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    Un altro negativo a Ravenna. Ora si pensa al campionato

    Di Redazione
    E’ iniziato il conto alla rovescia in casa Consar, per il ritorno in campo. Finalmente, dopo oltre un mese di stop, per la formazione ravennate si riaccende il semaforo verde della SuperLega. Terminata la quarantena fiduciaria, da giovedì scorso, 19 novembre, Mengozzi e compagni sono tornati in palestra per preparare la sfida di Piacenza, valida per la prima giornata del girone di ritorno, in programma sabato 28 novembre alle 19.30.
    Ieri intanto un altro giocatore è uscito dalla positività ed è tornato a disposizione di coach Bonitta e nella mattinata odierna è stato effettuato il giro di tamponi a tutto il gruppo squadra, come previsto dai protocolli Fipav, nella settimana che porta all’impegno agonistico.
    Il calendario delle prossime partite E a proposito di partite, è stato fissato il primo dei quattro recuperi delle gara saltate. Mercoledì 9 dicembre alle 18 si giocherà al De Andrè il match contro la Nbv Verona. Le prime partite del girone di ritorno della Consar saranno tutte di sabato: a Piacenza il 28 novembre alle 19.30, al De Andrè con la Lube sabato 5 dicembre alle 18 e a Modena con la Leo Shoes il 12 alle 18.30. Restano da fissare gli altre recuperi delle gare con Monza, Padova e Trento.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il volley si stringe attorno alla famiglia Sintini per la scomparsa di Tommaso

    Di Redazione
    Il Porto Robur Costa 2030 piange la scomparsa di Tommaso Sintini, avvenuta nella serata di ieri per un infarto. 44 anni (era nato nel 1976), fratello maggiore di Giacomo ‘Jack’, dopo tutta la trafila nel settore giovanile del Ravenna, aveva poi iniziato il suo percorso nei grandi con la Zinella Bologna in B1 ma poi si era dedicato con grande passione ed entusiasmo agli studi di veterinaria Oggi gestiva, insieme alla moglie Ambra, la clinica veterinaria San Gaetanino a Ravenna.
    Nel settore giovanile ravennate Tommaso era stato tra i protagonisti del ciclo vincente dell’allora Porto Volley con il titolo italiano Under 18 e due Junior League nelle squadre allenate da Marco Bonitta. Che così, senza trattenere la commozione, ricorda Tommaso. “Centrale d’attacco, di grande forza fisica, era un ragazzo educato, di carattere docile, sempre sereno, di una bontà fuori del comune. Ha fatto una discreta carriera sportiva ma la sua strada l’aveva già trovata nello studio e nella cura degli animali: su questo amore per loro ha costruito un percorso universitario e la sua attività professionale. Alla sua famiglia e al fratello ‘Jack’ mando un grandissimo abbraccio”. La società si unisce nelle condoglianze più sincere a tutta la famiglia di Tommaso. Non è stata ancora resa nota la data dei funerali.
    La Redazione di Volley NEWS si unisce al dolore di familiari e amici.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Consar Ravenna, salta anche il recupero con Verona di mercoledì

    Foto Ufficio Stampa Consar Ravenna

    Di Redazione
    Di fronte all’attuale situazione sanitaria in casa Consar, con la squadra in quarantena fiduciaria fino a mercoledì 18 novembre, e in attesa dell’esito dei tamponi di verifica, a cui tutti i negativi sono stati sottoposti nella giornata di sabato, si ufficializza l’ulteriore rinvio del match di recupero dell’ottava giornata di campionato di SuperLega, Consar Ravenna-NBV Verona: in calendario per domenica 1 novembre e rinviato alla vigilia per una positività riscontrata in seno al club scaligero, l’incontro era stato riprogrammato per mercoledì 18 novembre. Ma anche questa volta non si potrà disputare il match.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Consar Ravenna in quarantena fiduciaria fino al 18 novembre

    Di Redazione
    La Consar Ravenna finisce in quarantena fiduciaria: fino al 18 novembre compreso tutti i membri del gruppo squadra del club romagnolo dovranno restare in isolamento presso il loro domicilio, in base al provvedimento emesso dall’Ausl Romagna a seguito delle positività riscontrate lo scorso 4 novembre. Questo benché nel frattempo gli 8 soggetti positivi siano già stati posti in isolamento, e tutti gli altri siano risultati negativi anche all’ultimo tampone effettuato martedì 10, “ad eccezione – sottolinea la società – di un altro ragazzo che fa parte del settore giovanile ma viene inserito in caso di necessità nel gruppo della prima squadra, anche se in questa parte di stagione non ha svolto allenamenti con essa“.
    La Consar avrà una prima occasione di uscire dalla quarantena sabato 14 novembre, quando verrà effettuato un nuovo tampone nasofaringeo a tutto il gruppo: in caso di negatività, l’isolamento potrà essere concluso anticipatamente. Si tratta comunque di un caso senza precedenti per una formazione di Serie A: il protocollo, infatti, prevede solamente che in caso di 4 o più positività la squadra non scenda in campo per un periodo di 12 giorni. Finora non era mai accaduto che un’autorità sanitaria locale intervenisse con provvedimenti ancora più restrittivi (con la motivazione che gli atleti negativi sono considerati “contatti stretti” dei positivi).
    “Tutta questa situazione – afferma la presidente Daniela Giovannetti – conferma che non saremmo dovuti scendere in campo a Perugia. I protocolli, però, ci imponevano di disputare quella partita e di allenarci normalmente dopo quel match per preparare la gara successiva. La situazione venutasi a creare ha messo in luce come questo protocollo purtroppo sia errato e non ci abbia messo in sicurezza dal punto di vista sanitario”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Consar Ravenna, tamponi negativi ma gli allenamenti restano fermi

    Di Redazione
    La Consar Ravenna ha comunicato la completa negatività di tutti coloro che si sono sottoposti ai tamponi di controllo nella giornata di venerdì, dopo l’accertata positività di sei giocatori e di due membri dello staff del gruppo squadra. Come da normativa e da protocolli, gli otto positivi restano in quarantena e osserveranno le tempistiche e le modalità previste dall’Ausl, mentre tutti gli altri componenti del gruppo squadra saranno sottoposti ad un ulteriore giro di tamponi nella mattinata di martedì 10 novembre.
    “Considerando che non abbiamo un numero sufficiente di atleti per disputare gli allenamenti e volendo essere del tutto tranquilli, evitando rischi di altri contagi – sottolinea Marco Bonitta, coach della Consar – abbiamo deciso di sospendere gli allenamenti fino a quando non conosceremo l’esito del nuovo giro di tamponi. Nel frattempo, valutiamo l’ipotesi di fare solo sedute pesi con due giocatori alla volta”.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bonitta: “Andare a Perugia è stato come andare a Codogno all’inizio della pandemia”

    Di Redazione
    Otto positivi in squadra tra staff e atleti e partita rimandata per la Consar Ravenna che domenica doveva andare a Monza per il match contro la Vero Volley, rimandata ovviamente a data da destinarsi. Sempre più casi nella pallavolo, dopo i 12 positivi di Perugia e i sette di Verona, il virus colpisce anche in Romagna.
    Il contagio potrebbe essere partito proprio nella di Perugia, giocata il 25 ottobre, contro un avversario che aveva già 3 contagiati: “Era evidente e inevitabile che sarebbe successo. Avremmo dovuto essere dei miracolati per non essere contagiati” è così che esordisce il coach della Porto Robur Costa, Marco Bonitta, intervistato da il Resto del Carlino Ravenna, “La vera ‘fotografia’ post Perugia è stato il tampone effettuato martedì 3, il cui esito ci è stato comunicato ieri, con 8 positivi. Oggi effettueremo un altro giro di tamponi e… vorrei tanto sbagliarmi, ma prevedo altri contagiati, ovvero una situazione come quella di Perugia“.
    Oggi è in calendario l’assemblea delle società di Superlega. Qualcuno chiede di sospendere; altri vogliono giocare. La posizione di Ravenna qual è? “Quella di giocare comunque, attingendo dal settore giovanile per completare gli organici, ma bloccando le retrocessioni, poteva essere una idea, come spiegato la scorsa settimana. Ma non tutte le società hanno un settore giovanile in grado di ‘supportare’ questa ipotesi. Dunque, in presenza di un così alto numero di contagi all’interno del cosiddetto ‘gruppo squadra’, non si può più giocare”.
    Come ci si deve comportare? “Le persone di buon senso mettono davanti a tutto la salute, poi c’è l’aspetto sportivo. Se si riesce a far coincidere entrambi, siamo tutti più contenti. Bisogna pensare ad uno scenario ‘sportivo’ che ci permetta di continuare a lavorare. E questo lo si fa solo col buon senso, non con le regole che ci impongono di giocare per forza le partite“.
    È arrabbiato? “Contrariato. L’esito di un campionato non può essere deciso dalla fortuna di non avere 10-12 positivi. Sono altri i parametri per cui possono essere decisi i risultati sportivi. In quali condizioni facciamo sport professionistico? In quali condizioni giochiamo? Bisogna stare attenti. Le cose vanno riviste. E lo dico io, che di pallavolo ci vivo. Molte cose non si potevano prevedere, alcune però, si. Aver giocato a Perugia, pur essendo entro i confini del regolamento, è stato deleterio. Non c’erano le condizioni, soprattutto mentali e psicologiche. Non sono un oracolo, ma la cosa era evidente. Per noi, andare a Perugia è stato come chi è andato a Codogno all’inizio della pandemia“ LEGGI TUTTO