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    Parla il Presidente della Federtennis spagnola: “Challenger fondamentali per il movimento iberico”. “Nadal? Pronti ad accoglierlo, ma non è ancora finita”

    Miguel Díaz Román – Foto Johanna Wallmaier

    Miguel Díaz Román, presidente della Real Federación Española de Tenis (RFET), è arrivato a Tenerife per il weekend conclusivo del Tenerife Challenger 3. Il numero uno del tennis iberico è venuto ad assistere alle semifinali del torneo ATP Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events all’Abama Tennis Academy. I campi in cemento del magnifico resort dell’isola canaria sono stati teatro di tre eventi del circuito professionistico organizzati tra il 15 gennaio ed il 12 febbraio. “Non troppi anni fa avevamo solo due tornei Challenger in Spagna. Adesso, anche grazie allo splendido lavoro MEF Tennis Events, siamo riusciti ad ampliare questo numero. Non possiamo che ringraziare Marcello Marchesini per questo: i tre Tenerife Challenger sono importanti per il nostro movimento”. Le parole di Díaz Román, impressionato dal lavoro fatto dall’azienda italiana, tornata sull’isola dopo il successo del 2021 che era culminato nell’onorificenza assegnata dalla WTA al Tenerife Ladies Open come miglior torneo WTA 250 di quella stagione.
    “Challenger fondamentali per il movimento iberico” – “Per noi è molto importante organizzare tornei in Spagna. Partire con tre Challenger in una location splendida come quella dell’Abama Tennis Academy è speciale”, ha rimarcato Miguel Díaz Román, che nella sua visione dà un ruolo fondamentale all’organizzazione di eventi professionistici. Il prossimo step in questa direzione potrebbe essere l’organizzazione di un ATP Challenger 175, categoria che fa il suo esordio quest’anno: “Mi piace questa novità ed insieme a Marcello ne abbiamo già parlato. Personalmente penso che in futuro per la Spagna sia un obiettivo fattibile. In generale per noi è importante che i nostri giocatori abbiano la possibilità di giocare e guadagnare punti in casa”. Tra i tanti ragazzi che sono scesi in campo a Tenerife, è stato protagonista anche il classe 2006 Martin Landaluce. Il presidente della RFET ha detto la sua sulle prospettive del campione in carica degli US Open Junior: “Non voglio paragonarlo ad Alcaraz, ma Landaluce ha tutti gli ingredienti per diventare un campione. Il tennis però è uno sport difficile ed ogni percorso ha i suoi tempi”.
    “Nadal? Pronti ad accoglierlo, ma non è ancora finita” – Tra i temi affrontati da Miguel Díaz Román anche la Coppa Davis, con l’intenzione, qualora non dovesse essere stravolto il format, di continuare ad ospitare la fase finale: “Abbiamo già parlato con l’ITF per provare ad organizzare le Finals di Davis anche dal 2024. Già quest’anno avremo un girone a settembre a Valencia (oltre alla fase conclusiva di Malaga, ndr) e come federazione abbiamo l’interesse di continuare ad organizzare un evento così importante”. In ottica futura il numero uno della federazione ha parlato anche di una possibile collaborazione con Rafael Nadal, sottolineando però le soddisfazioni che il ventidue volte campione slam può ancora togliersi da giocatore: “Logicamente in futuro noi ci adatteremo a qualunque cosa vorrà fare Rafael Nadal. Ci ha dato prestigio internazionale ed è il miglior sportivo spagnolo di tutti i tempi. Però non dobbiamo dimenticarci che lo scorso anno ha vinto due slam e sono sicuro che già dal prossimo Roland Garros proverà a vincerne un altro”. In conclusione Díaz Román ha fatto una panoramica sugli obiettivi della sua presidenza dopo la rielezione del 2021: “In questo momento storico le scuole tennis di tutta la Spagna sono piene di ragazzi e per il nostro movimento questa è una base solida in ottica futura. Per quanto riguarda i tornei, l’anno scorso abbiamo organizzato anche un ATP 250 a Gijón e vorremmo riuscire ad ottenere una licenza pluriennale”. LEGGI TUTTO

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    Enrico Dalla Valle sconfitto in finale nel torneo ITF di Monastir

    Enrico Dalla Valle nella foto – finalista a Monastir

    Un’altra settimana da protagonisti assoluti per gli allievi della Galimberti Tennis Academy, di nuovo sul cemento di Monastir. Sette giorni dopo il trionfo di Francesco Forti, infatti, nella stessa località tunisina Enrico Dalla Valle si è fermato solo in finale nel torneo Itf Future “Magic Hotel Tours” (montepremi 25.000 dollari).
    Il 24enne di Ravenna, in gara con il ranking protetto dopo il lungo stop per infortunio nella passata stagione, da dicembre seguito dall’ex davisman azzurro e dal suo staff tecnico al Queen’s Club Cattolica, ha esordito regolando 6-3 6-3 l’algerino Mohamed Ali Abibsi, in tabellone con una wild card, poi nella giornata di sabato (il torneo è stato rallentato dalla pioggia) si è imposto al 2° turno per 6-2 6-3 sul francese Robin Bertrand e nei quarti per 6-3 6-3 sull’altro francese Clement Tabur, n.4 del seeding (al debutto aveva stoppato per 6-3 2-6 6-3 proprio il cesenaticense Francesco Forti), in semifinale domenica sul 6-1 3-1 in suo favore ha avuto via libera per il ritiro del tunisino Aziz Dougaz, secondo favorito del torneo, prima di cedere 6-3 7-5, in un’ora e 35’ di gioco, allo svizzero Jakub Paul nel match che assegnava il titolo.“Perdere in finale lascia sempre un sapore agrodolce, anche perché in questo caso sono stato un po’ condizionato da una vescica sotto al piede che mi ha impedito di rendere al massimo nell’ultimo incontro – commenta Dalla Valle dalla Tunisia – E’ stata comunque una settimana positiva, in cui sono riuscito ad esprimere un buon tennis contro avversari di livello. Sono soddisfatto in particolare dal non avere più alcun fastidio fisico dopo anni di sofferenze: segno che il lavoro intrapreso con lo staff della Galimberti Tennis Academy a Cattolica sta cominciando a dare i suoi frutti. Anche sul piano del gioco ho ancora notevoli margini di miglioramento e quindi sono fiducioso sul fatto che i risultati arriveranno: è un primo passo che deve infondermi ulteriore convinzione per proseguire su questa strada”. LEGGI TUTTO

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    Jannik Sinner dopo il successo a Montpellier: “fondamentale aver tenuto sempre il servizio” (con sintesi della finale)

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner: “La chiave del successo? Innanzitutto essere riuscito a tenere sempre il mio di servizio. Poi lui ha iniziato male il tie-break ed io sono rimasto concentrato. Nel secondo set ho sfruttato bene l’unica occasione che mi ha concesso.Il tabellone è stato di buona qualità. Non avevo mai vinto un match nelle mie prime due partecipazioni a Montpellier e sono contento di portare a casa questo trofeo. Ringrazio il mio team per lavorare con me e per capirmi. Ringrazio il mio nuovo fisioterapista. Ora possiamo festeggiare insieme e ringrazio il pubblico, l’atmosfera è stata fantastica”. [embedded content] LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Montpellier: Sinner perfetto! Batte Cressy in due set e vince il torneo francese, settimo sigillo in carriera

    Jannik Sinner al servizio a Montpellier

    Bravo, bravissimo Jannik Sinner! Nella finale dell’ATP 250 di Montpellier l’azzurro gioca un match praticamente perfetto contro Maxime Cressy, battendo il gigante statunitense per 7-6(3) 6-3 in poco più di un’ora e mezza di gioco e regalandosi il settimo trofeo sul tour maggiore in carriera, primo del 2023. Una finale giocata alla perfezione da Jannik, sia sul piano tecnico che mentale, che conferma lo scatto di qualità sia atletico che nella gestione dell’incontro compiuto dall’azzurro rispetto all’inizio della scorsa stagione. Un pizzico di fortuna il w.o. al secondo turno, ma nei tre match disputati Sinner è sceso in campo da favorito ed ha giocato un tennis concreto, solido, con pochi effetti speciali ma tantissima sostanza e continuità di prestazione. Esattamente quello che serve per vincere questo tipo di match e di tornei, nei quali sei favorito e devi “solo” pensare giocare il tuo tennis. Sembra facile, non lo è affatto.
    Come facile potrebbe sembrare all’occhio meno esperto questa finale appena vinta contro Cressy. È stata la qualità e intensità di Jannik a “farla sembrare facile”. L’allievo di Cahill e Vagnozzi ha condotto l’incontro con la sicurezza dei forti dall’inizio alla fine, con estrema attenzione ai colpi di inizio gioco – decisivi quando affronti un tennista a-la-Cressy – senza sbavature, senza cali di tensione e nell’attenzione. Non ha mai ceduto il game di servizio, annullando con freddezza le uniche tre palle break concesse (era 0-40, quindi ancor più pericoloso); ha condotto i suoi game con totale autorità ed è salito in cattedra nei momenti decisivi, soprattutto il tiebreak del primo set, dominato e decisivo a far svoltare l’incontrò dalla sua parte. Cressy infatti nel secondo parziale ha continuato a servire bene, ma è stato meno incisivo in ribattuta, ha trovato pochissimi di quegli affondi immediati e verticali che hanno costretto Sinenr a momenti complicati. Soprattutto l’americano è parso più sfiduciato e meno flessibile con le gambe nei pressi della rete, soffrendo terribilmente le risposta basse e violente dell’altoatesino che, finalmente, nell’ottavo game è riuscito nell’impresa di strappare un turno di battuta all’americano, perfetto in tutto il torneo nei suoi game.
    La difficoltà dell’incontro per Sinner era prettamente mentale. Sul piano squisitamente tecnico e tennistico, l’azzurro è due tacche più forte dello statunitense, eccetto che nei pressi del net. Il problema del match era restare concentrato al 100% nei colpi di inizio gioco, soprattutto nei propri turni di battuta perché subire un break per un eccesso di tensione o per un calo nella percentuale di prime palle equivale a perdere il set, visto che strappare il turno di battuta a Cressy è difficilissimo. Jannik in questo è stato quasi perfetto: 62% di prime in campo (un dato pressoché identico in tutto il suo torneo) e un eccezionale 87% di punti vinti con la prima palla e uno splendido 70% con la seconda. Numeri top che confermano un rendimento ottimale. Eppure Maxime c’ha provato eccome in risposta, è stato aggressivo, ha spinto, è venuto avanti e ha messo pressione, ma l’altoatesino è stato solido, focalizzato e non ha mai sbandato, recuperando da campione l’unico game in cui è andato sotto.
    Da campione ha giocato il tiebreak, nel quale ha risposto sempre, ha fatto giocare volée non facili al rivale, facendo così girare totalmente a suo favore il match. Infatti nel secondo parziale non si è mai avuta la sensazione che l’americano potesse girare l’inerzia dell’incontro, pure infastidito a una mano da vesciche o tagli, non gravi ma sicuramente dolorosi. Ogni volta che l’azzurro è riuscito ad impostare lo scambio, non c’è stata letteralmente partita. Troppo più mobile, profondo con i colpi e continuo nella spinta Jannik, tanto che Cressy ha provato appena possibile a scappare dalla linea di fondo rischiando un colpo a tutta (rovesci lungo linea, alcuni molto belli) o buttandosi a rete. Sinner non ha praticamente mai sbagliato niente dalla riga di fondo, preciso e continuo, tirando forte ma senza prendersi rischi eccessivi perché il matra oggi era non regalare niente, non concedere chance gratis al rivale. C’è riuscito alla grande.
    È piaciuto anche in risposta Jannik. Affrontava una prima palla eccellente, non sempre a tutta velocità ma spesso anche assai lavorata e molto varia. C’ha messo a tarare la risposta, ha lavorato mentalmente durante il match. È partito infatti rispondendo con una posizione non così arretrata, ma visto gli scarsi risultati, ha via via indietreggiato la posizione. Quando ha preso più feeling col colpo, nel tiebreak ha improvvisamente cambiato tutto, tornando assai più vicino alla riga di fondo (stazionando più o meno sul logo della città di Montpellier). Una mossa che ha sicuramente contribuito a destabilizzare Cressy, che infatti proprio nel tiebreak ha servito peggio, tra la tensione del momento decisivo – e infatti ha un record negativo in carriera dei “decider” – la mossa dell’azzurro.
    Davvero un bel successo per Sinner, meritato sul campo con tre vittorie una più granitica dell’altra, che conferma l’ottimo momento dal punto di vista fisico dell’azzurro ma anche la sicurezza e solidità mentale con la quale ha condotto una partita non facile contro un battitore così forte e soprattutto un rivale che non da mai ritmo. Focalizzato, continuo, preciso, solido nella spinta e con un rendimento al servizio molto buono, questo Sinner 2023 sembra un tennista più forte, consapevole e positivo. Ora ci sono altri due tornei indoor alle porte, soprattutto il 500 di Rotterdam, con un campo di partecipazione top e la possibilità di sfidare di nuovo Tsitsipas. Indoor Jannik gioca il suo miglior tennis. È il momento di monetizzare questa condizione e, magari, prendersi qualche importante rivincita…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La finale dell’ATP 250 di Montpellier inizia con Cressy alla battuta. 212 km/h quasi sulla riga, il gigante statunitense mette subito in mostra il suo biglietto da visita. Segue poi un doppio fallo, del resto Maxime cerca il massimo del rendimento dal suo servizio. Infatti, nel terzo punto, Sinner risponde bene (basso e veloce) e si prende il punto, mettendo in crisi la volée del rivale. Il secondo doppio fallo costa a Maxime il 15-40 e due palle break immediate da difendere. Jannik non trova il passante vincente sulla prima (bella volée di Cressy); non riesce a passarlo nemmeno sulla seconda, ottima “parata” sulla rete. Con il primo Ace del match, Cressy vince il primo game, ma sembra infastidito alla spalla destra (sotto la maglietta si intravede un tape che dal collo va verso la schiena), forse lo sforzo della durissima battaglia vinta in semifinale vs. Rune. Sinner serve per la prima volta. La prima palla non entra, pure un doppio fallo sul 15 pari. Deve stare molto attento a non cedere il game di battuta, perché brekkare Cressy è abbastanza complicato. Alza al massimo l’attenzione Jannik, porta il rivale a rincorrere da fondo campo, dove il gap tra i due è enorme. 1 pari. Nel quarto game Maxime indovina due risposte favolose, e Sinner si ritrova sotto 0-30. Cressy non si fa pregare, approfitta di un diritto troppo corto (mal centrato) dell’azzurro, spinge col rovescio lungo linea e si prende il punto dello 0-40, tre palle break per l’americano. Si salva Jannik, con un bel forcing col diritto, un Ace e una risposta in rete del rivale. Altro Ace per l’azzurro, fondamentale salire con la prima per non farsi aggredire dalla risposta. Con cinque punti di fila, Sinner impatta 2 pari. Un bel game, vinto con tanta forza mentale sotto grande pressione. Il set avanza sui turni di servizio, entrambi molto bene nei propri game. Jannik ha alzato il livello con la prima e spinge forte la prima palla dopo la battuta, Maxime sulla rete è perfetto. Sul 4 pari, Cressy affossa in rete una volée di rovescio, è il primo errore di volo nel match. Rimedia con un doppio Ace, non facile per l’azzurro incidere in risposta. Perentorio Sinner sul 4-5, con un game perfetto e un ottimo rendimento della prima impatta 5 pari, non subisce affatto la pressione del punteggio. L’equilibrio non si rompe, scontato l’approdo al tiebreak. Inizia malissimo Cressy, doppio fallo! (l’americano ha un record piuttosto negativo nei decider). Con una bella prima esterna, Jannik si porta 2-0. Arriva il punto più bello del set, Maxime attacca bene la rete, Jannik arriva in corsa sul rovescio, trova grandi appoggi e lascia partire un passante lungo linea perfetto. 3-0 Sinner. Accusa il momento l’americano, sbaglia il tocco di volo sul S&V, e lo score segna 4-0 Sinner! Con uno smash facile Cressy vince il suo primo punto del tiebreak, 1-4, ora serve due volte l’azzurro. Con un gran rovescio lungo linea, Cressy si riprende un punto, si gira 4-2. Sinner rischia una seconda palla molto veloce e angolata, che sorprende lo statunitense, proiettato a spingere in risposta. 5-2 Sinner. Con una risposta eccellente, Jannik manda in crisi la volée bassa di Cressy. 6-3 Sinner, tre Set Point! Basta il primo, scambio chiuso con un’accelerazione lungo linea perfetto. Perfetto Jannik, 7-6 in 55 minuti. Cressy non ha ricavato niente col servizio nel tiebreak, mentre Sinner non ha sbagliato niente e ha forse mandato in crisi il servizio del rivale avanzando improvvisamente la sua posizione in risposta, mettendo così pressione al rivale nel momento decisivo.
    Secondo set, Sinner scatta alla battuta e continua il suo ottimo rendimento con la prima palla. Prende possesso dello scambio, sposta il rivale e con un buon ritmo ma poco rischio e si prende agilmente il primo game. Domina il campo l’azzurro in questa fase, risponde in campo e tira passanti intelligenti, senza cercare il colpo ad effetto ma portando il rivale a toccare di volo in posizioni scomode. 0-30, subito una situazione interessante per Jannik. Rischia tutto invece l’americano, trova un Ace con la seconda palla e poi un altro Ace. Del resto, senza il massimo col servizio, Cressy non può reggere l’impatto del tennis dell’azzurro. 1 pari. Cressy è infastidito da un problema al dito di una mano, ma la sua prima palla non ne risente. Jannik macina in totale sicurezza un tennis molto solido nei suoi game, Maxime è meno pronto ad aggredire in risposta. Con un rovescio cross micidiale, imprendibile, l’azzurro si porta 3-2. Entra il fisioterapista per trattare la mano dell’americano, che torna in campo sparando in sicurezza bordate micidiali. Sul 4-3 Sinner, Cressy subisce una risposta “maligna” dell’azzurro, quindi affossa una volée non impossibile (ha fatto scendere troppo la palla, poco mobile con le gambe). 0-30, situazione molto interessante per Jannik. Trova un bel servizio Maxime, ma quindi sbaglia un’altra volée identica alla precedente, palla bassa e volata in rete. 15-40, due palle break per Sinner che profumano di match point… Cancella la prima chance con una seconda palla velocissima, a tutto rischio. E il BREAK arriva, il primo del match, con una volée di poco larga. Bravissimo Sinner a rispondere comunque, con una palla così così, ma il tocco è stato non perfetto. È il primo turno di battuta perso dall’americano nel torneo! Jannik serve sul 5-3, per chiudere, per vincere il torneo. L’azzurro incassa una risposta “senza rete” del rivale, ma non si scompone, mette la prima e spara un diritto velocissimo lungo linea splendido. 15 pari. Spinge col diritto, spinge tanto Jannik, 30-15 con un diritto a tutta. Vince uno scambio di ritmo, e siamo 40-15, due Championship Point per Sinner! Cerca l’Ace al T, non lo trova; e subisce la risposta veloce di Maxime. Resta il secondo MP… ECCOLO! Attacca Cressy, ma il passante è basso, veloce, e la volée dell’americano muore in rete. VINCE JANNIK! È il suo settimo trofeo sul tour maggiore. Un successo meritato, con una finale giocata in modo perfetto sul piano tecnico e soprattutto mentale. Non ha mai ceduto il servizio, si è preso il match con un tiebreak perfetto e prendendosi le chance nel secondo set. BRAVO!

    ATP Montpellier Maxime Cressy63 Jannik Sinner [2]76 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-5 → 3-6M. Cressy 0-15 0-30 15-30 ace 15-40 30-403-4 → 3-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 3-4M. Cressy 0-15 15-15 30-15 ace 40-152-3 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 40-02-2 → 2-3M. Cressy 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2M. Cressy 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace0-1 → 1-1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0*-0 0-1* df 0-2* 0*-3 0*-4 1-4* 2-4* 2*-5 3*-5 3-6*6-6 → 6-7J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-156-5 → 6-6M. Cressy 15-0 30-0 40-0 ace5-5 → 6-5J. Sinner 15-0 30-0 40-05-4 → 5-5M. Cressy 0-15 15-15 ace 30-15 ace 40-154-4 → 5-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4M. Cressy 0-15 15-15 30-15 40-153-3 → 4-3J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-2 → 3-3M. Cressy 15-0 30-0 30-15 df 40-15 ace2-2 → 3-2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2M. Cressy 15-0 30-0 40-0 40-15 df1-1 → 2-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 df 30-301-0 → 1-1M. Cressy 15-0 15-15 df 15-30 15-40 df 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0

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    Cressy
    Sinner

    ACES
    10
    4

    DOUBLE FAULTS
    6
    1

    FIRST SERVE
    39/62 (63%)
    38/61 (62%)

    1ST SERVE POINTS WON
    30/39 (77%)
    33/38 (87%)

    2ND SERVE POINTS WON
    12/23 (52%)
    16/23 (70%)

    BREAK POINTS SAVED
    3/4 (75%)
    3/3 (100%)

    SERVICE GAMES PLAYED
    10
    11

    1ST SERVE RETURN POINTS WON
    5/38 (13%)
    9/39 (23%)

    2ND SERVE RETURN POINTS WON
    7/23 (30%)
    11/23 (48%)

    BREAK POINTS CONVERTED
    0/3 (0%)
    1/4 (25%)

    RETURN GAMES PLAYED
    11
    10

    SERVICE POINTS WON
    42/62 (68%)
    49/61 (80%)

    RETURN POINTS WON
    12/61 (20%)
    20/62 (32%)

    TOTAL POINTS WON
    54/123 (44%)
    69/123 (56%) LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz paragona Federer a Messi: “per il suo talento e la facilità di gioco”. Ed arriva il tatuaggio 11-09-22

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha sollevato un vero e proprio entusiasmo dal suo arrivo per il torneo ATP 250 di Buenos Aires, anche se non tutti hanno avuto il privilegio di incontrarlo di persona. Un media che ha avuto questa opportunità è OLÉ, dove il collega Ayrton Aguirre, gli ha fatto alcune interessanti domande che vogliamo riportare.“Voglio continuare a vincere molti Grand Slam e per farlo devo prendere esempio da Djokovic e Rafa, perché con il passare degli anni continuano a vincere questi tornei e mantengono il loro livello di gioco elevato. Questo è ciò che mi piacerebbe , mantenere il mio livello elevato nel corso degli anni”, ha riconosciuto il murciano, che ha anche chi è il Leo Messi del tennis. “Roger Federer, per il suo talento e la facilità di gioco”, ha affermato.
    Non era facile vederlo, ma non c’è immagine che possa sfuggire all’universo di Twitter, per quanto nascosto possa essere il dettaglio. Parliamo di Carlos Alcaraz e di una fotografia che ha già fatto il giro del mondo, quella del tatuaggio che ha mostrato in questi giorni durante l’allenamento a Buenos Aires, dove si può vedere inciso la seguente data: 11.09.22. E cosa è successo quel giorno? È diventato campione di Grand Slam e il numero uno più giovane di sempre nella storia. Valeva la pena fare una follia. LEGGI TUTTO

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    Wu Yibing batte Fritz e vola in finale all’ATP 250 di Dallas. È il primo cinese nell’Era Open a giocare una finale del tour maggiore

    Wu Yibing (foto Getty Images)

    All’ATP 250 di Dallas ieri notte si è scritta una piccola pagina di storia tennistica. Protagonista ancora Wu Yibing, che dopo essere diventato il secondo tennista cinese ad entrare nei top 100 del ranking maschile, conferma la sua straordinaria forma issandosi in finale del torneo texano. È il primo tennista cinese nell’Era Open a centrare quest’obiettivo. Con una prestazione di alto livello, il 23enne in semifinale ha battuto a sorpresa in tre lottati set Taylor Fritz, grande favorito per il titolo, guadagnandosi così l’accesso al match per il titolo, dove troverà lo “spauracchio” del servizio di John Isner. Per Wu Yibing è anche la prima vittoria contro un top 10. 
    Un sacco di prime volte per il tennis cinese, che dopo lustri di lunghe attese e scarsi risultati, inizia a diventare un fattore anche nel tennis maschile. Il connazionale Pan Bing era riuscito ad arrivare in semifinale a Seoul nel 1995, ma mai un cinese era approdato finora in finale di un evento del tour maggiore.
    Un torneo da sogno per Wu Yibing: oltre allo scalpo eccellente di Fritz, il 23enne di Hangzhou ha sconfitto anche Shapovalov e Mannarino.
    Un momento spettacolare per il giovane cinese, che decolla nel ranking ATP: dopo aver appena debuttato nell’élite del tennis, Wu è già al numero 76 della classifica ATP Live ranking, ed entrerebbe nei top 60 in caso di vittoria oggi contro Isner. Ha già la certezza essere il tennista cinese con il ranking più alto nella storia delle classifiche ATP.
    Wu si mantiene assai umile: “Quando sono sceso in campo oggi non pensavo a nessun punteggio o vittoria. Ho solo cercato di dare il meglio di me”, ha detto nella sua intervista in campo. Non sarà un match per niente facile contro il super servizio di Isner, ma il giovane cinese è una delle più gradite sorprese di quest’inizio di stagione, e visto il suo tennis piuttosto completo, sembra aver ancora ampi margini di crescita. LEGGI TUTTO

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    I Risultati dei giocatori italiani impegnati nel circuito ATP-WTA-Challenger (12 Febbraio 2023)

    Matteo Gigante – Foto Johanna Wallmaier

    ATP 250 Montpellier – hardF Cressy – Sinner (0-0) ore 15:00Il match deve ancora iniziare

    ATP 500 Rotterdam – Indoor HardNessun italiano in campo oggi.

    ATP 250 Buenos Aires – terraNessun italiano in campo oggi

    Challenger Cherbourg – Hard indoor1TQ Ferrari – Martineau (0-0) 5 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Ghibaudo – Weis (0-0) 5 incontro dalle ore 10:00Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER Tenerife 3 (Spagna), cementoF Gigante – Travaglia (0-0) ore 13:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Manama – hard1TQ Tomescu – Caruso (0-0) ore 13:00Il match deve ancora iniziare
    1TQ Arnaboldi – Al Allaf (0-0) ore 14:30Il match deve ancora iniziare
    1TQ Durasovic – Ocleppo (0-0) 2 incontro dalle ore 09:00Il match deve ancora iniziare

    WTA 500 Doha – HardNessun italiano in campo oggi. LEGGI TUTTO

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    Italiani nei tornei ITF: I risultati di Domenica 12 Febbraio 2023 (Finali)

    Gabriele Piraino nella foto

    M25 Vila Real de Santo Antonio 25000 – FinalGabriele Piraino vs [2] Valentin Royer Non prima delle 12:00Il match deve ancora iniziare

    M25 Monastir 25000 – Semi-finalEnrico Dalla valle vs [2] Aziz Dougaz ore 10:00Il match deve ancora iniziare

    M15 Monastir 15000 – Semi-finalFabrizio Andaloro vs [2] Kalin Ivanovski ore 10:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO