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    Bergamo, il nuovo capitano è Roberto Cominetti

    Nuovo ciclo e nuovo capitano. Se Antonio Cargioli è ormai un bergamasco acquisito e ha alzato per primo una Coppa Italia e due Supercoppe nell’arco di due campionati, l’Agnelli Tipiesse ora ha scelto un orobico purosangue: Roberto Cominetti. Un segnale particolarmente significativo, che rinsalda ulteriormente il legame rossoblù con le radici e con la storia. Il 25enne schiacciatore, nato e cresciuto in città, ha mosso i primi passi nell’Olimpia prima di un giro d”Italia concluso pochi mesi fa a Reggio Emilia con il “double” Coppa Italia e playoff, con la soddisfazione ulteriore del premio di miglior giocatore in entrambe le circostanze.
    IL CARISMA NEL DNA – “Un onore e un orgoglio ricoprire il ruolo. Ringrazio il tecnico Gianluca Graziosi e la società per la fiducia che hanno riposto in me. Fin da bambino mi è sempre stata attribuita l’etichetta di un elemento competitivo, battagliero che con il giusto temperamento riusciva ad esprimersi al meglio. Questo è il mio punto di forza e dovrò riuscire a trasmettere tutta la mia carica ai ragazzi sia nei momenti positivi, ma soprattutto in quelli di difficoltà”.
    PASSAGGIO DI TESTIMONE – “Cargioli è un uomo intelligente, sveglio, rispettoso e che ho sempre stimato; è stato, è e sarà sempre una figura molto importante all’interno dello spogliatoio. Sono certo che lui e Padura Diaz saranno due ottime spalle”.
    AMBIENTE E ALCHIMIA – “Il gruppo è nuovo, siamo giovani e sono molto contento del rapporto che si è instaurato tra di noi. Stiamo bene insieme, ridiamo e scherziamo nei momenti opportuni e quando lavoriamo siamo molto concentrati per seguire le indicazioni del coach. Ci sono tutte le basi per far sì che sia una grande stagione”. LEGGI TUTTO

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    La Tonno Callipo Volley ha il suo nuovo capitano: la fascia a Santiago Orduna

    All’argentino Orduna i gradi di capitano. Il suo vice è il riconfermato Davide Candellaro.
    Talento e solidità, carattere e tenacia, generosità e ambizione: ecco le qualità che Santiago Orduna possiede per natura e che nel corso della sua ventennale carriera ha saputo far emergere fuori e dentro il perimetro del campo di gioco.
    Motivazioni che hanno indirizzato la decisione della Società e del tecnico Cezar Douglas ad assegnare la fascia di capitano all’alzatore argentino Santiago Orduna, classe ’83, proveniente dalla Superlega.
    Sarà un punto di riferimento importante del roster giallorosso che si prepara a disputare il prossimo torneo di Serie A2 come spiega il Presidente giallorosso Pippo Callipo: “Essere il capitano di una squadra significa avere la capacità di vivere in prima persona tutte le problematiche del gruppo riuscendo a trovare le contromisure per smussare gli angoli nelle situazioni più spigolose, intervenire prontamente per ristabilire l’armonia da cui inevitabilmente dipende anche il rendimento della squadra. Siamo convinti che Orduna, per la sua esperienza e la sua professionalità, saprà assumersi gli oneri e le responsabilità che il ruolo comporta oltre a godersi il prestigio di indossare la fascia di capitano”.
    Una notizia che arriva mentre il lavoro di preparazione della Tonno Callipo Volley è entrato nel vivo: è in corso la quarta settimana di attività con l’obiettivo di ottenere la la graduale ripresa tecnica oltre che fisica degli atleti.
    Il numero 5 dei vibonesi ha subito compreso l’importanza di guidare i compagni di squadra in questa nuova avventura:“Sono molto contento. È un ruolo che comporta una grande responsabilità nei confronti della Società, dello staff e dei miei compagni. Cercherò di dare il mio contributo in tutto ciò che occorre per la crescita del gruppo. Essendo il meno giovane della squadra mi aspettavo che la scelta sarebbe ricaduta su di me e – confessa il regista –  ci tenevo anche in quanto riconosco in questo gruppo il mio stesso modo di lottare con agonismo in campo. Un gruppo che sta lavorando con serietà fin dal primo giorno, che vuole essere esigente e determinato per ottenere i risultati prefissati”.
    Sull’apporto che potrà dare e sulla politica che adotterà nel corso del suo mandato ha le idee chiare: “Negli ultimi anni in un modo o nell’altro ho sempre rivestito questo ruolo e credo di avere le caratteristiche giuste per fare il capitano. La fiducia dei compagni va guadagnata dimostrando professionalità e responsabilità in ogni allenamento e in ogni partita, dentro e fuori dal campo. La fiducia non si può comprare e neppure obbligare gli altri a seguirti. Questa sarà la sfida più grande per me e anche il fatto di riuscire a tenere unito lo spogliatoio perché la stagione è lunga. Ci saranno ostacoli e difficoltà da superare. Se saremo uniti potremo superare tutto”.
    UFFICIO COMUNICAZIONERosita Mercatanteufficiostampa@volleytonnocallipo.com LEGGI TUTTO

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    La Lube ha il suo nuovo capitano! Fascia a Luciano De Cecco!

    Nella stagione 2022/23 il palleggiatore biancorosso Luciano De Cecco indosserà la fascia da capitano della Cucine Lube Civitanova. Successivamente all’addio di Osmany Juantorena, dopo essersi consultato con la società, il tecnico Chicco Blengini ha deciso di dare questa chance all’alzatore argentino. Il numero 15 dei campioni d’Italia, al terzo anno da cuciniero, ha subito compreso l’importanza di poter guidare la Lube tricolore verso nuovi traguardi.
    De Cecco, che nell’ultima annata si è ritrovato nei panni di vicecapitano in campo, quando Robertlandy Simon faceva le veci dell’infortunato Juantorena, è stato quindi scelto da società e tecnico come nuovo punto di riferimento del roster biancorosso. Responsabilità che il regista di Santa Fe ha subito accolto con gratitudine e fierezza.
    “Sono molto contento di indossare la fascia da capitano e sono altrettanto ottimista per questo nuovo percorso – dichiara Luciano De Cecco, fresco di nomina –. Non è semplice ereditare un compito così importante da un grande giocatore e una grande persona come Osmany Juantorena, ma prenderò questa responsabilità a testa alta! Saluto tutti i tifosi e tutti i miei compagni. Ci vedremo presto!”.
    Da oggi De Cecco fa parte della lista dei capitani nella storia della Cucine Lube Civitanova, ruolo che in epoca recente (dal 2010 in poi) è stato rivestito da Omrcen, Monopoli, Zaystev, Podrascanin, Miljkovic, Stankovic e Juantorena. LEGGI TUTTO

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    L’intervista completa al Capitano Dario Monguzzi

    Prima di tutto, come stai?Sto bene. Mi sto allenando quasi tutti i giorni seguendo le indicazioni del preparatore fisico, e sono in attesa di cominciare la preparazione con la squadra! Ho fatto tutte le visite necessarie, e una volta avuto l’ok da parte dei medici ho trovato l’accordo con il Presidente Ambrogio Molteni in fretta.
    La scorsa stagione ti abbiamo visto “soffrire” con la squadra da bordo campo
    Per me è stato un “calvario” non poter dare il mio contributo in campo e non partecipare alla vita di spogliatoio con i miei compagni. Avendo sempre fatto “vita da atleta” ed essendo io un tipo abitudinario, il fatto di avermi “sballato” la routine quotidiana ha influito. Sulle due stagioni precedenti, invece, aveva pesato la situazione Covid. Ora ho proprio voglia di ricominciare e fare tutto quello che mi è mancato.
    E ora il ritorno in campo
    Non è facile ricominciare dopo un anno di stop a 38 anni, ed è diverso da ricominciare dopo un anno di stop a 28 anni. Il tempo passa per tutti, e sono consapevole del fatto che non giocherò ancora 10 anni. C’è un momento per tutto, e quello che non volevo era smettere per un problema di salute. Smettere sarà una mia decisione, mettendo tutto sul piatto della bilancia.
    Anno nuovo, nuovo Coach
    Ho sentito Coach Francesco Denora poco dopo la sua firma con la Libertas: mi ha chiesto come stavo, e voleva capire la mia disponibilità, e questo mi ha fatto molto piacere. Gli ho ovviamente spiegato la situazione, con gli ultimi accertamenti e le ultime visite da fare, e una volta fatto tutto gli ho dato il mio ok. Mi ha fatto un’ottima impressione, anche se sia Sette che Copelli me ne avevano già parlato bene dato che lo avevano avuto entrambi come allenatore. Mi sembra umanamente molto completo, capace di rapportarsi e di adattarsi alle situazioni, oltre che estremamente disponibile.
    Cosa ne pensi della squadra che è stata costruita?
    I rientri di Preti e Alberini sono importanti. Sono entrambi stati qui nella stagione 2018-2019, poi Alessio ha fatto quattro stagioni in continua crescita e da protagonista, ed è diventato un giocatore maturo pur nella sua giovane età. Ha conquistato una promozione in Serie A2, e quest’anno con Motta di Livenza da neopromossi hanno fatto un ottimo campionato, raggiungendo anche i Play-Off. Alessandro aveva fatto la differenza nel suo ultimo anno a Cantù: è sempre una certezza. In diagonale con lui giocherà Ottaviani: è uno schiacciatore che è sempre piaciuto alla società, ma che per una serie di motivi non è mai approdato alla Libertas, e sono il giusto connubio – uno più tecnico, da seconda linea, mentre l’altro è più attaccante. Conosco Gamba solo da avversario, ma l’anno scorso a Motta di Livenza ha fatto un ottimo campionato, pur “sovraccaricato” come poteva essere Motzo da noi. Avrà sicuramente voglia di confermarsi dopo questa annata. Reparto centrali: Aguenier è un buon giocatore, e avrà il compito di sostituire Copelli, che l’anno scorso è stato il miglior centrale della Serie A2. Credo che Mazza sia stato bravo a farsi trovare pronto vista la mia assenza, e a lavorare sodo per fare il grande campionato che ha fatto. Non conosco bene Gianluca Rossi, ma mi hanno detto che potrà fare bene. Chiaramente poi l’allenatore farà giocare chi meriterà a livello atletico, tecnico e sportivo. I due liberi sono Butti e Picchio. Luca è una certezza, e non gli si può dire niente: ormai è un giocatore super maturo, d’equilibrio, e uno dei migliori del suo ruolo. Ritengo Matteo, poi, un libero molto forte: a parte l’esperienza che ha fatto a Cisterna, quando era qui a Cantù ha fatto un percorso di crescita molto marcato. È molto forte in difesa, e quindi nell’economia del gioco e nel mantenere un livello alto di allenamento è perfetto. È un gran lavoratore, e non gli si può dire niente. Ritorna anche Galliani: è migliorato tanto nell’anno in cui è stato qui, e l’esperienza alla Vero Volley è stata importante, anche se ha avuto poco spazio. Ha avuto però la possibilità di allenarsi tutti i giorni con atleti molto forti e di fama internazionale, e arrivati ad una certa categoria l’approccio al lavoro conta: se segui le persone che giocano forte, puoi solo imparare e migliorare. Anche per lui può essere un anno di crescita ulteriore e di conferma. Sì, sulla carta parte come terzo, ma credo che possa dimostrare di poter tenere il campo, e magari rubare il posto a uno dei due titolari sulla carta, e dimostrare quanto è maturato. Rota è un’altra conferma: anche lui ha avuto poco spazio lo scorso anno, ma per le sue doti atletiche e fisiche può migliorare e dimostrare di poter stare in campo dando una mano anche durante gli allenamenti. È una squadra ben costruita e potremo essere competitivi.
    Come vedi il prossimo campionato?
    Guardando le formazioni delle altre squadre, credo che il livello si sia ulteriormente alzato. Pensiamo a squadre come Bergamo, che sono tre anni che arriva prima in Regular Season, e che penso abbia molta voglia di salire e guadagnarsi sul campo la Superlega. O come Vibo Valentia e Ravenna, che hanno costruito delle corazzate per tornare in alto. O la stessa Cuneo, che quest’anno ha fatto un campionato di alta classifica, che è arrivata in finale di Coppa Italia, che è uscita in semifinale Play-Off, che dal punto di vista societario ha grandi ambizioni, non è da sottovalutare. Considerando che ci saranno due retrocessioni, tutti hanno voglia di mantenere la categoria, e ci sarà tanta competizione per i Play-Off. Sarà un campionato di livello molto alto, pieno di insidie e di ostacoli, ma alla fine sarà il campo a parlare. Il volley è uno sport particolare, non sempre le squadre sulla carta più forti arrivano fino in fondo: deve esserci affiatamento e coesione tra i giocatori, vedi l’esempio di Reggio Emilia, che è arrivata fino in fondo da “outsider”. E il Covid potrebbe essere un fattore da sottovalutare, oltre all’incognita infortuni. Avere una panchina lunga potrebbe essere un aiuto per gestire al meglio questi momenti.
    Il tuo obiettivo per il prossimo campionato?
    Il mio obiettivo personale è riconquistare il posto in campo, che ho dovuto lasciare per cause di forza maggiore lo scorso anno. Come squadra, mi piacerebbe molto che l’ambizione non sia la salvezza tranquilla, ma giocare i Play-Off, che sì sono storia a sé, ma bisogna arrivarci. Vorrei fare un campionato sereno e tranquillo, per poter arrivare al post season con il morale giusto, e l’esempio deve essere secondo me la Reggio Emilia della scorsa stagione. Dovremo essere bravi a costruire un bel gruppo coeso e a mettere insieme le differenze di età che potrebbero farsi sentire.
    Un tuo pensiero finale
    Con l’emergenza Covid un po’ rientrata, c’è tanta voglia da parte nostra di giocare in palazzetti pieni, o comunque con tanto tifo, tanto sostegno, che magari negli ultimi 2-3 anni è venuta meno per le ragioni già dette.
    Sei contento?
    Sì, io sono molto contento. La cosa che mi interessava era riprendere a giocare, e ho voglia di fare la preparazione come ho sempre fatto. LEGGI TUTTO

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    Bentornato Capitano!

    Ha vissuto due promozioni dalla Serie B, una finale, una semifinale e due quarti dei Play-Off A2, ha partecipato due volte alla Coppa Italia di Serie A2, ha messo a terra più di 1600 palloni in 250 partite nella serie cadetta, e il tutto con la stessa maglia. La scorsa stagione, però, è stato costretto a fermarsi ai box per un problema di salute ormai risolto. Dario Monguzzi non vede l’ora di tornare in campo e di riprendersi il suo posto sul taraflex del PalaFrancescucci, casa del Pool Libertas Cantù.
    “La conferma di Monguzzi si può dire che è un nuovo acquisto, e, non me ne vogliano gli altri, ma è il colpo da 90 del nostro mercato – dice Coach Francesco Denora –. Da quando conosco la Libertas, il nome di Monguzzi è da sempre associato a questa società, e questo binomio non poteva concludersi con la parentesi sfortunata della scorsa stagione. Insieme a Butti, è uno dei pilastri storici di questa squadra, pronto a sostenerci in questa nuova ed entusiasmante stagione. L’ho sentito molto motivato, e già sta lavorando per farsi trovare pronto. Con Dario completiamo un reparto di centrali molto competitivo, e secondo a nessun’altra squadra”.
    “Sono molto contento di tornare in campo – dice il Capitano canturino –: mi sto allenando seguendo le indicazioni del preparatore atletico, e non vedo l’ora di iniziare la preparazione. Ho già parlato con Coach Denora, che mi ha chiamato pochi giorni dopo la sua firma: mi è sembrato una persona estremamente disponibile e capace di adattarsi alle situazioni. La squadra costruita mi piace molto: è equilibrata, e potremo essere competitivi. I Play-Off sono alla nostra portata, ma dovremo essere bravi a costruire un bel gruppo coeso nonostante le differenze di età. Il campionato sarà molto competitivo: ci sono squadre come Vibo Valentia e Ravenna che hanno costruito roster importanti, mentre altre come Bergamo e Cuneo non staranno sicuramente a guardare. Quest’anno mi piacerebbe vedere ancora più gente sugli spalti del PalaFrancescucci: il tifo e il sostegno dei tifosi sono molto importanti per noi. Vi aspetto numerosi!”.

    LA SCHEDA
    DARIO MONGUZZI
    NATO A: Monza (MB)
    IL: 23/07/1984
    ALTEZZA: 204cm
    RUOLO: centrale
    CARRIERA:
    1998-2003: Asystel Milano (Giovanili/B2)
    2003-2004: Volley Merate (B2)
    2004-2005: Volley Milano (B1)
    2005-…: Pool Libertas Cantù (B1/A2)

    Riconoscimenti individuali:
    Campione Europeo Juniores – 2002 LEGGI TUTTO

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    Aurispa Libellula salta anche la gara con Aci Castello

    Aurispa Libellula salterà, causa Covid, anche la prossima gara in programma, la sfida di domenica 20 marzo in trasferta con Aci Castello.
    In un momento così delicato della stagione, ad intervenire ai microfoni di Mondoradio è il capitano Giancarlo Rau che analizza la situazione in campionato: «Ci sono quattro punti di differenza tra le prime sei squadre quindi è una classifica molto corta, alla fine della regular season uno o due punti possono fare la differenza. Purtroppo con questo virus maledetto la squadra deve cercare di trovare continuità. Il Casarano ha avuto un momento molto difficile ma è riuscito a tornare in forma. Noi siamo stati colpiti adesso e dobbiamo cercare in tutti i modi di raggruppare le forze, perché arriva la parte finale del campionato in cui ci si gioca tutto.»

    Sulla possibilità di giocare di fronte al pubblico amico, spiega: «Di solito il fattore campo aiuta tantissimo, soprattutto noi che giochiamo in casa con un grande supporto del pubblico e dei Leones. Purtroppo, nell’ultima partita (con la Leo Shoes Casarano, ndr) non siamo stati in grado di giocare bene, un po’ per gli acciacchi, un po’ perché non stavamo bene fisicamente e alla fine non è stata una partita positiva. Non abbiamo giocato una grandissima pallavolo, forse l’unico che ha giocato ad alti livelli e ad aver fatto una grande partita è stato Francesco Fortes, per il resto non eravamo in forma. Dispiace, ma non dobbiamo pensarci più, adesso bisogna restare ottimisti e cercare di fare più punti possibili in queste ultime quattro giornate perché, nell’ottica dei playoff, giocare un’eventuale gara 3 in casa vuol dire molto.»

    Il capitano sottolinea le difficoltà del momento: «Non è facile portare a termine un allenamento quando mancano tanti atleti, ma bisogna comunque cercare di fare quello che si può, nel miglior modo possibile e riprendere la forma al più presto. La gara con Aci Castello non sarà facile, loro avranno il dente avvelenato perché con noi hanno perso in campionato e in coppa, vorranno quindi riscattarsi di fronte al pubblico di casa.»

    In merito ai prossimi impegni ufficiali, aggiunge: «Siamo in attesa di vedere quello che succede, aspettiamo comunicazioni della Lega, ma in ogni caso ci sarà uno sprint finale con le ultime quattro partite. Quest’anno il livello delle squadre che giocano in campionato è aumentato, quindi non puoi giocare mai con superficialità e mai abbassare la guardia, anche con le ultime in classifica. Noi, nonostante tutto, ci alleniamo in maniera intensa anche se manca qualche giocatore. In extremis si allena con noi anche coach Darraidou, ma ci stiamo provando in tutti i modi.»

    Uff. Stampa Aurispa Libellula LEGGI TUTTO

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    Belluno, il nuovo capitano è Alex Paganin: «Grazie per la fiducia»

    Raccogliere l’eredità di un capitano storico come Luca Gallina non è semplice.
    Servono spalle larghe, personalità, attaccamento alla maglia e – perché no – anche la capacità di sorridere nei momenti complicati.
    Insomma, serve un profilo in linea con quello di Alex Paganin: il centrale, arrivato alla Pallavolo Belluno nella stagione 2013-2014, sarà il faro della Da Rold Logistics in vista dell’annata in Serie A3 Credem Banca: «Sono molto contento di questa nomina – afferma il ventottenne -. È un ruolo che, all’interno di un gruppo, ha una certa importanza. Contento, sì. E fiero, perché lo vedo come un attestato di stima e di fiducia da parte della società. Significa che qualcosa di buono, in passato, è stato fatto».
    Responsabilità e orgoglio si mescolano in un inizio di cammino carico di aspettative per l’ambiente dolomitico: «In ogni caso – frena il centrale – rimango il solito “Paga”. Con la stessa voglia di mettermi in gioco e le stesse motivazioni. Non saranno di certo i gradi di capitano a cambiarmi. Anche se, non lo nascondo, questa scelta mi rende davvero felice». LEGGI TUTTO

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    Capitan Dario Monguzzi, stagione numero 17 al Pool Libertas Cantù

    Ha vissuto due promozioni dalla Serie B, una finale, una semifinale e due quarti dei Play-Off A2, ha partecipato due volte alla Coppa Italia di Serie A2, ha messo a terra più di 1600 palloni in 250 partite nella serie cadetta, e il tutto con la stessa maglia. La sua barba è ormai un punto di riferimento per tutti, tifosi, compagni di squadra e staff. E per il diciassettesimo anno consecutivo il Capitano Dario Monguzzi sarà ancora tra i protagonisti in campo con la maglia del Pool Libertas Cantù, ormai una seconda pelle per il centrale monzese.
    “Sono felicissimo che Dario abbia accettato per il suo 17mo anno di far parte della nostra famiglia – dice il Presidente Ambrogio Molteni –, e penso che il suo apporto sarà per noi ancora molto importante per raggiungere, con la nuova squadra, quegli obiettivi che ci siamo prefissi nella prossima stagione. Nostro Capitano dopo la partenza di Ubi Gerosa, ci ha guidato in tante battaglie vinte e perse, ha sempre dato esempio di serietà e dedizione che oggi lo contraddistinguono come uno dei giocatori più apprezzati di tutta la Serie A. Spero che possa anche fare da esempio e tutor per i giovani che avremo in squadra, e che i ragazzi sappiano riconoscere in lui un esempio e un riferimento sicuro”.
    “La presenza di Dario mi dà molta tranquillità– dice Coach Matteo Battocchio –, perché è una persona seria ed un vincente, un giocatore che non si risparmia mai e che vuole il massimo da sé e dagli altri. L’anno trascorso insieme mi ha dato modo di apprezzare da vicino le sue qualità, la sua correttezza e il suo carisma: avere giocatori che, nonostante tutto quello che possa accadere loro, sono sempre i primi a tirare il gruppo ti fa sentire fortunato. Mi aspetto da lui che possa fare ancora meglio dell’anno scorso: sono sicuro che l’arrivo di Coscione permetterà di trovare soluzioni migliori anche per lui!”.
    “Questo sarà il mio diciassettesimo anno qui – dice il Capitano canturino –, il mio decimo in A2. Ambrogio (il Presidente Molteni, ndr) e Matteo (Coach Battocchio, ndr) mi hanno detto che la mia conferma non era in dubbio, e questo mi fa molto piacere, dopo tutti questi anni. Il campionato appena concluso non è stato facile per noi: a partire dallo stop per Covid ad arrivare al cambio di palleggiatore e tutto quello che ha comportato, passando per i chilometri macinati per raggiungere le varie sedi di allenamento. Ma tutto sommato sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto. Alla fine siamo usciti solo ai quarti di finale per mano della Prisma Taranto, che poi è stata promossa in Superlega. E se avessimo portato la serie a Gara-3 non sarebbe stato ‘uno scandalo’. Per quanto riguarda la prossima stagione, sono molto speranzoso e fiducioso: dal mercato che la Libertas sta facendo, si vede che vuole dimostrare ancora di più il suo valore. Sono contento degli acquisti fatti, dal palleggiatore agli schiacciatori ai centrali. Se il livello dell’allenamento quotidiano è alto, anche la domenica potremo esprimere un livello di gioco alto”.

    LA SCHEDA
    DARIO MONGUZZI
    NATO A: Monza (MB)
    IL: 23/07/1984
    ALTEZZA: 204cm
    RUOLO: centrale
    CARRIERA:
    1998-2003: Asystel Milano (Giovanili/B2)
    2003-2004: Volley Merate (B2)
    2004-2005: Volley Milano (B1)
    2005-…: Pool Libertas Cantù (B1/A2)

    Riconoscimenti individuali:
    Campione Europeo Juniores – 2002 LEGGI TUTTO