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    I rinoceronti studiano l’avversario: «Vorrà riscattarsi»

    Ha ottenuto un solo punto in cinque partite. Ma mai come in questo caso i numeri possono essere fuorvianti. E nascondere un autentico trappolone: perché la WiMore Salsomaggiore Terme, prossima avversaria del Belluno Volley, è una squadra organizzata e con idee chiare. Le manca solo un po’ di fiducia.
    Per capire lo spessore della compagine emiliana, è sufficiente riavvolgere il nastro all’esordio assoluto nel campionato di Serie A3 Credem Banca: è il 15 ottobre (un mese, non un secolo fa) e la WiMore si porta sul 2-0, nel conto dei set, contro quella che è l’attuale capolista del girone. Ovvero, il Personal Time San Donà di Piave. Non solo: ha pure a disposizione un match ball, in un terzo parziale che perderà poi 30-28. E, a quel punto, partirà la rimonta dei sandonatesi. Ma solo per un soffio, anzi, una palla, Salsomaggiore non si è presa uno scalpo pallavolistico d’eccezione come quello del Personal Time. E in soli tre round.
    Insomma, domenica 12 (ore 18), alla Spes Arena, bisognerà prestare la massima attenzione a un avversario, che, come sottolinea l’assistente allenatore bellunese, Roberto Malaguti, «è desideroso di riscatto e, in più, vanta buone individualità». Basti pensare a Rik Van Solkema: lo schiacciatore olandese, classe 1999 e reduce da una buonissima annata a Brugherio, è già andato due volte oltre i 20 punti. Occhio pure al “braccio armato” di Matteo Beltrami, quattro volte in doppia cifra in cinque gare. E al figlio d’arte: Marco Cantagalli, figlio del grande “Luca Bazooka”, uno dei punti fermi della cosiddetta “generazione di fenomeni”. Svestiti i panni del libero, Cantagalli junior interpreta con grande naturalezza, ed efficacia, il ruolo di schiacciatore. Nessun dubbio: in faretra, Salsomaggiore ha diverse frecce. LEGGI TUTTO

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    Belluno mai a punti contro la WiMore: è la “svolta” buona?

    In campo domenica (12 novembre, ore 18, alla Spes Arena) per migliorare la propria classifica, che attualmente lo vede a “metà del guado” con due vittorie e altrettante sconfitte. Ma anche per cambiare il trend dei precedenti. Il Belluno Volley, infatti, si prepara ad affrontare la WiMore: una squadra che, nella scorsa stagione, non ha concesso sconti ai rinoceronti, portandosi a casa tutti e sei i punti a disposizione. 
    Il primo confronto risale al 4 dicembre 2022. Ed è una delle pagine meno felici nel cammino dolomitico di A3. Perché quel giorno, anzi, quella sera, ai padroni di casa bellunesi non riesce pressoché nulla: la gara durerà poco più di un’oretta. E Parma, ora diventata Salsomaggiore Terme, la dominerà dal primo all’ultimo scambio, anche grazie all’apporto di un certo Alex Reyes: top scorer con 19 punti e, soprattutto, il grande ex. Peccato però che lo schiacciatore italo-cubano non potrà scenderà in campo a causa dell’infortunio alla caviglia. 
    Il secondo e ultimo incrocio, invece, risale al 5 marzo scorso: in uno scontro diretto per un posto nei playoff, il PalaRaschi di Parma è popolato da più di duemila spettatori (2.016, per essere precisi), capaci di trascinare la WiMore a un successo in quattro parziali, nonostante la buona prova dei Colussi boys. 
    E domenica, spazio al terzo atto. Con un obiettivo ben preciso per il Belluno Volley: invertire la rotta.  LEGGI TUTTO

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    Garanzia Schiro: «Il clima nel gruppo è ottimo»

    Sedici, tredici e ancora sedici punti. Ma anche cinque servizi vincenti (quattro dei quali nella sfida più recente, a San Donà di Piave) e quattro muri. Sono i numeri di una delle note più liete di questo avvio di campionato per il Belluno Volley: i numeri confezionati da Andrea Schiro. Il ventiduenne schiacciatore, originario di Thiene, sta sfoderando un’ampia gamma di colpi in attacco, ma anche, e soprattutto, un’invidiabile continuità di rendimento. Quella stessa continuità che cerca pure il gruppo, reduce da un turno di stop imposto dal calendario. E orientato al prossimo appuntamento in calendario: quello in programma domenica 12 novembre (ore 18), alla Spes Arena, contro la WiMore Salsomaggiore Terme.
    MIGLIORAMENTI – «Finora – afferma proprio Schiro – l’avvio di stagione è stato abbastanza equilibrato. Dal punto di vista personale, sto cercando di dare il massimo in ogni partita e negli allenamenti, mentre a livello di squadra sappiamo che c’è sempre spazio per migliorare». E proprio i miglioramenti dovranno essere concretizzati, e trasformati in punti, già a cominciare dalla sfida con la WiMore: «È necessario lavorare sulla coesione di squadra, aumentare la nostra efficacia al servizio e in alcune situazioni di gioco».
    SPINTA EXTRA – Ora, però, si torna alla Spes Arena, dove i rinoceronti non hanno lasciato per strada neppure un set: «C’è una differenza, in termini di approccio, tra giocare in casa e in trasferta – riprende Schiro -. Tra le mura amiche, abbiamo il sostegno dei nostri tifosi. E questo aspetto garantisce una spinta extra. In trasferta, invece, dovremo essere più concentrati e trovare la motivazione in noi stessi».
    CLIMA – Complice la gara in meno, il Belluno Volley naviga attualmente a metà classifica, con un bilancio di due vittorie e altrettante sconfitte: «Il clima nel gruppo è ottimo. Ci supportiamo a vicenda e ci aiutiamo l’uno con l’altro. È forte il senso di unità nel collettivo, così come lo spirito di gruppo». Il prossimo avversario occupa l’ultimo posto in graduatoria con un punto all’attivo. Ma Schiro avverte: «Nonostante il piazzamento in classifica, la WiMore è comunque una compagine con qualità. In ogni caso, siamo determinati a dare il massimo in campo. Ci aspettiamo una bella sfida». LEGGI TUTTO

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    Reyes: «Sto meglio, lavoro per tornare nel girone di ritorno»

    Foto di Luca Zanfron
    Se l’entusiasmo e la passione si potessero misurare, i suoi valori sarebbero totalmente fuori scala. Sì, perché ha subìto un infortunio importante (una seria lussazione alla caviglia, nella prima uscita del pre-campionato) che avrebbe scoraggiato chiunque. Ma Alex Reyes non è chiunque. È speciale. E il suo attaccamento ai colori del Belluno Volley gli ha già permesso di diventare un idolo del pubblico dolomitico. Pur non avendo mai messo piede in campo, o quasi.
    SENZA ESAGERARE – La domanda più gettonata, dai seguaci dei rinoceronti, è sempre la stessa: come sta Alex? E soprattutto, quando lo rivedremo con la sua maglia biancoblù e il numero 1 stampato sulla schiena? Dopo aver spalancato il suo proverbiale e contagioso sorriso, lo schiacciatore italo-cubano traccia il punto della situazione: «Ho iniziato il percorso riabilitativo, insieme al preparatore atletico, Sergio Sartori, e al fisioterapista, Luca Gallina. Sono tornato in palestra e sto allenando la parte alta del corpo. La caviglia? Va decisamente meglio, ora riesco ad appoggiarla. In più, si è sgonfiata e non sento alcun tipo di dolore». Rispetto ai tempi di recupero, invece, serve cautela: «Non vorrei sbilanciarmi troppo, dipenderà da quali risposte registrerò nelle prossime settimane. Ma sono positivo, ho buone sensazioni: per il tipo di infortunio che ho avuto, credo sarà una ripresa più rapida di quanto ci si aspettasse. Mi auguro di essere a disposizione per il girone di ritorno». 
    APPORTO – Reyes, quasi superfluo rimarcarlo, scalpita: «Nel male è andata molto bene. Non vedo l’ora di garantire il mio apporto tecnico e morale alla squadra: mentalmente sarei già pronto a tornare sotto rete. Il fatto di assistere alle partite, o anche solo a un allenamento, e di non poter dare un aiuto concreto ai compagni, rappresenta un grande dispiacere. Vorrei essere sempre insieme al gruppo: nei momenti belli, come in quelli brutti». 
    ALTALENANTE – Nel frattempo, l’avvio di campionato del Belluno Volley si è rivelato un po’ altalenante, con due vittorie casalinghe e altrettante sconfitte maturate fuori provincia: «Ma abbiamo i mezzi per portare a casa qualsiasi sfida – riprende Alex -. Dobbiamo essere più concentrati e determinati. Essendo poi io un giocatore focoso, la prima cosa su cui punto l’accento, al di là dell’aspetto tecnico, è l’aggressività in campo. Quando siamo in casa, grazie al calore del pubblico, riusciamo a essere più incisivi. Questo atteggiamento, però, va portato pure in trasferta». 
    AMICI E AVVERSARI – Dopo il fine settimana di stop, imposto dal calendario, Reyes ritroverà il suo passato: «Affrontare la WiMore mi farà piacere, ho un bel rapporto con la società e gli atleti. Anche se, dei miei vecchi compagni, ne sono rimasti pochi. Sarò felice di vederli e di salutarli, ma – sorride – non ci saranno sconti per nessuno: saremo amici al di fuori della palestra e avversari in partita».  LEGGI TUTTO

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    Colussi: «Più tranquilli e smaliziati, ripartiamo dal lavoro»

    «Dobbiamo essere più tranquilli, smaliziati e liberi mentalmente. Siamo un po’ troppo contratti». Il tecnico del Belluno Volley, Gian Luca Colussi, analizza a bocce ferme il secondo passivo stagionale, maturato al Pala Barbazza di San Donà, oltre a una prima fase chiusa con un bilancio di due vittorie. E altrettante sconfitte: entrambe in trasferta.
    LASCIAR ANDARE IL BRACCIO – «San Donà ha avuto più coraggio – riprende il coach -. A differenza nostra, ha “lasciato andare il braccio” con maggior facilità: rivedendo i dati statistici del confronto, sono simili in tutto, ma la realtà è che loro hanno giocato meglio. A cominciare dalla battuta. E hanno difeso in maniera aggressiva. Senza considerare che tra le mura amiche sono ancor più pericolosi». Non a caso, il Personal Time occupa la vetta della graduatoria: «La posizione in classifica in questo momento conta poco. Stiamo cercando delle sicurezze a livello di squadra, ma anche nei singoli: l’atteggiamento mentale e la predisposizione possono incidere parecchio, quando sei in campo. Dobbiamo dare tutti il 100 per cento o diventa complicato».
    LAVORO – Nessun dramma. I rinoceronti intendono rimettersi in marcia: «Si riparte da dove eravamo. Dal lavoro. Ci alleneremo forte in palestra, a cominciare dalla battuta, che è uno dei tasti dolenti, ma che curiamo da sempre: non mancano mai 20 minuti in allenamento dedicati a servizio e ricezione. Più di così non si può fare. In questo fondamentale, inoltre, spetta pure al singolo giocatore, visto che dai 9 metri si è soli, insieme al pallone».
    TURNO DI RIPOSO – Nel weekend, il Belluno Volley non scenderà in campo. E osserverà il turno di riposo imposto dal calendario del girone bianco di Serie A3 Credem Banca. Il prossimo impegno, quindi, è in programma domenica 12 novembre, alla Spes Arena, contro la WiMore Salsomaggiore: «Il fatto di staccare un po’ e recuperare le energie non ci dispiace – conclude Colussi -. Anche perché, da una decina di giorni, continuiamo ad avere problemi legati a influenze e malanni vari». A tale proposito, il gruppo si allenerà pure oggi (venerdì 3). Poi, tre giorni di riposo, da sabato a lunedì, e martedì si torna in palestra per preparare al meglio le prossime sfide. LEGGI TUTTO

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    Seconda trasferta a vuoto: non si passa al Pala Barbazza

    È un derby amaro per il Belluno Volley: al Pala Barbazza, i padroni di casa del Personal Team mantengono fattore campo e vetta della classifica. E strappano l’intera posta in palio. È il secondo viaggio a vuoto (su due) lontano dalle mura amiche della Spes Arena: dopo Pavia, contro Garlasco, anche San Donà di Piave non regala soddisfazioni a una squadra che ha ancora bisogno di tempo per registrare alcuni aspetti: a cominciare dalla battuta, troppo altalenante. E così, i ragazzi di Colussi scivolano nel gruppo delle terze, alle spalle dei sandonatesi (ora a +4) e di Mantova, mentre nel prossimo fine settimana osserveranno un turno di riposo.
    IL SERVIZIO È LA CHIAVE – Ormai è un vero e proprio leitmotiv: non solo del campionato di A3, ma del volley moderno. Il servizio è la chiave per aprire le partite. O complicarle, in caso di cattiva interpretazione del fondamentale. Ed è così pure a San Donà: dai 9 metri, infatti, i bellunesi all’inizio faticano. Ma quando la battuta “entra”, ecco che torna l’equilibrio (parità a quota 15, con l’ace di Bucko). E prende forma il vantaggio dolomitico: 20-19, grazie all’ace di Schiro. L’epilogo, però, sorride a un San Donà capace di salire di colpi a muro e in fase di contrattacco. E di stampare un break di 6-2.
    LUCI DEI RIFLETTORI – Nel secondo round, Andrea Schiro si prende le luci dei riflettori: “picchia” forte al servizio, non sbaglia nulla sotto rete e regala il primo, consistente vantaggio ai rinoceronti (12-8). Il cambio palla funziona a meraviglia e i Colussi boys mantengono sempre un buon margine. Almeno fino a quando arriva il graffio dell’ex Guastamacchia, per il 20-21. Il Belluno Volley, però, “mura” la rimonta. Nel senso più stretto del termine, se è vero che due “Monster Block” di Bucko e Bisi chiudono a doppia mandata il parziale.
    A STRAPPI – Ma i bellunesi procedono a strappi. E inseguono per l’intero terzo set: fin dal 4-1 di partenza. Set, peraltro, marchiato a fuoco da Guastamacchia, decisivo a muro. In realtà, Fabio Bisi e i suoi compagni risalgono la corrente. E si riportano fino al -1, sul 20-19, mentre nel finale è proprio il capitano a sobbarcarsi le maggiori responsabilità e a mettere a terra tre palloni in sequenza: non basterà. È ancora 25-22. La strada è in salita, nonostante il vantaggio di 17-16 nel quarto round. A quel punto, si spegne la luce e il Personal Time mette l’impronta su un parzialone di 9-3 che fa calare il sipario sul derby. In trasferta ancora non va.
    DELUSIONE – Deluso, a fine gara, il direttore generale, Franco Da Re: «Di solito, quando si perdono dei parziali per così pochi punti, sono i dettagli a decidere. Ma in realtà non è così: a fare la differenza, ancora una volta, è stato il fondamentale della battuta, in cui non siamo nemmeno a un livello di decenza. Abbiamo concesso ai nostri avversari di poter imporre il loro gioco. In più, non abbiamo difeso benissimo e, quando andiamo sotto, non riusciamo a rimanere tranquilli. C’è da riflettere: dobbiamo trovare dei correttivi tecnici e in termini di atteggiamento. Non possiamo accontentarci di vincere solo in casa». LEGGI TUTTO

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    Derby veneto a San Donà: in palio i tre punti e il primato

    È già il terzo incrocio stagionale: quello che conta di più. O meglio, l’unico che conta. Perché i due precedenti, andati in scena nel mese di settembre, erano utili per affinare la forma, oliare i meccanismi, provare nuove soluzioni. Ora invece, si gioca per i tre punti. E anche per la momentanea vetta della graduatoria, nel girone bianco di Serie A3 Credem Banca: una vetta attualmente occupata dal Personal Time San Donà di Piave. Ovvero, dall’avversario che il Belluno Volley affronterà nel turno infrasettimanale di domani (mercoledì 1 novembre, ore 18), al Pala Barbazza. 
    PIATTO FORTE – Il derby veneto è il piatto forte del quarto turno, come rimarca Filippo Maccabruni: «Sarà una battaglia pallavolistica, dovremo lottare con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione – avverte il palleggiatore -. E interpretare la gara con pazienza, consapevolezza e fiducia in noi stessi. Vogliamo mettere in pratica il nostro volley, far valere tecnica, intensità e doti fisiche. Ma è evidente che bisognerà prestare la massima attenzione, anche perché San Donà è una compagine tosta. In ogni caso, andiamo da loro per fare la nostra partita». Le due compagini, almeno in parte, si conoscono: «Sì, li abbiamo già visti all’opera, sappiamo quali sono le loro caratteristiche. Anche se in campionato sarà tutto diverso. A tale proposito, nel poco tempo che ci separa dal match, studieremo a fondo i nostri avversari per essere poi pronti ad affrontarli». Nei due allenamenti congiunti, i rinoceronti si erano imposti al Pala Barbazza e avevano pareggiato alla Spes Arena: «Di sicuro, non possiamo pensare che affronteremo la stessa squadra dei test pre-stagionali. Anche perché ora San Donà ha un punto in più e sta bene. Noi, però, puntiamo al primato».
    GALVANIZZATI – Nel frattempo, il Belluno Volley è tornato al successo contro Mirandola. E Maccabruni ha orchestrato al meglio dalla cabina di regia: «La ricezione si è rivelata di alto profilo. In più, quando siamo tranquilli e “aggrediamo” la partita, diventa molto complicato giocare contro di noi». Tra le mura amiche, i biancoblù non lasciano nulla al caso: «Giocare alla Spes Arena dà uno stimolo in più, anche perché si crea un’atmosfera speciale, che ci galvanizza. In ogni caso, a livello mentale e di riferimenti, un gruppo ambizioso non fa distinzioni tra casa e trasferta: il campo da pallavolo è 18×9 ovunque, la rete è alta 2,43 metri. E noi siamo gli stessi». 
    FARINA NEL SACCO – Il processo di crescita e maturazione prosegue su buoni ritmi: «È un collettivo che, ogni giorno, aggiunge nuova farina al proprio sacco – conclude Maccabruni -. E compie un passo in avanti. Ma, allo stesso tempo, sono convinto che finora la squadra abbia espresso solo il 50, al massimo 60 per cento del potenziale: i margini di miglioramento sono “estremi”. Ed è normale che sia così, avendo cambiato parecchi atleti. Tutti insieme lavoriamo per raggiungere una buona coesione e superare le difficoltà. Sono convinto che, nel giro di un mesetto, potremo raggiungere il 100 per cento, o comunque avvicinarci a un livello molto alto: il nostro». 
    CURIOSITÀ – Il derby veneto verrà trasmesso in diretta, sul canale YouTube della Legavolley. Per quanto riguarda i precedenti ufficiali, sono in perfetta parità: due vittorie per parte. E l’ex di turno è il centrale Francesco Guastamacchia. Il quale, nella scorsa stagione, era di casa alla Spes Arena ed è reduce da una prova, nella tana di Brugherio, in cui ha stampato ben 8 muri.  LEGGI TUTTO

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    Antonaci e il 90 per cento in attacco: «Merito di Maccabruni»

    Dieci palloni attaccati, nove spediti a terra, ma anche un ace, un muro. E “zero” errori. Le cifre, nella pallavolo, non sono tutto. Ma mai come in questo caso evidenziano una prestazione da fantascienza: il “barba” si è preso la scena. E, contro la Stadium Mirandola, ha dato vita a una gara ai limiti della perfezione. Nessun dubbio, Piergiorgio Antonaci è già entrato nel cuore dei tifosi dolomitici: «Il fattore campo è determinante – ha spiegato il centrale, nel post partita – e lo abbiamo fatto valere. È stato bello vedere una presenza così massiccia di pubblico, anche da parte degli ospiti. Ma la Spes Arena è la Spes Arena: ed è casa nostra».
    ATTEGGIAMENTO – Il Belluno Volley riprende la strada già tracciata al debutto. E si lascia alle spalle il passaggio a vuoto di Pavia: «Vincere 3-0 non era scontato? Vero, perché Mirandola ha composto un organico di rilievo, ricco di nomi interessanti. A fare la differenza è stato il nostro atteggiamento. Non dobbiamo scendere in campo contratti, perché le cose le sappiamo mettere in pratica. E pure bene, specialmente se siamo in fiducia. L’importante era entrare in sintonia con questa mentalità, in modo tale da condurre il gioco».
    INTESA – Al centro, i rinoceronti sono passati con assoluta regolarità. Per merito di un infallibile Antonaci, di Mozzato. E di Filippo Maccabruni in regia: «“Macca” è un palleggiatore a cui piace coinvolgere i centrali. L’intesa sta piano, piano migliorando. Sono super felice perché con lui mi trovo a meraviglia, ma questo è solo un punto di partenza».
    E ORA IL DERBY – “Pingu”, come viene soprannominato il ventottenne di Galatina, è già proiettato al derby veneto di mercoledì 1 novembre (ore 18), contro il Personal Time San Donà di Piave. Ovvero, l’attuale capolista del girone bianco di Serie A3 Credem Banca: «Ci attende una sfida importante e il tempo per recuperare sarà ridotto. Tuttavia, abbiamo già stilato il programma giusto per arrivare pronti e preparati all’appuntamento, consapevoli di poter condurre in porto il risultato: senza pressione, ma con tanta voglia di fare e di vincere».

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