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    Trento, Mosna elogia i suoi: “Una squadra che ha cuore, orgoglio e tecnica”

    Di Redazione L’Itas Trentino ha finalmente sfatato il tabù Eurosuole Forum in Gara 1 di Semifinale Play Off Scudetto contro la Cucine Lube Civitanova, mai espugnato prima in ben diciassette precedenti. Una squadra che sta dimostrando tutto il suo valore e che fa del gruppo la propria forza. «Siamo felicissimi – spiega il presidente Diego Mosna nell’intervista rilasciata al quotidiano l’Adige -perché, dopo un inizio difficile, stiamo finalmente vedendo l’Itas che avevamo immaginato quando la stavamo costruendo: una squadra che ha cuore, orgoglio e tecnica». Pensare che all’inizio della Pool di Champions vi siete trovati a dover giocare con Nimir alzatore a causa del Covid… Poteva andare tutto a carte quarantotto. «In quell’occasione penso che abbiamo fatto un’impresa. Vincere le tre partite di Champions con la squadra in emergenza è stato il momento della svolta della nostra stagione». Ora, per quanto riguarda la Champions League, avete conquistato la finale di Verona, il Primo maggio. Di fronte avrete lo Zaksa di Grbic. «Una squadra tosta. Però anche noi siamo una squadra tosta e senz’altro sarà una bella partita. Del resto in finale di Champions non si arriva per caso. Vale per noi, come vale per loro. Peccato solo che si giochi senza pubblico. Una limitazione che trovo assurda perché si sarebbe potuto limitare gli ingressi. Invece giocarla a porte chiuse è proprio una disdetta». Al dl là della Champions, per il prossimo anno come pensate di impostare la pianificazione? «In questo clima non sarà facile. Anzi dirò di più: seriamente è impossibile fare piani. Certo è che un’altra stagione senza pubblico sarebbe insostenibile. Tuttavia saremmo contenti di mantenere la stessa squadra». Questo tranquillizzerà i tifosi che anche domenica, durante la partita con Civitanova, in tv hanno sentito parlare delle voci sull’addio di Lucarelli. «La situazione è molto semplice: lui ha un contratto con noi per un altro anno e noi faremo di tutto per farlo rimanere. Ma non possiamo legare nessuno: se una squadra gli fa un’offerta che lui ritiene di non poter rifiutare, la squadra ci pagherà il buy out». Gara2 si giocherà a Trento, giovedì sera. Che partita sarà? «Loro arriveranno con il coltello tra i denti perché sono una squadra fortissima e perché nei playoff è così: ogni volta c’è sempre da alzare il livello perché a questo punto arrivano solo campioni e di solito i campioni in queste circostanze giocano bene. Possiamo dire che adesso, nella serie, noi siamo leggermente, anzi leggerissimamente, in vantaggio. Ma per vincere tre partite la strada è ancora lunga». LEGGI TUTTO

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    Note e curiosità statistiche sulla finale di Champions raggiunta da Trento

    Di Redazione Alcune statistiche e curiosità emerse dopo la qualificazione alla Finale di di 2021 CEV Champions League di Trentino Volley. Indipendentemente dal risultato finale, la decima partecipazione al massimo torneo continentale per Club di Trentino Volley rappresenterà la sua più lunga cavalcata in campo internazionale di sempre. La Società di via Trener nell’edizione 2021 della CEV Champions League ha già disputato tredici partite, tenendo conto che il suo avvio di torneo è iniziato già a settembre e ha visto Giannelli e compagni protagonisti di due turni preliminari di qualificazione prima della Main Phase. La singolare circostanza è dovuta al fatto che la Trentino Itas abbia preso parte alla manifestazione grazie ad una wild card concessa dalla CEV e non per meriti sportivi, visto che ai fini della qualificazione faceva testo la classifica del campionato italiano 2019/20 al momento dell’inizio del lockdown (con Civitanova, Modena e Perugia quindi davanti a Trento). La squadra di Lorenzetti è l’unica di sempre a cui è riuscita l’impresa di arrivare fino in fondo partendo dal primo turno preliminare. Con la qualificazione staccata mercoledì sera in Umbria, Trentino Volley ha confermato il proprio recente trend in merito alle Finali delle Coppe Europee, a cui accede regolarmente almeno ogni due anni da sei stagioni a questa parte. Dal 2015 in poi, la Società di via Trener negli anni solari dispari è sempre arrivata all’ultimo atto della competizione continentale a cui era iscritta: nel 2015 giocando la finale di CEV Cup (persa poi al golden set a Mosca), nel 2017 in CEV Cup (persa anche in questo caso al golden set a Tours), nel 2019 in CEV Cup (vinta ad Istanbul) ed appunto nel 2021 in CEV Champions League. In questo lasso di tempo c’è stata anche l’eccezione che conferma la regola: anno 2016, finale di Champions League, persa al tie break con Kazan a Cracovia. Cinque finali continentali in sette stagioni; di fatto Trentino Volley ha mancato la qualificazione all’ultimo atto di un torneo CEV solo nel 2018, tenendo conto che nel 2020 la sua corsa in Champions League è stata interrotta causa pandemia. l confronto del primo maggio all’AGSM Forum di Verona fra Trentino Itas e Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle sarà contraddistinto da illustri ex di turno. Da un parte ci sarà Nikola Grbic, allenatore della squadra polacca, ma al tempo stesso indimenticato capitano e palleggiatore dei primi due titoli della storia di Trentino Volley: scudetto 2008 e, guarda caso, Champions League 2009; dall’altra invece ci saranno Nimir Abdel-Aziz e Dick Kooy, che hanno vestito insieme la maglia del Kedzierzyn-Kozle nel corso della stagione 20014-15, in cui guarda caso, ci fu spazio anche per un doppio confronto di semifinale fra i due Club (CEV Cup, turno passato da Trento). La seppur ininfluente sconfitta di mercoledì sera al PalaBarton di Perugia per 2-3 ha chiuso la striscia di tredici vittorie consecutive nelle Coppe Europee di Trentino Volley che durava dal 13 febbraio 2020 (ko casalingo con la Lube in Champions). Il filotto appena terminato rappresenta la seconda miglior serie gialloblù di sempre in Champions League; la prima comprende quindici affermazioni di seguito ed è stata realizzata fra il 4 novembre 2008 (3-0 casalingo sul Bled) ed il 5 gennaio 2010 (sconfitta per 1-3 a Mosca). Nell’attuale rosa di Trentino Volley sono due i giocatori presenti anche alla precedente Finale di CEV Champions League disputata da Trentino Volley, il 17 aprile 2016 alla Tauron Arena di Cracovia: il palleggiatore (e ora Capitano) Simone Giannelli ed il libero Carlo De Angelis, entrambi cresciuti nel settore giovanile gialloblù. Per loro due il match dell’AGSM Forum di Verona sarà l’occasione giusta per provare a scrivere un finale differente nel torneo. Quella del primo maggio all’AGSM Forum sarà la seconda Finale di sempre di una competizione ufficiale che Trentino Volley giocherà a Verona. L’unico precedente è riferito all’epilogo della Coppa Italia 2011, giocata proprio nell’impianto scaligero il 23 gennaio e persa per 0-3 contro Cuneo guidata in regia proprio da Nikola Grbic. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Champions, nono confronto tra Trento e il Kedzierzyn-Kozle

    Di Redazione Cinque anni dopo la Finale della Tauron Arena di Cracovia, Trentino Volley sarà di nuovo protagonista della partita che assegnerà il titolo di Campione d’Europa. Ad affrontarla ci sarà la compagine polacca del Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, che al pari dei gialloblù ha staccato ieri sera la qualificazione all’ultimo atto della 2021 CEV Champions League, avendo la meglio dei russi del Kazan.Quella che si giocherà in gara unica all’AGSM Forum di Verona sabato primo maggio sarà la prima Finale assoluta in una competizione internazionale fra le due formazioni, che prima d’ora si erano trovate di fronte però anche in una semifinale di CEV Cup (edizione 2015 – passaggio del turno ottenuto da Trentino Volley) ed in altre sei circostanze in Champions League (fase a gironi). L’identikit dell’avversaria della Trentino Itas: Zaksa Kedzierzyn-Kozle (Polonia)Da anni è fra le società di spicco della pallavolo polacca grazie ad un palmares in cui trovano spazio ben otto scudetti e otto Coppe Nazionali (la più recente vinta qualche settimana fa), oltre ad una serie di prestigiosissimi piazzamenti in campo europeo. Il più significativo è senza ombra di dubbio quello fatto registrare nella stagione 2010/11, quando arrivò ad un passo dalla vittoria proprio della Coppa CEV, cedendo solo al golden set nel doppio confronto di finale con la Sisley Treviso. In Champions League invece il miglior risultato di sempre del sodalizio fondato nel 1947 è il terzo posto ottenuto nella Final Four 2003 che si giocò al Forum di Assago a Milano; quella in corso è la decima partecipazione al massimo trofeo continentale in cui sino ad ora ha ottenuto nove vittorie in dieci partite giocate. Nella rosa affidata a Nikola Grbic (indimenticato regista e Capitano delle prime due vittorie di Trentino Volley: Scudetto 2008 e Champions 2009) sono tanti i nomi noti agli appassionati di pallavolo italiana: il palleggiatore francese Toniutti, il centrale statunitense Smith (ex Resovia e Tours), il libero Campione del Mondo 2014 con la Polonia Zatorski ed il centrale della nazionale Kochanowski. I punti di forza della formazione sono rappresentati però soprattutto dai tre attaccanti di palla alta polacchi: gli schiacciatori Sliwka e Semeniuk e l’opposto Kaczmarek. Otto i precedenti ufficiali con Trentino Volley, sfidata nella fase a gironi delle edizioni 2012, 2013 e 2018 della Champions League e nella semifinale di Coppa CEV 2015, quando nel roster polacco figuravano curiosamente anche Nimir e Kooy. Il bilancio sorride ai colori gialloblù per 5-3, con Trento che però ha perso in entrambi i casi al tie break le ultime due partite, giocate il 20 dicembre 2017 in Polonia e poi il 14 febbraio 2018 alla BLM Group Arena. Sestetto tipo: Toniutti (p)-Kaczmarek (o), Semeniuk-Sliwka (s), Kochanowski-Smith (c), Zatorski (l). Il cammino nella 2021 CEV Volleyball Champions LeagueMain Phase – POOL APGE Skra Belchatow-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 0-3 (21-25, 19-25, 19-25)Fenerbahce HDI Istanbul-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 0-3 (21-25, 20-25, 13-25)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Lindemans Aalst 3-0 (25-19, 25-19, 25-17)PGE Skra Belchatow-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (23-25, 25-21, 20-25, 25-19, 10-15)Fenerbahce HDI Istanbul-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 0-3 (23-25, 18-25, 18-25)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Lindemans Aalst 3-1 (21-25, 25-16, 25-15, 25-19)Primo posto finale nel girone con 6 vittorie, 0 sconfitte, 17 punti, 18 set vinti, 3 persi. Quarti di FinaleCucine Lube Civitanova-Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 1-3 (23-25, 25-14, 21-25, 21-25)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Cucine Lube Civitanova 0-3 (22-25, 24-26, 24-26) golden set 16-14 SemifinaliZenit Kazan-Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle 2-3 (25-22, 25-22, 27-29, 22-25, 14-16)Groupa Azoty Kedzierzyn-Kozle-Zenit Kazan 2-3 (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20) golden set 15-13 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Toniutti dopo il successo dello Zaksa: “Che emozione, è fantastico vincere così”

    Di Redazione Difficile trovare le parole, per i giocatori dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, dopo la vittoria nella sfida da brividi con lo Zenit Kazan nella semifinale di ritorno di Champions League: un successo storico, che proietta i polacchi alla prima finale di sempre: “È stata una partita piena di emozioni – dice il palleggiatore Benjamin Toniutti a Sportowe Fakty – era successo anche contro la Lube, ma mercoledì questa sensazione è stata ancora più forte perché abbiamo giocato ben sei set. Abbiamo dimostrato di essere molto forti mentalmente”. Prima di raggiungere l’obiettivo lo Zaksa ha fallito ben 7 match point, tra quarto set e tie break: “Era una situazione molto difficile. Non voglio mentire: ci siamo demoralizzati, perché abbiamo pensato ‘accidenti, stiamo facendo di tutto per vincere e non riusciamo a mettere giù l’ultima palla. Ma siamo rimasti in gioco fino alla qualificazione ed è fantastico“. Un risultato che dà ancora più soddisfazione perché ottenuto contro una corazzata come Kazan: “In alcuni momenti – ricorda il palleggiatore – abbiamo anche fatto buone scelte a muro contro Mikhaylov, ma lui riusciva sempre a mettere giù ogni palla. Quando c’è un giocatore di questo livello dall’altra parte della rete devi accettare che vada così. Ho visto le statistiche, ed entrambe le squadre si sono comportate bene: è una bella sensazione aver vinto una partita così“. Sensazioni condivise anche da Lukasz Kacmarek: “Sono le più grandi emozioni che abbia provato nella mia vita, ma spero di averne di ancora più grandi in futuro. È stata una partita straordinaria, da montagne russe. Gli avversari hanno un’esperienza straordinaria, leggere quanti titoli hanno vinto e quante finali hanno disputato ci fa girare la testa. I pronostici erano tutti per loro, mentre per me e Kamil Semeniuk questa è stata la prima partita con una posta in palio così alta“. (fonte: Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    Quinta finale di Champions League per Trento

    Di Redazione Il rapporto fra Trentino Volley e le competizioni europee sarà sempre particolarmente speciale e ricco di momenti di straordinario significato. Il risultato ottenuto ieri sera al PalaBarton ha infatti permesso alla Società di via Trener di continuare a tenere aperta l’incredibile saga continentale che dal 2009 la contraddistingue. Il Club del Presidente Mosna ieri ha infatti staccato ufficialmente il pass per quella che sarà la sua ottava finale europea di sempre, la tredicesima internazionale, la quinta solo in Champions League. L’atto conclusivo del massimo torneo continentale, in programma sabato primo maggio all’AGSM Forum di Verona, sarà quindi l’ennesimo appuntamento con la storia per un sodalizio già capace di conquistare cinque volte il titolo mondiale per Club, tre volte la Champions League ed in una circostanza la CEV Cup. L’album dei ricordi legato alle manifestazioni CEV diventa sempre più ricco di pagine: la prima è quella legata alla serata del 5 aprile 2009 a Praga, quando opposta all’Iraklis Thessaloniki la formazione gialloblù si impose per 3-1 conquistando il titolo di Campione d’Europa dopo aver superato in semifinale Macerata nel derby tricolore, la seconda invece è riferita al 2 maggio 2010 e al successo nettissimo sulla Dinamo Mosca all’Atlas Arena di Lodz, la terza, indimenticabile, è legata al 27 marzo 2011 e al 3-1 imposto in finale al Kazan presso il PalaOnda di Bolzano mentre la più recente è riferita al successo al tie break di Istanbul del 27 marzo 2019 sui padroni di casa del Galatasaray, che è valsa la vittoria della CEV Cup. Nelle stagioni 2014/15, 2015/16 e 2016/17, le uniche tre sconfitte accusate in una finale continentale, rimediate solo al golden set contro la Dinamo Mosca l’11 aprile 2015 e con il Tours il 15 aprile 2017 in CEV Cup e solo al tie break ancora contro il Kazan a Cracovia (Polonia) nella 2016 CEV Champions League.Lasciando il discorso legato alla singola manifestazione, va sottolineato come quella appena conquistata sia la trentacinquesima finale di sempre per Trentino Volley; nel computo si segnalano anche i ventidue ultimi atti disputati in campo nazionale: 8 Finali scudetto (2008, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2015 e 2017), 7 di Coppa Italia (2010, 2011, 2012, 2013, 2015, 2016, 2017) 7 Supercoppa Italiana (2008, 2010, 2011, 2012, 2013, 2015 e 2018). Il bilancio nelle partite che assegnano un titolo vede la formazione gialloblù vittoriosa in diciotto circostanze su trentaquattro: la particolarità sta nel fatto che Trentino Volley sino ad oggi ha vinto nove delle dodici finali internazionali a cui ha preso parte. All’incredibile ruolino di marcia, oltre alle Champions (2009, 2010 e 2011) vanno infatti aggiunte anche cinque finali del Mondiale per Club, le prime quattro giocate a Doha contro il Belchatow (3-0 l’8 novembre 2009 e 3-1 il 21 dicembre 2010), Jastrzebski (3-1, il 14 ottobre 2011) e Cruzeiro (19 ottobre 2012, 3-0) e l’ultima a Czestochowa (2 dicembre 2018) contro Civitanova. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Solè: “Siamo delusi, ci credevamo. Ora testa al campionato”

    Di Redazione Non riesce alla Sir Sicoma Monini Perugia l’ennesima grande impresa in Champions League.I Block Devils sognano la rimonta per due set e tre quarti, poi l’Itas Trentino reagisce, vince in volata il terzo parziale e si impone di prepotenza anche nel quarto staccando il biglietto per la finale di Verona. Nell’ininfluente tie break, con le squadre rivoluzionate, Perugia coglie la platonica vittoria del match. È questa la stringata sintesi della serata del PalaBarton nel ritorno della semifinale di Champions. Una serata amara per i colori bianconeri. Una serata di certo radicalmente diversa da quella della sfida d’andata perché Perugia stavolta è scesa in campo concentrata e volitiva, convinta di poter ribaltare una situazione complicatissima. E per due set abbondanti ci era anche riuscita con un gioco corale e con battuta ed attacco che giravano a mille. Il terzo parziale, quello a conti fatti risultato decisivo, è vissuto sul filo dell’equilibrio fino al 22-22. La zampata decisiva è stata della squadra ospite ed il 23-25 finale ha probabilmente deciso la qualificazione perché poi nel set successivo Trento è volata, mentre Perugia ha accusato il colpo commettendo 12 errori diretti. I 9 ace (3 per Plotnytskyi e Leon), i 12 muri vincenti (3 di Ricci) ed il 53% finale in attacco di squadra non rendono meno amara la conclusione dell’avventura europea di Perugia che esce di scena ad un passo dalla finale.Resta, questo sì, la prestazione fornita per larga parte del match dalla squadra. Una prestazione da cui, smaltita l’ovvia delusione del momento, i Block Devils devono ripartire perché tra due giorni si torna a giocare con gara 1 di semifinale playoff contro Monza. Sebastian Solè (Sir Sicoma Monini Perugia): “Stava andando come volevamo, anche il terzo set lo abbiamo giocato bene e quella era forse l’occasione da cogliere. Peccato perchè ci credevamo e stasera chiaramente siamo delusi. Ma sono anche orgoglioso di quello che abbiamo fatto perchè siamo stati sempre lì. Adesso dobbiamo pensare al campionato”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Champions, blackout Perugia: non basta il 3-2, Trento vola in finale

    Di Redazione La Sir Sicoma Monini Perugia vede sfuma l’occasione del Golden Set nella semifinale di CEV Champions League, dopo due set che sembravano aver indirizzato il match. La determinazione dei ragazzi della Trentino Itas, trascinati da un ispiratissimo Nimir Abdel-Aziz, porta ad una grande rimonta sul taraflex del Pala Barton: i trentini, dopo il 3-0 dell’andata, si aggiudicano i due set necessari per il passaggio del turno e si conquistano l’accesso alla finale di CEV Champions League che si giocherà il 1° maggio contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle di Grbic. Trento torna così in finale dopo 5 anni: l’ultima volta era stata nella stagione 2015-2016. La cronaca:Lorenzetti conferma lo schieramento già visto in campo sei giorni fa alla BLM Group Arena nella gara d’andata; la Trentino Itas inizia il match con Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. La Sir Sicoma Monini Perugia risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnyskyi schiacciatori, Ricci e Solé centrali, Colaci libero. L’inizio gialloblù è promettente; due muri (di Michieletto su Ter Horst e Lisinac su Ricci) offrono subito uno spunto esterno (3-1), ma Perugia ci mette poco a recuperare il disavanzo con Solé (6-6). Trento opera un altro strappo con altri due block del centrale serbo (12-10), ma anche in questo caso i padroni di casa risalgono la china con Plotnytskyi (13-13) e poi mettono la freccia proprio con le battute del suo martello mancino (14-18). La Trentino Itas ha ancora energie e argomenti per provare ad invertire nuovamente la tendenza e con Nimir si riporta a meno uno (20-21). Nel finale il muro di Solé su Lisinac riallarga il margine (20-23), che la Sir Sicoma protegge sino in fondo con due cambiopalla (22-25). La seconda frazione si apre nel segno dell’equilibrio; sino all’8-8 di fatto si vedono soli cambiopalla, poi gli umbri accelerano con Leon ed un errore di Lisinac (8-10, time out di Lisinac). Alla ripresa la situazione peggiora perché gli ace di Leon (su Michieletto) e Ricci (su Rossini) permettono a Perugia di volare sul +4 (11-15). Ci pensa poi una nuova pesantissima rotazione di Plotnytskyi (13-20) a chiudere di fatto il discorso relativo al secondo parziale, che i gialloblù cedono sul 17-25.  Nel terzo set la Trentino Itas prova a rialzarsi e a reagire, spinta in avanti dal muro di Podrascanin su Ter Horst (4-2) e dall’ace di Lucarelli (7-6). La Sir Sicoma Monini reagisce con Leon (10-10) e poi con Ricci che piazza due block costringendo Lorenzetti a spendere un time out sul 10-12. Alla ripresa però è ancora Solé a fare la voce grossa (12-15); Trento non ci sta e con Nimir e Lisinac ottiene la parità a quota (18-18), portando la contesa verso lo sprint che è di grande intensità. Nimir lancia sul +2 i suoi grazie ad un ace su Colaci (22-20), Ricci con un altro muro pareggia subito i conti (22-22); l’opposto olandese di Trento graffia ancora (24-22) e Podrascanin mette a segno il 25-23 che porta la contesa al quarto set (1-2). Galvanizzata dalla vittoria del precedente parziale, la Trentino Itas parte a razzo nel quarto set (10-7 e poi 12-7) grazie all’efficacia a rete di Nimir e agli errori di Muzaj, schierato titolare sin dall’inizio da Vital Heynen. I gialloblù ci credono sempre di più, volano sulle ali dell’entusiasmo (17-10) anche perché Perugia sembra essere sempre più spuntata. La formazione umbra reagisce sino al 18-15, poi lascia spazio ai gialloblù che non concedono più nulla e chiudono il discorso qualificazione già sul 25-17 con un attacco di Lisinac.Nel quinto set Lorenzetti lascia spazio alla panchina, modificando per cinque settimi il suo sestetto. Perugia prende in fretta il largo e vince già per 6-15 ma alla fine a festeggiare è solo la Trentino Itas. Sir Sicoma Monini Perugia-Trentino Itas 3-2 (25-22, 25-17, 23-25, 17-25, 15-6)Sir Sicoma Monini Perugia: Piccinelli (L), Ricci 7, Vernon-Evans 0, Travica 1, Ter Horst 15, Leon Venero 21, Zimmermann 0, Solè 11, Russo 3, Colaci (L), Muzaj 5, Plotnytskyi 14. N.E. Sossenheimer, Atanasijevic. All. Heynen. Trentino Itas: Cortesia 0, Argenta 2, Michieletto 9, Sperotto 0, Rossini (L), Santos De Souza 11, Giannelli 2, Kooy 0, Abdel-Aziz 17, Sosa Sierra 1, Podrascanin 5, Lisinac 8, De Angelis (L). All. Lorenzetti. Arbitri: Maroszek, Cesare (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa l’ha fatto ancora: Zenit battuto al Golden Set ed è finale

    Di Redazione Per la prima volta nella sua storia lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle approda alla finale della Champions League maschile, e lo fa nel modo più spettacolare ed emozionante possibile. Sconfitta in casa dallo Zenit Kazan per 2-3, lo stesso punteggio dell’andata (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20), la squadra polacca si dimostra ancora una volta infallibile nel Golden Set, che già l’aveva premiata contro Civitanova: il 15-13 vale la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, dove lo Zaksa – dopo aver eliminato le due finaliste del 2019 – troverà la vincente tra Perugia e Trento. Dopo la sfida thrilling di Kazan, quella che va in scena in terra polacca è un’altra battaglia: lo Zaksa va nettamente sotto in ricezione nel primo set, ma reagisce con un secondo parziale perfetto (25-12) e vince con un buon margine anche il terzo. Nel quarto la squadra di Grbic si porta avanti 21-18 e ha ben cinque occasioni per chiudere, tutte annullate: alla fine la spunta lo Zenit sul 28-30, esattamente come all’andata ma a parti invertite. Si va al tie break: lo Zaksa ha altri due match point (14-13, 15-14), ma non li sfrutta e cede ai vantaggi. L’incredibile rimonta dei russi si ferma però al Golden Set, in cui la squadra polacca si fa riavvicinare dall’11-7 al 12-11, chiudendo però al secondo tentativo dopo quasi 3 ore di lotta. Una prestazione ancora una volta di altissimo livello quella di Toniutti e compagni, che fanno meglio dei rivali al servizio (8 ace) e in ricezione, reggendo il ritmo in attacco e a muro: 21 punti a testa per Semeniuk e Kaczmarek, 13 per il centrale David Smith (9 su 12 in attacco e 2 muri). Allo Zenit non bastano la prova super di Mikhaylov (27 punti con il 68%) e quella più che buona di Ngapeth (22), anche perché Bartosz Bednorz stecca la partita e viene sostituito da Voronkov dopo il terzo set. Quella di Verona sarà dunque la prima finale senza Kazan dal 2015 (anche se lo scorso anno la squadra russa era già stata eliminata prima della sospensione per la pandemia). Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Zenit Kazan 2-3 (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20) Golden Set 15-13Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 21, Kochanowski 8, Rejno ne, Toniutti, Staszweski ne, Kluth 1, Sliwka 17, Semeniuk 21, Smith 13, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Zenit Kazan: Voronkov 9, Surmachevskiy, Volvich 6, Alekno, Volkov 6, Ngapeth 22, Bednorz 7, Krotkov (L) ne, Butko 2, Kononov ne, Zemchenok 1, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 27. All. Alekno.Arbitri: Kovar e Mezoffy (Ungheria).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Zaksa: battute vincenti 8, battute sbagliate 19, attacco 55%, ricezione 45%-22%, muri 5, errori 31. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 18, attacco 56%, ricezione 41%-22%, muri 10, errori 31. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO