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    Boris Becker condannato a 2 anni e mezzo di prigione, ha violato i termini del suo fallimento

    Boris Becker all’arrivo in tribunale stamattina

    La sentenza della causa a carico di Boris Becker era attesa per oggi pomeriggio, ed è puntualmente arrivata. La corte di Southwark Crown (Londra) ha condannato l’ex campione tedesco a due anni e mezzo di carcere per aver violato i termini del suo fallimento del 2017.
    Secondo la corte londinese, L’ex campione di Wimbledon ha nascosto beni e prestiti per un valore di 2,5 milioni di sterline per evitare di pagare i debiti contratti e sfociati nella bancarotta del 2017. Il sei volte campione di tornei del Grande Slam aveva negato di aver infranto le leggi sull’insolvenza del Regno Unito dopo essere stato dichiarato fallito nel 2017, a causa di quasi 50 milioni di sterline ai creditori.Becker, 54 anni, è stato ritenuto colpevole di quattro accuse dalla giuria e scagionato su altri 20 capi di imputazione. La causa ha accerto che Boris ha inviato quasi £ 390.000 in pagamenti dal suo conto aziendale ad altri soggetti.
    Il caso era incentrato sul fallimento di Becker nel giugno 2017 a seguito di un prestito non pagato di oltre 3 milioni di sterline per la sua tenuta di lusso a Maiorca, in Spagna. All’inizio di questo mese, dopo circa due settimane dall’udienza, i giurati hanno ritenuto Becker colpevole di rimozione di proprietà, due capi di imputazione per mancata rivelazione della proprietà e occultamento del debito.
    Il giudice Deborah Taylor ha affermato che Becker non ha mostrato alcun rimorso o accettazione della colpa.
    Becker dovrà scontare metà della pena in carcere, probabilmente già da questa sera, mentre la seconda parte ai domiciliari.
    seguono aggiornamenti LEGGI TUTTO

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    Becker ritenuto colpevole su 4 dei 24 capi d’accusa per frode fiscale. Il 29 aprile la sentenza

    Boris Becker, 54 anni

    Si è conclusa a Londra la prima fase del processo contro Boris Becker per frode al fisco britannico. Il campione è stato dichiarato colpevole di quattro dei 24 capi d’accusa a suo carico, non rivelando beni in suo possesso e avendo occultato debiti.
    Uno di essi la è rimozione di proprietà (350.000 sterline) destinata a nove intestatari, comprese le sue ex mogli Barbara e Sharlely “Lilly” Becker. È stato ritenuto colpevole per aver tentato di nascondere la proprietà della villa da 1,8 milioni di sterline “Im Schilling” nella sua Leimen, in Germania, così come la sua proprietà di 75.000 azioni di Data Corp. Infine i giurati lo hanno anche ritenuto colpevole di aver nascosto un prestito di 825.000 euro da lui dovuto alla Banca Alpinum del Lichtenstein.
    Il prossimo 29 aprile il giudice Deborah Taylor annuncerà la sentenza contro il tre volte vincitore di Wimbledon. Per la somma delle varie accuse, Becker rischia ben 7 anni di reclusione.
    Il 21 giugno 2017 Boris era stato dichiarato fallito da un tribunale britannico per un prestito non pagato di oltre 3 milioni di sterline nella sua tenuta a Maiorca, in Spagna. Secondo l’ufficio del pubblico ministero, non avrebbe collaborato a sufficienza nella successiva procedura concorsuale, condotta che l’ha costretto ad affrontare il processo a suo carico. LEGGI TUTTO

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    Becker: “Zverev può diventare n. 1 il prossimo anno”

    Boris Becker a Eurosport

    La vittoria alle ATP Finals di Torino ha alzato l’asticella di Alexander Zverev, prossimo obiettivo diventare n.1 della classifica nel 2022.  A dirlo il connazionale Boris Becker, rimasto assai impressionato dal torneo di Sascha, capace di superare tra semifinale e finale i primi due giocatori del ranking ATP dominandoli col servizio ed un tennis molto solido.
    In un’intervista rilasciata a Eurosport Germania, il più giovane campione della storia di Wimbledon si è detto sicuro di uno scatto di crescita del giovane connazionale, quello definitivo verso la definitiva consacrazione.
    “Il prossimo grande obiettivo per Sascha Zverev deve essere il numero uno” afferma Boris. “Può farcela l’anno prossimo a mio parere. Ma questo è possibile solo se vince uno o due tornei del Grande Slam. L’abbiamo visto quest’anno: il numero uno chiaro era [Novak] Djokovic con tre vittorie in tornei dello Slam, il numero due chiaro era Medvedev con una vittoria Slam e il numero tre era Sascha, ottimi risultati ma non una vittoria Slam”.
    “Certamente, un titolo ATP Finals è un momento clou assoluto nella propria carriera – lo ha vinto due volte – e la vittoria alle Olimpiadi è stata sicuramente unica, ma il prossimo grande trionfo deve essere una vittoria in un torneo del Grande Slam. Allora ti avvicini al tuo sogno, credo sia pronto per farcela”.
    Becker in carriera ha vinto 6 Slam e 49 tornei complessivi, oltre alla Davis. Attualmente Zverev è a 19 tornei e nessun major, ma secondo Boris l’attuale n. 3 del mondo potrebbe anche superare il suo palmares: “Vorrei che diventasse il tennista tedesco di maggior successo di tutti i tempi. Allora avremmo tutti molto da festeggiare e avremmo di nuovo un boom del tennis in Germania. Saremmo tutti vincitori. Sono il suo più grande fan e spero che possa farcela. Sono orgoglioso dei risultati che ho raggiunto ma quando un tuo connazionale ha talento e arrivasse a vincere anche più di me, sarei il primo ad applaudirlo”.
    Parole al miele per Zverev, che a 24 anni sembra aver raggiunto la piena maturità. Come afferma Becker, il prossimo passo deve essere vincere uno Slam. C’è andato molto vicino a US Open 2020 (due set avanti con Thiem, prima di essere rimontato dall’austriaco), vedremo se agli Australian Open – ancor più in caso di assenza del “tiranno del torneo” Djokovic – sarà pronto per alzare la sua prima coppa Slam.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Boris Becker sulla questione vaccinazioni: “I tennisti sono spiriti liberi”

    Boris Becker nella foto

    La questione della vaccinazione Covid-19 continua ad essere uno dei principali punti di discussione nel mondo del tennis, non ultimo con l’Australian Open che si avvicina velocemente. Restano molte domande sulla questione dei tennisti non vaccinati se saranno ammessi in Australia, ma Boris Becker ha spiegato perché il tasso di vaccinazione è ancora basso tra i tennisti.
    “I tennisti sono i loro stessi manager. Non giocano per una squadra e sono spiriti liberi. Non ci piace essere etichettati”, ha esordito l’ex numero uno del mondo.
    Tuttavia, non gli piace vedere questo tasso così basso. “Ho sentito i numeri e naturalmente sono rimasto sorpreso che ci siano così tanti tennisti che non sono vaccinati. Se si guarda intorno, il numero di persone vaccinate nel mondo sta aumentando. Penso che questo sia positivo. Per esempio, due terzi dei calciatori della Premier League sono vaccinati”, ha sottolineato.
    “Gli atleti devono rendersi conto che se vogliono continuare a fare il loro sport, prima o poi devono vaccinrsi. Capisco coloro che hanno qualcosa in contrario. Ma se sei un atleta devi seguire le regole. Molti lo trovano difficile, ma è così che funziona”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    Boris Becker: “Roger e Rafael i buoni, Novak il cattivo. È ingiusto”

    Boris Becker ha parlato del recente US Open e dei giovani emergenti in un’intervista rilasciata ad Eurosport Germania. Essendo stato suo coach, conosce molto bene Novak e nonostante i due non si siano lasciati proprio nel migliore dei modi, l’ex stella del tennis tedesco ha difeso Djokovic, affermando che la percezione che moltissimi hanno di […] LEGGI TUTTO

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    Alexander Zverev risponde a Boris Becker: “Non mi sorprende più per niente e non me ne frega niente”

    Alexander Zverev GER, 1997.04.20

    Il rapporto tra Alexander Zverev e Boris Becker sembra sempre più ai ferri corti.Non è esattamente una novità che non siano innamorati l’uno dell’altro, ma l’attuale n. 5 ATP è andato all’attacco di fronte alle critiche rivoltegli dal suo ex allenatore ed ex leader della classifica mondiale maschile.Becker ha parlato in dettaglio dei problemi di Sascha nei tornei del Grand Slam e ha anche detto che il problema principale è lo stesso Sascha. Qualcosa che il tennista tedesco ha freddamente confutato.
    “Boris e io ci conosciamo da molti anni. Ognuno di noi sa perfettamente quello che l’altro pensa. So l’opinione che Boris ha di me e di quello che faccio. Non mi sorprende più per niente e non me ne frega niente. Non mi interessa. La mia principale preoccupazione ora è quella di vincere la medaglia d’oro per la Germania ai Giochi Olimpici di Tokyo. Mi sto preparando duramente per questo. Vedremo come andranno le cose al torneo olimpico.”
    Criticato per essere sulla linea di fondo in attesa dell’errore da Becker, Zverev ha assicurato che sa cosa deve fare in campo. “So bene su quali cose devo lavorare se voglio lottare per i Grand Slam. Lo so davvero. Credo che sto andando nella direzione giusta e che prima o poi i risultati arriveranno”, ha dichiarato il tennista 24enne, in delle dichiarazioni rilasciate al quotidiano ‘Bild’. LEGGI TUTTO

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    Boris Becker duro verso Naomi Osaka

    Boris Becker , ex numero uno del mondo, è stato duro verso Naomi Osaka che non vuole parlare con la stampa per dei problemi di depressione. Il tedesco, balzato alla ribalta anche lui quando era ancora molto giovane, ha lamentato che la 23enne giapponese non sia in grado di affrontare la pressione che fa parte […] LEGGI TUTTO

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    Becker: “Tsitsipas vs. Zverev? Si giocherà sul lato mentale”

    Boris Backer

    Boris Becker è uno degli opinionisti più richiesti nel corso dei grandi tornei, anche se spesso i suoi pareri fanno discutere gli appassionati. Interpellato da Eurosport sulle prossime semifinali maschili, si è soffermato soprattutto sulla sfida “giovane” tra Tsitsipas e Zverev, un match che vede molto equilibrato.
    “Tsitsipas non ha praticamente punti deboli sulla terra, Zverev ha più potenza e può battere chiunque quando riesce a giocare aggressivo l’intero match. Per questo ritengo che la loro partita si giocherà soprattutto sul piano mentale: chi resterà più freddo? Chi ha la volontà maggiore di soffrire per vincere? Chi resterà più focalizzato? Tsitsipas può fare tutto abbastanza bene, non riesco a trovare punti deboli, soprattutto sulla terra, che sia il servizio, i colpi da fondo o la forma fisica. E si sente a suo agio sul grande palco, altro aspetto importante per dare il meglio negli Slam. Vedo loro due combattere per il trono del tennis insieme a Medvedev nei prossimi anni”.
    “Zverev ha più potenza, quando colpisce bene, non c’è modo di fermarlo. Ma può farlo solo quando è relativamente vicino alla linea di fondo e gioca offensivo. Questa è la differenza rispetto a tutti gli altri che sono ancora nel torneo, Novak Rafa e Stefanos sono sempre aggressivi, lui deve riuscire ad esserlo. Nei quarti secondo me è stato un po’ troppo passivo, ha giocato scambi troppo lunghi. Se si mette in una posizione un po’ più offensiva, prendendosi più rischi, forse farà qualche errore in più ma può scatenare una potenza grazie a cui battere qualsiasi giocatore al mondo”.
    “Chi vincerà tra loro due? Non lo so, potrebbe essere una partita lunga e interessante, ripeto che vincerà chi l’interpreta meglio come testa”.
    “Non sono un veggente, ma il favorito per me rimane Nadal, alla fine non è cambiato niente. Ad un certo punto, i successori arriveranno per forza di cose, nemmeno lui è eterno. Contro Djokovic, è favorito”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO