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    Marco Musso serve il piatto: “Lo abbiamo riempito, vediamo di servirci”

    Foto Facebook Unet E-Work Busto Arsizio

    Di Stefano Benzi
    Il tecnico della Unet E-Work Busto Arsizio, Marco Musso, archivia la regular season pensando non solo ai Play Off Scudetto ma anche alla Champions League.
    L’eliminazione in Coppa Italia per mano della Imoco Conegliano, l’unica squadra nel girone di ritorno che le Farfalle non sono riuscite a battere, è in archivio e può essere ridimensionata. Il piatto era pieno, quasi traboccante tra campionato coppa italiana e internazionale. Ora la squadra può concentrarsi sui due grandi obiettivi con un minimo di tempo a disposizione, recuperando anche un po’ di energie visto il calendario fitto e zeppo di recuperi.
    Marco Musso è soddisfatto: “La regular season dice che siamo quarti – dice il tecnico – e anche se il nostro percorso nella seconda parte della stagione siamo partiti con un forte handicap. Siamo cresciuti, abbiamo fatto una gran bella rincorsa ma il nostro valore evidentemente è questo. Ma questo valore che siamo riusciti a dimostrare avremmo dovuto raggiungerlo anche prima. Se ci siamo riusciti solo dopo molto lavoro dobbiamo accettarlo”.
    Musso si gode il livello di Jordyn Poulter che ha letteralmente accompagnato la squadra a un livello di gioco davvero eccellente. Come tutte le palleggiatrici americane Poulter ama giocare e far giocare. Vederla nelle ultime uscite, soprattutto a Novara, con il Fenerbahce in Champions League e a Cremona con Casalmaggiore è stato soprattutto divertente. Qualche errore ma anche tanti palloni spinti in modo molto estremo e imprevedibile. Non capita spesso nel femminile.
    “Poulter è un gran talento – conferma il tecnico di Busto – credo sia destinata a diventare una palleggiatrice di valore assoluto, riesce sempre a distribuire il gioco e a mettere tutte le sue attaccanti in grado di fare la differenza. Le piace giocare in modo non convenzionale, a volte pure troppo. Ma so che un palleggiatore vuole anche dimostrare il suo estro e la sua capacità in situazioni un po’ meno convenzionali. In questo Jordyn si sta dimostrando un vero talento”.
    Una semifinale di Champions League in programma con il Vakifbank di Guidetti, in attesa di capire se il prossimo avversario sarà Scandicci o Bergamo. In ogni caso Busto Arsizio si sente pronta e competitiva, con un pizzico di stress ma senza ansia da prestazione: “Lo stress c’è e ci deve essere, perché se non c’è a questo livello bisogna fermarsi a giocare a livello amatoriale. Abbiamo il privilegio di avere un piatto pieno e tanta voglia di giocarcelo. Possiamo arrivare a giocarci tutti gli obiettivi fino alla fine. Cercheremo non solo di giocarcela ma anche di godercela…”. LEGGI TUTTO

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    Thompson trascina Brindisi, Sassari ko sulla sirena

    NYMBURK (Repubblica Ceca) – In un match valido per la seconda gara del gruppo L dei playoff di Champions League, il Banco Sardegna Sassari è stato battuto sul campo dei cechi del Nymburk con il punteggio di 90-89 (parziali 25-21, 40-54, 60-71): decisivo il canestro a 2″ dalla fine di Dalton per la squadra di casa (su una contestata rimessa dal fondo attribuita dagli arbitri ai cechi dopo aver valutato l’azione con l’instant replay). Ai sardi di Pozzecco non sono bastati i 18 punti di Stefano Gentile, i 17 di Bilan e Burnell e i 15 di Kruslin. 

    Brindisi regola il Pinar
    Archiviato lo sfortunato esordio contro l’Hapoel Holon, la Happy Casa Brindisi rompe il ghiacchio nei playoff di Champions League. Sul parquet del PalaPentassuglia, in un match valido per la seconda giornata del Girone I, i pugliesi superano i turchi del Pinar Karsiyaka per 83-79 con 23 punti di Thompson e 22 di Bostic. LEGGI TUTTO

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    Dal 16 al 25 marzo le semifinali di Champions League: ecco le date

    Di Redazione
    La CEV ha definito le date delle gare di andata e ritorno delle semifinali di Champions League maschile e femminile. Ben 5 su 8 le squadre italiane coinvolte. Si comincia mercoledì 17 marzo con le due semifinali femminili di andata, Novara-Conegliano e VakifBank-Busto Arsizio; giovedì 18 i due incontri maschili, tra cui il derby Trento-Perugia. Al ritorno si giocherà a Treviso martedì 23 marzo, a Busto e Perugia giovedì 24. Le finali di entrambi i tornei, com’è noto, si disputeranno il 1° maggio all’AGSM Forum di Verona.
    Ecco il calendario completo:
    CHAMPIONS LEAGUE MASCHILESemifinaliZenit Kazan-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle gio 18/3 ore 17; ritorno mer 24/3 ore 18.Trentino Itas-Sir Sicoma Monini Perugia gio 18/3 ore 19; ritorno mer 24/3 ore 20.30.
    CHAMPIONS LEAGUE FEMMINILESemifinaliIgor Gorgonzola Novara-A.Carraro Imoco Conegliano mer 17/3 ore 21; ritorno mar 23/3 ore 20.30.VakifBank Istanbul-Unet E-Work Busto Arsizio mer 17/3 ore 18; ritorno mer 24/3 ore 18.
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Fabio Leonardi: “Conegliano? Era meglio sfidarla in finale…”

    Foto Facebook Igor Gorgonzola Novara

    Di Redazione
    All’indomani della qualificazione alle semifinali di Champions League femminile raggiunta grazie al doppio successo sul Fenerbahce Fabio Leonardi, patron dell’Igor Gorgonzola Novara, si proietta verso la sfida tutta italiana con l’A.Carraro Imoco Conegliano. E in un’intervista di Marco Piatti per La Stampa ammette: “Io avrei preferito incontrare una squadra turca. Conegliano è fortissima, ma sono anche stufo di ritrovarmela sempre davanti, era meglio sfidarla in finale“.
    Leonardi non pone limiti alle ambizioni delle sue: “Intanto siamo tra le prime quattro e questo è un traguardo raggiunto, anzi era l’obiettivo principale della stagione. Ora abbiamo l’Imoco e andiamo a giocarcela, le ragazze sono motivate, in Champions non abbiamo mai perso“. La semifinale, per il numero uno dell’Igor, è comunque già di per sé “un grosso risultato, anche perché non è facile mantenersi a questi livelli, e la riprova l’abbiamo avuta l’altra sera con il Fenerbahce. I soldi, il budget non bastano sempre. Bisogna avere idee, fare le squadre con una logica“. LEGGI TUTTO

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    Trentino Itas, note e curiosità statistiche in vista della semifinale con Perugia

    Di Redazione
    Alcune statistiche e curiosità emerse dopo la qualificazione alla semifinale di 2021 CEV Champions League della Trentino Itas che si ritroverà di fronte la Sir Sicoma Monini Perugia in un derby tutto italiano.
    DALLE FASE PRELIMINARE ALLA SEMIFINALE. La decima partecipazione al massimo torneo continentale per Club di Trentino Volley si sta rivelando come una fra le più lunghe cavalcate in campo internazionale di sempre. La Società di via Trener in questa sua avventura europea ha già disputato undici partite, tenendo conto che il suo avvio di torneo è iniziato già a settembre e ha visto Giannelli e compagni protagonisti di due turni preliminari di qualificazione prima della Main Phase. La singolare circostanza è dovuta al fatto che la Trentino Itas abbia preso parte alla manifestazione grazie ad una wild card concessa dalla CEV e non per meriti sportivi, visto che ai fini della qualificazione faceva testo la classifica del campionato italiano 2019/20 al momento dell’inizio del lockdown (con Civitanova, Modena e Perugia quindi davanti a Trento). La squadra di Lorenzetti è l’unica ad aver centrato la qualificazione la semifinale partendo dai turni preliminari ed è l’unica compagine ancora imbattuta in questa edizione della manifestazione assieme a Kazan (che però ha giocato solo otto partite).
    PRIMA “DOPPIA SEMIFINALE” DI CHAMPIONS. Il doppio successo su Berlino ha garantito la qualificazione alla sesta semifinale di Champions League della storia di Trentino Volley. A differenza dalle cinque precedenti, in questo caso però il penultimo atto del torneo si articolerà su un doppio confronto (andata in casa, ritorno in trasferta) e non su una partita singola da giocare in campo neutro durante una Final Four. La sfida con Perugia sarà quindi inedita anche da questo punto di vista. Il Club di via Trener ha, fra l’altro, un particolare feeling con la semifinale della manifestazione, essendo riuscita a passare il turno e quindi a qualificarsi per la finale in quattro delle precedenti cinque circostanze: edizione 2009 (3-0 su Macerata a Praga), 2010 (3-1 sul Bled a Lodz), 2011 (3-0 sullo Jastrzebski) e 2016 (3-0 su Civitanova). L’unico ko è relativo al 2012 (1-3 con il Kazan). Le semifinali a doppio turno giocate nelle competizioni europee da Trentino Volley sono quelle riferite alle partecipazioni alla CEV Cup: edizione 2015 (3-2 e 3-1 sul Kedzierzyn-Kozle), 2017 (3-0 e 2-3 sul Fenerbahce) e 2019 (3-0 e 3-1 sull’Olympiacos).
    TERZO DERBY ITALIANO IN SEMIFINALE. In due delle cinque precedenti semifinali di Champions League, Trentino Volley aveva già giocato un derby italiano ed in entrambi i casi contro la Lube: 4 aprile 2009 a Praga (Repubblica Ceca, successo in tre set alla O2 Arena) e 16 aprile 2016 a Cracovia (Polonia, successo per 3-0 alla Tauron Arena).
    DECIMA SEMIFINALE CONTRO PERUGIA. L’abbinamento in semifinale con Perugia rappresenterà una prima volta solo in Champions League. In tutte le altre manifestazioni italiane organizzate dalla Lega Pallavolo Serie A, il confronto è andato invece spesso in scena, tant’è vero che in totale Trentino Volley e Sir Safety Volley hanno alle spalle già nove sfide in semifinale, distribuite in egual misura: tre volte nei Play Off Scudetto (2015, 2017 e 2018), tre in Coppa Italia (2015, 2018 e 2021) e tre in Supercoppa Italiana (2017, 2018 e 2020). Il bilancio gialloblù è di tre passaggi del turno e di sei eliminazioni.
    CENTRALI… A CAMPI INVERTITI. Gli unici giocatori ancora presenti nell’attuale rosa di Trentino Volley che disputarono anche la precedente ed ultima semifinale di Champions League, il 16 aprile 2016 a Cracovia, sono il libero Carlo De Angelis ed il Capitano Simone Giannelli. Al centro della rete vi era però anche Sebastian Solé, che dal 17 marzo si troverà dall’altra parte della rete vestendo la casacca di Perugia; esattamente l’opposto di quanto accadrà a Podrascanin, che nel 2016 vestiva la maglia della Cucine Lube, regolata in quella occasione per 3-0 dai gialloblù.
    I NUMERI NELLE COPPE EUROPEE. Quella in corso è la decima partecipazione di sempre di Trentino Volley alla CEV Champions League, la quindicesima assoluta in campo europeo. La Società di via Trener ha infatti partecipato durante la stagione 2004/05 senza troppo fortuna prima alla Top Teams Cup (dove venne eliminata dagli olandesi dell’Ortec Nesselande Rotterdam nella fase preliminare giocata al PalaTrento) e poi alla Coppa CEV, trofeo vinto nel 2019 e caratterizzato anche da due finali perse al golden set (nel 2015 con Mosca, nel 2017 con il Tours). Tenendo conto di tutte le competizioni europee disputate, Trentino Volley è sin qui scesa in campo per 141 gare ufficiali: il bilancio è di 115 vittorie (58 a Trento, 57 in trasferta) e 26 sconfitte (20 in Champions League, 5 in CEV e 1 in Top Teams Cup). Il risultato più frequentemente ottenuto è il 3-0, ricorso nel 49,6% dei casi (70 partite, 41 di queste casalinghe); quello che si è verificato il minor numero di volte è la sconfitta per 0-3 (cinque volte).
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Hit Parade europea, tra Champions League e Festival di Sanremo

    Di Stefano Benzi
    Nella settimana di un Festival di Sanremo che passerà alla storia per la presenza di Ibrahimovic e l’assenza del pubblico, tra canzoni a un primo ascolto non indimenticabili, il desiderio è quello di abbinare le imprese, non esclusivamente positive, delle nostre squadre nelle varie Coppe europee ad alcuni brani del recente passato sanremese. Non necessariamente i brani più belli o più conosciuti. Ma quelli che magari meritano di essere riscoperti. Vediamo che cosa riportano alla memoria le squadre impegnate nella Champions League maschile.
    1) Modena, come Achille Lauro
    Trasformista, capace di dimostrare di essere tutto e l’esatto contrario di tutto. Perfetta, nella sua migliore partita della stagione nella gara d’andata, travolta da Perugia nel match di ritorno e incapace di resistere a una squadra sulla carta più forte ma sulla quale forse poteva avere ancora l’ultima parola. Modena lascia la Champions League dimostrando di essere una squadra ancora in evoluzione, alle prese con una stagione non facile che forse servirà soprattutto a Giani per la squadra che verrà.
    Achille Lauro presenta a Sanremo 2020 una canzone eccellente, dirompente, sguaiata, ricca di citazioni che i critici hanno capito al sesto o settimo giro. La canzone è andata benino e, dichiarato superfavorito, Achille Lauro è arrivato solo all’ottavo posto: forse perché erano tutti distratti dai suoi vestiti…

    2) La vita spericolata di Perugia
    La vittoria di Perugia contro Modena fa notizia e clamore: soprattutto per la sua autorevolezza, se vogliamo quasi per la sua arroganza. Partita dominata fino all’esplosivo Golden Set, chiuso sul 15-5. Una partita che si sposa con le dichiarazioni del presidente perugino Gino Sirci: “Magari a Modena abbiamo perso perché non ero presente…”.
    Un personaggio che a Sanremo non è passato inosservato, pur senza aver ottenuto risultati evidenti. Nel 1982 non era nemmeno entrato in finale, ultimo con “Vado al Massimo”; l’anno dopo si era classificato penultimo con “Vita Spericolata”. È ovviamente Vasco Rossi. Le sue esibizioni sono state epiche. Il primo arriva a Sanremo stonatissimo perché, parole sue in conferenza stampa, aveva visto una donna all’autogrill, si era innamorato e non dormiva da tre giorni. Sul palco canta un bizzarro reggae, un testo nel quale insulta un paio di critici e giornalisti (“qui si va a finire male, di diventare come quel tale che scrive sul giornale”). Poi si infila il microfono in tasca e se ne va dal palco lasciando la coda del nastro: il microfono gli cade dalla giacca e finisce per terra. Sembra uno scherzo.
    Ma l’anno dopo fa peggio: a fine canzone, prima del refrain, lascia il palco barcollando con il brano ancora in onda. La canzone viene tagliata. Vasco Rossi, che aveva litigato con gli organizzatori, e decide di rivelare a modo suo al pubblico televisivo che era tutto in play back.

    3) Tutti gli sbagli della Lube
    L’eliminazione della Lube Civitanova contro i polacchi dello Zaksa è certamente una delle notizie più cupe di questa Champions League: abbiamo due semifinaliste e sicuramente una finalista, che uscirà dal derby tra Trento e Perugia. Ma l’assenza della Lube non era messa in preventivo e getta qualche incertezza sul futuro della squadra anche in Superlega dopo il recente cambio in panchina.
    C’è una canzone che al festival di Sanremo ha fatto storia. I Subsonica la presentano nel 2000 scrivendola in quattro e quattr’otto senza nemmeno inserirla in uno dei propri album più riusciti, “Microchip emozionale”. I ‘ragazzi sonici’ litigano parecchio prima di decidersi di andare al Festival che aveva fatto male, molto male, a diversi gruppi brillanti prima di loro. Alla fine partecipano: perché c’è un’orchestra pazzesca e perché sono abbastanza folli per farlo. Quando si presentano sul palco a presentarli è niente meno che Luciano Pavarotti.
    Il loro brano non ha niente a che fare con il Festival. Una canzone brutalmente elettronica, negativa, che parla di un rapporto sporco, malato, che non trova una spiegazione se non proprio nell’alienazione che genera. Samuel canta con il suo mazzo di microfoni distorti in un arrangiamento d’archi sofferto e un po’ tetro. È un testo sofferto, difficile, di un protagonista alla ricerca di una cura o di una catarsi: “Tu il mio orgoglio che può aspettare, anche quando c’è più dolore, non trovo un rimpianto… Non riesco ad arrendermi a tutti i miei sbagli”. Samuel, cantante dei Subsonica, spiegando la sua canzone disse… “la dedichiamo a chi cerca la sua strada, in un rapporto o dentro di sé”. Vale anche per la Lube.

    4) L’ascesa irresistibile di Trento
    L’Itas Trentino di Lorenzetti non si è mai negata le imprese impossibili, figuriamoci quelle abbordabili. Brilla in Europa, si regala un titolo mondiale e poi torna in Italia a litigare con le altre superpotenze, Perugia, Modena e Civitanova, in attesa di essere protagonista e scrivere un nuovo momento di gloria. La vittoria contro il Berlin Recycling Volleys in una sfida mai in discussione garantisce ulteriore autorevolezza a una squadra che contro i tedeschi si permette il lusso di giocare in scioltezza e ruotare la panchina. Trento dà sempre l’impressione di essere una squadra con una prospettiva. Non è un caso che il contratto di Lorenzetti, indipendentemente da come andrà questa stagione, sia già stato rinnovato.
    Nel 2002 al Festival di Sanremo si presenta Daniele Silvestri con una canzone stralunata e molto divertente. Accompagnata da Fabio Ferri, un suo amico attore che interpreta i panni di un curioso ballerino con poteri paranormali, “Salirò” diventa un tormentone. La canzone fu scritta da Silvestri in un momento difficile, poco dopo la perdita del padre, scomparso nel maggio dell’anno prima. Alberto Silvestri era stato autore televisivo (Maurizio Costanzo Show) e sceneggiatore di decine di film e fiction di successo. Abbattuto dalla mancanza del papà, per lui un vero punto di riferimento, Silvestri scrive un brano dal testo dolce-amaro e malinconico che bisogna analizzare con cura per non cadere nella faciloneria di un brano ruffiano che tra melodia e balletto inganna tutti. La canzone spopolerà nelle classifiche della stagione e risulterà uno dei dischi più venduti del 2002. LEGGI TUTTO

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    Derby italiano Novara-Conegliano. Chirichella: “Serviranno due partite senza sbavature”

    Foto Ufficio Stampa Igor Gorgonzola Novara

    Di Redazione
    Derby tutto italiano in semifinale di Champions League, con le azzurre di Stefano Lavarini chiamate all’impresa contro le venete di Conegliano, formazione in serie positiva da oltre 50 partite e che, di fatto, non perde una partita ufficiale dalla finale europea 2019 di Berlino. L’unica eccezione è rappresentata dal match di Perugia del dicembre 2019, giocato però con l’intera formazione titolare a riposo. Il match di andata si giocherà a Novara tra il 16 e il 18 marzo, mentre il ritorno è fissato per la settimana successiva a Treviso.Saranno tre le italiane in corsa per il successo finale, con Busto Arsizio che affronterà nell’altra semifinale la corazzata turca del Vakifbank Istanbul. Andata in Turchia e ritorno in Italia per la doppia sfida che manderà alle Superfinals di Verona la rivale della vincente dello scontro tra Novara e Conegliano.Le voci azzurre:Cristina Chirichella (capitano Igor Gorgonzola Novara): “Sapevamo fin dal sorteggio che una volta superato il Fenerbahce ci saremmo trovati a vivere un derby italiano e che chi avesse superato il turno, tra Conegliano e Scandicci, sarebbe stato un avversario di altissimo livello. Conegliano è una formazione fortissima, che può vantare campionesse in ogni reparto di gioco ma personalmente credo che qualsiasi avversario ci si trovi ad affrontare in una semifinale di Champions League sia lì con merito e che quindi rappresenti un ostacolo molto tosto. Nel match di ritorno in campionato abbiamo messo in campo qualcosa in più rispetto alla gara d’andata, anche se purtroppo non è bastato e ottenere il successo. Ora nel doppio confronto serviranno due partite senza sbavature per centrare la qualificazione alla finalissima. Di certo daremo tutto per difendere il titolo conquistato a Berlino“.Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Sarebbe stato bello ripetere in finale l’incrocio del 2019 ma purtroppo il sorteggio ci farà incontrare prima. Il ruolino di marcia di Conegliano, che non perde di fatto proprio da quella finale se si eccettua la partita di Perugia lo scorso anno, giocata però con una formazione ampiamente rimaneggiata, spiega perfettamente come ci voglia più di un’impresa per avere la meglio delle gialloblù in un doppio confronto. E’ giusto ed è normale che ci si misuri con formazioni di questo livello, in fondo ci troviamo a giocare una semifinale di Champions League ed è ovvio che la competizione sia serrata. Ci aspettiamo due sfide durissime e le affronteremo con la consapevolezza che queste rappresentino un passaggio importante di quel percorso di crescita che abbiamo avviato in estate, con l’inizio di un nuovo progetto tecnico. Fino a qui abbiamo disputato un’ottima stagione ma è anche da appuntamenti come la prossima Coppa Italia o la semifinale con Conegliano che passa la possibilità di compiere qualcosa di straordinario. L’obiettivo è andare in campo al massimo per uscirne senza alcun rimpianto, a prescindere da quello che sarà il risultato“.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nikola Grbic: “La vittoria sulla Lube è la cosa più bella della mia carriera”

    Di Redazione
    Dal punto di vista dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, quella compiuta eliminando i campioni d’Europa e del mondo in carica dalla Champions League è un’impresa storica. E l’allenatore Nikola Grbic, commentando con Sportowe Fakty la vittoria al Golden Set sulla Cucine Lube Civitanova, non ha dubbi: “Questa è la cosa migliore della mia carriera da allenatore. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, perché anche quest’anno hanno dimostrato di avere grandi qualità, di saper giocare di squadra e di essere molto motivati“.
    “Sapevamo che sarebbe stata molto dura – continua Grbic – perché giocavamo contro una delle migliori squadre non solo d’Italia o d’Europa, ma del mondo. Una squadra che può contare su giocatori fantastici, in grado di cambiare il destino dell’incontro con le loro azioni individuali. È stata una grande sfida per noi. Siamo riusciti a vincere sul loro campo e siamo stati bravi a soffrire al ritorno. Alla fine abbiamo vinto perché ci siamo dimostrati migliori nel momento più importante“.
    Adesso lo Zaksa è atteso da un’altra sfida molto impegnativa contro lo Zenit Kazan: “Dovremo replicare quello che abbiamo fatto contro la Lube – afferma l’allenatore serbo – dobbiamo essere pronti per il loro gioco. Eserciteranno un’enorme pressione su di noi con la battuta e con il muro, sono fondamentali in cui sono eccezionali. Ma in questa fase puoi trovare solo una delle squadre migliori al mondo. Se vogliamo vincere la Champions, dobbiamo batterle tutte“.
    (fonte: Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO