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    Da Rovereto: La notte d’oro di Francesco Maestrelli. Due italiani in semifinale a Rovereto

    Francesco Maestrelli ITA, 21-12-2002 – foto Stefano Eccel

    Non sappiamo se la partita contro Dino Prizmic sia stata la migliore del 2024 di Francesco Maestrelli, ma non c’è dubbio che possa rappresentare l’inizio di qualcosa di molto positivo. Nonostante la classifica lo veda avanti rispetto al croato (che quest’anno è stato fermo 4 mesi), era nettamente sfavorito. Invece ha raccolto la terza semifinale stagionale nel circuito Challenger (dopo Tenerife e Szekesfehervar) grazie a un 3-6 6-1 7-6 in cui ha espresso un tennis di alto livello. Si sono visti tanti scambi mozzafiato, a velocità molto elevate, con Maestrelli capace di reggere i ritmi forsennati imposti dal croato. Certo, ha avuto bisogno di qualche game per prendere il ritmo, ma poi ha espresso un livello davvero interessante, unito a scelte tattiche inedite, come alcune discese a rete in controtempo e serve and volley con la seconda palla. La strategia ha pagato, oltre a mettere a nudo alcune lacune del croato. Dopo aver dominato il secondo, Maestrelli ha giocato un terzo set “tutto cuore”, desiderando la vittoria più del suo avversario. Sul 2-2 si è trovato 0-30 sul servizio di Prizmic, ma un passaggio a vuoto (sette punti persi di fila) aveva spinto Prizmic sul 4-2. Sembrava finita, invece ha trovato l’immediato controbreak e ha portato la sfida al fotofinish. Sotto 6-5, ha annullato un matchpoint (risposta in rete di Prizmic) dopo un game pieno di paure e tribolazioni. A quel punto ha giocato un tie-break di ottimo livello, sia pur sfruttando la stanchezza e qualche errore di Prizmic.
    La notizia è proprio questa: Maestrelli ha sfibrato il suo avversario, il primo ad andare KO fisicamente dopo due ore e mezza molto dure. Inoltre è piaciuta la sua tenuta mentale e un atteggiamento sempre positivo, anche dopo gli errori più gravi (una facile volèe sul 5-6 al terzo che poteva costare carissima). L’Italia, dunque, piazza due giocatori in semifinale. Il programma di sabato scatta alle 14.30 con la finale del doppio, poi alle 16.30 sarà il momento dei singolari: prima l’atteso Nardi-Landaluce, poi Maestrelli proverà a fermare la corsa del danese August Holmgren. Per l’intera giornata, l’ingresso sarà riservato ai possessori del biglietto d’ingresso.
    TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei)Quarti di Finale SingolareMartin Landaluce (SPA) b. Geoffrey Blancaneaux (FRA) 7-6(6) 6-4Luca Nardi (ITA) b. Oleg Prihodko (UCR) 6-2 6-2August Holmgren (DAN) b. Alexey Vatutin (RUS) 6-4 6-4Francesco Maestrelli (ITA) b. Dino Prizmic (CRO) 3-6 6-1 7-6(1)
    Semifinali DoppioN. Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli (IND-IND) b. Oleg Prihodko / Jesse Sels (UCR-NED) WOTheo Arribage / Francisco Cabral (FRA-POR) b. Jakob Schnaitter / Mark Wallner (GER-GER) 7-6(6) 3-6 10-7
    Center Court – ore 14:30N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Theo Arribage / Francisco Cabral Martin Landaluce vs Luca Nardi (Non prima 16:30)Francesco Maestrelli vs August Holmgren LEGGI TUTTO

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    Germania-Olanda, una semifinale importante: in palio la prima finale dopo 30 anni. L’Olanda vince per 2 a 0

    Botic van de Zandschulp, Wesley Koolhof – foto getty images per ITF

    Germania e Olanda si affrontano in una semifinale di Coppa Davis carica di significati storici. I tedeschi cercano la prima finale dal 1993, anno del loro ultimo trionfo, mentre gli olandesi non hanno mai raggiunto l’atto conclusivo nella loro storia, con le semifinali del 2001 come miglior risultato.
    L’EROE INATTESOBotic van de Zandschulp è entrato nella storia come l’ultimo giocatore a battere Rafael Nadal, ma è stato Wesley Koolhof il vero artefice dell’eliminazione della Spagna. Il doppista olandese, che si ritirerà alla fine dell’evento, ha giocato una delle migliori partite della carriera per eliminare Alcaraz e Granollers.
    IL DOPPIO DECISIVOIn caso di parità, il doppio potrebbe essere decisivo. La sfida tra Koolhof-Van de Zandschulp e i campioni delle ATP Finals Krawietz-Puetz promette spettacolo. I tedeschi arrivano freschi non avendo giocato nei quarti, dove Altmaier e Struff hanno risolto la pratica Canada in singolare.
    LA RIVALITÀUna sfida che va oltre il tennis: Germania e Olanda hanno una lunga rivalità sportiva. Nei precedenti tennistici dominano i tedeschi (6-1), con l’unica vittoria olandese risalente proprio al 2001.
    LE DICHIARAZIONI“Sarà una sfida incredibile”, ha dichiarato Struff. “È un grande passo passare dai quarti alle semifinali. Sappiamo della rivalità con gli olandesi e dei loro tifosi fantastici, non vedo l’ora”.
    Koolhof, alla sua ultima competizione, resta concentrato: “So che potrei giocare altri 5-7 anni, ma è tempo di altro. Ho preso la decisione l’anno scorso e non l’ho mai rimpianta”. LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto – Nardi-Landaluce: arriva il match più atteso

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Stefano Eccel

    Sabato “popcorn” a Rovereto: il talentuoso pesarese contro la grande speranza spagnola. Nardi viaggia spedito, Landaluce naviga tra alti e bassi, ma le sue accelerazioni fanno paura. “È un giocatore molto offensivo – dice coach Esteban Carril – di lui adoro la grande ambizione”.
    Il match tanto atteso si farà. L’appuntamento è sabato, alle 16.30, presso il PalaBaldresca di Rovereto. Quello tra Luca Nardi e Martin Landaluce sarà quello che gli americani definiscono “popcorn match”. “Mi aspetto una bella partita” dice Esteban Carril, il tecnico che accompagna lo spagnolo a Rovereto, lasciando gli spalti dopo aver studiato il secondo set della facile vittoria di Nardi contro Oleg Prihodko. Punteggio (6-2 6-2) uguale a quello dell’ottavo contro Rehberg, tempistica simile: gli sono bastati sessanta minuti per centrare la semifinale. Ok, l’ucraino è atteso domenica a Firenze per giocare in Serie A2, quindi forse non era al top della motivazione, ma questo non ha influito sull’esito di un match che ha evidenziato la superiorità di Nardi sin dalla prima palla. È salito rapidamente 4-0 per poi chiudere agevolmente il parziale, mentre nel secondo c’è stata un po’ di partita solo nei primi game. “È molto talentuoso, eh?” sussurrava Carril dopo l’ennesimo punto fatto di geometrie perfette. Questa semifinale, tuttavia, non cambia molto in ottica Australian Open. Per nutrire qualche speranza di ammissione diretta al main draw, Nardi deve vincere domani e salirebbe al numero 103 ATP (104 se Fabio Fognini dovesse andare in finale a Montemar). In quel caso sarebbe in bilico: se è vero che gli ammessi di diritto sono 104, il cut-off dell’entry list degli Slam viene abbassato da tanti giocatori che utilizzano il ranking protetto. E allora soltanto vincere il Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei) gli garantirebbe la certezza dell’Australian Open. Calcoli che non interessano a Martin Landaluce, suo avversario in semifinale. Lo spagnolo ha faticato più del previsto per battere Geoffrey Blancaneaux (pure lui atteso da una domenica di impegni italiani: sarà a Roma con il suo ATA Battisti Trento), ma alla fine l’ha spuntata col punteggio di 7-6 6-4.
    “STA TROVANDO L’EQUILIBRIO”“Tutte le partite sono difficili, ce lo aspettavamo per lo stile di Blancaneux – dice Carril, 47 anni, ex coach di Roberto Bautista Agut e, soprattutto, di Johanna Konta, portata tra le top-10 – ha iniziato servendo bene e mettendo tante risposte in campo. Ci siamo trovati sotto 3-0 e 0-30, per fortuna Martin ha trovato il modo per girarla”. Dopo aver vinto il primo al tie-break, lo spagnolo ha brekkato il suo avversario sul 4-3 nel secondo. Ha avuto un passaggio a vuoto nel game successivo, ma ha confermato le sue qualità mentali strappando il servizio a Blancaneaux nell’ultimo game, peraltro rimontando da 40-0. Diciannove anni da compiere a gennaio, il madrileno alimenta le suggestioni di un torneo che negli ultimi anni ha lanciato futuri fenomeni. Non è necessario essere super-intenditori per capire che la sua palla ha un altro suono, un altro sapore, rispetto a quelle degli abituali frequentatori dei Challenger. E le accelerazioni di dritto sono fiammate che sembrano farla scoppiare. Nei tre match vinti a Rovereto, tuttavia, ha sempre avuto almeno un passaggio a vuoto. Chiediamo a Carril se è solo questione di gioventù. “Senza dubbio la giovane età spinge un po’ a strafare, a perdere l’equilibrio – racconta – inoltre Martin è un giocatore molto offensivo, dunque il suo gioco sarà sempre soggetto agli errori. Non vediamo i suoi alti e bassi come una minaccia: è il suo stile di gioco che a volte aiuta, a volte danneggia. Quest’anno ha trovato un ottimo equilibrio tra l’essere aggressivo ed essere un po’ più attendista”. I numeri lo certificano: ha vinto il suo primo Challenger a Olbia ed è già intorno al numero 150 ATP dopo aver iniziato la stagione intorno alla 450esima posizione.
    QUELLO SCAMBIO DI 20 MINUTIQuando gli chiediamo cosa apprezza in particolare del suo allievo (che segue insieme a Oscar Burrieza: il team fa base presso l’accademia di Rafael Nadal), Carril non ha dubbi. “Come giocatore, mi piace la sua ambizione. È ambizioso nel modo di giocare e anche in quello di lavorare. Come persona, lo definirei in tre aggettivi: rispettoso, allegro e ‘normale’. In molte cose, essere normali significa essere eccezionali”. Sul piano tecnico, invece, non pensa che Landaluce abbia un colpo che spicca sugli altri. Anzi, lo spera: “Ce ne sono vari: ha un buon servizio, un gran dritto (il colpo maggiormente migliorato), un bel rovescio… ma io vorrei che il suo “signature shot” fosse il gioco nella sua interezza. Per esempio, vorrei che impari a utilizzare lo slice, a giocare delle splendide volèe e correre come se fosse un po’ più basso, visto che supera i 190 centimetri”. Tutto fa pensare che il madrileno riuscirà nell’obiettivo, se non altro perché è la stessa persona che Carril ha conosciuto quando aveva appena dodici anni. “E ricordo perfettamente un aneddoto: il primo palleggio del primo allenamento insieme… durò 20 minuti. Mi sono subito reso conto che era un giocatore capace di sviluppare molte cose sul campo, ma soprattutto possedeva la capacità mentale di restare concentrato e di svolgere i compiti. Al di là delle qualità tecniche e fisiche (era ancora molto piccolo), ho subito capito che era un ‘tennista dentro’”. Sette anni dopo quel progetto è più vivo che mai, anche se Carril non sa quando arriverà la piena maturazione. “Ha ancora bisogno di tempo e va bene così – conclude – non corriamo e gli diamo quello di cui ha bisogno. Prima di tutto ha bisogno di tempo per svilupparsi, sia fisicamente che mentalmente. È già molto forte, ma ci vorrà qualche anno per fornirgli tutto quello di cui ha bisogno. Non saprei ancora dire quanto”. Parole che sanno di saggezza, ottime per evitare i paragoni con la precocità di Carlos Alcaraz, numero 1 del mondo ad appena 19 anni. Ma una cosa è certa: Martin Landaluce contro Luca Nardi può essere un match molto spettacolare. E che potremo rivedere tra qualche anno, in palcoscenici ancora più importanti.
    HOLMGREN PER IMITARE RUNENella sua lunga storia, il Trofeo Perrel-FAIP ha lanciato anche Holger Rune. Vincitore nel 2021, nella stessa settimana dell’anno successivo ha addirittura vinto il Masters 1000 di Parigi-Bercy. Proverà a emularlo, magari a livelli più bassi, August Holmgren. Il danese ha fatto scelte di carriera molto diverse da quelle di Rune, baby-professionista sin da bambino. Al contrario, Holmgren ha tardato il suo ingresso tra i professionisti per andare a studiare negli Stati Uniti. Ha rappresentato l’Università di San Diego nel Campionato NCAA e a fine 2021 è diventato il numero 1 della classifica di tutti i college americani. Cinque mesi dopo (con la laurea in tasca) ha intrapreso l’attività full-time e in due anni è entrato tra i top-200, regalando alla Danimarca un altro giocatore “vero”. Intanto è in semifinale grazie al doppio 6-4 contro Alexey Vatutin. Un match “pulito”, in cui ha fatto valere la sua maggiore pesantezza di palla. Non possiede un gioco particolarmente elegante, ma sa essere concreto. Rovereto sarà l’ultimo torneo della sua stagione e proverà a fare il tris dopo i successi a Pozoblanco e Porto. Comunque vada, a gennaio farà il suo esordio nei tornei del grande Slam, giocando le qualificazioni a Melbourne. Laddove potrà incrociare il più illustre connazionale.
    Center Court – ore 14:30N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Theo Arribage / Francisco Cabral Martin Landaluce vs Luca Nardi (Non prima 16:30)Francesco Maestrelli vs August Holmgren LEGGI TUTTO

