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    Alcaraz vince lo “Stefan Edberg Award” come tennista più corretto e sportivo del 2023

    La infografica dell’ATP con Alcaraz

    Jannik Sinner deve accontentarsi di uno splendido, meraviglioso tris di ATP Award. Infatti è Carlos Alcaraz ad essere eletto tennista più sportivo del 2023, aggiudicandosi così lo “Stefan Edberg Sportsmanship Award”, che premia il fair play, la professionalità e l’integrità dentro e fuori dal campo.

    All love for @carlosalcaraz on Tour 💙
    His fellow players have selected him as the Stefan Edberg Sportsmanship Award winner in the 2023 #ATPAwards.
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    — ATP Tour (@atptour) December 15, 2023

    “Sono così felice di vincere lo Stefan Edberg Sportsmanship Award”, ha detto Alcaraz al sito ufficiale ATP. “Sono particolarmente felice che sia un premio scelto dai miei colleghi del circuito. Significa molto per me, quindi grazie mille a tutti.”
    Alcaraz è il quarto spagnolo a ricevere il prestigioso onore degli ATP Awards, unendosi a Jose Higueras (1983), Alex Corretja (1996, 1998) e al cinque volte vincitore Rafael Nadal (2010, 2018-21).Per il ventenne di Murcia questo è il terzo ATP Awards votato dai giocatori, dopo aver ottenuto il Newcomer of the Year nel 2020 e il Most Improved nel 2022.
    Gli altri candidati al premio intitolato a Stefan Edberg erano Grigor Dimitrov, Hubert Hurkacz e Jannik Sinner. LEGGI TUTTO

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    Bercy cambia: solo tre match nella sessione diurna dal 2024. La beffa subita da Sinner non si ripeterà

    Jannik Sinner a Bercy 2023 (foto Getty Images)

    La “lezione” di Jannik Sinner sembra sia servita a qualcosa… Dal 2024 il Masters 1000 di Parigi Bercy cambierà lo schedule giornaliero, riducendo da 4 a 3 gli incontri pomeridiani sul campo principale, per evitare pericolosi slittamenti in avanti del programma e il rischio di trasformare i match serali in… notturni. Esattamente quanto vissuto lo scorso primo novembre da Sinner, con conseguente ritiro all’indomani. L’ha annunciato Cedric Pioline, direttore del torneo, tracciando un bilancio assai positivo a livello di incassi, ma confermando che la situazione creatasi quest’anno non era più sostenibile, e ammettendo di fatto che il ritiro di Sinner fu giustificato.
    “I risultati dell’edizione 2023 del Masters 1000 di Parigi sono stati lusinghieri” afferma Pioline. “Stiamo già aspettando con impazienza l’edizione 2024 e abbiamo molte idee per ottimizzarla e rispondere alle sfide di accoglienza e calendario. Nel 2024 il programma del campo centrale cambierà: ci saranno tre partite nella sessione diurna e due in quella serale”.
    Il cambio di rotta del torneo è dovuto a due fattori: la situazione vissuta da Sinner, illogica dal punto di vista meramente sportivo, e il disagio sofferto dagli spettatori paganti per la sessione serale. Jannik lo scorso novembre si è ritirato dal Masters 1000 di Bercy, rinunciando ad affrontare Alex de Minaur, dopo che il suo match di primo turno, iniziato dopo la mezzanotte, è terminato alle 2.37 del mattino. Fu pure una discreta battaglia, tre set molto lottati per aver la meglio sullo statunitense McDonald. La programmazione quantomeno discutibile del torneo parigino con 4 incontri maschili di pomeriggio e due di sera infatti face slittare il suo match, ultimo di giornata, oltre la mezzanotte, tanto che Jannik dopo aver onorato l’impegno all’indomani decise di non scendere in campo. Oltretutto, avrebbe pure dovuto giocare di pomeriggio (ore 17 circa), una beffa incredibile oltre al danno già subito per l’inizio così ritardato dalla sua partita. “Devo pensare alla salute del mio corpo” affermò annunciando il forfait nel primo pomeriggio, con il coach Cahill che sui social rincarò la dose, sentenziando “L’organizzazione del torneo non tiene conto della salute dei giocatori”.
    Oltre ai tennisti, pure il pubblico subì il danno delle quattro partite pomeridiane, così lunghe da far slittare il programma in avanti di quasi tre ore. Gli spettatori che avevano un biglietto per la sessione serale (teoricamente con inizio alle 19.30) attesero fin dopo le 22 fuori dall’Arena di Bercy – pure sotto ad una pioggia battente e con 6 gradi di temperatura… – per poter accedere all’impianto svuotato del pubblico della sessione pomeridiana. Ci furono momenti di tensione con l’intervento delle forze dell’ordine per placare gli animi di diversi appassionati davvero inferociti, e la stragrande maggioranza del pubblico vide solo la prima partita e non quella di Sinner (gli organizzatori poi intervennero rimborsando il 50% del prezzo pagato dagli spettatori di quella sessione serale a dir poco sfortunata).
    Il torneo quindi dal 2024 sposterà alcuni match sui campi secondari, ma in Francia è in corso un acceso dibattito per il futuro dell’evento, visto che il palazzo dello sport di Bercy, un tempo perla dell’impiantistica sportiva in Europa, ormai non rispetta più gli standard dell’ATP per un torneo della categoria 1000 (è l’unico mille che si gioca indoor). Per questo si parla con sempre maggior insistenza di uno spostamento del torneo alla Defence Arena, posta nella zona di Nanterre e che ospita la squadra di rugby cittadina ma che si presta ad un uso multifunzionale. Se gli organizzatori di Bercy non prenderanno presto una decisione in merito, il rischio che altri attori vogliosi di entrare nel calendario ATP e forti di strutture adeguate possano “strappare” la data potrebbe farsi assai concreto. Intanto, non dovrebbero più verificarsi casi limite come quello sofferto da Jannik. È già un primo risultato…
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Andreescu rinuncia all’Australian Open per problemi alla schiena

    Bianca Andreescu

    Il calvario di Bianca Andreescu sembra non aver fine. La talentosa tennista canadese, vincitrice dell’US Open 2019, continua ad inciampare in un infortunio dietro l’altro, problemi che non le consentono di ritrovare lo smalto e quel tennis potente che l’avevano issata a grande speranza per il post Williams. La canadese ha deciso di non volare in Australia per il primo Slam del 2024 per il persistere di problemi alla schiena. Bianca, attualmente 96esima nel ranking WTA, non si è ancora ripresa dall’infortunio alla schiena subito lo scorso agosto. Il suo ultimo match infatti risale alla sconfitta al primo turno dell’Open del Canada (vs. Giorgi), già debilitata dal problema che l’ha costretta a saltare gli US Open e quindi tutto il resto del 2023. La 23enne dell’Ontario ha affermato di soffrire di mal di schiena dal torneo di Washington, per colpa di una frattura da stress. Quattro mesi dopo, la frattura non si è ancora del tutto rimarginata e quindi salterà anche gli Australian Open. La sua speranza è rientrare a marzo 2024.
    Dalla vittoria agli US Open 2019, anno in cui è letteralmente esplosa vincendo anche a Indian Wells e Toronto, toccando poi in ottobre il n.4 del ranking mondiale, ha sofferto una serie infinita di problemi fisici. Il primo grave problema fu un brutto infortunio al ginocchio sinistro patito durante il Masters di quello stesso anno, che l’ha bloccata per l’inizio del 2020 e quindi per il resto dell’anno, complice anche le difficoltà di una stagione segnata dalla pandemia di coronavirus. Le due stagioni successive non l’hanno vista affatto brillare, ha terminato il 2021 al 46° posto in classifica e nel 2022 al 47°, continui alti e bassi tra piccoli problemi e difficoltà a ritrovare il suo miglior tennis, prima di infortunarsi nuovamente, stavolta alla caviglia nel marzo del 2023 a Miami, una bruttissima storta partita in campo, che l’ha costretta ad uscire in lacrime su di una carrozzina. Ora è la schiena che le impedisce di giocare.
    La canadese perderà quindi i punti conquistati all’avvio del 2023, ottavi di finale ad Adelaide, secondo turno agli Australian Open e semifinale di Hua Hin. Tra poche settimane quindi Bianca Andreescu uscirà dalla top 100.
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO

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    Dante Bottini: “Allenare i giovani oggi è difficile, ascoltano meno e quasi non pensano in campo. L’assenza di Federer sul tour è palpabile”

    Dante Bottini (foto Instagram)

    Allenare l’ultima generazione di giovani non è compito facile, perché il tennis ormai è diventato una gara a chi a tira più forte quindi si pensa poco, e pure negli allenamenti le nuove leve hanno difficoltà a prestare attenzione e ascoltare. Questo afferma il noto coach argentino Dante Bottini, 44enne formatosi alla corte di Nick Bollettieri dopo un passato modesto da giocatore, noto per aver esser stato l’allenatore storico di Kei Nishikori e quindi di Dimitrov, Jarry e del giovane cinese Juncheng Shang, rapporto quest’ultimo interrotto dopo l’ultimo US Open. Bottini è stato intervistato in Argentina dal bravo collega Sebastian Torok per La Nacion. Ha rilasciato una lunga intervista, nella quale ripercorre le tappe della sua vita sul tour, raccontando i cambiamenti vissuti negli ultimi anni e rimpiangendo l’assenza di Roger Federer sul tour e negli spogliatoi per il suo carisma e quel plus unico che dava ad ogni torneo, e che a suo dire oggi manca terribilmente.
    Bottini ricorda i suoi inizi con Bollettieri: “Ho iniziato nel 2008, proprio dalla base, con piccoli gruppi, dove non vedevo nemmeno Nick perché era con i migliori dell’accademia. Qualche mese dopo mi hanno dato gruppi di ragazze dai 9 agli 11 anni al mattino e dai 15 ai 16 anni al pomeriggio, e poi ho cominciato a provarci di più. Abbiamo avuto incontri che sono durati molte ore. Ho imparato molto. Nick era un fenomeno, vero appassionato di tennis, espansivo, estremamente esigente e ottimista. Aveva un’altissima autostima e la trasmetteva a tutti, tirava sempre dritto verso il futuro, cercando il meglio. Per tutto il tempo condivideva le storie della sua vita e motivava tutti. Avevamo incontri più volte alla settimana, in cui parlavamo di tutto quello che si faceva in accademia e lui raccontava tanti aneddoti. È stato anche piuttosto divertente lavorare con lui. Abitavo dietro l’angolo dell’accademia, alle 5 del mattino già insegnavo o ero in palestra. Lui andava forte e non si fermava mai, era il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, così fino a oltre 80 anni”. 
    Questa foto del tennis attuale tracciata dal coach albiceleste, con una discreta critica a come si è evoluto lo sport rispetto ai suoi primi anni di vita sul tour: “C’è un cambiamento totale, con Federer fuori, Nadal quasi, vedo Djokovic ancora per un paio d’anni. Ma la nuova generazione è qui, con Alcaraz, Sinner, Rune. Anche con Medvedev, Zverev e Tsitsipas. Il tennis? Oltre ad essere molto fisico, ritengo che il tennis di oggi abbia molta potenza e sia molto mentale. I nuovi giocatori difficilmente pensano a una tattica, tutto viene giocato molto velocemente, molto forte. Se prima c’era poco tempo per pensare… adesso ce n’è ancora di meno. Il secondo servizio viene servito a volte a 200 km/h, cosa impensabile fino a qualche anno fa. La potenza domina. E bene o male? Non lo so. Credo sia più difficile mettere insieme una strategia per l’allenatore, perché al tuo giocatore puoi dirgli qualcosa, ma poi cambia tutto in pochi secondi. Il giocatore ti dice: ‘Ma mi hai detto che sulla seconda di servizio mi avrebbe fatto un kick sul rovescio e invece ha tirato una bomba a 200 al T!’ Per l’allenatore oggi è molto più difficile. C’è meno attenzione. Il giocatore non ascolta molto, quindi questo rende il processo, giorno dopo giorno, più difficile. Il giocatore è quello che ti ingaggia e l’allenatore deve essere paziente e pensare: ‘Bene, lascerò andare questo, ma poi lo riprenderò poi’. Il giocatore attuale ha un deficit di attenzione. Prima ti ascoltavano di più e ti guardavano negli occhi; oggi camminano a testa bassa. Gli dici: ‘Ehi, sto parlando con te’. ‘Sì, ti ascolto’, risponde ed è lì con il telefono e forse ti ascolta ma chissà cosa gli resta in testa di quel che gli dici. È strano, la società sta cambiando tanto. E poi tutto nel tennis è un po’ estremizzato, velocità, fisico”.
    Un’esasperazione che porta anche tennisti di 20 anni a subire già infortuni importanti: Alcaraz, Sinner… “E Korda, Rune… Tutti hanno avuto dolore e problemi, anche se sono da poco tempo sul tour. Si gioca con una potenza tale che le richieste che i giocatori fanno al proprio fisico stanno aumentando. E il corpo non può farcela. Non si parla quasi di quest’aspetto ma invece dovrebbe essere centrale discuterne. C’è un altro problema che i giocatori invece sollevano: cambiare troppe palle. Non puoi giocare tre o più tornei di fila con palline diverse! Le marche di palle hanno modelli molto diversi e quando si gioca provoca cambiamenti nella modalità di impatto. Poi sono in generale troppo pesanti, ti fanno fare scambi più lunghi, il corpo alla fine somma tutti gli sforzi e lo senti nella spalla, nel polso, nelle gambe“.
    Per Bottini l’assenza di Federer dal tour pesante, quel che ha portato lo svizzero nel gioco resta inarrivabile: “Ho condiviso molti momenti con Rafa, Novak, splendidi atleti, ma l’assenza di Roger si fa sentire. Manca tanto. Era un giocatore diverso, con il suo arrivo al massimo livello tutto è cambiato. Non so come spiegarlo, ma i tornei erano diversi quando c’era Roger, chiunque abbia vissuto il tour con lui e dopo di lui te lo può confermare. Il tennis continua, ma quando Roger entrava nello spogliatoio era una presenza… la gente restava senza parole, lo guardava. Quel ragazzo aveva una presenza diversa. Emanava rispetto, non solo giocando a tennis, ma la cosa più importante è che era un ragazzo normale, divertente, con il senso dell’umorismo. Un fenomeno. E trasmetteva rispetto e tranquillità a tutti. Se ti allenavi con lui per la prima volta, prima e dopo ti faceva mille domande per sapere chi sei, da dove vieni, era curioso. Più volte abbiamo parlato dell’Argentina. Mi ha chiesto della religione ed era interessato a come giocano e si allenano gli argentini sulla terra battuta. Ricordo che nel lontano 1997, da junior, abbiamo condiviso un torneo, l’U18 di Prato. Io avevo 17 anni e lui 15. Gli ho mostrato il tabellone del torneo e gli ho detto che se avessi vinto lo avrei affrontato, ma ho perso. A distanza di anni si ricordò tutto quello e mi disse: ‘Ho vinto quel torneo e da lì è iniziata la mia scalata, peccato che non abbiamo giocato contro’. Pochi avrebbero ricordato e detto tutto questo”.
    Tra i giovani, è incuriosito dal potenziale di Shelton: “Ho avuto l’opportunità di affrontarlo quando allenavo Shang. Lo abbiamo battuto ad Atlanta e Washington. È pura potenza! Ha un servizio pazzesco, ma poi sembra che non pensi molto quando gioca. Colpire la palla sempre più forte, sempre più forte… questo il suo stile. Ma fa bene al tennis. Mi piace il suo atteggiamento, grida ma non per rabbia, ride, è positivo, tutti atteggiamenti che provengono dal periodo trascorso al college, dove suo padre (Bryan) era uno dei migliori allenatori. Può portare qualcosa di diverso sul tour”.
    Bottini tra i molti tennisti allenati, è rimasto molto affezionato a Dimitrov, per il suo bel tennis ma anche per il lato umano del bulgaro: “È un giocatore eccezionale, uno dei più talentuosi del circuito. Anche fisicamente è straordinario, si cura moltissimo, è una bestia. Nel tennis è uno dei grandi talenti, tira colpi che quasi nessuno fa. Il rovescio in slice è pazzesco, anche quello a una mano. È un giocatore che è un piacere guardare, uno di quelli per cui paghi un biglietto d’ingresso. Quando entra in un periodo negativo ti viene voglia di andartene perché difficilmente reagisce, questa è la sua grande debolezza. Soffre quando non sta bene emotivamente e lo trasferisce sul campo. Invece quando è felice, può fare di tutto e regalarti il ​​miglior spettacolo”.
    Un’ultima nota su come un coach deve approcciarsi a giocatori di nazioni e culture diverse. Lui ha allenato giapponesi, latini, cinesi, europei… La chiave per Dante è osservare e studiare: “Cerco di osservare molto, di rispettare i loro tempi. Devi abituarti a loro, avvicinarti. Vuoi insegnare dalla tua cultura, ma devi imparare anche dalla loro, affinché tutto sia il più piacevole e funzioni. L’obiettivo è avere la pazienza necessaria per ottenere la migliore esperienza possibile per il giocatore. Non è facile, è una bella sfida, ma mi piace davvero quello che faccio”.
    Intervista davvero interessante, nella quale Bottini anche sottolinea come il treno del tennis cinese sia partito e crede che in futuro possano nascere altri talenti ancor più interessanti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Il 2023 di Lucia Bronzetti: Tra successi, sfide e sogni nel tennis

    Lucia Bronzetti ITA, 10.12.1998 – Foto Getty Images

    Il 2023 ha rappresentato per Lucia Bronzetti, la tennista originaria di Rimini, un anno di significativi traguardi e crescita professionale. La giovane atleta ha infatti ottenuto la sua prima vittoria in un torneo WTA a Rabat, in Marocco, un risultato che non solo segna un momento fondamentale nella sua carriera, ma che ha anche contribuito a farla scalare la classifica WTA, raggiungendo il best ranking di numero 47. Un altro punto saliente del suo anno è stato il terzo turno raggiunto agli US Open, il suo miglior risultato fino ad ora in uno Slam.
    In una recente intervista rilasciata al Corriere Romagna, Bronzetti ha riflettuto sulla sua stagione, valutandola con un 7. Ha descritto il 2023 come un anno di consolidamento tra le prime 100 giocatrici del mondo, una sfida non semplice ma che lei ha affrontato con determinazione. Nonostante un inizio di stagione complicato, è riuscita a riprendersi brillantemente, culminando nella vittoria a Rabat.
    Guardando al futuro, Lucia ha parlato dei suoi piani per il 2024, iniziando con la partenza per l’Australia il 26 dicembre. Ha deciso di non partecipare alla United Cup, preferendo giocare tornei individuali. La sua agenda include il WTA 250 di Auckland o il 500 di Brisbane, seguito dal torneo a Hobart in Tasmania e, infine, gli Australian Open. Riguardo ai suoi obiettivi, Bronzetti ha affermato di non volersi porre limiti, sognando di andare il più avanti possibile in un torneo del Grande Slam, conscia che un pizzico di fortuna è sempre necessario.
    Lucia ha anche espresso il suo affetto e sostegno per la capitana della Billie Jean King Cup, Tathiana Garbin. Ha raccontato di averla visitata in ospedale a Pisa prima del suo intervento chirurgico, felice di sapere che l’operazione è andata bene. Il desiderio di Bronzetti è che Garbin stia bene e non abbia recidive, sottolineando il forte legame e la vicinanza tra lei e le altre giocatrici del team.
    Il 2023 è stato per Lucia Bronzetti un anno di notevole progresso e di importanti vittorie, un periodo che ha segnato la sua crescita come atleta e come persona. Con una visione chiara per il futuro e un atteggiamento positivo, sembra pronta ad affrontare le sfide del 2024.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Jack Draper: “Ammirazione per Alcaraz, Sinner e Rune”

    Jack Draper GBR, 2001.12.22

    Nel mondo del tennis, dove stelle come Rafa Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer hanno dominato la scena per anni, emerge una nuova generazione di giocatori ambiziosi e talentuosi. Tra loro c’è Jack Draper, un giovane tennista britannico che ha recentemente espresso la sua “frustrazione” per non aver potuto competere al massimo livello nel circuito ATP a causa degli infortuni. Tuttavia, questa stessa situazione gli serve da ispirazione vedendo il successo dei suoi coetanei come Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Holger Rune.
    In dichiarazioni rilasciate a Eurosport, Draper ha espresso ammirazione verso questi giovani talenti, che considera i “prossimi ‘Tre Grandi’”. Il suo riconoscimento si mescola con sentimenti contrastanti, poiché gli infortuni gli hanno impedito di seguire il percorso che desiderava nella sua carriera. Questa dualità emotiva si è fatta particolarmente evidente quando Draper si è infortunato alla spalla e ha dovuto assistere da spettatore alla competizione tra Alcaraz e Djokovic nella finale di Wimbledon.
    Nonostante questi contrattempi, Draper non è rimasto indietro in questa stagione. A 21 anni, ha raggiunto la sua prima finale ATP a Sofia ed è arrivato agli ottavi di finale sia all’US Open che a Indian Wells. Sebbene sia ancora lontano dai risultati di Alcaraz, Sinner e Rune, Draper si concentra sul migliorare giorno dopo giorno, prendendo questi giocatori come esempio e fonte di motivazione.
    Draper non è ossessionato dall’idea di vincere un Grand Slam, ritenendo che valutare un tennista come buono o cattivo basandosi esclusivamente sui titoli major non sia giusto. Preferisce non anticipare le circostanze e vivere giorno per giorno, imparando e lavorando per raggiungere i suoi obiettivi. Con le sue parole, “ci sono stati molti giocatori incredibili in passato che non hanno vinto titoli del Grand Slam”.
    Per il 2024, il suo obiettivo principale è sviluppare il suo potenziale, sia che significhi diventare campione di Grand Slam o semplicemente raggiungere i primi 20 giocatori del mondo. Draper crede nel suo gioco, nel suo team e nel suo approccio, ed è convinto di poter essere tra i primi 20 giocatori alla fine del prossimo anno se rimarrà libero dagli infortuni.Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiane nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 15 Dicembre 2023

    Martina Colmegna nella foto

    W25 Monastir 25000 – Quarter-final[1] Nuria Brancaccio vs [7] Guiomar Maristany zuleta de reales ore 09:30Il match deve ancora iniziare

    W25 Nairobi 25000 – Quarter-final[7] Emeline Dartron vs [4] Martina Colmegna Non prima delle 13:00ITF Nairobi E. Dartron [7]30713 M. Colmegna [4]• 0661ServizioSvolgimentoSet 3M. ColmegnaE. Dartron3-0 → 3-1M. Colmegna 0-15 df 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A2-0 → 3-0E. Dartron 15-0 15-15 30-15 ace 40-151-0 → 2-0M. Colmegna 15-0 15-15 15-30 15-40 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2E. Dartron 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-5 → 1-6M. Colmegna 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-4 → 1-5E. Dartron 15-0 30-0 30-15 30-30 df 40-300-4 → 1-4M. Colmegna 0-15 15-15 15-30 df 30-30 40-300-3 → 0-4E. Dartron 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 0-3M. Colmegna 15-0 30-0 40-00-1 → 0-2E. Dartron 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 5-3* 6*-3 6*-46-6 → 7-6E. Dartron 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6M. Colmegna 15-0 30-0 40-05-5 → 5-6E. Dartron 0-15 df 0-30 15-30 30-30 30-405-4 → 5-5M. Colmegna 15-0 15-15 15-30 30-30 30-404-4 → 5-4E. Dartron 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 df4-3 → 4-4M. Colmegna 0-15 0-30 0-40 df 15-40 30-403-3 → 4-3E. Dartron 0-15 0-30 0-403-2 → 3-3M. Colmegna 15-0 15-15 15-30 15-40 df2-2 → 3-2E. Dartron 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-2 → 2-2M. Colmegna 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 1-2E. Dartron 15-0 30-0 ace 40-00-1 → 1-1M. Colmegna 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1

    W15 Melilla 15000 – Quarter-final[7] Giorgia Pinto vs [2] Paula Arias manjon 2 incontro dalle 10:30Il match deve ancora iniziare

    W15 Antalya 15000 – Quarter-finalFrancesca Pace vs [8] Marie Mettraux ore 11:00ITF Antalya F. Pace• 40562 M. Mettraux [8]15722ServizioSvolgimentoSet 3F. Pace 15-0 30-0 30-15 40-15 aceM. Mettraux 0-15 0-30 0-40 df df1-2 → 2-2F. Pace 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A df1-1 → 1-2M. Mettraux 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-401-0 → 1-1F. Pace 15-0 30-0 40-0 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2M. Mettraux 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A5-2 → 6-2F. Pace 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2M. Mettraux 0-15 15-15 15-30 df 15-40 30-403-2 → 4-2F. Pace 0-15 15-15 15-30 15-403-1 → 3-2M. Mettraux 0-15 15-15 15-30 df 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-0 → 3-1F. Pace 15-0 30-0 30-15 40-15 40-302-0 → 3-0M. Mettraux 0-15 15-15 15-30 df 15-401-0 → 2-0F. Pace 0-15 15-15 15-30 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Mettraux 15-0 30-0 ace 40-0 40-155-6 → 5-7F. Pace 0-15 0-30 df 0-405-5 → 5-6M. Mettraux 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5F. Pace 15-0 30-0 40-04-4 → 5-4M. Mettraux 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-3 → 4-4F. Pace 0-15 0-30 0-404-2 → 4-3M. Mettraux 0-15 0-15 0-30 0-403-2 → 4-2F. Pace 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df3-1 → 3-2M. Mettraux 15-0 30-0 40-0 40-15 df 40-303-0 → 3-1F. Pace 15-0 30-0 30-15 40-152-0 → 3-0M. Mettraux 15-0 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0F. Pace 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Italiani nei tornei ITF: I risultati di Venerdì 15 Dicembre 2023

    Samuel Vincent Ruggeri ITA, 22-05-2002

    M15 Sharm ElSheikh 15000 – Quarter-finalAristarkh Safonov vs [2] Samuel Vincent ruggeri ore 10:00ITF Sharm ElSheikh A. Safonov06 S. Vincent Ruggeri [2]• 05ServizioSvolgimentoSet 1S. Vincent RuggeriA. Safonov 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5S. Vincent Ruggeri 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A4-5 → 5-5A. Safonov 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-403-5 → 4-5S. Vincent Ruggeri 15-0 15-15 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5A. Safonov 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4S. Vincent Ruggeri 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4A. Safonov 0-15 0-30 0-40 15-30 15-402-2 → 2-3S. Vincent Ruggeri 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2A. Safonov 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1S. Vincent Ruggeri 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1A. Safonov 15-0 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    M15 Monastir 15000 – Quarter-finalLeonardo Rossi vs [4] Robin Bertrand ore 09:30ITF Monastir L. Rossi• 00 R. Bertrand [4]01ServizioSvolgimentoSet 1R. Bertrand 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 40-A df 40-40 A-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO