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    MotoGP. Ducati, un anno da record: tutti i numeri del 2022

    ROMA – Il 2022 in MotoGP non è ancora finito, con il titolo piloti ancora da assegnare, ma la Ducati arriva al gran finale di Valencia con tanti traguardi raggiunti e record infranti. La casa di Borgo Panigale, nel Mondiale in corso, ha fornito moto per quattro team (tre oltre a quello ufficiale) per un totale di otto piloti in pista: Bagnaia, Miller, Bastianini, Di Gianntantonio, Martin, Zarco, Marini e Bezzecchi. Tanti i dati che spiegano la stagione incredibile della casa emiliana, a cominciare dalle 12 vittorie su 18 gare fin qui disputate.
    Tutti i numeri di Ducati
    Sono invece cinque le volte in cui Ducati ha occupato entrambe le prime posizioni nell’ordine di arrivo, mentre ammontano a 31 i podi firmati dalle moto di Borgo Panigale nel 2022, mentre è ancora aperta la striscia di podi consecutivi, attualmente a quota 25. Nella gara in Malesia, Pecco Bagnaia ha vinto partendo dalla nona posizione, traguardo mai raggiunto nell’era MotoGP che ha preso il via vent’anni fa. Ora, per coronare un anno già importante, bisognerà chiudere la partita per il titolo a Valencia. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, l'incubo di Bagnaia: ecco il precedente con Rossi che spaventa Pecco

    ROMA – Mancano davvero pochissimi punti a Pecco Bagnaia per portare a casa il Mondiale 2022 di MotoGP. Il ducatista, vincitore della penultima gara in Malesia, arriva al Gran Premio di Valencia con la consapevolezza di dover gestire la gara senza farsi influenzare dalle pressioni per quello che sarebbe il primo titolo in classe regina, oltre che il primo successo della Ducati dal 2007, quando a imporsi fu Casey Stoner. Dopo ben cinque anni dall’ultima volta, il campionato verrà deciso all’ultima gara, anche se i pronostici pendono nettamente verso il torinese.
    Il precedente pericoloso
    C’è però un precedente che può spaventare Bagnaia. Nel 2006, Valentino Rossi arrivò a Valencia con otto punti di vantaggio su Nicky Hayden, ma perse il Mondiale dopo una caduta che lo fece chiudere al tredicesimo posto. Bagnaia, ai microfoni di “As”, ha risposto così riguardo al paragone con quell’episodio: “Non ho intenzione di rivedere o ripensare a quella gara. In questo momento sto bene e ancora non ci credo di poter accarezzare l’idea di vincere il titolo. Ma sono abbastanza calmo. Ora non so come saranno le giornate prima di arrivare a Valencia, ma cercherò di restare tranquillo a casa e di rilassarmi un po”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP Ducati, Tardozzi: “Bagnaia sottostimato. Non faremo come il 2016 in Argentina”

    ROMA – Alla sua solita maniera Davide Tardozzi ci ha messo la faccia davanta ai giornalisti, non sottraendosi a nessun tipo di domanda e difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono – le sue parole riportate da “As” -.Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang – spiega il team manager -ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Ai piloti chiediamo attenzione”
    Poi ancora una precisazione sugli eventuali ordini di scuderia in casa Ducati. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – aggiunge Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Tardozzi: “Bagnaia è un campione, come si fa a sminuirlo?”

    ROMA – Davide Tardozzi come al suo solito non si è nascosto dalle domande anche scomode dei giornalisti, difendendo l’operato dei piloti e del team Ducati. “Bagnaia ha dimostrato di essere un campione fin dalla partenza. In questa stagione conta 7 gare vinte più 4 delle ultime 6 nel 2021 e quando è caduto era sempre davanti, ma sui social network e media ancora lo sminuiscono. Come si fa a dire che non è un campione? Anche qui a Sepang ha dimostrato di essere forte di testa. Il potenziale di questo ragazzo deve esser riconosciuto. Tanti hanno la sua moto, ma quello che sta davanti è lui. Cos’altro deve fare?”
    “Fiducia nei nostri piloti”
    Poi una doverosa precisazione sugli ordini di scuderia. “Chiediamo solamente ai nostri piloti attenzione, senza avventurarsi in sorpassi azzardati. Anche se è passato molto tempo, in Ducati tutti ricordano quello che accadde in Argentina nel 2016 (tra Iannone e Dovizioso ndr). Durante la gara Pecco ed Enea si sono sorpassati senza problemi e questo conferma l’assenza di ordini di scuderia. Dall’Igna si è avvicinato al muretto perché preoccupato, ci ha chiesto se fosse il caso di intervenire in qualche modo. Ma abbiamo deciso di no, perché – conclude Tardozzi – abbiamo fiducia nei nostri piloti. Avremmo potuto mettere P2 sulla tabella di Bastianini, ma non l’abbiamo fatto“. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia: “Il Mondiale perso da Rossi nel 2006? Non ci penso”

    ROMA – Pecco Bagnaia è a un passo dalla conquista del Mondiale 2022 di MotoGP. Il ducatista, vincitore della penultima gara in Malesia, arriva al Gran Premio di Valencia con la consapevolezza di dover gestire la gara senza farsi influenzare dalle pressioni per quello che sarebbe il primo titolo in classe regina, oltre che il primo successo della Ducati dal 2007, quando a imporsi fu Casey Stoner. Dopo ben cinque anni dall’ultima volta, il campionato verrà deciso all’ultima gara, anche se i pronostici pendono nettamente verso il torinese.
    L’incubo Rossi
    C’è però un precedente che può spaventare Bagnaia. Nel 2006, Valentino Rossi arrivò a Valencia con otto punti di vantaggio su Nicky Hayden, ma perse il Mondiale dopo una caduta che lo fece chiudere al tredicesimo posto. Bagnaia, ai microfoni di “As”, ha risposto così riguardo al paragone con quell’episodio: “Non ho intenzione di rivedere o ripensare a quella gara. In questo momento sto bene e ancora non ci credo di poter accarezzare l’idea di vincere il titolo. Ma sono abbastanza calmo. Ora non so come saranno le giornate prima di arrivare a Valencia, ma cercherò di restare tranquillo a casa e di rilassarmi un po”. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Bagnaia-Quartararo: quando il Mondiale si è deciso all'ultima gara

    ROMA – Il GP di Valencia, ultimo appuntamento della stagione MotoGP tornerà a essere decisivo per l’assegnazione del titolo iridato. Era da cinque anni infatti che ila gara spagnola non decideva le sorti del mondiale, ovveri quando Marc Marquez arrivò all’appuntamento spagnolo con 21 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso, vincendo poi la classifica piloti anche grazie alla caduta dell’italiano. Questa volta, Francesco Bagnaia sarà chiamato a difendere 23 lunghezze di vantaggio su Fabio Quartararo, divario aumentato dopo l’allungo di domenica a Sepang.
    Gli altri titoli decisi al fotofinish
    In passato, oltre allo scontro Marquez-Dovizioso nel 2017, altre tre volte i tifosi sono rimasti con il fiato sospero fino all’ultima gara. Nel 2015, fu l’anno della sfida interna tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con la partecipazione di Marc Marquez. Il “Dottore” all’ultimo Gp è in vantaggio sullo spagnolo, ma una penalizzazione per la lotta con il numero 93 Honda a Sepang., lo costringe alla rimonta fino al quarto posto, piazzamento favorevole a Lorenzo che vince gara e mondiale. Rossi sfortunato anche nel 2006 quando sul +8 nei confronti di Nicky Hayden cadde lasciando strada al compianto statunitense. Nel mezzo la lotta tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez nel 2013, con quest’ultimo capace di gestire i 13 punti di vantaggio e conquistare la vittoria iridata. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: dopo cinque il titolo si assegnerà all'ultimo Gran Premio

    ROMA – Come cinque anni fa, o quasi. Infatti dopo un lustro il GP di Valencia, ultimo appuntamento della stagione MotoGP tornerà a essere decisivo per l’assegnazione del titolo piloti. Nel 2017 Marc Marquez arrivò all’appuntamento spagnolo con 21 punti di vantaggio su Andrea Dovizioso, vincendo poi il mondiale anche grazie alla caduta dell’italiano. Questa volta, Francesco Bagnaia dovrà difendere ben 23 lunghezze di vantaggio su Fabio Quartararo dopo l’allungo effettuato a Sepang.
    Gli altri “spareggi”
    In altre tre occasioni il titolo è stato deciso all’ultima gara. Nel 2015, l’anno della sfida interna tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, con la partecipazione di Marc Marquez. Il “Dottore” arriva all’ultimo Gp in vantaggio sullo spagnolo, ma è costretto a scontare una penalizzazione per la lotta con il numero 93 Honda a Sepang. Rossi rimonta fino al quarto posto, ma non basta perchè Lorenzo vince gara e mondiale. L’italiano sfortunato anche nel 2006 quando cadde sul +8 nei confronti di Nicky Hayden lasciando strada al compianto statunitense. Nel mezzo la lotta tutta iberica tra Jorge Lorenzo e Marc Marquez nel 2013, con quest’ultimo capace di gestire i 13 punti di vantaggio e conquistare la vittoria iridata. LEGGI TUTTO

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    MotoGP, Ducati pigliatutto: è sua anche la classifica team

    SEPANG – Una vittoria fondamentale per Francesco Bagnaia, che allunga a 23 punti il vantaggio su Fabio Quartararo e vede vicino il primo titolo mondiale in MotoGp. Inoltre il successo di Sepang permette matematicamente alla scuderia di Borgo Panigale di festeggare il secondo titolo consecutivo nella classifica team. Queste le parole di un entusiasta Luigi Dall’Igna “Una stagione davvero incredibile – ha spiegato il direttore generale Ducati Corse – aggiungiamo anche la vittoria del titolo squadre: sono felicissimo perché tutti i ragazzi se lo meritano”.
    “A Valencia con la stessa concentrazione”
    Il dirigente Ducati elogia la gara dei due piloti Francesco Bagnaia e Jack Miller. “Una gara difficilissima: Pecco è stato bravissimo e ha vinto soprattutto grazie alla sua partenza straordinaria. Ha saputo tenere testa ad un Bastianini davvero competitivo ed è stata una bella sfida tra i due. Ora bisogna solo tenere i piedi per terra. Dobbiamo arrivare a Valencia con la stessa concentrazione avuta finora. Jack invece si è reso protagonista di una rimonta incredibile e se fosse stato più avanti avrebbe ottenuto qualcosa in più”, conclude Dall’Igna. LEGGI TUTTO