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    Ducati segna il secondo gol e contrattacca su tutti i fronti

    TORINO – Il secondo tassello, quello più piccolo ma non meno importante, è al suo posto. Il terzo quasi, il quarto (e più agognato) dipenderà molto da quanto succederà domenica in Australia. Dopo aver incassato il terzo titolo mondiale Costruttori di MotoGP con largo anticipo, la Ducati festeggia quello italiano del suo factotum (collaudatore e wild card mondiale, titolare nel CIV) Michele Pirro, al quale basta un quinto posto in Gara-2 nel finale di Imola per conquistare il 9° trofeo personale, diventando il terzo pilota italiano più titolato dopo Giacomo Agostini (16 tricolori oltre ai 15 Mondiali…) e Tarquinio Provini (11).Contemporaneamente in Portogallo nella stessa categoria ma mondiale e sulla stessa moto, la Panigale V4 R alata che fa impazzire molti appassionati che le esibiscono anche in strada, Alvaro Bautista stoppa la rimonta del campione in carica Toprak Razgatlioglu (vincitore di Gara-1 e della Superpole Race) e con l’ennesimo capolavoro di gestione in Gara-2 (12° successo stagionale) si porta a +56 sul turco della Yamaha e +82 su Jonathan Rea (sempre terzo a Portimao) quando mancano tre round al termine (tutti fuori Europa: Argentina, Indonesia e Australia). Ma soprattutto lo spagnolo tornato di più solido e pronto a Borgo Panigale dopo il Mondiale “buttato” nel 2019 mette a tacere un po’ tutti.Anche in Superbike infatti va di moda sparare sulla Ducati, definita troppo superiore per la potenza e velocità di punta. Insuperabile, insomma. Solo che aspetto alla MotoGP, dove essendo prototipi non ci si può troppo appellare ai regolamenti per frenare i rivali (oddio, tra divieti ad ali e abbassatori in realtà gli avversari l’hanno già fatto…), tra le “derivate” (si chiamano così proprio perché lo spirito è correre con supermoto molto simili a quelle acquistabili in concessionario) invece è tutto un lamentarsi. «La Ducati è troppo avvantaggiata in rettilineo. Per il bene della Superbike tutte le moto dovrebbero avere la stessa potenza, anche attraverso una nuova regola» afferma Razgatlioglu, che come Fabio Quartararo chiede velocità alla Yamaha. «È frustrante, ma non ho mai pensato al Mondiale. Bautista sta gestendo meglio la situazione rispetto al 2019, ma la differenza la fa con il suo peso: lui 66 chili, io 84» accusa Rea, che vuole anticipare il limite di peso moto+pilota.Bautista (come la Ducati) ovviamente non ci sta. «Gli altri si lamentano delle nostre prestazioni? Sono Kawasaki e Yamaha a dovere migliorare, non noi ad essere penalizzati» ribatte lo spagnolo, che però ha anche un moto d’orgoglio personale. «Non è tutto merito della Ducati. In MotoGP vincono in tanti, in Superbike solo io» sostiene. Giustamente. Come Pecco Bagnaia, che continua a non volere (e i dirigenti Ducati dovrebbe smetterla di non fare chiarezza a proposito) aiuti di squadra e che da venerdì a Phillip Island andrà di nuovo all’attacco della leadership di Quartararo, che a tre gare dalla fine ha appena 2 punti di vantaggio ma un trent devastante contro. E addosso una frustazione ancora più forte. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Quartararo? Situazione dura”

    SUZUKA – La lotta tra Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia rimane serrata per la conquista del Mondiale di MotoGP. Il francese gode di un vantaggio minimo sulla Ducati di ‘Pecco’, autore di una grande rimonta da metà stagione in poi. Si deciderà tutto nelle ultime gare, con una situazione piuttosto simile allo scorso anno, con il transalpino che ha resistito al rientro di Bagnaia per poi aggiudicarsi il suo primo titolo iridato. 
    Parola a ‘Morbido’
    Sulla battaglia tra i due piloti, è intervenuto il compagno di box di Quartararo, ovvero Franco Morbidelli: “La situazione è difficile per Fabio. Sappiamo della mancanza di velocità di Yamaha su rettilineo e in più ci sono otto Ducati in pista. Bagnaia può godere di un aiuto in più e non aver fatto punti in Thailandia può essere duro da dimenticare per Fabio”, ha dichiarato l’italo-brasiliano a Motorsport.com.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Morbidelli: “Situazione complicata per Quartararo”

    SUZUKA – La lotta per il Mondiale di MotoGP rimane serrata tra Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia. Il francese gode di un vantaggio minimo sulla Ducati di ‘Pecco’, autore di una grande rimonta da metà stagione in poi. Si deciderà tutto nelle ultime gare, con una situazione piuttosto simile allo scorso anno, con il transalpino che ha resistito al rientro di Bagnaia per poi aggiudicarsi il suo primo titolo iridato. 
    Le parole di Morbidelli
    Sulla battaglia tra i due piloti, è intervenuto il compagno di box di Quartararo, ovvero Franco Morbidelli: “La situazione è difficile per Fabio. Sappiamo della mancanza di velocità di Yamaha su rettilineo e in più ci sono otto Ducati in pista. Bagnaia può godere di un aiuto in più e non aver fatto punti in Thailandia può essere duro da dimenticare per Fabio”, ha dichiarato l’italo-brasiliano a Motorsport.com.  LEGGI TUTTO

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    La strategia Ducati: il compromesso per aiutare Bagnaia

    Quando, il 24 aprile scorso, Fabio Quartararo vinceva il GP del Portogallo a Portimao, i risvolti psicologici e pratici apparivano evidenti: dopo aver faticato nelle gare asiatiche e americane, il campione del mondo otteneva il primo successo stagionale, aprendo la parentesi europea della stagione MotoGP nel modo ideale, cioè salendo al comando della classifica per la prima volta nel 2022. Quel giorno, il francese non poteva immaginare che nei successivi 12 GP non avrebbe più preceduto al traguardo Pecco Bagnaia, 8° nel GP portoghese complici la partenza da fondo schieramento e la spalla dolorante, conseguenze della caduta del giorno prima. In quel momento, il francese sembrava poter spiccare il volo verso il titolo-bis, ma dopo aver toccato il picco massimo delle 91 lunghezze sul torinese al giro di boa stagionale, al Sachsenring, lo scenario è mutato. Nei 12 GP disputati negli ultimi cinque mesi e mezzo Bagnaia e Quartararo non hanno sempre condiviso il traguardo, con Pecco a terra quattro volte e El Diablo autore di due “zero”. Ma nelle sei gare in cui entrambi hanno visto il traguardo, il francese ha sempre trovato il ducatista davanti a sé. A breve distanza, come a Jerez, al Mugello e al Red Bull Ring, dove ha chiuso secondo alle spalle di Bagnaia, oppure con distacchi consistenti e soprattutto con tante moto a separare i due. Come a Silverstone e a Misano, dove il ducatista ha trionfato, e come domenica a Buriram, dove Bagnaia è salito sul podio mentre Quartararo è naufragato.
    Incubo rosso
    Il flop del campione in carica in Thailandia è stato certamente figlio delle condizioni meteo particolari – una gara bagnata dopo che tutte le sessioni di prove erano state sull’asciutto – ma non ha fatto che confermare un trend. Nelle ultime tre gare Quartararo ha raccolto soltanto otto punti, un bottino magrissimo per un leader del Mondiale che ha fatto salire la frustrazione di El Diablo, il quale domenica non ha parlato con i media, rilasciando dichiarazioni soltanto attraverso un comunicato. Ma il calo era iniziato già in precedenza, se è vero che dopo i 172 punti delle prime dieci gare, il pilota della Yamaha si è fermato a 47 nelle ultime sette tappe. Dopo l’ultima vittoria, in Germania, Quartararo ha ottenuto un solo podio e in questo arco di tempo ben nove piloti hanno preso più punti, tutti in sella a moto europee. Tra loro, ben cinque guidano Ducati: Bagnaia (136), Jack Miller (98), Enea Bastianini (80), Jorge Martin (66) e Luca Marini (49). E non è certo un caso, dato che le Rosse sono ormai l’incubo di Quartararo, spesso circondato dalle moto bolognesi sulla griglia di partenza e nei primi giri di gara, quando Fabio non riesce a farsi largo nel gruppo, non avendo un motore sufficientemente potente per compiere sorpassi.
    Terzo uomo
    Il rallentamento di Quartararo non ha favorito soltanto Bagnaia, capace di vincere anche quattro GP di fila, ma lo stesso Aleix Espargaro. Con il suo -20 a tre gare dalla fine – con 75 punti in palio – il catalano dell’Aprilia è ancora in lizza per il Mondiale. E dire che in 17 gare soltanto una volta si è classificato tra i primi due al traguardo e nelle ultime nove uscite è andato sul podio soltanto ad Aragon. Non sembra un ruolino da candidato al titolo, eppure Aleix è in piena corsa. Oltretutto a livello di rimpianti il catalano ha “argomentazioni” forti, visti i punti persi banalmente a Barcellona – per aver esultato con un giro d’anticipo per il podio – e Motegi, dove la sua gara è finita ancora prima di iniziare a causa del mancato disinserimento della mappatura per il risparmio del carburante. Sembra il Mondiale che nessuno vuole vincere, ma proprio tali incertezze, forse, rendono questo thriller così appassionante.
    Guarda il videoPagella MotoGP: per Bagnaia un podio che vale una vittoria in Thailandia LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Sono stato spinto da Miller in curva-1”

    BURIRAM – Dopo aver riallungato in classifica su Francesco Bagnaia lo scorso weekend in Giappone, Fabio Quartararo sperava in un GP di Thailandia meno problematico. Invece il campione mondiale in carica ha concluso addirittura al diciassettesimo posto, non guadagnando nessun punto in classifica e perdendone ben 16 da “Pecco” ora a solo due punti di distanza a tre gare dal termine. Una domenica da dimenticare come si evince anche dal nervosismo post gara, in cui non ha rilasciato interviste.
    “Speravo in una gara migliore”
    A riportare le dichiarazioni del “Diablo” i canali ufficiali della Yamaha. “I primi giri sono stati davvero difficili, la pioggia è scesa nel momento peggiore per noi, avendo solo pochi minuti per provare la pista prima dell’inizio. Poi in curva-1 sono stato spinto da Jack Miller e da lì in poi la situazione è peggiorata. Stavo cercando di ritrovare il feeling, ma la visibilità era davvero pessima. Mi spiace per i tifosi thailandesi, speravo in una gara migliore, ma ci siamo fatti un’idea del perché abbiamo faticato così tanto e spero di tornare più forte già dall’Australia”, ha concluso Quartararo. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Quartararo: “Miller mi ha spinto in curva-1”

    BURIRAM – Fabio Quartararo, dopo aver allungato in classifica su Francesco Bagnaia in Giappone, sperava in un GP di Thailandia che potesse avvicinarlo al bis iridato. Invece il campione mondiale in carica della MotoGP ha concluso addirittura al diciassettesimo posto, non guadagnando nessun punto in classifica e perdendone ben 16 da “Pecco” ora distante di sole due lunghezze in classifica a tre gare dal termine del motomondiale. Una domenica da dimenticare per il francese, come evidenziato anche dal nervosismo post gara, in cui non ha rilasciato interviste.
    “Pioggia scesa nel momento peggiore”
    A riportare le prime impressioni del “Diablo” è il canale ufficiale della Yamaha. “I primi giri sono stati davvero difficili, la pioggia è iniziata a scendere nel momento peggiore per noi, avendo poi solo pochi minuti per provare la pista prima dell’inizio. Poi in curva-1 sono stato spinto da Jack Miller e da lì in avanti la situazione è peggiorata. Stavo cercando di ritrovare il feeling, ma la visibilità era davvero pessima. Mi spiace per i tifosi thailandesi, speravo in una gara migliore, ma ci siamo fatti un’idea del perché abbiamo faticato così e spero di tornare più forte già dall’Australia”, ha concluso il campione in carica della classe regina. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Gp Thailandia: la classifica piloti aggiornata

    BURIRAM – Pecco Bagnaia chiude terzo nel Gran Premio di Thailandia, diciassettesimo appuntamento stagionale di MotoGp, ma festeggia un notevole balzo in avanti nella classifica piloti. Il ducatista accorcia infatti le distanze dal leader Fabio Quartararo, il quale non va oltre il 17° posto. Con sole tre gare ancora da disputare, sono appena due i punti che separano l’azzurro ed il francese. Leggermente più staccato Aleix Espargaro, che termina nono e prova a restare in scia. Poche speranze infine per Bastianini e Miller.
    LA CLASSIFICA PILOTI

    Quartararo 219
    Bagnaia 217
    Aleix Espargaro 199
    Bastianini 180
    Miller 179
    Brad Binder 154
    Zarco 151
    Oliveira 131
    Martin 126
    Vinales 122
    Rins 111
    Marini 101
    Marc Marquez 84
    Bezzecchi 80
    Mir 77
    Alex Marquez 49
    Pol Espargaro 49
    Nakagami 46
    Morbidelli 32
    Di Giannantonio 23
    Dovizioso 15
    D. Binder 10
    Gardner 9
    Fernandez 9
    Crutchlow 3
    Bradl 2
    Pirro 0
    Savadori 0
    Watanabe 0
    Tsuda 0
    Nagashima 0 LEGGI TUTTO

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    Gp Thailandia, Bagnaia: “Ho dato tutto, ringrazio la squadra”

    BURIRAM – Mondiale riaperto e sorriso stampato in faccia per Pecco Bagnaia, terzo classificato del Gran Premio di Thailandia, quartultima prova del Mondiale di MotoGp. Il pilota della Ducati ha infatti centrato il podio, seppur il gradino più basso, ed ha ottenuto punti estremamente preziosi in ottica classifica generale. Complice una gara disastrosa di Quartararo, Pecco si è portato a soli due punti di ritardo dal francese. “Sono molto felice del risultato. Non ero mai riuscito a fare così bene con la pioggia” ha commentato a caldo il numero 63.
    Il pensiero di Pecco
    Pecco ha commentato la gara ai microfoni di Sky Sport: “Fin dall’inizio ho cercato di stare più vicino possibile a chiunque avessi davanti. Sapevo che il mio potenziale sul bagnato fosse questo e ringrazio la squadra per essermi venuta dietro nelle richieste. In tutto il weekend abbiamo tirato fuori un potenziale altissimo”. Bagnaia ha poi aggiunto: “Ho dato tutto quello che avevo. Dopo la qualifica ho sentito po’ tensione, ma le persone che mi vogliono bene mi han dato una grande mano. Ero concentrato al 100% sulla gara, sapevo che sarebbe stata una situazione diversa rispetto al Giappone con la pioggia”. Infine, sull’influenza del rivale Quartararo: “Avevo chiesto di non aver segnalazioni sulla sua gara, in modo da concentrarmi solo sulla guida. D’ora in poi magari le riceverò visto che siamo a due punti, ma fino ad oggi non ho voluto nessuna informazione”. LEGGI TUTTO