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    “…and the winner is”. I premi del tennis maschile 2021

    Novak Djokovic, miglior tennista del 2021

    Tennista dell’anno: Novak Djokovic
    No match nella categoria più prestigiosa. Resta un personaggio complesso, con spigoli per molti troppo acuti, ma il suo enorme talento e dedizione avrebbero meritato il Grande Slam, sfumato ad passo. Stagione incredibile per il tennista complessivamente più forte dell’epoca moderna.

    Delusione dell’anno: Denis Shapovalov
    Ha disputato la prima semifinale Slam a Wimbledon, ma il modo in cui l’ha persa (sprecando tutti i momenti favorevoli) e l’incredibile resto di stagione, giocata in modo pessimo dichiarando di sentirsi per nulla inferiore a Medvedvev & c. spiega il perché questo tennista dal potenziale clamoroso resta al palo. Gli altri corrono, lui no. È un vero peccato.

    Italiano dell’anno: Matteo Berrettini
    Da sempre sognavo di vedere un azzurro giocarsi la coppa dei Championships. Grazie Matteo! Sull’erba è stato dominante, ha alzato ancor più l’asticella del suo gioco, restando solido in top 10 e meritandosi una seconda presenza alle Finals. Purtroppo ha iniziato e poi chiuso l’anno con un infortunio, dovremo abituarci alla sua fragilità, ma quando è in salute, è uno dei migliori. Un dato spiega il suo 2021 eccellente: negli Slam ha perso solo da Djokovic.

    Emergente dell’anno: Carlos Alcazar
    Guai a chi lo giudica un “Nadal 2”. Carlitos è un vero attaccante, un produttore di tennis con tempi di gioco fenomenali. Impressiona l’intensità con cui attacca la palla, senza compromessi, senza la minima attesa. Esteticamente non delizierà i palati di chi ama il tennis classico, ma è un tennista offensivo a spettacolare. È la vera “evoluzione della specie”, giocatore modernissimo con ancora ampi margini di miglioramento. Cosa questa che ha dello spaventoso…

    Torneo dell’anno: Wimbledon
    Per il torneo di Matteo, tantissimi match lottati e spettacolari, per una finale che aspettavamo da sempre. Potrebbe esser stato anche l’addio di Federer.

    Impresa dell’anno: Lorenzo Sonego agli Internazionali BNL d’Italia
    Un leone Lorenzo a Roma, ha giocato oltre il suo livello, toccando le stelle con la punta della racchetta. Ha esaltato tutti giocando partite straordinarie per qualità, spirito combattivo e intensità. Ha superato Thiem, Rublev e costretto Djokovic a giocare al suo massimo per superarlo. Uno spettacolo.

    Coach dell’anno: Riccardo Piatti
    Jannik Sinner ha disputato un’annata ottima, vincendo 4 tornei, toccando il best ranking al n.9 ed entrando come alternate alle Finals, per le quali ha lottato fino all’ultimo torneo per l’ottavo posto. Ma oltre ai risultati, Jannik ha alzato il livello del suo gioco, giocando ad una intensità crescente. Il servizio è molto migliorato, il diritto è sempre più stabile e penetrante, con quel cross dal centro improvviso che è diventato un’arma tattica formidabile. Mancano ancora dei tasselli verso l’eccellenza (soprattutto proiezione in avanti e sicurezza sulla rete), ma il lavoro di Riccardo è impressionante. Sinner apprende, migliora, cresce. Applausi a tutti.

    Fatto dell’anno: molti nuovi volti
    Nel 2021 sono moltissimi i giocatori giovani o di medio livello che sono cresciuti, inserendosi nei piani alti dei tornei e del ranking, alcuni arrivando quasi dal nulla. Norrie, Karatsev, Korda, Brooksby, Van de Zandschulp, Rinderknech, Nakashima, Cerundolo, Baez, per restare ai top 100. Alcuni di loro hanno potenziale per esplodere nel 2022 e diventare giocatori di alto livello.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal e Carlos Alcaraz non giocheranno all’ATP Cup 2022

    Carlos Alcaraz nella foto

    Rafael Nadal, 35 anni e figura principale del tennis spagnolo, e Carlos Alcaraz, 18 anni stella emergente del tennis iberico, non parteciperanno all’edizione 2022 dell’ATP Cup, che si terrà a Sydney nei primi nove giorni del 2022.
    La notizia è stata diffusa dal giornale ‘Marca’, che assicura che gli spagnoli giocheranno con Pablo Carreño Busta e Roberto Bautista Agut e potranno contare anche con il suo miglior giocatore di doppio, Marcel Granollers. LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal dopo il forfait di Alcaraz in Davis: “Quando accade una cosa del genere, la competizione passa in secondo piano”

    Rafael Nadal nella foto

    Il compito della Spagna di conservare il titolo alle Finals di Coppa Davis era già complicato dall’assenza di Rafael Nadal, ma tutto è stato reso ancora più difficile dalla notizia che ha scosso il tennis spagnolo. Carlos Alcaraz è risultato positivo al Covid-19 ed è stato costretto a ritirarsi dal torneo, qualcosa che ha causato la reazione quasi immediata di Nadal via social media.
    “Sono vicino a tutta la squadra spagnola dopo questa notizia. Quando accade una cosa del genere, la competizione passa in secondo piano. La cosa più importante ora è la salute e spero che non ci siano altri casi. Un abbraccio a tutti!”. LEGGI TUTTO

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    Davis Cup: Carlos Alcaraz positivo al Covid, al suo posto Martinez

    Carlos Alcaraz

    Tegola per il team iberico in Davis. Il giovane fenomeno Carlos Alcaraz è risultato positivo ad un controllo anti Covid, e quindi ha dovuto abbandonare la squadra spagnola impegnata in Davis a Madrid.Al suo posto entra Pedro Martínez.Una perdita notevole per Bruguera e compagni, già orfani da Rafa Nadal.
    L’attuale numero 32 del mondo, proveniente dal titolo alle ATP NextGen Finals, avrebbe dovuto competere in singolare nella squadra guidata da Sergi Bruguera, che aveva già perso Roberto Bautista Agut il giorno prima.“Sono risultato positivo al covid-19 e non potrò giocare in Coppa Davis ero così contento all’idea di giocarla”, ha rivelato Alcaraz, che ha anche affermato di essere risultato negativo più volte negli ultimi giorni prima di risultare positivo nella giornata di oggi.La squadra spagnola in un comunicato ha dichiarato di aver testato tutti i membri rimanenti della squadra che sono risultati negativi ed hanno chiamato all’ultimo minuto per sostituire Alcaraz come dicevamo, Pedro Martínez.I campioni in carica hanno ora a disposizione Pablo Carreño Busta, Albert Ramos, Feliciano López, Pedro Martínez e Marcel Granollers.
    Ecco il post Instagram di Carlos, in cui annuncia la sua positività. LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz vince le Next Gen ATP Finals. Succede nell’albo d’oro a Jannik Sinner

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Sposito

    Carlos Alcaraz solleva all’Allianz Cloud il trofeo delle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals che Jannik Sinner aveva conquistato nell’ultima edizione nel 2019. Anche contro Sebastian Korda una prova di forza senza tentennamenti, nonostante i soli 18 anni di età.
    Quello di Carlos Alcaraz (ATP 32) non è certamente un nome sconosciuto agli appassionati di tennis. Il pupillo di Rafael Nadal, approdato fino ai quarti agli ultimi US Open, ha confermato di essere in rampa di lancio aggiudicandosi le Next Gen Finals di Milano: nella finalissima il 18enne spagnolo ha superato con un netto 4-3 (7/5) 4-2 4-2 il figlio d’arte Sebastian Korda (39).
    Alcaraz, che in carriera sin qui ha messo in bacheca il solo titolo di Umago, succede nell’albo d’oro a Jannik Sinner (10) e Stefanos Tsitsipas (4), capace l’anno seguente (2019) di trionfare anche alle ATP Finals.
    ATP ATP Next Gen Finals Milan Alcaraz C.0444 Korda S.• 0322 Vincitore: Alcaraz C. ServizioSvolgimentoSet 3Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-303-2 → 4-2Korda S. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-403-1 → 3-2Alcaraz C. 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 3-1Korda S. 15-0 15-15 15-30 15-40 30-401-1 → 2-1Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-400-1 → 1-1Korda S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2Korda S. 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 Alcaraz C. 15-0 15-15 30-15 40-153-2 → 4-2Korda S. 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-402-2 → 3-2Alcaraz C. 15-0 30-0 30-15 40-151-2 → 2-2Korda S. 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-1 → 1-2Alcaraz C. 15-0 30-0 40-0 40-150-1 → 1-1Korda S. 15-0 30-0 40-00-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Korda S. 15-0 30-0 40-0 0-15 0-30 0-40 15-40 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 0-15 0-30 15-30 15-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 0-15 15-15 15-30 15-40 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 0-15 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 Alcaraz C. 1-0 2-0 2-1 2-2 3-2 4-2 4-3 4-4 4-5 5-5 6-53-3 → 4-3Korda S. 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 40-302-2 → 3-2Korda S. 15-0 30-0 30-15 40-152-1 → 2-2Alcaraz C. 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-401-1 → 2-1Korda S. 15-0 30-0 30-15 30-30 40-301-0 → 1-1Alcaraz C. 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Ferrero su Alcaraz: “Non abbiamo fretta, ma ci divertiremo molto”

    Carlos Alcaraz

    Carlos Alcaraz ha avuto sul mondo del tennis un impatto dirompente. In pochi mesi il 18enne iberico è passato da promessa a realtà del circuito. Il suo mix di potenza, profondità di palla, intensità, “cattiveria agonistica” l’ha reso già un tennista forte, potenzialmente fortissimo. Stasera si giocherà il titolo 2021 delle NextGen Finals a Milano. Nei giorni del torneo, l’ATP ha parlato col suo coach, l’ex n.1 al mondo Juan Carlos Ferrero. Riportiamo alcuni passaggi del suo pensiero, molto interessante sul presente e futuro del suo giovane pupillo.

    Qualche giorno fa Carlos ha affermato: “Ho superato le mie aspettative quest’anno”. Ha superato le tue?Sì, mi aspetto che oggi potesse essere in classifica intorno al numero 50. In termini si posizione nel ranking, ha superato le mie aspettative. Potremmo anche sottolineare che ha giocato contro alcuni dei migliori giocatori al mondo ed è stato in grado di competere al loro livello – e persino di batterli, come è stato il caso di Tsitsipas e Berrettini, anche Sinner, che è un altro dei i giovani più promettenti. È vero che ha superato quelle aspettative e ha dimostrato che il suo gioco raggiunge dei picchi altissimi che ora deve cercare di mantenere, in modo che possa giocare così bene costantemente. Carlos continuerà a salire. In questo momento, è un po’ come Son Goku [da Dragonball Z], quando ha iniziato a trasformarsi e poi ha perso potere. È un piccolo scherzo che porto avanti insieme a lui. Ma è vero che riesce a toccare dei picchi così alti perché è un giocatore molto dinamico che può fare molte cose in campo e su qualsiasi superficie.
    Molti dei suoi coetanei dicono che è “maturo” per la sua età. Che cos’è la maturità?Saper riconoscere cosa sta succedendo in campo, sapere quando stai facendo le cose bene o male. Spesso i giocatori si ossessionano in un aspetto specifico e non si rendono conto cosa stanno sbagliando e perché. Carlos ha iniziato a rendersi conto sempre più velocemente di cosa stava sbagliando, e su cosa di deve concentrare, soprattutto a livello mentale.Fin da piccolo è stato un giocatore incostante: potrebbe giocare molto bene, ma poi finisce per giocare male. Gli succede ancora talvolta, ma ora è diventato assai più stabile. Diamo particolarmente importanza a lavorare in modo continuo e intenso sul lato mentale. È una cosa che gli ho sempre detto in questi tre anni, che era molto importante progredire poco a poco. Ha anche incrementato il suo lavoro con la sua psicologa Isabel Balaguer. Lei è perfettamente consapevole che quest’aspetto è il più importante, perché in termini di forma fisica e tennis, i suoi progressi sono stati incredibilmente veloci in questa fase.Penso che l’aspetto più importante nell’attuale fase della sua crescita sia maturare a livello mentale per diventare sempre più forte e riuscire a gestire situazioni come quelle che ha già vissuto o quelle che sperimenterà in futuro.
    Di cosa sei più orgoglioso quando pensi a Carlos?È molto fedele alle persone che ama. Le persone che lavorano con lui lo riconoscono davvero, per quello che è ora e non per quello che diventerà. Apprezzo davvero il fatto che è un bravo ragazzo. Abbiamo avuto un buon feeling fin dall’inizio della nostra collaborazione. Apprezzo molto che sia un rapporto sereno, semplice, e che il lavoro quotidiano tra di noi sia facile. In definitiva, quando viaggi molto e passi tanto tempo insieme è indispensabile che ci sia un rapporto sereno. Apprezzo molto la sua lealtà e fiducia.Poi arriviamo alla domanda se sia o meno un gran lavoratore. Sono una persona molto severa quando si tratta di lavoro e gradualmente ha dovuto incorporare cose che non considerava e che gli ho detto essere estremamente importanti. All’inizio ha trovato difficoltà, ma poi ha capito che alla fine è uno stile di vita. Ha imparato gradualmente queste cose e gli va riconosciuto il merito, non era così all’inizio del nostro rapporto.
