consigliato per te

  • in

    Italia-Olanda 2-0, la finale della Davis: Berrettini vince. Jannik Sinner trionfa e L’Italia conquista la terza Davis nella sua storia

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    La finale della Coppa Davis 2024 mette di fronte l’Italia, che cerca il bis dopo il trionfo dello scorso anno, e l’Olanda, alla prima finale nella sua storia. Una sfida che promette spettacolo e che incoronerà i campioni del mondo.
    LE AMBIZIONIL’Italia punta a diventare la prima nazione a vincere due titoli consecutivi dai tempi della Repubblica Ceca, più di dieci anni fa. L’Olanda vive già un momento storico, come sottolineato dal capitano Paul Haarhuis: “Per un paese piccolo come il nostro, quello che stiamo facendo è più unico che per l’Italia che ha il numero 1 al mondo. Se loro vincono, dicono ‘bravi, facile’. Per noi essere in finale è un’impresa molto più grande”.
    I PROTAGONISTIJannik Sinner arriva alla finale in forma smagliante, avendo perso solo 10 game nei due match contro Baez e De Minaur. Per l’Olanda, Botic van de Zandschulp è l’uomo del momento dopo le vittorie su Nadal e Altmaier. L’Italia può contare anche su un Berrettini ritrovato, decisivo in semifinale contro Kokkinakis.
    LE PAROLE DEI PROTAGONISTI“C’è il peso di tutto il paese sulle spalle”, ha ammesso Sinner. “Sono momenti in cui mi piace giocare. Domani è l’ultimo giorno ufficiale per noi. Se vinciamo è fantastico, se no abbiamo comunque fatto un lavoro incredibile”.Per Koolhof sarà l’ultima partita in carriera: “È una sensazione incredibile giocare il tuo ultimo match in finale. Far parte di una squadra che fa la storia dell’Olanda è meraviglioso”.Berrettini ha parlato del suo momento: “Ho giocato un anno solido quando sono stato in campo. Mi è mancato giocare contro i migliori per tanto tempo, servono partite per essere costanti a quel livello”.
    I PRECEDENTIL’Italia domina con 9 vittorie su 10 confronti, incluso il successo nella fase a gironi a Bologna quest’anno. L’unica vittoria olandese risale al lontano 1923.
    LA CHIAVE DEL SUCCESSO OLANDESEHaarhuis ha sottolineato l’importanza del gruppo: “Si sentono più fiduciosi. Tre su cinque, quattro qui, giocano insieme da cinque anni e questo aiuta”. LEGGI TUTTO

  • in

    Nardi si prende tutto: trofeo, sorrisi e Australian Open

    Luca Nardi e Francesco Maestrelli – Foto Stefano Eccel

    Una finale piuttosto semplice contro uno stanco Francesco Maestrelli regala a Luca Nardi il sesto Challenger in carriera. Grazie a questo successo, ha conquistato il main draw dell’Australian Open. “L’anno prossimo voglio azzerare gli alti e bassi”. Entusiasmo del pubblico, soddisfazione degli organizzatori: Rovereto ha passato l’esame.
    Il momento più emozionante è arrivato dopo l’ultimo punto. Al termine di una partita quasi a senso unico, Luca Nardi e Francesco Maestrelli si sono lungamente abbracciati. In quell’istante hanno ripreso a essere grandi amici dopo essere stati avversari per lo spazio di una partita, dominata da Nardi e chiusa col punteggio di 6-1 6-3. Salvo un paio di palle break per il pisano nel game inaugurale, non c’è mai stata la sensazione che il match potesse sfuggire al pesarese, che dunque ha blindato il suo posto nel main draw dell’Australian Open. “È un grande sollievo – ha detto – era l’obiettivo di inizio settimana, non avevo alternative ed è davvero una bella soddisfazione”. Il match ha preso una direzione ben precisa con un break al quarto game, sigillato da un rovescio in rete di Maestrelli. Col suo tennis vario, Nardi ha tolto ogni punto di riferimento al suo avversario, stanco dopo le maratone dei giorni precedenti. Nel secondo set, lo strappo è arrivato già al terzo game, con un doppio fallo sul 30-30 e una riga di Nardi nel punto successivo. A quel punto è subentrato un po’ di scoramento in Maestrelli, brekkato anche sul 3-1 in un game nel quale ha commesso tre doppi falli. In svantaggio 4-1, dopo l’ennesimo errore, ha tirato un paio di urlacci per esprimere la sua frustrazione. Il pubblico ha provato a incoraggiarlo, ma i buoi erano ormai scappati. Il pisano si è riavvicinato da 5-1 a 5-3, ma un passantino di dritto ha sigillato la fine del Trofeo Perrel-FAIP di Rovereto (120.950€, Mapei). “Penso di aver giocato un match solido – riflette Nardi – inoltre conosco molto bene Francesco, so come giocare contro di lui. Devo ammettere che non ha giocato benissimo, secondo me era un po’ stanco dopo una settimana faticosa. Ho avuto un po’ di esitazione sul 5-1 nel secondo, ma sono comunque riuscito a chiudere. Direi che è stata una buona partita”.
    GRANDI AMICIDopo l’ultimo punto c’è stato il lungo, bellissimo, abbraccio tra i due. È stato come se Nardi abbia compreso la sofferenza dell’avversario e abbia voluto incoraggiarlo. Ha continuato a farlo anche durante la premiazione, quando è andato a sedersi sulla panchina dell’avversario, accanto a lui. Durante il suo discorso, Maestrelli si è poi emozionato ed è caduta qualche lacrima al momento di ringraziare chi gli sta vicino, prendendosi l’abbraccio virtuale dei circa 500 spettatori. “Ci sentiamo quasi ogni giorno per parlare di qualsiasi cosa tranne che di tennis” ha rivelato Nardi durante la premiazione. Quando gli abbiamo chiesto cosa c’era dentro quell’abbraccio, ha aggiunto. “Siamo molto legati, è un vero amico. Abbiamo passato tanto tempo insieme, anche fuori dal campo. Sapevo che non veniva da un bel periodo, vederlo in finale mi ha fatto piacere. Sapevo che l’esito di questa partita era molto importante anche per lui perché si giocava l’accesso alle qualificazioni dell’Australian Open. Tuttavia, la prossima settimana gioca il Challenger di Maia e spero che riesca a raccogliere i punti di cui ha bisogno”. Termina dunque così, con un successo di un giovane italiano, l’edizione numero 19 del Trofeo Perrel-Faip, che in quattro delle ultime cinque edizioni ha portato enorme fortuna ai suoi vincitori: Berrettini, Sinner, Rune e Draper. L’augurio di Nardi (che ha speso belle parole per il torneo e per l’accoglienza ricevuta a Rovereto) è di poter imitare quanto fatto dai predecessori.
    LA SODDISFAZIONE DEGLI ORGANIZZATORIImmensa soddisfazione anche per gli organizzatori, a partire dalla direzione torneo, affidata a Marco Fermi e Luca Del Federico. Il presidente del Comitato Organizzatore, Giovanni Laezza, ha sottolineato come si sia creato uno splendido connubio tra professionisti e volontari per mettere in piedi un torneo così importante, ringraziando le istituzioni che sono state vicine all’evento: la Provincia Autonoma di Trento e il Comune di Rovereto (c’era l’Assessore allo Sport Michele Dorigotti), senza dimenticare l’Azienda per il Turismo di Trento (APT), rappresentata da Carla Costa. È stato molto importante anche il contributo del CT Rovereto, presente nel Comitato Organizzatore con Luca Stoppini ed Elisa Visentin. Immancabile la presenza, durante la premiazione, di Gabriele Magoni (“Mister Perrel”) e Giuseppe Magoni (“Mister FAIP”), che hanno scelto di restare a fianco di un torneo in un’edizione giocata a circa 200 km da Bergamo e che – come da tradizione – hanno omaggiato i vincitori con un quadro dipinto a mano con cornice d’oro e i “mitici” prodotti FAIP (un idropulitore e un aspirapolvere di ultima generazione). Rovereto si è mostrata pienamente all’altezza di un evento così importante, con Marco Fermi che ha incassato il gradimento del supervisor Carmelo Di Dio e di tutti i giocatori, i quali hanno apprezzato anche la tecnologica Foxtenn in sostituzione dei giudici di linea. È dunque terminata con una giornata tutta “Made in Italy” la lunga stagione dei Challenger italiani, proprio nel giorno in cui l’Italia si stava giocando la finale di Coppa Davis. E non c’è dubbio che un posticino in Nazionale possa essere uno dei prossimi obiettivi di Luca Nardi. “Adesso mi prendo una settimana di vacanza insieme alla mia ragazza – racconta – tornerò i primi di dicembre, poi effettuerò la preparazione invernale a Tirrenia. Ci resterò per 3-4 settimane, poi sarà tempo di partire per l’Australia”. L’ultima parola è ancora per il pesarese, che ha dedicato il successo alla fidanzata Marta (“Domani è il suo compleanno”) e alla sorella Giulia (“Viene da un periodo non semplicissimo ed è stato stupendo vederla in tribuna a fare il tifo per me”). “Propositi per il 2025? Non voglio più avere alti e bassi all’interno di una stagione. Voglio essere costante nei risultati e non limitarmi a exploit seguiti da tante eliminazioni al primo turno. L’obiettivo è essere il più costante possibile”. Dovesse riuscirci, sarebbe l’ennesima notizia per un tennis italiano più splendente che mai. LEGGI TUTTO

  • in

    Berrettini Vola! Batte nettamente Van De Zandschulp nella finale di Davis Cup, Italia 1 Olanda 0

    Matteo Berrettini esulta a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Uno sguardo dice tutto. Sempre. Fase iniziale del secondo set: Berrettini al servizio ha appena rimontato un pericoloso 0-30; si volta verso la panchina e c’è tutto un mondo dentro a quello sguardo. C’è una voglia di vincere che non si può descrivere a parole, il desiderio totale di riprendersi tante cose e poter alzare questo trofeo da assoluto protagonista. Vincere un grandissimo appuntamento con un contributo decisivo. Fuoco e potenza. Cavalcando il fuoco di quel game salvato Berrettini è andato a mettere tonnellate di pressione su Botic Van de Zandschulp e si è preso il break che ha spaccato definitivamente la prima partita di Italia – Olanda nella finalissima di Davis Cup 2024, per il 6-4 6-2 che porta agli azzurri un punto fondamentale e allo stesso tempo eleva il romano a vero grandissimo protagonista di questa Final 8 azzurra. Un Matteo oggi terribilmente pratico e poi nel secondo set pure bello, fortissimo al servizio e perfetto in tutti i momenti chiave della partita, gestiti da campione al contrario del rivale, collassato in due passaggi che gli sono costati l’amara sconfitta. Del resto in Coppa Davis ancor più dei colpi conta la forza mentale, il saper reggere la pressione e tirare i colpi con lucidità e potenza. Lucido e potente, Matteo lancia la volata a Jannik Sinner, ora in campo contro Griekspoor per vincere la seconda “Insalatiera” consecutiva e far diventare la nostra squadra Leggenda.
    La scelta di Volandri di far giocare a Matteo il primo singolare è stata ancora corretta. Mai tenersi un jolly nella manica quando puoi subito far saltare il banco. Meglio affrontare la finalissima di petto, siamo noi i favoriti, sono gli altri a dover fare qualcosa in più, un mezzo miracolo, per batterci. Berrettini si temeva potesse esser un po’ stanco dopo la battaglia di ieri in semifinale, ma la sua forza mentale e adrenalina l’ha portato a dominare una partita che all’avvio era parsa un filo scomoda, perché sul lato del rovescio il romano stentava a trovare la misura, e col diritto sbagliava qualcosa. Perfetto al servizio l’olandese, ma incapace di incidere in risposta. Ottimo, perché Matteo ha avuto quei 20 minuti per centrarsi e far sentire tutta la sua forza mentale, carisma e pressione al rivale nel rush finale. Van De Zandschulp è un buonissimo giocatore, ma ha spalle assai meno solide di Berrettini, e questo si è palesato in modo totale e fragoroso sul 4 pari, quando è imploso con alcune incertezze rivelatesi per lui fatali. Bravo Matteo a farsi trovare pronto e giocare in moo magistrale un attacco col back che al momento poteva apparire comodo, ma non lo era affatto. Tecnica perfetta, un approccio alla rete davvero vecchio stile ma tatticamente sublime: prova a passarmi io sono qua. L’altro ha tremato e il passante morto in rete. Passaggio decisivo, perché il “buon” Botic ha completato il disastro con un attacco pessimo. Set Berrettini, poi bravissimo a recuperare un pericoloso 0-30 nel passaggio descritto in apertura, e sfruttare quel fuoco per spaccare definitivamente la partita. Da Campione. Il tennis è uno sport maledetto, bastano pochi punti a decidere una partita, il vero Campione è quello che trova il modo di andarseli a prendere, proprio come Berrettini in questo primo singolare della Finale di Davis.
    Matteo è stato solidissimo al servizio, ben 16 Ace, molti trovati in momenti chiave, quando ne aveva bisogno. Di rovescio ha giocato assai meglio altre volte, anche se qualche sbracciata ha funzionato. Bene invece col diritto, sia per l’affondo vincente che per la costruzione. I migliori diritti di Matteo oggi infatti sono stati quelli meno visibili, quando ha tenuto in difesa e si è aperto il campo. Potenza, ma anche misura, per non sbagliare e mai regalare. L’aspetto più importante della prestazione di Berrettini è stata quella di non dai mai in tutta la partita un assist alla potenza del rivale. Non ha avuto un passaggio a vuoto importante, mai si è presentato come debole o attaccabile. Tosto, duro, semplicemente più forte. Più voglioso di vincere da protagonista.
    Un successo strepitoso, dopo i 3 di Bologna decisivi a portarci a Malaga, e poi altri due nella Final 8, il contributo ottimo nel doppio dove è piaciuto ancor più Sinner e la vittoria di ieri. 6 partite di Matteo in Davis Cuo 2024, 6 vittorie. Berrettini è il VERO grande protagonista di questa Davis, davvero a un passo…
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Il primo match di Italia – Olanda scatta con Van de Zandschulp al servizio. Berrettini esplode un grandissimo diritto cross sul 30-15, dopo una bella costruzione. Quando l’italiano tira a tutta col diritto l’olandese fa fatica a reggere, è col servizio che Botic fa la differenza. 1-0 Olanda. In risposta Van de Zandschulp è super offensivo, tira un paio di diritti pesantissimi e Matteo è sorpreso. 0-30. Serve la battuta, ecco il primo Ace, e pure la massima velocità del diritto, 30 pari e poi game. Non è un match facile, Botic è pronto a spingere e venire avanti, e sbaglia poco. Con due Ace è un bell’andare per Berrettini, 2 pari. Scambi rarefatti, tennis verticale e primo colpo dopo la battuta terribilmente incisivo per entrambi, chi crolla in difesa è perduto. In questa prima fase del match molto meglio Botic col rovescio, lo slice di Matteo non va, scappa via o è troppo corto. Invece la battuta c’è e fa la differenza. 3 pari con ben 5 Ace dell’azzurro. Nel settimo game Berrettini ha una piccola chance sul 15 pari, si scambia ma sbaglia per primo un diritto aggressivo. 4-3 Olanda. Serve benissimo il romano, solo prime palle e due Ace, 4 pari. Si entra nel rush finale, sale la tensione e qua conta la testa. E Berrettini ne ha tantissima. Si prende il primo punto con una botta micidiale col diritto, e poi pure il secondo con una contro smorzata precisa, ma che disastro Botic… 0-30! La situazione si fa appetitosissima perché la prima palla dell’olandese non entra e Matteo taglia col rovescio e si butta a rete, mettendo enorme pressione, 0-40!!! Prime palle break del match nel momento clou. Altra seconda palla ed errore di rovescio. Oggettivamente disastro di Van de Zandschulp, e BREAK! Berrettini serve avanti 5-4. Tensione anche nel braccio di Matteo, la prima palla non va e poi è sfortunato con un nastro mortale dell’olandese, 15-30. Ottimo invece il diritto inside out dal centro, Berrettini spinge sul rovescio del rivale che alla fine cede. 30 pari. Servizio esterno e via, Set Point Italia! La risposta di Van de Zandschulp non passa la rete, SET Italia, 6-4! Tanto equilibrio e più errori che vincenti, ma alla fine la pressione l’ha sentita più l’olandese, collassando nell’ottavo game, con l’aiuto di un Berretti bravo a far sentire il momento all’avversario (eccellente l’attacco sullo 0-30). 7 Ace per Matteo.
    Il secondo set inizia in salita: buon turno di battuta di Van de Zandschulp, mentre Berrettini commette il primo doppio fallo e si ritrova poi sotto 0-30. Attacca l’olandese ma il passante di rovescio dell’italiano è preciso, 15-30. L’ottavo Ace impatta a 30, quando è bravo Matteo nel trovare l’aiuto del servizio nei momenti chiave. Poi è il diritto pesante in avanzamento a far “scoppiare” la palla. 1 pari, con un urlo liberatorio del nostro campione. Fa lo sguardo intenso verso la panchina Matteo, ha tantissima adrenalina in corpo. Botic si butta avanti appena può, non è un bel segnale… come se non si fidasse della sua tenuta nello scambio. E sta calando pericolosamente al servizio… Il terzo game va ai vantaggi con un bel passante di diritto, ma l’attacco di rovescio rivedibile. Pure fallo di piede per l’olandese e Matteo trova uno schema offensivo magistrale! Risposta cross e poi diritto vincente inside out, sulla riga, anzi doppia riga. Palla Break Italia! Ace, si salva con stile Botic. Ma Berrettini sente che è IL momento di scappare via. Risposta profonda e poi comanda, fino a chiudere lo scambio con un diritto lungo linea bestiale per potenza. Seconda palla break, e stavolta non c’è asso a salvare l’orange… Doppio fallo!!! Doppio disastro per l’olandese… da quaranta zero crolla e subisce un break mortale. 2-1 e servizio Berrettini. Matteo cavalca l’onda, ottimo turno di servizio e via, allungo consolidato sul 3-1. Botic non crolla totalmente, torna a vincere un game ma poi l’italiano domina il suo turno di battuta, altri due Ace e controllo totale. 4-2. L’olandese alterna qualche buon attacco ad imprecisioni, prova a restare aggrappato al treno azzurro, sperando in una sbandata. Ma Berrettini è lo show man a Malaga, clamoroso il passante di diritto in corsa che fulmina il rivale, una mazzata clamorosa. Ne segue un’altra, accelerazione e attacco che gli vale la palla break. Eccolo! Van de Zandschulp scappa avanti con niente e la risposta del romano è una palla bassa, nemmeno così lenta, impossibile da gestire per la mano non proprio morbida di Botic… Doppio BREAK! 5-2, Matteo è a un passo dal primo punto. Scivola sotto 0-30, per la terza volta, e per la terza volta spara un Ace esterno imprendibile, il n.14 del suo incontro. Segue una seconda palla molto carica di spin, 30 pari. Mancano due 15 a completare l’opera. ACE! n.15, è una sentenza. Match Point Italia!!! Attacca l’olandese, perso per perso… gli va bene. Altro Ace e Match Point n.2. Col servizio la chiude. BRAVO!!! Era più forte e l’ha confermato in campo. Quinta vittoria su Botic, la più importante e pesante. Ora Jannik, per chiuderla.

    ITF Finals M. Berrettini66 B. Van de Zandschulp42 Vincitore: M. Berrettini ServizioSvolgimentoSet 2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-30 ace 40-40 A-40 ace5-2 → 6-2B. Van de Zandschulp 15-15 30-15 40-30 40-40 40-A4-2 → 5-2M. Berrettini30-0 ace 40-0 ace3-2 → 4-2B. Van de Zandschulp 15-0 40-0 40-153-1 → 3-2M. Berrettini 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace2-1 → 3-1B. Van de Zandschulp1-1 → 2-1M. Berrettini 0-30 15-300-1 → 1-1B. Van de Zandschulp0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1M. Berrettini 0-15 15-30 30-30 40-305-4 → 6-4B. Van de Zandschulp4-4 → 5-4M. Berrettini 30-0 40-0 ace ace3-4 → 4-4B. Van de Zandschulp15-0 15-15 30-15 40-303-3 → 3-4M. Berrettini 0-15 30-15 ace 30-30 40-30 ace2-3 → 3-3B. Van de Zandschulp15-0 30-0 40-152-2 → 2-3M. Berrettini15-0 ace 30-01-2 → 2-2B. Van de Zandschulp1-1 → 1-2M. Berrettini 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 40-400-1 → 1-1B. Van de Zandschulp 15-15 30-30 40-400-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

  • in

    WTA 125 Colina e Charleston: I risultati con il dettaglio delle Finali. WTA 125 Buenos Aires – I risultati del Turno Unico di Qualificazione (LIVE)

    Nicole Fossa Huergo ITA, 26.05.1995

    🇺🇸 WTA 125 Charleston – Finale

    🎾 Zarazua R. 🇲🇽 vs Chang H. 🇺🇸⏰ Orario: 17:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Parzialmente nuvoloso, 23°C

    WTA Charleston 125 #2 Renata Zarazua [1]00 Hanna Chang [7]00ServizioSvolgimentoSet 1

    🇨🇱 WTA 125 Colina (Cile) – Finale

    🎾 Stojanovic N. 🇷🇸 vs Carle M. L. 🇦🇷⏰ Orario: 22:30🏟️ Superficie: Terra battuta🌞 Meteo previsto: Soleggiato, 25°C

    Il match deve ancora iniziare

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha Central – ore 16:00🎾 Alevtina Ibragimova 🇷🇺 vs Victoria Bosio 🇦🇷⏰ Inizio: 16:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    WTA Buenos Aires 125 Alevtina Ibragimova• 305 Victoria Bosio155ServizioSvolgimentoSet 1Alevtina Ibragimova 15-0 30-0 30-15Victoria Bosio 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A4-5 → 5-5Alevtina Ibragimova 15-0 30-0 40-0 40-153-5 → 4-5Victoria Bosio 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 3-5Alevtina Ibragimova 0-15 15-15 15-30 15-403-3 → 3-4Victoria Bosio 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3Alevtina Ibragimova 0-15 15-15 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2Victoria Bosio 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2Alevtina Ibragimova 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-1 → 2-1Victoria Bosio 0-15 0-30 0-400-1 → 1-1Alevtina Ibragimova 15-0 15-15 15-30 15-400-0 → 0-1

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha Central – ore 16:00🎾 (4) Nicole Fossa Huergo 🇮🇹 vs Marina Bulbarella 🇦🇷⏰ Non prima delle: 17:45🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    Il match deve ancora iniziare

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha 3 – ore 16:00🎾 Carolina Alves 🇧🇷 vs Matilde Paoletti 🇮🇹⏰ Inizio: 16:00🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    WTA Buenos Aires 125 Carolina Alves1521 Matilde Paoletti• 4060ServizioSvolgimentoSet 2Matilde Paoletti 15-0 30-0 40-0 40-15Carolina Alves 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Matilde Paoletti 15-0 30-0 40-02-5 → 2-6Carolina Alves 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-5 → 2-5Matilde Paoletti 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-4 → 1-5Carolina Alves 0-15 0-30 0-401-3 → 1-4Matilde Paoletti 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A0-3 → 1-3Carolina Alves 0-15 0-30 15-30 15-400-2 → 0-3Matilde Paoletti 15-0 30-0 30-15 30-30 40-300-1 → 0-2Carolina Alves 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A0-0 → 0-1

    🇦🇷 WTA 125 Buenos Aires – Turno Unico Qualificazione

    📍 Cancha 3 – 2° incontro ore 16:00🎾 (3) Robin Anderson 🇺🇸 vs Oleksandra Oliynykova 🇺🇦⏰ Inizio: Non ancora comunicato🏟️ Superficie: Terra battuta🌤️ Meteo previsto: Soleggiato, 26°C

    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

  • in

    Fognini vince a Montemar: vittoria in tre set e top 100 blindata

    Fabio Fognini nella foto

    Fabio Fognini conquista il suo primo titolo Challenger dell’anno, superando l’austriaco Lukas Neumayer con il punteggio di 6-3 2-6 6-3 nella finale del torneo di Montemar, in Andalusia, non lontano da Malaga dove si sta disputando la finale di Coppa Davis.Per Fabio si tratta anche dell’ottavo successo in carriera nel circuito challenger. Vittorie a Torino e Genova 2008, San Benedetto 2009, Santiago, Napoli e Genova 2010 e lo scorso anno vinse a Valencia.
    IL PERCORSOIl ligure, testa di serie numero 1, ha vissuto un torneo da protagonista nonostante qualche brivido iniziale. Al primo turno ha rischiato contro Daniel Rincon, vincitore degli US Open junior 2021, imponendosi per 6-2 3-6 7-6(5). Più agevole il secondo turno contro il russo Svyatoslav Gulin (6-3 6-2).In un torneo che ha visto tutte le teste di serie eliminate prematuramente, Fognini è andato avanti con autorità: nei quarti ha superato il kazako Yevseyev (6-4 6-2), in semifinale lo spagnolo Montes de la Torre (6-4 6-7(3) 6-0).
    VERSO IL 2025A 37 anni, l’ex top ten dimostra di avere ancora il fuoco sacro e conferma la sua presenza nel circuito anche per il 2025. Nonostante la riforma dei Challenger abbia penalizzato molti giocatori in termini di punti, Fognini blinda la sua presenza in top 100: sarà numero 89 con 638 punti, mantenendo un margine di 62 punti su Federico Coria, proiettato al numero 100.Una vittoria che dimostra come il taggiasco, pur consapevole che i tempi migliori sono alle spalle, abbia ancora tanto da dire nel circuito internazionale.

    CH Montemar – terra
    Meteo: 🌦️ Pioggia leggera, 19°C / 12°C
    Superficie: Terra Rossa
    Orario Locale: CET (Ora dell’Europa Centrale)

    F: Fognini – Neumayer Inizio 12:00
    ATP Montemar Fabio Fognini [1]626 Lukas Neumayer363 Vincitore: Fognini ServizioSvolgimentoSet 3L. Neumayer 15-0 15-15 15-30 15-405-3 → 6-3F. Fognini 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A df5-2 → 5-3L. Neumayer 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 ace5-1 → 5-2F. Fognini 15-0 15-15 30-15 40-15 40-304-1 → 5-1L. Neumayer 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A df 40-40 A-404-0 → 4-1F. Fognini 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 4-0L. Neumayer 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A df2-0 → 3-0F. Fognini 15-0 15-15 30-15 40-151-0 → 2-0L. Neumayer 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2F. Fognini 0-15 df 0-30 0-40 15-40 30-402-5 → 2-6L. Neumayer 15-0 30-0 40-02-4 → 2-5F. Fognini 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-4 → 2-4L. Neumayer 0-15 15-15 30-15 30-30 40-301-3 → 1-4F. Fognini 0-15 0-30 0-401-2 → 1-3L. Neumayer 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2F. Fognini 0-15 df 15-15 30-15 30-30 df 40-300-1 → 1-1Tiebreak 0-15 0-30 15-30 df 30-30 30-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1F. Fognini 15-15 30-15 40-155-3 → 6-3L. Neumayer 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 df 40-40 40-A4-3 → 5-3F. Fognini 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 df 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A4-2 → 4-3L. Neumayer 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A3-2 → 4-2F. Fognini 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-302-2 → 3-2L. Neumayer 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-402-1 → 2-2F. Fognini 0-15 0-30 15-30 15-40 30-402-0 → 2-1L. Neumayer 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0F. Fognini 15-0 ace 30-0 30-15 df 40-150-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

  • in

    Griekspoor ironico sul suo 2024: ‘Anno divertente… 17 match contro top-10’

    Tallon Griekspoor NED, 1996.07.02 – Foto Getty Images

    Tallon Griekspoor, attuale numero 40 del mondo, ha commentato con ironia la sua particolare stagione 2024, caratterizzata da un record singolare: 17 incontri contro giocatori della top-10, di cui ben 11 contro tennisti dei primi cinque posti del ranking.L’olandese detiene anche il record di match giocati contro avversari della top-3 in questa stagione. E il destino ha voluto che chiudesse l’anno affrontando il numero 1 del mondo Jannik Sinner nella finale di Coppa Davis.
    “Anno divertente…”, ha scritto Griekspoor sui social, commentando con umorismo questa statistica che, se da un lato testimonia il suo livello competitivo, dall’altro ha probabilmente limitato la sua ascesa in classifica.
    Un dato che rende ancora più interessante la sfida di oggi contro Sinner, dove l’olandese cercherà di chiudere la stagione con una vittoria di prestigio che potrebbe valere la prima Coppa Davis della storia per l’Olanda.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

  • in

    Davis Cup Italia: Berrettini subito o tenerlo “fresco” per l’eventuale doppio decisivo?

    Il team italiano a Malaga (foto Brigitte Grassotti)

    Il titolo dell’articolo va diretto al punto. Finale di Davis Cup 2024, Italia vs. Olanda. Capitan Volandri (forse) ha una sola scelta da operare: mandare subito in campo Matteo Berrettini nel primo singolare tra i numeri 2 contro Botic Van de Zandschulp, oppure risparmiare il romano e tenerlo pronto a giocare un eventuale doppio decisivo insieme a Jannik Sinner, optando così per Lorenzo Musetti nel primo singolare? Tutto nasce dal fatto che Volandri sembra aver deciso di “non affidarsi” alla coppa Bolelli – Vavassori, non in grandissima condizione alle ATP Finals, in un eventuale doppio decisivo, puntando tutto sulla forza di Jannik, in grandissima forma e capace di trascinare anche moralmente il compagno in doppio. In generale la sensazione è che per il doppio – qualora si disputi – si voglia puntare in ogni caso su due tennisti più affidabili a livello di tenuta agonistica con il massimo della posta in palio. Oltretutto gli olandesi hanno in Koolhof un giocatore fantastico, che insieme a Van de Zandschulp forma un team di grande livello, capace di buttare fuori la Spagna padrona di casa nella prima giornata.
    Ideale sarebbe ripetere la giornata di ieri: evitarsi il “fastidio” del doppio decisivo vincendo i primi due singolari. Ma se Jannik Sinner resta una discreta sicurezza, per la sua grande condizione e anche l’aver battuto Griekspoor 5 volte su 5 (3 nel 2024), sul primo match di singolare, quello tra n.2, la faccenda si complica. E lì diventa decisiva anche la strategia, la visione di Volandri che ha il polso della situazione del suo gruppo.
    In questo potrebbe venire in soccorso del capitano la recente sfida con l’Olanda a Bologna nella fase a gironi. Matteo Berrettini infatti ha affrontato Van de Zandschulp, vincendo una bella partita in tre set. Oltretutto Matteo ha sempre battuto l’olandese, 4 volte su 4, l’ultima a Tokyo (cemento Outdoor) in due set. Berrettini rispetto al torneo giapponese e anche alla sfida di Bologna dello scorso settembre sembra in una condizione migliore, più scattante fisicamente e terribilmente motivato ad alzare quella coppa che l’anno scorso ha accarezzato solo da primo tifoso, e che quest’anno desidera alzare da protagonista. Quindi abbinando i precedenti, alla forma e alla motivazione, probabilmente non ci saranno sorprese e Matteo sarà il primo a scendere in campo alle 16, contro il n.2 Orange.
    Tra Musetti e Van de Zandschulp c’è un solo precedente, le qualificazioni dell’Australian Open 2021, con l’olandese vittorioso in rimonta. Partita ormai datata, quindi non troppo significativa, e con un Lorenzo davvero giovane e con poca esperienza a quel livello. Musetti non è affatto piaciuto nel primo match di queste finali, battuto nettamente da Cerundolo, per la delusione di tutti ed in primis la sua, davvero dispiaciuto per non aver minimamente reso quanto poteva. Sembra difficile che Volandri possa sceglierlo come primo singolarista: potrebbe essere una mossa azzardata, a meno che non veda in Musetti una voglia di rivalsa assoluta, e tenendosi così Matteo più fresco per un eventualmente doppio decisivo.
    Manca poco ormai all’appuntamento con la storia. Confermare la vittoria dello scorso anno sarebbe splendido, storico in tutti i senti. “Abbiamo costruito un gruppo, poi una squadra. L’anno scorso abbiamo vinto il titolo ma vorrei aprire un ciclo: questo dicevo ai ragazzi all’inizio della fase a gironi a Bologna”, afferma Volandri. Il capitano mette anche in guardia tutti da facili entusiasmi, vista la vittoria di Bologna arrivata senza l’enorme valore aggiunto di Sinner: “È tutto diverso rispetto a settembre, intanto perché è una finale, poi la superficie è diversa. Gli olandesi vengono dall’aver vinto contro Spagna e Germania e sono grandi iniezioni di fiducia. Cambia tutto, in Davis le classifiche non contano e in una finale ancora meno”.
    Non è facile tenere a bada l’entusiasmo, con un Sinner così è fin in troppo facile sognare. Il campo è quel che decide, servono due vittorie per riportare ancora a casa la grande Insalatiera. Chiunque giochi contro l’Olanda, forza ragazzi!
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

  • in

    Italia-Olanda, la finale della Davis: Sinner contro la storia, gli orange sognano la prima volta” (Live oggi dalle ore 16)

    Jannik Sinner e Matteo Berrettini (foto Sposito/FITP)

    La finale della Coppa Davis 2024 mette di fronte l’Italia, che cerca il bis dopo il trionfo dello scorso anno, e l’Olanda, alla prima finale nella sua storia. Una sfida che promette spettacolo e che incoronerà i campioni del mondo.
    LE AMBIZIONIL’Italia punta a diventare la prima nazione a vincere due titoli consecutivi dai tempi della Repubblica Ceca, più di dieci anni fa. L’Olanda vive già un momento storico, come sottolineato dal capitano Paul Haarhuis: “Per un paese piccolo come il nostro, quello che stiamo facendo è più unico che per l’Italia che ha il numero 1 al mondo. Se loro vincono, dicono ‘bravi, facile’. Per noi essere in finale è un’impresa molto più grande”.
    I PROTAGONISTIJannik Sinner arriva alla finale in forma smagliante, avendo perso solo 10 game nei due match contro Baez e De Minaur. Per l’Olanda, Botic van de Zandschulp è l’uomo del momento dopo le vittorie su Nadal e Altmaier. L’Italia può contare anche su un Berrettini ritrovato, decisivo in semifinale contro Kokkinakis.
    LE PAROLE DEI PROTAGONISTI“C’è il peso di tutto il paese sulle spalle”, ha ammesso Sinner. “Sono momenti in cui mi piace giocare. Domani è l’ultimo giorno ufficiale per noi. Se vinciamo è fantastico, se no abbiamo comunque fatto un lavoro incredibile”.Per Koolhof sarà l’ultima partita in carriera: “È una sensazione incredibile giocare il tuo ultimo match in finale. Far parte di una squadra che fa la storia dell’Olanda è meraviglioso”.Berrettini ha parlato del suo momento: “Ho giocato un anno solido quando sono stato in campo. Mi è mancato giocare contro i migliori per tanto tempo, servono partite per essere costanti a quel livello”.
    I PRECEDENTIL’Italia domina con 9 vittorie su 10 confronti, incluso il successo nella fase a gironi a Bologna quest’anno. L’unica vittoria olandese risale al lontano 1923.
    LA CHIAVE DEL SUCCESSO OLANDESEHaarhuis ha sottolineato l’importanza del gruppo: “Si sentono più fiduciosi. Tre su cinque, quattro qui, giocano insieme da cinque anni e questo aiuta”. LEGGI TUTTO