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    Holger Rune: tra crisi di gioco, critiche e un nuovo allenatore. Ufficiale l’arrivo di Boris Becker

    Holger Rune nella foto – Foto Getty Images

    L’essere umano ha molte virtù, ma una di queste non è l’empatia con gli atleti d’élite. Ogni volta che un tennista attraversa un periodo difficile, molti si avventano su di lui, cercando di spiegare tale fase con argomenti che possono ferire. Questo fenomeno, purtroppo, non conosce confini e Holger Rune lo sta sperimentando personalmente. Dopo aver vinto solo una partita da quando Wimbledon è terminato, Rune, a soli 20 anni, ha già sperimentato l’essere elogiato quando le cose vanno bene e attaccato quando le cose si mettono male. E la stampa del suo paese ora sta insinuando che il suo calo di rendimento possa essere dovuto alla sua nuova relazione con la modella italo-olandese Caroline Donzella.
    Rune, visibilmente sconvolto e irritato, ha dichiarato: “Lei non ha alcuna colpa per le mie prestazioni sportive. Si possono trovare molte scuse e dare la colpa a chiunque, ma sono solo io il responsabile dei miei risultati”. Queste parole sono state rilasciate prima della sua partecipazione all’ATP 250 di Stoccolma 2023, torneo in cui era il campione in carica e dal quale è già stato eliminato.Da settembre, Holger ha ufficializzato la sua relazione con Donzella, una modella di 26 anni influencer con oltre 93.000 follower su Instagram. Alcuni giornalisti danesi ritengono che la ragazza possa aver distratto Rune, soprattutto dopo la fine della sua collaborazione con Mouratoglou.
    Tuttavia, il giovane tennista danese ha avuto parole di elogio per Boris Becker, con il quale ha recentemente iniziato una collaborazione professionale. “È stato un ottimo periodo di allenamento. Conosco Boris da molto tempo e mi ha sempre supportato. Mi ha dato molti consigli preziosi quando ero più giovane. È fondamentale avere al mio fianco qualcuno che capisce cosa sto provando, avendo già vissuto queste esperienze da giocatore d’élite”, ha dichiarato Rune.La madre di Rune, Aneke, continua ad essere una figura fondamentale nella sua vita. “Senza di lei non sarei lo stesso giocatore né la stessa persona”, ha affermato.
    In conclusione, Boris Becker è ufficialmente il nuovo allenatore di Holger Rune. Questa decisione arriva dopo una settimana di test tra i due che ha soddisfatto entrambe le parti. Becker torna così sotto i riflettori del tennis mondiale, cercando di dare una nuova direzione alla carriera del giovane danese.
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Holger Rune in cerca di una svolta: la crisi, il talento e una nuova alleanza con Boris Becker?

    Holger Rune con Boris Becker

    Holger Rune, il prodigio del tennis danese, sta attraversando un periodo di notevoli difficoltà, contrassegnato da una crisi che pare non voler dare tregua. L’atleta, malgrado un avvio di carriera fulgido e la raggiungimento dei quarti di finale a Wimbledon, si trova ora a dover far fronte a una dura sfida: superare i problemi fisici e ritrovare la fiducia perduto nel proprio gioco.La schiena è stata la sua nemica silenziosa, condizionando negativamente la sua performance e risultati. Un problema che ha cominciato a manifestarsi dai tempi degli Internazionali d’Italia a Roma e che ha indotto un calo significativo nelle sue prestazioni. Tuttavia, secondo le ultime notizie, sembrerebbe che una soluzione, almeno dal punto di vista fisico, sia stata individuata.
    Nonostante ciò, il vero nodo da sciogliere per il tennista risiede nel fattore mentale e nella fiducia nel suo tennis, aspetti che sembrano essersi offuscati nel mezzo alle difficoltà. Rune è chiamato a reagire e a dimostrare che il talento mostrato in precedenza non sia stato un fuoco di paglia. Il torneo di Stoccolma diventa così un appuntamento cruciale, un terreno dove tentare di ribaltare la sorte, confermandosi campione e guadagnando punti fondamentali per le qualificazioni alle tanto ambite ATP Finals di Torino.Una svolta, però, potrebbe provenire anche da fuori campo, nello specifico, dal team che affianca il giovane danese. La collaborazione con Patrick Mouratoglou è giunta al capolinea, aprendo le porte a nuove possibilità e nuove sinergie. Il nome che circola con insistenza è quello di Boris Becker, ex campione tedesco, le cui abilità tennistiche e conoscenze tecniche non sono certo un mistero nel mondo dello sport.Becker, dopo un periodo buio e personale segnato da problematiche giudiziarie, ha sempre mantenuto un occhio attento sul mondo del tennis. E ora, il ritorno nel circuito potrebbe concretizzarsi come guida e mentore di Rune, cercando di infondere quella sicurezza e maestria che sembrano essere venute meno nell’ultimo periodo. Le foto che lo ritraggono negli allenamenti a Monaco al fianco del tennista, infatti, non fanno che alimentare le speculazioni su un possibile ruolo di coach.
    La potenziale alleanza tra Rune e Becker può rappresentare la svolta che il giovane danese sta cercando, unendo la freschezza e il talento emergente di Holger all’esperienza e alla grinta di Boris, in un mix che potrebbe rivelarsi vincente.Francesco Paolo VIllarico LEGGI TUTTO

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    Il Tennis Italiano alla luce delle parole di Boris Becker: Un’epoca d’oro

    Boris Becker nella foto

    Il mondo del tennis italiano può davvero vantare un’epoca d’oro, almeno secondo le parole di Boris Becker, una leggenda vivente del tennis mondiale. Nel corso di un’intervista al Teatro Sociale di Trento durante il Festival dello Sport, Becker ha condiviso le sue impressioni positive sulla crescente forza del tennis italiano e ha fatto riferimento a una serie di giovani talenti pronti a dominare il campo.Becker, il più giovane vincitore di Wimbledon nella storia del tennis e un vincitore di ben sei titoli Slam, ha sottolineato come il nostro paese abbia una lunga tradizione di talento tennistico. Ha menzionato nomi storici come Panatta e Barazzutti, che hanno gettato le basi per l’attuale successo italiano.
    Tra i nomi che Becker ha elogiato spiccano quelli di Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Il tedesco ha espresso fiducia nel fatto che Berrettini potrebbe ritornare ai vertici del tennis se concentrerà la sua attenzione esclusivamente sul tennis. Tuttavia, è stato Sinner ad attirare l’entusiasmo di Becker. Ha affermato di apprezzare molto il giovane italiano, notando che con il suo talento e la sua determinazione, potrebbe sicuramente vincere un titolo Slam in futuro.
    Boris Becker ha anche dimostrato il suo amore per l’Italia, rivelando che vive a Milano da sei mesi con la sua compagna. Questo ha portato alcuni a speculare che il suo trasferimento potrebbe essere un passo verso un futuro coinvolgimento nell’allenamento dei giocatori italiani, seguendo il suo precedente successo con Novak Djokovic.
    Ma la passione di Becker per l’Italia non si limita al tennis. Sul palco del teatro trentino, ha ricevuto una maglia del Milan con il numero 23 e il suo cognome, rivelando la sua ammirazione per Paolo Maldini e la sua amicizia con l’legendario difensore. Ha ricordato i giorni d’oro del Milan, con giocatori come Gullit, Rijkaard e Van Basten, che hanno scritto la storia del calcio.
    In conclusione, le parole di Boris Becker ci dicono che il tennis italiano sta vivendo una fase straordinaria, con una nuova generazione di talenti pronti a portare il nostro paese verso vette sempre più alte. L’entusiasmo di Becker per l’Italia, sia nel tennis che nel calcio, riflette la crescente risonanza globale dello sport italiano e il suo potenziale per un futuro ancora più luminoso. Speriamo di vedere più di Boris Becker in Italia, magari anche sul campo, mentre continua a condividere la sua passione e la sua esperienza con il mondo dello sport.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Becker si confessa: “Il carcere mi ha cambiato, sono una persona migliore. Passare 231 giorni in cella ti rende umile”

