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    Ferrari, Binotto: “Necessario un numero maggiore di power unit a disposizione”

    ROMA – Tra le scuderie di Formula 1 c’è apprensione per quanto riguarda il discorso delle power unit. Il calendario di quest’anno – il più lungo di sempre con le sue ventidue tappe – sta complicando la vita a ingegneri e piloti. Al Gran Premio d’Italia, vista anche la facilità nei sorpassi, i team principal hanno ad esempio optato per una larga rotazione del parco motori. Questo ha però determinato un caos nella compilazione della griglia di partenza a causa delle tante penalità assegnate dalla FIA. Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ritiene che sia giunto il momento di cambiare. Queste le sue parole, raccolte da “Motorsport”: “È un qualcosa che dobbiamo affrontare per il futuro: penso che ci sia da discutere non solo il modo in cui si definisce la griglia in base alle penalità, ma sia necessario anche rivedere la portata dei provvedimenti. I fatti dicono che tre power unit sono troppo poche”.
    Modifiche al regolamento?
    Per dare sostegno alla sua tesi, Binotto porta il punto di vista degli appassionati: “Per un tifoso non è bello vedere una monoposto in pole position che non può scattare davanti a tutti perché ha subito delle penalità in griglia. Per i prossimi anni bisogna valutare un aumento del numero delle power unit a disposizione”. Anche gli addetti ai lavori più preparati hanno infatti avuto difficoltà a delineare la griglia di partenza a Monza e per fare questo si è dovuta attendere la comunicazione ufficiale da parte della Federazione. Spiega Binotto per concludere: “Il motivo per cui ci è voluto così tanto tempo per pubblicare la griglia del Gp d’Italia è che ci sono state sicuramente interpretazioni diverse delle norme perché il regolamento non è abbastanza chiaro”. LEGGI TUTTO

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    F1, Briatore: “La Ferrari rovina tutto a ogni gara”

    ROMA – Flavio Briatore punge la Ferrari. Al Gran Premio d’Italia di Formula 1 la scelta di fermare Charles Leclerc durante la virtual safety car non ha pagato, complice la scelta della FIA di toglierla mentre il monegasco era ancora in pit-lane. L’ex Renault però ai microfoni di “Auto Bild” non ritiene che questa sia stata semplice sfortuna: “È incredibile come la Ferrari riesca a rovinare tutto in ogni gara”, ha infatti commentato con poche parole. Per l’imprenditore italiano, dunque, l’episodio di Monza è da inserire tra gli altri errori accumulati dal muretto italiano nel corso di questa stagione.
    La difesa di Binotto
    A rammaricarsi anche lo stesso Leclerc che ha affermato: “Se parti dalla pole, allora vuoi vincere. Quindi non è stata la mia domenica migliore. Non abbiamo potuto sfruttare appieno il pit stop durante la virtual safety car, perché è rientrata quando ero in pit-lane. Da lì in poi siamo rimasti indietro, ma da Monza dobbiamo prendere tutto ciò che c’è di positivo”. Della stessa opinione non è però il team principal della Ferrari, Mattia Binotto: “È stata la decisione corretta. Max Verstappen si poteva battere solo attraverso la strategia”, ha infatti concluso l’italiano, che si è più volte trovato sul banco degli imputati nel corso di questo campionato. LEGGI TUTTO

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    F1, Briatore sulla Ferrari: “Riesce sempre a rovinare tutto”

    ROMA – “È incredibile come la Ferrari riesca a rovinare tutto in ogni gara”. È questo il commento di Flavio Briatore raggiunto a Monza dai microfoni di “Auto Bild” dopo il Gran Premio d’Italia di Formula 1. La pole position di Charles Leclerc è stata vanificata dalla vittoria per Max Verstappen, fortunato a godere della fine della virtual safety car per passare il monegasco mentre questi era stato richiamato ai box. Per l’ex team principal della Renault questa non è stata sfortuna, ma un errore della Ferrari da aggiungere agli altri accumulati nel corso di questa stagione.
    Le parole di Leclerc
    A rammaricarsi anche lo stesso Leclerc che ha affermato: “Se parti dalla pole, allora vuoi vincere. Quindi non è stata la mia domenica migliore. Non abbiamo potuto sfruttare appieno il pit stop durante la virtual safety car, perché è rientrata quando ero in pit-lane. Da lì in poi siamo rimasti indietro, ma da Monza dobbiamo prendere tutto ciò che c’è di positivo”. Il team principal della Ferrari, invece, difende la sua scelta: “È stata la decisione corretta. Max Verstappen si poteva battere solo attraverso la strategia”. LEGGI TUTTO

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    Ferrari, Binotto attacca la Fia: “Dormita sulla Safety Car”

    MONZA – Mattia Binotto ha criticato aspramente la Fia al termine del Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1. La gara è infatti terminata sotto il regime di Safety Car dato che la vettura di Daniel Ricciardo, ferma in pista, non è stata rimossa in tempo. “E’ un peccato perché dopo Abu Dhabi si era discusso molto sul far ripartire la gara il prima possibile. Oggi le condizioni c’erano, perciò non comprendiamo per quale motivo abbiano aspettato così tanto. Si tratta di una vera e propria dormita della Fia” ha dichiarato a Sky Sport.
    Le parole di Binotto
    “Oggi Verstappen andava davvero forte, batterlo era difficile. Abbiamo provato a fare una strategia diversa, fermando Leclerc, ma siamo stati sfortunati. Peccato per l’epilogo finale” ha detto Mattia. Su Sainz, poi: “Rimonta straordinaria, poteva davvero salire sul podio. Nel complesso è stato un weekend positivo, seppur con un pizzico di rammarico”. Infine, Binotto è tornato sulla Safety Car: “Hanno cambiato molto, ma non sono ancora all’altezza. Alla F1 serve una marcia in più”. LEGGI TUTTO

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    Bufera Ferrari, la frase di Binotto che attacca la Fia

    MONZA – Duro attacco da parte di Mattia Binotto ai danni della Fia al termine del Gp d’Italia, sedicesimo appuntamento del mondiale di Formula 1. La gara è infatti terminata sotto il regime di Safety Car dato che la vettura di Daniel Ricciardo, ferma in pista, non è stata rimossa in tempo. “E’ un peccato perché dopo Abu Dhabi si era discusso molto sul far ripartire la gara il prima possibile. Oggi le condizioni c’erano, perciò non comprendiamo per quale motivo abbiano aspettato così tanto. Si tratta di una vera e propria dormita della Fia” ha dichiarato a Sky Sport.
    L’amarezza di Binotto
    “Hanno cambiato molto, ma non sono ancora all’altezza. Alla F1 serve una marcia in più” ha aggiunto il team principal della Rossa. Mattia ha poi analizzato la gara: “Oggi Verstappen andava davvero forte, batterlo era difficile. Abbiamo provato a fare una strategia diversa, fermando Leclerc, ma siamo stati sfortunati. Peccato per l’epilogo finale”. Infine, su Sainz: “Rimonta straordinaria, poteva davvero salire sul podio. Nel complesso è stato un weekend positivo, seppur con un pizzico di rammarico”. LEGGI TUTTO

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    Prospettive rosse a Monza: c'è un piano anti Red Bull

    MONZA – Si possono salvare capra e cavoli ferraristi? Probabilmente sì, al netto del fatto che la Red Bull di questi tempi è un’auto super e che Max Verstappen attraversa un momento di forma strepitoso. Mattia Binotto e Charles Leclerc lo hanno spiegato più o meno all’unisono: ci sono varie ipotesi per spiegare il momento nero cominciato a Budapest e manifestatosi sino a Zandvoort. «In Belgio ci aspettavamo di avere delle difficoltà – dice il monegasco – in Olanda no. Ma abbiamo lavorato molto per capire dove nascano i problemi». Binotto lo dice con chiarezza: «In Francia abbiamo introdotto un nuovo fondo, che ha risolto dei problemi. Ma ha creato alcuni effetti, in parte attesi e voluti, dalla gestione un po’ più difficile. Abbiamo indagato a fondo e in occasione di questa gara di casa proveremo a usare alcuni elementi del fondo che avevamo prima della Francia con altri nuovi». Usano cautele, i ferraristi. Ma è chiaro che pensano di aver trovato in bandolo della matassa.
    CAUTELA – Questo permetterà alla Rossa di correre per vincere? Anche su questo serve cautela. Carlos Sainz, oltretutto, dovrà partire dal fondo perché monta un nuovo motore. «La parte ibrida sarà un vantaggio – spiega il team principal – e la nuova parte termica servirà anche per le prossime gare». Lo spagnolo accetta la soluzione di buon grado: «Avrò tante penalità, ma ce ne saranno anche altri di piloti penalizzati e non è detto che debba partire per forza ultimo. Magari sarò a metà schieramento e potrò dare vita a una grande rimonta. Penso che il pubblico si potrà divertire anche così». Dopo le seconde libere, la Ferrari (e pure i suoi tifosi) avranno le idee più chiare. Come dice Leclerc: «Viviamo gara per gara, ma sono pronto a cogliere ogni opportunità mi si presenti» LEGGI TUTTO

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    Ferrari, ora vinci a Zandvoort: sarebbe la migliore medicina

    TORINO – Qual è la lezione che la Ferrari può trarre dalla sconfitta subita in Belgio? Difficile rispondere subito, gli stesso uomini diretti da Mattia Binotto dovranno analizzare in profondità che cosa sia accaduto. Il team principal esclude che le modifiche apportate all’auto (necessarie per ottemperare a quanto stabilisce la Direttiva Tecnica 39) abbia influito sulla prestazione, ma è probabile che approfondimento in tal senso debba essere svolto. Tuttavia è innegabile che la Red Bull – come ammettono da Maranello – abbia messo in pista efficienza aerodinamica e potenza, ovvero quel che serve per vincere a Spa (e, verrebbe da dire semplificando, su qualsiasi altra pista del mondo…).
    POWER UNIT – A Spa, però, si è vista tutta la potenza del “fattore Max”. Vero che montava una power unit fresca (e forse qualche miglioramento a livello di telaio), ma il distacco inflitto al compagno di squadra è stato sbalorditivo. La sua stessa squadra è rimasta impressionata da quanto sia andato forte e da come avesse “in mano” l’auto. Al contrario, i due ferraristi sono quasi stati costretti a lottare contro le rispettive monoposto, mai del tutto a posto (salvo che nei primissimi giri). Per invertire la rotta, la ricetta migliore e più sicura sarebbe quella di vincere domenica prossima in Olanda, a casa di Verstappen. La pista di Zandvoort è molto diversa da Spa, il ribaltone non è impossibile. La deriva del Mondiale non si corregge più, ma un successo sarebbe un booster di potenza incalcolabile. LEGGI TUTTO

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    F1 Gp Belgio, Binotto: “Puntiamo a vincere con Sainz e Leclerc”

    ROMA – Charles Leclerc partirà dalle retrovie nel Gp del Belgio (così come diversi altri piloti, tra cui Max Verstappen), quattordicesimo appuntamento del mondiale F1, per la scelta della Ferrari di cambiare la power unit sulla monoposto del monegasco. A spiegare le ragioni di questa mossa è il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto, che ha dichiarato: “Qui ci sono ottime possibilità di una rimonta, abbiamo scelto di far scontare qui la penalità a Charles perché su questa pista è facile superare e inoltre c’è un’elevata probabilità di safety car. Noi puntiamo alla vittoria, sia con Sainz che con Leclerc, non solo qui ma ovunque. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti, perché nella prima parte di campionato non abbiamo raccolto i risultati consoni al potenziale della vettura”. 
    “Dobbiamo solo crescere”
    Leclerc si presenta alla ripresa del mondiale F1 con 80 punti di svantaggio da Max Verstappen e, al netto dei guasti meccanici o elettronici, molte critiche sono state rivolte anche alle decisioni prese in termini di strategia. Su questo punto, Binotto glissa: “In Ungheria non è stato un errore, ma qualcosa che non ha funzionato a livello di gomme. Anche gli altri sbagliano, non bisogna cambiare uomini ma soltanto crescere”. LEGGI TUTTO