Antonaci e il 90 per cento in attacco: «Merito di Maccabruni»
Dieci palloni attaccati, nove spediti a terra, ma anche un ace, un muro. E “zero” errori. Le cifre, nella pallavolo, non sono tutto. Ma mai come in questo caso evidenziano una prestazione da fantascienza: il “barba” si è preso la scena. E, contro la Stadium Mirandola, ha dato vita a una gara ai limiti della perfezione. Nessun dubbio, Piergiorgio Antonaci è già entrato nel cuore dei tifosi dolomitici: «Il fattore campo è determinante – ha spiegato il centrale, nel post partita – e lo abbiamo fatto valere. È stato bello vedere una presenza così massiccia di pubblico, anche da parte degli ospiti. Ma la Spes Arena è la Spes Arena: ed è casa nostra».
ATTEGGIAMENTO – Il Belluno Volley riprende la strada già tracciata al debutto. E si lascia alle spalle il passaggio a vuoto di Pavia: «Vincere 3-0 non era scontato? Vero, perché Mirandola ha composto un organico di rilievo, ricco di nomi interessanti. A fare la differenza è stato il nostro atteggiamento. Non dobbiamo scendere in campo contratti, perché le cose le sappiamo mettere in pratica. E pure bene, specialmente se siamo in fiducia. L’importante era entrare in sintonia con questa mentalità, in modo tale da condurre il gioco».
INTESA – Al centro, i rinoceronti sono passati con assoluta regolarità. Per merito di un infallibile Antonaci, di Mozzato. E di Filippo Maccabruni in regia: «“Macca” è un palleggiatore a cui piace coinvolgere i centrali. L’intesa sta piano, piano migliorando. Sono super felice perché con lui mi trovo a meraviglia, ma questo è solo un punto di partenza».
E ORA IL DERBY – “Pingu”, come viene soprannominato il ventottenne di Galatina, è già proiettato al derby veneto di mercoledì 1 novembre (ore 18), contro il Personal Time San Donà di Piave. Ovvero, l’attuale capolista del girone bianco di Serie A3 Credem Banca: «Ci attende una sfida importante e il tempo per recuperare sarà ridotto. Tuttavia, abbiamo già stilato il programma giusto per arrivare pronti e preparati all’appuntamento, consapevoli di poter condurre in porto il risultato: senza pressione, ma con tanta voglia di fare e di vincere».
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