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    Auger-Aliassime in finale a Madrid: un percorso insolito con tre ritiri, come Djokovic agli US Open 2016

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Non è affatto comune ciò che sta accadendo in questo Mutua Madrid Open 2024, con numerosi ritiri che hanno notevolmente spianato la strada a Félix Auger-Aliassime verso la finale. A tal punto che, dal 1990, data a partire dalla quale il calendario è paragonabile a quello attuale, c’è stato solo un altro giocatore che è arrivato alla sfida definitiva per il titolo con tre abbandoni dei suoi avversari lungo il percorso. Si trattava di Novak Djokovic, agli US Open 2016.
    Hanno raggiunto la finale di un torneo beneficiando di 3 abbandoni o forfait del loro avversario (1990-2024):🇷🇸 Novak Djokovic (US Open 2016)1/32: W/O di Vesely1/16: rit. di Youzhny1/4: rit. di Tsonga
    🇨🇦 Auger Aliassime (Madrid 2024)1/16: rit. di Mensik1/4: W/O di Sinner1/2: rit. di Lehecka
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    Torneo Bayer: Designati i semifinalisti a Salsomaggiore, Beraldo e Vasami in semifinale

    Jacopo Vasami nella foto

    Finalmente il sole sui campi del TC Salsomaggiore in una giornata cruciale per il torneo Bayer che ha designato i suoi semifinalisti. Nel torneo femminile epilogo amaro per le azzurre Sveva Pieroni e Carla Giambelli. Per loro la soddisfazione di essere approdate ai quarti ma onestamente le rispettive avversarie si sono dimostrate di una categoria superiore. La Stusek dopo i primi games lottati ha preso il largo contro la Giambelli mentre la Stoyanov è stata impietosa non concedendo nessun game alla Pieroni. L’olandese ha impressionato per la precisione e la scorrevolezza dei suoi colpi. D’altronde è figlia d’arte. Sua madre la bulgara Ljubomira Bacheva è stata n°68 del mondo. Esce di scena anche Anastasia Bertacchi. La giocatrice del TC Italia di Forte dei Marmi ha giocato un buon primo set contro la svedese Nilsson, numero 2 del torneo. Poi è come sparita dal campo ma la svedese è una specie di metronomo che sposta le sue avversarie con grande facilità. Ultima italiana in gara nel programma Aurora Nosei. La giocatrice ligure deve essere soddisfatta del torneo disputato ma poco ha potuto contro l’austriaca Tigger.
    Nel torneo maschile le aspettative su Vito Darderi sono state tradite da un avversario molto forte fisicamente e con un’asse servizio diritto veramente di alto livello. Darderi ha provato per un set a confondergli le idee. È stato bravo ad annullargli un set point sul 5-4 ma nel tie-break il rumeno ha tirato fuori una sequela di colpi vincenti che avrebbero disarmato chiunque. E così è stato. Vito è uscito dalla partita raccogliendo un solo game. Le potenzialità di questo ragazzo ci sono ma il lavoro da fare è ancora tanto. Le doti tecniche di Lorenzo Beraldo sono venute fuori alla distanza contro l’iraniano Rahmani. Lorenzo è apparso in netta difficoltà nel primo set non riuscendo a dare continuità al suo gioco ma piano piano è riuscito a recuperare fiducia e a entrare in partita per poi dilagare nel set finale. In chiusura di giornata due incontri che hanno attirato un bel numero di appassionati. Il numero uno del torneo lo svedese William Vinciguerra ha ingaggiato una dura battaglia da fondo con il cremasco Leonardo Cattaneo. Una bella partita che Vinciguerra ha risolto al terzo set con un break decisivo sul 3 pari. Cattaneo non ne aveva più ma è riuscito ad annullare tre match point prima di arrendersi. La sfida azzurr tra il veronese Seghetti e il romano Vasamì è andata appannaggio di quest’ultimo. Seghetti si è portato agevolmente sul 4 a 1 poi Vasamì gli ha preso le misure e il match è rimasto saldamente nelle sue mani.
    Domani semifinali femminili a partire dalle ore 10.00 e a seguire le maschili.
    Risultati
    Main draw
    Quarti Boys: Stirbu (Rou) b Darderi (Ita) 7/6 (5) 6/1; Beraldo (Ita) b Bahrami (Iri) 3/6 6/4 6/0; Vasamì (Ita) b Seghetti (Ita) 7/6 (2) 6/2; Vinciguerra (Sve) b Cattaneo (Ita) 4/6 6/3 6/3.
    Quarti Girls: Stusek (Ger) b Giambelli (Ita) 6/2 6/0; Tigger (Aut) b Nosei (ita) 6/3 6/0; Stoyanov (Ned) b Pieroni (Ita) 6/0 6/0; Nilsson (Sve) b Bertacchi (Ita) 6/4 6/1. LEGGI TUTTO

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    Sinner combatte il dolore all’anca: L’azzurro a riposo fino a domenica quando partirà per Roma

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    📺❤️ LiveTennis TV – Luca Nardi si allena dopo l’infortunio alla caviglia

    Jannik Sinner sta affrontando un momento difficile a causa di un fastidio all’anca che lo ha costretto al ritiro durante il torneo di Madrid. Il giovane tennista altoatesino è rientrato a Monte-Carlo per sottoporsi a una risonanza magnetica e valutare l’entità dell’infortunio.Nonostante l’esito dell’esame non sia stato reso noto, l’entourage di Sinner mantiene un atteggiamento prudente, monitorando la situazione giorno per giorno. Tuttavia, secondo le informazioni raccolte, il problema non dovrebbe essere tale da impedire a Jannik di partecipare agli imminenti Internazionali di Roma, uno dei tornei più prestigiosi della stagione sulla terra rossa.
    Il programma di recupero di Sinner prevede riposo e fisioterapia fino a sabato, con l’obiettivo di far spegnere l’infiammazione ed evitare di forzare sulla parte dolorante. Il tennista azzurro è atteso a Roma domenica e lunedì dovrebbe ricominciare ad allenarsi, proprio in concomitanza con il sorteggio del tabellone principale, previsto per le 11 a Fontana di Trevi.Grazie al bye al primo turno, l’esordio di Sinner agli Internazionali di Roma non avverrà prima di venerdì prossimo, concedendogli qualche giorno in più per recuperare la forma fisica ottimale. I tifosi italiani incrociano le dita, sperando di vedere il loro beniamino in campo e in grado di esprimere il suo miglior tennis nel prestigioso torneo romano.
    La partecipazione di Jannik Sinner agli Internazionali di Roma rappresenterebbe un importante banco di prova in vista del Roland Garros, secondo Slam della stagione, dove il giovane altoatesino punta a confermare i progressi mostrati sulla terra rossa negli ultimi mesi. Nonostante l’incertezza legata all’infortunio, la determinazione e la tenacia di Sinner fanno ben sperare per un suo pronto recupero e una performance di alto livello nella Città Eterna.
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    Da domenica parte il torneo challenger di Francavilla al Mare

    Gianluigi Quinzi è il Direttore del torneo di Francavilla al Mare

    Mancano appena due giorni all’inizio della sesta edizione del Challenger di tennis di Francavilla al Mare
    Mancano appena due giorni all’inizio della sesta edizione del Challenger di tennis di Francavilla al Mare, torneo internazionale da 75mila euro di montepremi, che si giocherà, come sempre sui campi in terra rossa del circolo tennis di Valle Anzuca. La mattina di domenica 5, inizieranno gli incontri del primo turno del tabellone di qualificazione. Dal tabellone cadetto, che si concluderà nella mattinata di lunedì 6, usciranno i sei tennisti qualificati che entreranno nel tabellone principale a 32 giocatori. Saranno, invece, 16 le coppie in gara nel tabellone di doppio.
    Ancora da definire le wild-card anche se, per quanto riguarda il tabellone di qualificazione, due saranno assegnate dalla Federazione (FITP) mentre altrettante andranno a giovani talenti dell’Accademia Piatti di Bordighera. Il direttore del torneo, Gianluigi Quinzi, già vincitore di questo torneo nel 2018 e campione junior a Wimbledon 2103, non si sbilancia più di tanto ma è facile immaginare che uno dei due inviti andrà alla 17enne speranza indiana Manas Dhamne, uno migliori talenti del panorama giovanile mondiale.
    Intanto, l’entry list del torneo vede il francese Titouan Droguet, n. 151 del ranking mondiale, testa di serie n.1 del seeding. Il 21enne transalpino è un volto noto agli appassionati italiani in quanto, nello scorso mese di agosto, al primo turno degli US Open, riuscì ad eliminare Lorenzo Musetti al quinto set, al termine di una autentica battaglia, durata quasi quattro ore. La truppa italiana sarà guidata dal pugliese Andrea Pellegrino, n.165 del ranking mondiale e testa di serie n.4, e dall’ascolano Stefano Travaglia, n.196, già vincitore nell’edizione 2019 di questo torneo e semifinalista nella prima edizione del 2017. Quella che vide prevalere il portoghese Pedro Sousa sull’azzurro Giannessi che sarà al via nelle qualificazioni.
    Nel frattempo, la macchina organizzativa, con in testa il presidente dello Sporting Club Francavilla al Mare, Francesco Ugolini, sta lavorando a pieno regime per mettere a punto gli ultimi preparativi in vista dell’avvio della cmpetizione.
    “L’obiettivo – ha dichiarato il direttore del torneo Quinzi – è quello di migliorarsi sempre, sotto tutti gli aspetti, e di fare in modo che giocatori, tecnici, ufficiali di gara, stampa e pubblico trovino un ambiente ideale e siano invogliati a tornare anche negli anni a venire. Non nego che ci penalizzi un po’ la concomitanza con la prima settimana di gare agli Internazionali di Roma, – ha proseguito – magari qualche giocatore avrà preferito puntare sul Master 1000 romano sia per un discorso economico che per il fascino dell’evento in sè. Tuttavia, posso dire che a Francavilla al Mare non mancherà lo spettacolo anche perchè vedremo in campo sia giocatori navigati ed in grado di esprimere un tennis molto solido ed al tempo stesso spettacolare sia giovanissimi talenti in rampa di lancio. Da alcuni di loro è facile attendersi qualche exploit”.
    Due nomi su tutti, quello dell’italo-argentino Franco Agamenone, n.220 ma solo un paio di stagioni fa a ridosso della top100, ed il boliviano Hugo Dellien, attualmente n.163 ma n.64 come best ranking, entrambi grandi specialisti della terra rossa. Tuttavia, a suscitare grandi aspettative è soprattutto il 16enne mancino americano Darwin Blanch, tra i migliori 10 junior al mondo, che, qualche giorno fa, ha avuto l’onore di sfidare il leggendario Rafa Nadal al primo turno del Master 1000 di Madrid. Il giovanissimo americano è attualmente n.1028 al mondo ma lo scorso anno, ad appena 15anni di età, ha già raggiunto le semifinali nei tornei junior del Roland Garros e di Wimbledon.
