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    5 casi di positività al Covid-19 tra le giocatrici del VakifBank

    Di Redazione Pesante tegola sul VakifBank Istanbul a 10 giorni dalla Super Final di Champions League contro Conegliano: la società turca ha comunicato oggi che, in seguito ai controlli di routine, sono stati rilevati 5 casi di positività tra le giocatrici e altri 5 nello staff tecnico della squadra. Due membri dello staff erano risultati positivi già prima di Gara 2 della finale scudetto contro il Fenerbahce, in una serie poi vinta a tavolino proprio per i casi di coronavirus tra le gialloblu. L’isolamento preventivo (interrotto peraltro dalla cerimonia di premiazione del campionato) non è però bastato ad evitare altri contagi. Benché le normative turche sulla quarantena siano meno severe di quelle italiane, è ovviamente forte la preoccupazione in vista delle finali di Verona: i tempi di recupero restano molto stretti, soprattutto se dovessero verificarsi altri casi oltre a quelli riscontrati oggi. (fonte: VakifBank Spor Kulubu) LEGGI TUTTO

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    Il sogno di Busto Arsizio sfuma in semifinale contro un VakifBank stellare

    Di Eugenio Peralta Non si ripete il miracolo dell’andata per la Unet E-Work Busto Arsizio: la squadra biancorossa si arrende in tre set al VakifBank Istanbul nella semifinale di ritorno e vede svanire il sogno della qualificazione alla Super Final di Champions League femminile. A Verona, il 1° maggio, sarà la squadra di Giovanni Guidetti a sfidare l’A.Carraro Imoco Conegliano nella sfida più attesa tra le due grandi corazzate del volley europeo. La partita della E-Work Arena ristabilisce probabilmente rapporti di forza più simili a quelli effettivi tra le due squadre, anche se per Busto la punizione è davvero severa: tramortita dal parziale di 0-9 che apre l’incontro, la squadra di Musso di fatto non riesce mai a rialzarsi, punita dalle straordinarie potenza e lucidità delle turche ma anche da errori banali e da un atteggiamento troppo remissivo. La serata da incubo delle “Farfalle” è certificata dai numeri di Alessia Gennari (33% di ricezione positiva), Alexa Gray (17% in attacco) e Jovana Stevanovic, ma è tutta la squadra a steccare completamente la gara: tra le poche a salvarsi c’è Ana Escamilla, subentrata nel terzo set a Gray. Dall’altra parte c’è, in poche parole, una macchina perfetta: terrificante al servizio con Gabi e Rasic, letale in attacco con Isabelle Haak (26 punti con il 56%) e Michelle Bartsch, guidata da una Maja Ognjenovic che ha sepolto sotto un macigno le insicurezze dell’andata, la squadra turca sembra giocare a un ritmo doppio rispetto alle avversarie. La doppia sfida con Busto dimostra che metterla in difficoltà è possibile, ma anche che la risposta può essere molto dura da assorbire: alla Unet E-Work, che aveva già compiuto una serie di fantastiche imprese per arrivare fin qui, forse non si poteva chiedere di più. I SESTETTI – Formazioni tipo per entrambe le squadre. Busto Arsizio si presenta con Poulter in palleggio, Mingardi opposta, Stevanovic e Olivotto al centro, Gray e Gennari in banda e Leonardi libero; risponde il Vakif con Ognjenovic in diagonale a Haak, Rasic e Gunes centrali, Gabi e Bartsch schiacciatrici di posto 4 e Aykac come libero. 1° SET – Nei primi 3 scambi ci sono due errori di Busto con Mingardi e Gray, intervallati dall’attacco vincente di Haak (0-3); poi arrivano anche due ace di Gabi per lo 0-5 e Musso deve subito fermare il gioco. Al rientro il parziale continua: Stevanovic sbaglia, Haak imperversa in attacco e a muro e arriva un nuovo time out sullo 0-9. I primi due punti biancorossi arrivano con Mingardi e un errore di Bartsch (2-9), subito però il Vakif risponde con i muri di Rasic e Haak per il 2-12. La supremazia delle turche continua ad apparire schiacciante e Gabi firma anche il 4-16, poi Haak allunga ancora (6-19). Nel finale Busto dà segnali di risveglio, prima con il muro di Olivotto e poi con gli attacchi di Mingardi (12-21), ma le ospiti conducono in porto il set senza problemi sul 13-25. 2° SET – Il parziale sembra da subito più equilibrato, con Gray e Stevanovic efficaci in attacco; i mani out di Bartsch e Gabi regalano però il primo break al Vakif (3-5). Il pallonetto vincente di Haak apre la strada a un altro allungo sul servizio firmato da Gabi e dalla stessa svedese, che porta Musso al time out sul 4-9. Mingardi prova a rispondere (6-10), ma Gray sbaglia e Bartsch infierisce per il 7-14; Musso ferma di nuovo il gioco. Al rientro l’ace di Gunes e l’errore di Olivotto portano il punteggio sul 7-16; la centrale esce per lasciare il posto a Herrera Blanco, che firma il muro del 10-17. L’errore di Haak e il muro vincente di Mingardi riavvicinano la Unet E-Work (13-18), ma Gunes tiene avanti il Vakif (14-20). Haak allunga di nuovo con due attacchi consecutivi (15-23), Gunes a muro si procura il set point e Bartsch chiude i conti sul 15-25. 3° SET – Rientra Olivotto nel sestetto di Busto, che sigla il primo punto con Mingardi: per la prima volta nel match la squadra di casa si porta avanti (3-1) grazie alla stessa opposta, che impallina Bartsch con un ace. Immediato però arriva il controbreak del Vakif: prima la stessa Bartsch pareggia, poi Rasic e Haak firmano il 3-6. Gray prova a tenere la Unet E-Work in quota (5-8), ma Rasic colpisce con l’ace del 6-10 e Musso deve sostituire proprio la schiacciatrice canadese con Escamilla. La spagnola contribuisce a tenere a galla Busto (8-12) ma solo per poco: il servizio di Gabi vale l’8-15 e il Vakif dilaga con il muro di Rasic (9-17). Haak fa il bello e il cattivo tempo in attacco (10-19), Escamilla è tra le ultime ad arrendersi e firma il muro del 13-20. Poi Haak con un muro vincente porta il punteggio sul 14-23, Olivotto manda out concedendo il match point e la chiusura è affidata a Bartsch (15-25). Unet E-Work Busto Arsizio-VakifBank Istanbul 0-3 (13-25, 15-25, 15-25)Unet E-Work Busto Arsizio: Poulter, Olivotto 1, Gennari 2, Bonelli ne, Gray 5, Leonardi (L), Mingardi 16, Piccinini ne, Cucco (L) ne, Stevanovic 3, Escamilla 3, Bulovic ne, Herrera Blanco 1. All. Musso.VakifBank Istanbul: Orge (L) ne, Ozbay ne, Senoglu ne, Aykac (L), Akman ne, Gurkaynak ne, Ismailoglu ne, Gabi 10, Haak 26, Bartsch 15, Yilmaz ne, Rasic 4, Ognjenovic 1, Gunes 5. All. Guidetti.Arbitri: Wolf (Svizzera) e Goncalves (Portogallo).Note: Incontro disputato a porte chiuse. Busto A.: battute vincenti 1, battute sbagliate 2, attacco 25%, ricezione 37%-13%, muri 5, errori 14. Vakif: battute vincenti 6, battute sbagliate 6, attacco 50%, ricezione 50%-26%, muri 8, errori 12. LEGGI TUTTO

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    Asia Wolosz: “Sognavamo questa finale dall’anno scorso”

    Di Redazione MVP incontrastata della semifinale di ritorno dominata dall’A.Carraro Imoco Conegliano contro Novara, Joanna Wolosz si gode un successo molto sentito: “Siamo molto contente – commenta a fine gara la palleggiatrice polacca – abbiamo giocato bene, dimostrando che siamo una grande squadra e ognuna di noi sa giocare bene a pallavolo. Abbiamo sognato questa finale dall’anno scorso, adesso finalmente la giochiamo e non vediamo l’ora, domani sapremo contro chi sarà“. Wolosz analizza così la partita: “Il primo set l’abbiamo giocato benissimo, quasi senza storia, mentre nel secondo abbiamo abbassato un po’ il livello e loro hanno spinto un po’ di più. Nel terzo, però, siamo partite forte fin da subito e sono molto contenta che tutte abbiano avuto la possibilità di entrare in campo, dimostrando di aver meritato questa finale. È un bene che siamo già qualificate e ora possiamo concentrarci sul campionato: festeggiamo un po’ e da domani pensiamo ai play off”. Grande soddisfazione anche per il presidente Piero Garbellotto: “Quest’anno non c’è il Vinitaly, ma porteremo noi il Prosecco a Verona per brindare a un’altra finale. Sarà tutta da giocare, ma siamo contentissimi di averla raggiunta e di averlo fatto così, con una prova veramente impeccabile, un primo set a 300 all’ora, un secondo combattuto e un terzo in cui tutte hanno avuto spazio. Siamo orgogliosi di questo risultato e speriamo di mantenere questo ritmo e questa condizione di forma anche nel prossimo mese, che sarà quello decisivo“. (fonte: Facebook Imoco Volley) LEGGI TUTTO

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    Conegliano detronizza Novara e conquista la Super Final

    Di Redazione [CONTENUTO IN AGGIORNAMENTO] Si chiude in meno di un’ora il derby di ritorno nella semifinale di Champions League femminile: le padrone di casa dell’A.Carraro Imoco Conegliano conquistano subito i due parziali che valgono la qualificazione alla Super Final del 1° maggio a Verona, dopo la vittoria per 3-0 all’andata. Eliminata l’Igor Gorgonzola Novara, che deve così cedere lo scettro conquistato nel 2019. La seconda finalista uscirà dalla sfida di domani tra Unet E-Work Busto Arsizio e VakifBank Istanbul (3-2 per le italiane all’andata). LEGGI TUTTO

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    Novara, mission impossible al Palaverde: “Abbiamo il dovere di provarci”

    Di Redazione Trasferta veneta per la Igor Gorgonzola Novara, che domani sera alle 20.30 (diretta Sky Sport 1, RaiSport+ HD ed Eurovolley TV) sarà in campo al Palaverde di Treviso per sfidare l’A.Carraro Imoco Conegliano nel match di ritorno delle semifinali di Champions League. Alle azzurre servirà una vera e propria impresa per ribaltare la sconfitta per 0-3 subita in casa nel match di andata: per passare il turno, infatti, servirebbe una vittoria da tre punti (0-3 o 1-3) e poi anche aggiudicarsi il golden set di spareggio. “In questo momento è giusto ragionare su due livelli differenti – spiega il direttore generale della Igor Volley, Enrico Marchioni –. Da un lato c’è il discorso qualificazione, che è sicuramente in parte compromesso dall’andamento delle gara d’andata. Da parte nostra, però, c’è il dovere di provarci, senza cedere come abbiamo fatto nella seconda parte della partita d’andata, fino all’ultimo pallone. D’altro canto, invece, si deve parlare della partita e del nostro gioco: qualificazione o no, dovremo lottare e mettere in campo quella che è la nostra miglior pallavolo, per accettare qualsiasi sarà il verdetto del campo senza portarci dietro rimpianti“. “Conegliano in questo momento è con ogni probabilità la squadra più forte al mondo – conclude Marchioni – ma noi abbiamo dimostrato sul campo di poter fare meglio di quanto fatto nell’ultima sfida, e confido che in una partita così importante tutte sapranno mettere in campo il proprio massimo“. (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Busto Arsizio, Conegliano e Novara a caccia di una storica finale

    Di Redazione Il sogno di una Super Final tutta italiana domina la vigilia delle semifinali di ritorno della Champions League femminile: le gare decisive si disputeranno tra martedì 23 e mercoledì 24 marzo e, se una delle due squadre qualificate sarà sicuramente una rappresentante del nostro paese, per l’altra ci si affida al superlativo momento di forma della Unet E-Work Busto Arsizio, protagonista di una grande impresa all’andata sul campo del VakifBank Istanbul. Il programma si apre martedì alle 20.30 al Palaverde con il derby di ritorno tra A.Carraro Imoco Conegliano e Igor Gorgonzola Novara: il 3-0 per le gialloblu all’andata non lascia alternative alle novaresi, che sono chiamate a una vera e propria per difendere il titolo conquistato nel 2019 (anno dell’ultima finale disputata). La squadra di Lavarini, che ha interrotto all’andata una striscia di 12 successi consecutivi, dovrà vincere per 3-0 o 3-1 e poi aggiudicarsi anche il Golden Set per centrare la finale. Il bilancio dei precedenti è nettamente a favore di Conegliano (24-11) ma in Europa le due squadre sono in parità: 2-2. “Le due squadre si conoscono molto bene – commenta Daniele Santarelli – è il quinto scontro diretto di quest’anno, e sarà un altro capitolo importante nella storia di questa sfida. Sappiamo che loro non saranno la squadra che abbiamo visto mercoledì scorso, ma proveranno a dare battaglia e metterci in difficoltà fin dal primo punto. Ci vorrà la nostra miglior prova in tutti i fondamentali per vincere e raggiungere l’obiettivo della Super Final“. Concetto ribadito da Sarah Fahr: “Il nostro errore più grande sarebbe credere di avere già in mano il biglietto per la finale. Novara verrà al Palaverde per giocarsela fino in fondo, e in questa stagione hanno già dimostrato di poterci mettere in difficoltà. Dovremo giocare una gara di alto livello per qualificarci, e stiamo lavorando in palestra per essere al massimo del nostro potenziale“. Per Novara parla il coach Stefano Lavarini: “Rispetto alla partita della scorsa settimana dovremo sicuramente fare meglio in tutte le situazioni. Ho dei grossi rimpianti per la gara di andata, perché abbiamo giocato alla pari per un set e mezzo, ma poi abbiamo smesso di combattere: a questo livello della competizione, e contro un avversario così forte, non puoi permettertelo. Quello che chiederò alle ragazze sarà di lottare e dare il massimo, e poi vedremo“. Mercoledì alle 18 sarà la Unet E-Work Busto Arsizio a scendere in campo alla E-Work Arena per tentare di portare a termine il capolavoro iniziato la scorsa settimana sul campo del Vakif. Alle “Farfalle” serve una vittoria con qualsiasi punteggio per passare; la squadra di Giovanni Guidetti si qualificherebbe direttamente con un 3-0 o un 3-1, mentre in caso di successo al tie break delle turche si arrende al Golden Set. Busto, che viene da 6 vittorie consecutive in Champions League (quelle del VakifBank erano 15 prima di mercoledì scorso), va a caccia della sua seconda finale di Champions dopo quella del 2015. Rossella Olivotto richiama subito le compagne all’ordine: “Partiamo dallo 0-0. Il risultato dall’andata non ci dà un vantaggio così ampio, e in ogni caso è meglio non fare calcoli contro una squadra del livello del Vakif. A Istanbul, dopo un inizio complicato, abbiamo capito che possiamo giocare alla pari con loro, ma in casa dovremo fare ancora meglio. Sono sicura che la squadra di Guidetti arriverà in Italia pronta ad aggredire fin dal primo punto per ribaltare la situazione. Noi, però, siamo molto cariche e faremo il massimo possibile per raggiungere l’obiettivo“. “Siamo molto emozionati – ribatte Giovanni Guidetti – in vista della partita decisiva. Vogliamo assolutamente conquistare la Super Final, e per farlo vogliamo giocare una grande partita contro una grande squadra, dimostrando di meritarci la presenza a Verona. Crediamo in noi stessi e nella nostra forza: siamo concentrati sull’obiettivo di essere il miglior Vakif che possiamo“. La centrale e capitano del VakifBank Melis Gurkaynak spiega: “Abbiamo studiato gli errori che abbiamo commesso nella gara di Istanbul e lavorato duramente per correggerli. Dobbiamo tornare dall’Italia con una vittoria per poterci giocare la Champions, che è il nostro obiettivo fin dall’inizio della stagione. Sappiamo però che dovremo affrontare una battaglia ad alta intensità“. SEMIFINALI – RitornoA.Carraro Imoco Conegliano-Igor Gorgonzola Novara mar 23/3 ore 20.30 – andata 3-0Unet E-Work Busto Arsizio-VakifBank Istanbul mer 24/3 ore 18.00 – andata 3-2 (fonte: Cev.eu) LEGGI TUTTO

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    Kimberly Hill: “Aver vinto all’andata è solo un primo passo”

    Di Redazione Se qualcuno pensava che l’Imoco Volley Conegliano si sarebbe portata dietro in Champions League le scorie di una faticosa Coppa Italia, è stato sonoramente smentito. Anzi, è stata piuttosto l’Igor Gorgonzola Novara a soffrire il doppio confronto in pochi giorni con le Pantere, cedendo nettamente nell’andata delle semifinali. “Sono orgogliosa di quanto fatto vedere dalla squadra – commenta Kimberly Hill in un’intervista al Corriere del Veneto – non era facile giocare una gara di questo livello pochi giorni dopo una finale tanto intensa. Siamo riuscite a sistemare il nostro gioco rispetto alla gara di Rimini“. La schiacciatrice americana mette però in guardia le compagne in vista della semifinale di ritorno: “Quando giochi contro un avversario come Novara bisogna sempre essere al massimo, quindi il fatto di aver vinto all’andata è solo un primo passo. Dobbiamo prepararci al meglio per la nuova sfida, che sarà ancora più difficile, perché stiamo sempre parlando di una squadra forte“. Soddisfazione anche per Sarah Fahr, tornata protagonista dopo lo stop per infortunio: “Ero abbastanza agitata – rivela al Gazzettino Treviso – tanto che ho detto a Moki De Gennaro che mi sentivo le farfalle nello stomaco. Ci ho messo un po’ a ingranare la marcia giusta, anche perché mi mancano un po’ di allenamenti, poi con l’aiuto delle compagne sono riuscita a entrare bene in gara e via via mi sono sentita più sicura e tranquilla. È stato molto bello“. Osservando le partite da spettatrice, Fahr ha “scoperto” anche qualcosa di nuovo: “Molte squadre stanno provando a giocare come noi, è qualcosa che si sta diffondendo sempre di più perché spesso rendiamo difficile capire dove andrà il pallone“. E poi conclude: “Sono contenta che il nostro gioco sia seguito da molti, lo trovo importante in questo momento in cui molti ragazzi non possono allenarsi in palestra“. LEGGI TUTTO