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    Solo Alcaraz può “rubare” il numero 1 a Djokovic a Indian Wells e i conti sono facili da fare.

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Con Novak Djokovic impedito nel partecipare ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami, Carlos Alcaraz ha la possibilità di recuperare il primo posto nella classifica ATP durante il mese di Marzo ma non sarà facile!
    Lo spagnolo, semifinalista ad Indian Wells nel 2022 e campione a Miami, dovrà vincere il primo Masters 1000 nordamericano per riprendere la leadership ATP e poi dovrà anche vincere a Miami per mantenere tale posizione.Stefanos Tsitsipas, numero tre nella classifica ATP, potrebbe anche debuttare come numero uno dopo Miami, ma dovrà almeno raggiungere una finale e vincere un titolo tra i due eventi. LEGGI TUTTO

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    “Alcaraz. L’anno della rivoluzione”: uscito ieri il libro che racconta l’ascesa al trono mondiale del fenomeno spagnolo

    Carlos Alcaraz nella foto

    Dagli inizi con coach Ferrero alla consacrazione degli US Open 2022, passando per il trionfo alle Next Gen di Milano: “Alcaraz. L’anno della rivoluzione” ripercorre l’incredibile ascesa del campione spagnolo, il più giovane numero 1 al mondo nella storia del tennis
    È ancora giovanissimo, ma ha già scritto pagine della storia del tennis ed è destinato a ricoprire, per molti anni a venire, un ruolo da protagonista nel futuro di questo sport. Carlos Alcaraz, la nuova stella del tennis mondiale, un talento precoce ma già affermato, un predestinato che ha rotto gli schemi e si candida alla leggenda, viene raccontato nel libro “Alcaraz. L’anno della rivoluzione”, scritto da Federica Cocchi e Alessandro Mastroluca per l’editore Kenness.
    Il racconto svela retroscena e aneddoti del percorso di crescita di Alcaraz, dall’incontro con l’attuale coach Juan Carlos Ferrero, ai primi tornei giovanili, arrivando fino al grande salto nel professionismo. Tra momenti di difficoltà e grandi gioie, come il trionfo alle Next Gen di Milano del 2021, gli autori raccontano tutte le sfaccettature che compongono la “creazione di un campione”, entrando anche nel dettaglio delle partite e degli scambi che hanno segnato i numerosi punti di svolta.
    Un viaggio alle radici di Alcaraz, ancor prima che il fenomeno sbocciasse e diventasse il più giovane numero 1 al mondo nella storia del tennis. Un traguardo reso possibile dal trionfo agli US Open nel 2022, punto di arrivo nel percorso di maturazione ma anche di partenza verso una carriera destinata agli annali.
    In particolare, il libro fotografa dieci momenti di questa scalata verso la vetta del tennis mondiale. Una marcia inarrestabile, record dopo record, segnata da nuove rivalità, come quella con l’italiano Jannik Sinner e da continui paragoni con Rafa Nadal, icona del tennis spagnolo di cui è considerato l’erede designato. L’anno d’oro di Carlos Alcaraz segna una rivoluzione per tutto il tennis maschile, che abbandona l’era dei Fab 4, i “Fantastici Quattro” (Djokovic, Federer, Murray e Nadal) e si apre a nuovi campioni e nuovi orizzonti.
    Gli autori:Federica Cocchi, giornalista della Gazzetta dello Sport dal 2001, segue il tennis e le sue storie in giro per il mondo. È responsabile del canale tennis di Gazzetta.itAlessandro Mastroluca, giornalista e scrittore classe 1983. Redattore per il sito del canale tv SuperTennis, ha alle spalle diverse pubblicazioni sullo sport e le sue storie come “Il successo è un viaggio” (Ultra, Roma, 2013) e “Donde esta Daniel Schapira. Desaparecido” scritto con Roberto Brambilla (Battaglia, Imola, 2022).
    Informazioni libro: Formato 16 x 22,5 • 136 pagine, con immagini b/n • ISBN 9791280688217 • Prezzo € 16,95 LEGGI TUTTO

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    Hopman Cup, annunciate le prime squadre. Alcaraz e Bencic presenti

    Belinda Bencic, giocherà per la Svizzera

    Una delle novità del 2023 sarà il ritorno della Hopman Cup, evento a squadre miste che per moltissimi anni ha rappresentato l’apertura della nuova stagione a Perth, in Australia. La manifestazione, cessata con la nascita della ATP Cup nel 2020, rivedrà la luce in Francia, sulla terra battuta del Lanw Tennis Club di Nizza, dal 19 al 23 luglio prossimi.
    Il sito ufficiale dell’ITF ha comunicato le prime squadre che vi parteciperanno, a seguito di una conferenza stampa svoltasi nella città sulla Costa Azzurra alla presenza del direttore del torneo, Iva Majoli, e del primo cittadino di Nizza, Christian Estrosi. Si tratta di:
    Francia, rappresentata da Richard Gasquet e Alizé Cornet
    Spagna, con Carlos Alcaraz e Paula Badosa
    Svizzera, con Leandro Riedi e Belinda Bencic
    Proprio Bencic è stata curiosamente l’ultima campionessa della “vecchia” Hopman Cup, nel 2019 in Australia in coppia con Roger Federer.
    In totale saranno sei le squadre al via delle edizioni 2023 e 2024; diventeranno otto dal 2025 in poi. In qualità di paese ospitante, la Francia schiererà una squadra ogni anno. Le restanti tre squadre per l’edizione 2023 saranno annunciate a breve. L’evento si giocherà su terra battuta ed è organizzato dall’ITF in partnership con la società Tennium, a cui è stato affidato l’onere di rilanciare l’evento. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz k.o al tendine del ginocchio, rinuncia al 500 di Acapulco

    Carlos Alcaraz in campo a Rio

    Come ampiamente previsto, Carlos Alcaraz è costretto a saltare l’Abierto Mexicano de tenis, l’ATP 500 già in corso presso la città di Acapulco. Lo spagnolo si è sottoposto ad accertamenti diagnostici dopo aver sofferto un problema nel corso della finale di Rio, persa contro Norrie quando era in vantaggio di un set ed un break, e il responso ha confermato le brutte sensazioni provate in campo. In un post social, Carlos spiega la situazione.
    “Purtroppo non potrò giocare all’@abiertomexicanodetenis. Ho uno stiramento di grado 1 al tendine del ginocchio nella gamba destra che mi porterà fuori per diversi giorni sulla base degli accertamenti che ho avuto questa mattina. Mi fa molto male non gareggiare qui, ma ora è il momento di pensare a recuperare per cercare di farmi trovare pronto il prima possibile. Spero che ci rivedremo presto”.

    Oltre ad Acapulco, mancano pochi giorni al primo Masters 1000 dell’anno in quel di Indian Wells, torneo che insieme a Miami lanciò la corsa di Alcaraz verso la vetta del tennis mondiale nella scorsa stagione. Saranno davvero tanti i punti da difendere (una semifinale in California, la vittoria in Florida). Il 2023 del campione di Murcia non è davvero iniziato bene…
    Oltre ad Alcaraz, anche il britannico Cameron Norrie ha deciso di rinunciare all’evento messicano, che così, a tabellone già compilato, perde due dei giocatori più forti. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz giocherà al Queen’s

    Alcaraz a Wimbledon lo scorso anno

    Matteo Berrettini avrà un rivale in più sulla strada per difendere il titolo del Queen’s: Carlos Alcaraz. Il 19enne di Murcia infatti ha confermato la propria volontà di arrivare a Wimbledon con più match disputati su erba, e ha scelto il classico appuntamento londinese, vinto nelle ultime due edizioni dall’azzurro.
    Oltre a Berrettini e Alcaraz, l’ATP 500 del Queen’s vanterà come sempre un eccellente campo di partecipazione: scontata la presenza di Andy Murray, scenderanno in campo nel club della Regina anche Taylor Fritz e Frances Tiafoe. Dovrebbero essere al via (anche se non ancora confermati ufficialmente dal torneo) anche Cameron Norrie, Jack Draper e Casper Ruud.
    “È un onore partecipare a questo torneo”, dichiara Alcaraz, “in uno dei club più storici del tennis con un albo d’oro ricco dei più grandi campioni. Tutto il mondo conosce l’importanza di questo evento e la bellezza dei suoi campi”.
    Ricordiamo che Alcaraz lo scorso anno sull’erba di Wimbledon fu sconfitto da Jannik Sinner negli ottavi di finale.

    We can’t wait to see you @carlosalcaraz 🙌
    Secure your 2023 #cinchChampionships tickets 👇
    — cinch Championships (@QueensTennis) February 28, 2023 LEGGI TUTTO

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    L’allenatore che accompagna Carlos Alcaraz nella trasferta americana dichiara che è difficile che Alcaraz giochi (oggi) ad Acapulco

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Antonio Martínez Cascales, l’allenatore dell’Accademia Juan Carlos Ferrero che ha accompagnato Carlos Alcaraz all’ATP 500 di Rio de Janeiro, non è molto fiducioso che il numero due del mondo scenda in campo per partecipare all’ATP 500 di Acapulco, in Messico, la cui prima partita contro l’americano Mackenzie McDonald è prevista già per martedì.
    “Spero che si tratti solo di una contrattura alla gamba destra, ma vedo difficile che giochi ad Acapulco, dove cambierà superficie senza aver avuto una grande preparazione”, ha confessato Cascales, che ha anche parlato della possibilità che Alcaraz ha avuto di ritirarsi durante la finale del Rio Open. “Ci sono giocatori a cui costa molto ritirarsi da un incontro e Carlos è uno di questi. Noi apprezziamo molto questa determinazione”. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz di nuovo k.o.: nella finale di Rio una ricaduta dell’infortunio muscolare di gennaio. Troppi infortuni sul tour?

    Carlos Alcaraz (foto Rio Open)

    Preoccupano le condizioni di Carlos Alcaraz. Il 19enne spagnolo, più giovane n.1 della storia del tennis maschile, durante la finale dell’ATP 500 di Rio persa contro Norrie si è di nuovo infortunato. Carlos infatti stava conducendo una partita lottata, nervosa, più ricca di errori che di vincenti. A un certo punto il suo calo fisico è stato evidente, ha lottato sino alla fine, ma ha perso 7-5 al terzo set. Non è particolarmente grave la sconfitta in sé, quanto il fatto che Alcaraz fosse appena rientrato sul tour dopo uno stop di quasi quattro mesi per due infortuni muscolari consecutivi: quello patito lo scorso autunno a Parigi Bercy in campo contro Rune, che gli ha impedito di giocare alle Finals di Torino da n.1; quindi il secondo a gennaio, appena prima della partenza per l’Australia e che l’ha costretto a rinunciare al primo Slam del 2023. Nelle ultime due settimane, tornato in competizione, ha vinto a Buenos Aires ed è arrivato alla finale di Rio, persa stanotte. Un match sfortunato, segnato dal nuovo “crack” che probabilmente lo costringerà a un nuovo stop, con l’ATP di Acapulco che scatta oggi e soprattutto la doppietta Indian Wells-Miami alle porte, con una montagna di punti da difendere (lo scorso anno vinse a Miami e si arrese a Nadal in semifinale in California).
    Dalle sue parole, raccolte dal collega Alexandre Cossenza dopo la partita su puntodebreak, il nuovo infortunio sembra una ricaduta del problema muscolare sofferto a gennaio in allenamento presso l’accademia del coach JC Ferrero, quando si fece male nel banale tentativo di recuperare una smorzata in un set di allenamento contro un giovane che si allena presso la struttura.
    “Il calendario è molto impegnativo, gioco al massimo livello da 15 giorni, senza mai fermarmi” afferma Alcaraz. “Giocando partite come quella di oggi, vengono i problemi e ti accorgi delle cose. Per prevenire, chiami il fisioterapista e ti fasciano la gamba, ma ho sentito dolore allo stesso muscolo dove ho avuto l’infortunio il mese scorso. È difficile… ho cercato di giocare nel miglior modo possibile nonostante questo problema”.
    “Quando hai subito un infortunio, questo penalizza il tuo gioco perché se non ti senti a posto finisci per fare qualcosa di diverso rispetto a quel che si dovrebbe fare, rischi più del necessario. Ho cercato di essere più aggressivo e finire i punti più velocemente, ma contro un avversario come Norrie, che è un rivale molto tosto, è difficile vincere se non giochi il tuo miglior tennis. Prendendo così tanti rischi, finisci per fare molti errori e questo mi ha influenzato molto” confessa Carlos.
    “Fisicamente non sono riuscito a finire come avrei voluto, ma questo è quello che serve per competere in un calendario così impegnativo. Ora penso solo a recuperare. Acapulco? In questo momento non lo so, ho terminato la finale mezz’ora fa ed è qualcosa che dobbiamo valutare con il mio medico e il mio fisioterapista. Dobbiamo vedere la gravità dell’infortunio al bicipite femorale e vedere se posso giocare ad Acapulco senza correre troppi rischi. Voglio davvero giocare lì. Farò tutto il possibile per recuperare e poter giocare”.
    Alcaraz quindi di nuovo in difficoltà fisica, a soli 19 anni e venendo da 4 mesi di stop. Lui afferma, poco velatamente, che il calendario è molto “esigente” e ti costringe a giocare tanti match ravvicinati al massimo livello. Tutto vero, ma farsi di nuovo male nella stessa parte del corpo appena rientrato dopo un stop piuttosto lungo pone seri interrogativi. Il rientro forse è stato anticipato? Era meglio curare il fisico più a lungo e aspettare qualche settimana prima di tornare in torneo? Era corretto giocare due eventi uno dopo l’altro se le sue condizioni non erano ancora così perfette?
    Domande legittime. Tuttavia è corretto anche affermare che il dover competere più settimane consecutive è la normalità, è nell’ordine delle cose del tennis Pro da sempre. Può essere anche semplice sfortuna, e auguriamo a Carlos una prontissima ripresa. A ma a 19 anni, è “normale” farsi male così? Tre infortuni muscolari nel giro di 4 mesi? Forse la lente va puntata altrove. Magari sul suo modo di giocare così strappato e al limite da sottoporlo a stress muscolari tanto intensi da mandarlo k.o., nonostante un fisico apparentemente formidabile. E allargando il tiro, sono tantissimi i giocatori di vertice che si infortunano con frequenza preoccupante, è una tendenza che vediamo in continua crescita. Questo tennis attuale così fisico, tanto estremizzato sul piano dello sforzo, si sta forse avvicinando a un punto di rottura? Quanto è positivo per la disciplina stessa convivere con continui stop delle proprie stelle, bloccati da infortuni frequenti? Forse chi governa lo sport, dovrebbe interrogarsi su questi temi, e magari pensare a come abbassare l’asticella della competizione fisica, premiando maggiormente la tecnica di gioco, con condizioni che agevolano una conclusione più rapida dei punti.
    Vedremo quale sarà il responso degli accertamenti a cui si sottoporrà oggi Alcaraz, e se lo spagnolo sarà in grado di giocare in Messico o almeno a Indian Wells. Il tennis di vertice ha bisogno della qualità, intensità e gioco spettacolare di Carlos Alcaraz.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rio de Janeiro: Cameron Norrie sgambetta Carlos Alcaraz. Suo il titolo

    Cameron Norrie nella foto – Foto Getty Images

    Cameron Norrie, il tredicesimo giocatore del ranking mondiale, ha conquistato per la prima volta l’ATP 500 di Rio de Janeiro, vendicandosi di Carlos Alcaraz una settimana dopo aver perso contro di lui la finale dell’ATP 250 di Buenos Aires, in Argentina. Nella finale di domenica, che ha riproposto l’incontro per il titolo di Buenos Aires della settimana precedente, Norrie ha trionfato stavolta contro il numero due del mondo per 5-7, 6-4 7-5, in una finale molto intensa risolta in 2 ore e 40 minuti e che è stata lontana dall’essere particolarmente ben giocata dai due tennisti, i quali si presentavano molto stanchi ed hanno avuto molti momenti di blackout , con molti errori non forzati.
    Alcaraz ha perso un vantaggio di un break sia nel secondo che nel terzo set, è stato assistito alla gamba destra che lo aveva costretto a ritirarsi dall’Australian Open e Norrie è riuscito ad essere più resistente fisicamente e mentalmente nella fase finale per aggiudicarsi un titolo molto importante.
    ATP Rio de Janeiro Carlos Alcaraz [1]745 Cameron Norrie [2]567 Vincitore: Norrie ServizioSvolgimentoSet 3C. Norrie 0-15 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-405-6 → 5-7C. Alcaraz 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A5-5 → 5-6C. Norrie 15-0 30-0 30-15 40-155-4 → 5-5C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-404-4 → 5-4C. Norrie0-40 15-0 15-15 df 30-15 40-154-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3C. Norrie 15-0 15-15 15-30 15-402-3 → 3-3C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df2-2 → 2-3C. Norrie 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 df2-0 → 2-1C. Norrie 0-15 15-15 15-30 15-401-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2C. Norrie 15-0 30-0 40-0 ace4-5 → 4-6C. Alcaraz 15-0 ace 15-15 30-15 30-30 30-404-4 → 4-5C. Norrie 0-15 0-30 15-30 15-403-4 → 4-4C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 30-403-3 → 3-4C. Norrie 15-0 ace 15-15 15-30 30-30 40-303-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 df 15-30 15-40 30-40 ace3-1 → 3-2C. Norrie 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-303-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 30-0 40-0 ace2-0 → 3-0C. Norrie 15-0 30-0 30-15 df 40-15 40-30 40-40 40-A1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 df 15-40 30-40 40-40 A-400-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1C. Norrie 0-15 df 0-30 15-30 30-30 40-30 40-40 40-A6-5 → 7-5C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace5-5 → 6-5C. Norrie 15-0 15-15 df 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-405-4 → 5-5C. Alcaraz 0-15 0-30 15-30 30-30 40-304-4 → 5-4C. Norrie 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A 40-40 A-404-3 → 4-4C. Alcaraz 15-0 30-0 40-03-3 → 4-3C. Norrie 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 3-2C. Norrie 15-0 15-15 15-30 30-30 40-302-1 → 2-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 2-1C. Norrie 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0 LEGGI TUTTO