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    WTA 125 Angers: Il Tabellone di Qualificazione con il progamma di domani

    WTA 125 Angers – Tabellone Qualificazione – indoor hard(1) Joanne Zuger vs Chloe Noel Emeline Dartron vs (5) Justina Mikulskyte
    (2) Greet Minnen vs Alice Tubello Hina Inoue vs (7) Caijsa Hennemann
    (3) Magali Kempen vs (SR) Georgina Garcia Perez Jenny Lim vs (8/SR) Yanina Wickmayer
    (4) Joanna Garland vs Anna Ukolova Maria Portillo Ramirez vs (6) Pemra Ozgen

    Central P2i – ore 09:30(1) Joanne Zuger vs Chloe Noel Emeline Dartron vs (5) Justina Mikulskyte Jenny Lim vs (8) Yanina Wickmayer (3) Magali Kempen vs Georgina Garcia Perez Maria Portillo Ramirez vs (6) Pemra Ozgen (4) Joanna Garland vs Anna Ukolova Non prima 16:00Hina Inoue vs (7) Caijsa Hennemann (2) Greet Minnen vs Alice Tubello LEGGI TUTTO

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    Nakashima vuole migliorare sul piano fisico nel 2023: “Fondamentale per andare avanti negli Slam”

    Brandon Nakashima nella foto

    Brandon Nakashima, che ha vinto il suo primo titolo ATP e le ATP NextGen Finals negli ultimi mesi, crede di potersi avvicinare al vertice il prossimo anno. Tuttavia, avverte che in questa fase della preparazione l’obiettivo principale è preparasi al meglio fisicamente, perché sa quanto sia importante vincere partite nei tornei del Grande Slam per scalare la classifica.
    “Una delle chiavi sarà quella di resistere di più negli incontri al meglio dei cinque set. Mi è sembrato che (Jannik) Sinner agli US Open sia riuscito ad arrivare meglio fisicamente quando le partite si allungavano. Sono incontri davvero fisici. Quindi sto lavorando duramente per migliorarmi dal punto di vista fisico. So che differenza può fare per me”, ha confessato.
    Nakashima ha poi celebrato i progressi compiuti. “È un grande risultato per me finire nella top 50 nel 2022. Il tennis americano in questo momento è ad un livello molto alto”. LEGGI TUTTO

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    12 nuovi vincitori di tornei ATP nel 2022, ripercorriamo le loro vittorie

    Lorenzo Musetti campione ad Amburgo

    Tempo di bilanci per la stagione 2022, praticamente agli sgoccioli con gli ultimi tornei Challenger in corso. Sono terminati con le ATP Finals di Torino gli eventi del tour maggiore, che quest’anno hanno salutato ben 12 nuovi campioni. Ripercorriamo brevemente la stagione in ordine cronologico con i primissimi successi dei nuovi vincitori, da Kokkinakis a Huesler, passando per Auger-Aliassime e Musetti.

    Thanasi Kokkinakis – 15 gennaio – ATP 250 Adelaide 2
    Primo successo per lo sfortunatissimo talento australiano, uno che prometteva una carriera da top 10 ma che invece ha pagato un prezzo salatissimo agli infortuni. Ha vissuto una settimana magica nel suo paese, prendendosi una piccola grande rivincita dopo tonnellate di sfortuna. Purtroppo poi in stagione non si è ripetuto, tanto che ad inizio 2023 rischia seriamente di uscire di nuovo dalla top 100. Tuttavia, aver potuto giocare una stagione senza gravi infortuni e arrivando anche in finale di Davis è per lui, probabilmente, la vittoria più grande.

    Alexander Bublik – 6 febbraio – ATP 250 Montpellier
    Talento e follia, un tennis estroso tendente all’estremo. Ha varcato persino i confini (vedi la finale contro Sonego a Metz!), ma quando Bublik gioca centrato e con voglia, c’è sempre spettacolo e qualcosa di unico da gustare. Il russo accasato in Kazakistan ha vinto in Francia il suo primo titolo ATP. Mai aspettarsi qualcosa di concreto, ma con quel servizio e colpi piatti può impensierire chiunque sulla partita secca e magari ambire ad altri titoli.

    Felix Auger-Aliassime – 12 febbraio – ATP 500 Rotterdam
    Fa una certa impressione annoverare in questa lista di nuovi vincitori Felix Auger-Aliassime, talento purissimo e già discretamente navigato nonostante sia “solo” un classe 2000. Dopo una caterva di occasioni fallite, si è sbloccato in Olanda e non si è fermato più, segnando record importanti in autunno, dove è stato quasi imbattibile per varie settimane, e trascinando pure il suo Canada (ripescato) alla vittoria in Davis. Molto probabile che nel 2023 vedremo una prima volta per Felix in un 1000 o chissà, uno Slam.

    Pedro Martinez – 27 febbraio – ATP 250 Santiago
    24 anni, l’iberico ha macinato passo dopo passo una crescita lenta ma costante. Poco appariscente, concreto, solido, con qualche colpo che se prende ritmo può fare male. Si è tolto la grande soddisfazione di vincere il primo titolo sull’amata terra in Cile. Resta uno specialista di categoria, che si merita questa soddisfazione, con discreti spazi di crescita.

    Holger Rune – 1 maggio – ATP 250 Monaco
    Primo di tanti. Il danese è stato uno dei grandi protagonisti dell’anno. Partito appena fuori dai 100 nel ranking, con una stagione di continuo progresso è arrivato ad un passo dall’entrare tra i migliori 8 delle Finals, con pieno merito a soli 19 anni. Predestinato, concreto, solido, sportivamente “cattivo” e a molti nemmeno simpatico. Sua madre fece di tutto per fargli sperimentare qualcosa che fosse oltre al tennis da piccolo. Ha fallito. Lui, in pieno stile Djokovic, fin da piccolissimo voleva solo il campo da tennis, puntando a diventare un campione. Ce l’ha fatta, e siamo solo all’inizio…

    Sabastian Baez – 1 maggio – ATP 250 Estoril
    Nello stesso giorno di Rune, anche il furetto argentino ha alzato il suo primo titolo in carriera nel 2022. È uno sveglio, impara in fretta e non molla niente. A chi gli diceva di essere un classico terraiolo alle NGF 2021, rispose sul campo giocando in modo sorprendente nel suo torneo non sul rosso in carriera. Riesce a capitalizzare i momenti “no” dei rivali facendo fruttare la sua velocità, senso d’incontro sulla palla e combattività. A 21 anni, ha disputato anche altre due finali in stagione (Santiago, Bastad). Il tennis albiceleste ha trovato un’eccellente alternativa per il futuro.

    Tim Van Ritjthoven – 12 giugno – ATP 250 ‘s-Hertogenbosch
    L’erba regala meraviglie, sorprese. Meno di un tempo, ormai gli specialisti dei prati si contano sulle dita di una mano, ma la favola dell’olandese è una di quelle che non si dimenticano. 25 anni, gran braccio ma poco stabile, vince sull’erba di Den Bosch un torneo in cui non solo ha abbattuto uno dopo l’altro avversari assai più qualificati ma ha giocato un tennis clamorosamente bello e offensivo. Vedremo se riuscirà a brillare anche in futuro o resterà una splendida meteora. La seconda opzione sarebbe un peccato, perché Tim a tennis gioca proprio bene…

    Francisco Cerundolo – 17 luglio 2022 – ATP 250 Bastad
    Per il 23enne argentino, fratello maggiore di Juan Manuel, il primo titolo era solo una questione di tempo. Gran fisico, impeto tutto latino, con quel diritto pesante e quel rovescio che se prende fiducia può far altrettanto male era scontato che il successo sarebbe stato solo una questione di tempo. A Miami si è issato sul cemento sino in semifinale. Non gioca bene tutti i giorni, ha un discreto carattere focoso tendente al rissoso, ma è un classico rivale che si preferisce trovare dall’altro lato del tabellone, soprattutto nei primi turni. La sensazione è che avrà una carriera poco continua, ma alcuni strappi notevoli.

    Maxime Cressy – 17 luglio – ATP 250 Newport
    Per il franco-statunitense primo titolo in carriera sull’erba “del giorno dopo”, quella della costa est negli USA, appena dopo Wimbledon. Con quel gioco super offensivo, tendente ad un serve and volley moderno, normale che il successo sia arrivato sui prati. Ha dimostrato di saper governare bene anche i tagli e attaccare con convinzione e discreti risultati addirittura anche sul rosso. È un tennista particolare, che l’ATP ha pure inserito nei premi annuali come possibile vincitore nella categoria giocatore più migliorato. È certamente migliorato… ma forse in quella sezione c’erano altri giocatori che avrebbero meritato una nomination più di lui.

    Lorenzo Musetti – 24 luglio – ATP 500 di Amburgo
    Presentare Lorenzo “il Magnifico” è superfluo. Piace solo ricordare che è stato nel 2022, insieme a FAA, l’unico nuovo vincitore in un 500, tutti gli altri hanno alzato il primo trofeo in tornei 250. Ma a differenza del canadese, Musetti ha battuto in finale il nuovo fenomeno e n.1 Carlos Alcaraz in una delle partite più belle dell’anno (a parere di chi vi scrive, la più bella extra-Slam). Vorrà dire qualcosa. Ancor più se poi il nostro talento è esploso in autunno bissando il successo a Napoli e travolgendo il tour con un tennis di una bellezza unica.

    Brandon Nakashima – 25 settembre – ATP 250 San Diego
    Lo statunitense ha confermato i suoi importanti progressi alzato la coppa in California. Rapido, con un gran senso del ritmo e pronto a venire avanti senza paura (nonostante qualche difettuccio di tocco non proprio minimo), è uno che sui campi in duro devi affrontare molto concentrato, perché può essere pericoloso anche per i rivali affermati. Non sembra ha dimostrano finora una personalità vincente, ma è un ragazzo sereno con buoni margini di crescita. Poche parole e parecchia sostanza. Alla fine è salito più degli assai più celebrati connazionali Korda e Brooskby, un po’ fermi al palo nel 2022.

    Marc-Andrea Huesler – 2 ottobre – ATP 250 Sofia
    I nostri appassionati se lo ricorderanno benissimo per l’aver battuto Musetti in semifinale a Sofia, nel “feudo” di Jannik Sinner. Servizio di una precisione micidiale, freddo e concreto, lo svizzero nonostante le 26 primavere è ancora piuttosto giovane per il grande tennis. Ha vissuto forse la settimana della vita in Bulgaria, ma trovatemi sul tour oggi un tennista che abbia altrettanta qualità nel tocco sotto rete abbinato a posizione e tempi per l’attacco. La sensazione che il Marc-Andrea abbia semplicemente sbagliato epoca: se fosse nato con il tennis pre-2002, l’anno del sostanzioso rallentamento delle condizioni, beh questo svizzero garbato e offensivo sarebbe stato molto, molto insidioso.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    I capitani sanno già quanto potranno portare a casa se vinceranno la United Cup

    Lleyton Hewitt nella foto

    La United Cup promette di movimentare le acque all’inizio della prossima stagione, con il debutto dell’evento. C’è un chiaro desiderio di fare il botto a tutti i livelli, non da ultimo per quanto riguarda il montepremi. I 15 milioni di dollari da distribuire sono allettanti anche per i capitani delle squadre che saranno in Australia.
    In questo senso, il premio in denaro riservato agli allenatori è già noto. Per il viaggio sono garantiti 2.500 dollari, mentre la sconfitta nella fase a gironi ne vale altri tremila. Raggiungere il primo posto nel girone vale seimila dollari, mentre le semifinali ne valgono diecimila. iL finalista vale 12.000 dollari e il titolo dà 15.000 dollari al capitano vincitore. LEGGI TUTTO

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    WTA 125 Andorra: I risultati con il dettaglio delle Semifinali (LIVE)

    Ana Konjuh nella foto

    WTA 125 Andorra (Andorra), cemento (al coperto) – Semifinali

    Center Court – ore 16:00Alycia Parks vs (8) Cristina Bucsa Inizio 16:00Il match deve ancora iniziare
    Rebecca Peterson vs Ana Konjuh Il match deve ancora iniziare
    Cristina Bucsa / Weronika Falkowska vs Vivian Heisen / Nadiia Kichenok Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Challenger Maia e Maspalomas: I risultati con il dettaglio delle Semifinali (LIVE)

    Marco Bortolotti nella foto

    CHALLENGER Maia (Portogallo) – Semifinali, terra battuta (al coperto)

    Center Court – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 11:00 am)1. [1] Nuno Borges vs [Q] Maximilian Neuchrist ATP Maia Nuno Borges [1]00 Maximilian Neuchrist00ServizioSvolgimentoSet 1

    2. Luca Van Assche vs [5] Aleksandar Vukic Il match deve ancora iniziare
    3. [1] Nuno Borges / Francisco Cabral vs [2] Julian Cash / Henry Patten Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER Maspalomas (Spagna) – Semifinali, terra battuta

    Maspalomas Center Court – Ora italiana: 11:00 (ora locale: 10:00 am)1. Oriol Roca Batalla vs Steven Diez ATP Maspalomas Oriol Roca Batalla• 4020 Steven Diez4060ServizioSvolgimentoSet 2O. Roca Batalla 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40ServizioSvolgimentoSet 1S. Diez 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 ace 40-40 A-402-5 → 2-6O. Roca Batalla 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 30-40 40-40 ace 40-A df2-4 → 2-5S. Diez 15-0 30-0 30-15 40-152-3 → 2-4O. Roca Batalla 15-0 30-0 40-0 ace 40-151-3 → 2-3S. Diez 15-0 30-0 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3O. Roca Batalla 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A1-1 → 1-2S. Diez 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-0 → 1-1O. Roca Batalla 15-0 30-0 40-0 ace0-0 → 1-0

    2. [1] Dusan Lajovic vs [WC] Pablo Llamas Ruiz Il match deve ancora iniziare
    3. [4] Evan King / Reese Stalder vs [2] Marco Bortolotti / Sergio Martos Gornes Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal ed il tributo per il Messico: “È difficile esprimere a parole quello che provo per un Paese che mi ha sempre trattato come un messicano”

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    In un’atmosfera davvero spettacolare a Città del Messico, Rafael Nadal ha chiuso la sua stagione con un altra vittoria su Casper Ruud. Con più di 30.000 tifosi sugli spalti della Plaza de Toros, lo spagnolo ha superato ancora una volta il norvegese, questa volta per 7-6(7), 6-4.
    Rafa conclude la sua stagione con l’ultima partita del suo viaggio attraverso il continente americano, sempre su campi veloci, per preparare gli Australian Open. Nadal lascia le partite di esibizione con segnali positivi e motivato ad andare all’attacco nel 2023, a partire dai tornei australiani.
    “È difficile dirvi addio perché desidero solo tornare. È difficile esprimere a parole quello che provo per un Paese che mi ha sempre trattato come un messicano. Spero di giocare di nuovo davanti a voi, queste partite di esibizione mi hanno dato energia per la nuova stagione”, ha detto.
    Ricordiamo che, per quanto riguarda i tornei ufficiali, Nadal ha sostanzialmente detto che probabilmente non giocherà più in Messico. LEGGI TUTTO

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    Al Piatti Tennis Center arriva Luca Vanni: l’ex top-100 Atp entra nello staff dei maestri

    Andrea Volpini, direttore sportivo del Piatti Tennis Center (sinistra), con Luca Vanni, ultimo innesto nello staff di maestri del centro di Bordighera

    Quantità e qualità possono andare di pari passo. Lo prova da anni il Piatti Tennis Center, che continua a crescere in termini numerici e nel contempo eleva anche il valore dell’offerta, grazie a uno staff sempre migliore. L’ultima dimostrazione la fornisce il nome più recente integrato nel team: si tratta di Luca Vanni, ex top-100 della classifica mondiale Atp che ha detto basta all’attività professionistica nel 2021, con una finale nel Tour (nel 2015 a San Paolo), cinque titoli Challenger, svariati altri successi internazionali ma soprattutto quindici anni di esperienza accumulata in oltre 400 tornei in giro per il mondo. Da ora la metterà al servizio dei giovani. “Il nostro obiettivo – dice Andrea Volpini, direttore sportivo del Piatti Tennis Center – era di alzare ulteriormente il livello dei maestri, inserendo nel team un coach che avesse grande conoscenza del gioco sulla base di esperienze vissute sulla propria pelle. Ho pensato a Luca: ottima persona e professionista affidabile, con un’enorme passione per il tennis e altrettanta conoscenza di questo sport. È esattamente la figura che cercavamo per migliorare il supporto a quel gruppo di ragazzi che si stanno affacciando al mondo del professionismo, alternandosi fra l’attività juniores di alto livello e i primi tornei dell’Itf World Tennis Tour. Luca sarà sia impegnato nelle trasferte con i ragazzi sia a disposizione del centro”.
    In più, oltre al bagaglio di esperienze accumulate da “pro”, Vanni può mettere sul piatto anche gli insegnamenti della sua storia personale. “A 18 anni – continua Volpini – Luca era ancora in terza categoria. In un mondo nel quale vige la fretta e la voglia di arrivare, lui è l’esempio concreto di come, se si fanno le cose giuste e ci si allena come si deve, si riesce ad arrivare in alto anche più tardi. Il percorso è lungo e non è uguale per tutti”. Dopo il ritiro Vanni è subito passato dall’altra parte della barricata, seguendo per un anno Andrea Pellegrino, mentre ora è motivato per la nuova esperienza. “A Bordighera – dice il 37enne di Foiano della Chiana (Arezzo) – ho trovato un ambiente davvero stimolante, nel quale si lavora sodo e c’è grande spirito di squadra. Qui i maestri insegnano, ma allo stesso tempo imparano. Trascorrendo ore e ore in campo, a grande intensità, si cresce costantemente. Nella mia prima settimana di impegno ho toccato con mano il funzionamento di un centro come questo, iniziando a capire quali sono i punti cardine del metodo Piatti, quindi quali concetti trasmettere e come trasmetterli. Credo di poter essere d’aiuto ai ragazzi dal punto di vista della gestione delle partite, delle emozioni e di tutto ciò che ruota attorno ai tornei”. Aspetti che un ex giocatore conosce meglio rispetto a chi non ha vissuto certe esperienze. “Spero – chiude Vanni – di riuscire a trasmettere a pieno il mio vissuto, con l’obiettivo di diventare un allenatore ancora migliore rispetto al giocatore che sono stato”. È nel posto ideale per riuscirci. LEGGI TUTTO