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    Italia-Australia, rivincita della finale 2023: Sinner guida gli azzurri verso il bis (in campo domani alle ore 13)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    Un anno dopo la storica finale, Italia e Australia si ritrovano di fronte in Coppa Davis, questa volta in semifinale. Gli esperti vedono favorita la squadra di Volandri per il bis, dopo la convincente vittoria nei quarti contro l’Argentina.
    LE SCELTE DI VOLANDRIJannik Sinner, fresco vincitore delle ATP Finals, guiderà gli azzurri nel singolare, mentre Matteo Berrettini sarà quasi certamente schierato come n.2 al posto di Lorenzo Musetti. In caso di parità, il capitano italiano dovrà decidere se confermare la coppia Sinner-Berrettini, vincente contro l’Argentina, o affidarsi agli specialisti Bolelli-Vavassori.
    LE QUOTEGli esperti vedono favorita la squadra di Volandri con una quota di 1,28, mentre il successo degli australiani è quotato 3,50.L’Italia, che ha superato l’Argentina ai quarti grazie a Sinner e Berrettini, è considerata la principale favorita per la vittoria finale del trofeo (quota 1,50). L’Australia, dopo aver eliminato gli Stati Uniti, è vista come la principale rivale (5,00), mentre Germania e Olanda inseguono più staccate (7,50).Gli azzurri cercheranno di ripetere il successo dello scorso anno, quando conquistarono la Coppa Davis proprio contro l’Australia, per continuare il loro percorso verso il bis storico. LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto – Luca Nardi avanza: Prosegue la missione Australia

    Luca Nardi ITA, 2003.08.06 – Foto Stefano Eccel

    La stagione di Luca Nardi è stata a due facce. Dopo il dirompente inizio, sublimato dalla vittoria contro Novak Djokovic a Indian Wells, è entrato in crisi dopo la separazione con coach Giorgio Galimberti. Il calo in classifica ha messo a rischio l’ammissione diretta all’Australian Open 2025, ma proprio a fine stagione sembra aver ritrovato la forma. La finale a Helsinki ha riacceso le speranze, ma per avere chance di evitare le qualificazioni a Melbourne deve arrivare in finale al Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). Vincendo il torneo, invece, ne avrebbe la ragionevole certezza. Intanto è giunto nei quarti nel migliore dei modi, impiegando appena 54 minuti per rifilare un doppio 6-2 al tedesco Max Hans Rehberg, suo coetaneo ma decisamente meno formato di lui. Nonostante i buoni risultati nel 2024, Rehberg è parso molto distante dal livello di un buon Nardi. C’è stata partita nei primi quattro game, poi il pesarese ha sfoderato le sue doti di formidabile colpitore, tirando un vincente dopo l’altro. Anche nel secondo set, lo strappo decisivo è giunto al sesto game. Ma il compito non è finito: nei quarti troverà Oleg Prihodko, con vista su una possibile semifinale contro Martin Landaluce che sarebbe – come dicono gli americani – un match pop-corn. Il programma di venerdì scatterà alle ore 13 con l’impegno di Landaluce, opposto al francese Geoffrey Blancaneaux: lo spagnolo è a caccia di punti preziosi per conquistare in extremis un posto alle Next Gen Finals. A seguire, Nardi cerca la semifinale contro Prihodko. Il clou sarà il match delle 19.30, con Francesco Maestrelli che proverà a contrastare la fisicità di Dino Prizmic. L’ingresso sarà gratuito per il primo match, mentre a partire da Nardi-Prihodko l’ingresso sarà riservato ai possessori del biglietto. Nel tabellone di doppio si giocherà una sola semifinale, poiché nella serata di giovedì è arrivato il forfait di Jelle Sels per un problema fisico. Per questo, il duo indiano Balaj-Bollipalli è già qualificato per la finale di sabato.
    TROFEO PERREL-FAIP ROVERETO (120.950€, Mapei)Secondo Turno SingolareOleg Prihodko (UCR) b. Luka Mikrot (CRO) 6-2 6-3Alexey Vatutin (RUS) b. Daniel Masur (GER) 6-2 7-5Dino Prizmic (CRO) b. Borna Coric (CRO) 6-3 4-6 7-5Luca Nardi (ITA) b. Max Hans Rehberg (GER) 6-2 6-2
    Quarti di Finale DoppioTheo Arribage / Francisco Cabral (FRA-POR) b. Francesco Maestrelli / Samuel Vincent Ruggeri (ITA-ITA) 6-3 6-2N. Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli (IND-IND) b. Filippo Romano / Stefano Travaglia (ITA-ITA) 6-3 6-2Jakob Schnaitter / Mark Wallner (GER-GER) b. Milos Karol / Vitaliy Sachko (SVK-UCR) 6-3 6-4Oleg Prihodko / Jesse Sels (UCR-NED) n. Filip Bergevi / Johannes Ingildsen (SWE-DAN) 7-6(2) 3-6 12-10
    Center Court – ore 13:00Martin Landaluce vs Geoffrey Blancaneaux Oleg Prihodko vs Luca Nardi Alexey Vatutin vs August Holmgren (Non prima 17:00)Dino Prizmic vs Francesco Maestrelli (Non prima 19:30)
    Court 1 – ore 14:00Jakob Schnaitter / Mark Wallner vs Theo Arribage / Francisco Cabral LEGGI TUTTO

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    Da Rovereto: Alexey Vatutin, il cavaliere solitario di Russia

    Alexey Vatutin – Foto Stefano Eccel

    A 32 anni e con quasi 900 match sulle gambe, Alexey Vatutin continua a inseguire i suoi obiettivi nonostante viaggi da solo e non riesca a tornare a casa da tre anni a causa dell’isolamento della Russia. “La solitudine può essere noiosa, ma ormai sono abituato”. Prizmic vince il derby croato ed estromette il n.1 Coric.
    Due fettine di carne con patate, accompagnate da un piatto d’insalata. Erano le 16.30 quando Alexey Vatutin si concedeva un ibrido tra pranzo e cena dopo aver battuto Daniel Masur col punteggio di 6-2 7-5, approdando ai quarti del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). In piena solitudine. Forse gli pesa, perché ha invitato il cronista a sedersi al tavolo con lui, affermando che non c’era bisogno di aspettare che finisse di mangiare. “Ad essere onesto sono quasi sempre da solo quando giro per i tornei – racconta – quando ero top-200 ATP ho fatto qualche settimana con il coach, ma nella maggior parte dei casi viaggio in solitudine. È più facile permettersi qualcuno quando sei giovane o hai alle spalle una federazione che, tra contratti e budget importanti, mette a disposizione allenatori, preparatori e fisioterapisti. Se non hai un sostegno di quel tipo è difficile avere un coach tutte le settimane, perché il giocatore deve sostenere tutte le spese, dai voli a tutto il resto. È molto costoso, soprattutto oggi. Mi piace stare da solo, spesso mi rende la vita più facile, a volte è noioso ma ormai ci sono abituato. Per me, comunque, è ok”. Ed è ok anche il momento che sta vivendo: si è presentato in trentino da numero 340 ATP e da qualche mese sta raccogliendo diverse vittorie. L’ultima, come detto, è arrivata contro Masur al PalaBaldresca. “Ci avevo giocato due volte e avevo sempre perso, inoltre lui è piuttosto forte sul cemento indoor. Nel primo ho giocato molto bene, nel secondo ho avuto varie chance di brekkarlo e quando ce l’ho fatta (5-4 e servizio, ndr) mi sono fatto riprendere. Poi l’ho brekkato di nuovo e nell’ultimo game mi sono innervosito. Dal 40-0 mi sono ritrovato 40-40, per fortuna ho trovato un modo per spuntarla”.
    NIENTE RUSSIA DA TRE ANNINei quarti se la vedrà con August Holmgren, che durante il suo match effettuava un’intensa seduta di allenamento con Martin Landaluce. Ma la storia di Vatutin, soprattutto quella recente, merita di essere raccontata. Quando gli chiediamo qual è l’aspetto più difficile di essere cittadino russo in questo periodo, risponde senza esitazione. “Non torno a casa da due anni e mezzo. Anzi, ormai sono tre. L’ultima volta che sono stato a trovare i miei genitori a Volgograd risale al dicembre 2021. Avrei la possibilità di farlo, ma è molto complicato: costa molto ed è difficile organizzare il viaggio. Da quando è iniziato il tutto ho visto i miei genitori soltanto due volte, l’ultima due anni fa a Istanbul. Abbiamo trovato una soluzione intermedia e abbiamo trascorso una settimana in compagnia. Da allora non li vedo più. Prima stavo in Germania, adesso faccio base in Francia, a Cannes. Ma sono abituato anche a stare lontano da casa: anche prima ci tornavo 1-2 volte all’anno, per un paio di settimane”. Toccare certi argomenti può essere delicato, ma Vatutin non si scompone neanche quando si tocca lo spinoso tema delle mancate strette di mano tra le tenniste ucraine e quelle russe e bielorusse. “Capita di parlarne con altri giocatori – racconta – posso capirle, perché se stringono la mano a russe o bielorusse la stampa ucraina si scatena e porta la gente a odiarle. Il fenomeno è più diffuso tra le donne perché sono più combattive tra loro, per natura. Tra uomini siamo più rilassati, parliamo tranquillamente e comprendiamo la situazione. Posso dire che per noi russi non c’è problema”. Vatutin è un tipo riflessivo – non potrebbe essere altrimenti, trascorrendo molto tempo in solitudine – e anche sul campo trasmette questa sensazione. Non essendo un gigante (è alto 178 centimetri), il suo gioco si fonda su due gambe molto rapide e una certa intelligenza tattica. “Il mio idolo è sempre stato Nikolay Davydenko. Ho anche lavorato con suo fratello Edouard. Quando avevo 18 anni mi sono spostato in Germania e mi sono allenato con lui per 3-4 anni, fino al suo ritiro. Avevo anche una grande ammirazione per David Nalbandian, credo che lui e Kolya avessero i migliori rovesci a due mani del circuito. Nel 2006 li ho visti giocare uno contro l’altro nella finale di Coppa Davis tra Russia e Argentina, a Mosca”.
