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    L’albo d’oro della Champions League maschile: prima volta per la Polonia

    Di Redazione La vittoria dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle ai danni di Trento nella Super Final di Verona è anche il primo storico trionfo di una squadra polacca nello Champions League maschile. Fino ad oggi due finali perse e ben 4 medaglie di bronzo nella storia della Polonia, che diventa il decimo paese ad esprimere una vincitrice del trofeo, oltre che il primo a spezzare il dominio di Italia e Russia dopo ben 12 edizioni (8 vittorie russe e 4 tricolori). Per l’Itas Trentino è invece la seconda sconfitta su 5 finali disputate, dopo quella del 2016 contro lo Zenit Kazan. Ecco l’albo d’oro aggiornato della manifestazione: COPPA DEI CAMPIONI1959-60 CSKA Mosca1960-61 Rapid Bucarest1961-62 CSKA Mosca1962-63 Rapid Bucarest1963-64 SC Leipzig1964-65 Rapid Bucarest1965-66 Dinamo Bucarest1966-67 Dinamo Bucarest1967-68 Spartak Brno1968-69 CSKA Sofia1969-70 Burevestniek Alma Ata1970-71 Burevestniek Alma Ata1971-72 Spartak Brno1972-73 CSKA Mosca1973-74 CSKA Mosca1974-75 CSKA Mosca1975-76 Dukla Liberec1976-77 CSKA Mosca1977-78 Plomien Milowice1978-79 Stella Rossa Bratislava1979-80 Klippan Torino1980-81 Dinamo Bucarest1981-82 CSKA Mosca1982-83 CSKA Mosca1983-84 Santal Parma1984-85 Santal Parma1985-86 CSKA Mosca1986-87 CSKA Mosca1987-88 CSKA Mosca1988-89 CSKA Mosca1989-90 Philips Modena1990-91 CSKA Mosca1991-92 Il Messaggero Ravenna1992-93 Il Messaggero Ravenna1993-94 Edilcuoghi Ravenna1994-95 Sisley Treviso1995-96 Las Daytona Modena1996-97 Las Daytona Modena1997-98 Casa Modena Unibon1998-99 Sisley Treviso1999-00 Sisley Treviso EUROPEAN CHAMPIONS LEAGUE2000-01 Paris Volley2001-02 Lube Banca Marche Macerata2002-03 Lokomotiv Belgorod2003-04 Lokomotiv Belgorod2004-05 Tours VB2005-06 Sisley Treviso2006-07 VfB Friedrichshafen2007-08 Dinamo-Tattransgaz Kazan CEV CHAMPIONS LEAGUE2008-09 Itas Diatec Trentino2009-10 Trentino BetClic Trento2010-11 Trentino BetClic Trento2011-12 Zenit Kazan2012-13 Lokomotiv Novosibirsk2013-14 Belogorie Belgorod2014-15 Zenit Kazan2015-16 Zenit Kazan2016-17 Zenit Kazan2017-18 Zenit Kazan2018-19 Cucine Lube Civitanova2019-20 non assegnata2020-21 ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE LEGGI TUTTO

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    Trentino Itas alla prova decisiva: contro lo Zaksa è l’ottava finale europea

    Di Redazione Tutto pronto in casa Trentino Itas per la Super Final della CEV Champions League: sabato 1° maggio all’AGSM Forum di Verona la squadra di Lorenzetti affronterà il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle per il titolo di campione d’Europa. Si gioca alle 20.30: diretta su RaiSport +HD, Sky Sport Uno, Radio Dolomiti e su www.eurovolley.tv. Dopo 24 giorni di attesa, la formazione gialloblù è pronta per tornare in campo per l’ultima partita della stagione 2020-21, la più importante. Giannelli e compagni si sono presentati a Verona già giovedì pomeriggio, al termine di tre intere settimane di allenamenti, senza partite ufficiali, in cui lo staff tecnico ha proposto ai giocatori un notevole volume di attività per arrivare nel miglior modo possibile all’appuntamento sia dal punto di vista tecnico sia fisico. Angelo Lorenzetti per l’occasione potrà contare su 14 giocatori; ai 13 della rosa tradizionale è stato infatti aggiunto anche il giovane dell’UniTrento Volley Alberto Pol, che vestirà la maglia di secondo libero, permettendo all’allenatore trentino di schierare De Angelis come quinto schiacciatore, eventualmente molto utile per puntellare la seconda linea qualora ve ne fosse bisogno. La Trentino Itas perfezionerà la preparazione al match fra l’allenamento di questa sera e quello di sabato mattina all’AGSM Forum, dove ha già svolto una sessione con palla nella serata di giovedì. Nel roster sono cinque i giocatori che hanno disputato una o più finali europee per club: l’elenco comprende De Angelis, Nimir, Podrascanin, Giannelli e Lisinac, quest’ultimi due già vincitori della 2019 CEV Cup con la società di via Trener.  Per Trentino Volley quella in programma sabato sarà l’ottava finale europea della sua storia, la tredicesima internazionale negli ultimi dodici anni. Sarà la finale numero 35 in assoluto; nel computo si segnalano anche i 22 ultimi atti disputati in campo nazionale, 3 contro Piacenza nei playoff scudetto 2008, 2009 e 2013 (rispettivamente al meglio delle tre e cinque gare), 6 contro Cuneo (Coppa Italia 2010 e 2011, V-Day 2010 e 2011, Supercoppa Italiana 2010 e 2011), 7 contro Macerata (V-Day 2012, Play Off 2017, Coppa Italia 2012 e 2017, Supercoppa Italiana 2008, 2012 e 2013) e 5 con Modena (Coppa Italia 2015 e 2016, finale scudetto 2015, finale di Supercoppa Italiana 2015 e 2018). Il bilancio nelle partite che assegnano un titolo vede la formazione gialloblù vittoriosa in 18 circostanze su 34: la particolarità sta nel fatto che Trentino Volley sino ad oggi ha vinto 9 delle 12 finali internazionali a cui ha preso parte. All’incredibile ruolino di marcia, oltre alle Champions League (2009, 2010 e 2011) vanno infatti aggiunte anche cinque finali del Mondiale per Club, le prime quattro giocate a Doha contro il Belchatow (3-0 l’8 novembre 2009 e 3-1 il 21 dicembre 2010), Jastrzebski (3-1, il 14 ottobre 2011) e Cruzeiro (19 ottobre 2012, 3-0) e quella a Czestochowa (2 dicembre 2018) contro Civitanova oltre a quella di CEV Cup (vinta ad Istanbul il 27 marzo 2019) che sino ad oggi era anche la più recente. Sabato sera Trentino Volley disputerà la 104esima partita della sua storia in Champions League, concludendo la sua decima partecipazione assoluta al massimo trofeo continentale per Club. Il bilancio è di 82 vittorie e 21 sconfitte, l’ultima delle quali rimediata il 24 marzo a Perugia (unico ko nell’edizione in corso, in cui vanta 13 vittorie). Lontano da Trento, ha vinto 41 delle 56 partite complessivamente disputate. L’atleta che ha collezionato il maggior numero di presenze con la maglia gialloblù in questa competizione è Birarelli (47), mentre Giannelli (41) è quello dell’attuale rosa che ne conta di più. In Champions League la Società trentina ha sfidato cinque differenti squadre polacche: oltre al Kedzierzyn-Kozle (8), in archivio ci sono incontri anche col Belchatow (4), Czestochowa (2), Jastrzebski (2) e Rzesow (2). Il Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle, conosciuto semplicemente col nome di Zaksa, si accinge a giocare la partita più importante della sua lunga storia, non essendo mai riuscita prima d’ora a superare lo scoglio delle semifinali di Champions League. Da anni è fra le società di spicco della pallavolo polacca (nazione che non vanta nemmeno una vittoria in questo torneo), grazie ad un palmares in cui trovano spazio ben otto scudetti e otto Coppe Nazionali (la più recente vinta qualche mese fa), oltre ad una serie di prestigiosissimi piazzamenti in campo europeo. Il più significativo è senza ombra di dubbio quello fatto registrare nella stagione 2010-11, quando arrivò ad un passo dalla vittoria proprio della Coppa CEV, cedendo solo al golden set nel doppio confronto di finale con la Sisley Treviso. In Champions League invece il miglior risultato di sempre del sodalizio fondato nel 1947 è il terzo posto ottenuto nella Final Four 2003 che si giocò al Forum di Assago a Milano. Nella rosa affidata a Nikola Grbic (indimenticato regista e capitano delle prime due vittorie di Trentino Volley: Scudetto 2008 e Champions 2009) sono tanti i nomi noti agli appassionati di pallavolo italiana: il palleggiatore francese Toniutti, il centrale statunitense Smith (ex Resovia e Tours), il libero Campione del Mondo 2014 con la Polonia Zatorski ed il centrale della nazionale Kochanowski. I punti di forza della formazione sono rappresentati però soprattutto dai tre attaccanti di palla alta, tutti e tre polacchi: gli schiacciatori Sliwka e Semeniuk e l’opposto Kaczmarek; le statistiche fatte registrare durante tutto il torneo spiegano bene il perché. In patria però la stagione si è conclusa senza sorrisi, visto che la squadra biancorossa è stata superata in finale dallo Jastrzebski per 0-2 al termine di una serie in cui partiva coi favori del pronostico avendo vinto la precedente regular season. I due club vantano una lunga serie di confronti diretti nelle Coppe Europee, tant’è vero che lo Zaksa rappresenta la seconda formazione straniera affrontata il maggior numero di volte da Trentino Volley con otto precedenti ufficiali; l’unica a vantarne di più è la Dinamo Mosca (9). Il duello è andato in scena nella fase a gironi delle edizioni 2012, 2013 e 2018 della Champions League e nella semifinale di Coppa CEV 2015, quando nel roster polacco figuravano curiosamente anche Nimir e Kooy. Il bilancio sorride ai colori gialloblù per 5-3, con Trento che però ha perso in entrambi i casi al tie break le ultime due partite, giocate il 20 dicembre 2017 in Polonia e poi il 14 febbraio 2018 alla BLM Group Arena. Quest’ultimo match è tutt’ora anche quello durato più a lungo di tutta l’esperienza gialloblù in Champions League: 139 minuti. La gara sarà diretta dal greco Epaminondas Gerothodoros e dal serbo Vladimir Simonovic. Fra i due, l’unico a poter vantare precedenti con Trentino Volley è Gerothodoros, residente ad Atene, che ha diretto i gialloblù in tre occasioni: Trento-Czestochowa 3-0 dell’11 marzo 2009, Trento-Tours 3-0 del 5 dicembre 2012 e Civitanova-Trento 3-0 del 26 gennaio 2020. Faceva inoltre parte del lotto degli arbitri presenti alla Final Four 2011 di Bolzano, vinta dal Club di via Trener, dove arbitrò la finale per il terzo posto Mosca-Jastrzebski 3-1. In passato ha diretto anche la Finale dell’edizione 2018 (vinta dal Kazan per 3-2 sulla Lube). Per Simonovic, residente a Belgrado, si tratterà invece del primo incrocio con la società trentina. In passato ha diretto anche la Finale dell’edizione 2017 (vinta dal Kazan a Roma per 3-0 su Perugia) e le Finali per il terzo posto (Berlino-Belchatow 3-2) dell’edizione 2015 a Berlino e dell’edizione 2014 (Jastrzebski-Kazan 3-1) ad Ankara. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Nimir Abdel-Aziz tra VNL e Super Final: “Un’occasione irrinunciabile”

    Di Redazione La notizia ha colto di sorpresa tutti. L’Olanda sarà una delle protagoniste della prossima VNL maschile che si svolgerà a Rimini a partire dal 28 maggio, in sostituzione della Cina. A commentare la notizia uno stupito ma sereno Nimir Abdel-Aziz: “Ho saputo anche io della notizia della rinuncia della Cina, che ha colto davvero tutti di sorpresa. Questo rimescolerà un pochino le carte, oltre a modificare leggermente la mia agenda (ride, n.d.r.)!”. Sperava in un periodo di stacco, Nimir? “Tra Champions League, VNL ed Europei i prossimi mesi saranno abbastanza impegnativi. La notizia della VNL è una occasione importante per l’Olanda per ritrovarsi a giocare partite di livello con avversari tosti, che daranno a tutti l’opportunità di cimentarsi con le migliori compagini del mondo“. Per ora l’unica prova conclusa è quella del campionato. Come è andata? “Siamo arrivati in semifinale e non siamo riusciti a proseguire. Ho seguito la serie scudetto, che mi sarebbe piaciuto giocare. Ma non ho avuto modo di fermarmi a riflettere, perché devo mantenere la lucidità in vista del 1°maggio, quando ci giocheremo la Champions con lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle. Per noi è un’occasione irrinunciabile“. Ma come si fa a tenere sempre la barra verso il traguardo? Lei non si avvale di mental coach, mi dicono… “No, sono molto autonomo in questo. Riesco a mantenere un equilibrio fra il mio lavoro e la mia vita privata. È importante concedersi uno stacco tra il palazzetto e il resto della tua vita, perché non si può rimanere sempre in campo o a pensare sempre al campo. È una forma di ricarica. Così come lo prevede qualsiasi lavoro in cui è necessario staccare a fine giornata“. LEGGI TUTTO

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    Perugia, Lube e Trento in Champions League, Monza va in CEV Cup

    Di Redazione Con il passaggio della Sir Safety Conad Perugia in Finale Scudetto sono definite le qualificazioni alle Coppe Europee per la stagione 2021-2022. Le tre squadre che parteciperanno alla Champions League del prossimo anno saranno la stessa Perugia, la Cucine Lube Civitanova e l’Itas Trentino: una tra queste si qualificherà infatti per la vittoria dello Scudetto e le altre due come miglior classificata in regular season e perdente della finale. La qualificazione alla CEV Cup, che spettava di diritto a Civitanova in qualità di vincitrice della Del Monte Coppa Italia, passa alla Vero Volley Monza come quarta classificata in regular season. L’ultimo posto rimasto vacante è quello in Challenge Cup, che sarà assegnato, come noto, alla squadra vincente dei Play Off 5° posto. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Toniutti dopo il successo dello Zaksa: “Che emozione, è fantastico vincere così”

    Di Redazione Difficile trovare le parole, per i giocatori dello Zaksa Kedzierzyn-Kozle, dopo la vittoria nella sfida da brividi con lo Zenit Kazan nella semifinale di ritorno di Champions League: un successo storico, che proietta i polacchi alla prima finale di sempre: “È stata una partita piena di emozioni – dice il palleggiatore Benjamin Toniutti a Sportowe Fakty – era successo anche contro la Lube, ma mercoledì questa sensazione è stata ancora più forte perché abbiamo giocato ben sei set. Abbiamo dimostrato di essere molto forti mentalmente”. Prima di raggiungere l’obiettivo lo Zaksa ha fallito ben 7 match point, tra quarto set e tie break: “Era una situazione molto difficile. Non voglio mentire: ci siamo demoralizzati, perché abbiamo pensato ‘accidenti, stiamo facendo di tutto per vincere e non riusciamo a mettere giù l’ultima palla. Ma siamo rimasti in gioco fino alla qualificazione ed è fantastico“. Un risultato che dà ancora più soddisfazione perché ottenuto contro una corazzata come Kazan: “In alcuni momenti – ricorda il palleggiatore – abbiamo anche fatto buone scelte a muro contro Mikhaylov, ma lui riusciva sempre a mettere giù ogni palla. Quando c’è un giocatore di questo livello dall’altra parte della rete devi accettare che vada così. Ho visto le statistiche, ed entrambe le squadre si sono comportate bene: è una bella sensazione aver vinto una partita così“. Sensazioni condivise anche da Lukasz Kacmarek: “Sono le più grandi emozioni che abbia provato nella mia vita, ma spero di averne di ancora più grandi in futuro. È stata una partita straordinaria, da montagne russe. Gli avversari hanno un’esperienza straordinaria, leggere quanti titoli hanno vinto e quante finali hanno disputato ci fa girare la testa. I pronostici erano tutti per loro, mentre per me e Kamil Semeniuk questa è stata la prima partita con una posta in palio così alta“. (fonte: Sportowe Fakty) LEGGI TUTTO

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    Champions, blackout Perugia: non basta il 3-2, Trento vola in finale

    Di Redazione La Sir Sicoma Monini Perugia vede sfuma l’occasione del Golden Set nella semifinale di CEV Champions League, dopo due set che sembravano aver indirizzato il match. La determinazione dei ragazzi della Trentino Itas, trascinati da un ispiratissimo Nimir Abdel-Aziz, porta ad una grande rimonta sul taraflex del Pala Barton: i trentini, dopo il 3-0 dell’andata, si aggiudicano i due set necessari per il passaggio del turno e si conquistano l’accesso alla finale di CEV Champions League che si giocherà il 1° maggio contro lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle di Grbic. Trento torna così in finale dopo 5 anni: l’ultima volta era stata nella stagione 2015-2016. La cronaca:Lorenzetti conferma lo schieramento già visto in campo sei giorni fa alla BLM Group Arena nella gara d’andata; la Trentino Itas inizia il match con Giannelli in regia, Nimir Abdel-Aziz opposto, Lucarelli e Michieletto in posto 4, Lisinac e Podrascanin al centro, Rossini libero. La Sir Sicoma Monini Perugia risponde con Travica al palleggio, Ter Horst opposto, Leon e Plotnyskyi schiacciatori, Ricci e Solé centrali, Colaci libero. L’inizio gialloblù è promettente; due muri (di Michieletto su Ter Horst e Lisinac su Ricci) offrono subito uno spunto esterno (3-1), ma Perugia ci mette poco a recuperare il disavanzo con Solé (6-6). Trento opera un altro strappo con altri due block del centrale serbo (12-10), ma anche in questo caso i padroni di casa risalgono la china con Plotnytskyi (13-13) e poi mettono la freccia proprio con le battute del suo martello mancino (14-18). La Trentino Itas ha ancora energie e argomenti per provare ad invertire nuovamente la tendenza e con Nimir si riporta a meno uno (20-21). Nel finale il muro di Solé su Lisinac riallarga il margine (20-23), che la Sir Sicoma protegge sino in fondo con due cambiopalla (22-25). La seconda frazione si apre nel segno dell’equilibrio; sino all’8-8 di fatto si vedono soli cambiopalla, poi gli umbri accelerano con Leon ed un errore di Lisinac (8-10, time out di Lisinac). Alla ripresa la situazione peggiora perché gli ace di Leon (su Michieletto) e Ricci (su Rossini) permettono a Perugia di volare sul +4 (11-15). Ci pensa poi una nuova pesantissima rotazione di Plotnytskyi (13-20) a chiudere di fatto il discorso relativo al secondo parziale, che i gialloblù cedono sul 17-25.  Nel terzo set la Trentino Itas prova a rialzarsi e a reagire, spinta in avanti dal muro di Podrascanin su Ter Horst (4-2) e dall’ace di Lucarelli (7-6). La Sir Sicoma Monini reagisce con Leon (10-10) e poi con Ricci che piazza due block costringendo Lorenzetti a spendere un time out sul 10-12. Alla ripresa però è ancora Solé a fare la voce grossa (12-15); Trento non ci sta e con Nimir e Lisinac ottiene la parità a quota (18-18), portando la contesa verso lo sprint che è di grande intensità. Nimir lancia sul +2 i suoi grazie ad un ace su Colaci (22-20), Ricci con un altro muro pareggia subito i conti (22-22); l’opposto olandese di Trento graffia ancora (24-22) e Podrascanin mette a segno il 25-23 che porta la contesa al quarto set (1-2). Galvanizzata dalla vittoria del precedente parziale, la Trentino Itas parte a razzo nel quarto set (10-7 e poi 12-7) grazie all’efficacia a rete di Nimir e agli errori di Muzaj, schierato titolare sin dall’inizio da Vital Heynen. I gialloblù ci credono sempre di più, volano sulle ali dell’entusiasmo (17-10) anche perché Perugia sembra essere sempre più spuntata. La formazione umbra reagisce sino al 18-15, poi lascia spazio ai gialloblù che non concedono più nulla e chiudono il discorso qualificazione già sul 25-17 con un attacco di Lisinac.Nel quinto set Lorenzetti lascia spazio alla panchina, modificando per cinque settimi il suo sestetto. Perugia prende in fretta il largo e vince già per 6-15 ma alla fine a festeggiare è solo la Trentino Itas. Sir Sicoma Monini Perugia-Trentino Itas 3-2 (25-22, 25-17, 23-25, 17-25, 15-6)Sir Sicoma Monini Perugia: Piccinelli (L), Ricci 7, Vernon-Evans 0, Travica 1, Ter Horst 15, Leon Venero 21, Zimmermann 0, Solè 11, Russo 3, Colaci (L), Muzaj 5, Plotnytskyi 14. N.E. Sossenheimer, Atanasijevic. All. Heynen. Trentino Itas: Cortesia 0, Argenta 2, Michieletto 9, Sperotto 0, Rossini (L), Santos De Souza 11, Giannelli 2, Kooy 0, Abdel-Aziz 17, Sosa Sierra 1, Podrascanin 5, Lisinac 8, De Angelis (L). All. Lorenzetti. Arbitri: Maroszek, Cesare (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Lo Zaksa l’ha fatto ancora: Zenit battuto al Golden Set ed è finale

    Di Redazione Per la prima volta nella sua storia lo Zaksa Kedzierzyn-Kozle approda alla finale della Champions League maschile, e lo fa nel modo più spettacolare ed emozionante possibile. Sconfitta in casa dallo Zenit Kazan per 2-3, lo stesso punteggio dell’andata (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20), la squadra polacca si dimostra ancora una volta infallibile nel Golden Set, che già l’aveva premiata contro Civitanova: il 15-13 vale la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, dove lo Zaksa – dopo aver eliminato le due finaliste del 2019 – troverà la vincente tra Perugia e Trento. Dopo la sfida thrilling di Kazan, quella che va in scena in terra polacca è un’altra battaglia: lo Zaksa va nettamente sotto in ricezione nel primo set, ma reagisce con un secondo parziale perfetto (25-12) e vince con un buon margine anche il terzo. Nel quarto la squadra di Grbic si porta avanti 21-18 e ha ben cinque occasioni per chiudere, tutte annullate: alla fine la spunta lo Zenit sul 28-30, esattamente come all’andata ma a parti invertite. Si va al tie break: lo Zaksa ha altri due match point (14-13, 15-14), ma non li sfrutta e cede ai vantaggi. L’incredibile rimonta dei russi si ferma però al Golden Set, in cui la squadra polacca si fa riavvicinare dall’11-7 al 12-11, chiudendo però al secondo tentativo dopo quasi 3 ore di lotta. Una prestazione ancora una volta di altissimo livello quella di Toniutti e compagni, che fanno meglio dei rivali al servizio (8 ace) e in ricezione, reggendo il ritmo in attacco e a muro: 21 punti a testa per Semeniuk e Kaczmarek, 13 per il centrale David Smith (9 su 12 in attacco e 2 muri). Allo Zenit non bastano la prova super di Mikhaylov (27 punti con il 68%) e quella più che buona di Ngapeth (22), anche perché Bartosz Bednorz stecca la partita e viene sostituito da Voronkov dopo il terzo set. Quella di Verona sarà dunque la prima finale senza Kazan dal 2015 (anche se lo scorso anno la squadra russa era già stata eliminata prima della sospensione per la pandemia). Grupa Azoty Kedzierzyn Kozle-Zenit Kazan 2-3 (17-25, 25-16, 25-21, 28-30, 18-20) Golden Set 15-13Grupa Azoty Kedzierzyn-Kozle: Zatorski (L), Kaczmarek 21, Kochanowski 8, Rejno ne, Toniutti, Staszweski ne, Kluth 1, Sliwka 17, Semeniuk 21, Smith 13, Depowski ne, Prokopczuk, Zawalski ne, Banach (L) ne. All. Grbic.Zenit Kazan: Voronkov 9, Surmachevskiy, Volvich 6, Alekno, Volkov 6, Ngapeth 22, Bednorz 7, Krotkov (L) ne, Butko 2, Kononov ne, Zemchenok 1, Smolyar ne, Golubev (L), Mikhaylov 27. All. Alekno.Arbitri: Kovar e Mezoffy (Ungheria).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Zaksa: battute vincenti 8, battute sbagliate 19, attacco 55%, ricezione 45%-22%, muri 5, errori 31. Zenit: battute vincenti 5, battute sbagliate 18, attacco 56%, ricezione 41%-22%, muri 10, errori 31. (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Il Pagellone di Paolo Cozzi – Podrascanin firma la vendetta di Trento

    Di Paolo Cozzi E vendetta fu. Ad un mese e mezzo di distanza dalla Caporetto sportiva della Trentino Itas nella semifinale di Coppa Italia, ecco che i gialloblu di Angelo Lorenzetti cucinano la loro vendetta sulla Sir Sicoma Monini Perugia, e lo fanno con una prova di forza notevole in cui tutti i fondamentali rispondono alla grande. Dal servizio all’attacco, passando per la ricezione e il muro granitico dei due centrali serbi, tutto funziona a dovere nella semifinale di andata di Champions League nelle fila dei padroni di casa, mentre Perugia annaspa con i suoi uomini chiave per tutta la partita. Non un pass per la finale, ma di certo un bel balzo in avanti per Trento che può anche sfruttare il fatto di essere già qualificata per le semifinali scudetto mentre Perugia è attesa domenica da un dentro e fuori con Milano che si prevede molto dispendioso sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Ma veniamo alle pagelle: TRENTINO ITAS Giannelli voto 8. Ci sono serate in cui la palla esce dalle mani di Simone con la leggerezza e l’armonia di un’opera d’arte. Bravissimo a gestire tutte le sue bocche da fuoco e ad alternarle con sapienza. Nimir voto 8. In attacco non è ancora al top, ma dai 9 metri e anche a muro è preziosissimo nel gioco di Trento, costruendo break importanti. E se ritrova il giusto feeling offensivo… Podrascanin voto 9. 11 punti in tre set, autentico dominatore a muro, cecchino in attacco e al servizio. Vederlo giocare cosi ci ricorda che è sempre il numero uno al centro della rete. Lucarelli voto 7,5. Un po’ in ombra in attacco, ma è in ricezione che il suo apporto è preziosissimo per garantire continuità di gioco a Giannelli. E comunque, a dispetto di una nomea che lo accompagna da anni, nei momenti caldi c’è. Lisinac voto 6,5. In attacco è bravo a farsi trovare sempre pronto, fatica un po’ di più a muro nella lettura del gioco, ma quando arriva fa davvero paura. Michieletto voto 6. Un po’ leggerino in attacco, è bravo a tenere in ricezione e a restare nel match con la testa. Un altro piccolo tassello nella crescita di questo ragazzo sempre più sicuro e a suo agio sul taraflex. Rossini voto 6. Partita complicata in ricezione dove sbanda tanto, anche se si prende una grossa fetta del campo da coprire. Meglio in difesa e nella gestione di tutte le palle sporche. SIR SICOMA MONINI PERUGIA Leon voto 4,5. Male in attacco, molto male in ricezione, ma è soprattutto al servizio che manca incredibilmente il suo supporto alla squadra. Vero che ha tirato la carretta per tutto l’ultimo mese, ma un Leon cosi in difficoltà è difficile da ricordare. Ter Horst voto 7. Dovrebbe essere l’anello debole della squadra in attacco, lui che è un opposto per caso, invece dimostra ancora una volta di avere angoli e colpi. Peccato per la battuta, fondamentale in cui è veramente deleterio per la sua squadra con una infinità di errori. Plotnytskyi voto 5. Ancora una volta l’ucraino pare subire l’importanza del match e non riesce mai a essere determinante al servizio e in attacco. Qualcosa meglio in ricezione, ma queste sono le partite in cui esce fuori il vero io del giocatore. Travica voto 5. Perdere in un colpo solo le certezze Leon e Plotnytskyi non deve essere facile, soprattutto se la ricezione non permette di forzare il gioco al centro. Per lui in arrivo una settimana da “all in” in cui secondo me si giocherà molto anche in chiave azzurra. Solé voto 7. Ci prova a dare la scossa ai suoi, e molto belli sono i suoi duelli sottorete con i due serbi, ma se la ricezione non arriva c’è poco da inventarsi e anche un campione come lui può poco. Russo voto 5,5. Partita in sordina per il centrale italiano, che non trova mai guizzi importanti per mettere la sua impronta nel match e aiutare Perugia a riaprire almeno il terzo set. Colaci voto 5,5. In ricezione fatica a tenere le fiammate trentine, ma anche in difesa sembra meno reattivo ed esplosivo di altre volte, soprattutto su un paio di giocate di Michieletto in diagonale corta. LEGGI TUTTO