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    MotoGp, Bagnaia: “Le Mans favorevole alla nostra moto”

    ROMA – “Negli ultimi due Gran Premi siamo riusciti a centrare risultati importanti su tracciati dove in passato abbiamo sofferto, perciò spero che continueremo ad essere così competitivi anche sui prossimi due circuiti, più favorevoli alle caratteristiche della nostra moto”. Pecco Bagnaia si prepara al Gran Premio di Francia, il quinto della stagione in MotoGp e il primo da leader della classifica piloti in classe regina. Il ducatista, che ha parlato ai media ufficiali della scuderia di Borgo Panigale, punta a un buon risultato sul circuito Bugatti: “Lo scorso anno a Le Mans ero riuscito a qualificarmi settimo, nonostante nei primi giorni avessi faticato con le basse temperature. Mi sentivo forte, ma la pioggia ha poi disturbato la mia gara. Vedremo come sarà il meteo questo weekend. Il mio feeling con la Desmosedici GP è ottimo e perciò sono fiducioso di poter disputare una buona prova anche in condizioni di bagnato”.
    Le parole di Miller
    Anche Jack Miller, dopo il successo ottenuto a Jerez, si prepara al weekend di Le Mans: “Sono molto felice di tornare a correre in Francia questo fine settimana – ha detto sempre ai media Ducati -. Lo scorso anno a Le Mans ero stato competitivo. Mi ero qualificato in seconda posizione e, dopo una buona partenza, ero in lotta nel gruppo di testa. Purtroppo però a sette giri dal termine sono stato costretto al ritiro da un problema tecnico. Vincere il GP di Spagna due settimane fa ha sicuramente rafforzato la mia fiducia. Il mio feeling con la moto è ottimo e non ho avuto più problemi all’avambraccio destro dopo che è stato operato, perciò sono convinto di poter fare un’altra bella gara questo weekend”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp: Rossi, Le Mans pista amica. Ma il successo per Vale è un miraggio

    ROMA – La MotoGp riparte da Le Mans, dove nel prossimo weekend andrà in scena il Gran Premio di Francia. Dopo la vittoria di Jack Miller a Jerez, la prima di una moto diversa da una Yamaha, è arrivata l’ennesima dimostrazione che la lotta al titolo avrà tantissimi contendenti. Il circuito Bugatti, in passato, è stato terra di conquiste per Jorge Lorenzo, che nei dodici anni in classe regina è andato al successo in ben cinque occasioni. Tra i piloti ancora in attività, i detentori del maggior numero di successi è Valentino Rossi, che si sono imposti tre volte.
    Chi si può ripetere?
    Per il Dottore, l’ultimo successo risale però al 2008. Un anno fa, per il pesarese è arrivata una caduta al primo giro della gara, che lo ha fatto terminare con zero punti. Puntare a un successo domenica è irrealistico, ma la confidenza con la pista transalpina può essere una buona motivazione per cambiare la situazione di inizio stagione. Tra gli altri piloti che hanno già vinto qui, ci sono Maverick Vinales e Danilo Petrucci, che si sono imposti nel 2017 e nel 2020. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia al comando: ora l'allievo di Rossi sogna il Mondiale

    ROMA – Francesco Bagnaia vola in testa alla classifica piloti di MotoGp e fa sognare l’Italia a suon di podi. Il ducatista si è reso protagonista di una splendida rimonta nel Gran Premio di Jerez che lo ha portato a ridosso del primo gradino del podio, solamente alle spalle del proprio compagno di box Jack Miller. Nessuno è stato costante come ‘Pecco’ in queste prime quattro gare: un terzo e un sesto posto in Qatar, poi le due vittorie sfiorate a Portimao e dunque in Spagna. Bagnaia è meritatamente al comando del campionato (l’ultimo italiano fu Andrea Dovizioso nel 2019), a +2 da un Fabio Quartararo dolorante e con l’incubo operazione al braccio.
    L’allievo di Valentino Rossi
    Il titolo è possibile e i motivi per crederci ci sono tutti, seppur si sia conclusa appena la quarta gara stagionale: il pilota torinese infatti fu già campione del mondo nel 2018, ma in Moto2. La figura con il quale è cresciuto si chiama Valentino Rossi: con il ‘Dottore’ trascorre gran parte degli allenamenti essendo parte dell’Academy VR46. Solamente il Ranch accomuna per adesso la storia di Rossi e Bagnaia, ma quest’ultimo spera di entrare negli annali come fece l’amico di Tavullia nel lontano 2001, anno del suo primo successo in top class. 

    Ducati in crescita
    La crescita di Bagnaia è riconducibile a quella della stessa Ducati, seconda nella classifica costruttori, a sole 6 lunghezze dalla Yamaha e con un margine importante sulla Suzuki. A Jerez, la casa di Borgo Panigale ha rotto un digiuno che durava dal 2006, quando l’ultimo pilota in rosso a trionfare fu Loris Capirossi. Il tracciato spagnolo infatti non si addice storicamente alle caratteristiche della Ducati: quest’anno la GP21 però risulta efficiente anche su una pista priva di lunghi rettilinei, a testimonianza dell’egregio lavoro fatto da Gigi Dall’Igna & Co. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bagnaia in testa al Mondiale: l'allievo di Rossi sogna il titolo

    ROMA – Francesco Bagnaia fa sognare l’Italia dall’alto della sua prima posizione nella classifica piloti di MotoGp. Il ducatista si è reso protagonista di una rimonta nel Gran Premio di Jerez che lo ha portato a ridosso del primo gradino del podio, solamente alle spalle del proprio compagno di box Jack Miller. Nessuno è stato costante come ‘Pecco’ in queste prime quattro gare: un terzo e un sesto posto in Qatar, poi le due vittorie sfiorate a Portimao e dunque in Spagna. Bagnaia è meritatamente al comando del campionato (l’ultimo italiano fu Andrea Dovizioso nel 2019), a +2 da un Fabio Quartararo dolorante e con l’incubo operazione al braccio.
    La figura di Valentino Rossi
    I motivi per credere nel titolo ci sono: il pilota torinese infatti fu già campione del mondo nel 2018, ma in Moto2. La figura con il quale è cresciuto si chiama Valentino Rossi: con il ‘Dottore’ trascorre gran parte degli allenamenti essendo parte dell’Academy VR46. Solamente il Ranch accomuna per adesso la storia di Rossi e Bagnaia, ma quest’ultimo spera di entrare negli annali come fece l’amico di Tavullia nel lontano 2001, anno del suo primo successo in top class. 

    La crescita della Ducati
    La crescita di Bagnaia va in parallelo con quella di una strepitosa Ducati, seconda nella classifica costruttori, a sole 6 lunghezze dalla Yamaha e con un margine importante sulla Suzuki. A Jerez, la casa di Borgo Panigale ha rotto un digiuno che durava dal 2006, quando l’ultimo pilota in rosso a trionfare fu Loris Capirossi. Il tracciato spagnolo infatti non si addice storicamente alle caratteristiche della Ducati: quest’anno la GP21 però risulta efficiente anche su una pista priva di lunghi rettilinei, a testimonianza dell’egregio lavoro fatto da Gigi Dall’Igna & Co. LEGGI TUTTO