    Qual è la singola cosa più importante che hai cercato di instillare in lui?Umiltà e impegno costante. Penso che sia molto importante. Poi ci sono molti altri dettagli. Era una persona che, quando era stanco, abbassava troppo il suo livello di allenamento e sono sempre stato coerente nel dirgli che bisogna lavorare proprio quei momenti. L’importanza dell’intensità in campo… tante sono le piccole cose, ma sottolineo l’umiltà e l’essere un gran lavoratore in campo. È qualcosa che doveva assolutamente avere.
    Sei stato numero 1 al mondo in passato. Ti ricordi com’eri alla sua età?Siamo simili in quanto siamo entrambi molto emotivi in campo. Questo è positivo, perché significa che non perdi la tua identità o il tuo stile di gioco. Se sei veramente bravo, riesci a tenere il focus nei momenti difficili, nelle partite dure, nei momenti di tensione. Un giocatore con carattere spingerà sempre in avanti. Un giocatore che si sottrae a queste situazioni non riuscirà a vincere grandi tornei. Sotto questo aspetto è molto bravo.Fare confronti è difficile. Un’altra cosa di Carlos è che vuole sempre migliorare. Questo è molto importante. Gli ho parlato molto del desiderio di essere migliore ogni giorno. Non puoi allenarti per il gusto di farlo, è una perdita di tempo. Devi fare un allenamento di qualità, sapere cosa allenare, devi sapere cosa deve migliorare, dove sono i tuoi punti deboli, in quali momenti devi migliorare e in quali momenti devi capire il gioco. Sta migliorando in tutti questi aspetti.In alcuni tornei abbiamo scherzato, ‘Ora devi dirmi cosa stai facendo di sbagliato in questa partita’ per spiegarmi esattamente cosa avrebbe dovuto fare di diverso scambiandoci il ruolo. Potrebbe sembrare bizzarro, ma invece lo aiuta davvero molto.
    È bravo in quelle analisi degli errori?Si, parliamo di quello che è successo. Non tanto sulle statistiche, o su cosa avrebbe dovuto fare, parliamo degli aspetti mentali in campo più che della tattica. È aperto su questi aspetti, vuole migliorare costantemente questa è la cosa più importante. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals: Carlos Alcaraz “Nel tennis di oggi il servizio rappresenta un’arma molto molto importante” (con il programma delle semifinali di domani )

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Sposito

    Carlos Alcaraz : “Vincere 30 incontri nel circuito maggiore è un ottimo risultato e sono molto contento. Significa che nel corso della stagione ho avuto una buona continuità, e ho raccolto i frutti del lavoro svolto. Riuscire a superare le 30 vittorie durante il 2022 sarebbe un buon obiettivo”.È uno degli aspetti ai quali ho prestato più attenzione per provare a iniziare gli incontri col più alto livello di concentrazione possibile e la miglior attivazione muscolare. Con questo format se ti perdi un attimo, o scendi in campo con qualche dubbio, ne paghi immediatamente le conseguenze. Ho cercato di entrare in campo subito carico, e di giocare già dal primo punto come se fosse l’ultimo. Sono felice di esserci riuscito”.
    “Sin dalla scorsa preparazione invernale la crescita al servizio è stata uno degli obiettivi principali. Nel corso del 2020 avevo incontrato dei problemi all’addome in un paio di occasioni, così abbiamo lavorato per aggiustare un pochino la meccanica. Ha funzionato. Nel tennis di oggi il servizio rappresenta un’arma molto molto importante. Ma essendo molto giovane mi restano ancora tanti punti deboli e tanti aspetti sui quali posso migliorare”.
    Allianz Cloud Court – Ora italiana: 19:00 (ora locale: 7:00 pm)1. [2] Sebastian Korda vs [4] Brandon Nakashima 2. [1] Carlos Alcaraz vs [6] Sebastian Baez (non prima ore: 21:00) LEGGI TUTTO

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    Il crollo di Alcaraz. Gaston: “Vivo per notti come questa”

    Carlos Alcaraz, crollato ieri sera

    Che sport strano il tennis. A volte quello che succede in campo sfugge ad ogni logica, perché i fattori che determinano i risultati e le prestazioni sono talmente complessi da potersi rimescolare all’improvviso, dando vita a situazioni imprevedibili. La parola chiave resta Situazione. Il tennis è uno sport di situazione per eccellenza, ogni fase di gioco è da leggere in quel preciso momento e contesto. Chiedere alla bizzarra partita di ieri sera a Bercy, con Alcaraz crollato nel secondo set di fronte al talento di Gaston.
    Due giorni fa tutti esaltavano la potenza e forza mentale di Carlos Alcaraz, impressionante contro Jannik Sinner. Granitico, tostissimo, lucido, potente e preciso dalla prima all’ultima palla. Un’intensità che ha demolito il tennis di pressione dell’azzurro.
    Ieri sera, tutto è cambiato. Alcaraz era addirittura in vantaggio per 5-0 nel secondo set, dopo aver perso il primo. Ha sbagliato un paio di palle comode, il classico calo di tensione figlio del forte vantaggio. È stato un attimo, ma è bastato a far scattare il “clic”. Si è spenta la luce. Il passaggio a vuoto è diventato un baratro. Gaston ha tirato fuori il suo talento, è stato lucido e tatticamente ineccepibile. Sostenuto dal pubblico ci ha creduto e in men che non si dica, rimonta fino al 7-5. Game Set Match. Alcaraz rispedito a casa.
    Niente di grave per l’iberico. Non ci dimentichiamo che stiamo parlato di un talento atletico e tecnico formidabile, ma sempre di un ragazzo del 2003. Ha bisogno di vivere sulla sua pelle anche momenti come questo, per crescere ulteriormente.
    È stato invece un sogno per Hugo, che così ha parlato dopo il match: “È stato incredibile. Onestamente, gioco a tennis per vivere notti come questa. Essere stato protagonista di una cosa del genere è semplicemente meraviglioso e non sarei stato in grado di vincere questa partita senza il pubblico. È stato impressionante il modo in cui mi hanno supportato, anche quando stavo attraversando momenti difficili. Adesso farò un bel massaggio e poi cercherò di dormire. Dovrò fare uno sforzo per organizzarmi, mangiare bene ed essere pronto a misurarmi con uno dei migliori al mondo (Medvedev nei quarti). Sarà un altro momento di vera felicità scendere in campo domani”.
    “È stato sorprendente quello che è successo stasera nel secondo set. Sullo 0-5 per lui ero arrivato, stavo già pensando al terzo set, ma ha commesso un paio di errori. Mi sono subito accorto che stava iniziando a perdere ritmo, quindi mi sono detto provaci. Mi sono concentrato sul rimettere più palle possibili, farlo giocare, cambiare altezza e velocità dei miei colpi per mandarlo ancor più fuori giri. Ero molto concentrato e ho approfittato dei suoi continui errori”.
    Analisi corretta, lucida, che spiega anche il motivo della sconfitta di Sinner dello scorso mercoledì. Quello visto vs. Jannik era un altro Alcaraz per continuità e profondità nella spinta, ma di sicuro un colpitore così “duro” lo puoi mettere in difficoltà proprio spezzandogli il ritmo, togliendogli velocità di palla e punti di riferimento; variando, portandolo a giocare in posizioni scomode, non consentendogli di accelerare appena possibile. In questi aspetti il tennis di Sinner è ancora indietro, e anche se quel tipo di gioco non è nelle sue corde (e non lo sarà mai pienamente), è importante che riesca anche a gestire delle fasi di gioco “diverse” dal suo forcing, cambiare totalmente ritmi e traiettorie con più sicurezza, per avere un piano B solido nelle fasi delle partite in cui con il suo pressing non riesce a sfondare l’avversario. Non facile da farsi, ma sarebbe un plus molto importante.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO