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    Superbike: Bautista e Ducati campioni alla domenica in Indonesia se… Tutte le combinazioni

    ROMA – Alvaro Bautista è a un passo dalla conquista del titolo in Superbike. Dopo il secondo posto in gara-1 della tappa in Indonesia, penultima stagionale prima del gran finale in Australia, lo spagnolo della Ducati gode di un vantaggio di 77 punti su Toprak Razgatlioglu, vincitore della prima sfida a Mandalika e in grado di mantenere accese le (poche) speranze di rimonta. Bautista infatti, nella Superpole Race e in gara-2 in programma domenica, avrà nuovamente la chance di chiudere il discorso, a patto di ottenere un determinato risultato.
    Bautista campione a Mandalika se…

    Vince la Superpole Race e Razgatlioglu non va oltre l’ottavo posto
    Razgatlioglu vince Superpole Race e gara-2, contemporaneamente Bautista chiude entrambe le gare al secondo posto LEGGI TUTTO

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    Superbike: Bautista vince il titolo alla domenica in Indonesia se… Le combinazioni

    ROMA –  Alvaro Bautista vede vicino il traguardo del Mondiale di Superbike. Dopo il secondo posto in gara-1 della tappa in Indonesia, penultima stagionale prima del gran finale in Australia, lo spagnolo della Ducati gode di un vantaggio di 77 punti su Toprak Razgatlioglu, vincitore della prima sfida a Mandalika e in grado di mantenere accese le (poche) speranze di rimonta. Bautista infatti, nella Superpole Race e in gara-2 in programma domenica, avrà nuovamente la chance di chiudere il discorso, a patto di ottenere un determinato risultato.
    Bautista vince il titolo in Indonesia se…

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    Superbike Indonesia: Bautista secondo in gara-1, festa rimandata

    MANDALIKA – Niente festa al sabato per Alvaro Bautista, che chiude al secondo posto gara-1 a Mandalika, durante la tappa in Indonesia valevole per il Mondiale 2022 di Superbike. Nella prima sfida del penultimo appuntamento stagionale, lo spagnolo di Ducati deve accontentarsi della seconda piazza dietro a Toprak Razgatlioglu, che così mantiene vive le (pochissime) speranze di rimonta per il titolo. Bautista avrà però un nuovo match point nella notte italiana tra sabato e domenica, quando i piloti scenderanno in pista per la Superpole Race, dove l’iberico dovrà vincere sperando che il turco non vada oltre l’ottava posizione. Fuori dai giochi, invece, Jonathan Rea, distante 102 punti dopo il terzo posto di stamattina. Seguono al traguardo i due italiani Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi, rispettivamente quarto e quinto.
    L’ordine di arrivo (top 10)

    Razgatlioglu
    Bautista
    Rea
    Locatelli
    Rinaldi
    Vierge
    Gerloff
    Bassani
    Lowes
    Baz LEGGI TUTTO

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    Superbike: a Mandalika Bautista secondo in gara-1 dietro a Toprak, titolo rimandato

    MANDALIKA – Non va oltre il secondo posto Alvaro Bautista in gara-1 a Mandalika, durante la tappa in Indonesia valevole per il Mondiale 2022 di Superbike. Nella prima sfida del penultimo appuntamento stagionale, lo spagnolo di Ducati deve accontentarsi della seconda piazza dietro a Toprak Razgatlioglu, che così mantiene vive le (pochissime) speranze di rimonta per il titolo. Bautista avrà però un nuovo match point nella notte italiana tra sabato e domenica, quando i piloti scenderanno in pista per la Superpole Race, dove l’iberico dovrà vincere sperando che il turco non vada oltre l’ottava posizione. Fuori dai giochi, invece, Jonathan Rea, distante 102 punti dopo il terzo posto di stamattina. Seguono al traguardo i due italiani Andrea Locatelli e Michael Ruben Rinaldi, rispettivamente quarto e quinto.
    Ordine di arrivo (top 10)

    Razgatlioglu
    Bautista
    Rea
    Locatelli
    Rinaldi
    Vierge
    Gerloff
    Bassani
    Lowes
    Baz LEGGI TUTTO

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    Superbike: Alba Rossa in Indonesia, primo match point per Bautista

    TORINO – Alba rossa per colorare di Ducati davvero tutto il mondo delle due ruote. Mentre Pecco Bagnaia continua il suo tour de force di festeggiamenti ed eventi promozionali per aver riportato a Borgo Panigale il titolo piloti della MotoGP 15 anni dopo quello di Casey Stoner, Alvaro Bautista può imitarlo in Indonesia nella Superbike. Domani alle 6.30 di mattina italiane, lo spagnolo richiamato in Ducati dopo due anni di “purgatorio” in Honda per il fallimento del progetto Panigale V4 nel 2019 (vinse tutte le prime 11 gare, poi crollò, non solo per colpa sua) si giocherà il primo match iridato.Un altro appuntamento con la storia, visto che la Ducati non vince in Superbike dal lontano 2011. L’ultimo titolo mondiale conquistato da Carlos Checa tra le cosiddette “derivate”, il pianeta più amato dal popolo rosso più tradizionalista perché ruspante ma soprattutto direttamente legato alle moto stradali, quelle che gli appassionati (che possono permetterselo) trovano in vendita nei concessionari.Sulla pista di Mandalika a Bautista, campione del mondo di 125 nel 2006 e a lungo rivale acceso di Marco Simoncelli in 250 prima di una carriera senza troppi acuti in MotoGP (chiusa nel 2018 nella Ducati targata Pramac per passare in SBK), non basterà la 15ª vittoria della stagione, per altro già in parte costruita nella prima giornata di prove, letteralmente dominata. Il veterano spagnolo dovrà infatti conquistare 17 punti in più di Toprak Razgatlioglu per strappare la corona iridata al funambolico turco della Yamaha, mentre nei confronti di Jonathan Rea, l’ex padrone delle “derivate” (6 Mondiali consecutivi con la Kawasaki), basterà un punto in più. Conseguenza dei rispettivi +82 e +98 in classifica dopo i primi dieci round stagionali.In ogni caso per chiudere i conti in anticipo, senza arrivare all’ultimo round in programma la prossima settimana in Australia, Bautista avrà altre due occasioni domenica (Superpole Race alle 3.30 e Gara-2 alle 6.30). E che ci sia aria di trionfo annunciato lo dice anche la presenza in Indonesia di Gigi Dall’Igna, il direttore generale di Ducati Corse che da Valencia (domenica il trionfo con Bagnaia, martedì i primi importantissimi test in chiave 2023) in pratica è volato direttamente a Mandalika, senza tornare a casa. «Pressione? No, la sua presenza è uno stimolo in più – assicura Bautista -. Vuol dire che la Ducati ci tiene anche a noi, al progetto Superbike». La chiusura del cerchio. LEGGI TUTTO

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    Superbike: Bautista vince il titolo a Mandalika se… Le combinazioni

    ROMA – La Superbike vola a Mandalika per la tappa in Indonesia, penultima del 2022, dove potrebbe assegnarsi il titolo piloti con una gara di anticipo. Alvaro Bautista e la Ducati, infatti, si trovano nettamente al comando della classifica piloti. Dopo la doppia vittoria a San Juan, in Argentina, il pilota spagnolo ha preso ulteriormente il largo in graduatoria, portando a 82 punti il vantaggio su Toprak Razgatlioglu e a 98 quello su Jonathan Rea. Le possibilità di mettersi in tasca un altro titolo su due ruote dopo quello di Bagnaia in MotoGP sono quindi alte per Ducati. Ecco di seguito le combinazioni per il titolo a Mandalika.
    Bautista vince il titolo a Mandalika se…

    Vince la gara e Razgatlioglu non va oltre l’ottavo posto
    Arriva secondo, Razgatlioglu non va oltre il tredicesimo posto e Rea non vince la gara LEGGI TUTTO

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    Superbike: Ducati e Bautista campioni in Indonesia se… Tutte le combinazioni

    ROMA – La Superbike fa tappa in Indonesia per la penultima tappa del Mondiale 2022, dove potrebbe assegnarsi il titolo piloti con una gara di anticipo. Alvaro Bautista e la Ducati, infatti, si trovano nettamente al comando della classifica piloti. Dopo la doppia vittoria a San Juan, in Argentina, il pilota spagnolo ha preso ulteriormente il largo in graduatoria, portando a 82 punti il vantaggio su Toprak Razgatlioglu e a 98 quello su Jonathan Rea. Le possibilità di mettersi in tasca un altro titolo su due ruote dopo quello di Bagnaia in MotoGP sono quindi alte per Ducati. Ecco di seguito le combinazioni per il titolo a Mandalika.
    Bautista campione a Mandalika se:

    Vince la gara e Razgatlioglu non va oltre l’ottavo posto
    Arriva secondo, Razgatlioglu non va oltre il tredicesimo posto e Rea non vince la gara LEGGI TUTTO

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    Ducati segna il secondo gol e contrattacca su tutti i fronti

    TORINO – Il secondo tassello, quello più piccolo ma non meno importante, è al suo posto. Il terzo quasi, il quarto (e più agognato) dipenderà molto da quanto succederà domenica in Australia. Dopo aver incassato il terzo titolo mondiale Costruttori di MotoGP con largo anticipo, la Ducati festeggia quello italiano del suo factotum (collaudatore e wild card mondiale, titolare nel CIV) Michele Pirro, al quale basta un quinto posto in Gara-2 nel finale di Imola per conquistare il 9° trofeo personale, diventando il terzo pilota italiano più titolato dopo Giacomo Agostini (16 tricolori oltre ai 15 Mondiali…) e Tarquinio Provini (11).Contemporaneamente in Portogallo nella stessa categoria ma mondiale e sulla stessa moto, la Panigale V4 R alata che fa impazzire molti appassionati che le esibiscono anche in strada, Alvaro Bautista stoppa la rimonta del campione in carica Toprak Razgatlioglu (vincitore di Gara-1 e della Superpole Race) e con l’ennesimo capolavoro di gestione in Gara-2 (12° successo stagionale) si porta a +56 sul turco della Yamaha e +82 su Jonathan Rea (sempre terzo a Portimao) quando mancano tre round al termine (tutti fuori Europa: Argentina, Indonesia e Australia). Ma soprattutto lo spagnolo tornato di più solido e pronto a Borgo Panigale dopo il Mondiale “buttato” nel 2019 mette a tacere un po’ tutti.Anche in Superbike infatti va di moda sparare sulla Ducati, definita troppo superiore per la potenza e velocità di punta. Insuperabile, insomma. Solo che aspetto alla MotoGP, dove essendo prototipi non ci si può troppo appellare ai regolamenti per frenare i rivali (oddio, tra divieti ad ali e abbassatori in realtà gli avversari l’hanno già fatto…), tra le “derivate” (si chiamano così proprio perché lo spirito è correre con supermoto molto simili a quelle acquistabili in concessionario) invece è tutto un lamentarsi. «La Ducati è troppo avvantaggiata in rettilineo. Per il bene della Superbike tutte le moto dovrebbero avere la stessa potenza, anche attraverso una nuova regola» afferma Razgatlioglu, che come Fabio Quartararo chiede velocità alla Yamaha. «È frustrante, ma non ho mai pensato al Mondiale. Bautista sta gestendo meglio la situazione rispetto al 2019, ma la differenza la fa con il suo peso: lui 66 chili, io 84» accusa Rea, che vuole anticipare il limite di peso moto+pilota.Bautista (come la Ducati) ovviamente non ci sta. «Gli altri si lamentano delle nostre prestazioni? Sono Kawasaki e Yamaha a dovere migliorare, non noi ad essere penalizzati» ribatte lo spagnolo, che però ha anche un moto d’orgoglio personale. «Non è tutto merito della Ducati. In MotoGP vincono in tanti, in Superbike solo io» sostiene. Giustamente. Come Pecco Bagnaia, che continua a non volere (e i dirigenti Ducati dovrebbe smetterla di non fare chiarezza a proposito) aiuti di squadra e che da venerdì a Phillip Island andrà di nuovo all’attacco della leadership di Quartararo, che a tre gare dalla fine ha appena 2 punti di vantaggio ma un trent devastante contro. E addosso una frustazione ancora più forte. LEGGI TUTTO