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    MotoGp, duello Quartararo-Bagnaia: Ducati sogna il titolo, la situazione a tre gare dalla fine

    ROMA – Il Mondiale più appassionante degli ultimi anni in MotoGp va verso la volata finale. A sole tre gare dalla fine, la classifica recita così: Quartararo 219 punti, Bagnaia 217, Aleix Espargaro 199, Bastianini 180 e Miller 179. Questi i cinque piloti ancora in corsa per il titolo della classe regina, anche se verosimilmente saranno i primi due a giocarsi il titolo fino all’ultima curva. Quartararo, campione in carica dopo il trionfo del 2021, ha visto sfumare, gara dopo gara, tutto il suo vantaggio su Bagnaia, autore di una seconda parte di campionato ai limiti della perfezione, che gli ha permesso di arrivare a due sole lunghezze dal rivale.
    La situazione
    Il tris di tappe conclusive comincia dall’Australia. A Phillip Island Quartararo potrebbe provare ad allungare su tutti con un successo che manca da troppo tempo, mentre a Bagnaia basterà chiudere davanti al francese e nella top ten per effettuare il sorpasso tanto atteso in casa Ducati. Per Espargaro, Bastianini e Miller sarà fondamentale ottenere il miglior risultato possibile per poter restare ancora in corsa. Il 23 ottobre si correrà invece a Sepang, in Malesia, mentre il 6 novembre si chiuderà la stagione nel classico appuntamento di Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Quartararo è veloce, ma sabato saremo pronti”

    PHILLIP ISLAND – “Abbiamo raddrizzato una sessione partita male, ci siamo risollevati dopo le difficoltà, quest’anno l’abbiamo fatto spesso. In alcuni tratti del circuito dobbiamo ancora metterci a posto, la buona notizia è che sappiamo dove lavorare”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport dopo il venerdì di prove libere al Gran Premio d’Australia, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il ducatista ha chiuso la prima giornata sul circuito di Phillip Island con l’ottavo tempo in classifica combinata. 
    Le parole di Bagnaia
    “Siamo vicini a Quartararo sul ritmo, ma non sono stato abbastanza incisivo durante il time attack nel settore uno e tre – ha aggiunto Bagnaia -. Il carico è minore rispetto a una volta e nei curvoni patisce di più il vento. Sabato saremo pronti, non siamo così lontani e il lavoro che serviva è stato fatto. Fabio è sempre molto veloce e questa è una pista decisamente favorevole alla sua moto”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Nostro potenziale molto alto. Spero nei consigli di Stoner”

    PHILLIP ISLAND – Pecco Bagnaia ha parlato alla vigilia del Gran Premio d’Australia, valevole per la diciassettesima tappa del Mondiale 2022 di MotoGp. Il ducatista è a soli due punti in classifica dal leader Fabio Quartararo quando mancano solo tre gare alla fine. “Vista la situazione è come se ripartissimo da capo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Io e Quartararo siamo davanti, ma neanche Aleix Espargaró è troppo lontano. E poi ci sono Bastianini eMiller, che sono ancora in corsa. Siamo in un buon momento e dobbiamo sfruttarlo. Dobbiamo riuscire a portare a casa il massimo risultato possibile: sappiamo che il nostro potenziale è molto alto, dunque dovremo sfruttare questo pacchetto al 100 per cento”.
    I consigli di Stoner
    “E’ una pista in cui Honda e Yamaha sono sempre state avvantaggiate, ma noi possiamo fare bene – ha spiegato Bagnaia -. Quest’anno la nostra moto si adatta a tutti i circuiti. Sarà una gara importante in vista del campionato. Stoner? Casey sarà qui questo weekend, spero possa darmi qualche consiglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Lotta al titolo? Riparte tutto da capo”

    PHILLIP ISLAND – “Vista la situazione è come se ripartissimo da capo. Io e Quartararo siamo davanti, ma neanche Aleix Espargaró è troppo lontano. E poi ci sono Bastianini eMiller, che sono ancora in corsa”. Pecco Bagnaia ha parlato così ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del Gran Premio d’Australia, diciassettesimo appuntamento stagionale della MotoGp. Il ducatista è a soli due punti in classifica dal leader Fabio Quartararo quando mancano solo tre gare alla fine. “Siamo in un buon momento e dobbiamo sfruttarlo – ha detto ai microfoni di Sky Sport -. Dobbiamo riuscire a portare a casa il massimo risultato possibile: sappiamo che il nostro potenziale è molto alto, dunque dovremo sfruttare questo pacchetto al 100 per cento”.
    Su Stoner
    “E’ una pista in cui Honda e Yamaha sono sempre state avvantaggiate, ma noi possiamo fare bene – ha spiegato Bagnaia -. Quest’anno la nostra moto si adatta a tutti i circuiti. Sarà una gara importante in vista del campionato. Stoner? Casey sarà qui questo weekend, spero possa darmi qualche consiglio”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP: Bagnaia favorito, ma Marquez vota Quartararo

    TORINO – Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia? Marc Marquez vota… Ducati. Dall’alto dei suoi otto titolo mondiali e soprattutto la voglia di arrivare almeno a nove e magari alla doppia cifra mancata da Valentino Rossi anche per l’acerrimo duello proprio con lui, lo spagnolo della Honda ritrovato dopo il quarto intervento al braccio martoriato nel 2020 dice la sua sulla volata iridata. E ovviamente (e giustamente dal suo punto di vista, quello di chi sta già pensando al 2023 e alle rivalità che lo aspettano) mette il dito nella piaga: il valore del torinese e gli ordini di scuderia della Ducati.Argomenti connessi e sempre più all’ordine del giorno dopo quanto visto due settimane fa in Thailandia, quando Johann Zarco, in grande rimonta, ha prima evitato che Marquez stesse mettesse a rischio il podio di Bagnaia e poi l’ha difeso da buono scudiero. Nulla di clamoroso, tanto meno illegale. Specie in una MotoGP che assomiglia sempre più alla Formula 1 dal punto di vista tecnologico e degli investimenti (e quindi interessi). Lo dice chiaramente e per primo il campione di Cervera.«È vero che Zarco a Buriram è arrivato su molto, molto veloce – sottolinea Marquez alla viglia del GP d’Australia -. E che mi ha superato e poi è rimasto dietro a Pecco. Ma è naturale che sia così. La Ducati non vince il campionato dal 2007. Davanti ormai quasi sempre c’è una “Ducati Cup”, quindi devono approfittarne. Hanno la moto migliore in griglia. Tutti i piloti sono davanti, quindi devono usare questa potenza di fuoco per vincere il Mondiale. E credo che lo faranno».Ma il corollario, non indifferente, è che per Marquez un conto è quale sia la moto migliore, un altro chi sia il pilota più forte. E chiaramente lo spagnolo vota Quartararo. Anche se prima della sosta estiva aveva 91 punti fi vantaggio e ora appena 2, frutto anche di 4 vittoria in 7 gare di Bagnaia. «Su chi scommetterei per il Mondiale? Sulla moto di Pecco – afferma con una punzecchiatura Marc -. Voglio dire, la Ducati è la Ducati e possiamo vedere che è veloce con molti piloti. Ma Fabio è Fabio: sta guidando molto bene e il suo punto debole forse è la pioggia. Ma sarà interessante vedere come finirà». Già. Perché l’aspetto mentale sarà fondamentale. E sembra chiaro che Marquez preferisca un successo di Quartararo. Anche nel 2015 tra Valentino e Jorge Lorenzo non scelse l’Italia… LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia e la sfida con Quartararo: “Sono in una situazione migliore di lui”

    ROMA – Pecco Bagnaia ha parlato in vista delle tre gare finali di questa stagione. Il pilota Ducati è a soli due punti da Fabio Quartararo quando restano da disputare le tappe in Australia, Malesia e quella conclusiva a Valencia. “Fabio, di sicuro, è l’uomo da battere – ha detto ai microfoni del sito ufficiale della MotoGp -. È uno dei piloti più forti, il campione del mondo dell’anno scorso. Ma io sono in una situazione migliore di Fabio. Mi sento benissimo con la mia moto, posso spingere, posso attaccare, mentre lui fa più fatica con la sua moto”.
    Sulla situazione in Ducati
    Bagnaia ha poi parlato della questione riguardante gli ordini di scuderia, che ha diviso gli stessi piloti sulla necessità e il dovere di aiutarlo o meno: “Conosco il mio potenziale, so che posso vincere senza aiuti. Di sicuro, nelle ultime due gare del campionato, un aiuto servirebbe. Ma ho vinto sei gare perché ero il più forte, non perché qualcuno mi ha lasciato passare. Gli ordini di squadra servono sicuramente, ma non per adesso”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia: “Sono in una situazione migliore di Quartararo”

    ROMA – “Fabio, di sicuro, è l’uomo da battere. È uno dei piloti più forti, il campione del mondo dell’anno scorso. Ma io sono in una situazione migliore di Fabio. Mi sento benissimo con la mia moto, posso spingere, posso attaccare, mentre lui fa più fatica con la sua moto”. Pecco Bagnaia ha parlato così al sito ufficiale della MotoGp in vista delle tre gare finali di questa stagione. Il pilota Ducati è a soli due punti da Fabio Quartararo quando restano da disputare le tappe in Australia, Malesia e quella conclusiva a Valencia.
    Sugli ordini di scuderia
    Bagnaia ha poi parlato della questione riguardante gli ordini di scuderia, che ha diviso gli stessi piloti sulla necessità e il dovere di aiutarlo o meno: “Conosco il mio potenziale, so che posso vincere senza aiuti. Di sicuro, nelle ultime due gare del campionato, un aiuto servirebbe. Ma ho vinto sei gare perché ero il più forte, non perché qualcuno mi ha lasciato passare. Gli ordini di squadra servono sicuramente, ma non per adesso”. LEGGI TUTTO

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    Ducati segna il secondo gol e contrattacca su tutti i fronti

    TORINO – Il secondo tassello, quello più piccolo ma non meno importante, è al suo posto. Il terzo quasi, il quarto (e più agognato) dipenderà molto da quanto succederà domenica in Australia. Dopo aver incassato il terzo titolo mondiale Costruttori di MotoGP con largo anticipo, la Ducati festeggia quello italiano del suo factotum (collaudatore e wild card mondiale, titolare nel CIV) Michele Pirro, al quale basta un quinto posto in Gara-2 nel finale di Imola per conquistare il 9° trofeo personale, diventando il terzo pilota italiano più titolato dopo Giacomo Agostini (16 tricolori oltre ai 15 Mondiali…) e Tarquinio Provini (11).Contemporaneamente in Portogallo nella stessa categoria ma mondiale e sulla stessa moto, la Panigale V4 R alata che fa impazzire molti appassionati che le esibiscono anche in strada, Alvaro Bautista stoppa la rimonta del campione in carica Toprak Razgatlioglu (vincitore di Gara-1 e della Superpole Race) e con l’ennesimo capolavoro di gestione in Gara-2 (12° successo stagionale) si porta a +56 sul turco della Yamaha e +82 su Jonathan Rea (sempre terzo a Portimao) quando mancano tre round al termine (tutti fuori Europa: Argentina, Indonesia e Australia). Ma soprattutto lo spagnolo tornato di più solido e pronto a Borgo Panigale dopo il Mondiale “buttato” nel 2019 mette a tacere un po’ tutti.Anche in Superbike infatti va di moda sparare sulla Ducati, definita troppo superiore per la potenza e velocità di punta. Insuperabile, insomma. Solo che aspetto alla MotoGP, dove essendo prototipi non ci si può troppo appellare ai regolamenti per frenare i rivali (oddio, tra divieti ad ali e abbassatori in realtà gli avversari l’hanno già fatto…), tra le “derivate” (si chiamano così proprio perché lo spirito è correre con supermoto molto simili a quelle acquistabili in concessionario) invece è tutto un lamentarsi. «La Ducati è troppo avvantaggiata in rettilineo. Per il bene della Superbike tutte le moto dovrebbero avere la stessa potenza, anche attraverso una nuova regola» afferma Razgatlioglu, che come Fabio Quartararo chiede velocità alla Yamaha. «È frustrante, ma non ho mai pensato al Mondiale. Bautista sta gestendo meglio la situazione rispetto al 2019, ma la differenza la fa con il suo peso: lui 66 chili, io 84» accusa Rea, che vuole anticipare il limite di peso moto+pilota.Bautista (come la Ducati) ovviamente non ci sta. «Gli altri si lamentano delle nostre prestazioni? Sono Kawasaki e Yamaha a dovere migliorare, non noi ad essere penalizzati» ribatte lo spagnolo, che però ha anche un moto d’orgoglio personale. «Non è tutto merito della Ducati. In MotoGP vincono in tanti, in Superbike solo io» sostiene. Giustamente. Come Pecco Bagnaia, che continua a non volere (e i dirigenti Ducati dovrebbe smetterla di non fare chiarezza a proposito) aiuti di squadra e che da venerdì a Phillip Island andrà di nuovo all’attacco della leadership di Quartararo, che a tre gare dalla fine ha appena 2 punti di vantaggio ma un trent devastante contro. E addosso una frustazione ancora più forte. LEGGI TUTTO