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    Sfida al Cus Cagliari: il girone di ritorno si apre in Sardegna

    Di nuovo sotto rete, anche a ridosso di San Silvestro. Smaltita la delusione per il passivo nel derby veneto con la Pallavolo Motta e per i tre stop in sequenza, il Belluno Volley è pronto a girare pagina. E a volare in Sardegna, dove aprirà il suo girone di ritorno. Perché domani (sabato 30 dicembre, ore 18), al Pala Pirastu di Cagliari, è in programma la sfida con il Cus, attuale quarta forza del campionato di Serie A3 Credem Banca. E fresca di qualificazione alla Coppa Italia. 
    A CACCIA DI RISCATTO – Sull’isola, capitan Fabio Bisi e compagni cercano riscatto. E intendono tornare a un successo che manca dallo scorso 7 dicembre: «Siamo reduci da una partita in cui è andato storto un po’ tutto. E non abbiamo interpretato bene alcun fondamentale. Sapevamo quanto fosse difficile l’impegno, ma non abbiamo mai dato l’impressione di poterci rialzare: nemmeno dal punto di vista caratteriale. Insomma, una gara da dimenticare. Guardiamo alla prossima». 
    ATTACCATI AL MATCH – L’opposto, a cui mancano 13 punti per arrivare a quota 3400 in A, non si scoraggia: «Ripartiamo dal lavoro in palestra. Non abbiamo a disposizione tanti allenamenti per preparare il confronto di Cagliari, ma in quelle poche sedute dovremo spingere al massimo. E arrivare in Sardegna con una mentalità ben diversa rispetto a quella messa in mostra a Motta: più combattiva e meno disfattista. Non sarà facile, ma dovremo sempre “stare lì”, rimanere attaccati al match. La trasferta è lunga e i nostri avversari potranno fare affidamento sul fattore campo. Tuttavia, non è il caso di soffermarci sulle difficoltà: siamo un’ottima squadra, ricca di giocatori forti. E dobbiamo esserne consapevoli». Il braccio di Bisi è ora “caricato” da Leonardo Ferrato, new entry in cabina di regia: «Noi attaccanti, per primi, abbiamo il compito di aiutare il nuovo palleggiatore, chiamato da subito a trovare l’intesa con tutto il collettivo». 
    VIETATO ABBATTERSI – Dopo aver archiviato la prima metà di campionato, è maturo il tempo per un primissimo bilancio: «La classifica parla chiaro, non siamo nella posizione in cui vorremmo essere – conclude capitan Bisi -. L’importante, però, è non abbattersi: abbiamo ancora parecchie partite da giocare. E proveremo a migliorare la situazione. A livello personale? Mi trovo molto bene a Belluno: con la città, la società, il gruppo, lo staff. Mancano solo i risultati, ma sono convinto che arriveranno presto: ora vanno stretti i denti. E a breve assaporeremo momenti più rosei. Sono fiducioso». 
    ARBITRI E DINTORNI – Arbitreranno la sfida Antonino Di Lorenzo di Palermo e Andrea Galteri di Perugia. Nell’unico precedente, andato in scena lo scorso 15 ottobre alla Spes Arena, la spuntarono i rinoceronti in tre set, grazie ai 13 punti di Bisi, agli 11 di Bucko e ai 10 (con due muri) di Mozzato.  LEGGI TUTTO

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    Ace in rapporto ai set: i rinoceronti sono terzi

    Dopo il passivo a Motta di Livenza, nel derby veneto di Santo Stefano, va in archivio il girone d’andata del campionato di Serie A3 Credem Banca. E se da un lato l’attuale sesto posto non può soddisfare l’ambiente del Belluno Volley, dall’altro ci si può consolare – almeno in parte – con un paio di voci statistiche degne di nota. 
    Sì, perché i rinoceronti sono terzi assoluti, nei due giorni di A3 (compreso quello blu, del Centro e Sud Italia), per servizi vincenti in rapporto ai set: 41 i parziali disputati e 61 gli ace, per una media di 1,49. Soltanto due formazioni sono riuscite a fare meglio: Mantova Top Team (1,79) e Montalbano Macerata (1,72). A pari merito con la squadra di Gian Luca Colussi c’è Savigliano: la media di 1,49 è la stessa. A livello individuale, invece, emergono due rinoceronti in top ten per numero totale di servizi punto: si tratta di Andrea Schiro e Fabio Bisi, entrambi a quota 18 ace. In rapporto ai set, è invece superiore la media di Schiro, che ha giocato sei parziali in meno rispetto al capitano. 
    In più, il Belluno Volley è diciassettesimo alla voce “attacchi vincenti per set” (12,15) e dodicesimo per muri: 94 in 11 gare. Non solo: in questa specifica graduatoria, il centrale Matteo Mozzato, a quota 30 “Monster Block”, è al nono posto.  LEGGI TUTTO

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    Terzo stop di fila per il Belluno Volley: il derby è di Motta

    L’incantesimo di Santo Stefano non si spezza: per il terzo anno consecutivo, il giorno successivo al Natale è tutt’altro che festivo. Anzi, è avaro di vittorie e di soddisfazioni per il Belluno Volley. Oltre a veder sfumare definitivamente la qualificazione alla prossima Coppa Italia, i rinoceronti rimediano la terza sconfitta di fila (il semaforo rosso era già scattato a Mantova e con Acqui Terme, alla Spes Arena). E non riescono a spremere punti neppure dal secondo derby stagionale: dopo lo stop a San Donà di Piave, matura un passivo anche a Motta di Livenza. E così, l’andata si chiude al sesto posto: un piazzamento che i bellunesi avranno il compito di migliorare in un girone di ritorno già alle porte. Perché sabato 30 si torna sotto rete: a Cagliari contro il Cus.
    A INTERMITTENZA – Motta aggredisce fin dalle prime battute. E, alla grande solidità in seconda linea, uniscono una fluidità di gioco che i bellunesi mettono in mostra solo a intermittenza. Tanto è vero che Mian, con un contrattacco, firma il primo allungo: 12-8. Nonostante un timido tentativo di rimonta dei rinoceronti, i padroni di casa scappano via in maniera progressiva. Anche perché i biancoblù faticano in attacco, nonostante un capitan Bisi semplicemente impeccabile: 5 palloni su 5 spediti a terra.
    ERRORI – Cambia il campo e cambia pure il copione. Almeno inizialmente, visto che Schiro con una “pipe” e Antonaci a muro ispirano il vantaggio (15-13), mentre Saibene spedisce fuori l’attacco del 17-14. Tuttavia, tre sanguinosi errori in sequenza nella metà campo dolomitica permettono ai biancoverdi di perfezionare l’aggancio e di mettere addirittura la freccia: in un amen, prende forma un parzialone di 11-4. La luce si spegne. E in maniera definitiva in un terzo round in cui Motta scappa subito sul 10-2: non c’è storia. I rinoceronti cedono sotto i colpi di un avversario in fiducia e alimentato da un palazzetto rovente. Coach Colussi pesca a piene mani dalla panchina, nel tentativo di invertire la rotta. Ma la sfida è irrimediabilmente segnata. Sotto l’albero dei “leoni” di Motta ci sono tre punti. Sotto quello dei bellunesi, un vuoto che dovrà presto essere colmato

    PALLAVOLO MOTTA-BELLUNO VOLLEY 3-0
    PARZIALI: 25-18, 25-21, 25-14.
    PALLAVOLO MOTTA: Saibene 9, Mazzotti 12, Catone 2, Mian 9, Luisetto 14, Arienti 3; Pirazzoli (L). D’Annunzio. N.e. Santi (L), Nardo, Murabito, Lazzaro, Bortolozzo, Mazzon. Allenatore: M. Marzola.
    BELLUNO VOLLEY: Ferrato 1, Bisi 14, Schiro 6, Bucko 3, Mozzato 2, Antonaci 3; Orto (L), G. Martinez 2, I. Martinez, De Col 1, Stufano. N.e. Guolla, Reyes, Fraccaro (L). Allenatore: G. Colussi.
    ARBITRI: Marta Mesiani di Bologna e Marco Laghi di Bagnacavallo (Ravenna).
    NOTE. Durata set: 25’, 30’, 23’; totale: 1h18’. Motta: battute sbagliate 14, vincenti 4, muri 8. Belluno: b.s. 12, v. 2, m. 4. LEGGI TUTTO

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    Schiro, emozioni da ex: «A Motta una sfida dal sapore speciale»

    No, quella in programma martedì 26, a Motta di Livenza, non può essere una gara come tante per Andrea Schiro. Perché, nella scora stagione, il ventiduenne schiacciatore di Schio ha vestito la maglia biancoverde dei “leoni” e messo a segno 104 punti, sul palcoscenico di A2. 
    E ora? Cambia la maglia, cambia il campionato, cambiano gli obiettivi. A non cambiare è il brivido nell’affrontare certe partite: importanti per la classifica. E di grande impatto emotivo: uno dei principali terminali offensivi del Belluno Volley è pronto ad affrontare il suo recente passato. 
    «Contro la mia ex squadra – commenta proprio Andrea – sarà una sfida emozionante e dal sapore speciale. Anche perché si gioca in una giornata particolare come Santo Stefano. Ci aspetta una gara impegnativa e, dal canto mio, cercherò di affrontarla con la stessa determinazione di sempre. In generale, servirà la massima concentrazione. L’annata a Motta? Di sicuro, mi è servita per crescere. Ho vissuto esperienze formative e intrecciato legami speciali».
    Tra le file bellunesi, Schiro non sarà l’unico ex. Perché anche l’ultimo arrivato, il palleggiatore Leonardo Ferrato, ha vestito i colori di Motta: «Io e Leonardo stiamo lavorando sull’intesa, anche se ci conosciamo da molti anni. Abbiamo già giocato insieme a Padova, nel vivaio, oltre che in Nazionale giovanile: il nostro è un bellissimo rapporto».
    Al prossimo attacco vincente, lo schiacciatore raggiungerà quota 100 in questo campionato: «A livello personale, considero positivo il girone d’andata. Ho sempre cercato di dare tutto, in ogni partita. Adesso, però, ci aspetta un crocevia importante. E poi ripartiremo subito nel ritorno».  LEGGI TUTTO

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    Un derby per chiudere l’andata: «È la gara dei cambiamenti»

    È l’ultimo atto del girone d’andata. È un derby. E si gioca in un giorno festivo: a Santo Stefano, martedì 26. Se qualcuno fosse alla ricerca di un piatto pallavolistico ricco di ingredienti e sapori, allora farebbe bene a non andare troppo lontano dal palazzetto dello sport “Grassato” di Motta di Livenza, dove il Belluno Volley affronterà i “leoni”, padroni di casa (prima battuta alle ore 18).
    INDECIFRABILE – Il derby è indecifrabile per natura. E quello post natalizio lo è a maggior ragione, come conferma coach Gian Luca Colussi: «È la sfida dei cambiamenti. I nostri avversari hanno un nuovo allenatore (al timone ora c’è Marco Marzola) e un nuovo libero (l’ultimo innesto è l’ex Bari Matteo Pirazzoli). E nuovo sarà pure il nostro palleggiatore. Sì, le novità sono davvero tante». A proposito del regista, all’ombra delle Dolomiti è approdato l’ex Ortona, Leonardo Ferrato: «Oltre all’entusiasmo, che ha già trasmesso al gruppo, l’idea è che Ferrato riesca a dare regolarità nelle prestazioni, a stimolare tutti e stabilizzare determinate situazioni. Cambiare un alzatore in corso d’opera non è una cosa semplicissima. Un inserimento di questo tipo ha bisogno di determinati step: ci stiamo lavorando. Lo sappiamo, l’intesa non arriverà in tre giorni, ma c’è già un’ottima base. E l’inizio si è rivelato molto positivo». 
    RIVALSA – Nella scorsa stagione, Motta solcava i mari di A2. E ora occupa la settima posizione, a -6 dai bellunesi: «Loro vorranno riscattarsi da un’andata al di sotto delle aspettative, mentre noi arriviamo da due sconfitte consecutive. Di conseguenza, non mancherà la voglia di rivalsa da entrambe le parti. Sarà un match carico, emotivo, tosto. Magari non bello da vedere, perché, quando la posta in palio è alta, l’estetica interessa in maniera relativa: ciò che conta è portare a casa il risultato». In ogni caso, Colussi stempera la tensione: «Ai ragazzi chiedo di giocare tranquilli. C’è poi un intero girone di ritorno da affrontare: la gara è importante, sì. Conta un sacco, però non sarà decisiva. Di conseguenza, la squadra deve semplicemente mettere in pratica ciò che sa fare».
    ARBITRI E DINTORNI – Gli arbitri designati per il match sono Marta Mesiani di Bologna e Marco Laghi di Bagnacavallo (Ravenna). Il Belluno Volley avrà al seguito un’ampia rappresentanza di appassionati, ma chi non affronterà la trasferta in provincia di Treviso potrà comunque seguire il confronto sul canale YouTube della Legavolley. Tra le due compagini non c’è alcun precedente, in compenso gli ex di turno sono tre: Alberto Saibene da una parte, il già citato Ferrato e Andrea Schiro dall’altra.
    COPPA ITALIA – Con la fine del girone d’andata, si conosceranno anche le quattro squadre (del girone bianco, altre quattro usciranno dal blu) destinate a prendere parte alla Coppa Italia. Dopo il passivo di domenica scorsa con Acqui Terme, per i rinoceronti le possibilità di qualificazione si sono inevitabilmente assottigliate. Oltre a un successo da tre punti a Motta, servirebbe un doppio ko: di Savigliano (ad Acqui Terme) e Cus Cagliari (in casa, nel duello sardo con Sarroch).  LEGGI TUTTO

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    Il nuovo coach e un grande potenziale: «Motta è molto insidiosa»

    A quattro giorni dal derby veneto (martedì 26, giorno di Santo Stefano, la prima battuta è prevista alle ore 18), in casa Belluno Volley ci si prepara a sfidare la Pallavolo Motta, in terra trevigiana. E si studia l’avversario. A questo proposito, l’analisi è affidata all’assistente tecnico Roberto Malaguti: «Affronteremo una compagine che arriva da tre sconfitte consecutive, con San Donà, Mantova e Cus Cagliari, mentre nel turno precedente ha riposato. E la prossima, contro di noi, sarà anche la prima partita del nuovo allenatore: Marco Marzola». L’ex Geetit Bologna è subentrato nei giorni scorsi a Milo Zanardo. In questo momento, Motta è settima e ha 6 punti in meno rispetto ai rinoceronti: «In cabina di regia agisce Mattia Catone, palleggiatore proveniente da Bergamo, in A2, e cresciuto nelle giovanili di Pineto, mentre l’opposto è un mancino: Matteo Mazzotti. Al primo anno n A3, ha un passato pure nel beach volley». 
    In banda, invece, spunta un ex: «Alberto Saibene. Lo conosciamo, è un ottimo ricevitore e attaccante. Senza considerare un atleta completo come Riccardo Mazzon, alla nona stagione in A. E Riccardo Mian, che viaggia con una media del 46% di positività in attacco». Al centro, è un fattore l’ex Macerata Luisetto (56% in attacco e grande impatto a muro) e Bortolozzo taglia il traguardo delle quattordici stagioni in A: due delle quali le ha vissute nella massima serie e dieci in A2, mentre Arieti arriva da Ortona. Ed era compagno dell’ultima novità fra i rinoceronti: Leonardo Ferrato. Il libero è Sebastian Santi, al quinto campionato di A2. 
    «In generale – conclude Malaguti – Motta sa ricevere bene ed è forte in attacco. La classifica non esprime il vero potenziale di questa squadra, che resta molto insidiosa». LEGGI TUTTO

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    Dalla prima squadra ai giovani: l’abbraccio natalizio dei rinoceronti

    Un ideale, simbolico e profondo abbraccio per inglobare l’intera famiglia del Belluno Volley. Alla Spes Arena, si sono ritrovati tutti per lo scambio degli auguri natalizi, tra un brindisi e una fetta di panettone. 
    Tutti, sì. Perché chiunque è parte di una realtà che, nel territorio, ha saputo generare entusiasmo ed emozioni attraverso le schiacciate, i palleggi e i bagher: dalla prima squadra, impegnata nel campionato di Serie A3 Credem Banca e capace di intercettare l’interesse di un numero sempre crescente di appassionati, ai ragazzi del settore giovanile. Senza considerare gli staff tecnici, i dirigenti e, ovviamente, i vertici societari: dal presidente Sandro Da Rold ai vice Stefano Da Rold e Andrea Gallina. 
    “Insieme”: una parola chiave per tutto l’ambiente del Belluno Volley. E non solo a Natale. 

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    «Volevo nuovi stimoli, Belluno per me è un’opportunità»

    Numero 2 stampato sulla schiena, sorriso contagioso. E la sensazione di essere parte dell’ambiente da tempo, non da poche ore: Leonardo Ferrato si presenta. Ed entra subito in sintonia con il pianeta del Belluno Volley. Dopo il primo allenamento, andato scena alla Spes Arena agli ordini di coach Gian Luca Colussi e dello staff, il nuovo palleggiatore ha subito preso le misure con i compagni e l’ambiente. E messo nel mirino il derby veneto di Santo Stefano, a Motta di Livenza.
    SERIETÀ – «Sono contento di essere qui – afferma l’ex Ortona -. Avevo bisogno di nuovi stimoli e di respirare un’aria diversa. A Belluno trovo un club di una serietà incredibile. Ci sono un sacco di persone che gravitano attorno alla squadra e questo aspetto mi ha colpito immediatamente. Per quanto mi riguarda, è un’opportunità di riscatto».
    IMPRONTA – Ferrato darà un’impronta anche personale: «Porterò tanta positività e altrettanto entusiasmo. Dal punto di vista tecnico? Premesso che ho ancora parecchio su cui lavorare, cerco di sfruttare i miei centimetri (sono 196) pure a muro. E ho un punto di palleggio piuttosto alto. Ma, ripeto, devo migliorare su diverse cose». Per trovare la quadratura, non ci sarà molto tempo a disposizione. Perché già incombe il prossimo impegno nel campionato di Serie A3 Credem Banca: «Vero, la sintonia con i compagni non si può trovare nell’arco di una settimana. L’importante, però, è essere sulla stessa lunghezza d’onda. Pressioni e responsabilità? Non mi spaventano, al contrario, mi stimolano. Ci sono per me, come per il gruppo».
    BACCHETTA MAGICA – Il direttore generale Franco Da Re motiva la scelta legata al nuovo palleggiatore: «Abbiamo ritenuto che fosse necessario un innesto in regia perché la squadra ha potenzialità maggiori rispetto a quanto espresso. Seguo Leonardo fin da quando era nelle giovanili di Padova. Sia chiaro, non arriva con la bacchetta magica e non risolverà tutti i nostri problemi, ma siamo certi che possa contribuire a far emergere il valore del collettivo. In ogni caso, l’intero ambiente è chiamato a dare qualcosa in più. Nessuno è escluso». Pure il vice presidente Andrea Gallina accoglie il neo arrivato: «Si è creata questa occasione e l’abbiamo colta al volo. Anche per dare un segnale a una squadra che deve cambiare approccio». LEGGI TUTTO