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    Casper Ruud risponde a Nick Kyrgios: “Ho vinto tre tornei in tre settimane e lui è quasi sempre a casa, non gioca. Noi siamo diversi”

    Casper Ruud NOR, 1998.12.22

    Casper Ruud, 22 anni, ha vinto il terzo titolo ATP 250 in tre settimane all’ATP 250 di Kitzbuhel, in Austria ieri e alla fine del match ha colto l’occasione per rispondere a Nick Kyrgios che, durante la settimana e con alcune irrispettose dichiarazioni ha accusato Ruud di “rubare” punti ATP nei tornei deboli e con un campo di partecipazione limitato.
    Ruud, che ha affrontato solo due giocatori nei top 90 sulla strada per i titoli di Bastad, Gstaad e Kitzbuhel, ha dichiarato: “Non do molta importanza a quello che dice. Ho vinto tre tornei in tre settimane e lui è quasi sempre a casa, non gioca. Noi siamo diversi”.
    KitzbühelRuud C. – Martinez P. F 6-1, 4-6, 6-3Ruud C. – Rinderknech A. SF 6-3, 7-67Ruud C. – Ymer M. QF 3-6, 7-65, 6-1Ruud C. – Vilella Martinez M. R16 7-5, 5-7, 6-4
    GstaadRuud C. – Gaston H. F 6-3, 6-2Ruud C. – Kopriva V. SF 6-3, 6-0Ruud C. – Paire B. QF 6-2, 5-7, 6-3Ruud C. – Novak D. R16 6-4, 7-65
    BastadRuud C. – Coria F. F 6-3, 6-3Ruud C. – Carballes Baena R. SF 6-1, 6-4Ruud C. – Laaksonen H. QFRuud C. – Rune H. R16 6-0, 6-2 LEGGI TUTTO

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    Casper Ruud vince il terzo titolo in tre settimane a Kitzbuhel, qualcosa che non accadeva dal 2011

    Casper Ruud NOR, 1998.12.22

    Casper Ruud , 22 anni, ha completato un impressionante triplo titolo nei tornei europei sulla terra battuta questo sabato sera, vincendo l’ATP 250 di Kitzbuhel, in Austria, una settimana dopo aver trionfato a Gstaad (Svizzera) e due dopo la vittoria nel torneo di Bastad (Svezia).
    Il norvegese, 14esimo nel ranking ATP, ha sconfitto in finale lo spagnolo Pedro Martínez , 97esimo ATP, alla prima finale in carriera per 6-1, 4-6 6-3, in un match risolto dopo 2:10, ma diviso in tre parti a causa della forte pioggia caduta durante la giornata in Tirolo. Il primo punto è stato giocato alle 16:30 e l’ultimo si è concluso ben dopo le 23:00.
    Ruud vince il quarto titolo nel 2021 – solo Novak Djokovic ne ha vinti così tanti – e ha fatto ciò che nessuno è stato in grado di fare dall’ottobre 2011, quando Andy Murray vinse tre titoli in tre settimane: Bangkok, Tokyo e Shanghai.
    ATP ATP Kitzbuhel Ruud C.646 Martinez P.163 Vincitore: Ruud C. ServizioSvolgimentoSet 3Martinez P. 0-15 0-30 0-40 15-405-3 → 6-3Ruud C. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-405-2 → 5-3Martinez P. 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-405-1 → 5-2Ruud C. 15-0 30-0 40-04-1 → 5-1Martinez P. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-403-1 → 4-1Ruud C. 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1Martinez P. 15-0 15-15 15-30 15-401-1 → 2-1Ruud C. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Martinez P. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Ruud C. 0-15 0-30 0-404-5 → 4-6Martinez P. 15-0 15-15 30-15 40-154-4 → 4-5Ruud C. 15-0 30-0 30-15 40-15 40-303-4 → 4-4Martinez P. 15-0 15-15 30-15 40-153-3 → 3-4Ruud C. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-3 → 3-3Martinez P. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 2-3Ruud C. 15-0 30-0 40-01-2 → 2-2Martinez P. 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2Ruud C. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1Martinez P. 15-0 15-15 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Ruud C. 15-0 15-15 30-15 40-155-1 → 6-1Martinez P. 0-15 0-30 15-30 15-404-1 → 5-1Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 A-403-1 → 4-1Martinez P. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A2-1 → 3-1Ruud C. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-301-1 → 2-1Martinez P. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Ruud C. 15-0 15-15 15-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Rosset: “La sconfitta di Federer? Ci sta. Il rientro nel 2017 fu incredibile”

    Marc Rosset ha parlato al quotidiano locale Tribune de Geneve sul rientro con sconfitta di Roger Federer nel torneo svizzero, dicendosi affatto sorpreso della immediata battuta d’arresto del campione. “Capisco che la sconfitta di Federer a Ginevra abbia sorpreso molti, essendo Roger un super tennista. Questo dimostra che le cose potrebbero essere più complicate di […] LEGGI TUTTO

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    Casper Ruud dà forfait a Roma. Ci sarà almeno un lucky loser

    Casper Ruud nella foto

    Ci sarà sicuramente un lucky loser nel torneo Masters 1000 di Roma.Dopo la sconfitta subita ieri con il nostro Matteo Berrettini, il norvegese Casper Ruud ha dato forfait per il torneo di Roma in programma da oggi.
    Al suo posto enterà un lucky loser.
    Il Nuovo Main Draw(1) Djokovic, Novak vs ByeEvans, Daniel vs Fritz, Taylor Qualifier vs QualifierQualifier vs (16) Dimitrov, Grigor
    (9) Berrettini, Matteo vs Basilashvili, Nikoloz Millman, John vs Lajovic, Dusan Cilic, Marin vs Bublik, Alexander Bye vs (5) Tsitsipas, Stefanos
    (4) Thiem, Dominic vs ByePella, Guido vs Fucsovics, Marton (WC) Mager, Gianluca vs de Minaur, Alex Sonego, Lorenzo vs (14) Monfils, Gael
    (10) Bautista Agut, Roberto vs QualifierHarris, Lloyd vs Garin, Cristian Qualifier vs Struff, Jan-Lennard Bye vs (7) Rublev, Andrey
    (8) Schwartzman, Diego vs ByeKrajinovic, Filip vs Auger-Aliassime, Felix Khachanov, Karen vs Qualifier(WC) Caruso, Salvatore vs (12) Goffin, David
    (15) Hurkacz, Hubert vs (WC) Musetti, Lorenzo Gasquet, Richard vs Opelka, Reilly Kecmanovic, Miomir vs Karatsev, Aslan Bye vs (3) Medvedev, Daniil
    (6) Zverev, Alexander vs ByeQualifier vs Mannarino, Adrian Nishikori, Kei vs Fognini, Fabio Djere, Laslo vs (11) Carreno Busta, Pablo
    (13) Shapovalov, Denis vs Qualifier(WC) Travaglia, Stefano vs Paire, Benoit Humbert, Ugo vs Sinner, Jannik Bye vs (2) Nadal, Rafael LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Monte Carlo: Fognini si ferma ai quarti, sconfitto da Ruud in due set

    Fabio Fognini, campione 2019 a Monte Carlo

    Si ferma ai quarti la difesa di Fognini del titolo 2019 a Monte Carlo. Il norvegese Ruud lo supera 6-4 6-3, più solido dell’azzurro nel corso del match, girato su un paio di games decisivi e sull’aver trasformato 3 palle break su 7, mentre Fabio solo 1 su 7. L’azzurro è stato costretto a rincorrere per tutto l’incontro, mai è riuscito a mettere la testa avanti nello score, e questo è stato un fattore importante nell’economia della partita. Infatti Fognini sapeva benissimo di aver di fronte un rivale per lui molto complicato da sconfiggere (i confronti diretti recitavano 2-0 Ruud, due match del 2020, uno sul rosso). Il classico tennista solido, che non ti regala quasi niente, che ti pressa ad ogni punto, che non riuscirai a battere sul piano della sostanza e della spinta.
    Fognini doveva tirar fuori dalla sua racchetta il miglior tennis creativo, che comporta prendersi molti rischi. Era necessario per Fabio restare concentratissimo per tutto il match, qualora si fosse giocato punto su punto, e cercare in tutti i modi l’allungo per “ripararsi” da un eventuale calo. Purtroppo così è andata: nel primo equilibratissimo set Fognini non ha trasformato nessuna delle quattro palle break avute (tutte nel quinto game, nessuna consecutiva); Ruud si è preso due rischi sul 5-4, capitalizzando un paio di diritti forzati out dall’azzurro. Quel set perso così, al rush finale, quando in più occasioni si aveva la sensazione che l’allungo di Fognini fosse “maturo”, ha frustrato a tal punto l’azzurro da farlo crollare all’inizio del secondo, con un parziale di 0-3 e possibile 0-4. Qua Fabio è stato bravo a reagire, non crollare, riprendersi e riportarsi 3 pari. Tornato l’equilibrio, il momento sembrava tornato favorevole all’azzurro… ma nell’ottavo game, da 40-0, di nuovo un paio di errori hanno avvicinato pericolosamente Ruud, che ai vantaggi si è preso due rischi in risposta, ha sfondato e via verso il successo.
    Bravo Ruud, ha condotto la partita con solidità, fisica e mentale, concedendo solo le briciole all’azzurro e portandolo a giocare nel territorio a lui preferito, quello dello scambio di ritmo in progressione nelle fasi delicate del match. Soprattutto Casper è stato chirurgico nella difesa delle palle break (annullate 6 su 7), e nel prendersi i pochi rischi in alcune risposte aggressive risultate decisive.
    Fognini non ha giocato una brutta partita, ha variato, ha creato tennis, ha prodotto diversi cambi di ritmo micidiali. Purtroppo ha ricavato poco dal servizio nei momenti in cui era sotto pressione, e ha pagato il finale del primo set, scomponendosi all’avvio del secondo. Forse la sua unica vera lacuna oggi (oltre al nervosismo all’avvio del secondo, recuperato poi) è stata una posizione fin troppo arretrata in risposta nelle palle break. Di fatto ha sempre “remato” in quelle occasioni, troppo campo da difendere, finendo per cedere al pressing di Ruud, bravo a chiudere l’angolo con alcune accelerazioni in contro piede dopo aver spostato l’azzurro. Forse Fabio in scambio avrebbe potuto provare a giocare dei cross stretti sulla diagonale del diritto, accelerando poi all’improvviso sempre sulla diagonale, perché quella è la situazione tecnica che Ruud gestisce peggio. Più facile a dirsi, che a farsi.
    Resta il rammarico per una partita tutt’altro che facile ma non impossibile, anche perché dal punto di vista tecnico e fisico Fognini era in buona forma. La prospettiva di andare a sfidare (probabilmente) di nuovo Nadal in semifinale era allettante…