    Boris Becker

    Boris Becker ha rilasciato una lunga e toccante intervista al collega argentino Sebastian Torok per il quotidiano La Nacion, nella quale racconta la dura esperienza in carcere per scontare reati fiscali e ripercorre alcuni momenti importanti della sua vita. Per il più giovane campione di Wimbledon nella storia, la vita dietro le sbarre è stata un’esperienza molto dura ma anche formativa, nonostante alcuni momenti di paura e tensione.
    “Perché ho perso così tanti soldi e ho avuto problemi col fisco? In primo luogo, le cifre che circolano sono totalmente false” racconta Boris. “Non sto dicendo che non avessi soldi, ne avevo molti, ma alcune delle cifre che menzionano là fuori sono totalmente false. E, in secondo luogo, penso che dopo il ritiro molti atleti continuino con lo stesso stile di vita e gli stessi amici di quando giocavano, e questo è costoso mentre il reddito non è più quello di prima, quindi prima o poi iniziano i problemi. Mi sono reso conto del problema troppo tardi e forse ero anche circondato dalle persone sbagliate, oppure ero accecato dal successo e non ne volevo sapere. Non si perde tutto dall’oggi al domani, nel mio caso è stato un processo lungo vent’anni, ho finito per pagare il prezzo più alto e sono andato in galera, ma penso che grazie a quello, grazie all’esperienza in galera, oggi sto meglio”.
    L’esperienza da carcerato è stata dura per un personaggio così importante e abituato a tutt’altro stile di vita: “In prigione è stato tutto molto difficile. La reclusione è una punizione molto dura e dovrebbe esserlo, e chiunque dica che la vita in prigione è facile è un bugiardo. La vita lì è molto dura, è la sopravvivenza pura, ogni giorno devi trovare un modo per sopravvivere. Questo mi ha insegnato qualcosa che forse sapevo già ma che non avevo mai dovuto applicare nella vita, e ciò che ho imparato ha continuato ad aiutarmi quando sono stato rilasciato. La verità è che è stato molto, molto difficile, ma ho fatto pace con quella parte della mia vita, ho accettato quello che è successo e spero davvero di aver imparato. Se la galera non ti umilia, non so cosa altro possa farlo… Quando perdi tutto e sei messo in una piccola cella per 231 giorni, se questo non ti umilia allora sei perso. La verità è che ora sto molto bene, sono in salute, e penso anche che la vita in prigione mi abbia reso una persona più sana: lì mangiavo meno, non c’erano alcool e sigarette e mi allenavo in palestra tutte le volte che potevo . Quindi probabilmente sono uscito di prigione in una forma fisica migliore rispetto a quando sono entrato, e intendo mantenere questo stile di vita il più a lungo possibile”.
    Rimpianti? Nessuno: “Al lunedì mattina ci sentiamo tutti dei geni. Ma hey, devo accettare le cose come stano. Proprio come ho accettato il bene, devo accettare il male. Sono molto fortunato nella vita che ho vissuto e non la cambierei per niente al mondo, perché mi ha portato ad essere l’uomo che sono. Ma come dicevo prima, forse ho vinto Wimbledon quando ero troppo giovane, ma se mi chiedi se lo cambierei, la risposta è no. Non cambierei niente di quello che ho fatto. Sarebbe stato meglio per la mia carriera da tennista? Sì, perché sarebbe stato meno traumatico, e forse avrei vinto di più, perché da lì in poi, ogni volta che ho partecipato a un torneo, mi hanno sempre paragonato a quel tennista di 17 anni ed è impossibile convivere con quello…”
    Infine due parole sul proprio futuro: “Un futuro nel tennis? Beh, penso di esserci già tornato, grazie alla televisione e sono stato invitato dalla squadra tedesca di Coppa Davis a far parte ancora una volta dei loro ranghi. Parlo con tanti giovani tennisti, ma non ho ancora deciso esattamente quale strada intraprendere. Ad ogni modo, sono molto grato per le opportunità che mi sono state offerte. Sono molto fortunato, perché non tutti i detenuti che escono di prigione hanno le opzioni che ho io. Ora devo prendere decisioni sagge e intelligenti sul mio futuro”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    La Federazione tedesca apre ad una futura collaborazione con Boris Becker

    Boris Becker

    Boris Becker potrebbe tornare a lavorare con un ruolo importante per la German Tennis Association (DTB). Lo ipotizza il vicepresidente della federazione Dirk Hordorff in una dichiarazione rilasciata a Bild Sport. “Le porte della DTB sono sempre aperte per Boris Becker”, ha dichiarato il vicepresidente, “Una volta scontata la pena, non c’è nulla che gli impedisca di riprendere una posizione con la federazione del suo paese. L’imperativo della risocializzazione vale per tutti, incluso Boris Becker”.
    Il sei volte campione Slam e più giovane vincitore a Wimbledon nella storia è attualmente recluso in un carcere nei pressi di Londra dallo scorso aprile per reati fiscali. Secondo fonti legali britanniche, riportate alcuni giorni fa dal Sun, Boris potrebbe essere estradato in Germania ai primi di dicembre e scontare il resto della sua pena in semilibertà, usufruendo di alcune agevolazioni per stranieri detenuti nel Regno Unito con condanne brevi e per reati non violenti.
    L’eventuale nuovo ruolo nella DTB sarebbe un ritorno per Becker. Dalla metà del 2017 alla fine del 2020, il 55enne ha lavorato come capo dello sviluppo del settore maschile della Federtennis tedesca. Hordorff vede Boris in un ruolo importante in futuro: “Head of Men’s Tennis con compiti operativi, rappresentante o nel comitato esecutivo. Per dirla senza mezzi termini: Boris con noi può scegliere il suo lavoro”. Un’apertura importante, che potrebbe far tornare il tedesco nel mondo del tennis in una posizione di prestigio, arrivata il giorno seguente al suo compleanno trascorso, purtroppo per lui, dietro le sbarre. LEGGI TUTTO

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    Becker prima di Natale potrebbe ottenere la libertà vigilata e tornare in Germania

    Boris Becker il giorno della sentenza di condanna a Londra

    Buone notizie per Boris Becker. Il 3 volte campione di Wimbledon potrebbe uscire di prigione il prossimo dicembre grazie al programma di liberazione anticipata a cui hanno accesso alcuni detenuti stranieri che hanno ricevuto pene non lunghe e hanno dimostrato una condotta ineccepibile. Lo riportano fonti britanniche.
    Boris sta scontando dallo scorso aprile una pena di 2 anni e mezzo di reclusione per reati fiscali. in carcere in Inghilterra, nei pressi di Londra. Se i suoi legali riusciranno ad includerlo in questo provvedimento, Becker potrebbe ottenere uno sconto di pena di un anno e soprattutto avere la libertà vigilata, grazie alla quale potrebbe tornare in patria per scontare l’ultima parte della sua detenzione, con un regime assai più morbido.
    I legali del tedesco qualche settimana fa hanno riferito che Becker si sta impegnando molto dando lezioni di vario tipo ai suoi compagni di reclusioni, e frequentando quotidianamente la palestra. LEGGI TUTTO

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    Becker in prigione insegna yoga e meditazione

    Boris Becker il giorno della sentenza

    “Il nostro cliente, Boris Becker, continua a cavarsela bene in queste circostanze e si è integrato in modo costruttivo nella vita quotidiana del carcere”. Lo afferma Oliver Moser, legale del campione tedesco, al quotidiano Bild. Il tre volte vincitore di Wimbledon è stato condannato a due anni e mezzo di prigione lo scorso aprile dopo aver nascosto 2,5 milioni di sterline di beni per evitare di ripagare i debiti dopo il suo fallimento nel 2017. È stato ritenuto colpevole di quattro reati ai sensi della legge sull’insolvenza tra il 21 giugno e il 3 ottobre 2017. L’ex numero 1 del mondo ha trascorso i primi giorni della sua condanna nella prigione di HM Wandsworth, prima di essere trasferito nella prigione di HM Huntercombe a maggio, dove si trova tutt’ora, e pare che si sia adattato abbastanza bene, diventando protagonista di alcune attività che svolge con altri carcerati.
    Il legale ha fornito alla stampa tedesca qualche altro particolare di come si svolge la sua detenzione: “Può telefonare quando vuole e riesce a comunicare con il mondo esterno. Eventuali ulteriori dettagli sulla sua permanenza in carcere sono soggetti alle leggi sulla privacy personale protetta. È molto popolare con i suoi compagni di reclusione”. Una fonte del tabloid tedesco ha affermato che Boris in questo periodo si è disintossicato dall’alcol, passa ogni giorno diverse ore in palestra e ha perso quasi 10 kg in questi mesi. Oltre agli allenamenti, trascorre la maggior parte del suo tempo insegnando a circa 45 detenuti fitness, nutrizione e psicologia, assistendo l’allenatore della prigione.
    Becker prima della sentenza avversa e reclusione stava lavorando come esperto per Eurosport Germania, in “Matchball Becker” insieme al commentatore Matthias Stach. Il programma è stato ribattezzato Matchball e l’ex giocatore Mischa Zverev lo ha sostituito come esperto durante gli eventi. LEGGI TUTTO

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    Boris Becker è accusato di aver avuto un trattamento privilegiato in carcere

    Boris Becker nella foto

    Condannato a due anni e mezzo di carcere, che dovrà scontare per un anno e mezzo per poter ottenere la libertà condizionata, Boris Becker è stato accusato di aver ricevuto un lavoro privilegiato in prigione.
    Secondo il quotidiano “The Sun”, a Becker è stato affidato il compito di insegnare scienze dello sport, un lavoro ritenuto comodo, che ha indispettito il resto dei detenuti e le loro famiglie per il trattamento privilegiato che il tedesco avrebbe ricevuto.
    Una fonte del carcere ha spiegato al giornale britannico che di solito si devono scontare anni prima di ottenere un lavoro come assistente, perché è considerato un privilegio. Ma Becker ha ricevuto l’incarico poche settimane dopo la condanna.
    I parenti dei detenuti hanno scritto delle lettere alle autorità denunciando questa situazione di privilegio: “In carcere, Boris Becker non fa esattamente la vita di lusso a cui era abituato, ma ha più della maggior parte dei detenuti”, sostengono. LEGGI TUTTO