Champions, l’Imoco vuole la bolla: “Concentriamo le partite in una settimana”
Di Redazione
Una “bolla” per salvare la Champions League. È una soluzione di cui si parla da tempo in ambito europeo, considerate le difficoltà nei continui spostamenti da un paese all’altro ai tempi del Covid-19, e che ora viene proposta esplicitamente da alcune società: prima fra tutte l’Imoco Volley Conegliano, per bocca del co-presidente Pietro Maschio. “Non abbiamo la capacità economica e organizzativa della NBA – dice al Gazzettino Treviso – ma credo che non ci siano particolari difficoltà a riunire le squadre dello stesso girone di Champions, tutte ‘tamponate’ a dovere, in luoghi determinati e giocare lì, magari nell’arco di una settimana, tutte le partite del girone“.
“Si organizzano Mondiali, Europei e altri tornei internazionali con questa formula – continua Maschio –, perché la CEV non potrebbe gestire una manciata di concentramenti di squadre per svolgere in pochi giorni tutte le partite dei gironi e poi ripartire a marzo con i quarti di finale, sperando che nel frattempo la situazione generale migliori?“. E il dirigente gialloblu non è il solo a sposare quest’idea: “Le squadre italiane e quelle del nostro girone sono abbastanza orientate verso questa soluzione, ma credo che l’idea sia accettata anche da tanti altri club“.
Il problema sono le date: le prime partite della fase a gironi sono previste già il 10 novembre e difficilmente per quella data si riuscirebbero a completare tutti gli adempimenti burocratici, senza contare la conseguente rivoluzione dei calendari dei campionati. “Ma con le partite concentrate in una settimana – ribatte Maschio – giocare a novembre, dicembre o gennaio cambierebbe poco“. LEGGI TUTTO