    La cronaca dell’incontro

    Il quarto di finale scatta alle 15:45, c’è un bel sole ma anche un vento teso sul MCCC, come segnalano anche le onde del mare adiacente al club. Ruud inizia alla battuta. Il primo 15 lo strappa Fognini, ma poi il norvegese trova due ottime prime esterne. Il primo lungo scambio lo vince Fabio con un bel cambio di ritmo col rovescio incrociato, direttrice in cui l’azzurro è tecnicamente superiore al rivale. Ai vantaggi Ruud muove lo score. Fognini serve per la prima volta nel match. Fabio cerca di forzare il rivale alla difesa col diritto nell’angolo destro, in corsa, dove il controllo del norvegese non è sempre perfetto, soluzione che l’azzurro cerca spingendo col diritto inside out e cambiando all’improvviso in lungo linea. Un doppio fallo e un errore cercando quello schema costano a Fabio una palla break sul 30-40. Un nastro aiuta Fognini, deviando lunga la palla di Ruud. Già diverse “stecche” da parte di entrambi, la palla è veloce, arrotata, ed il vento non aiuta. 1 pari. Ruud è il prototipo del giocatore solido: poca fantasia, tutta sostanza nella spinta, continua e precisa. Il classico tennista “scomodo” perché devi batterlo, e se ti prendi una pausa mentale è prontissimo ad approfittarne e scappare via. Fognini deve variare, creare, inventare tennis per far valere le sua superiorità tecnica, ma anche prendersi rischi… Il match scorre sui turni di servizio, Fognini accelera dopo un paio di colpi, Ruud macina tennis in progressione. Nel quinto game sul 30 pari Ruud sbaglia un banale rovescio in scambio, c’è la prima palla break del match per Fognini. Sfonda col diritto Casper, un po’ troppo dietro l’azzurro fin dalla risposta, molto campo da difendere. Con un bell’attacco col diritto lungo linea Fabio si procura un’altra chance per l’allungo. Come la precedente: troppo lontano alla risposta l’azzurro, Ruud taglia il campo col diritto cross. Fognini intuisce che col diritto Ruud qualcosa concede, martella lì il rivale, portandolo all’errore. Stavolta si scambia non così da dietro, Fognini ha una chance ma non cambia ritmo col diritto, finendo per sbagliare per primo di rovescio. Terza palla break non sfruttata. Insiste Fabio, un altro lungo linea è devastante, quarta palla break! Niente, Casper martella dal centro e stringe l’angolo inside out con precisione. Soffrendo moltissimo, Ruud si salva, portandosi 3-2. “Fogna” inizia ad usare anche la smorzata, con successo. L’obiettivo è non dare ritmo al rivale, il suo martellamento palla su palla è pericoloso. Settimo game, Fognini punge in risposta: Il secondo punto è spettacolare: lob perfetto e poi passante cross micidiale. 0-30 per Fabio. Reagisce spingendo a tutta Ruud, cerca di togliere l’iniziativa all’azzurro. Un nastro beffardo respinge il rovescio di Fognini, che sarebbe stato probabilmente vincente. 4-3 Ruud, con 4 punti consecutivi. I punti di fila diventano sei, un paio di errori del ligure (sfortunato col vento nel primo 15 del game), pericoloso 0-30 per Fabio. Accelera i tempi Fognini, più si scambia più Ruud diventa pericoloso. Fognini taglia, fa correre il rivale, lo porta “sovra ritmo”. Molto bene Fabio, con 4 punti di fila si porta 4 pari. L’azzurro sembra superiore, sembra maturo il momento dell’allungo, ma il match dice 30 punti pari, totale equilibrio. “Fogna” sente che è il momento decisivo del set, con i piedi sulla riga anticipa a tutta col rovescio e trova un lungo linea perfetto, dei suoi. 15-30, e niente prima per