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    Tennis Club Crema incredibile: è in finale scudetto. Miracoloso 5-1 nella semifinale di ritorno

    La formazione del Tennis Club Crema che ha conquistato la finale scudetto in Serie A1. Da sinistra: Riccardo Bonadio, Stefano Agostino (presidente), Armando Zanotti (capitano), Lorenzo Bresciani, Francesco Longhino, Samuel Vincent Ruggeri, Leonardo Cattaneo, Andrea Arnaboldi, Alessandro Cè (preparatore atletico), Nicholas David Ionel e Fabio Delfini (vice capitano)

    Il bello dello sport è che c’è sempre una speranza. Basta crederci fino in fondo e non abbattersi quando i bocconi da digerire sono amari. Nelle scorse undici stagioni di Serie A1 al Tennis Club Crema era capitato ben quattro volte di arrendersi in semifinale, ma finalmente il club del presidente Stefano Agostino è riuscito a scalare un gradino in più, conquistando una finale scudetto rincorsa per anni e anni. Un traguardo di inestimabile valore, raggiunto proprio quando pareva di nuovo sfuggito in virtù della sconfitta casalinga per 4-2 nella gara d’andata di venerdì contro il Tennis Club Santa Margherita Ligure. Invece, nella sfida di ritorno in provincia di Genova è arrivato il miracolo, con un successo per 5-1 figlio di una giornata di grazia da parte di tutti. Una vittoria di squadra, perché ciascuno dei giocatori scesi in campo ha messo lo zampino in almeno un punto, ma anche delle scelte tattiche del capitano Armando Zanotti, legate alla superficie di gioco particolare, in erba sintetica. Per la prima volta ha escluso dai singolari Riccardo Bonadio (che ne aveva vinti 6 su 7) a favore di Andrea Arnaboldi, e nel ruolo di quarto singolarista ha preferito il giovane Leonardo Cattaneo a Lorenzo Bresciani. Due mosse azzeccate: proprio Arnaboldi ha firmato l’1-0 battendo Luca Castagnola (6-2 6-3), mentre Cattaneo ha conquistato il punto del 2-1 superando Filippo Romano per 6-4 6-3, dopo che il davisman azzurro Andrea Vavassori aveva riportato la sfida sull’1-1 sconfiggendo per 6-3 5-7 7-6 il rumeno Nicholas David Ionel.
    Ma il bello doveva ancora venire: Samuel Vincent Ruggeri ha vendicato la sconfitta di due giorni prima contro Andrea Pellegrino imponendosi per 6-4 7-5, e poi è stata la volta di due doppi giocati alla perfezione. La coppia Ionel/Cattaneo si è fatta bastare meno di un’ora per regolare Castagnola/Romano (6-4 6-2) e portare gli ospiti sul 4-1, servendo ad Arnaboldi e Vincent Ruggeri la chance di conquistare la finale. Un’opportunità che i due non si sono lasciati scappare nemmeno di fronte ad Andrea Vavassori (che in doppio è numero 9 del mondo e quest’anno ha giocato due finali Slam) e Andrea Pellegrino: è finita 6-4 5-7 10/7, con rimonta da 2-4 nel long tie-break decisivo chiuso vincendo gli ultimi tre punti, prima dell’esplosione di gioia di squadra, staff e sostenitori. “Oggi – dice capitan Zanotti – non possiamo fare altro che festeggiare un’impresa epica: ci abbiamo messo tanto cuore, tanta voglia di lottare, e sono convinto che ancora una volta lo spirito di squadra abbia fatto la differenza. Dare dieci a tutti sarebbe poco: abbiamo vinto 5-1 contro una corazzata che quest’anno non aveva mai perso una partita. Siamo al settimo cielo e ci godiamo un’incredibile botta di adrenalina, poi da lunedì inizieremo a preparare la finale”. L’appuntamento con la storia è per domenica 8 dicembre dalle 10, sui campi del Circolo della Stampa Sporting di Torino. Avversari (con gli incontri trasmessi in diretta tv su SuperTennis: canale 64 del digitale terreste e 212 di Sky) gli altoatesini del Tc Rungg-Südtirol. Il Tennis Club Crema andrà a caccia del suo quarto scudetto in Serie A, dopo il tris conquistato fra 1985 e 1987.
    RISULTATISemifinale scudetto Serie A1 maschile – Gara di ritornoTennis Club Santa Margherita Ligure – Tennis Club Crema 1-5 (andata 4-2)Andrea Arnaboldi (C) b. Luca Castagnola (S) 6-2 6-3, Andrea Vavassori (S) b. Nicholas David Ionel (C) 6-3 5-7 7-6, Leonardo Cattaneo (C) b. Filippo Romano (S) 6-4 6-3, Samuel Vincent Ruggeri (C) b. Andrea Pellegrino (S) 6-4 7-5, Ionel/Cattaneo (C) b. Castagnola/Romano (S) 6-4 6-2, Vincent Ruggeri/Arnaboldi (C) b. Pellegrino/Vavassori (S) 6-4 5-7 10/7. LEGGI TUTTO

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    Dramma a Monastir: Celikbilek colpito da emorragia cerebrale durante il match

    Altug Celikbilek nella foto

    Momenti di terrore si sono vissuti al torneo M15 di Monastir, in Tunisia, quando il tennista turco Altug Celikbilek, numero 451 del ranking mondiale, si è improvvisamente accasciato al suolo durante la semifinale, colpito da un’emorragia cerebrale.L’incidente è avvenuto subito dopo il primo game del match, richiedendo l’immediato intervento dei soccorsi presenti al torneo. Celikbilek è stato prontamente trasportato d’urgenza in ospedale, dove si trova attualmente sotto stretta osservazione medica.
    La situazione appare seria, tanto che si sta valutando il trasferimento dell’atleta in Turchia per sottoporlo a un intervento chirurgico. La Federazione Tennis turca sta seguendo da vicino l’evolversi della situazione, come confermato in un comunicato ufficiale: “Lo stato di salute del nostro atleta Altug Celikbilek è attentamente monitorato dalla nostra Federazione e dall’Ambasciata tunisina. Tutto il supporto necessario sarà fornito all’atleta e alla sua famiglia. Gli auguriamo una pronta guarigione.”La rapidità dei soccorsi e la pronta risposta delle istituzioni sportive e diplomatiche hanno garantito un’assistenza immediata al giocatore. La comunità tennistica internazionale si è stretta attorno a Celikbilek e alla sua famiglia, in attesa di aggiornamenti sulle sue condizioni di salute.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Buenos Aires: I risultati con il dettaglio delle Finali (LIVE)

    Mayar Sherif EGY, 05-05-1996

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Finali – Cancha Central – ore 17:30

    🎾 Katarzyna Kawa 🇵🇱 vs (4) Mayar Sherif 🇪🇬⏰ Inizio: 17:30🏟️ Superficie: Terra battuta🌧️ Meteo attuale: Forte pioggia, 19°C

    Il match deve ancora iniziare

    🎾 Laura Pigossi 🇧🇷 / Mayar Sherif 🇪🇬 vs Maja Chwalinska 🇵🇱 / Katarzyna Kawa 🇵🇱⏰ Inizio: Dopo la finale di singolare🏟️ Superficie: Terra battuta🌧️ Meteo attuale: Forte pioggia, 19°C

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    Challenger Maia, Temuco, Yokkaichi e Manzanillo: I risultati con il dettaglio delle Finali. Francesco Passaro sconfitto in finale a Maia. Niente top 100 per il momento

    Francesco Passaro ITA, 2001.01.07

    Francesco Passaro deve rimandare il sogno di entrare nella top 100 del ranking ATP. Il tennista perugino è stato sconfitto nella finale del Challenger di Maia dal bosniaco Damir Dzumhur, che si è imposto con il punteggio di 6-3, 6-4 in un’ora e ventidue minuti di gioco.Sulla terra rossa indoor portoghese, il ventitreenne italiano, che avrebbe potuto raggiungere la centesima posizione mondiale in caso di vittoria, ha ceduto a un avversario più esperto. Dopo un percorso brillante che lo aveva visto eliminare nell’ordine Janvier, Gaubas, Merida Aguilar e Martin, Passaro ha faticato contro la solidità di Dzumhur, che grazie a questa vittoria sale alla posizione numero 83 del ranking mondiale.
    La partita ha visto il bosniaco prendere subito il comando nel primo set, portandosi sul 3-0 con due break. Nonostante Passaro sia riuscito a recuperare uno svantaggio, non è bastato per riaprire il parziale. Nel secondo set, dopo un iniziale vantaggio dell’italiano, Dzumhur ha ripreso il controllo del match, chiudendo alla prima delle tre match-point disponibili nel decimo game.Passaro conclude così il 2024 alla posizione numero 108 del ranking ATP con 570 punti, a due posizioni dal suo best ranking e come undicesimo italiano in classifica. Una stagione comunque positiva per lui, impreziosita dalle vittorie nei Challenger di Torino e Genova e dal terzo turno raggiunto al Masters 1000 di Roma.

    -Challenger Maia (🇵🇹 Portogallo) – Finale, terra battuta (al coperto)

    CENTER COURT – ore 12:00Francesco Passaro vs Damir Dzumhur ATP Maia Francesco Passaro [4]34 Damir Dzumhur [3]66 Vincitore: Dzumhur ServizioSvolgimentoSet 2F. Passaro 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6D. Dzumhur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-4 → 4-5F. Passaro 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace3-4 → 4-4D. Dzumhur 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-403-3 → 3-4F. Passaro 15-0 30-0 40-02-3 → 3-3D. Dzumhur 0-15 0-30 15-30 30-30 40-302-2 → 2-3F. Passaro 15-0 30-0 40-0 ace1-2 → 2-2D. Dzumhur 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2F. Passaro 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-0 → 1-1D. Dzumhur 0-15 0-30 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1F. Passaro 15-0 30-0 30-15 30-30 30-403-5 → 3-6D. Dzumhur 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5F. Passaro 15-0 30-0 40-0 40-152-4 → 3-4D. Dzumhur 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 2-4F. Passaro 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-3 → 2-3D. Dzumhur 0-15 0-30 0-400-3 → 1-3F. Passaro 0-15 0-30 15-30 15-40 30-400-2 → 0-3D. Dzumhur 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 0-2F. Passaro 15-0 15-150-0 → 0-1

    – Challenger Yokkaichi (🇯🇵 Giappone) – Finale, cemento

    Centre Court – ore 03:00Rei Sakamoto vs Christoph Negritu ATP Yokkaichi Rei Sakamoto166 Christoph Negritu634 Vincitore: Sakamoto ServizioSvolgimentoSet 3R. Sakamoto 0-15 15-15 30-15 40-15 ace5-4 → 6-4C. Negritu 0-15 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 5-4R. Sakamoto 0-15 0-30 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-403-4 → 4-4C. Negritu 15-0 30-0 40-03-3 → 3-4R. Sakamoto 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-3 → 3-3C. Negritu 0-15 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3R. Sakamoto 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2C. Negritu 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 1-2R. Sakamoto 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1C. Negritu 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2R. Sakamoto 15-0 15-15 30-15 40-15 ace5-3 → 6-3C. Negritu 15-0 30-0 30-15 40-155-2 → 5-3R. Sakamoto 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-304-2 → 5-2C. Negritu 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A3-2 → 4-2R. Sakamoto 15-0 30-0 40-0 40-15 ace2-2 → 3-2C. Negritu 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2R. Sakamoto 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace 40-301-1 → 2-1C. Negritu 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 1-1R. Sakamoto 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-30 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Negritu 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-151-5 → 1-6R. Sakamoto 0-15 0-30 0-40 15-40 ace1-4 → 1-5C. Negritu 15-0 30-0 40-0 ace1-3 → 1-4R. Sakamoto 0-15 15-15 ace 30-15 ace 30-30 30-401-2 → 1-3C. Negritu 15-0 ace 15-15 30-15 ace 40-151-1 → 1-2R. Sakamoto 15-0 15-15 15-30 30-30 40-300-1 → 1-1C. Negritu 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 0-1

    – Challenger Manzanillo (🇲🇽 Messico) – Finale, cemento

    CANCHA CENTRAL – ore 01:00Mats Rosenkranz vs Gonzalo Oliveira Il match deve ancora iniziare

    – Challenger Temuco (🇨🇱 Cile) – Finale, cemento

    Cancha Central – ore 16:00Camilo Ugo Carabelli vs Hady Habib Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Angers: Il Tabellone Principale. Nessuna presenza azzurra. C’è Belinda Bencic

    Belinda Bencic nella foto

    🇫🇷 WTA 125 Angers – Tabellone Principale – hard🇫🇷 C. Burel (1) vs 🇨🇭 C. Naef🇫🇷 S. Janicijevic vs 🇩🇪 M. Barthel🇨🇿 B. Palicova vs 🇯🇵 S. Saito🇺🇸 C. Ngounoue vs 🇫🇷 J. Ponchet (7)
    🇺🇸 A. Parks (3) vs 🇳🇱 J. Belgraver🇩🇪 T. Korpatsch vs 🇩🇪 A. Friedsam🇫🇷 S. Cakarevic vs 🇦🇩 V. Jimenez Kasintseva🇫🇷 E. Jacquemot vs 🇫🇷 C. Paquet (5)
    🇫🇷 O. Dodin (6) vs 🇨🇿 B. Fruhvirtova🇷🇺 M. Gasparyan vs 🇨🇿 L. Fruhvirtova🇨🇭 B. Bencic vs Qualifier🇬🇪 M. Bolkvadze vs 🇷🇺 A. Zakharova (4)
    🇷🇴 E. Ruse (8) vs Qualifier🇺🇸 V. Lepchenko vs 🇳🇱 A. KoevermansQualifier vs 🇨🇿 D. SalkovaQualifier vs 🇪🇸 N. Parrizas Diaz (2) LEGGI TUTTO

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    Maturo grazie allo Sport: Joao Fonseca si racconta prima delle Next Gen Finals

    Joao Fonseca nella foto – Foto Getty Images

    In un’intervista rilasciata al sito ATP, Joao Fonseca, giovane promessa del tennis brasiliano qualificatosi per le Next Gen ATP Finals 2024, ha rivelato il suo percorso di crescita e le sue ambizioni per il futuro.
    “Penso di essere abbastanza maturo e questo lo devo allo sport. Sto crescendo velocemente,” ha dichiarato Fonseca, che in un solo anno è passato dalla posizione 700 del ranking a qualificarsi per il prestigioso torneo giovanile di Jeddah.
    Il 2024 è stato il suo primo anno da professionista, una scelta maturata dopo la vittoria agli US Open junior del 2023. “Non è facile stare lontano dalla famiglia e dagli amici, ma è il mio lavoro e devo abituarmi,” ha spiegato il giovane talento. “Dopo il torneo di Rio de Janeiro, non ho potuto dire di no al circuito professionista, nonostante mi fossi già impegnato con l’Università della Virginia.”
    Il suo approccio al tennis è caratterizzato da una forte individualità: “Non mi piace paragonarmi agli altri giocatori, voglio essere me stesso. Uno dei miei obiettivi per questa stagione era qualificarmi per le Next Gen ATP Finals, per competere con i migliori under 20 al mondo.”
    Il suo allenatore, Guilherme Teixeira, ne ha sottolineato le qualità umane oltre che tecniche: “Joao è un ragazzo molto semplice e umile. Ha solo 17 anni e dobbiamo considerarlo prima come persona e poi come giocatore. È un grande competitore con una notevole capacità di assorbire gli aspetti più complessi di questo sport. Lavoriamo per trovare i tempi e i modi migliori per far funzionare tutto al meglio.”
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    I sette numeri uno diventati coach di altrettanti n.1

    Ivan Lendl

    Ha destato molta curiosità la scelta di Hubert Hurkacz di affidarsi all’esperienza di Ivan Lendl per ripartire nel 2025, a caccia di grandi successi e il rientro in top10 dopo un 2024 segnato dall’infortunio al menisco sofferto a Wimbledon che ha pesantemente penalizzato la seconda parte della sua stagione. Lendl è una leggenda del tennis, carattere deciso e modi un po’ ruvidi, ma profondo conoscitore del gioco e decisivo nell’alzare il livello di Murray, portandolo a diventare campione Slam e n.1 del mondo. Dopo un periodo breve e poco fortunato con Zverev, vista una certa incompatibilità caratteriale tra i due, il ceco torna in pista con il polacco, affiancato anche da Massu. I due probabilmente si alterneranno a seconda dei periodi dell’anno, ancora non è stata annunciata come la loro collaborazione si svolgerà nella prossima stagione. Al momento i tre sono in Florida a Boca Raton, iniziando il lavoro per rimettere a puntino il tennis di “Hubi”.
    Lendl è uno dei numeri 1 ATP diventati poi coach, alcuni hanno avuto grande successo, altri c’hanno solo provato come si suol dire, senza risultati apprezzabili (Marcelo Rios con Shang). Sono 7 i numeri uno del tennis maschili diventati allenatori di altrettanti n.1 in attività. Passiamoli velocemente in rassegna.

    Jimmy Connors. Il ruvido “Jimbo”, dominatore di alcune stagioni negli anni ’70 e protagonista di leggendarie battaglie contro il connazionale McEnroe e lo svedese Borg, ha allenato Andy Roddick da Wimbledon 2006 fino all’inizio del 2008. In questo periodo A-Rod disputò due finali Slam, perse entrambe contro Federer, ma l’apporto del connazionale in termini di miglioramento nel gioco fu complessivamente modesto.
    Ivan Lendl. Il ceco poi diventato statunitense fu importantissimo nel rafforzare il tennis di Andy Murray, portandolo ai suoi più grandi successi in carriera. La coppia ha collaborato in tre periodi diversi: il primo dal 2011 al 2014, portò Murray a vincere il suo primo Grande Slam (US Open 2012), quindi Wimbledon 2013 e in precedenza l’oro alle Olimpiadi di Londra 2012. Dopo aver lasciato Murray nel marzo 2014, Lendl è tornato nel box dello scozzese nel giugno 2016, contribuendo così al secondo successo del suo assistito a Wimbledon, con il britannico che da lì iniziò una cavalcata trionfale nella seconda parte di stagione, fino a diventare anche numero 1 al mondo con la vittoria alle Finals di Londra. Poco fruttuosa invece la collaborazione vissuta tra 2022 e 2023, un ritorno di fiamma che non portò buoni risultati, ma Andy era appena tornato dall’operazione all’anca.
    Boris Becker. Il carisma e visione offensiva di gioco del tedesco aiutò molto Novak Djokovic a migliorare il suo tennis nella fase d’attacco e anche al servizio. I due iniziarono a lavorare alla fine del 2014 per un paio d’anni. In quel periodo il serbo vinse 6 Slam, incluso il primo Roland Garros, e svariati masters 1000, dominando il ranking. Poi Becker ha provato ad aiutare Holger Rune, con ben pochi risultati.
    Stefan Edberg. Riservato e discreto come sempre, lo svedese aveva ricevuto molte richieste da vari giocatori, ma solo Roger Federer lo convinse a diventare coach, curiosamente pochi giorni dopo l’annuncio di Becker con Djokovic nel 2014. Federer non vinse Slam nel loro anno insieme, “solo” 3 Masters 1000, ma i semi del lavoro con Edberg sul miglioramento dello swing di rovescio esploderanno nell’autunno 2016, quando lo svizzero continuò quel lavoro con Ljubicic nel periodo di recupero da un serio infortunio al ginocchio, rientrando nel 2017 e vivendo una delle sue migliori annate in carriera. Eccome se si vedeva la mano di Stefan in quel rovescio più secco, corto e incisivo, grazie a cui Roger riuscì a battere continuamente Rafa, come mai prima in carriera.
    Andre Agassi. Il mitico Kid di Las Vegas, vero rivoluzionario nel gioco, ha provato a seguire Novak Djokovic nel maggio del 2017 dopo l’addio al suo storico coach Vajda. Il loro rapporto non fu dei migliori, molte discussioni su come provare a rilanciare il tennis del serbo, senza risultati apprezzabili, tanto che nel marzo del 2018 Andre gettò la spugna affermando “Ho cercato di aiutarlo con le migliori intenzioni, ma troppo spesso ci siamo trovati d’accordo nel non essere d’accordo…”.
    Carlos Moya. Da modello ad amico, il passo per diventare coach di Rafael Nadal è stato breve quando zio Toni ha deciso di rallentare e quindi smettere la dura vita sul tour, concentrandosi solo sullo sviluppo dell’Accademia a Maiorca. Sotto la guida del campione di Roland Garros 1998, Rafa ha continuato la sua carriera senza scossoni tecnici ed ottenendo altri grandi successi dal 2017, anno del rilancio di Nadal dopo un 2016 difficile. Carlos ha accompagnato sino alla fine il suo conterraneo.
    Juan Carlos Ferrero. “Diventerò più famoso come coach che come allenatore”, scherzava con un sorriso tanto arguto quanto beffardo JCF nel corso delle NextGenFinals di Milano, con un giovanissimo Carlos Alcaraz a randellare ogni rivale con un tennis mostruoso per la sua età. C’ha visto ancora giusto Ferrero, come quando decise di dedicarsi al 100% ad un giovanissimo Alcaraz nel 2018, portando quel 15enne a diventare ben presto il più giovane n.1 della storia.
    A questa lista possiamo già aggiungere Andy Murray, appena diventato coach di Novak Djokovic. Sarà molto curioso vedere come si presenterà il serbo in Australia…
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nastase polemico sul Caso Swiatek: “Due pesi e due misure con Halep” poi la provocazione “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso?”

    Ilie Nastase nella foto

    Ilie Nastase, leggenda del tennis rumeno, ha sollevato una forte polemica in un’intervista a Golazo riguardo alla recente sospensione di un mese inflitta a Iga Swiatek, paragonandola al caso della connazionale Simona Halep.
    L’ex campione ha espresso dure critiche sulla disparità di trattamento tra le due tenniste: “Vediamo la differenza. Una sospensione così lieve è dovuta al fatto che si tratta della Polonia. È solo un mese! La Romania è un paese del terzo mondo, mentre la Polonia è un paese importante, un leader mondiale.”Nastase ha poi fatto riferimento al caso Halep, che è stata lontana dai campi per quasi due anni: “È disgustoso. Quello che è successo a Simona Halep, che non ha potuto giocare per quasi due anni, dimostra questa disparità.”
    Per enfatizzare il suo punto di vista sulla presunta discriminazione, Nastase ha fatto un’ipotesi provocatoria: “Se Jannik Sinner non fosse numero 1 al mondo ma fosse rumeno, quanto pensate che sarebbe stato sospeso? Almeno 2 o 3 anni.”Le dichiarazioni di Nastase alimentano il dibattito sulla presunta disparità di trattamento nelle sanzioni sportive, toccando temi sensibili come le differenze geopolitiche e il loro possibile impatto sulle decisioni disciplinari nel tennis professionistico.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO