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    Trentino Itas, note e curiosità statistiche in vista della semifinale con Perugia

    Di Redazione
    Alcune statistiche e curiosità emerse dopo la qualificazione alla semifinale di 2021 CEV Champions League della Trentino Itas che si ritroverà di fronte la Sir Sicoma Monini Perugia in un derby tutto italiano.
    DALLE FASE PRELIMINARE ALLA SEMIFINALE. La decima partecipazione al massimo torneo continentale per Club di Trentino Volley si sta rivelando come una fra le più lunghe cavalcate in campo internazionale di sempre. La Società di via Trener in questa sua avventura europea ha già disputato undici partite, tenendo conto che il suo avvio di torneo è iniziato già a settembre e ha visto Giannelli e compagni protagonisti di due turni preliminari di qualificazione prima della Main Phase. La singolare circostanza è dovuta al fatto che la Trentino Itas abbia preso parte alla manifestazione grazie ad una wild card concessa dalla CEV e non per meriti sportivi, visto che ai fini della qualificazione faceva testo la classifica del campionato italiano 2019/20 al momento dell’inizio del lockdown (con Civitanova, Modena e Perugia quindi davanti a Trento). La squadra di Lorenzetti è l’unica ad aver centrato la qualificazione la semifinale partendo dai turni preliminari ed è l’unica compagine ancora imbattuta in questa edizione della manifestazione assieme a Kazan (che però ha giocato solo otto partite).
    PRIMA “DOPPIA SEMIFINALE” DI CHAMPIONS. Il doppio successo su Berlino ha garantito la qualificazione alla sesta semifinale di Champions League della storia di Trentino Volley. A differenza dalle cinque precedenti, in questo caso però il penultimo atto del torneo si articolerà su un doppio confronto (andata in casa, ritorno in trasferta) e non su una partita singola da giocare in campo neutro durante una Final Four. La sfida con Perugia sarà quindi inedita anche da questo punto di vista. Il Club di via Trener ha, fra l’altro, un particolare feeling con la semifinale della manifestazione, essendo riuscita a passare il turno e quindi a qualificarsi per la finale in quattro delle precedenti cinque circostanze: edizione 2009 (3-0 su Macerata a Praga), 2010 (3-1 sul Bled a Lodz), 2011 (3-0 sullo Jastrzebski) e 2016 (3-0 su Civitanova). L’unico ko è relativo al 2012 (1-3 con il Kazan). Le semifinali a doppio turno giocate nelle competizioni europee da Trentino Volley sono quelle riferite alle partecipazioni alla CEV Cup: edizione 2015 (3-2 e 3-1 sul Kedzierzyn-Kozle), 2017 (3-0 e 2-3 sul Fenerbahce) e 2019 (3-0 e 3-1 sull’Olympiacos).
    TERZO DERBY ITALIANO IN SEMIFINALE. In due delle cinque precedenti semifinali di Champions League, Trentino Volley aveva già giocato un derby italiano ed in entrambi i casi contro la Lube: 4 aprile 2009 a Praga (Repubblica Ceca, successo in tre set alla O2 Arena) e 16 aprile 2016 a Cracovia (Polonia, successo per 3-0 alla Tauron Arena).
    DECIMA SEMIFINALE CONTRO PERUGIA. L’abbinamento in semifinale con Perugia rappresenterà una prima volta solo in Champions League. In tutte le altre manifestazioni italiane organizzate dalla Lega Pallavolo Serie A, il confronto è andato invece spesso in scena, tant’è vero che in totale Trentino Volley e Sir Safety Volley hanno alle spalle già nove sfide in semifinale, distribuite in egual misura: tre volte nei Play Off Scudetto (2015, 2017 e 2018), tre in Coppa Italia (2015, 2018 e 2021) e tre in Supercoppa Italiana (2017, 2018 e 2020). Il bilancio gialloblù è di tre passaggi del turno e di sei eliminazioni.
    CENTRALI… A CAMPI INVERTITI. Gli unici giocatori ancora presenti nell’attuale rosa di Trentino Volley che disputarono anche la precedente ed ultima semifinale di Champions League, il 16 aprile 2016 a Cracovia, sono il libero Carlo De Angelis ed il Capitano Simone Giannelli. Al centro della rete vi era però anche Sebastian Solé, che dal 17 marzo si troverà dall’altra parte della rete vestendo la casacca di Perugia; esattamente l’opposto di quanto accadrà a Podrascanin, che nel 2016 vestiva la maglia della Cucine Lube, regolata in quella occasione per 3-0 dai gialloblù.
    I NUMERI NELLE COPPE EUROPEE. Quella in corso è la decima partecipazione di sempre di Trentino Volley alla CEV Champions League, la quindicesima assoluta in campo europeo. La Società di via Trener ha infatti partecipato durante la stagione 2004/05 senza troppo fortuna prima alla Top Teams Cup (dove venne eliminata dagli olandesi dell’Ortec Nesselande Rotterdam nella fase preliminare giocata al PalaTrento) e poi alla Coppa CEV, trofeo vinto nel 2019 e caratterizzato anche da due finali perse al golden set (nel 2015 con Mosca, nel 2017 con il Tours). Tenendo conto di tutte le competizioni europee disputate, Trentino Volley è sin qui scesa in campo per 141 gare ufficiali: il bilancio è di 115 vittorie (58 a Trento, 57 in trasferta) e 26 sconfitte (20 in Champions League, 5 in CEV e 1 in Top Teams Cup). Il risultato più frequentemente ottenuto è il 3-0, ricorso nel 49,6% dei casi (70 partite, 41 di queste casalinghe); quello che si è verificato il minor numero di volte è la sconfitta per 0-3 (cinque volte).
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Hit Parade europea, tra Champions League e Festival di Sanremo

    Di Stefano Benzi
    Nella settimana di un Festival di Sanremo che passerà alla storia per la presenza di Ibrahimovic e l’assenza del pubblico, tra canzoni a un primo ascolto non indimenticabili, il desiderio è quello di abbinare le imprese, non esclusivamente positive, delle nostre squadre nelle varie Coppe europee ad alcuni brani del recente passato sanremese. Non necessariamente i brani più belli o più conosciuti. Ma quelli che magari meritano di essere riscoperti. Vediamo che cosa riportano alla memoria le squadre impegnate nella Champions League maschile.
    1) Modena, come Achille Lauro
    Trasformista, capace di dimostrare di essere tutto e l’esatto contrario di tutto. Perfetta, nella sua migliore partita della stagione nella gara d’andata, travolta da Perugia nel match di ritorno e incapace di resistere a una squadra sulla carta più forte ma sulla quale forse poteva avere ancora l’ultima parola. Modena lascia la Champions League dimostrando di essere una squadra ancora in evoluzione, alle prese con una stagione non facile che forse servirà soprattutto a Giani per la squadra che verrà.
    Achille Lauro presenta a Sanremo 2020 una canzone eccellente, dirompente, sguaiata, ricca di citazioni che i critici hanno capito al sesto o settimo giro. La canzone è andata benino e, dichiarato superfavorito, Achille Lauro è arrivato solo all’ottavo posto: forse perché erano tutti distratti dai suoi vestiti…

    2) La vita spericolata di Perugia
    La vittoria di Perugia contro Modena fa notizia e clamore: soprattutto per la sua autorevolezza, se vogliamo quasi per la sua arroganza. Partita dominata fino all’esplosivo Golden Set, chiuso sul 15-5. Una partita che si sposa con le dichiarazioni del presidente perugino Gino Sirci: “Magari a Modena abbiamo perso perché non ero presente…”.
    Un personaggio che a Sanremo non è passato inosservato, pur senza aver ottenuto risultati evidenti. Nel 1982 non era nemmeno entrato in finale, ultimo con “Vado al Massimo”; l’anno dopo si era classificato penultimo con “Vita Spericolata”. È ovviamente Vasco Rossi. Le sue esibizioni sono state epiche. Il primo arriva a Sanremo stonatissimo perché, parole sue in conferenza stampa, aveva visto una donna all’autogrill, si era innamorato e non dormiva da tre giorni. Sul palco canta un bizzarro reggae, un testo nel quale insulta un paio di critici e giornalisti (“qui si va a finire male, di diventare come quel tale che scrive sul giornale”). Poi si infila il microfono in tasca e se ne va dal palco lasciando la coda del nastro: il microfono gli cade dalla giacca e finisce per terra. Sembra uno scherzo.
    Ma l’anno dopo fa peggio: a fine canzone, prima del refrain, lascia il palco barcollando con il brano ancora in onda. La canzone viene tagliata. Vasco Rossi, che aveva litigato con gli organizzatori, e decide di rivelare a modo suo al pubblico televisivo che era tutto in play back.

    3) Tutti gli sbagli della Lube
    L’eliminazione della Lube Civitanova contro i polacchi dello Zaksa è certamente una delle notizie più cupe di questa Champions League: abbiamo due semifinaliste e sicuramente una finalista, che uscirà dal derby tra Trento e Perugia. Ma l’assenza della Lube non era messa in preventivo e getta qualche incertezza sul futuro della squadra anche in Superlega dopo il recente cambio in panchina.
    C’è una canzone che al festival di Sanremo ha fatto storia. I Subsonica la presentano nel 2000 scrivendola in quattro e quattr’otto senza nemmeno inserirla in uno dei propri album più riusciti, “Microchip emozionale”. I ‘ragazzi sonici’ litigano parecchio prima di decidersi di andare al Festival che aveva fatto male, molto male, a diversi gruppi brillanti prima di loro. Alla fine partecipano: perché c’è un’orchestra pazzesca e perché sono abbastanza folli per farlo. Quando si presentano sul palco a presentarli è niente meno che Luciano Pavarotti.
    Il loro brano non ha niente a che fare con il Festival. Una canzone brutalmente elettronica, negativa, che parla di un rapporto sporco, malato, che non trova una spiegazione se non proprio nell’alienazione che genera. Samuel canta con il suo mazzo di microfoni distorti in un arrangiamento d’archi sofferto e un po’ tetro. È un testo sofferto, difficile, di un protagonista alla ricerca di una cura o di una catarsi: “Tu il mio orgoglio che può aspettare, anche quando c’è più dolore, non trovo un rimpianto… Non riesco ad arrendermi a tutti i miei sbagli”. Samuel, cantante dei Subsonica, spiegando la sua canzone disse… “la dedichiamo a chi cerca la sua strada, in un rapporto o dentro di sé”. Vale anche per la Lube.

    4) L’ascesa irresistibile di Trento
    L’Itas Trentino di Lorenzetti non si è mai negata le imprese impossibili, figuriamoci quelle abbordabili. Brilla in Europa, si regala un titolo mondiale e poi torna in Italia a litigare con le altre superpotenze, Perugia, Modena e Civitanova, in attesa di essere protagonista e scrivere un nuovo momento di gloria. La vittoria contro il Berlin Recycling Volleys in una sfida mai in discussione garantisce ulteriore autorevolezza a una squadra che contro i tedeschi si permette il lusso di giocare in scioltezza e ruotare la panchina. Trento dà sempre l’impressione di essere una squadra con una prospettiva. Non è un caso che il contratto di Lorenzetti, indipendentemente da come andrà questa stagione, sia già stato rinnovato.
    Nel 2002 al Festival di Sanremo si presenta Daniele Silvestri con una canzone stralunata e molto divertente. Accompagnata da Fabio Ferri, un suo amico attore che interpreta i panni di un curioso ballerino con poteri paranormali, “Salirò” diventa un tormentone. La canzone fu scritta da Silvestri in un momento difficile, poco dopo la perdita del padre, scomparso nel maggio dell’anno prima. Alberto Silvestri era stato autore televisivo (Maurizio Costanzo Show) e sceneggiatore di decine di film e fiction di successo. Abbattuto dalla mancanza del papà, per lui un vero punto di riferimento, Silvestri scrive un brano dal testo dolce-amaro e malinconico che bisogna analizzare con cura per non cadere nella faciloneria di un brano ruffiano che tra melodia e balletto inganna tutti. La canzone spopolerà nelle classifiche della stagione e risulterà uno dei dischi più venduti del 2002. LEGGI TUTTO

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    Derby italiano Novara-Conegliano. Chirichella: “Serviranno due partite senza sbavature”

    Foto Ufficio Stampa Igor Gorgonzola Novara

    Di Redazione
    Derby tutto italiano in semifinale di Champions League, con le azzurre di Stefano Lavarini chiamate all’impresa contro le venete di Conegliano, formazione in serie positiva da oltre 50 partite e che, di fatto, non perde una partita ufficiale dalla finale europea 2019 di Berlino. L’unica eccezione è rappresentata dal match di Perugia del dicembre 2019, giocato però con l’intera formazione titolare a riposo. Il match di andata si giocherà a Novara tra il 16 e il 18 marzo, mentre il ritorno è fissato per la settimana successiva a Treviso.Saranno tre le italiane in corsa per il successo finale, con Busto Arsizio che affronterà nell’altra semifinale la corazzata turca del Vakifbank Istanbul. Andata in Turchia e ritorno in Italia per la doppia sfida che manderà alle Superfinals di Verona la rivale della vincente dello scontro tra Novara e Conegliano.Le voci azzurre:Cristina Chirichella (capitano Igor Gorgonzola Novara): “Sapevamo fin dal sorteggio che una volta superato il Fenerbahce ci saremmo trovati a vivere un derby italiano e che chi avesse superato il turno, tra Conegliano e Scandicci, sarebbe stato un avversario di altissimo livello. Conegliano è una formazione fortissima, che può vantare campionesse in ogni reparto di gioco ma personalmente credo che qualsiasi avversario ci si trovi ad affrontare in una semifinale di Champions League sia lì con merito e che quindi rappresenti un ostacolo molto tosto. Nel match di ritorno in campionato abbiamo messo in campo qualcosa in più rispetto alla gara d’andata, anche se purtroppo non è bastato e ottenere il successo. Ora nel doppio confronto serviranno due partite senza sbavature per centrare la qualificazione alla finalissima. Di certo daremo tutto per difendere il titolo conquistato a Berlino“.Enrico Marchioni (direttore generale Igor Gorgonzola Novara): “Sarebbe stato bello ripetere in finale l’incrocio del 2019 ma purtroppo il sorteggio ci farà incontrare prima. Il ruolino di marcia di Conegliano, che non perde di fatto proprio da quella finale se si eccettua la partita di Perugia lo scorso anno, giocata però con una formazione ampiamente rimaneggiata, spiega perfettamente come ci voglia più di un’impresa per avere la meglio delle gialloblù in un doppio confronto. E’ giusto ed è normale che ci si misuri con formazioni di questo livello, in fondo ci troviamo a giocare una semifinale di Champions League ed è ovvio che la competizione sia serrata. Ci aspettiamo due sfide durissime e le affronteremo con la consapevolezza che queste rappresentino un passaggio importante di quel percorso di crescita che abbiamo avviato in estate, con l’inizio di un nuovo progetto tecnico. Fino a qui abbiamo disputato un’ottima stagione ma è anche da appuntamenti come la prossima Coppa Italia o la semifinale con Conegliano che passa la possibilità di compiere qualcosa di straordinario. L’obiettivo è andare in campo al massimo per uscirne senza alcun rimpianto, a prescindere da quello che sarà il risultato“.
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nikola Grbic: “La vittoria sulla Lube è la cosa più bella della mia carriera”

    Di Redazione
    Dal punto di vista dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, quella compiuta eliminando i campioni d’Europa e del mondo in carica dalla Champions League è un’impresa storica. E l’allenatore Nikola Grbic, commentando con Sportowe Fakty la vittoria al Golden Set sulla Cucine Lube Civitanova, non ha dubbi: “Questa è la cosa migliore della mia carriera da allenatore. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, perché anche quest’anno hanno dimostrato di avere grandi qualità, di saper giocare di squadra e di essere molto motivati“.
    “Sapevamo che sarebbe stata molto dura – continua Grbic – perché giocavamo contro una delle migliori squadre non solo d’Italia o d’Europa, ma del mondo. Una squadra che può contare su giocatori fantastici, in grado di cambiare il destino dell’incontro con le loro azioni individuali. È stata una grande sfida per noi. Siamo riusciti a vincere sul loro campo e siamo stati bravi a soffrire al ritorno. Alla fine abbiamo vinto perché ci siamo dimostrati migliori nel momento più importante“.
    Adesso lo Zaksa è atteso da un’altra sfida molto impegnativa contro lo Zenit Kazan: “Dovremo replicare quello che abbiamo fatto contro la Lube – afferma l’allenatore serbo – dobbiamo essere pronti per il loro gioco. Eserciteranno un’enorme pressione su di noi con la battuta e con il muro, sono fondamentali in cui sono eccezionali. Ma in questa fase puoi trovare solo una delle squadre migliori al mondo. Se vogliamo vincere la Champions, dobbiamo batterle tutte“.
    (fonte: Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    Trento, tutti i numeri verso la semifinale di Champions con Perugia

    Di Redazione
    Con il match di ieri sera alla BLM Group Arena si è completato il programma dei quarti di finale di 2021 CEV Champions League, definendo gli accoppiamenti di semifinali. In ben due dei quattro confronti giocati fra martedì e ieri sono serviti i golden set per assegnare la qualificazione, vinti in entrambi i casi dalle squadre che giocavano in casa (Kedzierzyn-Kozle e Perugia).
    Questi gli abbinamenti di semifinale di 2021 CEV Champions League:Zenit Kazan (Rus)-Grupa Azoty Kedzierzyn-KozleTrentino Itas (Itas)-Sir Sicoma Monini Perugia (Ita)
    Per Trentino Volley lo scoglio da superare per accedere alla Finale del primo maggio a Verona sarà quindi rappresentato dalla Perugia; un abbinamento a tinte tricolori nel secondo doppio turno ad eliminazione diretta del tabellone, che consentirà alla SuperLega italiana di essere già sicura di avere una rappresentante nell’ultimo atto della competizione; la sfida fra Trentino Volley e Sir Sicoma Monini andrà a completare la storia del confronto fra le due realtà, che sino ad oggi si erano sfidate in tutte le competizioni nazionali (Regular Season, Play Off, Coppa Italia e Supercoppa Italiana), ma mai in campo europeo.Il match d’andata andrà in scena fra il 16 e 18 marzo alla BLM Group Arena di Trento, quello di ritorno una settimana dopo al PalaBarton di Perugia fra il 23 e 25 marzo. Per la definizione della data e dell’orario ufficiali di gioco bisognerà attendere la conferma dalla singole Società, in accordo con la CEV e le televisioni detentrici dei diritti.
    Accederà alla Finale la squadra che nell’arco del doppio confronto avrà ottenuto il maggior numero di punti nella classifica stilata in base alle due gare in cui vengono assegnati – come per il campionato di SuperLega – 3 punti per la vittoria per 3-0 e 3-1, 2 per la vittoria per 3-2 e 1 per la sconfitta per 2-3. Il golden set (parziale di spareggio da disputare sino al 15 al termine della seconda gara) si giocherà solo in caso di pari punti.
    Questo il dettaglio statistico di Trentino Volley nelle partite già giocate contro la Sir Safety Conad Perugia:Partite ufficiali giocate: 37 (17 al PalaTrento, 15 al PalaEvangelisti, 1 al PalaDozza di Bologna, 1 all’Unipol Arena di Bologna, 2 a Civitanova Marche, 1 a Bari).Vittorie: 19 (13 al PalaTrento, 5 al PalaEvangelisti, 1 al PalaDozza di Bologna); 6 per 3-0 (3 al PalaEvangelisti, 3 al PalaTrento), 7 per 3-1 (6 al PalaTrento, 1 al PalaEvangelisti), 6 per 3-2 (3 al PalaTrento, 2 al PalaEvangelisti, 1 al PalaDozza di Bologna).Sconfitte: 18 (4 al PalaTrento, 10 al PalaEvangelisti, 1 all’Unipol Arena di Bologna, 2 a Civitanova Marche, 1 a Bari); 1 per 2-3 (1 al PalaEvangelisti), 10 per 1-3 (3 al PalaTrento, 5 al PalaEvangelisti, 2 a Civitanova Marche), 7 per 0-3 (1 al PalaTrento, 4 al PalaEvangelisti, 1 a Bari, 1 all’Unipol Arena di Bologna).Nella stagione 2020/21:
    18 ottobre 2020, regular season SuperLega (al PalaTrento): Itas Trentino-Sir Safety Conad Perugia 1-3 (25-17, 22-25, 17-25, 25-27)
    3 gennaio 2021, regular season SuperLega (al PalaEvangelisti): Sir Safety Conad Perugia-Itas Trentino 1-3 (20-25, 25-23, 19-25, 21-25)
    30 gennaio 2021, semifinale di Coppa Italia (all’Unipol Arena di Bologna): Sir Safety Conad Perugia-Itas Trentino 3-0 (25-19, 25-14, 25-17)
    Derby italiani di Trentino Volley nelle Coppe Europee: 104 aprile 2009 – semifinale Champions League a Praga: Trentino Volley-Lube Banca Macerata 3-0 (25-21, 25-19, 25-23)22 febbraio 2012 – Playoffs 6 Champions League, andata: Lube Banca Marche Macerata-Trentino PlanetWin365 3-2 (16-25, 19-25, 25-18, 25-22, 15-9)1 marzo 2012 – Playoffs 6 Champions League, ritorno: Trentino PlanetWin 365-Cucine Lube Banca Marche Macerata 3-0 (25-18, 25-22, 25-21) golden set 15-916 aprile 2016 – semifinale Champions League a Cracovia: Trentino Diatec-Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-19, 25-20, 25-18)1 marzo 2017 – quarti di finale CEV Cup, andata: LPR Volley Piacenza-Trentino Diatec 0-3 (19-25, 23-25, 21-25)15 marzo 2017 – quarti di finale CEV Cup, ritorno: Trentino Diatec-LPR Volley Piacenza 3-1 (25-20, 25-22, 22-25, 25-15)4 aprile 2018 – Playoffs 6 Champions League, andata: Cucine Lube Civitanova-Trentino Diatec 3-1 (25-22, 23-25, 25-19, 28-26)11 aprile 2018 – Playoff 6 Champions League, ritorno: Trentino Diatec-Cucine Lube Civitanova 2-3 (19-25, 21-25, 25-20, 27-25, 15-17)26 gennaio 2020 – Pool A Champions League, andata: Cucine Lube Civitanova-Trentino Itas 3-0 (25-21, 25-18, 25-15)13 febbraio 2020 – Pool A Champions League, ritorno: Trentino Itas-Cucine Lube Civitanova 1-3 (26-24, 29-31, 17-25, 22-25)
    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Obiettivo centrato per la Trentino Itas: sarà derby con Perugia

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Sarà di nuovo derby italiano nelle semifinali di Champions League maschile: la Trentino Itas centra l’obiettivo qualificazione e raggiunge la Sir Sicoma Monini Perugia, che affronterà nel penultimo atto della competizione. La sfida di ritorno dei quarti di finale contro il Berlin Recycling Volleys è tirata per due set, quelli decisivi per la qualificazione: la squadra di Lorenzetti li vince grazie a un attacco praticamente perfetto (61% nel primo parziale, senza errori né murate) e una grande solidità in seconda linea. Definita anche l’altra semifinale: lo Zenit Kazan, che ha eliminato lo Skra Belchatow, affronterà lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle.
    Trentino Itas-Berlin Recycling Volleys 3-0 (25-22, 25-21, 25-14)Trentino Itas: Cortesia 2, Argenta 3, Michieletto 5, Sperotto, Rossini (L), Lucarelli 8, Giannelli, Kooy 3, Abdel-Aziz 12, Sosa Sierra 4, Podrascanin 5, Lisinac 4, De Angelis (L). All. Lorenzetti.Berlin Recycling Volleys: Kowalski (L) ne, Le Roux, Davy Silva 3, Renan Michelucci 1, Grankin 4, Brehme 2, Carle 3, Zenger (L), Kessel 1, Tuia 7, Patch 8, Kaliberda 2, Eder Carbonera 7, Pujol. All. Enard.Arbitri: Bernstrom e Cambré.Note: Incontro disputato a porte chiuse. Trento: battute vincenti 7, battute sbagliate 12, attacco 57%, ricezione 57%-23%, muri 8, errori 19. Berlin: battute vincenti 3, battute sbagliate 23, attacco 45%, ricezione 44%-24%, muri 5, errori 28.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio firma l’impresa: eliminato l’Eczacibasi, è semifinale!

    Di Redazione
    [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO]
    Si completa a Istanbul la straordinaria impresa della Unet E-Work Busto Arsizio, che elimina il favoritissimo Eczacibasi VitrA e si qualifica alle semifinali di Champions League femminile, un risultato impossibile da pronosticare anche soltanto a metà stagione. La partita è ancora in corso, ma le Farfalle hanno già vinto i due set necessari per il passaggio del turno: il penultimo atto della massima competizione europea vedrà dunque in campo tre formazioni italiane su quattro, un bilancio da record. Le bustocche dovranno vedersela con la corazzata VakifBank, che ha superato anche al ritorno il Chemik Police.
    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zenit Kazan doma lo Skra Belchatow e torna in semifinale

    Di Redazione
    Dopo un solo anno di digiuno (peraltro nell’edizione poi cancellata per la pandemia) lo Zenit Kazan torna tra le prime quattro di Champions League maschile, un club esclusivo in cui è sempre stato presente dal 2010 a oggi, vincendo cinque edizioni. Dopo il 3-1 dell’andata sul campo dello Skra Belchatow, la squadra russa vince al tie break la gara di ritorno, che in realtà aveva già dato il suo verdetto dopo il terzo set; in semifinale lo Zenit incontrerà lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle, che ieri ha eliminato la Cucine Lube Civitanova.
    Lo Skra comincia benissimo e spaventa i padroni di casa con un primo set sempre condotto (12-16, 18-21), ma poi salgono in cattedra i bombardieri dello Zenit: Mikhaylov, Ngapeth e soprattutto Bartosz Bednorz, che contro i suoi connazionali dà il meglio come all’andata, firmando 15 punti con il 55% (prima di uscire nel quarto set, come quasi tutti i titolari). Decisiva anche la supremazia a muro della squadra di Alekno, con 11 muri-punto che nascondono anche i 34 errori di squadra. Lo Skra prova a tirare la battuta a mille e rendersi pericoloso con il solito Mateusz Bieniek, ma gli attaccanti sono spuntati e l’eliminazione è inevitabile.
    Zenit Kazan-PGE Skra Belchatow 3-2 (22-25, 25-19, 25-17, 13-25, 15-12)Zenit Kazan: Voronkov 10, Surmachevskiy 5, Volvich 8, Alekno, Volkov 6, Ngapeth 12, Bednorz 15, Krotkov (L), Butko 3, Kononov 5, Zemchenok 2, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 15. All. Alekno.PGE Skra Belchatow: Filipiak ne, Sander 6, Klos 5, Adamczyk 2, Katic 6, Ebadipour 10, Petkovic 9, Lomacz 3, Piechocki (L), Milczarek (L), Bieniek 7, Mitic, Sawicki 8, Huber 8. All. Gogol.Arbitri: Gradinski e Ozbar.Note: Spettatori 3000. Zenit: battute vincenti 8, battute sbagliate 21, attacco 51%, ricezione 35%-20%, muri 11, errori 34. Skra: battute vincenti 10, battute sbagliate 11, attacco 41%, ricezione 45%-27%, muri 6, errori 19.
    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO