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    Folie: “E’ la partita che abbiamo cercato tutto l’anno, ora vinciamola”

    Di Redazione Mancano poche ore alla Finale di Champions League: questa sera alle 18 l’Imoco Volley Conegliano affronterà a Lubiana il VakifBank per provare a tenersi il trofeo della Champions League. Mirco Cavallin ha raccolto gli umori delle Pantere. “Sappiamo quali sono i nostri obiettivi. Sappiamo che sarà l’ultima partita con questa maglia per buona parte del nostro gruppo, ma non direi che ciò ci stia mettendo pressione. Tutte noi vogliamo goderci questa gara, divertirci giocando insieme e pensare a dare il meglio” ha detto Asia Wolosz. “Abbiamo davanti a noi l’ultima partita della stagione, ed è una signora partita. La squadra è pronta e non potrebbe essere altrimenti dopo dieci mesi di lavoro“, sono le parole di Miriam Sylla, “siamo cariche, con voglia di dimostrare e divertirci, abbiamo anche un sassolino da toglierci dopo il Mondiale. Sono curiosa, spero vada bene“. “È la partita che abbiamo cercato per tutto l’anno e finalmente è arrivata – dice la capitana Raphaela Folie – , ma l’obiettivo, mio e di tutta la squadra, non era solo arrivare fin qui, ma vincere questa partita. Per prepararci abbiamo avuto molto tempo, vogliamo la rivincita. Vedremo un bel match e una bella pallavolo. Dovremo battere molto bene, perché concedendo palloni facili alla loro palleggiatrice diventa una squadra ancora più difficile da affrontare. Finisce un ciclo unico, resterà un po’ nella storia della pallavolo“. “Penso che non abbiamo ancora chiuso il cerchio – aggiunge coach Santarelli -­ e che questo gruppo voglia congedarsi nel migliore dei modi. Hanno dato tanto alla pallavolo, ai tifosi, alla società, ma vogliamo fare un altro passo avanti“. Alice Chiarot ha raccolto le impressioni della avversarie. “All’inizio della stagione sapevamo di avere l’occasione di poter vincere 5 coppe e, al momento, siamo riuscite a portarne a casa 4. Scenderemo in campo per vincere la quinta coppa, anche se sappiamo non sarà facile” ha detto la capitana, Melis Gürkaynak. Con lei ci sarà anche l’opposta Isabelle Haak, il prossimo anno dalla parte opposta della rete: “Oggi cercherò di concentrarmi solo su me stessa e sull’apporto da dare alla mia squadra. Immagino sarà una bella sfida da vedere ma alla fine quello che conta sarà la vittoria e chi alzerà il trofeo“. (fonte: Tribuna di Treviso) LEGGI TUTTO

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    Lorenzetti: “Abbiamo il giusto mix di esperienza e gioventù”. Kaziyski: “Speranza, non aspettative”

    Di Redazione

    Alle ore 18.00 di domenica, sul taraflex di Lubjana, l’Itas Trentino avrà un’altra possibiltà per conquistare la Champions League e soffiarla allo stesso Zaksa che se la prese la scorsa stagione.

    Nella conferenza stampa organizzata dalla Cev alla vigilia della competizione, a presentare questa importante sfida sono coach Lorenzetti e capitan Kaziyski.

    Proprio il capitano, comincia: “Siamo molto fieri di essere qua. E’ stata una stagione davvero difficile, come difficile è stato il qualificarsi. Già essere qua è un grande risultato, ma dopo aver perso lo scudetto, siamo qua per dare il meglio di noi nella speranza di vincere il titolo. A Trento ci sono diversi meccanismi che fanno funzionare la macchina, nessun segreto in particolare, solo la voglia di farla funzionare al meglio. Quando arrivi a giocarti una finale a questi livelli, la pressione è inevitabile, a prescindere dalle condizioni esterne”.

    Con Trento, Kaziyski ha vinto numerosi trofei, prima di trasferirsi in Giappone e poi a Verona. Ora l’occasione di conquistarne un altro: “Sono tornato a Trento con la speranza di potermi giocare un’altra finale di Champions e portare a casa un’altra coppa, ma di certo non con delle aspettative. All’inizio era diffiicile anche solo immaginarlo, la squadra era completamente nuova e anche molto giovane, non potevo immaginare di ottenere certi risultati in così poco tempo”.

    “Quando cambiano i giocatori cambiano le caratteristiche della squadra. Noi abbiamo il giusto mix di esperienza e gioventù che ci ha regalato curiosità e entusiasmo durante la stagione e che ci ha permesso di sopportare dei momenti dove sembrava che avessimo finito la benzina. Questo ci ha permesso di essere qua a giocarci una finale che è un’opportunità grandissima per ognuno di noi” è invece il commento del tecnico Lorenzetti.

    L’Itas Trentino approda alla finale di domani dopo un lungo periodo di pausa: l’ultima partita ufficiale per i dolomitici è stata il 27 aprile scorso: “Per imparare a giocare è necessario giocare e questo noi non potevamo farlo. Avevamo la necessità di recuperare energie, e in questo i ragazzi si sono spesi molto bene, e di equilibrare l’attesa con la pressione di un evento come la finale di Champions League. Siamo consapevoli che domani scenderemo in campo senza aver allenato molto la nostra fase di gioco, ma arriviamo da un anno di 50 partite, non dovrebbe essere difficile trovarla”.

    Infine, Lorenzetti svela la chiave con cui domani la sua squadra proverà a vincere: “Cosa fare per vincere? Battere sulle righe, ricevere sempre perfettamente e mettere giù la palla (ride ndr). A parte gli scherzi, noi sappiamo che lo Zaksa ha una continuità di gioco molto alta e noi vogliamo stare attaccati a loro, per giocarci tutti i set, e questo sapendo che ci possono essere dei momenti in cui le due squadre si possono staccare a livello di punteggio. Ma è importante credere che il nostro gioco ci permetta di rimanere attaccati a loro o addirittura avanti nel break”. LEGGI TUTTO

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    Verso Imoco-Vakif, coach Santarelli: “Si sfidano le migliori giocatrici al mondo”

    Di Redazione

    Vigilia di Finale per l’Imoco Volley Conegliano che, domenica alle ore 18.00, scenderà sul campo di Lubjana per affrontare il VakifBank e provare a tenersi il trofeo della Champions League.

    Il copione si ripete, anche lo scorso anno le avversarie erano Conegliano e Istanbul. Ma per coach Santarelli è solo il nome delle squadre a essere rimasto uguale:

    “Rispetto allo scorso anno è cambiato praticamente tutto, nonostante le squadre siano le stesse, ma solo nel nome. Partiamo dal paese ospitante ad esempio, quest’anno giocheremo a Lubjana. Anche le emozioni sono differenti. A essere uguale è solo la nostra voglia di vincere, soprattutto quest’anno per chiudere un ciclo con una gran vittoria e un altro grande trofeo per Conegliano. Non è normale vincere ogni giorno e ogni partita, ma quello che abbiamo fatto è stato incredibile. Abbiamo scritto un’importante pagina nel libro della pallavolo. Ovviamente può succedere di perdere qualche partita, ma è fondamentale ricordarsi che ogni sconfitta insegna qualcosa” racconta il tecnico durante la conferenza stampa organizzata dalla Cev.

    L’Imoco ha voglia di confermarsi, dopo una stagione brillante, l’ennesima, chiusa in Italia con la vittoria dello scudetto sul campo di Monza. Poco tempo, però, per rilassarsi e festeggiare, si pensa subito a come vincere contro il Vakif:

    “Durante i festeggiamenti per lo Scudetto ho detto al mio presidente che volevo vincere la Champions e che la mia mente era già a Lubjana. All’Imoco gli obiettivi da perseguire sono tanti, oltre ai trofei da vincere anche conquistare il record di vittorie ad esempio, quindi non ho molto tempo per celebrare le vittorie. Probabilmente non c’è solo una chiave per vincere la gara: quando due squadre come Conegliano e VakifBank, con probabilmente i migliori giocatori al mondo, giocano un match come questo, la chiave non può essere solo una. Dovremo fare sicuramente di più di quanto fatto durante la Finale Scudetto”.

    Inevitabile parentesi su Paola Egonu e Isabelle Haak, i due opposti di Conegliano e Vakif, probabilmente tra le giocatrici più forti in questo momento e probabilmente futuri nuovi innesti “scambiati”.

    “Mi ripeto, Conegliano e Vakif hanno grandissime giocatrici, forse le migliori al mondo. Non è corretto parlare solo di Egonu e Haak, anche se capisco l’interesse che questo argomento può suscitare visto i cambiamenti futuri. Paola andrà al Vakif e…non so cosa succederà a Conegliano ma non è il momento di parlare di futuro in questo senso. Sicuramente sarà una grande sfida tra i due migliori opposti” chiosa Santarelli. LEGGI TUTTO

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    Champions League, il pronostico di Lucchetta: “possiamo sognare una doppietta azzurra”

    Di Redazione Domani sera l’Arena di Lubjana si tinge anche dei colori italiani. Le finali di Champions League maschile e femminile contano due corazzate italiane: l’Itas Trentino e l’Imoco Volley Conegliano. “Squadre di grande tradizione, protagonisti di altissimo livello. Conegliano è una corazzata, Trento per certi versi è stata sorprendente perché è arrivata a giocarsi la Champions in un’annata sulla carta di transizione. Saranno partite spettacolari” analizza Andrea Lucchetta, stella della pallavolo maschile e ora commentatore per Rai Sport, in un’intervista di Filippo Ferraioli per Il Giornale. La squadra di Lorenzetti se la vedrà con lo Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle mentre per le Pantere di Santarelli il ciclo si chiude contro il VakifBank Istanbul, prossima destinazione dell’opposta Paola Egonu. Difficile fare un pronostico per due partite che si preannunciano al cardiopalma: “Quella al femminile sembra la gara più imprevedibile: a Conegliano serviranno una Egonu da 35 punti e una Wolosz molto consistente in regia. Trento dovrà aggirare i centrali dello Zaksa e tenere sotto pressione la seconda linea, sfruttando anche l’ottima difesa sulla quale può contare. Si, possiamo sognare una doppietta azzurra” chiosa Lucchetta. LEGGI TUTTO

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    La finale di Champions ai raggi X: pregi e difetti di Trento e Zaksa

    Di Paolo Cozzi

    Finalmente è arrivato il momento che tanti appassionati aspettavano, le Super Finals di Champions League a Lubiana, atto conclusivo di una stagione intensa di volley nazionale ed internazionale partita ad agosto, con i trionfi europei delle nazionali azzurre, e in chiusura ora, con le nostre due portacolori pronte all’assalto del tetto d’Europa.

    Caso vuole che le quattro finaliste siano le stesse dell’anno scorso, anche se per arrivarci tutte quante hanno dovuto sudare parecchio nel corso dei gironi eliminatori, in un Champions sì orfana delle squadre russe, ma che ha regalato agli spettatori alcuni match epici. Su tutti la semifinale di ritorno fra Trento e Perugia, decisa solo al… sesto set! Ma veniamo alla finale maschile tra Trentino Itas e Zaksa Kedzierzyn-Kozle, e analizziamo le due contendenti guardando anche al loro percorso da novembre ad oggi.

    TRENTINO ITAS

    Battuta 4 stelle. Trento è una squadra che forza al servizio, ma è anche molto abile ad alternare battute potenti a palle corte che tagliano la rincorsa al centrale e costringono il ricevitore di seconda linea a ricevere corto, privando la squadra avversaria della pipe. Il migliore nel fondamentale è Michieletto, l’arma in più Kazyiski, capace più di una volta di spaccare in due le partite con il suo servizio.

    Ricezione 4 stelle. Finché la ricezione tiene, l’Itas viaggia con il pilota automatico e Sbertoli può dimenticarsi di non avere un opposto di ruolo. Nel gioco trentino l’attacco al centro funziona bene e viene sfruttato molto, ma c’è bisogno che da dietro arrivino tanti rifornimenti. Il libero Zenger in più di una occasione ha mostrato tentennamenti… sarà lui il bersaglio della battuta polacca?

    Attacco 5 stelle. Con palla in mano Sbertoli fa viaggiare a mille i suoi attaccanti, forzando al centro per nascondere Lavia soprattutto quando è in seconda linea. Proprio Lavia è stato giocatore spettacolare e fenomenale in questa Champions, ma arriva da una semifinale Play Off chiusa in calando… sarà riuscito coach Lorenzetti, in queste tre lunghe settimane senza partite, a ridare fiato ed energie mentali a lui e agli altri ragazzi?

    Muro 5 stelle. Podrascanin, Lisinac, Lavia e Michieletto… centimetri ma anche tanta tecnica per questi quattro ragazzi. Il primo è uno dei migliori al mondo nel leggere il gioco dei palleggiatori avversari; il secondo è meno abile nella lettura, ma quando arriva a raddoppiare chiude ogni spiraglio; il terzo è tra i migliori marcatori a muro di questa Champions e il quarto ha un talento che, qualsiasi cosa fa, la fa bene!

    Palleggio 4 stelle. Sbertoli quest’anno ha sfruttato alla grandissima l’occasione e ha spinto Trento a risultati che nessuno aveva messo in preventivo. Mi piace molto quando la ricezione gli permette di spingere e forzare, fatica ancora un po’ quando è costretto a remare fuori dai tre metri. Vincere la Champions vorrebbe dire mettere in discussione anche le gerarchie in nazionale?

    Condizione 4 stelle. Trento non gioca da quasi tre settimane, e questo potrebbe essere un handicap, ma certe partite non hanno bisogno di ritmo gara, vanno giocate a tutta e basta. Anzi, dopo un aprile molto dispendioso sia dal punto di vista fisico che da quello delle energie mentali, potrebbe essere stato un plus per la squadra di Trento questo riposo nell’avvicinamento alle Finals.

    GRUPA AZOTY KEDZIERZYN-KOZLE

    Battuta 5 stelle. Semeniuk è il giocatore più pericoloso, ma tutta la squadra è aggressiva dalla linea dei 9 metri, con una valida alternanza di battitori al salto e battitori flot. Attenzione anche a Rejno, tornato titolare per l’infortunio di Huber.

    Ricezione 4 stelle. Stagione da 30% di ricezione perfette per lo Zaska, che in seconda linea schiera l’americano Shoji, che in difesa è capace di recuperi mostruosi. Qualcosa regalano anche i polacchi, specie perché con ricezione staccata il loro gioco diventa più prevedibile.

    Attacco 5 stelle. È una squadra compatta, solida, che varia bene e alterna i suoi attaccanti. Non ci sono prime donne e tutti sono al servizio della squadra. Peserà l’assenza di Huber, ma al centro c’è comunque qualità. Nella finale 2021 i mattatori sono stati Kaczmarek e Sliwka: obiettivo tenerli sotto il 50% di palle a terra.

    Muro 4 stelle. Senza Huber la squadra perde sicuramente qualcosa, ma si nota ancora la mano di Grbic, che l’anno scorso proprio nell’organizzazione muro-difesa aveva trovato uno dei caposaldi del suo sistema di gioco: rigore a muro e ottima capacità di lettura del gioco avversario.

    Palleggio 4 stelle. Si pensava che sostituire Toniutti fosse impossibile, e invece Janusz è riuscito a non far rimpiangere il francese e a dare una sua filosofia al gioco dello Zaksa. Molto bravo nel gestire i suoi tre laterali, ha trovato anche buon feeling con i centrali.

    Condizione 5 stelle. Reduce dalla vittoria dello scudetto, lo Zaksa vede aprirsi le porte di un possibile bis storico in Champions League. Ma come tutti gli sportivi sanno, vincere è difficile, ripetersi quasi impossibile…. Riusciranno i ragazzi di coach Cretu in questa ardua impresa? LEGGI TUTTO

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    Santarelli verso la sfida con il Vakif: “I favoriti sono loro”

    Di Redazione

    È iniziata ufficialmente la trasferta a Lubiana per la A.Carraro Imoco Conegliano, che domenica 22 maggio alle 18 sarà in campo per le Super Finals di Champions League contro il VakifBank Istanbul. L’ennesima sfida tra le due formazioni che hanno monopolizzato il volley mondiale negli ultimi anni, anche se il coach Daniele Santarelli – intervistato da La Tribuna di Treviso – non ha dubbi: “Il Vakif è favorito, perché ha vinto tutto quello che c’era da vincere e ha giocatrici tecnicamente e fisicamente forti. Noi però siamo nella miglior condizione possibile, dopo una stagione lunga e con sei obiettivi da raggiungere, compreso il record di vittorie consecutive: nessuna squadra al mondo ne aveva così tanti“.

    “Non ci si abitua mai ad appuntamenti del genere – ammette Santarelli – nervosismo e tensione non mancano. Non sarà semplice neanche stavolta, perché giochiamo con la squadra più forte al mondo, che ci ha battuto a dicembre. Spero di aver fatto tesoro, io per primo, di ciò che è successo al Mondiale per Club: ci sentiamo tutti pronti, come lo eravamo l’anno scorso“.

    Per molte giocatrici sarà la fine di un ciclo in gialloblu: “Dev’essere una spinta positiva e non fonte di tensione” commenta il tecnico delle Pantere, che su Paola Egonu – in procinto di passare proprio al Vakif – aggiunge: “Quando arrivò ero felicissimo e non credevo che sarebbe rimasta così tanto. Penso che domenica vorrà dare molto, e me la tengo stretta fino all’ultimo giorno“. LEGGI TUTTO

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    Il grido delle Pantere Sylla e Wolosz: “Partita ancora più speciale di una finale”

    Di Redazione

    Mancano tre giorni all’ultimo appuntamento stagionale dell‘Imoco Volley Conegliano. Appuntamento che potrebbe consegnare alla società veneta l’ennesimo trofeo: la Champions League. Avversarie sul campo di Lubjana saranno le ragazze del VakifBank Istanbul.

    Coach Santarelli cerca nelle motivazioni del proprio gruppo squadra la chiave di volta per prendersi la partita e la sua capitana, Joanna Wolosz gli fa eco, come riporta Luca Saugo in un articolo per Il Gazzettino Treviso.

    “Siamo cariche per questa finale e non vediamo l’ora di scendere in campo. Ogni finale è diversa e giochiamo contro una squadra fortissima, che conosciamo bene. Sarà fantastico, inoltre, poter finalmente disputare un match di questa levatura con il pubblico a sostenerci. Speriamo che tifino per noi. Il Vakifbank arriva da una stagione lunga e intensa, dovremmo cercare di prolungare l’incontro il più possibile per scoprire i loro punti deboli. Quest’anno hanno giocato molto bene, ma anche loro hanno vissuto dei momenti complessi, sintomo che non sono imbattibili. Sentiamo, ovviamente, una certa pressione, poiché ripetersi non è mai facile, ma dopo anni ad alti livelli siamo abituate a convivere con la tensione. Questa partita, inoltre, rappresenterà per noi la fine di un ciclo, per cui sarà ancor più speciale di una semplice finale”.

    La schiacciatrice Miriam Sylla aggiunge: “Abbiamo davanti a noi l’ultima partita della stagione, ed è un incontro che si preannuncia spettacolare. La squadra è più che pronta per affrontare questa finale, siamo cariche. Abbiamo voglia di divertirci, ma anche di dimostrare il nostro valore. Diciamo che, probabilmente, abbiamo anche qualche sassolino da toglierci dalle scarpe dopo il Mondiale. So che a Lubiana ci saranno un sacco di nostri tifosi a sostenerci e mi auguro di poter regalare loro un’altra grandissima emozione prima di chiudere l’anno”. LEGGI TUTTO

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    Santarelli lancia la carica: “Vogliamo chiudere un ciclo magico”

    Di Redazione Mancano pochi giorni alla grande sfida di Lubiana, l’ennesima tra Antonio Carraro Imoco Volley e VakifBank che da ormai un anno continuano a lottare per affermare la propria supremazia sui più grandi palcoscenici mondiali. Daniele Santarelli, intervistato da Alice Bariviera per Il Gazzettino Treviso, ha le idee chiare: “Mi aspetto un bello spettacolo prima di tutto, una gara difficile contro un avversario che ci ha dato del filo da torcere negli ultimi anni. Mi aspetto che la mia squadra possa giocarsi questa chance giocando la nostra miglior pallavolo. L’anno scorso volevamo a tutti i costi riuscire a prendere qualcosa che ci era sfuggito talmente tante volte. Lo stavamo rincorrendo in maniera quasi esasperata. Quest’anno invece c’è la volontà di riconfermarsi ma con una consapevolezza diversa. Ora sappiamo a cosa andiamo incontro“. In occasione della finale è previsto un vero e proprio esodo verso Lubiana: 1500 tifosi veneti giungeranno all’Arena Stozice a bordo di 11 pullman organizzati. Una cosa mai vista prima d’ora. Ed è proprio il pubblico, secondo il tecnico, l’elemento in grado di fare la differenza: “Il pubblico ci può spingere più lontano rispetto a dove possiamo arrivare. È la nostra forza e lo è sempre stato”. “La chiave per la vittoria? Credo che le motivazioni faranno la differenza. Perché loro non hanno grandi difetti, sono una squadra molto forte abituata a vincere anche in situazioni difficili“. “Sento che il nostro cammino è solo all’inizio, posso e devo dare ancora molto a questo club e lo farò fino all’ultimo giorno in cui mi vorranno qui. Voglio regalare una gioia ai tifosi, se la meritano” conclude. L’ultima partita della stagione per club terminerà con il rompete le righe e coinciderà con addii da entrambe le parti. Le due opposte si scambieranno i colori: Egonu sarà una nuova giocatrice del VakifBank, Haak una nuova pantera. Proprio sulla partenza di Egonu si è espressa Monica De Gennaro: “La verità è che ancora non ho realizzato – ha confessato a Bariviera – . Mi mancherà tantissimo, ma una giocatrice giovane e forte come lei ha bisogno di guardarsi attorno“. Sulla sfida di Lubiana aggiunge: “Il Vakif è una squadra che non puoi mai dare per morta, esattamente come noi ha un gran carattere. Io voglio solo godermi la finale di Champions ed uscire dal campo con la consapevolezza di essercela giocata ad armi pari. Il grande rammarico del Mondiale per Club è stato pensare che loro hanno giocato bene ma noi non ci siamo espresse al massimo”. (fonte: Il Gazzettino Treviso) LEGGI TUTTO