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    Tempo di saluti in casa Belluno: partono Antonaci, Bucko, Orto e Stufano 

    È tempo di conferme, di presentazioni, di nuovi annunci. Ma anche di saluti: a questo proposito, Piergiorgio Antonaci, Bartosz Bucko, Simone Orto e Alessandro Stufano non faranno parte della rosa, legata al Belluno Volley, nella stagione 2024-2025. 

    Professionalità, rendimento costante, un profondo attaccamento alla maglia e un animo “latino”, a dispetto delle origini polacche, Bucko è stato fra i protagonisti della cavalcata biancoblù, coincisa con il secondo posto in regular season e l’approdo alle semifinali playoff. E lo stesso vale per i due centrali di origine pugliese: Antonaci, pedina fissa dello starting six, ha elevato ulteriormente il suo rendimento in una post season in cui si è rivelato un fattore, soprattutto a muro, mentre Stufano saluta le Dolomiti dopo due stagioni in cui ha dimostrato di essere un atleta importante anche per la Serie A3. Nell’annata appena archiviata, è riuscito a incidere entrando a partita in corso: in particolare nelle trasferte di Bologna e Brugherio, marchiate a fuoco con 6 muri (3 in Emilia, 3 in Lombardia). 

    Orto, invece, è destinato a proseguire lungo il suo percorso di crescita: oltre alle qualità in ricezione e in difesa, il diciannovenne libero, nativo di Catania, lascia il ricordo di una persona matura, avendo sempre anteposto il bene della squadra alla sfera personale. 

    “Il presidente Sandro Da Rold e l’intera società augurano a Piergiorgio, Bartosz, Simone e Alessandro le migliori fortune per un futuro ricco di soddisfazioni a livello pallavolistico e nella vita di ogni giorno. “

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    Il Belluno Volley saluta Antonaci, Bucko, Orto e Stufano

    È tempo di conferme, di presentazioni, di nuovi annunci. Ma anche di saluti: a questo proposito, Piergiorgio Antonaci, Bartosz Bucko, Simone Orto e Alessandro Stufano non faranno parte della rosa, legata al Belluno Volley, nella stagione 2024-2025.
    Professionalità, rendimento costante, un profondo attaccamento alla maglia e un animo “latino”, a dispetto delle origini polacche, Bucko è stato fra i protagonisti della cavalcata biancoblù, coincisa con il secondo posto in regular season e l’approdo alle semifinali playoff.
    E lo stesso vale per i due centrali di origine pugliese: Antonaci, pedina fissa dello starting six, ha elevato ulteriormente il suo rendimento in una post season in cui si è rivelato un fattore, soprattutto a muro, mentre Stufano saluta le Dolomiti dopo due stagioni in cui ha dimostrato di essere un atleta importante anche per la Serie A3. Nell’annata appena archiviata, è riuscito a incidere entrando a partita in corso: in particolare nelle trasferte di Bologna e Brugherio, marchiate a fuoco con 6 muri (3 in Emilia, 3 in Lombardia).
    Orto, invece, è destinato a proseguire lungo il suo percorso di crescita: oltre alle qualità in ricezione e in difesa, il diciannovenne libero, nativo di Catania, lascia il ricordo di una persona matura, avendo sempre anteposto il bene della squadra alla sfera personale.
    Il presidente Sandro Da Rold e l’intera società augurano a Piergiorgio, Bartosz, Simone e Alessandro le migliori fortune per un futuro ricco di soddisfazioni a livello pallavolistico e nella vita di ogni giorno. LEGGI TUTTO

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    I ragazzi del Belluno Volley promossi in Serie D

    Il Belluno Volley prende l’ascensore e approda in serie D. Dopo il 3-1 maturato all’andata, tra le mura amiche della Spes Arena, i giovani rinoceronti si ripetono anche al ritorno, con lo stesso punteggio: a Campocroce di Mirano, prende forma un altro 3-1, al cospetto dei padroni di casa dell’Urban Miranese. E l’obiettivo è raggiunto, a coronamento di una settimana semplicemente indimenticabile. Perché lunedì scorso, il gruppo di Simone Donadel ha compiuto il salto dalla Seconda alla Prima divisione. E ora tocca al collettivo di Max De Grandis e Alberto Pavei salutare la Prima e planare su una categoria di respiro regionale come la D. 

    Cronaca – L’approccio a gara 2 è impeccabile. I bellunesi, infatti, imprimono subito ritmi elevati al match e “triplicano” gli avversari: 9-3. La Miranese abbozza la reazione, ma riuscirà ad avvicinarsi solo di 4 lunghezze (20-16). Nel finale di set, i biancoblù allungano ulteriormente e chiudono i giochi. I padroni di casa, però, non si lasciano abbattere dalla falsa partenza. E rialzano la testa nel secondo round: cancellano il fulmineo 3-0 dolomitico, impattano a quota 12 e confezionano un break di 7-2, che li proietta sul 19-14. Un margine che i ragazzi di De Grandis non riusciranno più a ricucire: 25-19 e parità nel conto dei parziali. 

    La vera chiave del match è nel terzo atto: sulle ali dell’entusiasmo, l’Urban allunga ben presto il passo (9-5), ma non si fa attendere la rimonta dei rinoceronti, che salgono di livello in ogni fondamentale. Riportano la situazione in equilibrio (15-15) e sorpassano. Sul 23-20, per Guolla e compagni sembra fatta, anche se la Miranese ha più vite pallavolistiche di un gatto e fa sentire il fiato sul collo agli avversari: 23-24 e tre set-ball annullati. Tutto riaperto? No, perché il Belluno Volley inchioda il punto numero 25 e conquista il parziale e la promozione. Nel quarto atto, ininfluente per l’esito della serie, il sestetto dolomitico non intende comunque lasciare nulla al caso: doppia gli avversari (16-8) e completa l’opera (25-19). Alla fine, può partire la festa. Per il gruppo di Prima divisione e per l’intera società, che vede fiorire in maniera sempre più rigogliosa il settore giovanile. 

    Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, il tecnico Massimo De Grandis: “L’unione e la compattezza del gruppo hanno fatto la differenza. Coroniamo al meglio una stagione non semplice per i vari cambiamenti in rosa e, in particolare, in cabina di regia: basti pensare che, nel ruolo di palleggiatore, si sono alternati sei atleti. Ma i ragazzi hanno compiuto un grande sforzo per potersi adattare”. Il gruppo, nel suo complesso, era arricchito da una ventina di elementi: “Ognuno dei ragazzi ha dato il massimo sotto il profilo dell’impegno e della dedizione. Ho avuto la fortuna di allenare un collettivo fantastico dal punto punto vista umano”.

    Impeccabile, inoltre, l’interpretazione della sfida in terra veneziana: “Avevo chiesto alla squadra di partire a mille ed è stato così. Nel primo set abbiamo attaccato con efficacia al centro e aperto bene il gioco. Nel secondo, invece, siamo entrati un po’ in crisi con la ricezione e forse ci siamo fatti prendere dall’ansia di dover conquistare due parziali per ottenere la promozione. Ma, in maniera progressiva, abbiamo ritrovato il filo, grazie anche all’entrata in campo di Rossano”.

    Il traguardo, per certi versi, è sorprendente: “Ci aspettavamo di disputare un buon campionato, forse non di spingerci così in alto. Perché il gruppo era molto vario, con ragazzi che provenivano da esperienze diverse. È stato portato a termine un bel lavoro di amalgama con Pavei: io e Alberto la pensiamo allo stesso modo. Tra noi basta uno sguardo per capirci”.

    Non manca la dedica conclusiva di coach De Grandis: “A tutti i ragazzi. Ma proprio tutti: da chi ha dovuto smettere a chi, come Fistarol, è partito per un’esperienza di studio negli Stati Uniti. Ognuno ha dato un contributo fondamentale”.

    Urban Miranese – Belluno Volley 1-3 (17-25, 25-19, 23-25, 19-25)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Belluno presenta il nuovo ds Carniel: “Ripartiamo con nuove ambizioni”

    Il Belluno Volley presenta ufficialmente il suo nuovo direttore sportivo: Alessandro Carniel. Lo fa all’interno di una conferenza stampa, al ristorante-enoteca “De Gusto”, alla presenza dei vertici societari: dal presidente Sandro Da Rold ai vice Andrea Gallina e Stefano Da Rold. 

    Classe 1976, sposato e padre di due figli (Aurora ha 13 anni ed è una ginnasta, mentre Federico, 7, è un calciatore alle prime armi), Carniel ha un passato pallavolistico a tinte biancoverdi, a Motta di Livenza, dove si è espresso come atleta (agiva nel ruolo di centrale). E dirigente, in un percorso nobilitato dall’approdo in A2: “Qui trovo una società storica – sono le sue prime parole dolomitiche – e un’aria frizzante, che mi piace. Le persone del direttivo, inoltre, mi hanno già trasmesso competenza, affetto e il desiderio di fare bene. Ecco perché non ho avuto esitazioni nell’accettare questa sfida”. 

    Il nuovo ds non si nasconde: “Mi ritengo una persona ambiziosa, a cui piace lavorare parecchio, sul campo e insieme allo staff, con giocatori che possano crescere”. Per quanto riguarda l’organico, è in fase di costruzione: “Lo zoccolo duro rimarrà, ci saranno almeno cinque o sei conferme. Una di questa la possiamo già svelare e riguarda il capitano Fabio Bisi. Poi, ovviamente, non mancheranno i volti nuovi, in vari ruoli: sarà un mix di atleti d’esperienza e alto livello e di giovani che, d’alto livello, speriamo lo diventino”. 

    Il presidente Da Rold accoglie con parole cariche di fiducia il direttore sportivo: “Carniel ha le caratteristiche per aiutarci a compiere un ulteriore step. Ripartiamo con nuove ambizioni. E dopo un campionato chiuso con un successo ben al di sopra delle aspettative, in termini di pubblico e di interesse. A tale proposito, vorrei ringraziare chi ci ha accompagnato fino a questo punto, come l’ex direttore generale Franco Da Re e il tecnico Gian Luca Colussi: hanno dato il massimo affinché potessimo raggiungere questi risultati. Ma, tornando al pubblico, diventa sempre più esigente. E, di conseguenza, non possiamo permetterci di compiere passi indietro: così abbiamo voluto aggiungere ulteriore professionalità all’ambiente per arrivare in alto”.

    Il massimo dirigente si sofferma anche sulla nuova guida tecnica: “Matteo De Cecco ora è con la Nazionale slovena, in un contesto di livello mondiale. Abbiamo bisogno che il coach porti la sua esperienza in un territorio come il nostro, che deve uscire dalle logiche provinciali e ampliare gli orizzonti”. 

    Anche i due vice guardano lontano. A cominciare da Andrea Gallina: “L’importante è continuare a evolvere, con la consapevolezza che, da ogni annata, possiamo trarre il giusto insegnamento”. Sulla stessa linea di pensiero, Stefano Da Rold: “Non sono mai stato così fiducioso. La base è solida, a livello dirigenziale e di roster. Proprio in tema di roster, tengo ad abbracciare idealmente quei giocatori che, negli anni scorsi, hanno avuto meno spazio, ma sono sempre riusciti a dare il loro apporto. Per raggiungere determinati traguardi, c’è bisogno di tutti”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si presenta il ds Carniel: «Una grande sfida in una società storica»

    il Belluno Volley presenta ufficialmente il suo nuovo direttore sportivo: Alessandro Carniel. Lo fa all’interno di una conferenza stampa, al ristorante-enoteca “De Gusto”, alla presenza dei vertici societari: dal presidente Sandro Da Rold ai vice Andrea Gallina e Stefano Da Rold.
    IL PROFILO – Classe 1976, sposato e padre di due figli (Aurora ha 13 anni ed è una ginnasta, mentre Federico, 7, è un calciatore alle prime armi), Carniel ha un passato pallavolistico a tinte biancoverdi, a Motta di Livenza, dove si è espresso come atleta (agiva nel ruolo di centrale). E dirigente, in un percorso nobilitato dall’approdo in A2: «Qui trovo una società storica – sono le sue prime parole dolomitiche – e un’aria frizzante, che mi piace. Le persone del direttivo, inoltre, mi hanno già trasmesso competenza, affetto e il desiderio di fare bene. Ecco perché non ho avuto esitazioni nell’accettare questa sfida».
    IN COSTRUZIONE – Il nuovo ds non si nasconde: «Mi ritengo una persona ambiziosa, a cui piace lavorare parecchio, sul campo e insieme allo staff, con giocatori che possano crescere». Per quanto riguarda l’organico, è in fase di costruzione: «Lo zoccolo duro rimarrà, ci saranno almeno cinque o sei conferme. Una di questa la possiamo già svelare e riguarda il capitano Fabio Bisi. Poi, ovviamente, non mancheranno i volti nuovi, in vari ruoli: sarà un mix di atleti d’esperienza e alto livello e di giovani che, d’alto livello, speriamo lo diventino».
    PUBBLICO – Il presidente Da Rold accoglie con parole cariche di fiducia il direttore sportivo: «Carniel ha le caratteristiche per aiutarci a compiere un ulteriore step. Ripartiamo con nuove ambizioni. E dopo un campionato chiuso con un successo ben al di sopra delle aspettative, in termini di pubblico e di interesse. A tale proposito, vorrei ringraziare chi ci ha accompagnato fino a questo punto, come l’ex direttore generale Franco Da Re e il tecnico Gian Luca Colussi: hanno dato il massimo affinché potessimo raggiungere questi risultati. Ma, tornando al pubblico, diventa sempre più esigente. E, di conseguenza, non possiamo permetterci di compiere passi indietro: così abbiamo voluto aggiungere ulteriore professionalità all’ambiente per arrivare in alto». Il massimo dirigente si sofferma anche sulla nuova guida tecnica: «Matteo De Cecco ora è con la Nazionale slovena, in un contesto di livello mondiale. Abbiamo bisogno che il coach porti la sua esperienza in un territorio come il nostro, che deve uscire dalle logiche provinciali e ampliare gli orizzonti».
    INSEGNAMENTO – Anche i due vice guardano lontano. A cominciare da Andrea Gallina: «L’importante è continuare a evolvere, con la consapevolezza che, da ogni annata, possiamo trarre il giusto insegnamento». Sulla stessa linea di pensiero, Stefano Da Rold: «Non sono mai stato così fiducioso. La base è solida, a livello dirigenziale e di roster. Proprio in tema di roster, tengo ad abbracciare idealmente quei giocatori che, negli anni scorsi, hanno avuto meno spazio, ma sono sempre riusciti a dare il loro apporto. Per raggiungere determinati traguardi, c’è bisogno di tutti».
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    Seconda divisione maschile: Belluno centra la promozione, Resanese battuta 3-0

    In attesa della sfida decisiva per l’approdo in serie D (venerdì 24, ore 20, a Mirano), il Belluno Volley perfeziona la prima promozione sul campo di questa intensissima annata. E il merito è dei ragazzi di Seconda divisione, che riescono superare la Resanese anche nel match di ritorno dei playoff e ad approdare in Prima. Nella palestra del “Galilei”, il folto e caloroso pubblico si rivela fondamentale, grazie all’incessante sostegno, dallo scambio iniziale a quello finale. 

    La cronaca

    In merito alla cronaca, il primo set è caratterizzato da un equilibrio costante: gli ospiti “rammendano” ogni strappo dei giovani rinoceronti e, sul rettilineo conclusivo, si arriva in parità a quota 20. A quel punto, una schiacciata di Davide Torres e un ace di Marco Vorano ispirano il 23-20. E lo stesso Torres inchioda il pallone della staffa: 25-21. 

    Dopo essersi liberati dalla tensione, i padroni di casa si esprimono in maniera più sciolta. E, nel secondo capitolo del match, partono subito decisi (4-1), lasciando poco spazio agli avversari (16-9): 25-12 e 2-0 nel conto dei set, mentre il sipario cala definitivamente in un terzo parziale in cui i bellunesi prendono ben presto il largo (7-1, 12-6, 19-11, 21-15). Respingono il tentativo di rimonta dei trevigiani. E la spuntano 25-23. 

    Scoppia così la festa e lievita la soddisfazione degli allenatori Simone Donadel e Samantha De Francesch, oltre che del responsabile del settore giovanile, Paolo Bristot. Volutamente non è stato nominato alcun mvp: tutti, infatti, sono stati fondamentali per il raggiungimento di questo traguardo. 

    Ora il Belluno Volley è atteso dalla gara di ritorno dello spareggio promozione di Prima divisione. E dalla semifinale Under 15 Challenge: l’appuntamento è per sabato 25 maggio a Treviso.

    Belluno Volley -Samarcanda Resanese 3-0 25-21, 25-12, 25-23. 

    Belluno Volley : Nessenzia, Fraccaro, D’Incà, Battistel, Vorano, Mattiuzzi, Barancean, Pol, Torres, Gionfalo, Urago, Cibien, Sacchet (L), Bortoluzzi (L). Allenatore: S. Donandel. Samarcanda Resanese : Betto, Mestriner, Bertoncello, Caron, Caon, Mazzoccato, Munaro, Bortignon, Canil, Cimador (L), Vascellari (L), Simion. Allenatore: I. Luisetto.  

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Gian Luca Colussi dopo l’esonero: “Me lo aspettavo, Belluno resterà nel mio cuore”

    “Qualcosa avevo iniziato a intuire, poi sono arrivate le ufficialità del caso. Pazienza, Belluno resterà per sempre nel mio cuore”. Sono le prime parole di Gian Luca Colussi, rilasciate al Corriere delle Alpi, dopo la mancata conferma sulla panchina del Belluno Volley.

    A comunicargli la scelta del cambio in panchina, racconta Colussi, è stato il vicepresidente Gallina. Nessun confronto col presidente Da Rold.

    “Sono consapevole che nello sport i matrimoni non durano all’infinito, ma sarei ipocrita a dire che non provo un po’ di rammarico – ammette Colussi – . Rimane sotto gli occhi di tutti il risultato di un anno in cui abbiamo chiuso secondi in, uscendo dai Play Off contro chi poi ha conquistato gli spareggi”.

    “Sono contento di un campionato super, nonostante magari qualche punto perso a inizio stagione. Nel momento in cui ci è stata la coesione giusta, i risultati si sono visti” e aggiunge: “Belluno merita l’A2 e gli auguro di riuscire a raggiungerla”.

    Secondo indiscrezioni del quotidiano, Franco Da Re avrebbe lasciato proprio perchè in disaccordo con la decisione del cambio in panchina.

    (fonte: Corriere delle Alpi) LEGGI TUTTO

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    Prima divisione maschile: gara 1 dello spareggio promozione sorride a Belluno

    Gara 1 dello spareggio promozione di Prima divisione sorride al Belluno Volley: alla Spes Arena, i ragazzi guidati da Max De Grandis sfruttano al meglio il fattore campo e la spuntano in quattro parziali sull’Urban Miranese, al termine di una prova di personalità. Dopo essersi lasciati alle spalle una falsa partenza, ripartono in grande stile nel secondo set, per poi addirittura dilagare nel finale.

    È la classica vittoria corale, in cui ognuno degli interpreti ha dato un contributo tangibile: dai fratelli Guolla a Pavan in regia, fino a Carlo Grigioni, premiato come mvp di serata. Un passo importante è stato condotto, quindi.

    Ma il traguardo è ancora lontano. Perché venerdì 24 (ore 20), a Campocroce Mirano, è in calendario il secondo e ultimo atto della serie che mette in palio un posto in serie D: in caso di una vittoria per parte con lo stesso quoziente set, verrà disputato un Golden set.

    La cronaca

    Passando alla cronaca, in avvio i bellunesi non devono affrontare solo un avversario di caratura, ma anche l’inevitabile tensione per una sfida che vale una buona fetta di stagione. Parizzi, in attacco, prova a dare il primo strappo al confronto (15-13): gli ospiti, però, hanno altre idee e un pallonetto di Raia vale il sorpasso (16-17). Si gioca sul filo dell’equilibrio: la Miranese scappa sul 23-21, i rinoceronti hanno la forza di impattare (23-23), ma non evitano il rovescio. Il punto è decisivo è di frutto di un “mani e fuori” di Portale. 

    Il Belluno Volley, però, non arretra di un centimetro. E, nel secondo round, innesta le marce alte, grazie anche all’ingresso di Stefano Guolla: un fattore. Sarà proprio l’atleta solitamente legato alla compagine di Serie A3 a respingere il tentativo di rimonta degli avversari e a timbrare due servizi vincenti di assoluta importanza. Sì, perché valgono il 22-19. La Miranese si rifà sotto e addirittura pareggia con Portale. A rimettere le cose in chiaro è Parizzi, con il muro del 24-22, ma gli ospiti annullano due set-ball e portano la comitiva ai vantaggi: sarà un ace di Fiodar Guolla a sparigliare le carte e a regalare il definitivo 28-26. 

    A quel punto la strada si fa in discesa: anche perché i rinoceronti trovano continuità al servizio, alzano le percentuali in ricezione e in attacco. E, non contenti, si fanno sentire pure a muro. Nello specifico, il terzo round è marchiato a fuoco dai fratelli Guolla, capaci di ispirare il primo break (7-4) e la definitiva fuga: il parziale si chiuderà con 10 lunghezze di margine. E saranno addirittura 13 nel quarto capitolo di un match ormai in pugno ai biancoblù, abili a capitalizzare al meglio gli errori nella metà campo avversaria: Pavan, in regia, riesce a coinvolgere, a turno, tutti i compagni sul parquet, lanciatissimi verso un epilogo armonico. L’orchestra dolomitica suona lo stesso spartito. E fa sua gara 1. 

    “L’importante era prendere le misure a un avversario preparato – è il commento di Max De Grandis, nel post partita – e ben messo in campo. Inizialmente ci ha creato delle difficoltà con un volley molto veloce. Poi, però, abbiamo giocato maggiormente al centro e, chiudendo il muro, siamo riusciti ad aprire di più il gioco”. Il coach non nasconde la sua soddisfazione: “Stiamo giocando di squadra, pure chi entra a partita in corso riesce sempre a dare il proprio contributo. E questo è fondamentale perché in sei non si vince”. 

    Belluno Volley-Urban Miranese 3-1 (23-25, 28-26, 25-15, 25-12)

    Belluno Volley: F. Guolla, Polo, S. Guolla, Rossano, Colferai, Parizzi, Tona, Nicolini, Urago, Pavan, Grigioni, Ravazzolo (L). Allenatore: M. De Grandis.  

    Urban Miranese: Veronese, Fortale, Brusamolin, Midi, Toniato, Raia, Vetrano (L), Longato (L), Prendin, Cazzin, Zaramella, Spiandorello, Puntar. Allenatore: D. Beccarello. 

    Arbitri: Davide Brolatti ed Elena Marinoni di Padova. 

    Note. Durata set: 27’, 31’, 25’, 21’; totale: 104’. 

    (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO