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    Virtus europea, Belinelli out. Scoppia un caso per Scariolo

    Una volta le sbroccate si facevano prendendo da parte un cronista, investito del ruolo di confessore. Oggi invece si pubblica un tweet, senza nemmeno usare le parole. Scariolo non aveva incluso Belinelli tra i “tre italiani che possono giocare veramente, tutti nello stesso ruolo”, ribadendo anche dopo il successo su Venezia per l’ennesima volta quanto il roster della Virtus sia sbilanciato sugli esterni. Beli, retrocesso di fatto nelle gerarchie interne dietro a Hackett, Pajola e Mannion, ha spedito in rete 12 emoji “facepalm”, che per i meno avvezzi significano frustrazione e imbarazzo. Segno tangibile che le tante gare in cui l’ex Spurs ha scritto “non entrato” a tabellino in Eurolega sono di difficile digestione per il tiratore di San Giovanni in Persiceto. È evidente che tra i due qualcosa si è rotto. La scorsa settimana Belinelli non ha messo piede in campo nemmeno nel furto con scasso dell’Olympiacos alla Segafredo Arena, mentre in campionato ha giocato 18′ con la Reyer, in linea con gli altri nove giocatori impiegati. Stasera col Panathinaikos si prospetta un’altra gara da seduto per Belinelli, salvo inversioni di rotta.

    Un tema su cui Sergio Scariolo glissa nelle notarelle ufficiali pre-gara: «Il Panathinaikos è in ottima forma. Ha recuperato molti uomini. Sfrutta un sistema di gioco solido in cui in tanti possono segnare. Noi vogliamo continuare a competere e a crescere: l’obiettivo è perdere meno palloni e mantenere alta l’intensità in difesa per tutta la partita. La strada è lunga, ma la direzione intrapresa è quella giusta».

    La tensione è anche figlia degli eurorisultati altalenanti. Con 15 partite da giocare non è il caso di parlare di ultima spiaggia, ma la Virtus tredicesima a due vittorie di distanza dalla zona playoff non è che possa lasciare molti altri punti interni per strada. Marshall Glickman, attuale reuccio dell’azienda Eurolega, mette Bologna tra le papabili per l’espansione a 24 squadre nel 2025-2026: un segnale positivo per il futuro, però come diceva Baglioni la vita è adesso. La Virtus sarà al completo (tranne i lungodegenti Abass e Menalo), e questa è quasi una novità. Anche ad Atene i bianconeri si sono sentiti defraudati dai fischietti: ko al supplementare, giocatosi senza che al 40′ esatto venisse sanzionato un fallo solare su Ojeleye. Com’è, come non è, proprio con le greche il conto non torna mai. Stasera in Fiera il capo-arbitro sarà Borys Ryzhyk, l’ucraino incluso lo scorso aprile nel corpo arbitrale italiano, al centro di diverse polemiche durante la finale scudetto con l’Olimpia. I dietrologi avranno sicuramente pane per i loro denti cariati. LEGGI TUTTO

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    Petrucci: “Banchero con l’Italia? Stiamo facendo l’impossibile”

    La prossima iniziativa del presidente della federbasket, Giovanni Petrucci è un ritorno al passato, alle relazioni tecniche tra federazioni che lui stesso aveva promosso nel primo passaggio da presidente Fip e poi presidente Coni.

    Presidente Petrucci, cosa si aspetta dal confronto fra ct “Allenare l’azzurro” con Mancini, Pozzecco, Campagna e De Giorgi?

    «Ricordo che ne lanciammo uno ai tempi di Ettore Messina ct, con Rudic, Sacchi. Io sono convinto che un rapporto di collaborazione possa essere molto proficuo, che possa esserci uno scambio costruttivo su aspetti psicologici, sociologici, gestionali. Ai tempi del Coni facevamo anche viaggi in loco l’anno prima delle Olimpiadi con i tecnici. Lo stesso presidente del Coni Giovanni Malagò ha proseguito, è un sostenitore. L’incontro sarà moderato dal Segretario Generale del Coni Carlo Mornati e ci saranno Malagò e il Ministro dello Sport Andrea Abodi, i miei colleghi. Abbiamo i migliori tecnici del mondo e lo dimostrano i risultati raggiunti in tutte le discipline».

    Di recente lei ha attaccato Legabasket sul piano della comunicazione, annunciando che avrebbe messo mano alla convenzione per organizzare la Serie A. Vi siete poi incontrati con il presidente Gandini?

    «Sì, è stato un incontro molto proficuo. Gandini mi ha convinto con le sue iniziative e ha riconosciuto che la titolarità del campionato è della Fip. Mi ha presentato idee e progetti in atto che stanno crescendo. Tutti sanno che io sono fissato con la comunicazione. La comunicazione è arte ed è nostro dovere promuovere il prodotto. Ripeto, Gandini mi ha convinto. Del resto ci conosciamo da anni, Umberto sa bene che sono impulsivo, però non voglio il male di nessuno».

    Quindi non metterà mano alla convenzione? Peraltro adesso appare anche il nuovo logo federale con quello di Legabasket. Riconosciuta anche la vostra visibilità.

    «Vedremo insieme la convenzione, ma non c’è motivo. Sì il logo Fip c’è, Gandini in tal senso si sta impegnando. Ci siamo chiariti».

    Fra un mese la Coppa Italia a Torino e poi tornerà la Nazionale. Sempre dell’idea di convocare tutti?

    «La mia idea non cambia, poi le convocazioni le fa il ct Pozzecco. Ma è evidente che la Nazionale abbia un’importanza tale da sovrastare tutto il resto, abbiamo ricevuto l’ennesima conferma con gli Europei e la qualificazione al Mondiale. Avevo ringraziato il ct Sacchetti per il ritorno ai Mondiali e ringrazio Pozzecco per questa conferma, arrivata anche con minori patemi. Chiarisco per l’ennesima volta che quando la Fiba ha reintrodotto le finestre durante la stagione, come nel calcio dove anche la Champions si ferma, è stata l’Eurolega ad aumentare le squadre». LEGGI TUTTO

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    “Allenare l’azzurro”: Fefè De Giorgi incontra i CT di calcio, basket e pallanuoto

    Di Redazione

    Fefè De Giorgi, Roberto Mancini, Gianmarco Pozzecco, Sandro Campagna: quattro giganti dello sport italiano insieme per un evento speciale, in programma lunedì 23 gennaio alle 11.30 al Salone d’Onore del CONI a Roma. La tavola rotonda “Allenare l’azzurro – CT a confronto” riunirà in un’unica sede i tecnici delle nazionali maschili di pallavolo, calcio, basket e pallanuoto.

    All’incontro, promosso dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci e moderato dal segretario generale del CONI Carlo Mornati, saranno presenti il ministro dello Sport Andrea Abodi e il presidente del CONI Giovanni Malagò. L’evento sarà trasmesso live in streaming sul canale Twitch della FIP.

    (fonte: Comunicato stampa) LEGGI TUTTO

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    Basket, Trieste vince il derby con Treviso e ipoteca la salvezza

    TREVISO – Nella 15ª e ultima giornata del girone di andata della Serie A, l’anticipo del PalaVerde di Treviso che aveva in programma il derby del Triveneto ha visto trionfare la Pallacanestro Trieste per 88-69, che compie un importante passo in chiave salvezza. Per coach Legovich cinque giocatori in doppia cifra a referto con i soliti 20 di Frank Bartley, i 16 di Spencer, 14 per Frank Gaines, 12 per Michele Ruzzier e 10 per Alessandro Lever. LEGGI TUTTO

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    Grassi: “A Napoli basket e calcio possono convivere”

    Il “Miracolo a Milano” di Vittorio de Sica dopo 71 anni ha avuto un remake domenica scorsa, ambientato però a Napoli. Penultima in classifica, pochi giorni dopo aver esonerato l’head coach e rimandato a casa un americano, la Gevi ha battuto i campioni d’Italia dell’Olimpia. Il tutto al termine di un supplementare dove si sono invertiti i ruoli: Uglietti e compagni giocavano in difesa come degli assatanati, mentre Hall e Luwawu-Cabarrot si facevano “apprezzare” per degli errori da Santa Inquisizione. «Non conosciamo mezze misure – commenta il presidente Federico Grassi -. Bisogna anche dire che la nostra fortuna è stata quella di affrontare Milano reduce dalla gara di venerdì in Eurolega e attesa da un doppio impegno questa settimana. Noi in ogni caso avevamo un piglio diverso dopo la brutta batosta di Scafati: sono serviti sia i cambi, dolorosi ma necessari (il taglio di Johnson e l’esonero di Buscaglia, ndr), che la strigliata per dare un volto diverso alla squadra». Grassi, perché ha scelto Pancotto, stimatissimo veterano delle panchine, per sostituire coach Buscaglia? «Ad agosto Buscaglia voleva un vice importante perché lui era impegnato con la nazionale olandese. Cesare ha un palmares importante: dovendo prendere una decisione, abbiamo pensato che avevamo già in casa chi può portarci alla salvezza».
    Cosa rappresenta per lei la vittoria su Milano? «Dopo le ultime sconfitte non potevamo che scusarci con i tifosi. Questo successo è un segnale: Napoli c’è, vuole lottare e restare in serie A con un progetto importante».
    Tre allenatori in due anni: Sacripanti, Buscaglia e Pancotto. Uno scotto da pagare per un club solido ma comunque giovane, o c’è dell’altro? «Abbiamo pagato molto l’impatto con la A, visto che pensavamo di poter andare avanti con una struttura ottima per la A2 ma non ottimale per la massima serie. L’anno scorso abbiamo commesso degli errori, in questa stagione vogliamo creare qualcosa di diverso».
    Fare basket a Napoli è tanto difficile? «Purtroppo sì. Mancano le strutture. Noi abbiamo un settore giovanile che sta crescendo in modo esponenziale: in due anni l’under 19 è entrata nelle finali nazionali. Abbiamo due foresterie con dodici ragazzi tra i quali due ucraini. E abbiamo acquistato dal Bassano Moussa Bamba, una maliano del 2005 (alto 2,04, ndr). Tengo molto a questo settore, spero di poter portare giovani campani a debuttare in Nazionale. Ci stiamo lavorando tantissimo, perché mi piacerebbe far diventare queste squadre giovanili un’eccellenza del Sud Italia».
    Lei divide la proprietà del Napoli con altre due famiglie, vero? «Sì, Tavassi e Amoroso. Abbiamo commesso questa lucida follia insieme nel 2018 rilevando il club. Il primo obiettivo, la promozione in A, l’abbiamo ottenuto. Il secondo è quello di creare solidità con un progetto che possa appassionare tutta Napoli».
    Ma a Napoli il basket è in grado di convivere con il calcio, oppure è destinato a venire fagocitato dalla passione per Osimhen e compagni? «Ritengo che si possa convivere, a patto di avere un progetto importante, creato passo dopo passo. Sono convinto che se avessimo messo 10 milioni in questa squadra, non avremmo risolto nulla per la città e dopo un anno saremmo scomparsi. Siamo tre famiglie che vogliono il bene della città a 360 gradi, anche e soprattutto per ciò che riguarda l’aspetto sociale. Faccio un esempio: il sei gennaio siamo andati a “Obiettivo Napoli”, un centro con tanti ragazzi che vengono da situazioni disagiate e che lì possono studiare a fare sport. Abbiamo portato dei doni e regalato un sorriso a tutti: alcuni di loro domenica erano al PalaBarbuto, felici. Ecco, per noi far sorridere un giovane è molto più importante che vincere una partita».
    Ci siamo un po’ persi tra stranieri che vanno e quelli che vengono alla Gevi. Qual è la situazione oggi? CI saranno altre novità? «Abbiamo ingaggiato Young, di cui mi parlano bene. Adesso stiamo alla finestra per capire se basterà, oppure se servirà un altro innesto, magari un comunitario».
    Che ne pensa delle frizioni tra il presidente della Fip Gianni Petrucci e la Legabasket, riguardanti la comunicazione nella pallacanestro? «Petrucci vuole il bene del basket e prova a spronare tutti. D’altro canto in Lega Gandini sta lavorando bene. Però si deve fare qualcosa in più sicuramente: chi investe nella pallacanestro non ha ritorni, i diritti televisivi sono limitati e si deve pagare delle tasse. Ci vorrebbe una svolta per trasformare il basket in appetibile. Quest’anno c’è stato un bel ritocco per i diritti tv, però non basta». LEGGI TUTTO

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    Paura in NCAA, un giocatore crolla a terra durante una partita: compagni terrorizzati

    STATESBORO (STATI UNITI) – Attimi di panico durante una sfida di NCAA, il campionato universitario statunitense di Basket. Sono quelli che hanno vissuto i giocatori e gli spettatori presenti a 13′ dalla fine della sfida tra Old Dominion e Georgia Southern, quando Imo Essien (guardia della squadra della Virginia) è lentamente crollato a terra di fronte allo sguardo terrorizzato degli altri giocatori in campo.
    Il sospiro di sollievo
    Dopo il malore sono stati immediati i soccorsi in campo: “Imo Essien è stato valutato dallo staff medico di GA Southern – ha poi spiegato la Old Dominion University -. Ha risposto in ogni momento, è stato in grado di sedersi in panchina dopo la ripresa della partita ed è poi tornato a casa con i suoi compagni di squadra”. Dopo il grande spavento è arrivato così il sospiro di sollievo. LEGGI TUTTO

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    Nba, Banchero firma il successo di Orlando contro i Golden State Warriors

    NEW YORK (Stati Uniti) – Orlando supera in trasferta Golden State grazie a una prestazione straordinaria di Paolo Banchero che segna 25 punti contro San Francisco. Per i Magic arriva un successo in trasferta che mancava da un decennio. Vincono lontano da casa anche i Los Angeles Lakers che conquistato il quinto successo consecutivo contro i Kings di Sacramento. Dallas sconfigge New Orleans grazie all’ennesima prestazione mostruosa di Luka Doncic mentre Boston coglie un prezioso successo a San Antonio. Vittoria casalinga per Chicago che supera gli Utah: Fontecchio resta a guardare. LEGGI TUTTO