    (Clicca per vedere l’entry list) Challenger Francavilla al Mare (MD) Inizio torneo: 06/05/2024 | Ultimo agg.: 03/05/2024 17:13Main Draw (cut off: 245 – Data entry list: 15/04/24 – Special Exempts: 2/4)

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    L’incredibile serie di infortuni sofferti da Alcaraz

    Carlos in allenamento, con il braccio infortunato

    Fortissimo, ma fragile. Che il percorso di Carlos Alcaraz nel tennis di vertice potesse rivelarsi ricco di ostacoli l’avevamo intuito già dai suoi primi anni di battaglie sui campi dei più importanti tornei. Un giocatore entusiasmante per qualità dei colpi, tutto e subito, tutto o niente. Un gioco senza mezzi termini, di un anticipo e aggressività senza pari, e per questo estremo e sorretto da equilibri precari. Difficile durare quando porti in campo la sua incredibile e perversa combinazione di talento e velocità di gioco, fatta da strappi di tale intensità da metterlo a serio rischio di problemi muscolari.
    Ormai tutti i big – ma potremo estendere facilmente ai giocatori inclusi tra i primi 50-70 del mondo – producono un tennis molto vicino ai propri limiti, l’infortunio diventa conseguenza naturale. La sequela di infortuni dei migliori del ranking nelle ultime settimane è inquietante e rende sia la prossima edizione degli Internazionali d’Italia che Roland Garros piuttosto incerti e imprevedibili. Tuttavia la serie di infortuni patiti da Carlos Alcaraz negli ultimi anni è impressionante. Si è infortunato in quasi tutte le parti del corpo, per sua fortuna non problemi gravissimi ma ugualmente invalidanti tanto da forzarlo a saltare vari tornei. Proponiamo una lista dei principali infortuni sofferti dal più giovane n.1 della storia dal 2021, suo primo vero anno di attività al massimo livello. Una vera e propria lista degli orrori…
    – US Open 2021: si ritira a metà del secondo set nei quarti di finale (vs. Auger-Aliassime) per un problema ai muscoli addominali, uno stiramento.
    – ATP 500 Vienna 2021: cede in due set vs. Zverev in semifinale, dopo la partita dichiara non esser sceso in campo al meglio ancora per un risentimento muscolare
    – Masters 1000 Bercy 2022: si ritira nei quarti di finale vs. Rune sul 6 pari del secondo set (dopo aver perso il primo) per un problema muscolare all’addome
    – ATP Finals 2022: non gioca per l’infortunio subito a Parigi, riceve il premio di n.1 di fine anno senza giocare.
    – Australian Open 2023: non vola a Melbourne, si infortuna ad un muscolo della gamba in uno degli ultimi allenamenti presso l’accademia di Ferrero (per il tentativo disperato di recuperare una banale smorzata del suo sparring)
    – ATP 500 Rio 2023: perde in finale contro Norrie, ma gioca buon parte dell’incontro con uno stiramento di primo grado al tendine del ginocchio
    – ATP 500 Acapulco 2023: salta il torneo messicano per i postumi del problema sofferto a Rio
    – Masters 1000 Monte Carlo 2023: non gioca nel Principato, per lui stavolta dolore alla schiena e alla mano
    – Roland Garros 2023: perde una dura semifinale vs. Djokovic, nel corso dell’incontro è preda di vistosi crampi alle gambe, ma riesce a concludere il match
    – ATP 500 di Basilea 2023: non gioca per problemi lombari e a un piede; torna in campo poco dopo a Bercy ma in pessima condizione, battuto subito da Safiullin
    – ATP 500 Rio 2024: qua è sfortunato, si gira una caviglia bloccata sulla terra rossa dopo solo due game nel match d’esordio contro Monteiro
    – Masters 1000 Monte Carlo, 500 Barcelona: non gioca per un problema muscolare all’avambraccio destro, si allena con una protezione ma decide di non scendere in campo nei due tornei. Gioca a Madrid, ancora fasciato, cede nei quarti contro Rublev e all’indomani dichiara l’edema muscolare che lo costringe a un nuovo stop, salta il 1000 di Roma.

    Un elenco che lascia molte perplessità sul futuro e carriera dell’iberico. Fragilità strutturale? Un tennis troppo esplosivo ed estremo, inadatto per il suo fisico – o per qualsiasi fisico? Dispiace veramente vedere un talento così scintillante preda di continui problemi fisici. Non possiamo che augurargli un grande in bocca al lupo, ma anche consigliare un ripensamento. Qualcosa, evidentemente, non funziona. Lo stesso consigliamo anche a chi governa il tour: quanto è attraente un circuito nel quale i migliori protagonisti sono così frequentemente assenti/scassati/stressati/in cattive condizioni?
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Felix Auger Aliassime conferma la separazione da Toni Nadal: “Non fa più parte attiva del mio team”

    Felix Auger-Aliassime CAN, 08-08-2000 – Foto Getty Images

    Sono passati molti mesi dall’ultima volta che Toni Nadal è stato visto nel box di Felix Auger Aliassime e ora si conosce il motivo: i due hanno smesso di lavorare insieme.
    La conferma è arrivata dallo stesso canadese in dichiarazioni all’Express. “Toni è a casa. Per ora, sto viaggiando solo con questo team. Il mio allenatore, Frederic, è stato con me per tutto il torneo, insieme al mio fisioterapista, ai miei amici e al mio sparring partner. Anche mio padre mi ha accompagnato di più quest’anno, nei tornei al coperto, a Monte Carlo e a Monaco. Mio padre mi aiuta e sarà con me al Roland Garros”, ha spiegato Aliassime, che ha parlato nuovamente di Toni.
    “Fino a nuovo avviso, Toni e io restiamo in contatto, ma non fa più parte attiva del mio team e non viaggia con me. È sempre stato una grande voce e un grande supporto dall’esterno con molta esperienza, ma non è più attivamente con noi”, ha concluso.
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Nadal e il futuro: Ljubicic si esprime sulla possibile “ultima danza”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Rafael Nadal è stato al centro di numerosi dibattiti negli ultimi giorni. La sua prestazione al torneo di Madrid e il suo emozionante addio hanno fatto sì che la parola “ritiro” sia sulla bocca di tutti e Ivan Ljubicic ha deciso di esprimere la sua opinione al riguardo.
    Forse poche figure sono più rispettate in questo senso dell’uomo che ha accompagnato Roger Federer prima, durante e dopo aver appeso la racchetta al chiodo. Ivan Ljubicic ha trascorso gli ultimi mesi della carriera del basilese al suo fianco, vedendo come la speranza di tornare diventasse sempre più piccola mentre il dolore al ginocchio si faceva più grande. Il croato vive da lontano gli ultimi passi della carriera di Rafael Nadal, qualcuno che ha affrontato sia come giocatore che come allenatore, e si azzarda a fare pronostici e a lanciare la sua opinione sul suo possibile finale, così come sui suoi prossimi grandi obiettivi.
    Il prossimo appuntamento per il maiorchino sarà a Roma, dove cercherà di fare un passo avanti dopo la sua prestazione a Madrid. Soprattutto, l’obiettivo sarà quello di mettere a punto la macchina in vista del Roland Garros. È il grande sogno di Nadal, il motivo di ogni sessione di allenamento e di ogni sessione di recupero, ma allo stesso tempo un torneo al quale ha bisogno di arrivare in grande forma sotto molti aspetti: resistenza, forza fisica, mentalità e capacità di spostare i suoi avversari. Se c’è una cosa di cui Ivan è certo, è che se Rafa andrà a Parigi, sarà con un obiettivo chiaro: competere per il titolo.
    “Abbiamo visto com’è Rafa per 20 anni. Conosciamo la sua mentalità da campione. Come è successo a Federer con Wimbledon, Rafa giocherà a Parigi solo se crede di poter arrivare fino in fondo; non andrà lì solo per fare presenza. Se dicesse che farà così, significherebbe che non è in buone condizioni fisiche. Rafa sa molto bene di cosa ha bisogno, vedremo se riuscirà a trovare le sensazioni giuste nelle prossime settimane”, ha dichiarato il croato in un’intervista al quotidiano La Stampa. Lo stesso Nadal ha dichiarato dopo l’eliminazione a Madrid che la sua presenza a Parigi non è ancora certa: deciderà dopo il torneo di Roma e con la speranza di poter fare qualcosa di grande in altri eventi dopo il Roland Garros, in particolare le Olimpiadi di Parigi.
    Ci sono solo due appuntamenti confermati nel calendario di Rafa oltre al secondo Slam dell’anno: quelle Olimpiadi e la Laver Cup, che si disputerà questa stagione a Berlino e che potrebbe rappresentare la fine professionale della carriera di Nadal. Non è altro che una supposizione, una sorta di meccanismo mentale a cui ci spostiamo dopo che Roger Federer ha scelto quell’evento per mettere il punto finale alla sua carriera… e nessuno meglio di Ljubicic, che l’ha vissuto in prima persona, per esprimersi su questo scenario. “È possibile, ma non è probabile. Il fatto che si sia impegnato a giocare la Laver è positivo, significa che guarda avanti, ma sappiamo che non giocherà per altri dieci anni”, ha commentato Ljubicic, che sicuramente vedremo sugli spalti del Roland Garros nel suo ruolo di consulente della Federazione Francese di Tennis.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Draper aggiunge Ferreira al suo team

    Jack Draper

    Il super-coach va sempre più di moda. Arriva dalla Gran Bretagna la notizia che Jack Draper, miglior giovane del tennis nazionale, ha deciso di affiancare al suo allenatore James Trotman l’ex pro sudafricano Wayne Ferreira. Secondo quanto riporta il quotidiano Telegraph, inizialmente Ferreira lavorerà con Draper per alcune settimane, focalizzando l’attenzione agli ultimi tornei sulla terra battuta (Roma e Parigi). Non è chiaro se la collaborazione proseguirà anche per la stagione su erba. Probabile che i due vogliano testare il loro rapporto e capire strada facendo come proseguire.
    Ferreira attualmente collabora con il cinese Wu Yibing. La situazione sembra fluida: nel caso in cui il coach dovesse restare a tempo indefinito con il britannico, forse il rapporto con Wu Yibing dovrebbe necessariamente terminare.
    Draper attualmente è n.43 del ranking ATP, con un best di n.37 toccato lo scorso marzo. Mancino, gran colpitore e dotato di un tennis piuttosto aggressivo, ha pagato nei primi anni di carriera molti stop per problemi fisici. È a caccia del primo titolo ATP, dopo le finali perse a Sofia lo scorso anno e Auckland all’inizio di questa stagione.
    Ferreira ha avuto un’importante esperienza da allenatore a fianco di Frances Tiafoe, dal febbraio del 2020 sino al termine della scorsa stagione. Con il sudafricano a guidarlo, Tiafoe ha raggiunto i migliori risultati in carriera: la semifinale a US Open 2022, l’ingresso nella top 10 nell’estate del 2023 e due titoli (Houston e Stoccarda, entrambi nel 2023).
    Mario Cecchi LEGGI TUTTO