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    L’albo d’oro della Champions League femminile: bis europeo per l’Imoco

    Il trionfo della A.Carraro Imoco Conegliano nella finale di Champions League ad Antalya completa l’ennesima stagione da sogno per le Pantere, aggiungendosi nella bacheca gialloblu a Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Si tratta della seconda Champions nella storia dell’Imoco, dopo quella del 2021, anche se il bilancio delle finali rimane ancora in negativo (3 quelle perse).

    In Turchia è arrivata anche, e questo già si sapeva, la diciottesima affermazione di una rappresentante dell’Italia, la nazione più titolata dopo l’Unione Sovietica (a quota 22). Tra le otto squadre che hanno vinto il trofeo continua a non esserci Milano, che non riesce ancora a spezzare il tabù delle sfide contro Conegliano: quest’anno 5 sconfitte su 5, di cui 3 in finale.

    Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione:

    COPPA DEI CAMPIONI1960-61 Dinamo Mosca1961-62 Burovestniek Odessa1962-63 Dinamo Mosca1963-64 Levski Sofia1964-65 Dinamo Mosca1965-66 CSKA Mosca1966-67 CSKA Mosca1967-68 Dinamo Mosca1968-69 Dinamo Mosca1969-70 Dinamo Mosca1970-71 Dinamo Mosca1971-72 Dinamo Mosca1972-73 Nim-Se Budapest1973-74 Dinamo Mosca1974-75 Dinamo Mosca1975-76 Stella Rossa Praga1976-77 Dinamo Mosca1977-78 Traktor Schweriner1978-79 CSKA Sofia1979-80 Stella Rossa Praga1980-81 Uralochka Sverdlovsk1981-82 Uralochka Sverdlovsk1982-83 Uralochka Sverdlovsk1983-84 CSKA Sofia1984-85 ADK Alma Ata1985-86 CSKA Mosca1986-87 Uralochka Sverdlovsk1987-88 Teodora Ravenna1988-89 Uralochka Sverdlovsk1989-90 Uralochka Sverdlovsk1990-91 HAOK Mladost Zagreb1991-92 Il Messaggero Teodora Ravenna1992-93 Latte Rugiada Matera1993-94 Uralochka Ekaterinburg1994-95 Uralochka Ekaterinburg1995-96 Parmalat Matera1996-97 Foppapedretti Bergamo1997-98 Dubrovacka Banka Dubrovnik1998-99 Foppapedretti Bergamo1999-00 Foppapedretti Bergamo

    EUROPEAN CHAMPIONS LEAGUE2000-01 Edison Modena2001-02 Racing Club de Cannes2002-03 Racing Club de Cannes2003-04 Marichal Tenerife2004-05 Radio 105 Foppapedretti Bergamo2005-06 Colussi Despar Perugia2006-07 Foppapedretti Bergamo2007-08 Colussi Despar Perugia

    CEV CHAMPIONS LEAGUE2008-09 Foppapedretti Bergamo2009-10 Foppapedretti Bergamo2010-11 VakifGunes TTelekom Istanbul2011-12 Fenerbahce Universal Istanbul2012-13 VakifBank Istanbul2013-14 Dinamo Kazan2014-15 Eczacibasi VitrA Istanbul2015-16 Pomì Casalmaggiore2016-17 VakifBank Istanbul2017-18 VakifBank Istanbul2018-19 Igor Gorgonzola Novara2019-20 non assegnata2020-21 Imoco Volley Conegliano2021-22 VakifBank Istanbul2022-23 VakifBank Istanbul2023-24 A.CARRARO DOC IMOCO CONEGLIANO LEGGI TUTTO

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    Conegliano, sempre Conegliano: Plummer riporta le Pantere in paradiso al tie-break

    Conegliano, ancora Conegliano, sempre Conegliano: l’Imoco è campione d’Europa per la seconda volta nella sua storia. A decidere la Champions League femminile è un tie-break vinto nel segno di Plummer per 15-9. Per Milano serata da incubo per Egonu, “ingabbiata” dalla strategia a muro che Santarelli le ha cucito su misura. Da segnalare invece l’ottima prestazione da leader di una monumentale Sylla sotto lo sguardo attendo del ct Velasco.

    Milano inizia il match con le gambe che tremano e con una Daalderop, titolare a sorpresa, che lascia quasi subito il posto a Cazaute. Conegliano, invece, appare subito in palla, presa per mano dalla solita Haak (7 punti in avvio con il 70% in attacco) che non sbaglia quasi nulla, e De Kruijf, schierata da Santarelli nello starting six (al posto di Lubian) a fare reparto con Fahr, quest’ultima vista girare in stampelle da quando è arrivata ad Antalya eppure regolarmente in campo senza alcun problema apparente.

    Nonostante una Egonu stranamente sottotono, colpa però della pressante marcatura a muro ben studiata da Santarelli, Milano si dimostra un diesel e aggrappandosi a Rettke e Sylla riapre il match vincendo col fiato in gola il secondo parziale per 23-25, dopo aver sprecato di suo pugno ben tre set point, salvo poi spegnere ancora l’interruttore nel terzo set. Maggior equilibrio nel quarto, poi Gaspari pesca dal mazzo due jolly, Malual e Bajema, e si va sul 2-2.

    Nel tie-break è sfida nella sfida tra Sylla e Plummer, ma alla fine la firma sulla coppa la mette l’americana.

    foto Cev

    Sestetti: Santarelli schiera Haak opposta a Wolosz, Plummer e Robinson-Cook in banda, Fahr e De Kruijf al centro, De Gennaro libero. Gaspari risponde con Orro al palleggio, Egonu in posto 2, Sylla e a sorpresa Daalderop in 4, Folie e Rettke coppia centrale, Castillo libero.

    1° SET – La finale femminile di queste Super Finale regala subito grande spettacolo. Si parte con grandi difese e un rally point deciso alla fine dal mani-out di Plummer. L’Imoco scappa subito via portandosi sul 5-1 grazie a un ottimo contenimento a muro e alle diagonali chirurgiche di Haak (7-3). In queste battute iniziali Milano appare subìre la tensione del grande appuntamento e Orro si aggrappa all’esperienza di Sylla nel tentativo di dare la scossa. L’ex capitana azzurra, sotto gli occhi del ct Velasco in prima fila, ne mette due dei suoi in attacco e risponde presente anche a difesa della seconda linea permettendo di sbloccarsi anche ad Egonu (9-7), ma sul 13-8 Gaspari è costretto a chiamare time-out per mettere ordine e forse infondere un po’ di tranquillità alle sue giocatrici.

    foto Cev

    De Kruijf piazza anche l’ace che vale il +6 per l’Imoco, già lanciata verso la conquista del primo set apparentemente senza aver ingranato ancora le marce alte. Egonu risponde a tono, dai nove metri, ma dall’altra parte Plummer continua a perforare a occhi chiusi il muro alzato da Orro e Rettke (18-10). Gaspari richiama in panchina Daalderop per Cazaute nel tentativo di smuovere qualcosa, e la francese risponde subito presente andando a segno in battuta. Sul punteggio di 18-13 questa volta a fermare il gioco è Santarelli che poi manda in campo (e in battuta) Lubian per Fahr. Milano continua a sbagliare, colpa soprattutto di diverse palle alzate in maniera non impeccabile da Orro, e Conegliano alla fine chiude con un pesantissimo 25-14.

    foto Cev

    2° SET – Nel secondo set la vero Volley torna a girare: Orro ha le mani decisamente più ferme e precise, Rettke inizia a murare ed Egonu a segnare con più regolarità. Morale della favola, al giro di boa le brianzole sono avanti addirittura 9-17 sfruttando pure un turno più che prolifico dalla linea dei nove metri di Malual (2 ace e parziale di cinque a zero).

    La reazione delle Pantere è però rabbiosa e il gap si riduce presto da 8 a 3 punti (14-17). Incredibile ma vero, inizia a sparare a salve anche Haak e la squadra di Gaspari inizia a credere seriamente di poter riaprire la partita. Rettke giganteggia a centro rete, ma contro Wolosz e compagne non basta. In attesa che Egonu vesta il mantello di supereroina di queste notti di Champions, è Sylla a tirare la carretta, e per ora tanto basta perché si gira campo sull’1-1 con l’Allianz che fa suo il set con il punteggio di 23-25.

    foto Cev

    3° SET – Nel terzo set Conegliano torna a fare Conegliano, come nel primo (6-1), ma pure Egonu inizia a piazzare le sue diagonali strettissime (6-4). Ciò nonostante, l’Imoco questa volta alza davvero i giri del suo gioco e prende presto il largo (13-8, 19-12).

    Gaspari getta nella mischia Malual per Egonu (appena 1 punto per lei) e Daalderop per Sylla, forse nel tentativo di far rifiatare le sue stelle battezzando già perso questo set. Girandola di cambi anche per Santarelli che manda in campo Lubian e Bardaro per Fahr e Plummer. Il set, però, come detto, e forse intuito da entrambi i tecnici, vola via senza storia, al netto di una tardiva reazione della Vero Volley, fino al 25-19 finale “stampato” da Haak.

    foto Cev

    4° SET – Decisamente più equilibrato l’inizio del quarto set con le squadre che si rispondono colpo su colpo, anche in fatto di break (8-10 Milano, 10-10). Se Egonu non passa il merito è del muro-difesa dell’Imoco che la marca quasi a “uomo”, calcisticamente parlando. Ma sempre a muro è anche la Vero Volley a trovare punti pesanti, ora anche con Folie.

    Dai nove metri Egonu allarga ancora la forbice (12-15) e poi inizia a trovare una certa regolarità anche in attacco. A opposto risponde opposto e con Haak le Pantere si rifanno ancora sotto (17-18) costringendo Gaspari a fermare il gioco, poi un altro giro di estrema efficacia al servizio di Malual riporta Milano sul +4 (18-22). Conegliano perde anche la misura (errori di Haak e Plummer) e il tie-break inizia a intravedersi all’orizzonte. Dalla panchina Gaspari pesca pure un altro jolly, Bajema, e le sue alla fine portano a casa il set per 19-25.

    foto Cev

    5° SET – Primo punto di Plummer, risponde subito Sylla poi con un ace arriva il break di Conegliano (3-1). Ancora Sylla, murone su Haak, ristabilisce la parità ai 5. Castillo tira su la qualunque, ma in generale si assiste a grandissime difese e recuperi su entrambi i lati della rete. Altro break pescato dall’Imoco al termine di un altra azione infinita e si gira campo sull’8-6.

    Va a segno anche Plummer e sotto di tre Gaspari chiama time-out. Sylla ne mette a terra un’altra, ma Plummer, ancora lei, fa 11-7 e poi, sempre lei, mura pure su Egonu. 12-7 e altro time-out di Gaspari, ma ormai le Pantere vedono il traguardo. Sylla, grandissima prestazione la sua, è l’ultima ad alzare bandiera bianca per Milano, ma alla fine la Champions va nella bacheca dell’Imoco, e per le Pantere è la seconda dopo quella alzata nel 2021.

    A. Carraro Imoco Conegliano – Allianz Vero Volley Milano (25-14, 23-25, 25-19, 19-25, 15-9)A. Carraro Imoco Conegliano: Plummer 21, Robinson Cook 10, Squarcini, De Kruijf 6, Gennari, Lubian 2, De Gennaro (L), Haak 23, Bugg, Wolosz 3, Lanier 2, Fahr 9, Bardaro, Piani (L). All. Santarelli.Allianz Vero Volley Milano: Cazaute 10, Malual 3, Heyrman, Folie 7, Orro 2, Prandi, Pusic, Rettke 7, Bajema 1, Sylla 13, Egonu 19, Daalderop, Candi, Castillo (L). All. Gaspari.

    Dal nostro inviato Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    L’albo d’oro della Champions League maschile: quarto successo per Trento

    La Champions League conquistata dalla Trentino Itas nella trionfale finalissima di Antalya contro lo Jastrzebski Wegiel è la quarta vinta dal club di via Trener nella sua storia, dopo i successi in serie del 2009, 2010 e 2011, su 7 finali disputate. L’Itas interrompe così una serie negativa di 3 finali perse (2016, 2021 e 2022) e raggiunge Modena e Treviso al terzo posto tra le squadre più titolate nella competizione.

    Non solo: con questo successo Trento riporta l’Italia sul tetto d’Europa dopo 5 anni facendola salire a quota 20 vittorie nella storia della competizione (l’URSS è seconda a 15). L’ultima vittoria finora era stata infatti quella di Civitanova nel 2019, e proprio in quell’anno si era verificata anche l’ultima doppietta italiana tra maschile e femminile nella storia del torneo, un evento che quest’anno si ripeterà per l’undicesima volta.

    Quanto allo Jastrzebski, la squadra polacca deve ancora rinviare l’appuntamento con il primo trofeo della sua storia: quella di Antalya è la seconda finale persa consecutiva dopo quella dello scorso anno nel derby con lo Zaksa. Cadendo in Turchia, inoltre, la squadra di Mendez ha perso l’occasione di regalare alla Polonia la quarta Champions di fila (soltanto la Russia è riuscita a superare questo record) e una “tripletta” europea con CEV Cup e Challenge Cup che non si è mai verificata nella storia.

    Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione:

    COPPA DEI CAMPIONI1959-60 CSKA Mosca1960-61 Rapid Bucarest1961-62 CSKA Mosca1962-63 Rapid Bucarest1963-64 SC Leipzig1964-65 Rapid Bucarest1965-66 Dinamo Bucarest1966-67 Dinamo Bucarest1967-68 Spartak Brno1968-69 CSKA Sofia1969-70 Burevestniek Alma Ata1970-71 Burevestniek Alma Ata1971-72 Spartak Brno1972-73 CSKA Mosca1973-74 CSKA Mosca1974-75 CSKA Mosca1975-76 Dukla Liberec1976-77 CSKA Mosca1977-78 Plomien Milowice1978-79 Stella Rossa Bratislava1979-80 Klippan Torino1980-81 Dinamo Bucarest1981-82 CSKA Mosca1982-83 CSKA Mosca1983-84 Santal Parma1984-85 Santal Parma1985-86 CSKA Mosca1986-87 CSKA Mosca1987-88 CSKA Mosca1988-89 CSKA Mosca1989-90 Philips Modena1990-91 CSKA Mosca1991-92 Il Messaggero Ravenna1992-93 Il Messaggero Ravenna1993-94 Edilcuoghi Ravenna1994-95 Sisley Treviso1995-96 Las Daytona Modena1996-97 Las Daytona Modena1997-98 Casa Modena Unibon1998-99 Sisley Treviso1999-00 Sisley Treviso

    EUROPEAN CHAMPIONS LEAGUE2000-01 Paris Volley2001-02 Lube Banca Marche Macerata2002-03 Lokomotiv Belgorod2003-04 Lokomotiv Belgorod2004-05 Tours VB2005-06 Sisley Treviso2006-07 VfB Friedrichshafen2007-08 Dinamo-Tattransgaz Kazan

    CEV CHAMPIONS LEAGUE2008-09 Itas Diatec Trentino2009-10 Trentino BetClic Trento2010-11 Trentino BetClic Trento2011-12 Zenit Kazan2012-13 Lokomotiv Novosibirsk2013-14 Belogorie Belgorod2014-15 Zenit Kazan2015-16 Zenit Kazan2016-17 Zenit Kazan2017-18 Zenit Kazan2018-19 Cucine Lube Civitanova2019-20 non assegnata2020-21 Zaksa Kedzierzyn-Kozle2021-22 Zaksa Kedzierzyn-Kozle2022-23 Zaksa Kedzierzyn-Kozle2023-24 ITAS TRENTINO LEGGI TUTTO

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    Trento domina lo Jastrzebski e torna sul tetto d’Europa dopo tredici anni

    La Trentino Itas asfalta i polacchi dello Jastrzebski Weigel in tre set e trova tra le mura dello Spor Salone di Antalya quella Champions League che mancava dal lontano 2011.

    Una prestazione a tratti devastante quella della squadra di Fabio Soli, trascinata dal braccio armato di un Michieletto ingiocabile (16 punti, 2 ace, 1 muro), dai muri della premiata ditta Podrascanin-Kozamernik (5 a testa), dalle mani fatate di uno Sbertoli tornato al top e dai colpi di un sempre solido Rychliski (15 punti). Senza contare Lavia (11), che quando serve risponde sempre presente, e Laurenzano sempre ben posizionato in difesa. Dall’altra parte della rete il solo Fornal (19 punti) non basta.

    Trento approccia alla perfezione il match scavando subito il solco con i muri (5 nel primo set), ricacciando indietro i polacchi in almeno due occasioni e andando poi a chiudere un gran primo set con cinque lunghezze di vantaggio e Michieletto e Podrascanin (7 e 5 punti a testa) subito protagonisti. Nel secondo lo Jastrzebski trova in Fornal un grande terminale offensivo, ma alla fine, nonostante un set giocato in equilibrio fino ai venti, è ancora Trento a sferrare la zampata vincente (8 punti di Rychlicki, 62% in attacco per Michieletto). Nel terzo il copione non cambia, i polacchi non scappano mai via mentre la squadra italiana quando lo fa non si guarda più indietro. Il resto è storia.

    foto Cev

    Sestetti – Soli parte con Sbertoli in regia opposto a Rychlicki, in banda la coppia azzurra Michieletto e Lavia, al centro capitan Podrascanin e Kozamernik, Laurenzano libero. Mendez risponde con Toniutti opposto a Patty, Fornal e Szymjura in posto 4, Gladir e Huber centrali, Popiwczak libero.

    1° SET – Il primo break della finale lo firma Kozamernik con un gran muro, poi Rychlicki allunga la serie in battuta di Lavia e porta Trento sul 4-1. In queste prime battute è con il muro che la squadra di Soli comanda il gioco, e dalle facce dei suoi ragazzi traspare sin da subito grande sicurezza (8-5). I polacchi però non stanno a guardare e feriscono soprattutto con i primi tempi e le pipe lungo la corsia centrale (8-8, 10-10). Da spellarsi le mani l’azione che vale l’undicesimo punto dell’Itas (11-10), con Michieletto che in tuffo fa un miracolo e Sbertoli che alla stessa maniera la manda di là, pizzica il nastro e segna un punto che fa esplodere il palazzetto.

    foto Cev

    l mani out di Michieletto vale il nuovo +2 per Trento (14-12), poi un altro muro di Podrascanin su Fornal costringe Mendez a chiamare time-out. Michieletto è una stufa e con un altro mani-out di brutale potenza e un ace allarga ancora la forbice (17-13). Tutto da rifare però, perché dall’altra parte della rete si accende anche Fornal che riporta lo Jastrzebski in scia (18-17). Altro giro, altro protagonista: in vista del traguardo si prende la scena anche Lavia e alla fine il primo set lo porta meritatamente a casa la squadra italiana con un ultima pestata sull’acceleratore che chiude il punteggio sul 25-20.

    foto Cev

    2° SET – Lo Jastrzebski parte forte nel parziale successivo andando sullo 0-3, Soli chiama time-out e alla ripresa del gioco, ancora a suon di monster block, l’Itas ristabilisce la parità in un amen. L’equilibrio dura qualche azione, poi Sbertoli e i suoi mettono ancora la freccia (9-7) ma vengono affiancati nuovamente ai 10. A suon di mani-fuori da una parte e dall’altra, si viaggia così a braccetto per tutta la parte centrale del set (13-13, 15-15).

    Nonostante Fornal resti il terminale offensivo più “on-fire” dei polacchi, scavallati i venti punti è ancora Trento a “strappare” (20-17) e, aiutata anche da qualche pasticciaccio gratuito degli avversari, una infilato il rettilineo finale non si guarda più indietro e vola sul due a zero chiudendo ancora con margine: 25-22.

    foto Cev

    3° SET – Nonostante l’Itas non riesca sempre a contenere Fornal e a leggere il gioco ormai prevedibile al centro di Toniutti per i suoi centrali, o lo stesso Fornal da seconda linea, lo Jastrzebski non dà comunque mai l’impressione di poter scappare via, anzi (6-7, 9-8, 12-10, 13-15, 18-18).

    Ai venti è ancora Trento a mettere il naso avanti (21-19) costringendo Mendez a fermare ancora il gioco. Il vantaggio questa volta è minimo, ma la coppa ormai è lì, a pochi centimetri, non resta altro che prendersela.

    Altro murone di Kozamernik, errore di un Patry mai entrato veramente in partita, diagonale devastante di Fornal e 24esimo punto Itas conquistato ancora da Michieletto (ennesimo mani-out). Ci siamo: batte Kozamernik ma Fornal buca il muro (24-21). Rally point, Michieletto ci prova due volte ma non passa, alla fine il punto della vittoria lo segna capitan Podrascanin con la specialità della casa, il muro. Giusto che la chiuda lui, ora il finale è davvero da premio Oscar. Trento è Campione d’Europa!

    foto Cev

    Trentino Itas – Jastrzebski Weigel 3-0 (25-20, 25-22, 25-21)Trentino Itas: Nelli, D’Heer, Kozamernik 8, Michieletto 16, Sbertoli, Cavuto, Pace (L), Berger, Rychlicki 15, Magalini, Laurenzano (L), Lavia 11, Podrascanin 8, Acquarone. All. Soli.Jastrzebski Weigel: Popiwczak (L), Markiewicz, Toniutti 1, Sedlacek, Patry 9, Sclater 1, Gladyr 6, Makoś, Macionczyk, Fornal 19, Mbaye, Szymura 9, Józwik, Huber 8. All. Mendez.Arbitri: Sarikaya (Turchia) e Simonovic (Serbia). Note: durata set: 26’, 29’, 28’; tot: 83’. Trentino: Battute Sbagliate 7, Vincenti 3. Jastrzebski: Battute sbagliate 8, Vincenti 4.

    di Giuliano Bindoni LEGGI TUTTO

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    Lavia è pronto per la finale di Champions: “Spero di poter giocare dall’inizio”

    Vigilia di Champions League per la Trentino Itas che domenica 5 maggio alle ore 16 italiane affronterà i polacchi dello Jastrzebski Wegiel nella gara secca che assegna il titolo europeo.

    Dopo poco meno di due anni di attesa, per la formazione gialloblù è di nuovo tempo di tornare all’assalto del titolo di Campione d’Europa, giocando l’ultima e la più importante partita della stagione 2023/24. Podrascanin e compagni sono arrivati in Turchia già venerdì pomeriggio, al termine di una intera settimana di allenamenti, senza partite ufficiali, in cui lo staff tecnico ha potuto ultimare il recupero di Lavia e proporre un notevole volume di attività per giungere nel miglior modo possibile all’appuntamento, sia dal punto di vista tecnico sia fisico.

    “Sto bene, ho ricominciato da una settimana e spero di poter dare una mano alla squadra” le parole di Daniele Lavia, intervistato da Guido Pasqualini per L’Adige.

    Lo schiacciatore ha poi analizzato l’imminente impegno: “In una partita secca non ci sono favoriti. Vince la squadra che riesce ad affrontarla nel miglior modo possibile, che avrà più voglia, più grinta e metterà in campo la miglior pallavolo”.

    “Lo spirito deve essere quello dei combattenti – continua – . Se vogliamo portare a casa il risultato dipenderà soprattutto da noi. Dobbiamo entrare in campo con felicità perchè arrivare qui non era scontato. Siamo carichi per affrontarla nel migliore dei modi”.

    “A fare la differenza saranno battuta e ricezione. Loro servono molto bene, murano altrettanto bene e noi dobbiamo ricevere nel migliore dei modi per aiutare Sbertoli a fare il suo gioco. In attacco, essendo loro dei grandi muratori, dovremo provare colpi sempre diversi e fantasiosi per cercare di mettere in difficoltà il loro muro e la loro difesa”.

    (fonte: L’Adige) LEGGI TUTTO

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    La Trentino Itas si gioca una stagione nella finale contro lo Jastrzebski

    L’ultima occasione, ma che occasione: la Trentino Itas si gioca una stagione intera in un solo giorno, quello delle Super Finals di Champions League ad Antalya. La finale con lo Jastrzebski Wegiel è in programma domenica 5 maggio alle 16 italiane, in diretta su DAZN (alle 19 quella femminile tra Conegliano e Milano), e per i tifosi trentini, molti dei quali la seguiranno sul maxischermo allestito alla ilT Quotidiano Arena, è senza dubbio l’appuntamento più atteso dell’anno; è l’Italia intera, però, a sognare una Champions che manca dal 2019, mentre la Polonia insegue una storica tripletta dopo i successi dell’Asseco Resovia in CEV Cup e del Projekt Warszawa in Challenge Cup. Scopriamo insieme tutti i dettagli sulla grande sfida in programma in Turchia.

    Foto CEV

    RISCATTO – Questa è la parola chiave per l’Itas, reduce da un’annata a dir poco deludente sul piano dei risultati: la squadra di Fabio Soli non soltanto non ha portato a casa alcun trofeo, ma si è fermata prima della finale in tre manifestazioni su 4 (Supercoppa, Coppa Italia e campionato) e ha mancato anche la qualificazione alla Champions del prossimo anno. Per quanto in via Trener la pressione non sia ai livelli di altre piazze, una sconfitta ad Antalya rischierebbe di innescare un “processo” all’intera stagione. Lo Jastrzebski, al contrario, è reduce dalla conquista del suo secondo scudetto consecutivo e arriva carichissimo alla seconda finale di fila, dopo quella persa contro lo Zaksa a Torino, nella speranza di portare a casa il primo trofeo europeo della storia.

    Foto CEV

    I PRECEDENTI – Come spesso accaduto nella sua storia, dunque, nei momenti di difficoltà Trento chiede aiuto all’amata Europa, che però negli ultimi anni è stata un po’ “matrigna”: bruciano ancora le due finali perse contro lo Zaksa (2021 e 2022). Si tratta comunque della quarta finale europea nelle ultime 5 stagioni, tenendo conto anche della CEV Cup vinta nel 2019 proprio in Turchia, a testimonianza del feeling tra l’Itas e le competizioni internazionali. Restando alla Champions, il bilancio è in perfetta parità: 3 vittorie e 3 sconfitte in finale. 19 vittorie e 8 sconfitte, invece, negli scontri dei gialloblu con le squadre polacche: la sfida con lo Jastrzebski, in particolare, porta con sé il piacevole ricordo del Mondiale per Club e della semifinale di Champions vinti nel 2011. A livello individuale, infine, Marko Podrascanin è alla quarta finale, dopo le due con Trento e quella del 2017 con Perugia; Michieletto ne ha disputate due, Nelli, D’Heer, Cavuto, Sbertoli e Lavia una a testa, ma nessuno è mai riuscito a vincere la Coppa. Nelle file dei polacchi, invece, c’è chi di Champions ne ha messe in bacheca ben due: Benjamin Toniutti, vittorioso nel 2015 con il Friedrichshafen e nel 2021 con lo Zaksa, e Norbert Huber, campione nel 2021 e nel 2022 in maglia Zaksa, sempre contro Trento.

    Foto Lega Pallavolo Serie A

    DUBBIO LAVIA – La squadra trentina è partita venerdì per la Turchia, con un volo charter dall’aeroporto di Verona (insieme alla Vero Volley femminile). Ovviamente Fabio Soli avrà tutti e 15 i giocatori a disposizione ma, dopo il pieno recupero di Riccardo Sbertoli, dovrà fare i conti con le condizioni di Daniele Lavia: lo schiacciatore azzurro ha saltato l’intera finale per il 3° posto a causa di un problema muscolare agli addominali. È evidente che lo staff dell’Itas farà tutto il possibile per recuperarlo e poterlo schierare domenica, ma in caso di emergenza è pronto Giulio Magalini. Lo Jastrzebski, che non ha problemi di formazione, è arrivato in Turchia un giorno prima dei rivali (giovedì), ma ha avuto un giorno in meno a disposizione per recuperare: la decisiva Gara 3 della finale scudetto si è giocata infatti domenica 28, mentre Trento è scesa in campo per l’ultima volta sabato 27.

    HUBER UBER ALLES – Nelle file dello Jastrzebski c’è un giocatore che rappresenta un vero e proprio spauracchio: il centrale Norbert Huber, MVP dei playoff di Plus Liga. In forma strepitosa ormai da un anno – ne sa qualcosa anche l’Italia di De Giorgi – Huber è un elemento chiave del gioco di Marcelo Mendez sia in attacco, sia a muro (senza trascurare il servizio) e nelle rare occasioni in cui gli avversari riescono a limitarlo, come in Gara 2 della finale contro lo Zawiercie, l’intera squadra ne risente. Per il resto tutta l’esperienza e la classe di Benjamin Toniutti sono al servizio del connazionale Jean Patry e dello schiacciatore Tomasz Fornal, che in questa stagione ha fatto un ulteriore salto di qualità. A completare la squadra elementi di grande solidità come l’altra banda Rafal Szymura (senza dimenticare un’alternativa di lusso come Marko Sedlacek), il centrale Yurij Gladyr e il libero Jakub Popiwczak, che garantiscono un rendimento sempre elevato nel muro-difesa.

    Foto CEV

    STATISTICHE – Sia Trento, sia lo Jastrzebski hanno subito due sconfitte in questa edizione del torneo: gli italiani nell’ultima partita del girone contro l’Asseco Resovia e nella semifinale di ritorno con Civitanova (a qualificazione già acquisita), i polacchi nel girone contro il Guaguas e nell’andata dei quarti a Piacenza. I numeri premiano l’Itas rispetto ai rivali in battuta, con 82 ace (2 a set) contro 59 (1,59), a muro, con 101 block vincenti (2,46 a set) contro 73 (1,97) e in ricezione, con il 25% di positività contro il 21%. Praticamente identico il rendimento in attacco (53% contro 52% di efficacia). A livello di singoli Kamil Rychlicki è il miglior realizzatore di Trento con 152 punti, settimo nella classifica generale, di poco sopra a Michieletto (145); per trovare il top scorer dello Jastrzebski, Tomasz Fornal, bisogna scendere al dodicesimo posto (139 punti). Michieletto domina lo scontro anche a livello di muri, con 21 block vincenti (ottavo in graduatoria) contro i 17 di Patry e Podrascanin, e di battute, con 17 ace, uno in più di Rychlicki e due in più di Fornal.

    ORGOGLIO NAZIONALE – Entrambe le squadre, per concludere, lottano anche per tenere alto l’onore dei rispettivi paesi. Se lo Jastrzebski riuscisse a conquistare il trofeo, per la Polonia sarebbe la quarta Champions consecutiva: una striscia vincente che in passato era riuscita soltanto alle squadre russe, capace di conquistarla per sette volte dal 2012 al 2018. L’Italia, al contrario, prova a interrompere un digiuno in Champions che dura da 5 anni e che in questo caso si estenderebbe anche alle altre due Coppe europee: l’ultimo anno senza trofei continentali per le nostre squadre è stato il 2017.

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO

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    Wolosz e Santarelli verso Antalya: “Carichi per l’ultimo obiettivo. I precedenti con Milano non contano”

    Domenica 5 maggio alle ore 19.00 italiane ad Antalya (Turchia) la A. Carraro Imoco Volley Conegliano dopo una stagione europea finora immacolata (10 partite, 10 vittorie), sfiderà nella cinquantesima e ultima partita stagionale un’altra squadra italiana, l’Allianz Milano, nella SuperFinal di Cev Champions League. Finora in stagione per le Pantere 47 vittorie e 2 sconfitte.

    E’ la quarta finale di Champions per le Pantere di Conegliano, che sono partite ieri per la Turchia al gran completo e verranno seguite da un centinaio di tifosi gialloblù in trasferta dall’Italia. Oggi dalle 10 alle 10.30 il Media Meeting della CEV con capitane e allenatori.

    La capitana Joanna Wolosz, che giocherà domenica la sua 210° partita in carriera in Champions League: “A una settimana dalla grande felicità per la conquista del nostro sesto scudetto, assorbite le emozioni e le fatiche di una grande finale con Scandicci siamo cariche per questo ultimo obiettivo stagionale, a cui teniamo tantissimo. Giocare un playoff di questo livello e una finale con quattro partite durissime è stata la migliore preparazione per questa SuperFinal. Milano è certamente più riposata di noi perchè da un po’ di tempo stanno preparando questa partita, ma noi mentalmente dopo aver giocato e vinto una battaglia del genere certamente siamo pronte e allenate bene a partite dove non si molla dal primo all’ultimo pallone. Vincere e soprattutto vincere dopo aver superato grandi difficoltà aiuta.”

    Quale atmosfera aspettarsi in Turchia? “Ricordiamo Antalya per aver vinto lì il Mondiale l’anno scorso, è un posto che ci dà grandi ricordi, ci sarà tanto tifo anche neutrale, chissà che il pubblico turco con Dani e Bella dalla nostra parte, he lì sono idoli, sia dalla nostra parte. Comunque ci sarà un’atmosfera bellissima, ci saranno anche tanti nostri sostenitori e non vediamo l’ora di giocare questa partita che sogniamo da tanto tempo.”

    Foto CEV

    E infine la chiave del match secondo la regista polacca: “Abbiamo visto con Scandicci, ma anche nelle precedenti sfide stagionale con Milano, che quando funziona la nostra battuta e riusciamo a mettere in moto la nostra correlazione muro-difesa è difficile per le nostre avversarie, quindi sarà quello secondo me il fattore decisivo per noi. Ovviamente tutti parlano della sfida delle opposte tra Bella e Paola, due fuoriclasse, ma secondo me sarà con il gioco di squadra e con la difesa che potremo fare la differenza. Quello che è certo è che non dobbiamo pensare nemmeno lontanamente alle precedenti sfide con Milano di questa stagione, sarà un match tutto diverso dai quattro che l’hanno preceduto, questa è la partita più importante e l’Allianz arriverà determinata e vogliosa di riscattare anche l’uscita in semifinale di campionato, sarà una grande sfida che non vede una squadra favorita. Noi vogliamo finire con una vittoria e un altro trofeo, manca l’ultimo passo, il più difficile, siamo consapevoli che possiamo farlo e ora dopo aver lavorato tanto dobbiamo dimostrarlo in campo domenica giocando una grande partita.”

    A Wolosz fa eco l’analisi di coach Daniele Santarelli: “Fino ad ora è stata una bellissima stagione, playoff culminati con una finale intensa e combattuta con Scandicci dopo aver superato un altra avversaria tosta come Novara, abbiamo già conquistato lo scudetto, la coppa italia e la supercoppa, questo è l’ultimo passo, quello che potrebbe consegnare agli annali un’annata davvero eccezionale, sarebbe fantastico e siamo qui in Turchia per provare l’impresa. “

    Foto Rubin/LVF

    Milano ferma da un po‘, Conegliano “in ritmo” dopo la finale scudetto terminata una settimana fa: “Giochiamo con Milano che non scende in campo da un po’ di tempo, noi invece siamo rimaste sempre in ritmo con le battaglie dei playoff, è difficile dire se da questa situazione diversa siamo avvantaggiati noi o loro, ci sono dei pro e dei contro in entrambe le situazioni, alla fine sono sicuro che vantaggi e svantaggi si equilibrano e sarà il campo a decidere la più meritevole di conquistare questo importante trofeo.

    Santarelli in Turchia è di casa essendo l’allenatore della Nazionale e Antalya evoca bei ricordi per le Pantere: “Sì, Antalya per me riserva dolci ricordi, il Mondiale vinto due anni fa, il VNL con la nazionale turca, a me fa sempre piacere tornare in Turchia dove la pallavolo è seguitissima e posso ritrovare tante persone che conosco per l’esperienza con la nazionale, sono certo che domenica sia per la maschile che gioca prima di noi che per la nostra finale ci sarà una bellissima atmosfera.“

    I precedenti, quattro in questa stagione, sorridono tutti alle Pantere: “I precedenti stagionali sono stati molto diversi, a volte abbiamo vinto bene, altre abbiamo sofferto come nella complicata finale di Coppa Italia, ma ora non contano più nulla le altre partite, giochiamo entrambe l’ultima gara della stagione, la più affascinante, e non ci sono favorite. Entrambe le squadre hanno preparato bene questo impegno e si daranno battaglia con tutte le armi a disposizione per conquistare la Champions. E’ sempre difficile vincere questo trofeo e noi lo sappiamo bene, così come è quasi un’impresa anche arrivare alla finale. Adesso ci siamo, abbiamo i nostri tifosi che verranno a sostenerci e abbiamo tanta voglia di chiudere in bellezza la stagione, le ragazze ci tengono tanto e daranno il massimo per fare felici e ripagare di tanti sforzi i nostri incredibili tifosi, il club, gli sponsor e tutti coloro che ci hanno sostenuto nelle fatiche di questa stagione.”

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Conegliano e Milano alla sfida decisiva: tutto sulla Super Final femminile

    È tutto pronto ad Antalya per le attesissime Super Finals di Champions League: nel torneo femminile l’attenzione di tutti gli appassionati del mondo (e anche di quelli locali, nonostante l’incongrua location) saranno catalizzati dalla prima finale tutta italiana dal 2019 a oggi, quella tra A.Carraro Imoco Conegliano e Allianz Vero Volley Milano. Scopriamo tutto sulle due finaliste e facciamo partire il conto alla rovescia per la sfida, in onda su DAZN alle 19 di domenica 5 maggio!

    Foto Rubin/LVF

    I PRECEDENTI – Si parte da un dato schiacciante: le 29 vittorie a 5 per le gialloblu nella storia dei confronti tra le due squadre (13 nelle ultime 15 sfide) e le 4 su 4 di questa stagione, tra cui le finali di Coppa Italia e Supercoppa Italiana vinte dalla formazione di Santarelli. Milano deve ribaltare anche il risultato del confronto europeo vissuto nella stagione 2021-2022, quando le due squadre si incrociarono nei quarti di finale (ma in realtà era di fatto una semifinale, vista l’esclusione delle formazioni russe) e l’Imoco si impose per 3-0 e 3-1.

    IN EUROPA – L’esperienza è ovviamente tutta dalla parte di Conegliano, che di finali ne ha già disputate 4, anche se ne ha vinta solo una (tra le sconfitte c’è proprio quella del 2019 nel derby con Novara), mentre per Milano si tratta di una prima volta storica. A livello individuale, invece, le cose cambiano: tra le Pantere non ci sono giocatrici che abbiano vinto più di una Champions (Haak e Robinson l’hanno conquistata con il Vakif), mentre nelle file di Milano fa saltare il banco Paola Egonu, che ad Antalya disputerà la sua quinta finale consecutiva con 4 squadre diverse, 3 successi all’attivo, tra cui quello contro l’Imoco a Berlino, e altrettanti premi di MVP. La rosa dell’Allianz, inoltre, comprende ben 4 giocatrici che hanno disputato l’ultima finale a Torino: Egonu, Daalderop e Bajema con il VakifBank, Heyrman con l’Eczacibasi.

    Foto Vero Volley

    PREPARAZIONE – Una variabile inedita e potenzialmente importante è la diversa marcia di avvicinamento all’evento delle due squadre: Milano ha disputato la sua ultima partita il 10 aprile, data dell’eliminazione dai Play Off per mano di Scandicci, mentre Conegliano è scesa in campo fino al 27, giorno di Gara 4 della finale vinta contro le toscane. Più di due settimane che possono fare la differenza in termini di dispendio di energie fisiche e mentali, ma anche di preparazione. Forse anche per questo le Pantere hanno scelto di arrivare nella sede della finale un giorno prima delle rivali: la delegazione gialloblu è partita giovedì 2 maggio, mentre l’Allianz Vero Volley si muoverà venerdì 3, con un charter in partenza da Verona in condivisione con l’Itas Trentino maschile.

    LE CHIAVI TATTICHE – Inutile girarci intorno: in questa stagione (e non solo) il rendimento di Milano è stato legato a doppio filo alla continuità della battuta, così come i problemi in ricezione di Plummer e/o Robinson sono stati gli unici in grado di condizionare Conegliano nei momenti più difficili della stagione: vedi l’andata delle semifinali contro l’Eczacibasi o alcuni passaggi della Finale Scudetto contro Scandicci. Sarà quindi importantissimo per Orro e compagne spingere da subito a mille al servizio, tanto più che l’Imoco in molte partite ha dimostrato la tendenza a non performare al meglio nel set d’apertura. Lo stesso discorso vale ovviamente anche a parti invertite, ma Milano ha paradossalmente un piccolo vantaggio: la sua distribuzione maggiormente sbilanciata sull’opposta non richiede necessariamente una ricezione perfetta per funzionare, naturalmente a patto di non incassare punti diretti.

    Foto CEV

    INCOGNITE – Un dubbio a testa per i due coach nella composizione del sestetto iniziale. Santarelli, approfittando dell’assenza di limitazioni per le straniere, ha sempre preferito Robin De Kruijf a Marina Lubian al centro: con ogni probabilità farà altrettanto ad Antalya, considerando anche che si tratterà dell’ultima partita nella carriera dell’olandese. Ma l’eccezionale stato di forma della centrale azzurra potrebbe insinuare una pulce nell’orecchio del tecnico umbro… Dal lato di Milano, la “pazza” idea di Gaspari potrebbe essere quella di schierare Kara Bajema invece di Helena Cazaute in posto 4, al fianco di Myriam Sylla: la statunitense non ha azzeccato praticamente nulla in stagione, ma ha esperienza a questi livelli e una fisicità che potrebbe incidere in attacco e in battuta. Senza dimenticare che in panchina c’è anche il jolly Nika Daalderop. Ci sarebbe poi anche un ballottaggio tra Laura Heyrman e Dana Rettke al centro, ma il tecnico della Vero Volley finora ha sempre preferito la belga e non ha dato segnali di voler cambiare orientamento.

    STATISTICHE – In questa edizione della Champions Conegliano ha vinto tutte le partite disputate, andando una sola volta al tie break (nella semifinale di andata con l’Eczacibasi), mentre Milano ha perso una partita nel girone iniziale contro il VakifBank e il ritorno della semifinale contro il Fenerbahce, vincendo però il decisivo Golden Set. Le gialloblu hanno fatto molto meglio delle rivali al servizio, con 2,05 ace a set contro 1,22, mentre a muro prevale nettamente l’Allianz con 3,56 block vincenti a set contro 2,26. Più sfumata la differenza negli altri fondamentali: in ricezione 26% per Milano e 24% per Conegliano, in attacco 47% per l’Imoco e 45% per le lombarde. A livello individuale Isabelle Haak è la seconda miglior realizzatrice dietro Boskovic, con 221 punti (6,14 a set), e Paola Egonu la terza con 199 (media di 5,53); a muro Dana Rettke, pur partendo spesso dalla panchina, è terza in assoluto con 27 block vincenti (0,93 a set), Robin De Kruijf ottava con 22, e sono ben piazzate anche Egonu e Heyrman (21 a testa). Al servizio si distingue ancora Haak, quarta con 18 ace (0,5 a set), mentre Egonu è settima con 14 (0,39).

    Foto CEV

    EMOZIONI – Qui si entra ovviamente nel campo dell’imponderabile, un fattore che spesso diventa decisivo. Conoscendo lo spirito “cannibale” di Santarelli difficilmente Milano potrà contare su una Conegliano appagata, ma su una Conegliano un po’ stanca magari sì, vista la durezza della serie decisiva per lo scudetto contro Scandicci. Inciderà di più la voglia di riscatto dell’Allianz Vero Volley, reduce da una stagione senza trofei e in cui brucia ancora l’eliminazione in semifinale Play Off, oppure la carica di giocatrici come Robinson, De Kruijf e Plummer, decise a chiudere il loro ciclo a Conegliano con un ennesimo trionfo? E quanto peserà l’orgoglio di Paola Egonu, abituata a prestazioni perfette nelle gare che contano (basta citare i 40 punti della finale dello scorso anno) e messa un po’ in ombra in questa fase della stagione da rivali come Antropova e la stessa Haak? Tutte domande a cui solo il campo e a cui aggiungiamo un ulteriore elemento di “fattore umano”: lo stato d’animo di Marco Gaspari, che, proprio nelle stesse ore della finale, attende la nascita di suo figlio…

    di Eugenio Peralta LEGGI TUTTO