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    Saibene e il Belluno Volley: «Continuiamo a crescere insieme»

    Il Belluno Volley presenta in via ufficiale la prima novità del proprio roster. Una novità che coincide con un ritorno: a dodici mesi di distanza, Alberto Saibene torna a vestire la maglia biancoblù. «La trattativa è stata molto breve – afferma il “puma”, all’interno della conferenza stampa andata in scena nella sede della Da Rold Srl -. Sono in un ambiente conosciuto, in cui ho tanti amici. L’idea era quella di fare un campionato di alto livello e, nel momento in cui è arrivata la proposta della società, ho accettato molto volentieri».
    MATURO – Lo schiacciatore con un passato a Motta di Livenza è determinato ad alzare l’asticella: «Io e il Belluno Volley stiamo affrontando un percorso di crescita. Trovo una realtà ancor più strutturata: il fatto di aver raggiunto il secondo posto e la semifinale playoff, alla terza stagione di Serie A3, rappresenta un traguardo importante». È un “puma” più forte? Lo dirà il campo. Più maturo? Lo dice la realtà: «A Motta abbiamo vissuto dei periodi duri, all’inizio ci sono stati alcuni problemi. Ma il gruppo ne è uscito al meglio. E questo aspetto, se dovesse ripresentarsi in futuro, saprei già come affrontarlo».
    EMOZIONI DA EX – Saibene ha assaporato due derby agli antipodi, con una Senini dominante nel giorno di Santo Stefano e il gruppo dolomitico padrone del match di ritorno: «Giocare da ex significa assaporare tante e belle emozioni. La Spes Arena? Da avversario, lo posso assicurare, non è un campo facile». Campo che tornerà a essere amico: «Già nella scorsa stagione c’è stato un miglioramento importante. E ora vogliamo proseguire su questo trend».
    FIDUCIA – Il direttore sportivo Alessandro Carniel non ha dubbi: «Se voglio costruire squadre forti e vincente, uno come Alberto lo chiamo sempre. È reduce da un’ottima stagione a Motta, dove aveva già intrapreso un cammino di rilievo, avendo vinto la A3 e raggiunto i playoff in A2. Saibene, da sempre, mi dà la massima fiducia: sia in campo, sia in spogliatoio. Non abbiamo alcun dubbio sulle sue capacità».
    SUL PEZZO – Stefano Da Rold ha parole di stima per il ventiseienne di Camposampiero: «Riabbracciamo una persona seria, professionale, sempre sul pezzo. Sono orgoglioso che sia tornato: significa che ha grande considerazione nei nostri confronti. E viceversa. È davvero un bel colpo». Sulla stessa linea di pensiero, l’altro vice presidente, Andrea Gallina: «Siamo felici di riavere Alberto. Eravamo già d’accordo su tutto dopo 5 minuti, forse meno». Il team manager Riccardo Zanolli ha condiviso lunghi tratti di percorso con Saibene: «Ricordo, in particolare, la memorabile vittoria contro la corazzata Pineto. Parliamo di un giocatore completo, che ci ha sempre dato tanto. Anche sotto l’aspetto umano».
    PROSECUZIONE – In chiusura, Carniel tiene a puntualizzare un aspetto: «Ciò che stiamo realizzando adesso non è altro che la prosecuzione di un percorso già avviato lo scorso anno. Non esistono rivoluzioni o cambiamenti particolari: vogliamo migliorare un lavoro già ottimo. E portare qualcosa in più per tentare il salto di categoria».

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    Il “puma” Saibene torna dai rinoceronti di Belluno

    Primo volto nuovo per il Belluno Volley. Nuovo? Beh, fino a un certo punto. Perché in realtà si tratta di un ritorno, quello di Alberto Saibene. Il “puma”, soprannome con cui è ormai conosciuto a ogni latitudine e longitudine pallavolistica, vestirà nuovamente una maglia che ha già indossato nell’annata 2023-2024. 

    Saibene è reduce da un campionato di altissimo profilo a Motta di Livenza. E, per di più, in veste di capitano, oltre che di leader a livello tecnico ed emotivo. Ventisei anni appena compiuti, lo schiacciatore di Camposampiero ha dato un contributo tangibile: sempre, in ogni occasione. Ma, in particolare, nel derby veneto contro il Personal Time San Donà di Piave (finalista playoff): un derby caratterizzato da 34 punti, 2 muri, 24 attacchi vincenti e ben 8 ace. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il ritorno del “puma”: Saibene di nuovo a Belluno

    Primo volto nuovo per il Belluno Volley. Nuovo? Beh, fino a un certo punto. Perché in realtà si tratta di un ritorno. Piacevolissimo: quello di Alberto Saibene. Il “puma”, soprannome con cui è conosciuto ormai a ogni latitudine e longitudine pallavolistica, vestirà nuovamente una maglia che ha già indossato nell’annata 2023-2024. 
    Saibene è reduce da un campionato di altissimo profilo a Motta di Livenza. E, per di più, in veste di capitano, oltre che di leader a livello tecnico ed emotivo. Ventisei anni appena compiuti, lo schiacciatore di Camposampiero ha dato un contributo tangibile: sempre, in ogni occasione. Ma, in particolare, nel derby veneto contro il Personal Time San Donà di Piave (finalista playoff): un derby caratterizzato da 34 punti, 2 muri, 24 attacchi vincenti e ben 8 ace. 
    Il giocatore verrà presentato domani (mercoledì 29 maggio, ore 17.30), negli uffici della Da Rold Srl (in via Vittorio Veneto, 223, a Belluno). LEGGI TUTTO

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    Tempo di saluti in casa Belluno: partono Antonaci, Bucko, Orto e Stufano 

    È tempo di conferme, di presentazioni, di nuovi annunci. Ma anche di saluti: a questo proposito, Piergiorgio Antonaci, Bartosz Bucko, Simone Orto e Alessandro Stufano non faranno parte della rosa, legata al Belluno Volley, nella stagione 2024-2025. 

    Professionalità, rendimento costante, un profondo attaccamento alla maglia e un animo “latino”, a dispetto delle origini polacche, Bucko è stato fra i protagonisti della cavalcata biancoblù, coincisa con il secondo posto in regular season e l’approdo alle semifinali playoff. E lo stesso vale per i due centrali di origine pugliese: Antonaci, pedina fissa dello starting six, ha elevato ulteriormente il suo rendimento in una post season in cui si è rivelato un fattore, soprattutto a muro, mentre Stufano saluta le Dolomiti dopo due stagioni in cui ha dimostrato di essere un atleta importante anche per la Serie A3. Nell’annata appena archiviata, è riuscito a incidere entrando a partita in corso: in particolare nelle trasferte di Bologna e Brugherio, marchiate a fuoco con 6 muri (3 in Emilia, 3 in Lombardia). 

    Orto, invece, è destinato a proseguire lungo il suo percorso di crescita: oltre alle qualità in ricezione e in difesa, il diciannovenne libero, nativo di Catania, lascia il ricordo di una persona matura, avendo sempre anteposto il bene della squadra alla sfera personale. 

    “Il presidente Sandro Da Rold e l’intera società augurano a Piergiorgio, Bartosz, Simone e Alessandro le migliori fortune per un futuro ricco di soddisfazioni a livello pallavolistico e nella vita di ogni giorno. “

    (fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Il Belluno Volley saluta Antonaci, Bucko, Orto e Stufano

    È tempo di conferme, di presentazioni, di nuovi annunci. Ma anche di saluti: a questo proposito, Piergiorgio Antonaci, Bartosz Bucko, Simone Orto e Alessandro Stufano non faranno parte della rosa, legata al Belluno Volley, nella stagione 2024-2025.
    Professionalità, rendimento costante, un profondo attaccamento alla maglia e un animo “latino”, a dispetto delle origini polacche, Bucko è stato fra i protagonisti della cavalcata biancoblù, coincisa con il secondo posto in regular season e l’approdo alle semifinali playoff.
    E lo stesso vale per i due centrali di origine pugliese: Antonaci, pedina fissa dello starting six, ha elevato ulteriormente il suo rendimento in una post season in cui si è rivelato un fattore, soprattutto a muro, mentre Stufano saluta le Dolomiti dopo due stagioni in cui ha dimostrato di essere un atleta importante anche per la Serie A3. Nell’annata appena archiviata, è riuscito a incidere entrando a partita in corso: in particolare nelle trasferte di Bologna e Brugherio, marchiate a fuoco con 6 muri (3 in Emilia, 3 in Lombardia).
    Orto, invece, è destinato a proseguire lungo il suo percorso di crescita: oltre alle qualità in ricezione e in difesa, il diciannovenne libero, nativo di Catania, lascia il ricordo di una persona matura, avendo sempre anteposto il bene della squadra alla sfera personale.
    Il presidente Sandro Da Rold e l’intera società augurano a Piergiorgio, Bartosz, Simone e Alessandro le migliori fortune per un futuro ricco di soddisfazioni a livello pallavolistico e nella vita di ogni giorno. LEGGI TUTTO

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    I ragazzi del Belluno Volley promossi in Serie D

    Il Belluno Volley prende l’ascensore e approda in serie D. Dopo il 3-1 maturato all’andata, tra le mura amiche della Spes Arena, i giovani rinoceronti si ripetono anche al ritorno, con lo stesso punteggio: a Campocroce di Mirano, prende forma un altro 3-1, al cospetto dei padroni di casa dell’Urban Miranese. E l’obiettivo è raggiunto, a coronamento di una settimana semplicemente indimenticabile. Perché lunedì scorso, il gruppo di Simone Donadel ha compiuto il salto dalla Seconda alla Prima divisione. E ora tocca al collettivo di Max De Grandis e Alberto Pavei salutare la Prima e planare su una categoria di respiro regionale come la D. 

    Cronaca – L’approccio a gara 2 è impeccabile. I bellunesi, infatti, imprimono subito ritmi elevati al match e “triplicano” gli avversari: 9-3. La Miranese abbozza la reazione, ma riuscirà ad avvicinarsi solo di 4 lunghezze (20-16). Nel finale di set, i biancoblù allungano ulteriormente e chiudono i giochi. I padroni di casa, però, non si lasciano abbattere dalla falsa partenza. E rialzano la testa nel secondo round: cancellano il fulmineo 3-0 dolomitico, impattano a quota 12 e confezionano un break di 7-2, che li proietta sul 19-14. Un margine che i ragazzi di De Grandis non riusciranno più a ricucire: 25-19 e parità nel conto dei parziali. 

    La vera chiave del match è nel terzo atto: sulle ali dell’entusiasmo, l’Urban allunga ben presto il passo (9-5), ma non si fa attendere la rimonta dei rinoceronti, che salgono di livello in ogni fondamentale. Riportano la situazione in equilibrio (15-15) e sorpassano. Sul 23-20, per Guolla e compagni sembra fatta, anche se la Miranese ha più vite pallavolistiche di un gatto e fa sentire il fiato sul collo agli avversari: 23-24 e tre set-ball annullati. Tutto riaperto? No, perché il Belluno Volley inchioda il punto numero 25 e conquista il parziale e la promozione. Nel quarto atto, ininfluente per l’esito della serie, il sestetto dolomitico non intende comunque lasciare nulla al caso: doppia gli avversari (16-8) e completa l’opera (25-19). Alla fine, può partire la festa. Per il gruppo di Prima divisione e per l’intera società, che vede fiorire in maniera sempre più rigogliosa il settore giovanile. 

    Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, il tecnico Massimo De Grandis: “L’unione e la compattezza del gruppo hanno fatto la differenza. Coroniamo al meglio una stagione non semplice per i vari cambiamenti in rosa e, in particolare, in cabina di regia: basti pensare che, nel ruolo di palleggiatore, si sono alternati sei atleti. Ma i ragazzi hanno compiuto un grande sforzo per potersi adattare”. Il gruppo, nel suo complesso, era arricchito da una ventina di elementi: “Ognuno dei ragazzi ha dato il massimo sotto il profilo dell’impegno e della dedizione. Ho avuto la fortuna di allenare un collettivo fantastico dal punto punto vista umano”.

    Impeccabile, inoltre, l’interpretazione della sfida in terra veneziana: “Avevo chiesto alla squadra di partire a mille ed è stato così. Nel primo set abbiamo attaccato con efficacia al centro e aperto bene il gioco. Nel secondo, invece, siamo entrati un po’ in crisi con la ricezione e forse ci siamo fatti prendere dall’ansia di dover conquistare due parziali per ottenere la promozione. Ma, in maniera progressiva, abbiamo ritrovato il filo, grazie anche all’entrata in campo di Rossano”.

    Il traguardo, per certi versi, è sorprendente: “Ci aspettavamo di disputare un buon campionato, forse non di spingerci così in alto. Perché il gruppo era molto vario, con ragazzi che provenivano da esperienze diverse. È stato portato a termine un bel lavoro di amalgama con Pavei: io e Alberto la pensiamo allo stesso modo. Tra noi basta uno sguardo per capirci”.

    Non manca la dedica conclusiva di coach De Grandis: “A tutti i ragazzi. Ma proprio tutti: da chi ha dovuto smettere a chi, come Fistarol, è partito per un’esperienza di studio negli Stati Uniti. Ognuno ha dato un contributo fondamentale”.

    Urban Miranese – Belluno Volley 1-3 (17-25, 25-19, 23-25, 19-25)

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Belluno presenta il nuovo ds Carniel: “Ripartiamo con nuove ambizioni”

    Il Belluno Volley presenta ufficialmente il suo nuovo direttore sportivo: Alessandro Carniel. Lo fa all’interno di una conferenza stampa, al ristorante-enoteca “De Gusto”, alla presenza dei vertici societari: dal presidente Sandro Da Rold ai vice Andrea Gallina e Stefano Da Rold. 

    Classe 1976, sposato e padre di due figli (Aurora ha 13 anni ed è una ginnasta, mentre Federico, 7, è un calciatore alle prime armi), Carniel ha un passato pallavolistico a tinte biancoverdi, a Motta di Livenza, dove si è espresso come atleta (agiva nel ruolo di centrale). E dirigente, in un percorso nobilitato dall’approdo in A2: “Qui trovo una società storica – sono le sue prime parole dolomitiche – e un’aria frizzante, che mi piace. Le persone del direttivo, inoltre, mi hanno già trasmesso competenza, affetto e il desiderio di fare bene. Ecco perché non ho avuto esitazioni nell’accettare questa sfida”. 

    Il nuovo ds non si nasconde: “Mi ritengo una persona ambiziosa, a cui piace lavorare parecchio, sul campo e insieme allo staff, con giocatori che possano crescere”. Per quanto riguarda l’organico, è in fase di costruzione: “Lo zoccolo duro rimarrà, ci saranno almeno cinque o sei conferme. Una di questa la possiamo già svelare e riguarda il capitano Fabio Bisi. Poi, ovviamente, non mancheranno i volti nuovi, in vari ruoli: sarà un mix di atleti d’esperienza e alto livello e di giovani che, d’alto livello, speriamo lo diventino”. 

    Il presidente Da Rold accoglie con parole cariche di fiducia il direttore sportivo: “Carniel ha le caratteristiche per aiutarci a compiere un ulteriore step. Ripartiamo con nuove ambizioni. E dopo un campionato chiuso con un successo ben al di sopra delle aspettative, in termini di pubblico e di interesse. A tale proposito, vorrei ringraziare chi ci ha accompagnato fino a questo punto, come l’ex direttore generale Franco Da Re e il tecnico Gian Luca Colussi: hanno dato il massimo affinché potessimo raggiungere questi risultati. Ma, tornando al pubblico, diventa sempre più esigente. E, di conseguenza, non possiamo permetterci di compiere passi indietro: così abbiamo voluto aggiungere ulteriore professionalità all’ambiente per arrivare in alto”.

    Il massimo dirigente si sofferma anche sulla nuova guida tecnica: “Matteo De Cecco ora è con la Nazionale slovena, in un contesto di livello mondiale. Abbiamo bisogno che il coach porti la sua esperienza in un territorio come il nostro, che deve uscire dalle logiche provinciali e ampliare gli orizzonti”. 

    Anche i due vice guardano lontano. A cominciare da Andrea Gallina: “L’importante è continuare a evolvere, con la consapevolezza che, da ogni annata, possiamo trarre il giusto insegnamento”. Sulla stessa linea di pensiero, Stefano Da Rold: “Non sono mai stato così fiducioso. La base è solida, a livello dirigenziale e di roster. Proprio in tema di roster, tengo ad abbracciare idealmente quei giocatori che, negli anni scorsi, hanno avuto meno spazio, ma sono sempre riusciti a dare il loro apporto. Per raggiungere determinati traguardi, c’è bisogno di tutti”. 

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Si presenta il ds Carniel: «Una grande sfida in una società storica»

    il Belluno Volley presenta ufficialmente il suo nuovo direttore sportivo: Alessandro Carniel. Lo fa all’interno di una conferenza stampa, al ristorante-enoteca “De Gusto”, alla presenza dei vertici societari: dal presidente Sandro Da Rold ai vice Andrea Gallina e Stefano Da Rold.
    IL PROFILO – Classe 1976, sposato e padre di due figli (Aurora ha 13 anni ed è una ginnasta, mentre Federico, 7, è un calciatore alle prime armi), Carniel ha un passato pallavolistico a tinte biancoverdi, a Motta di Livenza, dove si è espresso come atleta (agiva nel ruolo di centrale). E dirigente, in un percorso nobilitato dall’approdo in A2: «Qui trovo una società storica – sono le sue prime parole dolomitiche – e un’aria frizzante, che mi piace. Le persone del direttivo, inoltre, mi hanno già trasmesso competenza, affetto e il desiderio di fare bene. Ecco perché non ho avuto esitazioni nell’accettare questa sfida».
    IN COSTRUZIONE – Il nuovo ds non si nasconde: «Mi ritengo una persona ambiziosa, a cui piace lavorare parecchio, sul campo e insieme allo staff, con giocatori che possano crescere». Per quanto riguarda l’organico, è in fase di costruzione: «Lo zoccolo duro rimarrà, ci saranno almeno cinque o sei conferme. Una di questa la possiamo già svelare e riguarda il capitano Fabio Bisi. Poi, ovviamente, non mancheranno i volti nuovi, in vari ruoli: sarà un mix di atleti d’esperienza e alto livello e di giovani che, d’alto livello, speriamo lo diventino».
    PUBBLICO – Il presidente Da Rold accoglie con parole cariche di fiducia il direttore sportivo: «Carniel ha le caratteristiche per aiutarci a compiere un ulteriore step. Ripartiamo con nuove ambizioni. E dopo un campionato chiuso con un successo ben al di sopra delle aspettative, in termini di pubblico e di interesse. A tale proposito, vorrei ringraziare chi ci ha accompagnato fino a questo punto, come l’ex direttore generale Franco Da Re e il tecnico Gian Luca Colussi: hanno dato il massimo affinché potessimo raggiungere questi risultati. Ma, tornando al pubblico, diventa sempre più esigente. E, di conseguenza, non possiamo permetterci di compiere passi indietro: così abbiamo voluto aggiungere ulteriore professionalità all’ambiente per arrivare in alto». Il massimo dirigente si sofferma anche sulla nuova guida tecnica: «Matteo De Cecco ora è con la Nazionale slovena, in un contesto di livello mondiale. Abbiamo bisogno che il coach porti la sua esperienza in un territorio come il nostro, che deve uscire dalle logiche provinciali e ampliare gli orizzonti».
    INSEGNAMENTO – Anche i due vice guardano lontano. A cominciare da Andrea Gallina: «L’importante è continuare a evolvere, con la consapevolezza che, da ogni annata, possiamo trarre il giusto insegnamento». Sulla stessa linea di pensiero, Stefano Da Rold: «Non sono mai stato così fiducioso. La base è solida, a livello dirigenziale e di roster. Proprio in tema di roster, tengo ad abbracciare idealmente quei giocatori che, negli anni scorsi, hanno avuto meno spazio, ma sono sempre riusciti a dare il loro apporto. Per raggiungere determinati traguardi, c’è bisogno di tutti».
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