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    Swiderski insiste: “Finale di Champions in Polonia”. Ma è davvero possibile?

    Per la prima volta nella storia la Champions League maschile si assegnerà in una sfida tra due rappresentanti della Polonia: con la vittoria di ieri a Perugia, lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle ha raggiunto lo Jastrzebski Wegiel, qualificatosi ai danni dell’Halkbank Ankara. Ma, per uno scherzo del destino, la sfida più importante tra le due connazionali si disputerà in Italia, a Torino. O forse no?

    Da giorni il presidente della Federazione polacca, Sebastian Swiderski, parla dell’ipotesi che la sede delle Super Finals in programma sabato 20 maggio a Torino possa essere cambiata a causa della mancata qualificazione delle squadre italiane. E ieri, dopo la partita, è tornato sull’argomento ai microfoni di Polsat Sport, dichiarando: “Tutto dipende dalla Federazione italiana e dalla CEV. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, dovremo aspettare questa settimana per l’inizio dei primi colloqui. Sarebbe una grande festa di pallavolo in Polonia. Ma per ora non c’è niente su cui discutere, godiamoci il risultato e aspettiamo“.

    Secondo i media polacchi, si potrebbe arrivare a uno spostamento nel caso in cui anche l’Igor Gorgonzola Novara dovesse restare fuori dalla finale femminile per mano dell’Eczacibasi: a quel punto, di fronte al rischio di ospitare un evento senza squadre italiane, Torino potrebbe rinunciare aprendo la porta al cambio di sede e alla separazione delle due finali, una in Polonia e l’altra in Turchia. Tutto teoricamente possibile, anche perché i biglietti per l’evento non sono ancora in vendita.

    Ma davvero la CEV – che nel frattempo ha lanciato l’hashtag #SuperFinalsTurin – accetterebbe di cambiare i suoi piani a poco più di un mese dall’evento, e soprattutto di rinunciare all’innovativa formula della doppia finale in giornata unica di cui è giustamente tanto orgogliosa? E gli sponsor, italiani e internazionali, ne sarebbero felici? La pallavolo negli ultimi anni ci ha abituato a tante “sorprese”, non sempre positive: vedremo se anche questa si aggiungerà all’elenco… LEGGI TUTTO

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    PalaBarton pronto alla battaglia, Colaci: “Per l’impresa serve pazienza”

    Questa sera (ore 20.30) la Sir Sicoma Monini campione del mondo avrà una montagna altissima da scalare, ma a spingerla ci sarà un PalaBarton colmo (e caldissimo) in ogni ordine di posti. Il ritorno della semifinale di Champions League vede infatti Perugia costretta a battere da tre punti lo Zaksa per poi giocarsi la qualificazione al Golden set. Impresa non da poco, visto che dall’altra parte della rete ci sarà una squadra “che non sbaglia mai e se non hai pazienza ti travolge” spiega il libero Max Colaci a Tuttosport.

    La chiave della sfida sarà ancora una volta il servizio. “Si partirà da quel fondamentale, essere aggressivi sarà un bel biglietto da visita – conferma Colaci –. Ma non basta, bisognerà anche evitare di fare errori in contrattacco, cosa che invece è avvenuta nella gara d’andata. Lo Zaksa è una squadra sempre viva, che non cambia mai il suo gioco. Si affida al suo sistema e non si fa condizionare dai momenti della partita. Dovremo essere bravi a non abbassare mai il livello”.

    foto Cev

    Spalle al muro, Perugia dovrà gestire al meglio anche la pressione: “L’accettiamo, se uno non vuole la pressione non gioca a Perugia. In questo caso non dovremo pensare subito al Golden set. Quando inizia la partita è troppo lontano – conclude Colaci -, c’è tanto da fare prima di pensare a quello”. LEGGI TUTTO

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    Jastrzebski Wegiel prima finalista, eliminato l’Halkbank Ankara

    Sconfitta dolcissima per lo Jastrzebski Wegiel, che davanti al proprio pubblico festeggia la prima qualificazione nella sua storia alla finale di Champions League maschile. La squadra polacca cede al tie break all’Halkbank Ankara, ma non prima di aver conquistato i due set necessari per passare il turno dopo la vittoria dell’andata in Turchia. Partita comunque tesa e combattuta, perché dopo un primo set dominato dai padroni di casa l’Halkbank reagisce, trascinata soprattutto da Thomas Jaeschke (22 punti), e conquista i due successivi; alla lunga però i turchi pagano un’altra serata non esaltante di Nimir Abdel-Aziz (4 errori e ben 7 murate subite) e si arrendono sotto i colpi di Fornal, Boyer e compagni.

    La squadra di Marcelo Mendez attende ora la vincente del confronto tra Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle e Sir Sicoma Monini Perugia: domani il ritorno al PalaBarton, dopo la vittoria per 3-1 dei campioni in carica all’andata.

    Jastrzebski Wegiel-Halkbank Ankara 2-3 (25-17, 18-25, 22-25, 25-16, 12-15)Jastrzebski Wegiel: Dryja 2, Hadrawa 3, Popiwczak (L), Toniutti, Debski 1, Boyer 18, Gladyr 12, Tervaportti 1, Clevenot 12, Granieczny (L), Fornal 18, Mbaye 4, Szymura 3, Macyra. All. Mendez.Halkbank Ankara: Eksi, Ivgen (L), Matic 6, Dogruluk ne, Jaeschke 22, Done (L), Coskun ne, Koç ne, Gulmezoglu 1, Ma’a 1, Abdel-Aziz 16, Ulu 6, Tayaz, Bruno 9. All. Razbonyali.Arbitri: Adler (Ungheria) e Aro (Finlandia).Note: Spettatori 3112. Jastrzebski: battute vincenti 6, battute sbagliate 25, attacco 50%, ricezione 40%-27%, muri 11, errori 37. Halkbank: battute vincenti 6, battute sbagliate, attacco, ricezione, muri, errori.

    (fonte: CEV) LEGGI TUTTO

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    Novara mostra i muscoli e supera l’Eczacibasi al tie break

    Va all’Igor Gorgonzola Novara il primo round della semifinale di Champions League femminile: in una partita dalle mille emozioni le piemontesi superano al tie break l’Eczacibasi Dynavit Istanbul in un PalaIgor traboccante di pubblico, lasciando ogni verdetto aperto in vista della gara di ritorno in programma mercoledì 12 aprile a Istanbul. Nei primi due set la squadra di Stefano Lavarini è praticamente perfetta, poi inizia la rimonta della formazione turca, sulla scorta di una battuta sempre più efficace; il quinto, però, premia di nuovo Novara dopo una lunga lotta punto a punto.

    La partita di stasera ricorda uno di quei film con i “mindgames“, dove il protagonista inizia a instillare nella mente dell’antagonista dubbi fino a farli diventare paranoie, andando a minare le sue certezze e le sue sicurezze. Un gioco mentale. Quello di Novara, che si presenta in campo subito molto determinata e pronta a raccogliere qualsiasi tipo di occasione le avversarie le concedano, e soprattutto si dimostra un gruppo di ferro, capace di giocare con la giusta mentalità, di tirar fuori le sue armi migliori nei momenti caldi e di sapersi unire quando necessario. Alla fine, risulta facile sottolineare l’efficienza del servizio (5 ace) e dell’attacco (41% di squadra), ma la Igor mostra anche la forza e la capacità di giocare il punto a punto, trovando la strada per portare dalla propria parte l’inerzia di una sfida non semplice.

    Una vittoria del gruppo senza dubbio. Con soliste d’eccezione come Ilaria Battistoni, che distribuisce il gioco con sapienza, alternando fast, primi tempi, pipe ed aperture per le bocche da fuoco. Sugli scudi anche Ebrar Karakurt e Kenia Carcaces, capaci di trasformare in oro i palloni decisivi: 27 punti a referto per l’opposta turca (MVP del match con il 49% in attacco e 2 ace) e 13 quelli del martello cubano.

    Dall’altra parte, mastica amaro l’Eczacibasi che se la gioca a viso aperto, mostra un buon carattere, ma non riesce a sfruttare alcune occasioni propizie per avere la meglio. In particolare, le Tigri tengono botta grazie alle qualità di Tijana Boskovic (27 punti, 1 muro e il 47% in attacco) e Irina Voronkova (12 punti con 1 block, il 55% in fase offensiva e il 46% di ricezione positiva), riuscendo spesso a risolvere situazioni complicate su palla alta, ma non graffiando al servizio (19 errori a fronte di soli 4 ace).

    Eravamo rimasti al “mindgame”, alle igorine che scavano nelle solide sicurezze dell’Eczacibasi, instillandogli il dubbio, ribaltando i pronostici della vigilia… e salutando con un “ci rivediamo a Istanbul”. Certo, sarà tutta un’altra storia, ma non c’è già un vincitore come nella narrazione precedente. Sarà di nuovo battaglia.

    Foto CEV

    I SESTETTI – Gli starting six non riservano sorprese, con i due allenatori che confermano quelli previsti alla vigilia. Lavarini dispone Battistoni in regia, Karakurt opposto, Carcaces e Bosetti in banda, Chirichella e Danesi al centro, Fersino libero mentre Akbas sceglie Ognjenovic al palleggio, Boskovic opposto, Baladin e Voronkova in posto 4, Heyrman e Jack centrali, Akoz libero.

    1° SET – Partenza aggressiva dell’Eczacibasi, che si porta in vantaggio grazie a una pipe vincente di Baladin e a un muro di Heyrman (0-2). Karakurt è la prima a segnare per la Igor, che poi prova a restare in scia con Chirichella (3-4), ma subisce un parziale di 0-3 (3-7). La risposta delle padrone di casa non si lascia attendere: recuperano un break (5-7), pareggiano i conti (9-9) e mettono la freccia (11-9). Voronkova ferma l’emorragia di punti e dopo un errore di Karakurt il risultato torna in parità (11-11). A questo punto la partita si infiamma: Boskovic sale in cattedra e riporta avanti le Tigri neroarancio (12-13), che provano a spingere sull’acceleratore (14-16); ai tentativi delle avversarie rispondono Bosetti e Battistoni (17-17), poi Novara rimette il musetto avanti grazie a un errore di Boskovic (18-17). Tuttavia, Karakurt spara out e sull’ace di Sahin coach Lavarini corre ai ripari chiamando timeout (18-20). Dopo la pausa la Igor risponde con un parziale di 3-0 propiziato da alcune imprecisioni delle turche: così anche Akbas decide di chiamare il ‘tempo’ (21-20). Boskovic incappa in un nuovo errore (22-20), anche se la serba si riscatta immediatamente ed Heyrman impatta sul 22-22. Alla fine, dopo alcuni scambi equilibrati, il set viene deciso da un ace di Karakurt (25-23).

    2° SET – Dopo un avvio di frazione sui binari dell’equilibrio (2-2), Karakurt e Chirichella firmano il primo break della frazione in favore delle azzurre (4-2). L’Eczacibasi inizialmente resta in scia con Boskovic (4-5), anche se in un attimo scivola a meno 4: sul block di Danesi, coach Akbas decide di fermare il gioco con un timeout (8-4). Al rientro in campo Baladin spara fuori e Jack è imprecisa dai nove metri (11-6). Voronkova scuote le sue compagne, ma Novara spinge di nuovo sull’acceleratore e vola a più 7 (14-7). Akbas si gioca la carta Guveli al posto di Heyrman, ma le Tigri non graffiano e, dopo due ace di Danesi, la panchina turca ferma di nuovo il gioco (16-7). Al rientro in campo Baladin ferma l’emorragia di punti (16-9), poi Carcaces spara out regalando un altro break alle avversarie (17-11). Il tentativo di rimonta prosegue con lo smash di Boskovic e così Lavarini prova a spezzare il ritmo di gioco con un ‘tempo’ (17-12). Dopo l’interruzione Novara ferma il parziale con Carcaces e Chirichella (19-13) e poco dopo vola addirittura a più 8 (22-14). Nel finale le turche mostrano tutto il loro carattere e recuperano fino al 22-18 grazie alle neoentrate E. Sahin e Arici, prima di cedere 25-19.

    Foto CEV

    3° SET – La terza frazione parte con una diagonale di Voronkova, e prosegue con un attacco vincente di Karakurt e i block di Guveli e Boskovic (1-3). Novara impatta sul 3-3 e mette la freccia con un muro di Battistoni (4-3). Karakurt regala un break di vantaggio alle padrone di casa (7-5), ma a quel punto arriva la reazione dell’Eczacibasi: Voronkova pareggia i conti (8-8), poi le ospiti spingono sull’acceleratore e volano a più 4 (9-13). Carcaces ferma l’emorragia di punti e, dopo un break propiziato da Boskovic (10-15), arriva la reazione della Igor (12-15): sull’errore di Guveli, coach Akbas decide di chiamare timeout. Dopo la pausa Boskovic è la prima a segnare, poi la neoentrata Ituma spara sulla rete (12-17). Chirichella suona la carica con un block e un primo tempo, così la Igor prova a rifarsi sotto (16-19). Un errore al servizio di Ognjenovic alimenta le speranze di rimonta delle azzurre (18-21), ma nel finale l’Eczacibasi amministra il vantaggio senza patemi (20-25).

    4° SET – Avvio di set equilibrato: Bosetti firma subito un ace, ma l’Eczacibasi pareggia grazie a un’invasione a muro delle padrone di casa (2-2). Carcaces risponde a un block di Boskovic, che poi mette a terra anche il punto del 3-4. L’opposta serba sbaglia dai nove metri (4-4), ma si riscatta immediatamente (4-6): dopo un errore in attacco di Bosetti, coach Lavarini decide di chiamare timeout (4-7). Al rientro in campo le Tigri allungano con i block di Voronkova e Guveli (5-9). Danesi suona la carica con un maniout, ma la risposta di Boskovic non si lascia attendere (7-11). La serba firma anche il punto dell’8-13 e così Lavarini si gioca la carta Adams al posto di Carcaces. Jack sale in cattedra con una schiacciata da riscaldamento, poi Ognjenovic regala alle turche il punto del più 7 (9-16). Entra anche Cambi e la Igor recupera un break (11-17): coach Akbas decide di chiamare il ‘tempo’. Al rientro in campo Adams sbaglia dai nove metri, ma ci pensa Danesi a rimediare (13-18). Un errore di Boskovic fa rianimare il Pala Igor, ma solo per poco e per le padrone di casa è tutto da rifare (14-20). Dopo il timeout di Lavarini, Erkek firma due ace consecutivi (14-22) che spianano la strada alle turche (17-25).

    TIE BREAK – Buona partenza per l’Eczacibasi che trova subito un break grazie a Boskovic (0-2). Karakurt accorcia le distanze, ma Carcaces sbaglia dai nove metri (1-3). Anche Danesi e Bosetti regalano punti alle avversarie, che in un attimo si ritrovano a più 3 (2-5). Novara fatica in attacco e così Baladin ne approfitta (2-6). Coach Lavarini corre ai ripari fermando il gioco e al rientro in campo Jack incappa in un errore (3-6). Bosetti dimezza le distanze ridando ossigeno alla sua squadra, mentre Akbas chiama l’interruzione (4-6). Dopo la pausa la Igor impatta sul 6-6 e mette subito la freccia grazie a un muro di Bosetti (7-6). Si va al cambio di campo e Novara conduce 8-7. Carcaces sale in cattedra rispondendo a una diagonale vincente di Boskovic e firmando il punto del 10-9. L’Eczacibasi pareggia momentaneamente con Baladin (11-11), ma sul 12-11 Akbas decide di richiamare le sue giocatrici. È un finale al cardiopalma: dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, Karakurt regala a Novara la palla match; una doppia delle turche decide la contesa (16-14). 

    Igor Gorgonzola Novara-Eczacibasi Dynavit Istanbul 3-2 (25-23, 25-19, 20-25, 17-25, 16-14)Igor Gorgonzola Novara: Cambi, Adams, Bresciani ne, Giovannini, Battistoni 3, Fersino (L), Bosetti 9, Chirichella 7, Danesi 9, Bonifacio ne, Carcaces 13, Ituma, Varela (L) ne, Karakurt 27. All. Lavarini.Eczacibasi Dynavit Istanbul: Cetinay (L) ne, Akoz (L), Boskovic 27, Arici 1, Heyrman 5, Sahin S. 1, Baladin 13, Guveli 5, Ognjenovic 2, Sahin E. 2, Fabris ne, Erkek 2, Voronkova 12, Jack 4. All. Akbas.Arbitri: Guillet (Francia) e Simonovska (Montenegro).Note: Spettatori 3800. Novara: battute vincenti 5, battute sbagliate 13, attacco 41%, ricezione 52%-32%, muri 10, errori 30. Eczacibasi: battute vincenti 4, battute sbagliate 19, attacco 41%, ricezione 50%-26%, muri 13, errori 35.

    di Alessandro Garotta LEGGI TUTTO

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    Sold out al PalaIgor per Novara-Eczacibasi: “Fondamentale essere concentrate e aggressive”

    Tutto pronto al PalaIgor per la supersfida europea di mercoledì 5 aprile alle 19 (diretta Discovery+ ed Eurosport 1), quando l’Igor Gorgonzola Novara sfiderà l’Eczacibasi Dynavit Istanbul nell’andata delle semifinali di Champions League. In un palasport sold out, le azzurre si giocheranno per la terza volta (dopo il 2019 e il 2021) l’accesso alle Super Finals della massima competizione europea.

    È la prima sfida assoluta tra le due formazioni, ma la Igor ha affrontato in passato ben quattro diverse squadre di Istanbul (VakifBank nel 2015-2016, 2018-2019 e 2022-2023, Fenerbahce nel 2017-2018 e 2020-2021, Galatasaray nel 2017-2018, THY nel 2021-2022). Tre gli ex in campo e fuori: tra le fila azzurre la schiacciatrice McKenzie Adams (lo scorso anno all’Eczacibasi, con cui ha vinto la CEV Cup) e il preparatore atletico Simone Mencaccini (2013-2014 all’Eczacibasi), mentre tra quelle turche il martello croato Samanta Fabris, a Novara nel 2015-2016.

    “Sarà una sfida bella e tosta – dice Ebrar Karakurt – perché l’Eczacibasi è una squadra molto forte, ma ritengo che anche Novara abbia tutte le carte in regola per contenderle l’accesso alla finale. Abbiamo compiuto un percorso importante fino a questo punto in Champions League e certamente non vogliamo fermarci adesso: sarà fondamentale essere concentrate e aggressive e spingere fin dall’inizio in battuta, per cercare di limitare il loro gioco“.

    In casa Novara non dovrebbero esserci problemi per il recupero di Caterina Bosetti, infortunatasi alla caviglia durante la partita di sabato scorso contro Vallefoglia, mentre c’è qualche dubbio in più sulla possibilità di impiegare Carlotta Cambi, ferma per un problema alla mano.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Oleh Plotnytskyi: “Ci crediamo, faremo di tutto per andare in finale”

    Si è aperta la settimana decisiva per la stagione della Sir Sicoma Monini Perugia. Mercoledì 5 aprile a Pian di Massiano arriva lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle per il match di ritorno di semifinale di Champions League, con i bianconeri che devono recuperare l’1-3 maturato in terra polacca la scorsa settimana. Lunedì invece, sempre tra le mura amiche, Gara 5 dei quarti di finale dei Play Off contro l’Allianz Milano. La squadra di Anastasi ha ripreso stamattina il lavoro al PalaBarton: mattina dedicata all’attività in sala pesi e ad un lavoro specifico di ricezione, nel pomeriggio seduta tecnica di squadra per sviluppare situazioni di gioco.

    Coach Andrea Anastasi introduce così la sfida di mercoledì al PalaBarton: “Giovedì avremo di fronte una partita molto complicata contro i bi-campioni della Champions League, una squadra molto collaudata ed un club straordinario che sta facendo la storia a livello europeo. Sappiamo benissimo che dovremo giocare una grande partita. Cercheremo di far valere il fattore campo, ci siamo conquistati il fatto di poter giocare le partite importanti e decisive al PalaBarton e questo deve essere un vantaggio che cercheremo di sfruttare. Sarà fondamentale un grande sostegno del nostro pubblico, avremo bisogno di un palazzetto caldo che ci spinga dall’inizio alla fine“.

    Anche lo schiacciatore ucraino Oleh Plotnytskyi chiama a raccolta il pubblico perugino: “Affrontiamo un avversario molto molto forte. Lo Zaksa è la squadra campione in carica, li conosciamo bene e loro ci conoscono bene. Ci aspetta una partita dura, complicata, difficile, ma abbiamo la possibilità di vincere ed andare in finale, ci crediamo e faremo di tutto per riuscirci. Dovremo giocare tutti insieme, chi sarà in campo e chi sarà fuori, dal primo all’ultimo punto. Ed abbiamo bisogno di un palazzetto caldissimo e della spinta dei nostri tifosi che hanno dimostrato tante volte di essere l’uomo in più a nostro favore“.

    (fonte: Comunicato stampa)   LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa ruggisce contro Perugia, la semifinale parte in salita

    La strada verso le Super Finals di Champions League maschile è in salita per la Sir Sicoma Monini Perugia, che incassa la prima sconfitta del suo cammino europeo di questa stagione proprio nella semifinale di andata sul campo dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle. “Benvenuti nella fortezza dello Zaksa” recitava lo striscione in italiano esposto dai tifosi di casa, e così è stato: partita stellare per i padroni di casa, trascinati dal Bartosz Bednorz migliore degli ultimi anni (23 punti con il 59% in attacco e 3 muri) e dai 4 ace di David Smith. Perugia appare però troppo arrendevole nel primo e nel terzo set, e va subito sotto anche nel quarto.

    I numeri della sfida confermano questo andamento: Zaksa migliore un po’ in tutti i fondamentali con il saldo battuta-ricezione che è stata la maggiore differenza tra le due squadre. In particolare difficoltà Leon (comunque il miglior realizzatore dei suoi con 17 punti), Plotnytskyi e Rychlicki, che dopo un primo set disastroso viene sostituito da Herrera: l’ingresso del cubano, autore di 14 punti con il 57% in attacco, rivitalizza la squadra umbra insieme ai muri di Flavio e all’ex di turno Kamil Semeniuk, ma non basta.

    Ora la squadra di Andrea Anastasi è costretta a puntare tutto sulla gara di ritorno di giovedì 6 aprile a Perugia, in cui servirà vincere per 3-0 o 3-1 e aggiudicarsi anche il Golden Set di spareggio. Nell’altra semifinale, intanto, lo Jastrzebski Wegiel ha espugnato il campo dell’Halkbank Ankara.

    Foto CEV

    La cronaca:Avvio di studio con i padroni di casa avanti (4-2). Bednorz con la pipe, poi muro di Janusz (7-3). Muro vincente di Smith, Zaksa a più5 (10-5). Ancora polacchi a segno in contrattacco (12-6). Il servizio dello Zaksa fa male alla seconda linea bianconera (16-9). Ace di Leon (16-11). In campo Herrera per Russo al servizio e subito ace (17-13). Il muro di Sliwka ristabilisce le distanze (19-13). Ace di Smith (22-15). Fuori l’attacco di Leon, set point Zaksa (24-17). Fuori il servizio di Leon, padroni di casa avanti (25-18).

    Al rientro in campo c’è Herrera per Rychlicki. Incipit equilibrato (4-4). Si continua a braccetto (9-9). Fuori Sliwka (10-11). Out l’attacco di Leon poi Sliwka, Zaksa avanti (15-13). Si riscatta il capitano bianconero (15-15). Contrattacco di Herrera poi muro di Leon, poi ancora Herrera (15-18). Il muro dello Zaksa accorcia (18-19). Ace di Smith e parità (19-19). Herrera fa ripartire Perugia (19-21). Invasione di Herrera (23-23). Sliwka in contrattacco, set point Zaksa (24-23). Non si intendono i polacchi, si va ai vantaggi (24-24). Fuori Sliwka, set point Perugia (24-25). Il muro di Flavio pareggia i conti (24-26).

    Zaksa avanti nel terzo con Bednorz (4-2). Muro di Smith (7-4). I polacchi allungano con Kaczmarek e l’errore di Plotnytskyi (13-8). Dentro Semeniuk. A segno Herrera (13-10). I Block Devils non trovano ritmo in battuta e lo Zaksa allunga (17-12). Bednorz manda in visibilio il pubblico di casa (20-14). Perugia tenta la disperata rimonta spinta dal muro (22-19), ma lo Zaksa non si distrae ed arriva al set point con l’errore di Plotnytskyi (24-19). Non si intendono Giannelli e Flavio, lo Zaksa torna avanti (25-19).

    Nel quarto c’è Solé al centro della rete, i martelli sono Leon e Semeniuk. Subito avanti i padroni di casa (3-0). Bednorz trova la mano esterna (4-0). Perugia sistema il sideout, ma non riesce ad avvicinarsi (8-4). Il muro di Bednorz mantiene le distanze (12-8). Perugia torna sotto con il turno al servizio di Giannelli (15-14). Kaczmarek fa ripartire lo Zaksa (18-15). Il muro di Bednorz dà ai padroni di casa il più 4 (21-17). Pashitskii a muro (23-19). Il servizio out di Plotnytskyi vale il match point (24-21). Il muro di Janusz fa scorrere i titoli di coda (25-22).     

    Foto CEV

    Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Sir Sicoma Monini Perugia 3-1 (25-18, 24-26, 25-19, 25-22)Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Kaczmarek 14, Stepien ne, Janusz 2, Wiltenburg ne, Staszewski ne, Kluth, Bednorz 23, Sliwka 7, Smith 11, Pashitskii 7, Zalinski, Shoji (L), Banach (L) ne, Huber ne. All. Sammelvuo.Sir Sicoma Monini Perugia: Giannelli 4, Herrera 14, Rychlicki 1, Leon 17, Piccinelli (L), Solé 1, Russo 4, Colaci (L), Flavio 8, Semeniuk 3, Plotnytskyi 8, Ropret, Cardenas ne, Mengozzi ne. All. Anastasi.Arbitri: Ivanov (Bulgaria) e Luts (Belgio).Note: Zaksa: battute vincenti 7, battute sbagliate 17, attacco 54%, ricezione 47%-24%, muri 10, errori 25. Perugia: battute vincenti 5, battute sbagliate 24, attacco 48%, ricezione 38%-20%, muri 9, errori 35.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Jastrzebski Wegiel passa ad Ankara e vede all’orizzonte la finale

    L’obiettivo della prima, storica finale di Champions League maschile è più vicino che mai per lo Jastrzebski Wegiel: la squadra polacca è a un passo dal traguardo dopo la vittoria per 1-3 ottenuta nella semifinale di andata sul campo di un Halkbank Ankara combattivo come sempre, ma falloso e confusionario. La squadra turca, infatti, ha conteso in volata agli ospiti sia il primo set (in cui aveva recuperato dall’11-17 al 19-20) sia il secondo, senza riuscire però ad aggiudicarseli; dopo un terzo set dominato dall’Halkbank, lo Jastrzebski è sempre rimasto saldamente avanti nel quarto, tremando soltanto nel finale con tre match point annullati.

    Foto TVF

    La formazione di Ankara paga soprattutto la serata negativa di Nimir Abdel-Aziz, egregiamente contenuto dal muro turco e fermo a quota 11 punti con il 34% di efficacia; a supplire alle sue difficoltà non sono bastati gli sforzi di Thomas Jaeschke (18 punti con il 57% in attacco e il 68% in ricezione) e Dogukan Ulu (7 su 10 offensivo e 3 muri) né la staffetta in posto 4 tra Bruno e Gulmezoglu. Dal lato polacco, invece, Stéphen Boyer ha vinto nettamente il duello tra opposti siglando 18 punti con il 56% in attacco e 2 ace; 18 centri anche per Tomasz Fornal, e ottimo Benjamin Toniutti nel distribuire il gioco tra tutti gli attaccanti nonostante la ricezione non certo impeccabile di Clevenot e compagni.

    La gara di ritorno si disputerà mercoledì 5 aprile in Polonia: alla squadra di Marcelo Mendez basterà vincere due set per superare il turno, mentre l’Halkbank deve necessariamente sperare nel Golden Set.

    Halkbank Ankara-Jastrzebski Wegiel 1-3 (22-25, 23-25, 25-16, 22-25)Halkbank Ankara: Eksi, Ivgen (L), Matic 9, Jaeschke 18, Done (L), Coskun, Koç ne, Gulmezoglu 8, Ma’a 4, Abdel-Aziz 11, Ulu 10, Tayaz ne, Bruno 7, Aslan ne. All. Atik.Jastrzebski Wegiel: Dryja ne, Hadrava, Popiwczak (L), Toniutti 1, Debski ne, Boyer 18, Gladyr 9, Tervaportti, Clevenot 12, Granieczny (L) ne, Fornal 18, Mbaye 6, Szymura 1, Macyra ne. All. Mendez.Arbitri: Petrovic (Serbia) e Cesare (Italia).Note: Spettatori 4000. Halkbank: battute vincenti 6, battute sbagliate 18, attacco 52%, ricezione 60%-40%, muri 10, errori 26. Jastrzebski: battute vincenti 5, battute sbagliate 19, attacco 51%, ricezione 29%-19%, muri 5, errori 25.

    (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO