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    Pantere alla corte del Gran Khan, Vissotto come nelle favole…

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    Bruno presenta la sua autobiografia: “Dal buio all’oro”

    “Sento la tensione iniziare a salire. Niente di strano: è normale quando si avvicina una partita importante. Eppure a poco a poco mi rendo conto che non è solo adrenalina quella che ho in corpo. Oggi ho i muscoli tesi, i nervi tirati. Bevo, ma ho la bocca secca. Abbasso lo sguardo e vedo le mie mani agitarsi, scosse da un leggero tremolio.” Cosa succede quando sei Bruno, il palleggiatore della Nazionale del tuo Paese, una squadra che ha vinto tutto, e improvvisamente nella tua testa compaiono fantasmi, insicurezze, dubbi, troppe domande al momento sbagliato? Il tutto complicato dal fatto che l’allenatore di quella squadra è tuo padre, uno dei coach più vincenti della storia?

    La carriera nella pallavolo di Bruno Mossa de Rezende è segnata da una cicatrice: c’è un prima e c’è un dopo. La data che fa da spartiacque è quella del 12 agosto 2012: nella finale olimpica di Londra si affrontano Brasile e Russia e i verdeoro perdono incredibilmente dopo essersi trovati in vantaggio di due set. Da quel momento Bruno sprofonda in un buco, “esco, sempre, e bevo, sempre. Fuggo da casa per non restare solo con i miei pensieri, e finisco sempre per ritrovarmi in un bar o a una festa. A quel punto bevo sino a quando mi sento anestetizzato“. Toccato il fondo,

    non è scontato riuscire a risalire ma Bruno ce la fa: accetta di farsi aiutare, inizia a lavorare su se stesso, scopre lamindfulness e re-impara piano piano a concentrarsi, a disincagliarsi da quel momento sportivamente drammatico. Il premio di questo cammino è un palmarès straordinario che trova il suo apice nella medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Rio nel 2016, proprio davanti al suo pubblico, e che negli anni si arricchisce del Triplete italiano con Modena (squadra in cui milita attualmente), una Champions League e un Mondiale per club con Civitanova e del ruolo di portabandiera ai Giochi di Tokyo 2020.

    Dal buio all’oro è un racconto intenso e sincero scandito sì dalle vittorie, ma che ci permette di scoprire i labirinti psicologici nei quali può perdersi un atleta di altissimo livello, per poi ritrovarsi più forte di prima. 

    Bruno Mossa De Rezende, (1986) gioca attualmente nel Modena Volley. In carriera ha vinto, tra i tanti trofei, sette campionati brasiliani, due Scudetti (uno con Modena e uno con la Lube Civitanova), una Champions League e un Mondiale per club sempre con Civitanova. Con la Nazionale, fra gli altri: un oro e due argenti olimpici, un oro e due argenti ai Campionati del mondo, una Nations League e quattro WorldLeague. 

    Gian Paolo Maini, nato a Modena nel 1979, è scrittore e giornalista. È responsabile dell’ufficio stampa di Modena Volley e direttore di www.parlandodisport.it. Questo è il suo secondo libro dopo La prima corsa di Enzo Ferrari (2013).

    Davide Romani, nato a Cremona nel 1978, cresciuto con i gol di Gianluca Vialli, è un giornalista de “La Gazzetta dello Sport”.

    (Fonte: comunnicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il capitano Bruno parla per Modena: “Adesso serviranno grandi sacrifici. Ne abbiamo parlato”

    Di Redazione

    Si è tenuta questa mattina l’intervista al capitano della Valsa Group Modena, Bruno Mossa De Rezende, relativa al match che vedrà protagonisti i gialli domenica alle 18 al PalaPanini con la Sir Safety Susa Perugia, attuale capolista incontrastata del campionato.

    Queste le sue parole: “Stiamo affrontando una settimana di duro lavoro dopo le sconfitte con Luneburg e Milano, abbiamo parlato tanto dei sacrifici che abbiamo fatto e di quelli, ancora più grandi, che dovremo fare ora. La gara di domenica con Perugia è di quelle molto complicate, loro stanno facendo la stagione perfetta fino ad ora, noi dobbiamo pensare al nostro gioco e a ciò che possiamo e dobbiamo migliorare, è chiaro che sono loro la squadra da battere quest’anno“.

    “A tre giorni di distanza dal KO di Milano preferisco guardare il bicchiere mezzo pieno e pensare positivo, tutte le squadre dietro di noi hanno perso e la classifica è rimasta invariata, ora tocca a noi ritrovare subito le nostre certezze“.

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Modena, ecco Bruno: “Una squadra di amici allenati da una leggenda del volley”

    Di Redazione Si è svolta questa mattina presso la sala stampa del PalaPanini la conferenza stampa di presentazione di Bruno Mossa De Rezende al Modena Volley. Queste le parole di Bruno Mossa De Rezende: “Essere qui è un’emozione difficile da spiegare, come il primo giorno di scuola: non c’era posto migliore per iniziare una nuova sfida. So di difendere i colori di una città che respira pallavolo, questa squadra ha il giusto mix tra esperienza e voglia di vincere per essere all’altezza delle aspettative. Le Olimpiadi? È stata una delusione grande, sento che ho le motivazioni giuste per rifarmi qui a Modena. Earvin mi chiamava tutti i giorni chiedendomi di “tornare a casa”, e Leal aveva tanta curiosità di vivere Modena dopo che gliene avevo parlato a lungo, Nimir sta diventando un top player: sarà una squadra di amici, con un grande allenatore che è stato una leggenda del volley. Leal – Ngapeth insieme? Forse la coppia di schiacciatori meglio assortita che ci sia: da un lato tecnica incredibile, dall’altro la forza, entrambi con una personalità e un carattere vincente sconfinati”. (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Bruno Mossa De Rezende torna a Modena. Contratto triennale per lui

    Di Redazione Bruno Mossa De Rezende è un nuovo giocatore di Modena Volley. Il palleggiatore brasiliano ha firmato con la società del Presidente Catia Pedrini un contratto triennale. Il regista carioca, neo vincitore del campionato brasiliano, capitano della nazionale verdeoro campione olimpica in carica, torna nella sua Modena dopo aver guidato i gialli alla vittoria dello storico triplete del 2015/2016 ed aver incantato il pubblico del PalaPanini. Il suo palmares non ha eguali al mondo, un palmares costellato di successi in nazionale e nei club, quello di un campione assoluto che torna a Modena con l’obiettivo di vincere. Bruno ha vinto tutto con la nazionale brasiliana: un oro e due argenti alle Olimpiadi, un oro e due argenti Mondiali, cinque ori nei Campionati Sudamericani, quattro ori e cinque argenti nella World League, due ori in Coppa del Mondo, tre ori in Grand Champions Cup. Con i club il regista di Rio De Janeiro ha conquistato un Campionato del Mondo, una Champions League, sette Campionati Brasiliani, una Coppa del Brasile, due Campionati Italiani, tre Coppe Italiane e una Supercoppa. La scheda Bruno Mossa De Rezendenato a Campinas (BRA) il 2 luglio 1986palleggiatore 190 cm di altezza 2021/2022 A1 Modena2020/2021 A Funvic Taubatè (BRA)2019/2020 A1 Cucine Lube Civitanova2018/2019 A1 Cucine Lube Civitanova2017/2018 A1 Azimut Modena2016/2017 A Sesi San Paolo (BRA)2015/2016 A1 DHL Modena2014/2015 A1 Parmareggio Modena2013/2014 A1 Casa Modena dal 3/1/20142013/2014 A Associacao Desportiva RJX (BRA)2010/2011 A1 Casa Modena dal 1/4/20112005/2011 A Cimed Florianopolis (BRA)2002/2005 A Unisul Florianopolis (BRA) Palmares nei club1 Campionato del Mondo1 Champions League7 Campionati Brasiliani1 Coppa del Brasile2 Campionati Italiani3 Coppe Italia1 Supercoppa Italiana Palmares in NazionaleOro Olimpiadi 2016, Argento Olimpiadi 2008 e 2012Oro Campionati del Mondo 2010, Argento Campionati del Mondo 2014 e 2018Oro Campionati Sudamericani 2007, 2011, 2013, 2015, 2017Oro World League 2006, 2007, 2009, 2010, Argento World League 2011, 2013, 2014, 2016, 2017 (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Yoandy Leal: “Bruno a Modena? Averlo come compagno di club sarebbe bello”

    Di Redazione La testa è ovviamente rivolta alla serie delle Finali Scudetto Superlega, con Gara 2 tra Cucine Lube Civitanova e Sir Safety Conad Perugia che ha andrà in scena domani, domenica 18 aprile alle 18.00 (Diretta Rai Sport), ma Yoandy Leal non disdegna di parlare del proprio futuro… futuro che lo porterà a Modena con il suo compagno di nazionale Bruno, come lo stesso schiacciatore ha dichiarato nell’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino Macerata. Leal, ha iniziato benissimo la serie di finale, soddisfatto della sua prima prova? «Sì, ho fatto una buona partita e tutta la squadra ha giocato bene. Meritavamo la vittoria». Con il blitz di Perugia avete spostato tanto gli equilibri della serie? «Vincere là era tosto ma sappiamo che domani loro verranno arrabbiati per rifarsi». Esonerato Heynen: sorpreso? «Tanto, una cosa incredibile. Per me non si fa una cosa così, non puoi mandare via un allenatore durante la finale. Poi ognuno ha le sue idee». Si aspetta Atanasijevic titolare? «No, non è stato utilizzato per mesi, difficile». Vincere domani significherebbe scudetto? «Al 75% sì». Per lei sono le ultime partite in maglia Lube, vuol lasciare con un altro scudetto? «Siamo professionisti, giochiamo per vincere, abbiamo questa grande possibilità e dobbiamo crederci». Quanto ha pesato l’ingaggio di Bruno (ancora non ufficiale a differenza di Ngapeth) nella scelta di Modena? «Tornare ad averlo come compagno di club sarebbe bello, mi trovo bene con lui in Nazionale». LEGGI TUTTO

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    Bruno: “Modena è la mia squadra del cuore. L’Italia mi manca”

    Di Redazione
    Il palleggiatore Bruno Mossa De Rezende, per tutti Bruno, è tornato in Brasile dopo aver passato in Italia diversi anni della sua carriera. Intervistato da Il Resto del Carlino Modena, in vista del big match di sabato sera che vedrà di fronte le sue due ex squadre, Leo Shoes Modena e Cucine Lube Civitanova, l’alzatore verdeoro ha parlato del suo ritorno in Brasile, dell Covid che lo ha colpito di recente e del futuro.
    «Sto bene, fisicamente non ho avuto problemi. L’epidemia sta calando qui in Brasile, anche perché sta iniziando l’estate. Aspettiamo il vaccino nella speranza di non avere una seconda ondata come in Europa».
    Nel frattempo avete iniziato a giocare e avete già messo in cascina un trofeo? «Si, il Trofeu Super Volei è stato una sorta di anticipo del campionato ma anche il finale di quello dell’anno scorso, perché hanno partecipato le otto squadre che erano davanti in classifica al momento dello stop. Lo abbiamo vinto, una prima gioia».
    Parliamo di Italia: che sensazione le ha lasciato andarsene senza una partita di addio? «Mi è dispiaciuto molto: per me non era una questione di trovarmi bene solo a Modena o a Civitanova, dove ho passato anni bellissimi, ma anche un sentimento di accoglienza e rispetto che ho trovato in ogni campo, anche da avversario. Mi manca e mi mancherà ancora».
    Sabato si gioca Modena-Lube. Per chi tifa? «Difficile da dire. Modena per me è la squadra del cuore, come tifo il Botafogo nel calcio. Ho giocato lì, ho avuto tutte le esperienze che conoscete bene. Dall’altra parte però ho tanti amici, la Lube è quasi la stessa dei due anni in cui ho giocato lì. Quando ci sono dentro gli amici è difficile, ma la squadra del cuore rimane Modena».
    Una Modena che ha dovuto dire addio a quasi tutti i suoi campioni in estate. Che ne pensa? «Apprezzo e ammiro moltissimo il coraggio di Catia Pedrini nel continuare a sostenere la pallavolo in città, convinta a rimanere lì per il pubblico e per la squadra. L’anno è molto particolare, ma Catia e ‘Sarto’ hanno fatto il massimo e la squadra è ancora di alto livello: c’è il miglior libero al mondo, un grande alzatore, Vettori sta tornando ai suoi livelli, ci sono Stankovic e Petric. Ci vorrà tempo, ma lotteranno per i primi quattro posti».
    Quello di aprile è stato il suo saluto definitivo all’Italia? «Non so se è stato un addio. Per esigenze familiari avevo bisogno di tornare in Brasile e adesso sono felice di essere qui. Secondo me ho ancora altri due o tre anni ad alto livello, e non posso dire che sicuramente non tornerò in Italia: anzi, ci penso». LEGGI TUTTO