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    Trento ospita Perugia: in palio un posto per la finalissima. Lorenzetti: “Avversario tostissimo”

    Di Redazione Si gioca giovedì 7 aprile alla BLM Group Arena la gara di ritorno di semifinale di 2022 CEV Champions League – ultimo turno prima della Finale di Lubiana (Slovenia) del 22 maggio. La Trentino Itas ospiterà la Sir Sicoma Monini, già superata per 3-2 all’andata a Perugia, per provare a conquistare la qualificazione. Fischio d’inizio programmato per le ore 20.30. Dopo il risultato vincente ottenuto sette giorni fa in Umbria, i gialloblù tornano in campo per cercare di staccare il pass per la Finale della massima competizione continentale, già disputata lo scorso anno. Per riuscirci servià aggiudicarsi tre set, tenendo conto che per passare il turno è necessaria una vittoria con qualsiasi punteggio oppure perdere la gara ufficiale al tie break ed assicurarsi il successivo golden set. “Il risultato della gara di andata è stato bello e prestigioso ma, di fatto, serve solo per avere ancora intatte le nostre chance di qualificazione, cosa non scontata tenendo conto che l’avversario si chiama Perugia – ha spiegato l’allenatore Angelo Lorenzetti – . Per provare a ripeterci dovremo mettere in campo lo stesso atteggiamento mostrato al PalaBarton, riconoscendo cioè i momenti importanti dell’incontro e comportandoci di conseguenza, senza mai staccare la spina. È un appuntamento bellissimo da vivere, che ci siamo meritati di giocare sino in fondo, con la possibilità di farlo di fronte al nostro pubblico”. Per ottenere l’accesso, per il secondo anno consecutivo, alla Finale di Champions League alla Trentino Itas serve vincere la gara di giovedì con qualsiasi punteggio; è l’unico vantaggio garantito dal successo al tie break dello scorso 30 marzo al PalaBarton. L’ipotesi golden set (il set di spareggio al quindici al termine della gara ufficiale), si verificherà solo in caso di affermazione di Perugia alla quinta frazione, mentre la Sir Sicoma Monini passerà il turno se otterrà il successo al massimo in quattro parziali. Chi supererà il turno affronterà nella Finale di Lubiana del 22 maggio la vincente di Jastrzebski-Kedzierzyn-Kozle (0-3 nel match d’andata, il ritorno giovedì sera in casa di quest’ultimi). (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gino Sirci verso la semifinale: “La partita più importante della stagione”

    Di Redazione Si avvicina il momento della resa dei conti tra Trentino Itas e Sir Sicoma Monini Perugia: domani sera la sfida di ritorno che assegnerà un posto nella Super Final di Champions League, dopo l’affermazione esterna di Trento all’andata. Il presidente Gino Sirci, intervistato dal Corriere dell’Umbria, carica la vigilia: “Per noi sarà la partita più importante della stagione. Dobbiamo vincere assolutamente. Voglio che Perugia sia in palla come lo è stata domenica sera a Cisterna“. Anche dal punto di vista tecnico Sirci ha ben chiaro in mente il piano della partita: “Sarà decisiva la nostra battuta, che non ha funzionato nella gara d’andata, ma che è tornata a farlo a Cisterna. Anche i centrali dovranno servire con incisività. Mi aspetto battute importanti da Solé, Mengozzi, Ricci, che possono mettere in difficoltà la ricezione trentina“. Un’analisi, quella del massimo dirigente umbro, condivisa anche da un grande ex come Jack Sintini sul Corriere del Trentino: “Mi aspetto che Perugia forzi tantissimo il servizio e vada all’arrembaggio. Trento però sfrutterà il fattore campo per essere ancora più convinta. Sarà un’altra grande battaglia fino all’ultimo punto, entrambe hanno il 50% di probabilità di passaggio del turno. Chiunque andrà in finale lo farà con pieno merito, ma l’altra non dovrà essere delusa“. LEGGI TUTTO

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    Perugia verso la semifinale di ritorno. Colaci: “Il nostro obiettivo? Ben chiaro in testa”

    Di Redazione Doppia seduta di lavoro oggi per la Sir Sicoma Monini Perugia. I Bock Devils tornano ad indossare i panni della Champions League e, con la seduta in sala pesi di stamattina e l’allenamento tecnico previsto oggi pomeriggio, danno il via alla breve preparazione per il match di ritorno della semifinale in programma giovedì sera alla BLM Group Arena di Trento contro i padroni di casa della Trentino Itas. Si parte dal successo della scorsa settimana degli uomini di Lorenzetti al PalaBarton al tie break. A Perugia serve una vittoria piena (0-3 o 1-3) per passare il turno, un successo dei ragazzi di Grbic al tie break rimanderebbe la decisione al golden set, una vittoria con qualsiasi punteggio della Trentino Itas sbarrerebbe alla Sir Sicoma Monini la strada per la finale. “Andiamo a Trento carichi e determinati. Vogliamo giocare un’altra grande partita e sfruttare meglio alcune occasioni che a Perugia non abbiamo sfruttato. Sarà una partita complicata perchè giochiamo fuori casa e soprattutto perchè il livello delle due squadre è molto alto e molto vicino. Non vedo l’ora di giocare per godermi questo grande match, una semifinale di Champions contro un grande avversario. Di certo noi abbiamo un obiettivo ben chiaro in testa”. È una delle guide spirituali del gruppo, al secolo il libero Massimo Colaci, a suonare la carica in casa Perugia. Prima della partenza alla volta di Trento, prevista nella mattinata di domani, parla anche il regista Simone Giannelli:“Giovedì spero che vedremo una bella Perugia. È come una finale, per passare il turno bisogna vincere. Ci aspettiamo una Trento combattiva, sappiamo che affrontiamo una squadra forte con tanti grandi giocatori. Andiamo a Trento per dare tutto quello che abbiamo, per giocare al nostro massimo e per fare una bella prestazione”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Da Re: “Piacenza a casa ad allenarsi, Trento a giocarsi la Champions. Fa differenza”

    Di Redazione Definirlo “periodo di fuoco” per l‘Itas Trentino potrebbe apparire riduttivo: un’intera stagione su un piatto che si consumerà in quattro giorni. Champions League, giovedì contro Perugia, Gara 3 dei Play Off, domenica contro Piacenza. Non è il momento di abbassare la guardia per Lorenzetti e i suoi ragazzi, ma calibrare ed equilibrare le energie non è cosa facile, soprattutto quando giochi contro due squadre che possono, e hanno dimostrato di saper impensierire. Il presidente del Trentino Volley, Bruno Da Re, sintetizza così l’epilogo di Gara 2 dei Quarti di finale: “Loro molto bravi, noi molto stanchi. Basti pensare che Russell ha realizzato 33 punti e in gara 1 non si era nemmeno tolto la tuta. Loro sono rimasti a casa ad allenarsi, noi siamo andati in giro per l’Italia a giocare una semifinale di Champions League. Fa tutta la differenza del mondo” ammette in un’intervista di Guido Pasqulini per l’Adige. “La partita di Perugia ha portato via non poche energie fisiche e mentali. Domenica già a inizio partita i ragazzi erano piuttosto “persi”, non erano come al solito belli frizzanti e vivi. Poi sul terzo set mi sono detto che se tenevamo botta per un altro quarto d’ora ce l’avevamo fatta, mala sensazione netta era che più andavamo avanti più rischiavamo” continua. Essere arrivati fino a questo punto e buttare via qualsiasi possibile lieto fine parrebbe quasi uno scherzo del destino. Ma gli impegni ravvicinati, e così importanti, impensieriscono il numero uno della società dolomitica. “Questo è il nostro sport e a questo ci dobbiamo adattare. Giovedi con Perugia sarà battaglia, domenica con Piacenza sarà battaglia. Sono sicuro che i ragazzi daranno tutto in entrambe le occasioni, però noi ne abbiamo un po’ meno ogni giorno che passa. Noi abbiamo rotazioni molto brevi, non abbiamo una rosa così importante, abbiamo giocato un mese senza Lavia, facendo sfinire tutti gli altri, e siamo tuttora in una fase di recupero della sua forma ancora piuttosto lontana rispetto a quella che aveva prima di farsi male. Uscire da entrambe le competizioni sarebbe un peccato per quello che abbiamo fatto fino a oggi e per quello che ci siamo meritati, però bisogna prendere atto di quello che sarà”. Il problema di una panchina più corta di altri roster, gli acciacchi e gli infortuni portano Da Re a immaginare l’ipotesi di riuscire a continuare un solo percorso, non portando a casa entrambe le gare: Champions League o Superlega? “Io, non mi vergogno a dirlo, da sempre preferisco il campionato”. LEGGI TUTTO

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    Matey Kaziyski invita alla calma: “Partita strepitosa, ma conta pochissimo…”

    Di Redazione C’è euforia in casa Trentino Itas, e non potrebbe essere altrimenti dopo la vittoria sul campo della Sir Sicoma Monini Perugia nella splendida semifinale di andata di Champions League. Ma in vista del ritorno di giovedì 7 aprile è fondamentale restare con i piedi per terra, e lo sa bene capitan Matey Kaziyski: “Calma! – dice in un intervista a L’Adige –. So che tutti pensano che sia solo un discorso trito e ritrito tra sportivi, invece purtroppo è la verità: non abbiamo ancora fatto niente. Siamo soddisfatti per aver giocato una partita strepitosa, questo sì. Ai fini della finale, però, conta pochissimo: giovedì a Trento ci sarà una nuova battaglia e sarà ancora più dura. Per fortuna ci sarà la possibilità di riempire il palazzetto“. La sfida del PalaBarton è stata unanimemente considerata una delle più belle degli ultimi anni: “Molti amici – racconta Kaziyski – mi hanno chiamato per dirmi che si sono emozionati guardando la partita in televisione. Be’, ci siamo emozionati anche noi in campo. Non voglio dire che sarebbe stato bello anche se avessimo perso, ma quando giochi una partita così, cosciente di aver dato tutto quello che avevi, ti senti comunque appagato“. E l’esito finale, per fortuna di Trento, è stato molto diverso da quello della finale di Del Monte Coppa Italia contro Perugia: “Ci sono due differenze principali – rimarca il capitano – la prima è che la squadra col tempo acquisisce sempre più esperienza e impara a gestire meglio certi momenti importanti. La seconda è che abbiamo lavorato parecchio su questo a livello psicologico, parlando tra di noi e cercando di riuscire a essere concentrati al massimo sin da subito“. LEGGI TUTTO

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    Gabi show, il VakifBank batte il Fenerbahce e fa un passo verso Ljubljana

    Di Redazione Regala spettacolo il derby turco di Champions League femminile nella gara d’andata dell’unica semifinale prevista (Conegliano è già qualificata alla Super Final). Il VakifBank Istanbul si impone per 3-1 in una sfida incandescente contro il Fenerbahce Opet Istanbul, grazie soprattutto alla serata magica di Gabi, autrice di 22 punti con uno strepitoso 69% in attacco e 2 muri; la brasiliana, ben assistita da Michelle Bartsch (18 punti con il 67%) e dalle due centrali Ogbogu e Gunes (5 muri-punto), fa dimenticare la serata negativa di Haak, ferma al 27% in attacco con 6 errori e 5 murate subite. Il Fenerbahce merita comunque applausi per aver riaperto la partita nonostante una serie di handicap pesanti: l’assenza di Lazareva per infortunio e la giornata da dimenticare di Arina Fedorovtseva (28% in attacco, ben 7 muri subiti), Meliha Ismailoglu e Eda Erdem. Con queste premesse, non possono che essere dominati dal Vakif i primi due set, ma nel terzo le gialloblu riescono a reagire grazie a Melissa Vargas (25 punti) e alla neoentrata Ana Cristina. Il Fener resta così in scia alle avversarie (17-16, 19-20) finché la cubana trova il break del 21-23 e la brasiliana chiude sul 22-25. La reazione della squadra di Giovanni Guidetti, però, è tremenda: break di 3-0 e 11-3 nel quarto set per chiudere ogni discorso. Nella gara di ritorno, in programma mercoledì 6 aprile, il Fener avrà bisogno di una vittoria da tre punti per andare al Golden Set e negare al Vakif la qualificazione alla finale di Ljubljana. VakifBank Istanbul-Fenerbahce Opet Istanbul 3-1 (25-21, 25-20, 22-25, 25-18)VakifBank Istanbul: Gulubay, Ozbay 2, Senoglu, Aykaç (L), Akman ne, Ogbogu 10, Gurkaynak ne, Gabi 22, Haak 12, Boz, Bartsch 18, Acar (L) ne, Cebecioglu ne, Gunes 12. All. Guidetti.Fenerbahce Opet Istanbul: Orge (L), Baskir ne, Cetin, Babat ne, Ismailoglu 3, Fedorovtseva 15, Naz 1, Ana Cristina 7, Erdem 3, Popovic 6, Kurt ne, Yuzgenc ne, Unal ne, Vargas 25. All. Terzic.Arbitri: Porvaznik (Slovacchia) e Sarikaya (Turchia).Note: Spettatori 2039. Vakif: battute vincenti 2, battute sbagliate 9, attacco 48%, ricezione 46%-36%, muri 12, errori 24. Fenerbahce: battute vincenti 7, battute sbagliate 9, attacco 38%, ricezione 48%-34%, muri 6, errori 21. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Derby tra i big italiani. Lorenzetti: “Protagonisti come promesso”. Grbic: “Roster di grandi campioni”

    Di Redazione Il Pala Barton ha tenuto le luci accese per quasi tre ore, ad illuminare il campo ai giganti della pallavolo maschile italiana, in una sfida che sa di derby e che vale la semifinale di Champions League. Perugia e Trento si sono dati battaglia per cinque lunghi set e a trionfare, in questa semifinale di andata, sono stati gli ospiti dell’Itas di coach Lorenzetti. Un passo in più verso la finalissima della coppa europea più importante per i dolomitici. La consapevolezza di dover andare a Trento, per il ritorno, ancora più agguerriti per i Block Devils. Ci sono solo parole di elogio da parte di entrambi gli allenatori, per entrambe le formazioni. Una lunga partita, una bella partita, uno show della pallavolo italiana. Angelo Lorenzetti: “Sappiamo quanto sia forte Perugia e come lo abbia dimostrato anche nel finale di quarto parziale che, in caso contrario, avremmo potuto chiudere meglio, garantendoci almeno la certezza di giocare il golden set nella gara di ritorno a Trento . Al di là di tutto, siamo però stati protagonisti come ci eravamo ripromessi; la squadra ha giocato una grande partita, che ci garantirà una grande carica di adrenalina per i prossimi impegni. Non siamo a livello delle prime, ma giocando con il giusto spirito, come abbiamo fatto oggi, possiamo comunque provare a dire la nostra contro chiunque”. Nikola Grbic: “Trento ha giocato una grande partita, ma non che fosse una novità. Sapevamo che si trattasse di una squadra composta da grandi campioni, con la linea di centrali più forte d’Italia, con due ricevitori della nazionale campione d’Europa e con uno dei migliori giocatori della storia della pallavolo, che ha risolto tante situazioni a loro favore. Non ci siamo sorpresi, sapevamo avrebbero potuto tirare fuori una partita così. Come spesso capita nelle sfide tra due squadre di alto livello, a decidere il risultato finale sono dei singoli episodi. L’ho detto ai ragazzi, fin da quando abbiamo iniziato la preparazione, è un momento di finali, dove ogni partita è una finale: ora testa a Latina, assolutamente. E poi penseremo di nuovo al ritorno. Non sarà facile, ma resettiamo e cerchiamo la nostra miglior partita”. La giovane stella dell’Itas Trentino, Alessandro Michieletto, ha dato il suo contributo segnando a tabellino ben 26 punti, superato solo dal solito Leon da 29. Alessandro Michieletto: “Quello che conta è come siamo scesi in campo: l’atteggiamento, la voglia. Volevamo dimostrare che non siamo quelli della finale di Coppa Italia, e oggi ci siamo riusciti. Abbiamo giocato meglio di loro, peccato per il quarto set dove loro hanno fatto la differenza in battuta soprattutto con Leon. Reazione nostra bellissima al tie break”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Trento fa il colpaccio: 3-2 a Perugia nella semifinale di andata

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Quasi tre ore di magnifica battaglia al PalaBarton per decretare un verdetto a sorpresa: la Trentino Itas vince al tie break la semifinale di andata della Champions League in casa della Sir Sicoma Monini Perugia, che ora sarà chiamata a ribaltare il risultato in casa dei rivali nel ritorno di giovedì 7 aprile. Il settimo confronto stagionale tra le due squadre (gli umbri avevano vinto entrambi i match “europei” per 3-0) è una partita dall’esito impronosticabile, piena di colpi di scena e scambi lunghissimi, ma nel complesso la squadra di Lorenzetti convince più dei padroni di casa e merita pienamente il successo, legittimandolo con un quinto set sempre condotto dal 6-8 in poi (con un solo errore). L’Itas deve fare i conti con un Lavia ancora a mezzo servizio, che si alterna in campo con Pinali, ma trova in Alessandro Michieletto e Matey Kaziyski due finalizzatori implacabili: 26 punti con il 51% per l’azzurro, 25 con il 50% per il capitano, che firma anche due ace. Sostanzioso il contributo di Lisinac (12 punti) mentre Podrascanin, in difficoltà in attacco, si fa sentire con 4 muri. Dall’altra parte, a un Kamil Rychlicki per lunghi tratti inarrestabile (25 punti, 67% in attacco) si affianca un Wilfredo Leon che, bersagliato in ricezione, non riesce a esprimere tutta la sua potenza in attacco ma chiude comunque con 29 punti a tabellino, frutto anche di 5 ace e 5 muri. Nell’altra semifinale, intanto, lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle si è imposto in trasferta per 3-0 nel primo atto del derby polacco contro lo Jastrzebski Wegiel. Sir Sicoma Monini Perugia-Trentino Itas 2-3 (23-25, 25-19, 23-25, 30-28, 12-15)Sir Sicoma Monini Perugia: Anderson 15, Ricci 1, Dardzans ne, Travica ne, Ter Horst ne, Giannelli 3, Rychlicki 25, Leon 29, Piccinelli (L) ne, Solé 10, Russo ne, Colaci (L), Plotnytskyi 1, Mengozzi 5. All. Grbic.Trentino Itas: Kaziyski 25, D’Heer 1, Michieletto 26, Sbertoli 2, Cavuto 1, Pinali 7, Albergati ne, Lavia 4, Zenger (L), Podrascanin 7, Lisinac 12, Sperotto ne, De Angelis (L) ne. All. Lorenzetti.Arbitri: Fernandez Fuentes (Spagna) e Puecher (Italia).Note: Spettatori 2348. Perugia: battute vincenti 9, battute sbagliate 20, attacco 50%, ricezione 47%-25%, muri 11, errori 27. Trento: battute vincenti 6, battute sbagliate 19, attacco 49%, ricezione 41%-15%, muri 10, errori 24. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO