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    Sfida “Bollente” alla Spes Arena: «Mi aspetto coraggio»

    L’ultimo atto casalingo del 2023, l’obiettivo di riprendersi il terzo posto in graduatoria, la possibile qualificazione in Coppa Italia, il desiderio di riscatto dopo il passivo di Mantova, l’imbattibilità casalinga da conservare, il ritorno da avversario di Alessandro Graziani. Nessun dubbio: i motivi di interesse per la prossima sfida del campionato di Serie A3 Credem sono innumerevoli. Domani (domenica 17 dicembre, ore 18), il palasport la Spes Arena sarà il teatro di uno scontro più che diretto: quello tra i padroni di casa del Belluno Volley, quarti a 19 punti, e la Pallavolo La Bollente. Ovvero, la Negrini Cte Acqui Terme, terza a quota 20.
    RISVOLTI DI COPPA – «Ci sono in palio punti piuttosto pesanti, all’interno di una partita tutta da giocare – argomenta coach Gian Luca Colussi -. E che noi dovremo affrontare con quel coraggio che un po’ ci è mancato a Mantova. Sia chiaro, non è una finale e tantomeno una gara da “dentro o fuori”, nel senso che non definirà le sorti dell’intera stagione. Ma è indubbio che la posta in palio abbia una certa importanza». Ce l’ha, pure alla luce dei risvolti legati alla Coppa Italia: «Ci tengo un sacco alla qualificazione, sarebbe un super traguardo. Tuttavia, anche se non ci fosse in ballo un posto per la competizione parallela al campionato, i punti avrebbero ugualmente un valore di rilievo. E la gara andrebbe giocata al massimo».  
    PROFESSIONISTA – Per la prima volta, Graziani varcherà le porte della Spes Arena con un’altra maglia: «Alessandro si è sempre comportato da professionista – lo elogia Colussi -. Non ha mai mancato un allenamento e ha sempre dato tutto. Ho un ottimo ricordo del giocatore. E di un ragazzo che ama profondamente la pallavolo. Mi fa molto piacere incontrarlo di nuovo». 
    TUTTO APERTO – In termini di obiettivi e di possibili piazzamenti, il coach non intende mettere dei paletti. Non in questo momento dell’annata, per lo meno: «È ancora tutto aperto, anche nelle posizioni di testa. La stagione è lunga e c’è sempre il fattore legato all’imprevedibilità: fattore che ci ha coinvolti in prima persona ancor prima che iniziasse il campionato, in seguito all’infortunio di Alex Reyes. Vedo un girone equilibrato, in cui ogni partita va giocata fino in fondo: vale per chiunque, pure per le prime due. Mantova e San Donà, nel ritorno, avranno diversi scontri diretti in trasferta. La seconda metà di stagione premierà solo chi sarà più continuo».
    ARBITRI – Gli arbitri designati per il confronto sono Michele Marotta di Prato e Simone Fontini di Aprilia. È aperta la prevendita dei biglietti: per acquistare un tagliando, è attivo il sito www.drlvolleyteam.it. La sfida, come di consueto, verrà trasmessa anche sul canale YouTube della Legavolley.  LEGGI TUTTO

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    Belluno, ecco Acqui Terme: dal grande ex al cambio di allenatore

    La Negrini Cte Acqui Terme è il prossimo ostacolo sulla strada dei Belluno Volley. Ed è, soprattutto, una delle grandi rivelazioni del campionato di Serie A3 Credem Banca. Pur essendo neopromossa, la formazione piemontese veleggia nell’alta classifica. Basti pensare che, a due gare dal termine dell’andata, si trova da sola al terzo posto, con 7 vittorie e 3 sconfitte: lo stesso bilancio dei rinoceronti, che però hanno un punto in meno rispetto ad Alessandro Graziani e compagni. 
    Graziani? Sì, proprio lui: domenica 17 (ore 18), il grande ex torna alla Spes Arena, dopo aver vissuto due stagioni di alto profilo in maglia bellunese. Lo schiacciatore originario di Genova, infatti, ha salutato la scorsa primavera le Dolomiti, lasciando di sé uno splendido ricordo, certificato da 52 gettoni di presenza, 643 punti, 63 ace e 40 muri. Rimanendo in tema di individualità di rilievo, la Negrini vanta un atleta del calibro di Matteo Martino: classe 1987, ha attaccato per squadroni di massima serie come Modena, Milano e Macerata. E vissuto diverse esperienze all’estero: dalla Francia alla Russia, passando per l’Arabia Saudita e la Cina. In banda, attenzione pure a Davide Cester (fratello di Enrico, campione d’Europa nel 2019 con Civitanova), mentre dalla cabina di regia agisce Mirko Baratti (tre annate in A2 a Cantù). Ben assortita, inoltre, è la coppia di centrali, formata da Emilio Perassolo (debuttante in A3). E Davide Esposito: 203 centimetri d’altezza, è reduce da una prestazione, a Bologna, in cui ha messo a segno 15 punti con un clamoroso 79 per cento in attacco (11 su 14), mentre il libero è il solido Luca Martina, sbocciato nel Parella Torino. 
    Insomma, il rendimento di Acqui Terme sta andando al di là di ogni aspettativa. Ma, in settimana, ha rassegnato le dimissioni la guida tecnica Mauro Rizzo: il nuovo allenatore è Emanuele Negro. «Affronteremo una squadra che ha un potenziale importante – è il commento dell’assistente tecnico bellunese, Roberto Malaguti – e ha dimostrato di essere imprevedibile. Per strappare un risultato positivo, dovremo dare il meglio di noi stessi. E limitare al massimo gli errori».  LEGGI TUTTO

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    Volata finale per la Coppa Italia: sgomita anche Belluno

    La sfida tra Belluno Volley e Negrini Cte Acqui Terme non mette in palio solo tre punti, ma una buona fetta di qualificazione alla prossima Coppa Italia. 
    La competizione parallela al campionato di Serie A3 Credem Banca, infatti, abbraccia le prime quattro squadre del raggruppamento bianco (quello in cui compaiono i rinoceronti) e le prime quattro del blu (del Centro e Sud Italia). Le quali daranno vita ai quarti di finale, in calendario mercoledì 10 gennaio 2024: quarti che sfoceranno in una sfida secca, da disputare in casa della miglior classificata, dopo il giro di boa della regular season. Le vincenti si incroceranno poi in semifinale. 
    Com’è, allora, il quadro della situazione? Se il girone d’andata dovesse finire adesso, i bellunesi approderebbero al tabellone di coppa e incrocerebbero subito la capolista Gabbiano Mantova, da affrontare in trasferta. Ma mancano ancora due gare prima di completare l’andata. E tutto può ancora succedere. Anche perché le differenze in graduatoria sono minime. A questo proposito, con Mantova e San Donà già sicure di un posto al sole, i sestetti in lotta per qualificarsi sono quattro: Acqui Terme (terza a quota 20), il gruppo di Gian Luca Colussi, Monge Gerbaudo Savigliano (entrambi a 19 punti) e Cus Cagliari, sesto a 18.
    Insomma, non è necessario essere esperti di statistica per capire che lo scontro diretto di domenica, alla Spes Arena, rappresenta uno snodo cruciale in chiave Coppa Italia. Sì, la coppa: i bellunesi l’hanno già giocata nel 2022, quando però “l’invito” era esteso a sedici compagini (otto per raggruppamento). E ora vogliono il bis.  LEGGI TUTTO

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    Orto verso il giro di boa: «Non possiamo più sbagliare»

    Due giornate al giro di boa. E ultima gara casalinga del 2023 all’orizzonte: il Belluno Volley si gioca molto, nello scorcio conclusivo dell’anno solare. Perché c’è una zona podio da riprendere. Un treno di testa da non lasciar scappare. E, soprattutto, una qualificazione in Coppa Italia da centrare. In questo senso, un crocevia importante è quello di domenica 17 dicembre (ore 18), quando alla Spes Arena approderà la Negrini Cte Acqui Terme, attualmente terza. 
    PUNTO A PUNTO – Ma prima di concentrarsi sullo scontro diretto, il libero Simone Orto riavvolge il nastro allo scorso fine settimana. E al big match, perso in tre set con la capolista Gabbiano: «A Mantova ci è mancata la grinta che abbiamo dimostrato, sotto di due parziali, sia in Piemonte, sia a Sarroch. In realtà, siamo partiti bene, però poi abbiamo accumulato troppi errori in vari fondamentali: dovevamo essere più precisi in alcuni frangenti della sfida. Eppure, anche se non abbiamo espresso la nostra miglior pallavolo, ogni set si è sviluppato sul binario dell’equilibrio, punto a punto. E magari, con qualche episodio a nostro favore, la gara sarebbe cambiata. Sono sicuro che la sconfitta ci farà maturare e capire quali errori non possiamo più commettere in futuro». 
    VETTA – I rinoceronti, in quarta posizione, vedono la vetta lontana dieci lunghezze: «Ma non credo che il primo posto sia irraggiungibile. In fondo, non siamo neppure a metà campionato, anche se ora non possiamo più sbagliare. Non sarà facile, ma dobbiamo mettercela tutta per arrivare il più in alto possibile». 
    SCONTRO DIRETTO – Il prossimo confronto con Acqui Terme ha un peso specifico considerevole: «Ci aspetta una vera battaglia sotto rete contro una grande squadra e con ottime individualità – riprende il libero -. In più, è uno scontro diretto importantissimo per la Coppa Italia: dovremo entrare in campo consapevoli che sarà una partita difficile e magari lunga. La dovremo interpretare come abbiamo fatto finora, davanti ai nostri tifosi: la Spes Arena è un valore aggiunto».  
    IMPATTO – Il diciannovenne, originario di Catania, traccia un primo bilancio della sua esperienza ai piedi delle Dolomiti: «Sono abbastanza contento. All’inizio forse ho sofferto l’impatto con il campionato e faticato in qualche partita. Ma ora, piano piano, mi sento sempre più sicuro e sono felice delle ultime prestazioni. Tuttavia, posso dare molto di più e lavorerò duramente in palestra per dimostrarlo. Sì, la scelta di Belluno si è rivelata una buona occasione per maturare esperienza e crescere. E il fatto di avere obiettivi ambiziosi rappresenta uno stimolo in più per migliorare». Infine, l’invito al pubblico in vista di domenica: «Raggiungete numerosi il palazzetto. Abbiamo bisogno del calore del pubblico per affrontare questa sfida». LEGGI TUTTO

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    Da Re e il post Mantova: «Una sconfitta su cui riflettere»

    Foto di di Stefano Saccani
    Niente da fare: il Gabbiano Mantova presta fede alla sua denominazione e vola alla conquista del successo, oltre che del primato in classifica, mentre il Belluno Volley rimedia il terzo stop stagionale. Ed è ora quarto in graduatoria.
    A leggere il risultato del big match, andato in scena al palasport intitolato a Marco Sguaitzer (3-0 per i padroni di casa), verrebbe da pensare a una sfida a senso unico, in cui la capolista ha dominato. In realtà, non è stato così: basti pensare che due round sono andati in archivio col punteggio di 26-24. E nel terzo atto i rinoceronti hanno avuto pure una palla utile ad allungare l’incontro.
    In ogni caso, la sostanza non cambia. E il direttore generale, Franco Da Re, non nasconde la sua amarezza: «Dopo aver giocato una serie di buone gare, quella di Mantova è stata una prestazione deludente. È vero che ogni set ci è sfuggito per pochi punti, ma è altrettanto vero che non abbiamo mai dato l’impressione di poter svoltare».
    Nelle fasi cruciali, alcune sbavature nella metà campo dolomitica si sono rivelate decisive: «In generale abbiamo faticato, siamo stati imprecisi in troppi fondamentali. Da salvare, però, c’è la ricezione: un fondamentale ben interpretato, nonostante avessimo di fronte una squadra molto efficace al servizio».
    Da Re va dritto al punto: «Dobbiamo riflettere su questa sconfitta perché eravamo lì. Bastava poco per riuscire a spuntarla. Sappiamo dov’è il problema: ora dobbiamo capire come andare a risolverlo». Nel frattempo, il Belluno Volley riprenderà la preparazione in vista di un altro scontro diretto: perché domenica 17 (ore 18), approda alla Spes Arena la Negrini Cte Acqui Terme, attualmente terza a e +1 sui rinoceronti. LEGGI TUTTO

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    La capolista spezza la striscia positiva dei rinoceronti

    Foto di di Stefano Saccani
    Tre set sul filo, di cui due chiusi ai vantaggi. Eppure, alla fine, il Belluno Volley si ritrova con un pugno di mosche in mano. A Mantova, i padroni di casa impongono il fattore campo, proteggono la loro imbattibilità stagionale. E, soprattutto, volano in testa alla graduatoria. Sì, il Gabbiano si conferma una corazzata. E il rammarico, in casa dolomitica, è ancor più marcato per il fatto che i ragazzi di Gian Luca Colussi hanno giocato per ampi tratti alla pari. Anche se è mancato qualcosa nei momenti topici del match. O meglio, nei finali di ognuno dei tre parziali. Vero, non è un dettaglio irrilevante, ma il gap di 10 punti in classifica, tra le due formazioni, non è stato rispecchiato da un confronto in cui ha regnato a lungo l’equilibrio. Il passivo in Lombardia spezza così una striscia di cinque vittorie e fa scivolare i bellunesi dalla zona podio: il terzo gradino è ora di proprietà di Acqui Terme, che i biancoblù affronteranno domenica prossima alla Spes Arena.
    SET-BALL – Tornando al confronto di Mantova, un ace di Bucko ha il merito di cucire il primo strappo dei virgiliani e di perfezionare l’aggancio a quota 17. A quel punto, però, il Gabbiano stampa un parziale di 4-0, chiuso da un ace di Martinelli. E Parolari mura per il 23-19. Sipario in anticipo? Certo che no: perché un turno al servizio di Bisi riporta i bellunesi a contatto, sul 23 pari. Schiro annulla agli avversari il set-ball numero uno. Ma non il numero 2: a chiudere i conti è l’ex Novello con un ace.
    LEITMOTIV – I dettagli fanno la differenza: è il leitmotiv della serata. E vale pure per un secondo round in cui l’approccio è rivedibile (svantaggio di 10-7), ma la reazione non si fa attendere. E sfocia nel sorpasso: 15-14. Solo che Novello firma il servizio vincente e il contrattacco del nuovo allungo (21-19), Mozzato manda il pallone out del 24-21. E Parolari scrive la parola “fine” al secondo capitolo.
    RIMONTA MANCATA – Con le spalle al muro, il Belluno Volley ha già dimostrato a più riprese di dare il meglio di sé. E di avere gli strumenti per orchestrare la rimonta. Ma non è questo il caso, anche se l’interpretazione del parziale è tutt’altro che negativa. Bucko contribuisce a rimediare al break di svantaggio (19-17), mentre Antonaci inchioda il muro del 24-23: è la prima palla set. Sarà pure l’ultima, visto che Novello, un muro di Parolari e un attacco fuori di Bisi, con palla ampiamente staccata da rete, permettono al Gabbiano di spiccare il volo insieme ai tre punti.
    IL PENSIERO DEL COACH – «La nostra non è stata una prestazione brillante – analizza coach Gian Luca Colussi -. Abbiamo faticato in battuta, così come in attacco: un fondamentale in cui il numero degli errori si è rivelato troppo alto. In compenso, abbiamo tenuto in ricezione contro ottimi battitori. Diamo i giusti meriti agli avversari, ma noi dovevamo essere più smaliziati, coraggiosi e, in alcuni frangenti, più lucidi».

    GABBIANO MANTOVA-BELLUNO VOLLEY 3-0
    PARZIALI: 26-24, 25-21, 26-24.
    GABBIANO MANTOVA: Miselli 5, Parolari 12, Novello 16, Yordanv 9, Tauletta 4, Martinelli 3; Catellani (L), Sommavilla (L), Scaltriti, Depalma. N.e. Ferrari, Zanini, Gola, Massafeli. Allenatore: S. Serafini.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 3, Bisi 16, Schiro 6, Bucko 7, Mozzato 8, Antonaci 5; Orto (L), G. Martinez, I. Martinez. N.e. Stufano, S. Guolla, F. Guolla, De Col, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Giovanni Marigliano di Torino e Fabrizio Giulietti di Perugia.
    NOTE. Durata set: 31’, 25’, 31’; totale: 1h27’. Mantova: battute sbagliate 13, vincenti 3, muri 10. Belluno: b.s. 17, v. 5, m. 6. LEGGI TUTTO

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    La capolista spezza la striscia positiva dei rinoceronti

    Foto di di Stefano Saccani
    Tre set sul filo, di cui due chiusi ai vantaggi. Eppure, alla fine, il Belluno Volley si ritrova con un pugno di mosche in mano. A Mantova, i padroni di casa impongono il fattore campo, proteggono la loro imbattibilità stagionale. E, soprattutto, volano in testa alla graduatoria. Sì, il Gabbiano si conferma una corazzata. E il rammarico, in casa dolomitica, è ancor più marcato per il fatto che i ragazzi di Gian Luca Colussi hanno giocato per ampi tratti alla pari. Anche se è mancato qualcosa nei momenti topici del match. O meglio, nei finali di ognuno dei tre parziali. Vero, non è un dettaglio irrilevante, ma il gap di 10 punti in classifica, tra le due formazioni, non è stato rispecchiato da un confronto in cui ha regnato a lungo l’equilibrio. Il passivo in Lombardia spezza così una striscia di cinque vittorie e fa scivolare i bellunesi dalla zona podio: il terzo gradino è ora di proprietà di Acqui Terme, che i biancoblù affronteranno domenica prossima alla Spes Arena.
    SET-BALL – Tornando al confronto di Mantova, un ace di Bucko ha il merito di cucire il primo strappo dei virgiliani e di perfezionare l’aggancio a quota 17. A quel punto, però, il Gabbiano stampa un parziale di 4-0, chiuso da un ace di Martinelli. E Parolari mura per il 23-19. Sipario in anticipo? Certo che no: perché un turno al servizio di Bisi riporta i bellunesi a contatto, sul 23 pari. Schiro annulla agli avversari il set-ball numero uno. Ma non il numero 2: a chiudere i conti è l’ex Novello con un ace.
    LEITMOTIV – I dettagli fanno la differenza: è il leitmotiv della serata. E vale pure per un secondo round in cui l’approccio è rivedibile (svantaggio di 10-7), ma la reazione non si fa attendere. E sfocia nel sorpasso: 15-14. Solo che Novello firma il servizio vincente e il contrattacco del nuovo allungo (21-19), Mozzato manda il pallone out del 24-21. E Parolari scrive la parola “fine” al secondo capitolo.
    RIMONTA MANCATA – Con le spalle al muro, il Belluno Volley ha già dimostrato a più riprese di dare il meglio di sé. E di avere gli strumenti per orchestrare la rimonta. Ma non è questo il caso, anche se l’interpretazione del parziale è tutt’altro che negativa. Bucko contribuisce a rimediare al break di svantaggio (19-17), mentre Antonaci inchioda il muro del 24-23: è la prima palla set. Sarà pure l’ultima, visto che Novello, un muro di Parolari e un attacco fuori di Bisi, con palla ampiamente staccata da rete, permettono al Gabbiano di spiccare il volo insieme ai tre punti.
    IL PENSIERO DEL COACH – «La nostra non è stata una prestazione brillante – analizza coach Gian Luca Colussi -. Abbiamo faticato in battuta, così come in attacco: un fondamentale in cui il numero degli errori si è rivelato troppo alto. In compenso, abbiamo tenuto in ricezione contro ottimi battitori. Diamo i giusti meriti agli avversari, ma noi dovevamo essere più smaliziati, coraggiosi e, in alcuni frangenti, più lucidi».

    GABBIANO MANTOVA-BELLUNO VOLLEY 3-0
    PARZIALI: 26-24, 25-21, 26-24.
    GABBIANO MANTOVA: Miselli 5, Parolari 12, Novello 16, Yordanv 9, Tauletta 4, Martinelli 3; Catellani (L), Sommavilla (L), Scaltriti, Depalma. N.e. Ferrari, Zanini, Gola, Massafeli. Allenatore: S. Serafini.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 3, Bisi 16, Schiro 6, Bucko 7, Mozzato 8, Antonaci 5; Orto (L), G. Martinez, I. Martinez. N.e. Stufano, S. Guolla, F. Guolla, De Col, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Giovanni Marigliano di Torino e Fabrizio Giulietti di Perugia.
    NOTE. Durata set: 31’, 25’, 31’; totale: 1h27’. Mantova: battute sbagliate 13, vincenti 3, muri 10. Belluno: b.s. 17, v. 5, m. 6. LEGGI TUTTO

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    Gabbiano contro rinoceronti: sfida ad alta quota a Mantova

    Mantova è in pianura. Eppure, quella di domani (domenica 10 dicembre, ore 17) sarà una sfida ad alta quota. Da una parte, i padroni di casa del Gabbiano Mantova, seconda forza del campionato di Serie A3 Credem Banca e ancora imbattuta in questa stagione. Dall’altra, il Belluno Volley, attualmente terzo e in striscia positiva da cinque turni. Tra le due contendenti, c’è un gap di 7 lunghezze, che i rinoceronti puntano a limare in uno scontro diretto ricco di significati e suggestioni.
    OGNI MEZZO – Per inquadrare il confronto, parola alla regia. Ovvero, a Filippo Maccabruni: «Mi aspetto una gara complicata, forse la più difficile da inizio stagione. I nostri avversari vantano un sistema di gioco particolare e sono bravi un po’ in tutto. Non a caso, hanno perso il primo punto solo giovedì scorso, a Motta. Serie B compresa, sono riusciti a vincere una cinquantina di partite di fila, in regular season. E i numeri, che non mentono mai, dimostrano lo spessore di Mantova. Noi, dal canto nostro, dovremo essere molto aggressivi, concentrati e utilizzare ogni mezzo possibile per portare a casa il maggior numero di punti». Marco Novello, il grande ex, ora attacca per i virgiliani: «Mi farà un effetto strano vederlo attaccare dall’altra parte della rete e non servirlo – sorride “Macca” -. Al di là di tutto, è un grande piacere incontrare “Nove”». 
    ENERGIE – Nel turno infrasettimanale di giovedì scorso, il Gabbiano si è reso protagonista di una “maratona” da tre ore sotto rete: «Noi, però, affrontiamo una trasferta da 300 chilometri. Di conseguenza, se parliamo di energie, partiremo alla pari. E poi, di fronte a partite di questo tipo, i fattori esterni incidono poco. Non resta che entrare in campo con la determinazione giusta per condurre in porto un risultato positivo». Anche nel recente faccia a faccia con Bologna, il Belluno Volley ha confermato i progressi registrati nell’ultimo periodo: «Contro la Geetit ha fatto la differenza la nostra fase break. In più, il muro si è rivelato di alto livello, la battuta incisiva. E, in generale, abbiamo prestato grande attenzione ai vari aspetti della partita». 
    PALESTRA – Il mese abbondante, scandito da vittorie, non è certo frutto della divina provvidenza: «Stiamo crescendo prima di tutto negli allenamenti in palestra, dove poi si costruiscono i successi nelle gare di campionato. Inoltre, la rimonta avvenuta in Sardegna, a Sarroch, ha aumentato la fiducia e la sicurezza in noi stessi». Una sicurezza figlia anche della sapiente regia di Maccabruni: «Se sono soddisfatto a livello personale? Solo in parte. Potrei fare di più, ma i risultati stanno comunque arrivando. A soddisfarmi è soprattutto la squadra, che sta crescendo in maniera esponenziale». 
    INEDITO – La super sfida verrà trasmessa in diretta sul canale YouTube della Legavolley: ad arbitrarla saranno Antonio Giovanni Marigliano di Torino e Fabrizio Giulietti di Perugia. Non esistono precedenti fra le due compagini: il confronto in scena al palasport intitolato a Marco Sguaitzer è un inedito assoluto.  LEGGI TUTTO