegliano: Carraro ne, Plummer 10, Robinson 10, Squarcini 6, De Kruijf, Gennari, Gray ne, Lubian 7, De Gennaro (L), Haak 23, Pericati (L) ne, Wolosz 2, Fahr ne, Bardaro ne. All. Santarelli.Vero Volley Milano: Stysiak 1, Folie 4, Orro, Camera, Parrocchiale (L), Begic ne, Thompson 17, Rettke 2, Stevanovic 3, Negretti (L), Sylla 5, Davyskiba 5, Larson 2, Candi. All. Gaspari.Arbitri: Vagni e Pozzato.Note: Spettatori 7800. Conegliano: battute vincenti 2, battute sbagliate 12, attacco 51%, ricezione 69%-48%, muri 6, errori 20. Milano: battute vincenti 2, battute sbagliate 8, attacco 36%, ricezione 48%-29%, muri 3, errori 17. LEGGI TUTTO

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    La Vero Volley Milano si prende un’altra rivincita: 3-0 su Bergamo e finale conquistata

    Di Roberto Della Corna

    La Vero Volley Milano, dopo la rivincita presasi contro Casalmaggiore, si prende di forza anche quella contro il Volley Bergamo 1991, schiantato perentoriamente con un secco 3-0 in nemmeno un’ora e mezza di gioco.

    La potenza milanese è sembrata fin da subito inarginabile per le orobiche che, nonostante il grande cuore, nulla hanno potuto contro gli attacchi di una Jordan Thompson devastante (MVP con 18 punti ed il 55% in attacco), oltre a quelli di una finalmente ritrovata Larson (12). Oltre che l’attacco, poi, ha funzionato anche alla perfezione la ricezione, che a fine partita a fatto registrare il 72%.Dal lato bergamasco non sono bastati i cambiamenti nel sestetto iniziale proposti da Micoli e l’ingresso di Partenio.

    Ora il vero test per Milano sarà quello di domani dove si scontrerà contro la corazzata Prosecco Doc Imoco Conegliano per scrivere un altro pezzetto della propria storia.

    Foto Gabriele Sturaro

    La cronacaGaspari comincia con Orro-Thompson, Folie-Stevanovic, Larson-Sylla e Negretti libero; mentre Micoli risponde con Gennari-Lanier, Butigan-Stufi, Cagnin-Lorrayna più Cecchetto libero.

    Milano parte subito aggressiva e doppia Bergamo sul 6-3 con il pallonetto di Sylla, allungato sulle 4 lunghezze dopo il fallo di muro di Gennari (9-5). Larson trascina le sue sull’11-6 con un pallonetto, suonando nuovamente la carica poco dopo con la pipe del 16-9 che costringe Micoli al primo time-out dell’incontro. Stevanovic gioca in fast il 18-11, con le orobiche che, grazie ai cambi, tentano una timida reazione con Lanier che, con un mani-out mette a segno il 22-16. Questo, però, risulta vano, in qunto il divario è ormai ampio e viene definitivamente chiuso dal colpo di Sylla che vale il 25-17.

    Le orobiche partono decisamente pù determinate nel secondo parziale e tengono l’equilibrio grazie ai colpi di Cagnin in attacco (5-5) fino a quando Frosini sbaglia, concedendo il break alle avversarie: 8-6. La stessa giovane, peò, si fa perdonare pochi istanti dopo con il punto del nuovo pari a quota 10. Equilibrio fino al 14, dove Jordan Larson prende l’ascensore e porta in alto Milano. Il suo mani-out vale il 17-14 ed il conseguente tempo bergamasco. Muro chiama muro, con Thompson che risponde a Butigan con lo stesso findamentale, col punteggio che va sul 21-18. Stevanovic non vuole essere da meno e si iscrive al club sul 23-19, per poi fornire l’assist alla chiusura in pipe di Thompson: 25-21.

    La Vero Volley inizia col piede sull’acceleratore il terzo periodo, mettendo alle corde il Volley Bergamo a suon di block-in. Uno doppio di Thompson porta il 7-2 sul tabellone, poi il colpo di Sylla invita la panchina rossoblu a fermare le ostilità sull’8-2. Orro mura e Stevanovic agisce con precisione dai 9 metri: 15-7. Bergamo ha fretta di recuperare, ma la fretta è una cattiva consigliera. 2 errori in attacco, di fatti, valgono il 17-8 per le milanesi, poi Thompson manda in onda il 23-10. Qui esce la cattiveria bergamasca. Le orobiche non si arrendono e, trascinate da Lorrayna, giungono fino al 23-15, dove, però, devono fermarsi. Lo stop definitivo è imposto da Stevanovic: 25-15 e 3-0 finale.

    Vero Volley Milano-Volley Bergamo 1991 3-0 (25-17, 25-21, 25-15)Vero Volley Milano: Orro 1, Larson 12, Folie 8, Thompson 18, Sylla 11, Stevanovic 6; Negretti (L). Parrocchiale (L), Davyskiba, Candi. N.E. Stysiak, Camera, Begic, Rettke. All. GaspariVolley Bergamo 1991: Cagnin 7, Stufi 4, Gennari, Lanier 6, Butigan 6, Lorrayna 6; Cecchetto (L). Partenio 3, May 1, Frosini 3. N.E. Bovo, Cicola (L), Turlà. All. Micoli.Arbitri: Cappello, CanessaNote: MVP: Jordan Thompson (Vero Volley Milano). Durata set: 30′, 23′, 22′. Tot. 1h 22′.Vero Volley Milano: battute vincenti 1, battute sbagliate 9, muri 9, errori 9, attacco 48%, ricezione 72%.Volley Bergamo 1991: battute vincenti 0, battute sbagliate 7, muri 4, errori 18, attacco 35%, ricezione 55%. LEGGI TUTTO

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    La Valsabbina Millenium Brescia affronta Roma per la Coppa in diretta Sky Sport

    Di Redazione

    Dopo aver eliminato in sequenza Mondovì (3-2) nei Quarti di finale e Futura Volley Giovani Busto Arsizio (3-1) in semifinale tra le mura amiche del PalaGeorge di Montichiari, ora tra la Valsabbina Millenium Brescia di coach Alessandro Beltrami e la Coppa Italia di Serie A2 c’è l’ostacolo Roma Volley Club.

    Si scende in campo domenica 29 gennaio con fischio di inizio alle ore 14. La partita farà da cornice alla Final Four di Coppa Italia di Serie A1 in un’Unipol Arena vicinissima al tutto esaurito. La novità dell’ultimo minuto è la diretta televisiva. Sky, di fatti, trasmetterà la gara tramite il canale Sky Sport Arena.

    Un girone di ritorno iniziato tra le difficoltà per le Leonesse, con un calendario fitto di impegni e con soli scontri diretti. La squadra di coach Beltrami ha pagato la giovane età e qualche calo di troppo in campionato, ma in Coppa Italia è riuscita a strappare meritatamente il pass per la sua storica seconda Finale consecutiva, vincendo con due avversarie di alto livello come Mondovì e Busto Arsizio. Ora i propositi di coach Beltrami e di Lea Cvetnić, MVP della Finale 2022, sono di scendere in campo spensierate e da subito con l’atteggiamento giusto.

    “La partita contro Busto Arsizio non era facile – commenta l’attaccante croata –. Arrivavamo da un periodo difficile, in tutti i sensi, e non era scontato mettere in campo una prestazione come quella di ieri. Quanto abbiamo fatto è stata un grande dimostrazione delle potenzialità di questa squadra e del nostro carattere. La sfida contro Roma sicuramente non sarà facile, perché loro sono una squadra con nomi importanti, anche se arrivano da un girone inferiore rispetto al nostro. Noi dobbiamo fare il nostro gioco e dare il 110%, partendo da subito con l’atteggiamento giusto. Questa cosa sarà importante perché la fortuna segue i coraggiosi“.

    “Sono ovviamente molto soddisfatto di aver raggiunto la finale con questo gruppo – sono le parole di coach Alessandro Beltrami –. Spesso si tende a dar per scontati i risultati che si raggiungono. Invece credo che arrivare in finale, con il livello del campionato di quest’anno e affrontando Mondovì e Busto, sia stato molto importante ed è un percorso che ci siamo costruiti e che sicuramente ci siamo guadagnati. Abbiamo giocato in casa tutte le partite di Coppa, e questo perché abbiamo terminato al primo posto il campionato, specie dopo aver fatto un girone di andata vantaggioso dal punto di vista degli scontri diretti“.

    “Ancora non si è fatto niente, dobbiamo giocare una finale difficilissima, contro una corazzata: lo sappiamo e lo sanno tutti, ma non è un problema questo – continua –. E’ bello ed è un motivo di orgoglio arrivare a giocarsela. Dobbiamo andare spensierati e tranquilli e provare a fare tutto quello che possiamo seguendo la nostra identità, vedremo poi come sarà la gara. E’ stato un mese difficile, in cui abbiamo giocato solo con squadre di prima fascia come Sassuolo, Busto, e Mondovì. Domenica ci aspetta Roma, e saremo messi, ancora una volta, a dura prova“.

    “Non abbiamo avuto un attimo di respiro e abbiamo affrontato scontri sempre di altissimo livello – chiosa il tecnico –. Sicuramente ci è servito per far crescere il nostro livello e per imparare e questo si è visto in semifinale, dove la squadra ha fatto una prestazione sicuramente di cuore, ma anche bella dal punto di vista del ritmo, della costanza, della difesa e di tante altre piccole cose che da un po’ di tempo non riuscivamo a mettere bene in campo. Continuiamo il nostro percorso mettendo una spunta sugli obiettivi che avevamo: a Natale ci eravamo detti di finire Gennaio a Bologna e ce l’abbiamo fatta. Sicuramente questo non ci basta: la stagione è lunga e dobbiamo continuare a faticare e sudare“.Il team capitolino, allenato dall’esperto tecnico Giuseppe Cuccarini, ha raggiunto la finale dell’Unipol Arena superando nei Quarti di finale Martignacco (3-0) e Trento (3-1) in Semifinale, mentre in campionato guida la classifica del girone B con 42 punti, frutto di 14 vittorie in 14 gare e solo 3 set persi.

    Non ci sono precedenti tra le due squadre, mentre sono sette le ex di turno. Tre per la Millenium: in ordine temporale Lea Cvetnić ha giocato a Roma nella stagione 2018/2019, Claudia Consoli nella stagione 2020/2021, conquistando la promozione nella massima serie, ed Alice Pamio nel 2021/2022 in A1. Sono quattro, invece, le giallorosse che in passato hanno vestito la maglia di Brescia: la schiacciatrice spagnola Jessica Rivero dal 2018 al 2020 (A1) l’alzatrice Marta Bechis dal gennaio 2020 a maggio 2021 (A1), la schiacciatrice/opposta Marika Bianchini e la centrale Michela Ciarrocchi nel 2021/2022 in A2 dove hanno vinto la Coppa Italia di A2. Inoltre Giulia Melli ha giocato per la Millenium nel Sand Volley 4×4 durante l’estate 2022.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Volley Bergamo 1991 continuare a sognare. In semifinale c’è Milano

    Di Redazione

    Il Volley Bergamo 1991 è pronto a scendere in campo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) per dare tutta sé stessa in una nuova, emozionante avventura. Di contro ci sarà ancora una volta la Vero Volley Milano, affrontata pochi giorni in campionato e che aveva dato battaglia sino alla fine del tie-break.

    Le rossoblù arrivano alla semifinale di Coppa Italia Frecciarossa di sabato 28 gennaio ancora con i brividi dei quarti di Finale addosso. Insieme a Scandicci, si sono ritrovate protagoniste di una sfida fantastica e sono state capaci di restare in partita anche quando le toscane hanno messo maggior pressione.

    È capitan Stufi a spiegare come il gruppo stia vivendo la vigilia: “Sorrido e sorridiamo ancora oggi che iniziamo a realizzare ciò che abbiamo fatto a Firenze. Solo ieri siamo state circondate da tifosi, applausi e messaggi lasciati per noi al Pala Intred. Sentiamo quest’anima di Bergamo che pulsa con noi! Mi sono imbattuta in una frase di Khalil Gibran che è la perfetta descrizione di ciò che abbiamo vissuto: ‘Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno’. E’ meraviglioso sentire tutto questo. E quello che vogliamo è far uscire il meglio da ognuna di noi“.

    Per la realtà bergamasca raggiungere questo primo traguardo. è solo il primo obiettivo raggiunto, che rappresenta uno dei tanti passi avanti che questa stagione sta riservando al pianeta rossoblù. Per il team di Micoli, però, ora è il momento di tuffarsi nell’avventura della Final Four esattamente con le stesse sensazioni, lo stesso coraggio e la determinazione che hanno portato a dare il meglio nei quarti.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Novara vince la resistenza di Chieri: in semifinale sarà ancora sfida all’Imoco

    Di Alessandro Garotta

    Per la terza stagione consecutiva la Igor Gorgonzola Novara sarà tra le protagoniste della Final Four di Coppa Italia Frecciarossa. La certezza della presenza nel weekend del 28-29 gennaio alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno arriva grazie al successo per 3-1 nel derby del Piemonte con la Reale Mutua Fenera Chieri, valevole per i quarti di finale; in semifinale l’avversario da affrontare sarà la Prosecco DOC Imoco Conegliano, che ieri ha superato la Cuneo Granda S.Bernardo.

    È festa grande al Pala Igor per il pubblico novarese dopo il muro vincente di Caterina Bosetti che chiude la contesa. Festa meritata e maturata al termine di una partita ben giocata e soprattutto ben interpretata dalle padrone di casa, scese in campo molto attente, concentrate e determinate, sapendo di avere di fronte un avversario ostico. Alla fine, è facile sottolineare l’efficienza del servizio (7 ace) e dell’attacco (45% di squadra), ma Novara mostra qualità anche nella fase break, lavorando molto bene a muro (8 blocks, di cui 3 firmati da Cristina Chirichella) e trovando tante soluzioni in contrattacco.

    Una vittoria del gruppo senza dubbio. Con soliste d’eccezione come Carlotta Cambi e Ilaria Battistoni, che distribuiscono il gioco con sapienza, alternando fast, primi tempi, pipe ed aperture per i martelli. Sugli scudi anche Ebrar Karakurt e Anna Danesi, capaci di trasformare in oro i palloni decisivi: 27 punti a referto per l’opposta turca (MVP del match con il 48% di positività in fase offensiva) e 12 quelli della centrale (con l’81% in attacco e 2 muri).

    Dall’altra parte, Chieri si lecca le ferite e si mangia le mani. A fare la differenza sono i dettagli. Quella voglia in più di buttare giù il pallone decisivo quando la tecnica e la potenza non bastano. Le biancoblu ricevono con il 51% di positività e fanno la differenza in attacco (48% complessivo), anche se sono tanti gli errori e le imprecisioni (27 di cui 11 solo nel primo set): alla fine, anche Kaja Grobelna (19 punti) ed Helena Cazaute (19 punti) devono alzare bandiera bianca.

    LA CRONACA – Gli starting six non riservano sorprese, con i due allenatori che confermano quelli previsti alla vigilia. Lavarini dispone Cambi in regia, Karakurt opposto, Adams e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero mentre Bregoli sceglie Bosio al palleggio, Grobelna opposto, Villani e Cazaute in posto 4, Mazzaro e Weitzel centrali, Spirito libero.

    1° SET – Avvio di match sui binari dell’equilibrio: un errore al servizio di Mazzaro dà il via alle ostilità, ma Chieri rimedia in attacco con Cazaute (3-3). Dopo una fase di “botta e risposta” Adams sale in cattedra e regala un break alle padrone di casa: il suo terzo attacco vincente vale l’8-7, poi mura Villani per il 10-8. Chieri prova a reagire ma sembra accusare il colpo: sull’errore di Weitzel coach Bregoli decide di chiamare timeout (14-10). Al rientro in campo la Igor è imprecisa dai 9 metri, poi Cazaute mette a segno il block che dimezza il gap (15-13). La risposta di Novara non si lascia attendere (17-13); il Fenera prova a riportarsi sotto (17-15), ma ancora una volta subisce il controbreak delle avversarie (20-16). A questo punto, le igorine si portano sul 22-16 e, dopo una timida reazione di Cazaute e compagne (22-18), portano a casa la prima frazione senza troppi rischi (25-19).

    2° SET – Il secondo set parte con un errore per parte e prosegue con gli attacchi da posto 4 di Villani e Adams (2-2). Chieri prova a portarsi in vantaggio con Cazaute e Mazzaro, ma le padrone di casa rispondono colpo su colpo e spezzano l’equilibrio grazie a un parziale di 5-0 propiziato da Chirichella e Danesi (10-6): Bregoli corre ai ripari e chiama il ‘tempo’. Al rientro in campo Grobelna ferma l’emorragia di punti e Adams spara out permettendo al Fenera di accorciare le distanze (10-8). La risposta di Bosetti e Danesi non si lascia attendere (12-9), poi Adams riporta la Igor a più 4 con uno smash da posto 4 (15-11).

    Cazaute suona la carica dopo un ace di Karakurt, mentre Mazzaro si avventa per prima su una palla a metà rete e mette a terra il 16-13. Coach Lavarini decide di richiamare le sue giocatrici, che provano a reagire al primo momento difficile della serata (19-16). Cazaute sale in cattedra e guida la rimonta del Fenera mettendo a terra il 19-18 e il 20-20. Entra Battistoni al posto di Cambi e Novara torna in vantaggio grazie a due punti consecutivi di Karakurt, un muro di Chirichella e un ace di Danesi (24-20); Chieri mostra tutto il suo carattere e recupera fino al 24-23, prima di cedere sul 25-23.

    3° SET – Chieri torna in campo con Butler al centro e Rozanski in posto 4. Proprio la giocatrice polacca segna il primo punto del terzo set, Cazaute sbaglia dai 9 metri e le padrone di casa mettono la freccia con Adams e Chirichella (3-1). Mazzaro non ci sta e pareggia riporta subito il risultato in equilibrio (3-3), ma solo per uno scambio visto che Novara spinge sull’acceleratore e torna avanti grazie a un parziale di 3-0 (6-3). Le ospiti provano a reagire, ma si vedono doppiare nel risultato sull’attacco di Karakurt (10-5). Grobelna ferma il parziale favorevole alle avversarie con due punti consecutivi, ma la risposta di Danesi non si lascia attendere (11-7).

    La reazione del Fenera prosegue con l’ace di Cazaute e l’errore di Karakurt: coach Lavarini decide di fermare il gioco con un timeout (12-11). Dopo il ‘tempo’ Rozanski pareggia i conti, anche se Novara trova immediatamente un controbreak (15-12). Un errore di Karakurt riporta le ospiti in scia (15-14), poi Grobelna riporta il risultato in equilibrio (17-17). Come nel set precedente Lavarini si gioca la carta Battistoni per Cambi, mentre il momento positivo delle ospiti prosegue (18-20). Le biancoblu scappano a più 3 (19-22) e, dopo la reazione di Novara (22-23), hanno la meglio nella volata finale (23-25).

    4° SET – Cambio nel 6+1 per Novara: dentro Battistoni in regia e Carcaces in posto 4. La caraibica è subito protagonista mettendo a segno i punti iniziali per le padrone di casa (4-1). Butler accorcia le distanze (4-3), ma la risposta di Karakurt non si lascia attendere (6-3). Chieri scivola fino al meno 4 e così coach Bregoli corre ai ripari chiamando timeout (8-4). Al rientro in campo Cazaute è la prima a segnare, ma la Igor spinge ulteriormente sull’acceleratore (11-6). Rozanski suona la carica murando Bosetti (11-8), anche se poi incappa in un brutto errore in attacco (13-8).

    Tutto da rifare per il Fenera, che prova a rifarsi sotto con Grobelna (15-11) e Cazaute (16-13). Chirichella non ci sta e firma due punti consecutivi, riportando Novara a più 5 (18-13). La reazione del Fenera è immediata e obbliga coach Lavarini a richiamare le sue giocatrici (18-16). Dopo l’interruzione Karakurt spara out (18-17), ma si riscatta ingannando la difesa avversaria con un pallonetto (19-17). Grobelna e Cazaute tengono in scia il Fenera, poi Butler pareggia i conti con un muro vincente (20-20). È un finale al cardiopalma: Chieri mette la freccia grazie a un errore di Karakurt (21-22), anche se poi Carcaces ribalta il risultato (23-22) e Bosetti chiude la contesa (27-25).

    Igor Gorgonzola Novara-Reale Mutua Fenera Chieri 3-1 (25-19, 25-23, 23-25, 27-25)Igor Gorgonzola Novara: Cambi 1, Adams 11, Bresciani, Giovannini ne, Battistoni, Fersino (L), Bosetti 7, Chirichella 10, Danesi 12, Varela (L) ne, Bonifacio ne, Carcaces 7, Ituma, Karakurt 27. Allenatore: Stefano Lavarini. Assistente: Davide Baraldi.Reale Mutua Fenera Chieri: Cazaute 19, Morello, Rozanski 10, Bosio, Spirito (L), Fini (L) ne, Nervini, Grobelna 19, Villani 5, Butler 5, Storck 3, Mazzaro 7, Kone ne, Weitzel 2. Allenatore: Giulio Bregoli. Assistente: Christian Piazzese.Arbitri: Rocco Brancati e Alessandro Rossi.Note: Novara: battute vincenti 7, battute sbagliate 12, attacco 45%, ricezione 50%-22%, muri 8, errori 22. Chieri: battute vincenti 2, battute sbagliate 14, attacco 48%, ricezione 51%-30%, muri 7, errori 27. LEGGI TUTTO

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    L’Igor Gorgonzola Novara cerca il pass Final Four nel derby con Chieri

    Di Redazione

    Appuntamento importante per l’Igor Gorgonzola Novara di Stefano Lavarini, che domani sera alle 20.30 (diretta Volleyball World) sfiderà la Reale Mutua Fenera Chieri nel quarto di finale di Coppa Italia Frecciarossa.

    In palio un posto alle Final Four, in programma nel weekend a Casalecchio di Reno (Bologna). Le azzurre, reduci dal successo di Firenze, sfideranno di fatto una delle due formazioni capaci di vincere al PalaIgor nel corso della stagione italiana. In campionato, infatti, in un match segnato dalle tante assenze tra le fila azzurre, le torinesi si imposero in tre set a Novara.

    Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Siamo a un momento importante della stagione, perché il derby con Chieri mette in palio un posto alla Final Four di Bologna che è uno dei nostri obiettivi stagionali. Ci arriviamo con entusiasmo ma anche con la consapevolezza che sarà tosta, perché affronteremo un avversario forte e solido, che ci ha battuti nel girone d’andata. Serviranno la determinazione, la pazienza e la lucidità messe in campo a Firenze“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO