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    Le azzurre di Mazzanti sabato in campo con la Cina

    Di Redazione Conquistato matematicamente l’accesso ai quarti di finale, le azzurre sono proiettate sulla prossima sfida del torneo olimpico che le vedrà scendere in campo domani contro le campionesse olimpiche della Cina (ore 14.45 italiane; le 21.45 locali) vera e inaspettata delusione di questa edizione. Le ragazze di Davide Mazzanti hanno fin qui condotto un ottimo torneo facendo vedere delle buone cose e confermandosi come una delle migliori squadre della manifestazione, ma ora sarà importante proseguire su questa strada per ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica in vista degli accoppiamenti della fase a eliminazione diretta. Tornando alla gara di domani, sono 80 i precedenti totali tra le due squadre con 30 successi tricolori e 50 cinesi; un solo precedente invece ai Giochi Olimpici con una sconfitta della nazionale italiana nel 2016 a Rio de Janeiro. FormulaDodici squadre partecipanti divise in due pool da 6. Le prime 4 di ciascuna pool si qualificano per i quarti di finale. La prima di una pool affronta la 4 dell’altra. Le seconde e le terze verranno accoppiate con un sorteggio. Risultati 29 luglioPool B: Italia – Argentina ore 3-0 (25-21, 25-16, 25-15)Pool A: Corea del Sud – Rep. Dominicana 3-2 (25-20 17-25 25-18 15-25 15-12)Pool A: Serbia – Kenya 3-0 (25-21 25-11 25-20)Pool B: Cina – Roc 2-3 (17-25 25-23 25-20 25-27, 12-15)Pool A: Giappone – Brasile 0-3 (16-25 18-25 24-26)Pool B: USA – Turchia 3-2 (25-19 25-20 17-25 20-25 15-12) Programma gare 31 luglio – orari italianiPool A: Repubblica Dominicana – Kenya ore 2Pool B: USA – ROC ore 4.05Pool B: Argentina – Turchia ore 7.20Pool A: Serbia – Brasile ore 9.25Pool A: Giappone – Corea del Sud ore 12.40Pool B: Cina – Italia ore 14.45 ClassifichePool A: Serbia 3v (9p), Brasile 3v (8), Corea del Sud 2v (5p), Giappone 1 v (3p), Rep. Dominica 0v (2p), Kenya 0v.Pool B: Italia 3v (9p), USA 3v (8p), ROC 2v (5p), Turchia 1v (4p), Cina 0v (1p), Argentina 0v. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    La Corea mette un piede nei quarti, Cina a un passo dall’addio

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Giornata fondamentale per il torneo olimpico femminile di Tokyo 2020, che esprime già i suoi primi verdetti: l’Italia e la Serbia sono certe della qualificazione ai quarti di finale. Nella notte le azzurre hanno piegato in tre set l’Argentina e le serbe hanno fatto lo stesso contro il Kenya, dominando la partita in lungo e in largo e dando spazio a tutte le giocatrici: 17 punti per Brankica Mihajlovic, fin qui poco impiegata. Un percorso praticamente speculare quello delle squadre di Mazzanti e di Terzic (anche se la pool dell’Italia è ben più impegnative). Intanto si va concretizzando la più clamorosa delle sorprese, l’eliminazione della favoritissima Cina: la squadra di Lang Ping non riesce a sfruttare neppure un vantaggio di 2-1 e 20-14 nel quarto set, fallisce un match point sul 24-23 e alla fine viene superata al tie break dalla ROC, subendo la terza sconfitta in altrettante partite. Russe trascinate dal trio Fedorovtseva–Goncharova–Voronkova e, nel quinto set, da una rigenerata Irina Fetisova; non basta l’ottima prova di Li Yingying (27 punti entrando dalla panchina!) alle cinesi, che dovranno giocarsi le ultime chance di qualificazione proprio contro l’Italia, sabato 31 luglio alle 14.45. Altra sorpresa nella Pool A: la Corea del Sud ha la meglio al tie break sulla Repubblica Dominicana e si candida a prendere il posto delle caraibiche nei quarti. 20 punti di Kim Yeon-Koung trascinano la squadra di Stefano Lavarini a un risultato che potrebbe essere decisivo. RISULTATI Pool A: Corea del Sud-Repubblica Dominicana 3-2 (25-20, 17-25, 25-18, 15-25, 15-12); Serbia-Kenya 3-0 (25-21, 25-11, 25-20); Giappone-Brasile ore 12.40. Classifica: Serbia 3 vittorie (9 punti), Brasile e Corea del Sud 2 (5), Giappone 1 (3), Rep.Dominicana 0 (2), Kenya 0 (0). Prossimo turno (sabato 31/7): Rep.Dominicana-Kenya ore 2.00; Serbia-Brasile ore 9.25; Giappone-Corea del Sud ore 12.40. Pool B: Italia-Argentina 3-0 (25-21, 25-16, 25-15); Cina-ROC 2-3 (17-25, 25-23, 25-20, 25-27, 12-15); USA-Turchia ore 14.45. Classifica: Italia 3 vittorie (9 punti), USA 2 (6), ROC 2 (5), Turchia 1 (3), Cina 0 (1), Argentina 0 (0). Prossimo turno (sabato 31/7): USA-ROC ore 4.05; Argentina-Turchia ore 7.20; Cina-Italia ore 14.45. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Il Brasile si salva al tie break, la Cina non esce dal tunnel

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Seconda giornata del torneo olimpico femminile a Tokyo 2020 e seconda severa sconfitta per la Cina: la squadra di Lang Ping gioca meglio rispetto alla partita contro la Turchia (fare peggio sarebbe stato difficile) ma soccombe in tre set agli USA, trascinati da una stellare Jordan Thompson che chiude a quota 34 punti. Nemmeno i 18 punti di Zhu Ting e l’ingresso di Li Yingying al posto di una spenta Zhang salvano le orientali, che ora si aggrappano alla scaramanzia: anche nella vittoriosa Olimpiade di Rio 2016 erano arrivate due sconfitte nel girone… Sempre nel girone dell’Italia la Russia (o ROC che dir si voglia) centra il primo, agevole successo contro l’Argentina, mettendo a segno 13 muri-punto. Tutt’altro che facile invece la vittoria del Brasile, che deve sudare fino al tie break per liberarsi di una tenace Repubblica Dominicana: bella battaglia tra Fe Garay (26 punti) e Brayelin Martinez (24), che però sbaglia proprio nel momento decisivo e soprattutto non ha al suo fianco una spalla del livello di Gabi (20). Restano intatte comunque le chance di qualificazione per le caraibiche, attese ora dalle tre partite più “facili” del girone. In testa alla Pool A rimane dunque sola la Serbia grazie al 3-0 sul Giappone: risultato ingannevole perché le padrone di casa, pur prive di Koga, impegnano le campionesse del mondo sia nel primo, sia nel terzo set, ma alla fine si devono arrendere a una devastante Tijana Boskovic, autrice di ben 34 punti. Per la Serbia – che lascia ancora fuori Mihajlovic – la strada verso i quarti è sostanzialmente spianata, considerando il prossimo impegno contro il Kenya. RISULTATI Pool A: Giappone-Serbia 0-3 (23-25, 16-25, 24-26); Brasile-Rep.Dominicana 3-2 (22-25, 25-17, 25-13, 23-25, 15-12); Corea del Sud-Kenya ore 14.45. Classifica: Serbia 2 vittorie (6 punti), Brasile 2 (5), Giappone 1 (3), Rep.Dominicana 0 (1), Kenya e Corea del Sud 0 (0). Prossimo turno (giovedì 29/7): Corea del Sud-Rep.Dominicana ore 4.05; Serbia-Kenya ore 7.20; Giappone-Brasile ore 12.40. Pool B: ROC-Argentina 3-0 (25-19, 25-15, 25-13); Cina-USA 0-3 (27-29, 22-25, 21-25); Italia-Turchia 3-1 (25-22, 23-25, 25-20, 25-15). Classifica: Italia e USA 2 vittorie (6 punti), ROC e Turchia 1 (3), Argentina e Cina 0 (0). Prossimo turno (giovedì 29/7): Italia-Argentina ore 2.00; Cina-ROC ore 9.25; USA-Turchia ore 14.45. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Che impresa per la Turchia: la favoritissima Cina ko in tre set!

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Subito una grandissima sorpresa nel torneo olimpico femminile di Tokyo 2020: la firma la Turchia, capace di battere in tre set nientemeno che la Cina, campione in carica e grande favorita per la vittoria finale. Tutti avevano previsto che la squadra di Giovanni Guidetti sarebbe stata un osso duro, ma nessuno avrebbe potuto prevedere un successo così netto, oltretutto con parziali severissimi (25-21, 25-14, 25-14) per la nazionale di Lang Ping. Impressionante la prova di Ebrar Karakurt (16 punti) e compagne, con 9 muri vincenti, 4 ace, pochissimi errori e la solita strepitosa Eda Erdem (13) al centro. Irriconoscibili le cinesi, a partire da una spentissima Zhu Ting (appena 4 punti con il 20% in attacco!): la CT l’ha giustificata con condizioni fisiche ancora precarie per il vecchio infortunio al polso, ma questo rende ancora più incomprensibile la scelta di lasciare in panchina per tutta la gara Li Yingying. Tutto secondo i piani, invece, nelle altre partite della giornata: gli USA regolano in tre set l’Argentina con 18 punti di Jordan Thompson e la Serbia fa la voce grossa contro la Repubblica Dominicana, mettendo in mostra una Tijana Boskovic scintillante (24 punti) e un muro granitico (15 block vincenti). RISULTATIPool A: Serbia-Rep.Dominicana 3-0 (25-18, 25-12, 25-20); Giappone-Kenya ore 12.40; Brasile-Corea del Sud ore 14.45. Prossimo turno (martedì 27/7): Giappone-Serbia ore 7.20; Brasile-Rep.Dominicana ore 12.40; Corea del Sud-Kenya ore 14.45.Pool B: ROC-Italia 0-3 (23-25, 19-25, 14-25); USA-Argentina 3-0 (25-20, 25-19, 25-20); Cina-Turchia 0-3 (21-25, 14-25, 14-25). Classifica: Italia, USA e Turchia 1 vittoria (3 punti), ROC, Argentina e Cina 0 (0). Prossimo turno (martedì 27/7): ROC-Argentina ore 2.00; Cina-USA ore 4.05; Italia-Turchia ore 9.25. (fonte: Fivb.com) LEGGI TUTTO

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    Tutte a caccia dell’oro di Tokyo: la Cina è la squadra da battere

    Di Eugenio Peralta Mancano soltanto poche ore all’inizio del torneo olimpico femminile di Tokyo 2020, che prenderà il via domenica 25 luglio, ma definire gerarchie e scenari della competizione a cinque cerchi è ancora difficile, e lo resterà probabilmente anche a gare iniziate. L’Olimpiade giapponese si presenta sulla carta come una delle più equilibrate di sempre, con almeno 5 nazionali su 12 in lizza per l’oro e altre due che possono comunque puntare a una medaglia. Una formazione da battere però c’è, ed è la Cina campione in carica, che rispetto alle contendenti sembra avere una marcia in più. Foto FIVB Il pronostico più facile è sicuramente quello che riguarda la Pool A, in cui due squadre sono nettamente favorite: la Serbia campione del mondo e d’Europa e il Brasile. La nazionale di Zoran Terzic ha a disposizione un sestetto di assoluto valore con giocatrici del calibro di Boskovic, Rasic, Ognjenovic e Mihajlovic: l’unica incognita, un po’ come per l’Italia, è legata alla lunghissima astinenza da gare ufficiali, visto che alla VNL la squadra balcanica si è “nascosta” schierando una formazione giovanissima. Le verdeoro di Zé Roberto possono a loro volta contare su una squadra estremamente competitiva, con Gabi e Tandara come punte di diamante: molto dipenderà dalla consacrazione dell’estrosa palleggiatrice Macris, ma soprattutto dal completo recupero fisico di Natalia in posto 4. Attualmente la seleçao è forse la meno convincente tra le “big”, ma resta avversario ostico per chiunque. Attenzione poi al Giappone padrone di casa, che già a Rimini ha dimostrato di poter dare filo da torcere a tutti, grazie al talento della giovanissima Aki Momii in regia e agli attacchi di Koga, Kurogo e Ishikawa. Foto Volleyball World Prenota un posto nei quarti di finale anche la Repubblica Dominicana, all’appuntamento conclusivo per una generazione di successo che con le varie De La Cruz, Rivera e Brayelin Martinez (quest’ultima, in realtà, sarà ancora sulla scena a lungo) ha portato la piccola isola caraibica a giocarsela alla pari con le grandi. Il destino sembra segnato invece per le ultime due partecipanti: la Corea del Sud di Stefano Lavarini, che nonostante Kim Yeon-Koung difficilmente potrà inserirsi tra le prime 4 del raggruppamento, e il Kenya affidato al brasiliano Luizomar. Decisamente più incerta la Pool B, quella dell’Italia, che naturalmente resta una delle grandi favorite per la vittoria finale e ha la medaglia come obiettivo minimo. Le condizioni di Miriam Sylla sono al momento il nodo principale da sciogliere per una formazione che, nonostante la lunga sosta, ha meccanismi ed equilibri collaudatissimi, oltre a poter disporre di una Paola Egonu ormai decisamente affermatasi come stella del volley mondiale. Foto: sportdonna.it Sulla strada delle azzurre ci sarà da subito la Cina, che come detto parte in pole position: Jenny Lang Ping ha a disposizione una rosa persino più competitiva di quella di Rio 2016, con un sestetto da sogno che alla classe di Zhu Ting unisce la potenza di Li Yingying e la precisione di Ding Xia, per tacere del resto. L’unica piccola crepa nella corazzata cinese è il divario tra il sestetto titolare e le altre giocatrici della rosa: solo Zhang Changning è una più che valida alternativa, per il resto il livello delle seconde linee è decisamente inferiore e anche una sola defezione potrebbe causare qualche intoppo. Non finisce qui, perché nello stesso gruppo troviamo anche gli USA, grande incompiuta olimpica che però alla VNL ha fatto sfoggio di carattere e continuità. La qualità è come al solito eccelsa, da Bartsch a Poulter passando per Larson e Drews, per non parlare delle veterane Hill e Akinradewo, e la ricchezza delle alternative infinita; manca forse una giocatrice in grado di “svoltare” nei momenti difficili, ma per le medaglie le americane ci sono, eccome. Foto Volleyball World La Turchia di Giovanni Guidetti è sicuramente la scheggia impazzita del torneo: la strada verso le semifinali è in salita, ma quello che è certo è che Erdem, Karakurt e compagne faranno soffrire chiunque, e nei quarti l’impresa è sempre dietro l’angolo. Prima però le turche dovranno conquistarsi la qualificazione: a contendergliela ci sarà la Russia di Sergio Busato, che si presenta un po’ in tono minore ma può pur sempre contare sulle eterne Startseva e Goncharova e sul giovane fenomeno Fedorovtseva, tra le altre. Cenerentola designata l’Argentina, per la quale la qualificazione è già un enorme successo: Nizetich e compagne giocheranno senza nulla da perdere e per questo andranno prese con le molle. LEGGI TUTTO

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    Anche Zhu Ting tra i pallavolisti portabandiera alle Olimpiadi

    Di Redazione C’è un nuovo ingresso nel sempre più numeroso “club” dei pallavolisti che ricopriranno il ruolo di portabandiera alle Olimpiadi di Tokyo: alla recentissima nomina di Bruno Rezende per il Brasile si è aggiunta oggi quella di Zhu Ting, giocatrice simbolo della Cina, che rappresenterà il suo paese nella cerimonia di apertura di venerdì 23 luglio insieme al lottatore di tae kwon do Zhao Shuai. Zhu Ting sarà la quinta atleta a sfilare nella cerimonia dopo Maxim Mikhaylov (Russia), Prisila Rivera (Repubblica Dominicana), Kim Yeon-Koung (Corea del Sud) e appunto Bruno. (fonte: Sina Sports) LEGGI TUTTO

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    VNL femminile: la Cina dà il primo dispiacere agli USA

    Di Redazione È il momento della prima sconfitta per gli USA nella VNL femminile in corso a Rimini: totalmente ininfluente, perché le statunitensi sono già da tempo certe del primo posto nella classifica generale, ma comunque significativa perché arrivata per mano della Cina, una delle più accreditate contendenti per l’oro olimpico. Totalmente trasformata dall’arrivo delle 6 big (l’intero sestetto titolare escluso il libero), da quel momento la squadra di Lang Ping non ha più perso una partita, pur non riuscendo a centrare l’obiettivo della final four. Oggi le cinesi hanno sfoderato la loro miglior pallavolo, rifilando alla nazionale di Kiraly un nettissimo 3-0 (25-10, 25-20, 25-17) che, al netto della differenza di motivazioni, può legittimamente preoccupare le rivali delle campionesse olimpiche. Cina dominante a muro (9-4) e al servizio (7-1) con 3 ace della centrale Yan Ni, determinante anche in attacco con 12 punti totali; 16 punti per Zhu Ting e 13 per Zhang Changning. (fonte: Volleyball World) LEGGI TUTTO

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    La giovane Italia cade in tre set sotto i colpi della Cina

    Di Redazione Stavolta non c’è davvero partita: l’Italia si scontra con la corazzata Cina nel penultimo turno di gare della VNL femminile e ne esce con le ossa rotte, arrendendosi in tre set con parziali nettissimi e senza mai mettere in discussione il risultato. Troppo ampio il divario con le campionesse olimpiche, che lasciano a riposo la stella Zhu Ting ma sfoderano – tra l’altro – una Li Yingying implacabile in attacco da tutte le posizioni e una Yuan Xinyue devastante in battuta. Le azzurre ci mettono del loro scegliendo una formazione non esattamente ideale dal punto di vista fisico e sbagliando tanto in ricezione. Qualcosa di buono si intravede soprattutto nel terzo set, quando le volenterose Giulia Melli e Marina Lubian provano a tenere in corsa le azzurre, ma è troppo poco per impensierire un’avversaria di categoria superiore. Tutta esperienza per la giovane squadra di Bregoli, ma oggi a tratti il passivo è stato davvero pesante. La cronaca:Bregoli si affida a una formazione rivoluzionata con le sole Bosio e Melli confermate rispetto al giorno precedente; Mingardi è l’opposto, Piva l’altra schiacciatrice, Furlan al centro con Lubian e Fersino libero. Nel sestetto della Cina manca Zhu Ting, sostituita da Zhang; per il resto la formazione è quella titolare. Partita che inizia in salita per le azzurre, subito sotto 0-3 sugli attacchi di Li. La stessa schiacciatrice va a segno in attacco e in battuta per il nuovo break (3-7), ed è sempre lei a siglare il 4-10 che costringe Bregoli al time out. Melli accorcia le distanze (6-10) e Mingardi si fa sentire con l’ace del 10-14. Le cinesi si mantengono comunque saldamente avanti e allungano ancora con un altro turno di servizio di Li (11-19). Dal 12-21 l’Italia recupera qualche punto, prima con Melli e poi con Mingardi (16-23), che dai nove metri riduce il distacco per il 19-24; poi però l’opposta fallisce la battuta che consegna il 19-25 alle avversarie. L’Italia sigla il primo punto del secondo set, ma subisce l’immediato break cinese (1-3). Zhang vince un contrasto a muro firmando il 3-6 e, dopo una decisione arbitrale contestata, arriva anche il 5-9 di Gong. Le azzurre reagiscono con Mingardi, ma dopo l’ingresso di Omoruyi al posto di Piva si spegne la luce: la Cina vola sul 6-14 con tre punti consecutivi di Li. Sull’11-18 poi va in battuta Yuan e il set di fatto si conclude: parziale di 0-7 per le campionesse olimpiche, con tre ace di fila per la centrale e ancora l’implacabile Li a chiudere i conti (11-25). Il terzo set parte di gran lunga meglio per le azzurre, che si portano sul 5-4 con l’ace di Lubian e mettono a segno il primo break di tutto l’incontro con Melli (7-5). Due muri consecutivi di Furlan e Mingardi fanno volare l’Italia addirittura sul 10-7, ma dopo il time out chiesto da Lang Ping la squadra di Bregoli spreca tutto con tre errori di fila, concedendo l’immediata parità. L’equilibrio resiste solo fino al 12-12, poi la Cina torna avanti con l’errore della neoentrata Omoruyi (12-14) e allunga con i muri di Yan e Zhang (13-17). Gong firma il 15-20, poi realizza anche l’ace del 17-24 e la chiusura arriva sull’ennesimo punto di Li: 19-25. Italia-Cina 0-3 (19-25, 11-25, 19-25)Italia: Bosio, Bonifacio ne, Guerra ne, Nwakalor, Mingardi 12, Lubian 8, Morello, De Bortoli, Mazzaro ne, Piva 5, Furlan 2, Melli 11, Fersino (L), Omoruyi 4. All. Bregoli.Cina: Yuan 11, Zhu ne, Gong 10, Wang Y. ne, Li Yao ne, Zhang 11, Liu X. ne, Yao ne, Li Yingying 19, Lin (L), Ding, Yan 8, Wang M. (L) ne, Liu Y. ne. All. Lang Ping.Arbitri: Simonovic (Serbia) e Makshanov (Russia).Note: Durata Set: 31′, 25′, 30′. Cina: 5 a, 4 bs, 5 mv, 7 et. Italia: 3 a, 7 bs, 2 mv, 20 et. LEGGI TUTTO