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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Podrascanin firma la vendetta di Trento

    Di Paolo Cozzi E vendetta fu. Ad un mese e mezzo di distanza dalla Caporetto sportiva della Trentino Itas nella semifinale di Coppa Italia, ecco che i gialloblu di Angelo Lorenzetti cucinano la loro vendetta sulla Sir Sicoma Monini Perugia, e lo fanno con una prova di forza notevole in cui tutti i fondamentali rispondono alla grande. Dal servizio all’attacco, passando per la ricezione e il muro granitico dei due centrali serbi, tutto funziona a dovere nella semifinale di andata di Champions League nelle fila dei padroni di casa, mentre Perugia annaspa con i suoi uomini chiave per tutta la partita. Non un pass per la finale, ma di certo un bel balzo in avanti per Trento che può anche sfruttare il fatto di essere già qualificata per le semifinali scudetto mentre Perugia è attesa domenica da un dentro e fuori con Milano che si prevede molto dispendioso sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Ma veniamo alle pagelle: TRENTINO ITAS Giannelli voto 8. Ci sono serate in cui la palla esce dalle mani di Simone con la leggerezza e l’armonia di un’opera d’arte. Bravissimo a gestire tutte le sue bocche da fuoco e ad alternarle con sapienza. Nimir voto 8. In attacco non è ancora al top, ma dai 9 metri e anche a muro è preziosissimo nel gioco di Trento, costruendo break importanti. E se ritrova il giusto feeling offensivo… Podrascanin voto 9. 11 punti in tre set, autentico dominatore a muro, cecchino in attacco e al servizio. Vederlo giocare cosi ci ricorda che è sempre il numero uno al centro della rete. Lucarelli voto 7,5. Un po’ in ombra in attacco, ma è in ricezione che il suo apporto è preziosissimo per garantire continuità di gioco a Giannelli. E comunque, a dispetto di una nomea che lo accompagna da anni, nei momenti caldi c’è. Lisinac voto 6,5. In attacco è bravo a farsi trovare sempre pronto, fatica un po’ di più a muro nella lettura del gioco, ma quando arriva fa davvero paura. Michieletto voto 6. Un po’ leggerino in attacco, è bravo a tenere in ricezione e a restare nel match con la testa. Un altro piccolo tassello nella crescita di questo ragazzo sempre più sicuro e a suo agio sul taraflex. Rossini voto 6. Partita complicata in ricezione dove sbanda tanto, anche se si prende una grossa fetta del campo da coprire. Meglio in difesa e nella gestione di tutte le palle sporche. SIR SICOMA MONINI PERUGIA Leon voto 4,5. Male in attacco, molto male in ricezione, ma è soprattutto al servizio che manca incredibilmente il suo supporto alla squadra. Vero che ha tirato la carretta per tutto l’ultimo mese, ma un Leon cosi in difficoltà è difficile da ricordare. Ter Horst voto 7. Dovrebbe essere l’anello debole della squadra in attacco, lui che è un opposto per caso, invece dimostra ancora una volta di avere angoli e colpi. Peccato per la battuta, fondamentale in cui è veramente deleterio per la sua squadra con una infinità di errori. Plotnytskyi voto 5. Ancora una volta l’ucraino pare subire l’importanza del match e non riesce mai a essere determinante al servizio e in attacco. Qualcosa meglio in ricezione, ma queste sono le partite in cui esce fuori il vero io del giocatore. Travica voto 5. Perdere in un colpo solo le certezze Leon e Plotnytskyi non deve essere facile, soprattutto se la ricezione non permette di forzare il gioco al centro. Per lui in arrivo una settimana da “all in” in cui secondo me si giocherà molto anche in chiave azzurra. Solé voto 7. Ci prova a dare la scossa ai suoi, e molto belli sono i suoi duelli sottorete con i due serbi, ma se la ricezione non arriva c’è poco da inventarsi e anche un campione come lui può poco. Russo voto 5,5. Partita in sordina per il centrale italiano, che non trova mai guizzi importanti per mettere la sua impronta nel match e aiutare Perugia a riaprire almeno il terzo set. Colaci voto 5,5. In ricezione fatica a tenere le fiammate trentine, ma anche in difesa sembra meno reattivo ed esplosivo di altre volte, soprattutto su un paio di giocate di Michieletto in diagonale corta. LEGGI TUTTO

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    Kimberly Hill: “Aver vinto all’andata è solo un primo passo”

    Di Redazione Se qualcuno pensava che l’Imoco Volley Conegliano si sarebbe portata dietro in Champions League le scorie di una faticosa Coppa Italia, è stato sonoramente smentito. Anzi, è stata piuttosto l’Igor Gorgonzola Novara a soffrire il doppio confronto in pochi giorni con le Pantere, cedendo nettamente nell’andata delle semifinali. “Sono orgogliosa di quanto fatto vedere dalla squadra – commenta Kimberly Hill in un’intervista al Corriere del Veneto – non era facile giocare una gara di questo livello pochi giorni dopo una finale tanto intensa. Siamo riuscite a sistemare il nostro gioco rispetto alla gara di Rimini“. La schiacciatrice americana mette però in guardia le compagne in vista della semifinale di ritorno: “Quando giochi contro un avversario come Novara bisogna sempre essere al massimo, quindi il fatto di aver vinto all’andata è solo un primo passo. Dobbiamo prepararci al meglio per la nuova sfida, che sarà ancora più difficile, perché stiamo sempre parlando di una squadra forte“. Soddisfazione anche per Sarah Fahr, tornata protagonista dopo lo stop per infortunio: “Ero abbastanza agitata – rivela al Gazzettino Treviso – tanto che ho detto a Moki De Gennaro che mi sentivo le farfalle nello stomaco. Ci ho messo un po’ a ingranare la marcia giusta, anche perché mi mancano un po’ di allenamenti, poi con l’aiuto delle compagne sono riuscita a entrare bene in gara e via via mi sono sentita più sicura e tranquilla. È stato molto bello“. Osservando le partite da spettatrice, Fahr ha “scoperto” anche qualcosa di nuovo: “Molte squadre stanno provando a giocare come noi, è qualcosa che si sta diffondendo sempre di più perché spesso rendiamo difficile capire dove andrà il pallone“. E poi conclude: “Sono contenta che il nostro gioco sia seguito da molti, lo trovo importante in questo momento in cui molti ragazzi non possono allenarsi in palestra“. LEGGI TUTTO

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    Busto, Mingardi: “Non ci basta vincere una battaglia, vogliamo vincere la guerra”

    Di Redazione Un impresa storica e una grande prestazione dell’Unet E-Work Busto Arsizio in Champions League. Dopo aver superato la fase a gironi con tre successi in Germania e aver estromesso ai quarti di finale l’Eczacibasi, le farfalle conquistano una vittoria sensazionale in casa del VakifBank Istanbul nell’andata della semifinale. Tra la bustocche emergono i 22 punti di Gray (47% con due muri) e i 21 di Mingardi (36% con 3 ace e 3 muri). Per conquistare il pass per la Finale della massima competizione europea, le ragazze di Marco Musso dovranno ripetersi con qualsiasi punteggio. “Marco ha preso in mano una squadra sull’orlo del baratro – attacca Camilla Mingardi, opposta biancorossa nell’intervista rilasciata a La Prealpina -. Sapevamo di avere grandi potenzialità ma qualcosa non andava, eravamo demoralizzate e lui ha fatto una grande cosa, trasformando il gruppo e facendolo diventare vincente“. Ultima vittima delle farfalle è la corazzata di Giovanni Guidetti, schiantata alla distanza da una Busto Arsizio affamata e dal cuore grande. “È stato strabiliante, ancora faccio fatica a crederci“, prosegue la giocatrice bresciana, che poi analizza la partita dai due volti, con i primi due set difficilissimi e poi una reazione da grande squadra. “Il Vakifbank ha spinto fortissimo nei primi due parziali, eravamo scoraggiate. Ci credevamo ma era come se avessimo una sorta di blocco mentale. Poi però ci siamo dette che non c’era più tempo da perdere se volevamo provarci. Abbiamo tirato fuori tutto quel che avevamo, c’è stato un cambio di mentalità e ognuna di noi ha messo in campo quel qualcosa in più che ha permesso di girare il match“. Ora, tra l’Uyba e la finale di Champions League c’è un’ultima prova da superare: il return match di mercoledì, da giocare in casa, contro un Vakifbank ferito e desideroso di vendetta. “Pronunciare la parola finale mi fa effetto e per scaramanzia noi non la nominiamo – svela -. Hanno perso qualche certezza, avranno della pressione addosso ma cercheranno di metterci subito in difficoltà. Sarà una gara durissima e non vedo l’ora di giocarla“. Le farfalle non sono ancora sazie, non vogliono accontentarsi pensando di aver già fatto una piccola impresa a Istanbul ma rincorrendone una ancora più grande. “Sappiamo di aver fatto una gran cosa ma ormai è passata – chiude Mingardi -. Abbiamo fame, possiamo farcela: non ci basta vincere una battaglia, vogliamo vincere la guerra. Per le grandi imprese ci vogliono grandi squadre e noi lo siamo“. LEGGI TUTTO

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    C’è solo Trento nel primo round: Perugia si arrende in tre set

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] A senso unico la gara di andata della semifinale tutta italiana di Champions League maschile: la Trentino Itas ha la meglio sulla Sir Sicoma Monini Perugia per 3-0 alla BLM Group Arena, in una partita sempre condotta dalla squadra di casa. Giannelli e compagni, infatti, restano sempre in vantaggio nel primo set, dominano totalmente il secondo e nel terzo fermano sul più bello il tentativo della Sir di rientrare in gara, con un break decisivo dal 15-17 al 19-17. Gran partita per tutta la squadra trentina, ma a brillare è soprattutto l’ex Marko Podrascanin con 11 punti, frutto dell’83% in attacco, di 4 muri e 2 ace; protagonista anche Nimir Abdel-Aziz, 16 punti, 3 servizi vincenti e 2 muri. Tra le file di Perugia spicca soprattutto la serata da incubo di Wilfredo Leon, fermo a 7 punti con il 39% in attacco e il 33% in ricezione, con Thijs Ter Horst (12 punti) unico terminale affidabile per Travica. Mercoledì 24 marzo il ritorno a Perugia: la Sir è chiamata a vincere per 3-0 o 3-1 per accedere al Golden Set. La cronaca:La Trentino Itas scelta da Angelo Lorenzetti per questo importante appuntamento non differisce di una virgola da quella vista quattro giorni prima a Piacenza: Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. La Sir Sicoma Monini Perugia risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnyskyi schiacciatori, Russo e Solé centrali, Colaci libero. L’impatto migliore sul match lo hanno i padroni di casa, che partono in maniera molto determinata in fase di break point, guadagnando subito un buon margine (da 3-3 a 6-3) con Michieletto al servizio. Il time out di Heynen chiarisce le idee ai suoi, che alla ripresa trovano in fretta la parità, approfittando delle difficoltà di Nimir a mettere la palla a terra in posto 4 (errore e muro subito dal connazionale Ter Horst). La Trentino Itas non si scompone e riparte con Lucarelli e Michieletto, riguadagnando l’immediato +3 (13-10) e riescono a proteggere il vantaggio nonostante Leon e Ter Horst provino più volte a ricomporre lo strappo (16-14). L’olandese però in seguito realizza l’ace della parità a quota 17. Il finale di parziale è tiratissimo ed appassionante; i gialloblù con Nimir volano sul +2 (21-19) e stavolta difendono bene il margine, chiudendo sul 25-21 anche ad un muro di Podrascanin su Leon. Dopo il cambio di campo la Trentino Itas non molla la presa e riprende immediatamente a giocare la sua pallavolo sciolta ed efficace, esaltata dalle qualità a rete di Podrascanin che fra muri ed attacchi guida i suoi sul 6-3 e poi 8-3. Heynen ha già speso i due time out a disposizione, ma non riesce stavolta a scuotere la sua Perugia anche perché sale in cattedra anche Nimir che a suon di attacchi verso un vantaggio sempre crescente (10-5 e poi 14-5 con Lucarelli al servizio). I padroni di casa dilagano (17-7) con Perugia che alterna gli effettivi per provare ad offrire maggior resistenza ma è tutto inutile; Trento è efficacissima in fase di cambiopalla e corre veloce verso il 2-0, che si materializza già sul 25-16 grazie anche alla continuità di Lucarelli e agli spunti a rete di Lisinac. La Sir Sicoma Monini prova a rialzare la testa in avvio di terzo set, momento in cui Leon affila le armi, spalleggiato da Ter Horst, pungente anche al servizio (5-7 e poi 8-11). Trento rialza subito la testa con Nimir e Michieletto (12-12), ma Perugia scappa di nuovo con Russo (14-16). Un muro di Nimir su Leon, un ace di Podrascanin ed un errore a rete dello stesso martello caraibico consegnano il +2 interno (19-17). E’ lo spunto decisivo; sulle ali dell’entusiasmo i gialloblù volano verso il 3-0 (25-23). Trentino Itas-Sir Sicoma Monini Perugia 3-0 (25-21, 25-16, 25-23)Trentino Itas: Cortesia ne, Argenta ne, Michieletto 5, Sperotto ne, Rossini (L), Lucarelli 9, Giannelli 2, Kooy 1, Pol (L) ne, Abdel-Aziz 16, Sosa Sierra, Podrascanin 11, Lisinac 7, De Angelis ne. All. Lorenzetti.Sir Sicoma Monini Perugia: Piccinelli ne, Ricci 2, Vernon-Evans, Travica 2, Ter Horst 12, Sossenheimer (L) ne, Leon 7, Zimmermann, Solé 6, Russo 5, Colaci (L), Atanasijevic ne, Muzaj 2, Plotnytskyi 5. All. Heynen.Arbitri: Mokry (Slovacchia) e Nastase (Romania).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 15, attacco 54%, ricezione 46%-23%, muri 7, errori 19. Perugia: battute vincenti 3, battute sbagliate 13, attacco 49%, ricezione 47%-20%, muri 6, errori 24. LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa fa l’impresa al tie break sul campo dello Zenit Kazan

    Di Redazione Capolavoro dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle nella semifinale di andata di Champions League maschile: la squadra polacca si impone al tie break sul campo dello Zenit Kazan, dopo aver rimontato due set di vantaggio e annullato 5 match point nel terzo parziale. Il set decisivo è a sua volta da brividi: avanti 11-14, la formazione di Grbic si fa raggiungere dai padroni di casa, ma riesce ad avere la meglio ai vantaggi (14-16). Al ritorno, mercoledì 24 marzo in Polonia, lo Zenit dovrà vincere da tre punti per passare, oppure sperare nel Golden Set in caso di vittoria per 3-2. Per lo Zaksa ancora una prova da incorniciare di Kamil Semeniuk, che chiude con 27 punti e il 51% in attacco, e di Jakub Kochanowski, 7 su 10 in attacco e 6 muri-punto; lo Zenit risponde con 23 punti di Maxim Mikhaylov (50%), 17 di Earvin Ngapeth e 4 muri vincenti di Alexander Volkov, in una partita di fatto giocata alla pari in tutti i fondamentali. Certo, la squadra di Alekno avrà da rimuginare sulle occasioni fallite nel terzo set, in cui era avanti 24-22 e poi nuovamente per tre volte ai vantaggi. Zenit Kazan-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16)Zenit Kazan: Voronkov ne, Surmachevskiy, Volvich 9, Alekno ne, Volkov 11, Ngapeth 17, Bednorz 16, Krotkov (L) ne, Butko 3, Kononov ne, Zemchenok ne, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 23. All. Alekno.Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 22, Kochanowski 13, Rejno 2, Toniutti 1, Staszewski ne, Kluth, Sliwka 17, Semeniuk 27, Smith 3, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Arbitri: Akinci (Turchia) e Ovuka (Bosnia Erzegovina).Note: Spettatori 1900. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 48%-29%, muri 12, errori 29. Zaksa: battute vincenti 5, battute sbagliate 21, attacco 52%, ricezione 41%-28%, muri 11, errori 34. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Ljubljana ospiterà l’European Volleyball Gala e il sorteggio della Champions League 2022

    Di Redazione È la capitale slovena Ljubljana la città scelta dalla CEV per ospitare, il prossimo 1° ottobre, la nuova edizione dell’European Volleyball Gala, la manifestazione che tradizionalmente apre la stagione a livello europeo. Nell’occasione si terranno anche i sorteggi dell’edizione 2021-2022 della Champions League maschile e femminile. Per la Slovenia un’ulteriore tappa di prestigio: “Credo che questa assegnazione sia il risultato del nostro duro lavoro e dell’impegno dimostrato negli ultimi anni – dice il presidente federale Metod Ropret – e del successo di molti grandi eventi, in particolare gli Europei 2019. Finora il Gala è stato organizzato in capitali di primaria importanza come Roma, Mosca e Vienna, e sarà un grande onore per noi entrare in questo elenco e ospitare il meglio del volley europeo“. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Santarelli: “Siamo stati molto regolari. Non era facile l’approccio”

    Di Redazione Bastano 73 minuti di grande volley-prosecco all’A.Carraro Imoco per vincere la prima semifinale della Cev Champions League 2021 in quel di Novara, nella ormai consueta sfida alle padrone di casa dell’Igor, messe ancora ko come domenica scorsa nella finale di Coppa Italia, stavolta con un netto 3-0, buon viatico per il ritorno di martedì prossimo al Palaverde. Santarelli commenta così la prestazione delle sue Pantere: “Una buona gara, abbiamo giocato discretamente non abbiamo avuto dei picchi enormi ma siamo stati molto regolari. Non era facile approcciarla dopo la finale di Coppa Italia, abbiamo dovuto caricare le batterie, ci siamo allenati poco. Le ragazze sono state bravissime e lucide. Contento di questo primo passaggio, adesso dobbiamo giocare un’altra buona partita per arrivare in finale. Non ci illudiamo, Novara arriverà vogliosa di fare risultato a Treviso” LEGGI TUTTO

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    Lavarini: “Abbiamo fatto scivolare via la partita verso il baratro”

    Di Redazione Sconfitta interna per la Igor Volley di Stefano Lavarini nella gara d’andata delle semifinali di CEV Champions League: le azzurre cedono in tre set nel derby contro Conegliano, che ipoteca così il passaggio alle Superfinals. Martedì 23 marzo alle 20.30, il match di ritorno a Treviso: per centrare la qualificazione, Novara dovrebbe vincere 3-0 o 3-1 e poi aggiudicarsi anche il successivo “golden set”. Stefano Lavarini (allenatore Igor Gorgonzola Novara): “Siamo state in partita per un set e mezzo, pur con i nostri alti e bassi, pagando qualche errore di troppo nei momenti determinanti. Quello che mi dispiace è che dopo quel set e mezzo abbiamo fatto scivolare via la partita verso il baratro, senza lottare fino alla fine. Il modo in cui abbiamo perso il secondo set ha pesato e questo dispiace, perché nel terzo non siamo andati in campo come avremmo potuto e dovuto. Per la gara di ritorno dovremo migliorare tutti gli aspetti della nostra pallavolo”. LEGGI TUTTO