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    Connors: “Alcaraz è diverso dagli altri giovani, ha il desiderio e l’ambizione di essere il migliore”

    Jimmy Connors, 8 volte campione Slam

    Carlos Alcaraz ha iniziato la difesa del titolo al Masters 1000 di Miami distruggendo il “povero” Bagnis in poco più di un’ora, un 6-0 6-2 che non lascia spazio all’immaginazione. Forte della prima vittoria in carriera a Indian Wells, il 19enne spagnolo si trova davvero bene sul cemento degli Stati Uniti, dove ha complessivamente raccolto i migliori risultati in carriera.

    Mission title defence: ON
    Defending champion @carlosalcaraz returns to Miami with an authoritative 6-0 6-2 win over Bagnis!#MiamiOpen pic.twitter.com/0DWkicrg8R
    — Tennis TV (@TennisTV) March 24, 2023
    Ma non sono solo le condizioni ad avvantaggiarlo. Oltre al talento, dentro di lui arde un fuoco superiore agli avversari, quello che lo spinge ad essere ogni giorno il migliore, sia in allenamento che in partita. Così la pensa Jimmy Connors, leggenda del tennis a stelle e strisce, che ha parlato del giovanissimo n.1 nel suo podcast “Advantage Connors”. Jimbo era sugli spalti e tra i campi di allenamento la scorsa settimana in California, ed è rimasto davvero impressionato dal gioco e soprattutto attitudine del murciano.
    “Alcaraz gioca benissimo, ma quel che lo distingue davvero rispetto a tutti gli altri giovani è che dentro di lui c’è un fortissimo desiderio ed ambizione di vincere, di essere il migliore“, afferma l’otto volte vincitore di tornei dello Slam. “Lo si vede chiaramente, dal modo in cui si occupa della sua giornata, allenamenti, partite, gioca a un livello incredibile ed è estremamente maturo per essere solo un ragazzo di 19 o 20 anni. Anche se ha già vinto gli US Open, possono ancora succedere molte cose, sta ancora facendo esperienza e può crescere molto. È incredibile”.
    “Carlos possiede quel desiderio di essere il migliore, cosa che è in questo momento visto che è già il numero 1 al mondo, ma non si ferma a questo. Ha giocato in modo impressionante a Indian Wells, ha vinto senza perdere un set e battendo i giocatori che ha battuto e… come li ha battuti. Se lo merita”.
    “Ha l’atteggiamento giusto, quello del campione. Se rimarrà in salute e mantiene quel desiderio, mantiene quell’atteggiamento, continua a spingere per migliorarsi ed essere competitivo in ogni partita, sarà difficile fermarlo. Negli ultimi due anni, ho visto molti di questi giovani arrivare. Si, sono ottimi giocatori, ok, ma nessuno e sottolineo nessuno di loro si è distinto per quel del desiderio e volontà di dare tutto ogni volta che esci là fuori come sta facendo lui. Questo distingue da tutti gli altri“.
    Considerazioni interessanti, che vengono da un super campione che aveva come punto di forza proprio lo spirito combattivo e la voglia di primeggiare in ogni match. Carlos e Jimmy appartengono ad epoche diverse, hanno un gioco differente, ma certamente per voglia di vincere e grinta – ma per il non comportamento – sono fatti della stessa materia, quella che forgia i migliori.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Indian Wells: Alcaraz sconfigge Sinner e vola in finale. Jannik ha avuto un set point sul 6-5

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Un buon Jannik Sinner non basta ad arginare l’esuberanza, efficacia e qualità di Carlos Alcaraz sul sintetico di Indian Wells. È il 19enne di Murcia il secondo finalista dell’edizione 2023 del primo Masters 1000 stagionale, ha sconfitto l’azzurro col punteggio di 7-6(4) 6-3 e sfiderà domani Daniil Medvedev. In caso di vittoria sul russo (alla quarta finale consecutiva sul tour!), Carlos tornerà anche n.1 nel ranking superando Novak Djokovic. Alcaraz ha meritato il successo stanotte, ha condotto il match con il suo tennis fatto di grandi rischi, tempi di gioco rapidissimi, attacchi perentori, molte variazioni e difese straordinarie.
    “Charlie” è stato complessivamente più aggressivo e più efficace di Sinner in ogni fase di gioco, a partire dal servizio: ha chiuso l’incontro con il 72% di prime in campo, ricavando il 73% di punti, mentre Sinner ha pagato un modesto 50% di prime in campo, un dato troppo basso per far partita pari a questo livello, davvero altissimo. Ma non è stato solo il rendimento della battuta a scavare la differenza tra i due. È corretto sottolineare che Alcaraz è stato superiore nella condotta del match poiché è riuscito a portare la partita sui binari a lui più favorevoli, bravissimo a non dare ritmo all’azzurro, nel prendersi grandi rischi con tempi di gioco quasi azzerati, non consentendo a Jannik di entrare nello scambio di ritmo in progressione. Infatti appena Sinner è riuscito a “tenere fermo” Carlos portandolo a scambiare dritto per dritto a velocità massima, ha vinto la maggior parte dei punti, praticamente tutti quelli oltre 10 tiri. Bravo è stato Alcaraz nello scappare da questa morsa, rischiando subito un gran punto, o con un attacco, sempre mettendo immediata pressione all’azzurro con ottime aperture di campo fin dall’uscita dal servizio. Continue variazioni, incluso qualche improvvisa pallata carica di spin, pur di non giocare scambi prolungati. Una tattica rischiosa, che gli ha fatto perdere la bussola a metà del primo set, ma che alla fine l’ha portato alla vittoria con 26 punti vincenti e 32 errori, contro il 14-23 di Jannik.
    Alcaraz sul sintetico si conferma superiore a Sinner, 3 vittorie su 3 match disputati a livello ATP. Ha fatto lui maggiormente la partita, come dimostra anche il vantaggio di un break nel primo set, poi recuperato da un ottimo Sinner con uno strappo di qualità, approfittando di una piccola pausa del rivale. Jannik può recriminare per il set point avuto in risposta sul 6-5, ma lì ha giocato un bell’attacco Carlos, e quindi nel tiebreak lo spagnolo è stato davvero incisivo. Al contrario, Sinner nel tiebreak non ha brillato. Ha pagato ogni volta in cui non messo la prima, e quindi una scelta errata sul cercare a tutti i costi di colpire col diritto da sinistra, nonostante la risposta di Carlos fosse troppo angolata
    Sottolineati i meriti indubbi di Alcaraz, questa semifinale conferma che a questo livello Sinner non può permettersi un rendimento mediocre col servizio. È necessario mettere più del 60% di prime, ideale due su tre, e trasformare in punti almeno un 70%. Sono i numeri con i quali ha sconfitto Fritz. E come contro l’americano, quando è riuscito a forzare il gioco sul ritmo, sulla progressione, diventa quasi irresistibile, vista la sua grande condizione fisica, l’abilità nello spingere ad alta velocità trovando controllo e profondità. Per imporre questo tipo di pressione, i colpi di inizio gioco restano decisivi. Stanotte anche in risposta è stato meno efficace, ha pagato ogni volta in cui Alcaraz ha trovato una prima palla esterna molto precisa, o una seconda carica di effetto “kick”, che Jannik non è riuscito a schiacciare con forza trovando profondità. Sinner deve portare a casa l’eccellente torneo disputato, l’ottima semifinale raggiunta, la conferma che con questa forma atletica e tipo di gioco può essere vincente e a tratti dominante. Il primo set assai equilibrato, nel quale è riuscito a rimontare ed arrivare anche a set point, nonostante una giornata al servizio non eccellente, conferma quando sia diventato forte e pericoloso Sinner. Contro un grande Alcaraz, si può perdere.
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    Sinner inizia la seconda semifinale al servizio. Un buon game, spinge col diritto (colpo che sta funzionando benissimo nel torneo) e anche un Ace, 1-0. Risponde con la stessa moneta Alcaraz, prime in campo, piedi sulla riga e via a spingere forte col diritto. 1 pari. Nonostante un doppio fallo, cercando grande velocità con la seconda palla, Jannik vince un buon terzo game, assai rapido nel coordinarsi dopo il servizio e difendersi sulle risposte aggressive dello spagnolo. La palla corre davvero veloce, entrambi spingono con massima intensità fin dai primi giochi. Clamoroso il secondo punto del quarto game, vinto dall’azzurro, una progressione micidiale che sbaraglia Carlos. La sensazione è che quando il punto si allunga, Sinner sia superiore, mentre Alcaraz tende ad aprire immediatamente l’angolo e sparare a tutta subito. 2 pari. Jannik affronta la primissima situazione complicata sul 15-30, ma trova un Ace provvidenziale. Sul 30 pari però commette il secondo doppio fallo del match, ecco la prima palla break dell’incontro. Ace! Che freddezza e classe Jan. La posizione molto aggressiva in risposta alza la tensione in Sinner che commette un altro doppio fallo. Stavolta la prima palla non entra, e la seconda è preda di una risposta cross violenta di Carlos, che forza l’errore di Sinner. BREAK Alcaraz, 3-2 e servizio. Il primo calo alla battuta costa carissimo all’altoatesino. Al contrario l’allievo di JC Ferrero usa benissimo la prima palla esterna, veloce ma soprattutto carica di effetto, che rende complicato per Jannik entrare con forza nella palla e trovare profondità. Con una volée da metà campo fenomenale per controllo, Carlos trova il punto del 4-2. Ritrova sicurezza l’azzurro, a zero resta in scia 3-4, ma il “problema” è trovare un gran game in risposta per riaprire il parziale. La chance arriva: due errori di Alcaraz, classici unforced, e 0-30. Con una risposta aggressiva, Sinner strappa il punto dello 0-40, tre palle del contro break! Altro grave errore col diritto in spinta per Carlos e… CONTRO BREAK! 4 pari, il set torna in equilibrio. Ancora out il diritto di Alcaraz, diventano 10 i punti di fila vinti da Jannik. E poi 11 con un paio di “manate” col diritto ingestibili di Sinner. Si butta avanti e interrompe l’emorragia “Charlie”, ma con un bell’attacco col diritto Jannik chiude il nono game e completa il sorpasso, 5-4. In questa fase lo spagnolo non riesce a contenere la combinazione di velocità e profondità, è sotto 15-30, ma la risposta di Jannik è lunga di un niente. Il servizio aiuta Carlos, 5 pari. La palla è “infuocata”, entrambi trovano accelerazioni clamorose, grande spettacolo in campo. Sul 6-5, Sinner pressa e forza gli errori del rivale che ai vantaggi concede un Set Point! Se lo gioca attaccando con la palla corta Carlos, Jannik non trova la direzione giusta. Il parziale si decide al tiebreak. È Charlie a strappare il primo punto in risposta, sfruttando una seconda palla di Jannik non così incisiva, 3-1. Sbaglia col rovescio Alcaraz, troppa fretta nello spingere una palla molto lenta (in recupero) dell’azzurro. Si gira 3 pari. Un nastro fortunato per l’iberico, ma l’azzurro non si scompone. 4 pari quando scocca l’ora di gioco. Un errore col rovescio cross, in difesa sulla risposta molto aggressiva di Alcaraz, costa a Sinner il punto del 4-5. Poi l’azzurro sbaglia posizione in campo, facendosi trovare impreparato dopo aver tirato a tutta ma senza chiudere il punto. 6-4 e doppio Set Point Alcaraz. Chiude Carlos con un rovescio incrociato straordinario, 7 punti a 4. Peccato per il Set Point non trasformato, ma soprattutto per quei due errori dal 4 pari nel “decider”. Grande equilibrio e spettacolo in campo, un set molto equilibrato. Ha vinto un punto più del rivale Sinner, ma solo il 51% di prime palle in campo, troppo poco.
    Secondo set, Alcaraz scatta al servizio. Forte del primo set appena vinto, spinge con sicurezza e muove lo score. Il quarto doppio fallo del match costa a Sinner un pericoloso 15-30 in avvio. Arriva il quarto Ace in soccorso. Carlos è “on fire”: prima trova un passante in corsa di diritto assurdo, trovando equilibrio e controllo da metri fuori dal campo; quindi spinge forte al centro e provoca l’errore di Jannik. C’è la palla break per lo spagnolo. Se la gioca male Sinner, si sposta a sinistra per colpire col diritto ma la traiettoria in arrivo è troppo angolata e non trova la palla. BREAK Alcaraz, 2-0 e servizio. Tutto prova, e tutto gli riesce, pure quella palla corta col diritto che finora non aveva portato a niente di buono. La chiave per  Sinner è “tener fermo” l’avversario bloccandolo nello scambio di ritmo, costruendo la progressione e non lasciando che il rivale possa aprire il campo e affondare subito. Infatti così l’azzurro vince due punti in risposta, ma Alcaraz chiude il game con un lob fantastico dopo uno scambio mozzafiato. È il colpo del match, un piccolo “uppercut” al morale di un Sinner in questa fase soverchiato dall’aggressività e tempi di gioco minimi del rivale. 3-0 Alcaraz. L’altoatesino interrompe finalmente la striscia di Carlos, 1-3. Dal suo angolo lo incitano a provarci, a non aver paura di sbagliare. Ma Alcaraz in questa fase è imprendibile, serve molto bene (73% di prime) e prende il rischio immediatamente, Sinner non riesce a tenerlo fermo e costruire. Una risposta errata, su di una seconda palla molto profonda e carica di spin, provoca l’errore in risposta di Jannik. 4-1 Alcaraz, a due passi dalla vittoria e dalla finale di Indian Wells. Inizia male il sesto game l’azzurro, cerca in tutti i modi di colpire col diritto anche su una palla molto angolata – come l’errore che ha pagato caro nel tiebreak – quindi un altro errore in scambio, 15-30. Si aggrappa alla progressione allungando gli scambi, l’aspetto tecnico nel quale finora è stato superiore nel match. Con una difesa e contrattacco micidiale, Alcaraz strappa il punto del 30-40, palla del doppio break… E la prima di Jannik latita… Rischia a tutta in risposta Carlos, ma la palla gli esce di poco. Le PB diventano due, super-aggressivo l’iberico. Lo aiuta il servizio, una bella botta esterna. Ma non molla la presa Alcaraz, divora l’ennesima seconda di servizio e strappa la terza chance di break. Con coraggio si butta avanti, rischia a tutta trovando la riga e si salva ancora Jannik. Con tantissima fatica, Sinner resta in contatto portandosi 2-4. Improvvisamente – come nel primo set sullo stesso punteggio – arrivano alcuni errori di Alcaraz, 0-30. A differenza del primo parziale, stavolta la battuta aiuta il murciano, con 4 punti di fila, praticamente senza giocare, si porta 5-2. Jannik non crolla, resta in scia ma ora Alcaraz serve per il match. Ace a 219 kmh, quindi una palla corta all’uscita dal servizio, ottima, e quindi passante cross terrificante. 30-0. Troppo bravo. Sinner non molla, entra coi piedi in campo e trova un gran diritto vincente. Con l’ennesima mazzata a tutto rischio e tempi di gioco azzerati, è 40-15 e doppio Match Point. Passante vincente, annulla il primo Jan. Chiude al secondo, con un diritto dal centro. Bravo Carlos, grande prestazione e finale meritata. È la sua terza finale a livello M1000, trova il tennista più “caldo” e se vince tornerà n.1. Sarà una grande finale. Jannik ha ceduto a un tennista oggi complessivamente superiore. Ha pagato un modesto 50% di prime, ma come condotta di gara l’iberico è stato superiore. Bravo Carlos.

    [1] Carlos Alcaraz vs [11] Jannik Sinner ATP Indian Wells Carlos Alcaraz [1]76 Jannik Sinner [11]63 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 2C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 40-305-2 → 5-3C. Alcaraz 0-15 0-30 df 15-30 30-30 40-304-2 → 5-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-0 → 3-1C. Alcaraz 15-0 ace 30-0 30-15 30-30 40-302-0 → 3-0J. Sinner 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A1-0 → 2-0C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 0*-1 1*-1 2-1* 3-1* 3*-2 3*-3 4-3* 4-4* 5*-4 6*-46-6 → 7-6C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 ace 40-40 40-A 40-40 A-405-6 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6C. Alcaraz 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-5 → 5-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-15 40-304-4 → 4-5C. Alcaraz 0-15 0-30 0-404-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 40-04-2 → 4-3C. Alcaraz 0-15 15-15 30-15 ace 40-153-2 → 4-2J. Sinner 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 df 40-40 ace 40-A df2-2 → 3-2C. Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 df 40-301-1 → 1-2C. Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-1 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace 40-150-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Alcaraz scalda l’attesa: “Non vedo l’ora di giocare con Jannik domani!”

    Jannik e Carlos a US Open 2022

    Se mai ce ne fosse stato bisogno, è Carlos Alcaraz a scaldare l’attesa per la semifinale di domani al Masters 1000 di Indian Wells. Il campione di Murcia, più giovane n.1 dell’era moderna e campione alla scorsa edizione di US Open, ha così twittato pochi minuti fa:

    Can’t wait to play Jannik tomorrow! 🍿 No matter who won, I think our previous matches have been great fun for the fans, and also for us! 😮‍💨 @janniksin @BNPPARIBASOPEN
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) March 17, 2023

    “Non vedo l’ora di giocare con Jannik domani! Non importa chi vincerà, penso che che i nostri match precedenti siano stati molto divertenti per gli appassionati, e anche per noi!”, scrive Carlos, che gestisce direttamente il proprio profilo twitter.
    Già nella serata di ieri, così aveva scritto sulla propria pagina social dopo la vittoria, mostrando il post di tennistv

    👀 @janniksin https://t.co/JjbDoL6QRY
    — Carlos Alcaraz (@carlosalcaraz) March 17, 2023
     
    Effettivamente i due talentosi tennisti hanno dato vita finora a quattro sfide molto intense, con il bilancio in perfetta parità, due vittorie a testa.
    Alcaraz ha vinto nella loro prima sfida, sul sintetico indoor di Bercy 2021 (7-6 7-5), quindi Sinner si è vendicato sull’erba di Wimbledon lo scorso anno, in un match memorabile terminato 6-1 6-4 6-7(8) 6-3 per l’altoatesino. Dopo poche settimane, Sinner si è preso la soddisfazione di sconfiggere lo spagnolo anche su terra battuta, 6-7(5) 6-1 6-1 in finale all’ATP 250 di Umag. Alcaraz ha pareggiato il conto con la vittoria a US Open lo scorso settembre, in quello che molti hanno considerato il match dell’annata 2022. Una battaglia feroce, condotta perlopiù dall’azzurro, che non è riuscito a trasformare un match point, venendo quindi rimontato e sconfitto dall’iberico per 6-3 6-7(7) 6-7(0) 7-5 6-3, in oltre 5 ore di tennis fantastico per intensità e pathos.
    Speriamo che il quinto capitolo di questa sfida possa regalare altrettante emozioni. LEGGI TUTTO

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    La scuola di Alcaraz celebra il talento spagnolo: un affascinante murale del campione di Murcia

    All’età di 19 anni, Carlos Alcaraz è già un nome imprescindibile nel tennis e una certezza per il futuro di questo sport. Il giovane spagnolo ha confermato le enormi aspettative che lo accompagnavano e, nonostante la giovane età, si è già trasformato in un idolo e un punto di riferimento per i più giovani.
    Non sorprende quindi che la sua città natale, Murcia, renda omaggio al prodigio del tennis spagnolo in varie occasioni. Un esempio è la scuola in cui Alcaraz ha studiato.In un’idea originale, è possibile vedere un gigantesco graffito raffigurante Alcaraz su una delle pareti della scuola, eternizzando così il numero due mondiale in questo spazio e con la garanzia che è stato proprio lì che ha iniziato a formarsi quello che potrebbe diventare uno dei giocatori con il palmarès più ricco della storia del tennis. LEGGI TUTTO

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    Alcaraz segna la vittoria n.100, è il secondo più rapido a fare “cifra tonda”

    Il record di Alcaraz nella infografica dell’ATP

    Nella serata di ieri sui campi di Indian Wells Carlos Alcaraz ha rispettato il pronostico della vigilia battendo l’olandese Tallon Griekspoor in due set, qualificandosi per gli ottavi di finale del primo Masters 1000 del 2023. È un successo non sorprendente, ma statisticamente rilevante. Infatti quella del giovane murciano è stata la sua 100esima vittoria in carriera sul tour maggiore, che lo rende il secondo tennista “più veloce” nell’era Open a toccare questo traguardo. 
    Con il bilancio di 100 vittorie e sole 32 sconfitte sul tour ATP in carriera, il 19enne Alcaraz si è guadagnato il secondo posto nella lista dei giocatori con meno partite disputate per arrivare a quota 100 W. Meglio di lui solo John McEnroe: con 100 successi e 31 sconfitte resta di un soffio il più veloce a raggiungere cento vittorie in carriera in match ufficiali. Dietro a questi due formidabili mancini troviamo Andre Agassi (100 W – 35 L), Rafael Nadal (100 W – 37 L) e la coppia Mats Wilander/Jimmy Connors (entrambi 100 W – 38 L).
    Un record di precocità piuttosto impressionante, che conferma quanto Alcaraz sia stato rapido ad arrivare tra i migliori al mondo sul tour ATP. Ricordiamo che Carlos detiene già due primati assoluti molto significativi: il n.1 più giovane da quando la classifica è stilata al computer (settembre 2022, dopo la vittoria del suo primo Slam a US Open), e il più giovane n.1 di fine stagione (2022). LEGGI TUTTO

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    Alcaraz: “Sto bene, sono pronto per Indian Wells”. Se vince il torneo, torna n.1

    Carlos Alcaraz

    Dopo il forfait al 500 di Acapulco per il riacutizzarsi del problema muscolare patito ad inizio stagione, la partecipazione di Carlos Alcaraz ad Indian Wells era ancora in dubbio. È stato lo stesso “Carlito” a sgombrare ogni nube, affermando di sentirsi bene e di aver recuperato per giocare il suo tennis nel primo M1000 della stagione. Così Alcaraz nella press conference di ieri notte: “Mi sento davvero bene in questo momento. Oggi è stato il primo allenamento in cui mi sono esercitato con alcuni giocatori, ho giocato alcuni punti. Mi sento benissimo. Mi sono preso alcuni giorni di pausa ed è stato davvero bello per me. Sono pronto”.

    Carlitos has landed in Tennis Paradise 🌴@carlosalcaraz & @FTiafoe hit the practice courts in Indian Wells#TennisParadise pic.twitter.com/IUGQUCS2Uk
    — Tennis TV (@TennisTV) March 8, 2023
    Alcaraz giocherà ad Indian Wells con una motivazione extra: in caso di vittoria, tra 10 giorni sarà di nuovo n.1 del ranking ATP, scavalcando Djokovic. “È davvero un gran obiettivo per me. Giocare un Masters 1000 è sempre difficile e voglio davvero ottenere un buon risultato qui. Adoro questo torneo. Vincere ed essere di nuovo il numero 1 sarebbe fantastico, voglio davvero provarci”.
    Carlos è già al secondo turno del tabellone, dove attende il vincente della sfida tra il qualificato Kokkinakis e la wild card Holt. Si sente bene, ma non si considera il favorito, non avendo disputato un torneo su questa superficie da moltissimo tempo: “Sul cemento penso di essere davvero un buon tennista, quindi ci proverò, ma non mi considero il favorito per vincere il torneo perché è passato molto tempo dall’ultima volta che ho giocato sul cemento. Ci sono molti grandi giocatori in tabellone che hanno la possibilità di vincere il torneo. Ho le mie possibilità di vincere il torneo e ho intenzione di provare a coglierle”.
    Alcaraz è la prima testa di serie. Sulla sua strada potrebbe incontrare Murray, Draper, Hurkacz, Paul, Auger-Aliassime, eventualmente in semifinale uno tra Sinner e Rune. Medvedev, il giocatore più in forma delle ultime settimane, è invece della parte bassa del tabellone quindi potrebbe affrontarlo solo in finale. LEGGI TUTTO

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    Si conosce il debutto di Alcaraz, Sinner, Musetti e Berrettini ad Indian Wells. Jenson Brooksby dovrà restare fermo per diversi mesi

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Incognita risolta. Dopo la pubblicazione dell’ordine di gioco del primo turno dell’ATP Masters 1000 Indian Wells 2023, è possibile stabilire il giorno in cui Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e gli altri grandi favoriti faranno il loro debutto, nonché le giornate successive in cui giocheranno in caso di successo. L’organizzazione dell’evento, che si svolge in California, ha deciso di iniziare mercoledì con i match del primo turno della parte bassa del tabellone maschile. Di conseguenza, Medvedev, Tsitsipas e Berrettini, ad esempio, faranno il loro debutto venerdì 10 marzo, mentre Carlos Alcaraz, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti dovranno aspettare fino a sabato 11 marzo per scendere in campo.Carlos affronterà il vincitore dell’incontro tra Thanasi Kokkinakis e Brandon Holt, che si giocherà giovedì 9 marzo mentre Sinner dovrà sfidare uno tra Gojo o Gasquet e Musetti uno tra Thiem o Mannarino. Quindi eventualmente il murciano e i due azzurri giocheranno il terzo turno lunedì 13 marzo, mentre gli ottavi di finale si disputeranno interamente martedì 14 marzo.
    Jenson Brooksby ha visto interrotta la sua crescita a causa di una grave lesione al polso sinistro, che lo ha costretto a sottoporsi ad un intervento di artroscopia. Dopo un periodo di inattività e la ricerca di soluzioni meno invasive per il suo problema, che riguardava un tendine in quella zona, alla fine ha dovuto prendere questa decisione che ora apre uno scenario di lenta e progressiva guarigione. Si prevede che rimarrà fuori dai campi per 10-12 settimane. Il giocatore americano ha dichiarato di essere ottimista e di utilizzare questo periodo per capire in quali aree del gioco dovrà migliorare, oltre alla sua convinzione che tornerà più forte di prima. LEGGI TUTTO