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    L’infortunio a Reyes oscura il debutto stagionale

    È finita nell’unico modo in cui non sarebbe dovuta finire: con un serio infortunio, all’inizio del quarto set, che ha chiuso anzitempo il confronto. Sì, gara sospesa. Alla Spes Arena arriva l’ambulanza. E invece di imboccare la via dello spogliatoio, Alex Reyes ha preso la strada dell’ospedale San Martino, dove i medici, già in serata, gli hanno ridotto una lussazione alla caviglia sinistra. L’atleta italo-cubano sarà sottoposto a ulteriori approfondimenti per escludere fratture. Che sfortuna: Reyes e i rinoceronti stavano esprimendo un volley scintillante. E il piacere di giocare nello stesso gruppo, con la stessa maglia, traspariva in maniera evidente. Prima che calasse il gelo su pubblico, compagni e anche avversari. Fatale, per Reyes, una caduta sotto rete, con il piede che, dopo un balzo prodigioso, è atterrato in un punto critico.
    Per quanto riguarda lo sviluppo del match, il Belluno Volley ha imposto la categoria di differenza, e, di fronte a un Povegliano che a partire da ottobre si misurerà sui parquet di serie B, si è aggiudicato tutti e tre i set disputati. Al di là del punteggio, i rinoceronti hanno seminato una serie di indizi che stimolano la curiosità dell’ambiente in chiave futura: da un servizio in grado di mettere a ferro e fuoco la ricezione avversaria (quattro le battute vincenti di Bucko, tre delle quali stampate in rapida sequenza nel set iniziale), a un attacco a tratti inarrestabile: in questo senso, Bisi ha celebrato i gradi da capitano con una prova da 16 punti, 2 muri e il 61 per cento in attacco. Da applausi. In generale, ogni volta in cui i padroni di casa hanno alzato i giri del motore, sono riusciti a costruire un consistente vantaggio. E a regalare sprazzi di ottima pallavolo, ai tanti appassionati che hanno raggiunto la Spes Arena in un soleggiato pomeriggio di metà settembre.
    Guardando oltre, il prossimo impegno è in calendario sabato 23, a San Donà, contro un avversario che i bellunesi affronteranno pure in campionato: il Volley Team Club.

    BELLUNO VOLLEY-GS POVEGLIANO VOLLEY 3-0
    PARZIALI: 25-13, 25-16, 25-12.
    BELLUNO VOLLEY: Maccabruni 1, Bisi 16, Schiro 5, Bucko 10, Antonaci 2, Stufano 3; Orto (L), Reyes 3, De Col 2, Mozzato 5, I. Martinez, G. Martinez 3, Guolla. Allenatore: G. Colussi.
    GS POVEGLIANO VOLLEY: Antonello 1, Penna (L), Gionchetti (L), Tessari, Cietto, De Vido, Caoduro, Sanson, Bonisiol 3, Guerriero, Cadamuro 3, Ferro 6, Monari 7, Paganin 3, Boz 5.
    NOTE. Durata set 20’, 21’, 20’; totale 1h01’. Belluno: battute sbagliate 9, vincenti 5, muri 6. Povegliano: b.s. 12, v. 0, m. 1. LEGGI TUTTO

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    Il primo banco di prova è col Povegliano: «Impariamo a conoscerci»

    Quattro settimane scandite da sudore, fatica, impegno. Insomma, da allenamenti interpretati al massimo. E ora è giunto il momento delle prime, seppur abbozzate risposte, in merito all’attività condotta in palestra. Ma sarà anche l’occasione, per il pubblico, di vedere all’opera i nuovi rinoceronti. Domani (sabato 16 settembre), alle ore 17, la Spes Arena farà da teatro al confronto che dà il “la” alla stagione del Belluno Volley: i ragazzi di Gian Luca Colussi se la vedranno con un avversario di serie B come il Gs Povegliano degli ex. Tre in particolare: Alex Paganin, Alberto Gionchetti e Marco Boz.
    GRANDE LAVORO – «Sembrerà scontato, ma mi aspetto di vedere un po’ di pallavolo – argomenta il coach -. In questo periodo abbiamo svolto un’ampia mole di lavoro dal punto di vista fisico, mentre negli ultimi giorni ci siamo concentrati maggiormente sugli aspetti tecnico-tattici. E abbiamo impostato qualche partitella sei contro sei. Di conseguenza, nel primo banco di prova, dovremo cercare soprattutto di conoscerci».
    ROTAZIONE – È prevista una rotazione di tutti i giocatori: «Così anche noi dello staff potremo valutare come si comporterà ogni singolo atleta in un match, per quanto amichevole. È fondamentale approfondire la conoscenza attraverso la comunicazione: sul parquet avremo bisogno di feedback e di dialogare, in modo da chiarire quegli aspetti che, ora come ora, vanno inevitabilmente approfonditi».
    FASE DELICATA – Il primo mese in palestra è ormai in procinto di essere archiviato: «Il bilancio è di sicuro positivo. E il lavoro impostato con il preparatore atletico, Sergio Sartori, è stato rilevante: questa è una fase un po’ delicata, nel senso che più di qualcuno era fermo da diversi mesi e la ripresa non poteva non essere graduale. Toccando ferro, non si sono verificati incidenti di percorso e tutti sono riusciti a seguire questo cammino iniziale».
    SERVE TEMPO – La squadra è ambiziosa, nessuno lo ha mai nascosto. L’importante, però, è non avere fretta: «Il gruppo si sta amalgamando, poi è ovvio che ognuno ha le sue caratteristiche e la sua personalità – conclude Colussi -. Quindi c’è bisogno di tempo per conoscerci, capirci, a volte pure per scontrarci. Perché siamo in quattordici e, durante la stagione, è normale che emergano delle visioni differenti. Ma, come ho detto ai ragazzi, quando e se capiterà ci si guarda in faccia e ci si chiarisce. In ogni caso, lo ripeto, tutto sta procedendo al meglio: ho la fortuna di lavorare con degli atleti intelligenti». LEGGI TUTTO

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    Nacho Martinez «Con questi attaccanti palleggiare è un divertimento»

    “Sapessi com’è strano sentirsi innamorati…”. A Milano, secondo un successo musicale degli anni Sessanta. Ma, portando il celebre motivo nella più stretta attualità, ecco che Milano lascia il posto a Belluno. Perché in effetti è davvero strano, per Ignacio Martinez, ritrovarsi “innamorato” a Belluno: a distanza di sei anni dall’ultima volta in cui ha vestito la maglia dei rinoceronti.
    IN UNGHERIA – Cinque lustri e due categorie più su (dall’allora serie C alla A3 di adesso), ecco che il percorso di vita – umana e sportiva – ha riportato fra le Dolomiti un ragazzo assetato di conoscenze e di curiosità. Non a caso, ha vissuto un’esperienza in Ungheria, al Kaposvari Roplabda, ed è passato pure per la Liguria, a La Spezia, prima di tornare in Veneto: a Montecchio Maggiore. E ora al Belluno Volley. “Sapessi com’è strano”. O forse no, strano non lo è affatto: è solo un ritorno nella sua seconda casa.
    ALLA GRANDE – «La stagione è iniziata alla grande – afferma il venticinquenne alzatore, nato in Argentina -. Stiamo lavorando tantissimo e bene: sia in sala pesi, sia sul parquet, a livello tecnico». “Nacho” condivide la cabina di regia con Filippo Maccabruni: «Ci stiamo aiutando a vicenda. Tutto procede per il meglio». Da bomber Bisi al giovane Guolla, passando per Bucko, Schiro, Reyes e magari pure per il fratello Gonzalo, Martinez potrà “armare” le mani di un parco attaccanti di grande valore: «Avere così tanti atleti di qualità è un divertimento per noi palleggiatori. E il nostro margine di errore sarà più ampio. In questo modo, ci sentiamo sicuri ad alzare per i  compagni».
    “SCAPPA LA MANO” – Fra quattro giorni (sabato 16 settembre, ore 17, alla Spes Arena) è in calendario il primo test stagionale contro il Povegliano. Ma il gruppo, in realtà, è già in clima partita: «Il livello è alto. A volte, nelle sfide tra noi durante gli allenamenti, ci “scappa un po’ la mano” perché nessuno ci sta mai a perdere». Martinez non vede l’ora di mettersi in gioco: «Il mio compito è quello di farmi trovare sempre pronto. Darò il meglio di me in qualsiasi occasione. Sono dell’idea che, continuando a lavorare bene tutti i giorni, ognuno potrà offrire un buon contributo in vista del campionato».
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    Stefano Da Rold: «Puntiamo a riempire il palazzetto»

    Lo sguardo ad ampio raggio, una conoscenza della materia dettata pure dal suo passato sotto rete. Ma soprattutto, la capacità di pianificare, organizzare, di “tenere assieme” le innumerevoli componenti che caratterizzano una società di Serie A3: Stefano Da Rold non è solo il vice presidente del Belluno Volley. È molto di più. Anche perché è sempre vicino alla squadra, alla quale infonde sorrisi, incoraggiamenti e qualche consiglio. In più, la capacità di sdrammatizzare, pur all’interno di confini rigorosi e professionali, lo rende una delle figure di riferimento tra gli atleti.
    POSITIVITÀ – «Si respira un nuovo entusiasmo – afferma il vice presidente – anche grazie a giocatori con qualità ed esperienza. Come il polacco Bucko, l’opposto Bisi e un Alex Reyes sempre scatenato. Al momento registro solo cose positive: siamo sulla strada giusta». Da Rold distribuisce le responsabilità: «I ragazzi che erano con noi negli anni precedenti si sono ben amalgamati ed è anche grazie a loro che possiamo ambire a un miglioramento».
    NULLA LASCIATO AL CASO – Nel frattempo, la preparazione prosegue a ritmo serrato: «Ed è un bene che sia così perché le partite della domenica si vincono solo attraverso allenamenti condotti nel migliore dei modi, durante la settimana». La società è sempre più strutturata. E lo staff tecnico, ampio e di livello: «Ora c’è un’organizzazione capillare, nulla viene lasciato al caso. Ci saranno di sicuro delle giornate in cui non ci esprimeremo al top, ma rimango fiducioso. E convinto che il Belluno Volley sarà competitivo».
    COINVOLGIMENTO – Stefano Da Rold tiene in maniera particolare al coinvolgimento del territorio: «Come società, puntiamo prima di tutto a portare il maggior numero di persone al palazzetto. Ci piacerebbe vedere una Spes Arena sempre piena. E creare entusiasmo attorno a noi. A quel punto, anche i giocatori verrebbero positivamente influenzati». Il primo test del pre-campionato è in calendario fra una settimana esatta (sabato 16 settembre, ore 17) contro il Povegliano: «Sarà un’annata piena di novità e di soddisfazioni sportive. Non dico che vinceremo sicuramente il campionato, e tantomeno che lo perderemo. Dico, però, che in ogni gara daremo il massimo per arrivare in alto».
    PROSPETTIVE AZZURRE – Una spinta di rilievo all’intero panorama pallavolistico la potrebbe dare l’Italia di Fefè De Giorgi, impegnata negli Europei: «È una locomotiva che traina tutto il movimento. Molti giocatori delle serie inferiori vedono negli azzurri dei veri e propri esempi e vorrebbero diventare come loro. Abbiamo la fortuna di avere una Nazionale forte, seguitissima dal vivo e a livello mediatico. Negli ultimi giorni sono emerse polemiche in ambito femminile, ma va bene ugualmente. Più si parla di volley, meglio è». LEGGI TUTTO

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    Stufano: «Siamo chiamati a crescere anche individualmente»

    Pugliese d’origine, dolomitico di adozione: Alessandro Stufano è uno dei cinque confermati nel rinnovatissimo organico del Belluno Volley. Già, Belluno: ormai la sua seconda casa. «Mi piace molto questo ambiente, fin da subito mi sono trovato a mio agio – conferma il centrale -. Di conseguenza, sono felice di proseguire il percorso pallavolistico alla Spes Arena. Magari in piccola percentuale, ma mi sento pure un po’ bellunese».
    INTESA CON “MACCA” – Arrivato la scorsa stagione dal campionato di serie B, e nello specifico da Gioia del Colle, il ventenne centrale ha subito conquistato tutti e scalato le gerarchie, facendo leva sul suo desiderio di migliorarsi costantemente e di non mollare mai: in allenamento, così come in partita. In più, oltre a farsi sentire a muro, ha trovato ben presto una grande intesa con Maccabruni. E in attacco si è rivelato spesso un fattore: «Ora abbiamo il compito di dare il meglio e questo porterà ognuno di noi a crescere anche dal punto di vista individuale».
    QUATTRO POTENZIALI TITOLARI – La batteria dei centrali è ampia e di qualità: «Siamo in quattro e possiamo giocare tutti. Come vivo una simile situazione? Con tranquillità, a me non resta che spingere al massimo. E comunque il campionato a lungo: ci sarà chi avrà più o meno spazio, a seconda del momento. La competizione interna, inoltre, aiuta ad allenarsi nel migliore dei modi».
    DIALETTO – Al centro spicca un altro pugliese: Piergiorgio Antonaci. «Però non parliamo in dialetto – sorride Stufano – perché lui è di Lecce, io di Bari. E ci sono sfumature differenti. Al di là delle battute, con Piergiorgio mi trovo benissimo: c’è un bel feeling, così come con tutti i compagni di squadra. Avere un conterraneo in gruppo è davvero un piacere. E mi fa sentire più a casa». In attesa dell’esordio in campionato (il 15 ottobre con il Cus Cagliari), i rinoceronti alzano i giri del motore. E continuano a lavorare sodo, sotto le volte della Spes Arena: «Spero che riusciremo a divertirci – conclude Stufano – e a toglierci qualche soddisfazione». LEGGI TUTTO

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    Garanzia Reyes: «Belluno, ti porto tutto il mio entusiasmo»

    Se in una squadra ci dovesse essere carenza di entusiasmo, carica emotiva e agonistica, nessun problema. È sufficiente citofonare a “casa Reyes”. A quel punto, aprirà un ragazzo riccioluto, con un sorriso abbagliante e un’allegria contagiosa. E allora, ecco che quel contenitore di positività verrà ampiamente colmato. Anzi, è destinato a tracimare. Perché con Hector Alexey Reyes Leon, il Belluno Volley non ha ingaggiato solo un ottimo schiacciatore, ma un generatore automatico di allegria e serenità.
    AMBIENTE PREPARATO – «Il primo impatto è stato indubbiamente positivo – afferma il ventitreenne nato a Cuba -. La società ha messo a disposizione tutto ciò che ci serviva e ha soddisfatto qualsiasi nostra necessità, anche al di fuori della Spes Arena. A proposito, in palestra ho trovato un ambiente attrezzato e preparatissimo: in primis, a livello di contenuti. Sergio Sartori, il nostro preparatore atletico, sta portando avanti un gran lavoro: stiamo bene e spingiamo parecchio».
    SUPPORTO – Alla voce “attaccanti di palla alta”, qualità e abbondanza si intrecciano: «Il gruppo è ampio e, di conseguenza, la panchina è lunga. Concorrenza? Ce n’è in ogni ruolo, ma è sana: siamo tutti amici, all’interno di un splendido collettivo. Ognuno deve essere felice di chi giocherà: non dobbiamo mai smettere di supportarci a vicenda». E poi una spinta arriverà dal “settimo atleta” sul parquet: «Il pubblico. Ho già sperimentato il calore della Spes Arena, da avversario».
    PAESAGGIO INCREDIBILE – Reyes è reduce da una buonissima annata alla WiMore Parma: «Sono contento di essere a Belluno, è una bella cittadina a cui non manca nulla. A cominciare dal centro, molto carino. E poi basta rivolgere lo sguardo verso l’alto per trovare un paesaggio incredibile, arricchito dalle montagne». Nel frattempo, è iniziata la terza settimana di preparazione. E si avvicina il primo test stagionale: sabato 16 (ore 17), all’Arena di Lambioi, contro il Povegliano di serie B: «In generale – conclude Reyes – garantisco il mio assoluto impegno, giocherò con entusiasmo a prescindere dall’andamento della partita. Ce la metterò tutta, sempre».
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    Schiro: «Poter contare su uno staff così ampio è fondamentale»

    Ha altezza (203 centimetri), qualità tecniche (e umane), oltre a un desiderio di migliorare e di mettersi in gioco difficilmente quantificabile. Se è vero che il Belluno Volley cercava un profilo di questo tipo, allora non ci sono dubbi: lo ha trovato in Andrea Schiro. La società ne era convinta quando lo ha scelto, e annunciato per primo, lo scorso mese di maggio. Ma ne ha avuto una dirompente conferma adesso che lo schiacciatore passato per Padova e Motta di Livenza ha messo piede sul parquet della Spes Arena.
    GRUPPO GIÀ AFFIATATO – Schiro e i rinoceronti vogliono andare lontano, anche se il percorso è appena partito: «Fin da subito – afferma l’atleta di Thiene, che fra otto giorni spegnerà 22 candeline – abbiamo iniziato a spingere, pur seguendo una certa gradualità. Ogni giorno incrementiamo i ritmi. Ciò che stiamo facendo durante il periodo preparazione servirà moltissimo più avanti». Andrea è uno dei tanti volti nuovi, in casa bellunese: «Siamo un gruppo già affiatato – prosegue -. Qui c’è il giusto mix tra giovani e atleti con maggior esperienza: ci si prende in giro al di fuori del contesto pallavolistico, mentre ci alleniamo a testa bassa e con serietà quando è il momento di fare sul serio. Sì, è davvero uno splendido collettivo. Così come l’ambiente: tranquillo, l’ideale per lavorare con profitto».
    SQUADRA OMBRA – Lo schiacciatore, che vanta un titolo di campione d’Europa con la Nazionale italiana Under 22, è rimasto particolarmente colpito dalla “squadra ombra” del Belluno Volley. Quella che, in partita, non scende sotto rete, ma fa sì che gli atleti possano esprimersi al meglio nelle sfide valevoli per i tre punti: «Lo staff è davvero ampio, sono molte le persone che ci seguono. E questo è un aspetto fondamentale». A tale proposito, oltre a coach Colussi, all’assistente Malaguti (il vice De Cecco arriverà dopo gli impegni con la Slovenia) e al preparatore atletico Sergio Sartori, sono presenze fisse, in palestra, il factotum Lorenzo Bianchet, il collaboratore Claudio Neri, il medico Marco Sommavilla, il fisioterapista Luca Gallina, il team manager Riccardo Zanolli e anche lo scoutman Francesco Gasperin. Con i vertici societari e dirigenziali impegnati a garantire un appoggio costante.
    PRESUPPOSTI – Nel frattempo, il primo test della stagione è in calendario sabato 16 settembre (ore 17, a Lambioi) contro il Povegliano di serie B. Ma Schiro sarebbe pronto a giocare anche domattina: «Darò tutto, mi sto impegnando al massimo come ognuno dei miei compagni. Il gruppo c’è, lo staff pure. E i presupposti per disputare una grande stagione non mancano di certo».
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    Orto: «Sono onorato di far parte di questo gruppo»

    Sarà anche una frase abusata e retorica, ma è proprio vero che chi trova un amico, trova un tesoro. E Simone Orto, quel tesoro ammantato di amicizia, lo ha trovato la scorsa stagione, quando dalla Sicilia si è trasferito a Ravenna: in Romagna, infatti, ha condiviso il parquet e lo spogliatoio con un compagno di squadra, diventato amico vero. Sì, un amico per il nuovo libero del Belluno Volley. E un patrimonio pallavolistico per l’Italia: il riferimento è ad Alessandro Bovolenta. Il figlio del grande e compianto Vigor, a soli 19 anni, sta giocando gli Europei in maglia azzurra. E si è preso il lusso di realizzare l’ultimo punto contro il Belgio, nel match d’esordio della massima rassegna continentale.
    CAMMINO DA STAR – «Alessandro è un amico stretto – afferma Orto, che di “Bovo” è coetaneo -. L’ho sentito e gli ho fatto i complimenti: in questo momento vive delle emozioni uniche. Sono felicissimo per lui. Spero possa proseguire il suo cammino “da star”. Fuori dal campo? È la persona più buona che abbia mai conosciuto: un ragazzo d’oro, premuroso e sempre gentile. Si merita tutte le soddisfazioni che sta ottenendo». 
    L’EREDITÀ DI GONZALO – Ma anche i rinoceronti hanno trovato un tesoro in Simone. Il quale, oltre ad avere doti tecniche di rilievo e un’innegabile solidità in ricezione, ha già conquistato tutti per l’educazione e la delicatezza con cui si è calato nell’ambiente dolomitico. «Mi sono trovato subito a mio agio con i nuovi compagni. Ed è molto bella pure la Spes Arena. In generale, l’impatto è stato davvero positivo, anche con Belluno: una città tranquilla». Da Gonzalo Martinez riceve la maglia di libero. E qualche prezioso consiglio: «Io e Gonzalo ci siamo confrontati fin dal primo giorno. Mi ha fatto capire quanto sia sentita da queste parti la pallavolo. E, in più, mi ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a cambiare ruolo: posso assicurare che da banda “spinge” parecchio».
    ONORATO – Secondo Orto, Belluno Volley ha tutte le carte in regola per sedersi ai tavoli nobili della Serie A3 Credem Banca: «Siamo un gruppo completo, giovane, ma con elementi d’esperienza. E qualità. Ancora non ci conosciamo a fondo, però sono contento di essere qui. E onorato di far parte di questo collettivo».

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