    VOGLIA DI LAVORARENumero 136 ATP nel luglio 2018, Vatutin ha ritrovato una dinamica positiva dopo un periodo difficile. “L’anno scorso ho avuto la pubalgia e mi sono strappato i legamenti, dunque ho saltato quattro mesi – racconta – al rientro ho avuto qualche problema quando giocavo partite lunghe, perché il giorno dopo faticavo a muovermi al 100%. Anche quest’estate ho avuto un piccolo infortunio che mi ha bloccato 2-3 settimane, ma poi dal Challenger di Szczecin ho iniziato a giocare bene, raggiungendo la finale e poi qualificandomi al torneo ATP di Anversa. Ho battuto gente forte, sto finalmente bene e mi piace giocare sul cemento indoor”. E allora va avanti, nonostante abbia 32 anni e già 878 partite professionistiche sulle gambe (“Non lo sapevo, grazie per l’informazione”). Quando gli chiediamo dove trova la forza per andare avanti tra le difficoltà appena descritte, non ha dubbi. “Mi piace allenarmi, mi piace giocare a tennis, amo la competizione e adoro la sensazione di vedere i frutti del duro lavoro – racconta – so di avere il potenziale per giocare di nuovo le qualificazioni degli Slam e di poter battere tanti top-200 (ne ha battuti più di 40, a cui si aggiungono otto top-100, ndr): è la ragione per cui mi alleno ancora duramente. Se non avessi questa sensazione non avrebbe senso andare avanti, ma visto che ce l’ho… perché no?”. E allora viene spontaneo domandarsi dove può portarlo, questa sensazione. “Vedremo. Di sicuro vorrei tornare a giocare gli Slam, magari raggiungere il traguardo dei top-100 ATP. Il problema è che giocando questi tornei è dura: con i quarti a Rovereto ho raccolto 14 punti, molti meno di quanti ne potrei conquistare vincendo un ITF da 25.000 dollari, laddove è molto più semplice arrivare in fondo”. Vatutin dice il vero: il vincitore ne prende 25, il finalista 16. Sono i risultati della riforma che ha incrementato il divario dei punti tra i tornei ATP e i Challenger per valorizzare la qualità delle vittorie. La ratio è comprensibile, ma in questo modo è diventato complicatissimo entrare tra i top-100 giocando soprattutto i Challenger. “Ma io non ho un numero in testa. Sono concentrato sul mio gioco. Vedremo dove mi porterà” conclude Vatutin, prima di dedicarsi finalmente al suo pasto. I piatti saranno ormai diventati freddi, ma lui sorride e accetta le scuse.
    VA FUORI IL N.1 CORIC: DERBY CROATO A DINO PRIZMICLa partita più combattuta del torneo, per certi versi la più bella, potrebbe aver simboleggiato un passaggio generazionale nel tennis croato. Il giovane Dino Prizmic (classe 2005) ha superato l’esperto Borna Coric, estromettendo la testa di serie numero 1 dal Challenger di Rovereto. I due si sono scambiati “sberle” per 2 ore e 40 minuti davanti a diverse centinaia di appassionati che hanno affollato il PalaBaldresca nonostante la contemporaneità dei singolari di Italia-Argentina di Coppa Davis. Coric e Prizmic possiedono un tennis molto simile, quasi fotocopia, fondato su estrema solidità e una condizione atletica perfetta, senza lasciare troppo spazio allo spettacolo. Sarebbe facile dire che ha vinto il più giovane (e dunque più fresco), ma la verità è che il match si è deciso sui dettagli. Dopo un primo set in cui Prizmic sembrava superiore, Coric ha trovato la misura dei suoi colpi e si è aggiudicato il secondo. Enorme battaglia nel terzo, quando il treno buono per l’ex n.12 ATP è passato sul 3-2 in suo favore e 0-40 sul servizio di Prizmic. Lì il baby di Spalato ha dato il massimo, schivando il pericolo con coraggio. Sul 5-5 ha sigillato il break decisivo in modo spettacolare: sul 30-40, Coric ha tentato un coraggioso serve and volley, ma le due volèe non sono state incisive. Il secondo passante ha scatenato l’urlo di Prizmic, poi bravo a chiudere col punteggio di 6-3 4-6 7-5. Sarà lui l’avversario di Francesco Maestrelli nella Night Session di venerdì (non prima delle 19.30). Di certo, dopo una stagione in cui ha saltato quattro mesi complessivi (peraltro in due periodi diversi), la sua freschezza atletica sembra quasi strabordante. Grinta e motivazione, poi, fanno parte del pacchetto.
    Center Court – ore 13:00Martin Landaluce vs Geoffrey Blancaneaux Oleg Prihodko vs (2) Luca Nardi Alexey Vatutin vs August Holmgren (Non prima 17:00)Prizmic Dino vs Francesco Maestrelli (Non prima 19:30)
    Court 1 – ore 14:00Jakob Schnaitter / Mark Wallner vs Theo Arribage / Francisco Cabral N.Sriram Balaji / Rithvik Choudary Bollipalli vs Oleg Prihodko / Jelle Sels LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Sinner impone la legge del più forte e domina Baez. Italia 1, Argentina 1. Decisivo il doppio

    Jannik Sinner in Davis Cup

    72 minuti, più o meno la durata di un buon allenamento. Jannik Sinner impone la legge del più forte e domina senza alcun problema Sebastian Baez (6-2 6-1), portando il punto dell’1 pari all’Italia nella sfida contro l’Argentina in Davis Cup a Malaga. Dopo la prestazione molto deludente di Musetti, ci pensa il n.1 del mondo a tenere a galla il team azzurro con l’ennesima prestazione importante, da leader pronto a caricarsi sulle spalle la squadra, senza timori o tensioni. Una vittoria limpida che conferma anche in Nazionale il suo momento magico e dominio, dopo la fantastica vittoria alle ATP Finals di Torino.
    Sulla partita non c’è molto da dire, anzi si potrebbe chiudere con un secco “no match”. Enorme la differenza tecnica in ogni colpo, di potenza e di intensità nello scambio tra l’azzurro e l’argentino, totalmente incapace di reggere la pressione dell’italiano, nettamente superiore nella diagonale di rovescio e nei colpi d’inizio gioco, le fasi che hanno fruttato a Jannik il successo. Baez ha provato a correre e reggere, ma non è stato in grado di contenere spinta di Sinner, forte di una palla troppo più potente e precisa; quindi ha provato ad attaccare e pure venire a rete, ma ha trovato solo qualche punto sporadico. Jannik ha servito discretamente, trovando la prima palla quando ne aveva bisogno, e in risposta ha sbaragliato il rivale su ogni seconda di battuta, un vero assist per i colpi aggressivi e velocissimi del nostro campione.
    Non ha nemmeno avuto bisogno di spingere al massimo, tanto è stata la differenza in campo. Solo sul 4 pari Sinner si è distratto, o un minimo rilassato, concedendo ben 4 palle break, tutte annullate senza alcun problema. Per il resto Sinner ha controllato tutto: il tempo di gioco, gli spazi, gli scambi, alternando palleggi e cambi di ritmo mortali a velocità proibite per Baez (ormai quasi per tutti…), ad altre pallate immediate o attacchi alla rete. Non molte le variazioni, ma del resto non ne ha avuto bisogno tanto era superiore. Tutto bene insomma, serviva un punto e possibilmente rapido. Jannik ha marcato presente.
    È la vittoria n.71 nel 2024 per Jannik, fortissimo anche in maglia azzurro, leader incontrastato del nostro gruppo. Adesso il doppio, decisivo per eleggere l’avversaria dell’Australia in semifinale.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner ha sulle spalle l’Italia intera… ma le sue gambe sono di granito. Inizia con un discreto turno di servizio, senza esagerare, del resto come gestisce la tensione lui, nessuno. Anche Baez scatta bene, il servizio c’è e vince il suo primo game, quindi trova una discreta resistenza da fondo campo – anzi, ben dietro – sul ritmo imposto da Sinner. Jannik si prende i punti col servizio (2-1). Il n.1 cambia marcia nel quarto game: in risposta trova impatti potenti e precisi. Si prende tre punti e vola 0-40. Troppo alto il ritmo di Jannik, sulla diagonale di rovescio non ce n’è, nonostante le gambe fotoniche di Sebastian. Affidarsi al ritmo equivale al suicidio. BREAK Sinner, con 7 punti di fila. Diventano 9, poi un errore banale, ma non si può chiedere tutto… Jannik col diritto fa quel che vuole, eccellente come riesca a rallentare e poi spostarsi a sinistra e piazzare un’accelerazione inside out imprendibile. Botta al T e via, 4-1 in 16 minuti. Baez è sempre lucido, ha già capito che provando a correre e reggere lo scambio non andrà solo presto sotto la doccia… quindi prova ad aprire l’angolo e piazzare l’affondo, pure venendo a rete. La tattica arrembante funziona, vince un game e 4-2. Qualche errore di Sinner in scambio, poco male perché il servizio c’è: Ace sul 15-30 e poi ai vantaggi, 5-2. Jannik prova a chiudere subito: la risposta è pesante e Baez sbaglia. 0-30 e 15-40 con un’altra risposta di diritto bestiale su di una seconda palla troppo centrale. Sono Due Set Point, ma Sinner fallisce il primo con un rovescio un po’ “pigro”, poi non passa la risposta sul secondo. Sebastian cerca di aprire l’angolo, di non far comandare l’italiano, ma ci riesce solo a tratti. Con un altro rovescio potentissimo Sinner si prende il Set point n.3. Non va, gran ritmo, ma un diritto potente di Jannik sbatte sul nastro e non passa. La risposta di Sinner illumina tutta Malaga, ma da sinistra col servizio Baez salva anche il SP #4. La lotta continua, Sinner spreca anche una quinta palla set, esagera col diritto lungo linea. Il sesto è quello buono: comanda avanza e chiude di volo. 6-2, 36 minuti. Enorme differenza la in campo.
    Secondo set, la musica non cambia. Sinner risale nel suo primo turno da 15-30, senza patemi, quindi gioca da fondo campo con una velocità e profondità che Baez fa troppa fascia a gestire. Rischia l’affondo col diritto l’argentino, ma esagera, e quindi sul 15-30 Sinner è lucido nell’insistere sul rovescio dell’avversario, forzando l’errore. Idem sulla prima palla break, sulla diagonale sinistra non c’è partita. BREAK Sinner, secondo di fila, e 2-0. Lo sguardo di Baez è sbarrato, come quello di colui che non vede l’ora di finirla prima possibile… Sinner lo “aiuta” continuando a spingere con potenza ma anche margine, seguendo verso la rete gli affondi. La prima palla c’è, tutto il tennis di Jannik è troppo consistente per Baez. 3-0 con un altro diritto poderoso. Cinque game fila, e siamo a soli 48 minuti di one-man-show. L’azzurro prova qualche colpo diverso, pure la smorzata col diritto, ottima, dopo aver guadagnato campo. 0-30. Con l’ennesimo schema botta a sinistra e via diritto cross in avanzamento, monumentale, ecco lo 0-40. Il BREAK arriva subito, Baez col rovescio non ce la fa. 4-0. Tira il fiato Jannik dopo 53 minuti a ritmo piuttosto alto, e commette qualche errore. Scivola sotto 15-40, sono le prime due chance in risposta per Baez. Jannik si concentra e rimedia, servizio vincente e poi il suo “solito” ritmo, con una potenza di colpi che piega la resistenza del rivale. Una stecca, qualche imprecisione – forse distratto – dopo un’ora di assoluto dominio, e altre due palle break che Jannik però annulla di forza. Il game diventa lungo, ben 18 punti per chiuderlo (e 4 palle break!), per il 5-0. Baez almeno muove lo score, ma con un turno di battuta tranquillo e un diritto pesantissimo, Sinner chiude il match 6-1. Schiacciasassi, in totale controllo del match. Sinner c’è.

    Jannik Sinner (🇮🇹 ITA) vs Sebastian Baez (🇦🇷 ARG)ITF Finals J. Sinner66 S. Baez21 Vincitore: J. Sinner ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 40-155-1 → 6-1S. Baez 15-15 30-30 ace5-0 → 5-1J. Sinner 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 ace 40-40 A-404-0 → 5-0S. Baez 0-15 0-30 0-403-0 → 4-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-152-0 → 3-0S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-401-0 → 2-0J. Sinner 0-15 df 15-15 ace 15-30 30-30 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 0-15 df 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace4-2 → 5-2S. Baez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1S. Baez 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Italia-Argentina: Sfida ai quarti di Davis 2024. Musetti perde. Argentina avanti per 1 a 0. Ora tocca a Sinner (LIVE)

    La squadra italiana di Davis Cup – foto Sposito (FITP)

    L’Italia si prepara a un nuovo capitolo della sua storia in Coppa Davis, affrontando l’Argentina oggi alle 17:00 nei quarti di finale dell’edizione 2024. Il match, che sarà trasmesso in diretta su Rai 2 e SuperTenniX, rappresenta il sesto confronto tra le due nazioni nella storia della competizione.
    Il Cammino dell’Italia in DavisLa squadra italiana vanta una presenza storica nella competizione, essendo presente dal 1923. In 69 anni di partecipazione, l’Italia ha disputato 170 incontri, con un bilancio positivo di 97 vittorie e 73 sconfitte, conquistando due titoli nella sua storia.
    I Precedenti Italia-Argentina: 3-2La storia degli scontri diretti tra le due nazionali è ricca di momenti memorabili:– 2022: Vittoria italiana (2-1) nella fase a gironi a Bologna, grazie ai successi di Sinner e Berrettini nei singolari– 2017: Trionfo azzurro (3-2) a Buenos Aires, con le vittorie iniziali di Lorenzi su Pella e Seppi su Berlocq– 2016: Sconfitta casalinga (1-3) nei quarti a Pesaro– 2014: Vittoria storica (3-1) a Mar del Plata, trascinati da un eccezionale Fognini– 1983: Sconfitta netta (0-5) nei quarti a Roma
    Momenti StoriciIl primo confronto del 1983 al Foro Italico rimane nella memoria per essere stato l’ultimo match della carriera di Adriano Panatta, sconfitto da Guillermo Vilas – lo stesso avversario che aveva battuto nella memorabile finale degli Internazionali del 1976. In quell’occasione, Panatta chiuse la sua carriera con un gesto simbolico, regalando le sue racchette a un giovane tifoso.Un dato curioso emerge dai primi quattro confronti: la vittoria è sempre andata alla squadra in trasferta. La tradizione si è interrotta solo nel 2022 a Bologna, quando l’Italia si è imposta davanti al proprio pubblico.Particolarmente significativo il successo del 2014 a Mar del Plata, dove Fabio Fognini si rese protagonista vincendo due singolari (contro Monaco e Berlocq) e il doppio in coppia con Bolelli. Nel 2017, a Buenos Aires, fu ancora decisivo Fognini, che chiuse i conti nell’ultimo singolare contro Pella, dopo le vittorie iniziali di Lorenzi e Seppi.L’ultimo precedente del 2022 a Bologna ha visto l’Italia prevalere grazie alle prestazioni di due dei suoi migliori talenti, Jannik Sinner e Matteo Berrettini, confermando la crescita del tennis italiano a livello internazionale.
    Coppa Davis – Quarti di Finale (Malaga) – indoor hard 🇪🇸

    – 17:00 🇮🇹 Italia vs 🇦🇷 Argentina– Lorenzo Musetti (🇮🇹 ITA) vs Francisco Cerundolo (🇦🇷 ARG)ITF Finals L. Musetti41 F. Cerundolo66 Vincitore: F. Cerundolo ServizioSvolgimentoSet 2L. Musetti 0-15 0-30 0-401-5 → 1-6F. Cerundolo 15-0 30-0 40-0 ace1-4 → 1-5L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4F. Cerundolo 0-15 15-15 30-15 40-151-2 → 1-3L. Musetti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-2 → 1-2F. Cerundolo 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 0-2L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Cerundolo 15-0 30-0 40-04-5 → 4-6L. Musetti 0-15 0-30 0-40 15-404-4 → 4-5F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df3-4 → 4-4L. Musetti 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df3-3 → 3-4F. Cerundolo 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 A-403-2 → 3-3L. Musetti 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2F. Cerundolo 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-1 → 2-2L. Musetti 15-0 15-15 15-30 15-40 30-402-0 → 2-1F. Cerundolo 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 df1-0 → 2-0L. Musetti 0-15 df 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    – Jannik Sinner (🇮🇹 ITA) vs Sebastian Baez (🇦🇷 ARG)ITF Finals J. Sinner• 060 S. Baez020ServizioSvolgimentoSet 2ServizioSvolgimentoSet 1S. Baez 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A5-2 → 6-2J. Sinner 0-15 df 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 ace4-2 → 5-2S. Baez 15-0 30-0 30-15 30-30 40-304-1 → 4-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 30-15 40-153-1 → 4-1S. Baez 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 ace1-1 → 2-1S. Baez 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0

    – Simone Bolelli (🇮🇹 ITA) / Andrea Vavassori (🇮🇹 ITA) vs Maximo Gonzalez (🇦🇷 ARG) / Andres Molteni (🇦🇷 ARG)Il match deve ancora iniziare

    Stati Uniti e Australia, le due nazioni più vincenti nella storia della Coppa Davis, si affrontano giovedì mattina nei quarti di finale a Malaga. Una sfida che segna il loro 48° confronto, ma il primo in assoluto sul cemento indoor.
    IL MOMENTO DELLE SQUADREL’Australia di Lleyton Hewitt arriva da due finali consecutive a Malaga (persa nel 2022 contro il Canada e nel 2023 contro l’Italia) e cerca il definitivo salto di qualità. La sorpresa è l’inserimento di Alex de Minaur, il 25enne che ha dimostrato di avere lo stesso spirito combattivo del suo capitano.Gli Stati Uniti, guidati da Bob Bryan, possono contare su un team completo con tre singolaristi di alto livello e un doppio collaudato. Taylor Fritz, numero uno americano, è reduce da un finale di stagione eccezionale con le finali agli US Open e alle ATP Finals, perse entrambe contro Sinner.
    LA STORIAEntrambe le nazioni cercano di tornare al successo dopo un lungo digiuno: l’ultimo trionfo americano risale al 2007 a Portland, mentre l’Australia non vince dal 2003. Sia Hewitt che Bryan erano in campo quando le loro nazionali hanno conquistato l’ultimo titolo.
    LE DICHIARAZIONI“Non ci sono partite facili nei quarti”, ha commentato Hewitt. “Negli ultimi due anni qui a Malaga siamo riusciti a scavare a fondo e trovare la strada per la finale. Dovremo farlo di nuovo giovedì”.Bryan guarda con fiducia al torneo: “La Coppa Davis è diversa. L’atmosfera può tirare fuori prestazioni speciali dai giocatori. Ci sono state molte grandi sorprese in questo evento negli anni. Molte squadre possono vincere questo torneo, e noi crediamo di potercela fare”.
    Coppa Davis – Quarti di Finale (Malaga) – indoor hard 🇪🇸

    – 10:00 🇺🇸 USA vs 🇦🇺 Australia 1-210:00 Shelton B. (🇺🇸 USA) vs Kokkinakis T. (🇦🇺 AUS)ITF Finals B. Shelton166 T. Kokkinakis647 Vincitore: T. Kokkinakis ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 1-3* 1*-4 2*-4 3-4* 3-5* ace 4*-5 4*-6 5-6* 6-6* 6*-7 7*-7 8-7* 8-8* 8*-9 9*-9 10-9* 10-10* 10*-11 11*-11 12-11* 12-12* 12*-13 ace 13*-13 ace 14-13* ace 14-14* 14*-156-6 → 6-7B. Shelton 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace5-6 → 6-6T. Kokkinakis 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 ace A-405-5 → 5-6B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 5-5T. Kokkinakis 15-0 30-0 40-04-4 → 4-5B. Shelton 0-15 15-15 30-15 40-15 ace ace3-4 → 4-4T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4B. Shelton 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-3 → 3-3T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 ace 40-02-2 → 2-3B. Shelton 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-301-2 → 2-2T. Kokkinakis 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 ace1-1 → 1-2B. Shelton 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-400-1 → 1-1T. Kokkinakis 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2B. Shelton 15-0 30-0 30-15 df 30-30 40-40 ace A-405-4 → 6-4T. Kokkinakis 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace5-3 → 5-4B. Shelton 15-0 15-15 30-15 ace 40-15 ace4-3 → 5-3T. Kokkinakis4-2 → 4-3B. Shelton 0-40 15-40 40-40 40-A 40-40 ace A-40 ace 40-403-2 → 4-2T. Kokkinakis15-15 15-303-1 → 3-2B. Shelton 15-15 40-30 ace 40-40 A-402-1 → 3-1T. Kokkinakis2-0 → 2-1T. Kokkinakis 0-15 15-15 15-30ServizioSvolgimentoSet 1B. Shelton1-5 → 1-6T. Kokkinakis 30-30 40-30 ace1-4 → 1-5B. Shelton1-3 → 1-4T. Kokkinakis30-15 40-151-2 → 1-3B. Shelton0-30 15-301-1 → 1-2T. Kokkinakis1-0 → 1-1B. Shelton 15-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    11:30 Fritz T. (🇺🇸 USA) vs De Minaur A. (🇦🇺 AUS)ITF Finals T. Fritz66 A. de Minaur34 Vincitore: T. Fritz ServizioSvolgimentoSet 2T. Fritz 0-15 15-15 30-15 ace 40-155-4 → 6-4A. de Minaur 0-15 df 15-15 ace 15-30 15-40 30-404-4 → 5-4T. Fritz 15-0 ace 30-0 40-03-4 → 4-4A. de Minaur 0-15 0-30 0-40 15-40 ace 30-40 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4T. Fritz 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 ace2-3 → 3-3A. de Minaur 15-0 30-0 40-0 ace2-2 → 2-3T. Fritz 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2A. de Minaur 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A df0-2 → 1-2T. Fritz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 ace 40-A0-1 → 0-2A. de Minaur 15-0 ace 30-0 ace 40-0 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1T. Fritz 15-0 ace 30-0 ace 40-05-3 → 6-3A. de Minaur 15-0 40-0 ace ace5-2 → 5-3T. Fritz 15-0 30-0 40-04-2 → 5-2A. de Minaur 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 df 40-A 40-40 ace4-1 → 4-2T. Fritz0-15 15-15 30-15 ace 40-15 40-303-1 → 4-1A. de Minaur 15-0 30-0 40-03-0 → 3-1T. Fritz 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace2-0 → 3-0A. de Minaur 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0T. Fritz 15-0 40-0 40-15 ace0-0 → 1-0

    13:00 Krajicek A./Ram R. (🇺🇸 USA) vs Thompson J./Ebden M. (🇦🇺 AUS)ITF Finals T. Paul / B. Shelton44 M. Ebden / J. Thompson66 Vincitore: M. Ebden / J. Thompson ServizioSvolgimentoSet 2M. Ebden / J. Thompson 0-15 15-15 30-15 40-154-5 → 4-6T. Paul / B. Shelton 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A4-4 → 4-5M. Ebden / J. Thompson 0-15 df 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-404-3 → 4-4T. Paul / B. Shelton 15-0 30-0 ace3-3 → 4-3M. Ebden / J. Thompson 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3T. Paul / B. Shelton2-2 → 3-2M. Ebden / J. Thompson 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2T. Paul / B. Shelton1-1 → 2-1M. Ebden / J. Thompson 15-0 ace 30-0 40-01-0 → 1-1T. Paul / B. Shelton 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1M. Ebden / J. Thompson 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6T. Paul / B. Shelton 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5M. Ebden / J. Thompson 15-0 ace 30-0 30-153-4 → 3-5T. Paul / B. Shelton 15-0 15-30 30-30 40-302-4 → 3-4M. Ebden / J. Thompson 15-0 30-0 30-15 40-15 ace2-3 → 2-4T. Paul / B. Shelton 15-0 15-15 df 30-15 40-151-3 → 2-3M. Ebden / J. Thompson 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3T. Paul / B. Shelton1-1 → 1-2T. Paul / B. Shelton 0-15 0-30 15-0 LEGGI TUTTO