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    JC Ferrero: “Alcaraz ha bisogno di giocare contro Djokovic”

    Juan Carlos Ferrero con Carlos Alcaraz

    Juan Carlos Ferrero ha rilasciato un’interessante intervista al quotidiano iberico AS, nella quale tira le somme della strepitosa annata 2022 che ha portato il suo assistito Carlos Alcaraz a vincere il primo Slam in carriera a New York e diventare il più giovane n.1 della storia. Lo scorso anno, durante le NextGen Finals di Milano, Ferrero si era soffermato con la stampa, parlando senza mezzi termini di puntare al vertice con Carlos, ma “non prima di due anni”, questo era il senso del suo pensiero. È arrivato tutto e subito. Proprio per questo il coach sostiene la necessità per Alcaraz di continuare a confrontarsi con il meglio del tour, perché la sua fase di crescita non è affatto conclusa.
    “Abbiamo bisogno di sfidare Djokovic. Penso che Carlos per migliorare il suo tennis abbia bisogno di giocare contro uno dei migliori della storia. Ovviamente anche Rafa Nadal andrà in Australia. A Madrid, Carlos ha giocato contro Djokovic e Novak ha alzato il livello per provare a vincere la sua partita, ed è quello di cui abbiamo bisogno: giocare contro di lui nel Grande Slam. Penso che sia molto importante per Carlos per continuare a migliorare”.
    “Dopo gli US Open, torneo al quale non ha potuto partecipare, Djokovic è stato molto concentrato nel dimostrare di essere in grado di vincere quasi tutti i tornei, abbiamo visto che ne è capace” continua Ferrero. “Ha dimostrato a tutti i giocatori di essere al massimo livello. E penso che la possibilità di giocare in Australia renda lui e il resto dei tennisti molto felici. Carlos e io abbiamo parlato di quanto ci renda felici vedere Djokovic in Australia perché se vuoi vincere gli Australian Open, devi battere i migliori. Non mi ha sorpreso che abbia vinto le ATP Finals a Torino”.
    Per Ferrero ora viene il difficile: restare in cima implica vincere i tornei che contano. Carlos deve farsi trovare pronto: “Ho spiegato a Carlos che ora dobbiamo lavorare ancora di più perché, se vuoi rimanere al top ora, devi vincere costantemente Grand Slam e Masters 1.000. È più difficile di prima, quando vincere un ATP 500 e ottenere un ottimo risultato in un Masters 1.000 ti aiutava a scalare la classifica. Ora non c’è da scalare. Se vuoi rimanere al top, devi battere i migliori costantemente, devi vincere i grandi tornei. Ecco perché è più importante lavorare ancor più duramente di prima”.
    Juan Carlos traccia una differenza netta tra il suo lavoro con Alcaraz e l’esperienza, non facile e non fortunata, avuta in passato con Sasha Zverev. “Carlos è come un altro figlio per me, il più grande di loro. È il secondo giocatore che ho allenato e penso di poter imparare da lui e lui da me. Cresciamo insieme allo stesso tempo. È un bravo ragazzo ed è molto facile lavorare con lui. So che avevo bisogno di qualcosa del genere perché lavorare con Zverev non è stato facile per me. Non ha la mia stessa cultura e lui concepisce in modo diverso cosa significa essere professionisti. Avevo bisogno di resettare un po’ tutto e iniziare lavorare con qualcuno che avesse il mio stesso carattere e che volesse lo stesso per il futuro. Penso di averlo trovato in Carlos”.
    Parole importanti, franche e decise, quelle di Ferrero. È consapevole che il difficile per Alcaraz verrà dal prossimo Australian Open in poi. Essere la testa di serie n.1, il favorito, con tonnellate di pressione e punti pesantissimi da difendere dal prossimo marzo, lo porterà al limite, gli farà sperimentare situazioni mai vissute prima. Il tennis di “Carlito” è discretamente completo, ma non perfetto. Anche lui sente la pressione e ha la tendenza ad accelerare i tempi, a prendersi grandi rischi, a cercare giocate ad effetto. Non necessita di grandi stravolgimenti, ma di sicuro dovrà cercare una maggior stabilità, provare a vincere senza stravincere, senza consumare tutte energie fisiche e mentali quando non ce n’è bisogno. I numeri uno sono tali anche per il sapersi amministrare, il saper vincere nelle giornate in cui i propri colpi non sono precisi ed efficaci. I numeri uno si fanno trovare pronti a dare il massimo nelle grandi sfide contro i massimi rivali. Alcaraz avrà davanti a sé una stagione totalmente diversa da quella trionfale appena conclusa. Per continuare a vincere e difendersi dall’attacco del “Djoker” servirà non solo il suo talento, ma anche tantissimo fisico e testa.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Mouratoglou: “Avremo alcune stagioni interessanti, nessuno sarà in grado di dominare”

    Patrick Mouratoglou

    Patrick Mouratoglou, noto coach francese, ipotizza un futuro prossimo assai incerto nel tennis maschile di vertice, ricco di sorprese e grandi battaglie. A suo dire nemmeno il fenomenale Alcaraz ammirato quest’anno sarà in grado di dominare il tour, e dovrà vedersela sia con la generazione di Medvedev e i suoi coetanei, con i più giovani come Rune e Sinner, ma ancora con gli ultimi colpi in canna di Djokovic e Nadal.
    “Non credo che la generazione di Tsitsipas, Medvedev e gli altri ragazzi sarà completamente cancellata, non penso che la nuova generazione di Holger (Rune), Alcaraz e Sinner e così sarà l’unica a vincere i tornei dello Slam”, afferma il coach. “Penso che ci sarà una grande lotta tra due generazioni in futuro. Nessuna generazione – e ce ne sono state così tante – è mai riuscita a far fuori Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Nessuno. Sono i tre più grandi di tutti i tempi. Questo non si ripeterà a breve”.
    Continua il coach part-time di Tsitsipas e Rune: “Ora è un momento molto interessante perché nessuno è dominante. I grandi vecchi non stanno giocando così tanti tornei, c’è una nuova generazione già vincente (Medvedev, Rublev, Tsitsipas, Zverev, ecc) e c’è una seconda nuova generazione già pronta, quella di Holger, Carlos Alcaraz, Felix Auger-Aliassime, Jannik Sinner. Sono due generazioni diverse che giocheranno l’una contro l’altra per molti anni, proveranno a vincere i tornei dello Slam e questo rende il prossimo futuro ricco di aspettative e interessante. La nuova generazione è migliore di quella meno nuova? Non lo so, lo vedremo”.
    I migliori della generazione “di mezzo” quest’anno hanno fallito nel vincere tornei dello Slam. Ecco la spiegazione di Mouratoglou: “In parte sono stati sfortunati, dovevano ancora affrontare il grande Rafa e il grande Novak e hanno perso molto contro di loro, sconfitte che hanno danneggiato la loro fiducia. La generazione più giovane, Holger e Alcaraz, per il momento non ha dovuto affrontare questo, quindi hanno ancora la convinzione di poter fare qualsiasi cosa, questa per loro è una grande risorsa. Il prossimo anno dovranno sfidare anche i grandi vecchi, vedremo cosa succederà”. LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP e giovani nati dal 2000: chi è cresciuto di più nella stagione 2022

    Lorenzo Musetti, uno dei nati dal 2000 più migliorato quest’anno

    Con la stagione ATP quasi conclusa (restano alcuni Challenger), è interessante analizzare la classifica dei giovani nati dal 2000 rispetto alla stessa settimana dello scorso anno, per valutare chi è salito maggiormente, chi non ha rispettato le attese di crescita e chi invece si è proprio fermato o quasi. Ecco la lista dei giovani nati nel nuovo millennio che hanno terminato la stagione in top100, con la differenza in classifica rispetto al 22 novembre 2021. Ovviamente guida questa graduatoria il fenomenale Carlos Alcaraz, che ha chiuso il 2022 da più giovane n.1 di sempre, con un eccellente +31 rispetto ad un anno fa.
    Carlos Alcaraz – 19 anni – n.1 (+31 posizioni)
    Felix Auger-Aliassime – 22 anni – n.6 (+5)
    Holger Rune – 19 anni – n.11 (+92)
    Jannik Sinner – 21 anni – n,15 (-5)
    Lorenzo Musetti – 20 anni – n.23 (+36)
    Sebastian Korda – 22 anni – n.34 (+7)
    Jack Draper – 20 anni – n.42 (+223)
    Sebastian Baez – 21 anni – n.43 (+54)
    Brandon Nakashima – 21 anni – n.47 (+21)
    Jenson Brooksby – 22 anni – n.48 (+8)
    Jiri Lehecka – 21 anni – n.81 (+60)
    Chun-Hisin Tseng – 21 anni – n.88 (+100)
    Ben Shelton – 20 anni – n.97 (+476)
    Questa la fascia dei top 100. Andando a vedere la fascia 100-200, troviamo i moltissimi azzurri che quest’anno sono cresciuti arrivando in posizioni importanti del ranking: Luca Nardi e Francesco Maestrelli (19 anni), Flavio Cobolli, Giulio Zeppieri e Luciano Darderi (20 anni), Francesco Passaro, Matteo Arnaldi e Mattia Bellucci (21 anni). Per questa fascia di ranking entro la top200, faremo un’analisi dettagliata tra una decina di giorni, alla conclusione della stagione Challenger 2022.
    Tornando ai dati degli attuali top100 nati dal 2000, oltre ad Alcaraz, impressionante è stata la crescita di Holger Rune, ad un passo dalla top10, ma anche i balzi notevolissimi di Jack Draper (finalmente in salute, ha mostrato tutto il proprio valore) e quello appena compiuto da Ben Shelton grazie ai tre Challenger vinti di fila che l’hanno portato tra i migliori cento al mondo con quasi 500 posizioni conquistate rispetto allo scorso anno. Bene anche l’argentino Baez, diventato tennista assai solido e capace di chiudere l’anno tra i migliori 50.
    Anche i numeri confermano l’ottima ascesa di Lorenzo Musetti: le 36 posizioni guadagnate sono frutto di notevoli miglioramenti compiuti a livello tecnico e agonistico, grazie ai quali ha ottenuto vittorie di prestigio (su tutte l’indimenticabile coppa ad Amburgo battendo Alcaraz in finale).
    Al di sotto delle aspettative le annate degli statunitensi Korda e Brooksby, sono cresciuti ma davvero di poco. Felix Auger-Aliassime ha dato struttura e solidità al suo tennis, infrangendo il tabù “finali”. Una crescita soprattutto mentale che l’ha portato a vincere 4 tornei ed entrare meritatamente nella top10. “Solo” cinque posizioni per lui, ma che posizioni… Gli scalini nel ranking non sono affatto tutti uguali.
    Purtroppo ha perso 5 posti Jannik Sinner. Tra tutti i giovani citati era quello più avanti in classifica, quindi salire era indubbiamente più complesso. Complessa è stata soprattutto la sua annata, per i tanti motivi che conosciamo, dai mille problemi fisici al cambio repentino di guida tecnica e fisica. A breve faremo un bilancio della sua stagione più dettagliato, come gli altri italiani.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Come sarebbe la top 10 ATP di fine stagione con i punti di Wimbledon? Novak Djokovic a soli 180 punti da Carlos Alcaraz

    Novak Djokovic classe 1987, n.5 del mondo – Foto Getty Images

    La classIfica 2022 dei top si è conclusa dopo l’ultimo torneo della stagione, dato che le finali di Coppa Davis non hanno alcun impatto sulla classifica. Ma c’è una domanda che è stata posta più volte nel corso della stagione e che ora ha una risposta definitiva: come sarebbe la classifica se fossero stati assegnati i punti di Wimbledon?
    Ecco la top 10 finale, con Nick Kyrgios che rimarrebbe fuori in 11ª posizione. Carlos Alcaraz manterrebbe la testa della classifica, ma con Novak Djokovic vicinissimo, il giocatore serbo, infatti, è quello che è rimasto più svantaggio dal non assegnare i punti di Wimbledon e anche perchè non ha potuto giocare nemmeno agli Australian Open e gli Us Open. Anche Cameron Norrie avrebbe fatto un salto notevole nel ranking.
    TOP 10 REALE DI FINE STAGIONE1 – Carlos Alcaraz – 6.820 punti2 – Rafael Nadal – 6.020 punti3 – Casper Ruud – 5.820 punti4 – Stefanos Tsitsipas – 5.550 punti5 – Novak Djokovic – 4.820 punti6 – Felix Auger-Aliassime – 4.195 punti7 – Daniil Medvedev – 4.065 punti8 – Andrey Rublev – 3.930 punti9 – Taylor Fritz – 3.355 punti10 – Hubert Hurkacz – 2.905 punti
    I 10 MIGLIORI GIOCATORI DI FINE STAGIONE CON PUNTI DI WIMBLEDON1 – Carlos Alcaraz – 7.000 punti2 – Novak Djokovic (+3) – 6.820 punti3 – Rafael Nadal (-1) – 6.740 punti4 – Casper Ruud (-1) – 5.830 punti5 – Stefanos Tsitsipas (-1) – 5.730 punti6 – Felix Auger-Aliassime (=) – 4.240 punti7 – Daniil Medvedev (=) – 4.065 punti8 – Andrey Rublev (=) – 3.930 punti9 – Taylor Fritz (=) – 3.715 punti10 – Cameron Norrie (+4) – 3.165 punti11 – Nick Kyrgios: 3070 punti (+11)12- Hubert Hurkacz: 2915 punti (-2)13- Holger Rune: 2898 punti (-2)14- Jannik Sinner: 2760 punti (+1)15- Alexander Zverev: 2700 punti (-3)16- Pablo Carreno Busta: 2505 punti (-3)17- Matteo Berrettini: 2375 punti (-1)18- Frances Tiafoe: 2180 punti (+1)19- Denis Shapovalov: 2120 punti (-1)20- Marin Cilic: 2105 punti (-3) LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz chiude la stagione come il più giovane numero uno di sempre. Sarà premiato oggi a Torino alle 21

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz non ha avuto l’opportunità di debuttare alle ATP Finals a causa di un infortunio muscolare patito a Parigi Bercy. La sua posizione di n.1 nel ranking ATP è rimasta in bilico durante il torneo, visto che con i tanti punti in palio a Torino sia Rafael Nadal che Stefanos Tsitsipas potevano scalzarlo dal trono del tennis maschile e chiudere l’anno da n.1. Tuttavia, questa possibilità non si è verificata per via dei risultati del campo. Ieri sera si è avuta la certezza che il 19enne iberico terminerà il 2022 come n.1 del mondo.
    Tutto è stato confermato con l’eliminazione di Nadal nella fase a gironi, questione chiusa grazie al duello tra Taylor Fritz e Casper Ruud, dove Nadal avrebbe avuto bisogno che l’americano vincesse in due set per mantenere vive le sue flebili speranze. Tsitsipas, invece, avrebbe dovuto vincere tutte le sue partite in settimana, ma ha perso il match di apertura contro Novak Djokovic.
    Il fenomenale spagnolo riceverà il premio di n.1 di fine stagione oggi alle 21 a Torino, appena prima del match serale delle ATP Finals, in una breve cerimonia.
    Carlos Alcaraz entra a pieno titolo nella storia del tennis con una doppietta record relativamente alla prima posizione del ranking mondiale. Infatti è stato il più giovane numero uno di sempre, dopo la vittoria a US Open 2022, e ora anche il più giovane a chiudere l’anno in vetta, a soli 19 anni, 6 mesi e 9 giorni. Ha superato il precedente primato detenuto da Lleyton Hewitt, che chiuse la stagione 2001 da leader nel ranking a 20 anni, 10 mesi e 7 giorni. Andy Roddick chiude il podio con 21 anni, 4 mesi e 1 giorno nel 2003. A titolo di confronto, Rafael Nadal è settimo nella lista e Roger Federer nono.
    IL PIÙ GIOVANE A CHIUDERE L’ANNO COME NUMERO UNO1 – Carlos Alcaraz – 19 anni, 6 mesi e 9 giorni – 20222 – Lleyton Hewitt – 20 anni, 10 mesi e 7 giorni – 20013 – Andy Roddick – 21 anni, 4 mesi e 1 giorno – 20034 – Jimmy Connors – 22 anni, 3 mesi e 29 giorni – 19745 – Jim Courier – 22 anni, 4 mesi e 14 giorni – 19926 – Pete Sampras – 22 anni, 4 mesi e 19 giorni – 19937 – Rafael Nadal – 22 anni, 6 mesi e 28 giorni – 20088 – John McEnroe – 22 anni, 10 mesi e 15 giorni – 19819 – Roger Federer – 23 anni, 4 mesi e 23 giorni – 200410 – Bjorn Borg – 23 anni, 6 mesi e 25 giorni – 1979 LEGGI TUTTO

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    Carlos Alcaraz riprenderà ad allenarsi nel mese di novembre. Possibile rientro già ad Abu Dhabi

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Il numero uno del mondo Carlos Alcaraz è il grande assente delle ATP Finals dopo essere stato costretto a terminare bruscamente la sua stagione, ma il recupero dal problema addominale accusato a Parigi meno di due settimane fa sembra andare nel migliore dei modi. Il 19enne spagnolo, che si sta riprendendo dall’infortunio nella sua Murcia, non giocherà le finals di Coppa Davis la prossima settimana, ma si prevede che possa tornare ad allenarsi nel corso del mese di novembre, in tempo per partecipare ai Mudabala World Tennis Championships, un tradizionale torneo di esibizione che si tiene ad Abu Dhabi dal 16 dicembre. [embedded content] LEGGI TUTTO

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    Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas e la possibilità di avere 4 n.1 del mondo nello stesso anno

    Stefanos Tsitsipas GRE, 12-08-199

    Uno dei tanti punti di interesse delle ATP Finals è la questione del numero uno mondiale. In assenza di Carlos Alcaraz, Rafael Nadal e Stefanos Tsitsipas hanno chiare possibilità di raggiungere la vetta della classifica ATP e il compito è teoricamente più semplice per il tennista spagnolo, anche se il greco dipenderà solo da se stesso: dovrà vincere ogni partita.
    Quello che è certo è che se uno dei due ruberà il trono a Carlitos, accadrà qualcosa di molto raro. Perché Nadal o Tsitsipas potrebbero diventare il quarto giocatore a occupare il primo posto della classifica ATP in questa stagione, dopo Novak Djokovic, Daniil Medvedev e lo stesso Carlos Alcaraz.
    Questo è accaduto solo tre (!) volte nella storia del circuito maschile, in particolare nel 1999, quando i giocatori sul trono erano addirittura cinque. Si trattò di Pete Sampras, Carlos Moyà, Evgeny Kafelnikov, Andre Agassi e Patrick Rafter. L’anno successivo la mania continuò, con Agassi, Sampras, Marat Safin e Gustavo Kuerten ai vertici. Nel 2003, altri quattro furono al vertice: Lleyton Hewitt, Agassi, Juan Carlos Ferrero e Andy Roddick. LEGGI TUTTO

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    Ranking ATP: Lotta a tre per il primo posto alla fine dell’anno

    Rafael Nadal nella foto – Foto Getty Images

    Con la fine della sua avventura a Parigi-Bercy nei quarti di finale e con l’annuncio del suo ritiro dalle ATP Finals, c’è la possibilità che Carlos Alcaraz non finisca la stagione come numero uno del mondo. I suoi avversari diretti in questa lotta sono Rafael Nadal, che ha perso al secondo turno a Parigi, e Stefanos Tsitsipas, che ha raggiunto la semifinale del torneo francese. Dopo il ritiro dell’attuale numero uno del mondo, lo spagnolo e il greco potranno rubare il primo posto ad Alcaraz, solo se:
    Nadal vinca le finali ATPNadal raggiunge la finale delle ATP Finals con un record di 3-0 nella fase a gironiTsitsipas vince le ATP Finals con un record di 3-0 nella fase a gironiSe Stefanos e Rafa dovessero incontrarsi nella finale delle ATP Finals con un record di 3-0 nella fase a gironi e battesse lo spagnolo, Tsitsipas arriverebbe primo, Nadal secondo e Alcaraz terzo. LEGGI TUTTO