Casper… Ci prova Fabio ma l’accelerazione di diritto in contro piede gli esce di poco. Come sopra: Fabio è ad un passo dall’allungo, ma Casper regge e resta avanti 5-4. Decimo game, Ruud è solidissimo nello scambio e Fabio sbaglia qualcosa. Ai vantaggi, Casper si prende un rischio col diritto e chiude in contro piede. Set Point Ruud! Non entra la prima a Fabio… altra risposta a tutta col diritto, sfonda Ruud e si prende il set. Un parziale equilibrato, deciso al fotofinish, all’unica chance. Un set perso da Fabio per un paio di errori col diritto nel decimo game.
    Secondo set, Ruud alla battuta. Solido come sempre, tiene il game a 30. Fabio sembra aver fretta, sbraccia a tutta anche se non in pieno equilibrio, e sbaglia col diritto. 0-30, momento delicato del match per l’azzurro. Arriva un altro errore in spinta, ancora col diritto, davvero gratuito. 3 immediate palle break per Ruud. Fabio attacca, ma viene ricacciato indietro e poi torna avanti con un chop di diritto troppo docile. Break Ruud, 2-0 e quarto game di fila. Sembra esser finito fuori posizione l’azzurro, non riesce più a difendere la sua posizione sulla riga di fondo, e quando spinge lo fa con troppo rischio, senza quelle due palle di scambio grazie a cui (di solito) riesce a trovare la miglior posizione per piazzare il cambio di ritmo. Il match si è spostato esattamente sui binari preferiti dal norvegese: spinge con il rivale fuori posizione, che finisce per forzare e sbagliare. Chirurgico Casper, servizio e diritto, solido come una roccia. 3-0, cinque games di fila per lui. Un allungo che ha spaccato la partita. Finalmente Fognini ritrova efficacia con la sua fantasia, cambia ritmo e smorza, ma commette ancora errori per troppa frenesia. Il muro del norvegese l’ha innervosito. Cancella tre palle per il 4-0 Fabio, prendendosi rischi col diritto. A fatica e con molta frustrazione muove lo score nel set, sotto 1-3. Quando il norvegese pareva in totale controllo, commette tre errori in fila (parziale di 8-2 per l’azzurro) e concede tre palle del contro break a Fognini. Si gioca benissimo la seconda, comanda lo scambio, allontana dal campo Ruud e lo porta all’errore con un bel forcing lungo linea. Break Fognini, che sembra finalmente tornato sereno, più vicino alla riga di fondo e sicuro nei propri colpi. 3 pari, con un bel parziale di 11 punti a 1. Ruud riprende a spingere, zero errori e tanta sostanza, si porta 4-3. Ottavo game, Fabio inizia bene (40-0) ma poi la difesa del norvegese prende il sopravvento. Con quattro punti di fila si procura una palla break delicatissima. Risponde bene Ruud, e rischia un contro piede col diritto, che sorprende l’azzurro. Break Ruud, serve per il match sul 5-3. Fabio si mette in modalità difensiva, respinge il pressing del rivale con palle veloci, e stavolta è Ruud a sbagliare. 0-30, e poi 30-40, ultima chiamata per l’azzurro per allungare la partita. Seconda di servizio… si scambia. Fognini comanda ma esagera nella spinta col diritto lungo linea. Arriva il Match Point. Chiude Ruud con un errore di Fognini in risposta.
    Una partita che Fognini ha dato la sensazione di poter girare a suo favore, ma senza riuscire mai a mettere la testa avanti nel match. Bravo Ruud a concedere pochissimo e prendersi rischi importanti nei due games decisivi, decimo nel primo parziale e ottavo nel secondo set. Casper strappa la seconda semifinale Masters 1000 dopo quella a Roma 2020. Peccato per Fabio, era una partita difficile ma non impossibile.

    Marco Mazzoni

    Casper Ruud vs [15] Fabio Fognini ATP ATP Monte Carlo Ruud C.66 Fognini F.43 Vincitore: Ruud C. ServizioSvolgimentoSet 2Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-405-3 → 6-3Fognini F. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A4-3 → 5-3Ruud C. 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 4-3Fognini F. 15-0 30-0 40-03-2 → 3-3Ruud C. 0-15 0-30 0-40 15-403-1 → 3-2Fognini F. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-403-0 → 3-1Ruud C. 0-15 15-15 30-15 40-152-0 → 3-0Fognini F. 0-15 0-30 0-401-0 → 2-0Ruud C. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Fognini F. 15-0 15-15 30-15 40-30 40-40 40-A5-4 → 6-4Ruud C. 0-15 15-15 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4Fognini F. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-3 → 4-4Ruud C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-3 → 4-3Fognini F. 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-2 → 3-3Ruud C. 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2Fognini F. 15-0 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2Ruud C. 15-0 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1Fognini F. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1Ruud C.0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-400-0 → 1-0
    2 Aces 21 Double Faults 264% (45/70) 1st Serve 67% (42/63)62% (28/45) 1st Serve Points Won 57% (24/42)64% (16/25) 2nd Serve Points Won 52% (11/21)86% (6/7) Break Points Saved 57% (4/7)10 Service Games Played 943% (18/42) 1st Serve Return Points Won 38% (17/45)48% (10/21) 2nd Serve Return Points Won 36% (9/25)43% (3/7) Break Points Converted 14% (1/7)9 Return Games Played 1063% (44/70) Service Points Won 56% (35/63)44% (28/63) Return Points Won 37% (26/70)54% (72/133) Total Points Won 46% (61/133) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Vienna: un ottimo Sinner supera Ruud in due set. Super sfida con Rublev al secondo turno

    Jannik Sinner

    Un ottimo Jannik Sinner vince il suo match d’esordio nell’ATP 500 di Vienna superando in due set (7-6 6-3) il norvegese Casper Ruud. Non era un match facile sulla carta: primo confronto tra i due, Ruud è uno dei tennisti più in ascesa nel 2020. Dotato un tennis solido, Casper non regala mai niente al rivale e fisicamente è sempre pronto alla lotta, su ogni palla.
    Sinner è stato bravo ad entrare bene in partita con i propri turni di servizio, resistere nelle (poche) occasioni in cui il rivale ha avuto la chance per l’allungo nel primo set, e quindi alzare il livello nel momento decisivo, il tiebreak del primo parziale. Un tiebreak giocato da campione, tra difese perfette e progressione in spinta mortale. Da lì Jannik non si è fermato, ha brekkato subito Ruud nel secondo ed è volato avanti 3-0. Qua arriva l’unica sbandata nel match, un calo di tensione che ha riportato il rivale in partita sul 3 pari. È una sbandata fortunatamente breve: sul 4-3 Jannik alza di nuovo il livello, un rovescio stretto clamoroso ed un diritto devastante gli regalano il secondo break nel set. Chiude l’azzurro al quarto match point.
    Un bel successo, conquistato con un crescendo notevole nella spinta e nella qualità del suo tennis, soprattutto nel tiebreak del primo set e nelle fasi finali del secondo parziale. Sicuro in tutti i fondamentali, Jannik è stato eccellente nell’inchiodare Ruud sulla diagonale del diritto e quindi accelerare in sicurezza in lungo linea; stessa tattica anche col rovescio, governa i ritmi sul cross e chiude all’improvviso lungo linea. Superiore l’azzurro nella potenza e nella gestione degli scambi in progressione, dove può diventare irresistibile e soverchiare l’avversario con un pressing che, palla dopo palla, ti stritola. Dove invece necessita di uno scatto crescita è nella continuità al servizio. Anche una piccola pausa di pochi minuti a questo livello può essere fatale. Per fortuna è stato bravissimo a superare la piccola sbandata, alzare di nuovo i ritmi e prendersi, di forza, il match. Un successo che gli regala un secondo turno “deluxe”: la sfida ad Andrey Rublev, uno dei migliori tennisti del 2020. Un match che sarà un altro test importantissimo per l’azzurro, un match tutto da gustare.

    Ecco la cronaca del match odierno vs. Ruud.
    Si inizia con Ruud alla battuta. Molto solido già dai primi colpi il norvegese con base alle Baleari presso la Rafa Nadal Academy. Tiene il game di servizio a 15, con tre ottime prime palle in campo. Sinner martella il rivale sul rovescio con i primi servizi, per poi sorprenderlo con un Ace al centro sul 30-15. Anche lui a 15 tiene servizio, 1 pari. Si scambia poco, la palla corre veloce in quest’inizio. La prima lunga schermaglia arriva nel terzo game, la vince Jannik: la sua progressione manda in crisi il rovescio di Casper. L’azzurro ha forse un po’ fretta nel cercare di imporre i suoi colpi in risposta, sbagliando qualche palla di troppo. Il set avanza seguendo i turni di servizio. La prima scossa arriva nel “fatidico” settimo game: risponde bene Jannik, il suo forcing da fondo lo porta a palla break. Prova a spaccare lo scambio col rovescio, ma la palla dell’azzurro vola lunga. Altra gran risposta di Sinner, seconda chance per scappare via. Ruud si salva con un volee bassa davvero ben giocata. Grande lotta nel game più lungo del match. Una schermaglia vinta sulla diagonale del rovescio porta Jannik alla terza palla break. Si prende un grand rischio Casper, accelera a tutta col diritto e pizzica la riga, imprendibile. Buon livello di tennis in questa fase. Ruud si salva dal game più complicato del match, si porta sul 4-3. Per la prima volta si arriva ai vantaggi anche con Sinner alla battuta, l’azzurro sfonda col diritto e si porta 4 pari. Decimo game, Sinner sbaglia un paio di palle per troppa fretta e si ritrova per la prima volta sotto 0-30 al servizio. E Rudd è a soli due punti dal set… Suona l’allarme in casa Sinner, e il servizio risponde “Presente”. Due Ace, un diritto potente, altra prima al corpo molto precisa. 4 punti di fila e 5 pari. Sinner si imballa al servizio sul 5-6, un doppio fallo consegna un set point a Ruud. Si salva Jannik: muove il rivale col diritto cross, termina largo il tentativo di winner in corsa del norvegese. Alla fine l’equilibrio non si rompe, il primo set si decide al tiebreak. Sinner allunga 3-1 con una difesa di rovescio estrema e perfetta, che porta Ruud ad esagerare nella spinta. Comanda gli scambi l’azzurro, piedi non lontani dalla riga di fondo, diritti precisi in progressione, Ruud è costretto a rincorrere ed alla fine sbagliare. Si gira 4-2 Sinner. L’ennesima bordata col diritto lungo linea dopo aver inchiodato l’avversario sulla diagonale cross vale il punto del 5-2. Il primo set point, sul 6-2, non si gioca: doppio fallo di Ruud, 7-2 Sinner. Un set meritato dall’azzurro, bravo a respingere i momenti di difficoltà (servendo dopo il rivale), ed alzare il livello nel tiebreak, giocato alla perfezione sia con la spinta che in difesa.
    Secondo set, si inizia con Jannik alla battuta. A 30 muove le score nel set, producendo il “solito” pressing preciso. Sul 30 pari nel secondo game, Jannik ribalta lo scambio – governato da Ruud – e tira un rovescio di una potenza devastante. Palla break Sinner! Ruud si salva con una pallata a tutta, ma esagera nella spinta nel punto seguente, concedendo una seconda palla break. Grande risposta di Sinner, letteralmente nei piedi, non la gestisce con accuratezza Casper. BREAK Sinner, avanti 2-0 nel secondo set. Forte del vantaggio, ora l’azzurro lascia correre il braccio, la combinazione servizio più diritto a chiudere è devastante. In un amen consolida il vantaggio, 3-0 Sinner. Quando tutto pareva già scritto, Ruud strappa all’improvviso il servizio a Sinner nel quinto game, con Jannik calato alla battuta (due doppi falli, incluso quello decisivo sulla palla break). Da 3-0 a 3 pari. Nell’ottavo game, con Jannik avanti 4-3, Ruud si imballa e Sinner spinge col rovescio. 0-30. Sinner coglie l’attivo, trova un’accelerazione stretta, velocissima e vincente di rovescio, un impatto regale. 0-40 e tre palle break per volare 5-3, a servire per il match. Trasforma la seconda: governa lo scambio coi piedi sulla riga di fondo e spara un diritto cross impressionante per velocità e angolo. BREAK Sinner, serve per il match sul 5-3. Vola 40-0, tre match point consecutivi, ma non ne trasforma nessuno, incluso un doppio fallo sul 40-30. Per fortuna non si fa prendere dalla frenesia, ricomincia a macinare il suo pressing e chiude finalmente al quarto match point. Bella vittoria e prossimo turno vs. Rublev, il quarto miglior giocatore al mondo nel 2020 per punti conquistati. Sarà una partita imperdibile.
    Marco Mazzoni

    ATP Vienna

    Casper Ruud
    6
    3

    Jannik Sinner
    7
    6

    Vincitore: J. SINNER

    Servizio
    Svolgimento
    Set 2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    40-15
    40-30
    40-40
    df
    A-40

    3-5 → 3-6

    C. Ruud

    0-15
    0-30
    0-40
    15-40

    3-4 → 3-5

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0

    3-3 → 3-4

    C. Ruud

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15
    40-30

    2-3 → 3-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    15-30
    30-30
    30-40
    df
    df

    1-3 → 2-3

    C. Ruud

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    0-3 → 1-3

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    40-15

    0-2 → 0-3

    C. Ruud

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    df
    30-40
    40-40
    40-A

    0-1 → 0-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    30-15
    30-30
    40-30

    0-0 → 0-1

    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    Tiebreak

    0*-0
    1-0*
    1-1*
    1*-2
    1*-3
    2-3*
    2-4*
    2*-5
    2*-6
    df

    6-6 → 6-7

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    df
    40-40
    A-40
    40-40
    A-40

    6-5 → 6-6

    C. Ruud

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15

    5-5 → 6-5

    J. Sinner

    0-15
    0-30
    15-30
    30-30
    ace
    40-30
    ace

    5-4 → 5-5

    C. Ruud

    0-15
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    df
    40-40
    A-40

    4-4 → 5-4

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    40-30
    df
    40-40
    A-40

    4-3 → 4-4

    C. Ruud

    15-0
    30-0
    40-0
    ace
    40-15
    40-30
    40-40
    40-A
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40
    40-40
    40-A
    40-40
    A-40

    3-3 → 4-3

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    3-2 → 3-3

    C. Ruud

    15-0
    15-15
    15-30
    df
    30-30
    ace
    40-30

    2-2 → 3-2

    J. Sinner

    15-0
    30-0
    40-0
    ace

    2-1 → 2-2

    C. Ruud

    15-0
    ace
    15-15
    30-15
    30-30
    40-30

    1-1 → 2-1

    J. Sinner

    15-0
    15-15
    30-15
    40-15
    ace

    1-0 → 1-1

    C. Ruud

    15-0
    30-0
    30-15
    40-15

    0-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Open Court: IBI20, un torneo ricco di sorprese (di Marco Mazzoni)

    Sorprendenti. Questo l’aggettivo più calzante per gli IBI20, oggi arrivati alle semifinali. Alla vigilia la sensazione che potesse essere un torneo diverso dal “solito”, con i “soliti” sempre in fondo, aleggiava nell’aria. Il 2020 non è un annata qualunque, il nostro amato tennis alla fine è parte del nostro vivere, scorre con i problemi e le situazioni che affrontiamo ogni giorno. Il maledetto lockdown, l’impossibilità a viaggiare, la difficoltà nell’allenarsi e competere hanno prodotto una spallata allo status quo. Finora abbiamo avuto una finale Slam a NYC tutta nuova, ed un nuovissimo campione. Che possa succedere anche a Roma? C’è una discreta probabilità, anche se l’unico campione rimasto in gara è il “cannibale” Djokovic, pronto a vincere ancora un Masters 1000, ancora Roma, e riprendersi quella prima pagina gettata al vento con quella pallata gettata maldestramente… Tuttavia una vittoria del “Djoker” non è così scontata.
    Novak ha faticato tanto in questo torneo, quasi mai è riuscito a trovare il picco di prestazione e soprattutto mantenerlo. Krajinovic è un buonissimo giocatore, nel loro incontro Filip è riuscito a metterlo sotto con il suo tennis preciso e geometrico. Ieri altra prestazione così così per il n.1: contro Koepfer ha mostrato dei vuoti clamorosi, amplificati dalla forma irreale del tedesco, tosto all’inverosimile e bravissimo ad azzeccare una settimana che, chissà, gli cambierà la carriera. La ragione dice che Djokovic possa solo crescere. Magari finora ha giocato sempre col freno a mano tirato, tantissime volte in carriera è entrato nei tornei con una condizione incerta per poi… BOOM…! alza il livello in un attimo e diventa ingiocabile. La sensazione (visto anche dal campo) è quello di un atleta ben preparato ma coi nervi scoperti. Basta un nonnulla per farlo esplodere o implodere, a seconda di come la vediamo. Come se la rabbia esternata in modo scomposto a US Open covasse da tempo e non riuscisse a trovare una via d’uscita. Una furia, una mancanza di serenità che al primo momento di tensione agonistica gli si rivolta contro, lo trascina in una palude infida ed esterna la parte peggiore di lui. È evidente che il 2020 (eccetto l’inizio di stagione perfetto) non sia andato esattamente bene sul piano personale, e questo forse adesso gli sta presentando il conto anche in campo. Vedremo oggi come andrà. Contro Ruud è favorito. Forse il rampante norvegese non ha le armi per stroncarlo; forse il ritmo arrotato perfezionato alla Rafa Nadal Academy può metterlo sotto stress, e chissà… Tra qualche ora sapremo. Ruud è uscito benissimo dalla vittoria su Berrettini, ultimo azzurro in gara dopo un torneo a fortissime tinte nazionali. Resterà nella memoria anche come il torneo di Musetti, dei record degli azzurri, e purtroppo anche come quello di una chance sprecata per Matteo… Non era facile la partita, ma trovare nei quarti di Roma un avversario “migliore” di Ruud non capiterà spesso.

    Parte bassa, semifinale totalmente imprevista ma assolutamente intrigante. Schwartzman ieri ha CAMMINATO SULLE ACQUE. Ho avuto la fortuna di vedermela tutta sul Centrale insieme ad altre 40 persone (contate una x una…). Un Nadal non così malvagio è stato sconfitto sul piano del gioco e della spinta da un piccoletto con il motorino nelle gambe, la dinamite nel braccio ed un cuore immenso. Diego non mai tremato, nemmeno quando ha perso due volte il servizio nel secondo set, imponendo subito il contro break. Ha giocato la partita perfetta. Ha sfidato la potenza del diritto di Rafa per poi girare col rovescio sull’angolo aperto. Ha risposto con una continuità e lunghezza degna del miglior Djokovic. Ha retto l’impatto del “Rey” con una solidità mentale e fisica irreale. Nadal alla fine ha reso merito all’argentino ma è stato molto, troppo critico con se stesso. L’unico appunto che gli si può fare è quello di non aver ricavato granché con la prima di servizio, e di esser stato un po’ corto nel palleggio nel primo set. Ma i meriti di super-Diego sono stati nettamente superiori ai demeriti di Rafa. Infatti vorrei sottolineare un momento che forse in tv non si è visto: subito dopo il match point, tutto il clan Nadal (soprattutto il padre Sebastian, seduto vicino alla panchine dell’argentino) si è letteralmente alzato in piedi ad applaudire Schwartzman, dando il giusto tributo ad una prestazione mostruosa. Se quella di ieri è stata solo la 40esima partita su terra persa da Nadal sulla terra (dal 2002, INCREDIBILE!), beh, vuol dire che l’impresa resterà negli annali. Cosa aspettarsi allora oggi da Diego? Non facile saperlo. Come avrà dormito? Come avrà metabolizzato questa partita? Come sarà a livello fisico oltre che mentale dopo cotanto sforzo? Lo sapremo solo oggi. Da un lato potrebbe esser ancor più galvanizzato; dall’altro potrebbe esser un filo scarico, e… di fronte avrà un altro talento mancino in grandissima forma fisica e tecnica: Denis “Showtime” Shapovalov.
    Il canadese ieri su Pietrangeli ha domato per la prima volta Dimitrov in una partita ad altissimo contenuto tecnico. Ha giocato pure bene Grigor, ma la strapotenza nella spinta e la quantità di soluzioni di Denis ha prevalso. Nei momenti in cui Shapovalov serve bene è stato incontenibile. Clamorosa la sua facilità di accelerare, anche spingendo palle senza peso o molto basse. Ho visto tutta la partita nella “beata solitudine” di un Pietrangeli vuoto. È stato uno spettacolo alto dal punto di vista tecnico. Un privilegio esser lì ad ammirare la bellezza di un tennis ricco di talento ed adrenalina, e la crescita di un giovane può far “saltare il banco”. Denis è sempre un tennista umorale, un po’ instabile, ma se entra “in the zone” diventa ingestibile. Shapo ha trovato ritmo con la prima e con la risposta, questo è il termometro del suo tennis. Quando i colpi di inizio gioco vanno, significa che c’è con la testa e allora son dolori… Anche sul rosso, perché può gestire benissimo i tempi di gioco e entrare sulla palla sia a tutta che arrotando sui top spin ricevuti. Misteriosa la sua abilità nel palleggiare con buona rotazione e cambiare in un attimo spingendo una pallata secca, piena, velocissima. Ieri sera Denis ha prodotto una serie di vincenti straordinaria. Che match sarà oggi contro Schwartzman? Intanto sarà una prima volta. È un contrasto di stile totale, quindi gli ingredienti per una bellissima partita ci sono tutti. La speranza è che Diego non sia troppo stanco/scarico, e che Denis non avverta troppo la pressione dell’evento. Fare un pronostico è impossibile, ma una cosa è certa: se entrambi giocheranno bene, sarà il tennis a vincere.Buone semifinali a tutti.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO