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    La WADA chiarisce la posizione sui vaccini Covid-19

    Da qualche settimana, soprattutto in ambito medico sportivo, è in corso un dibattito sull’impatto che i vaccini per il Covid-19 (già disponibili in UK, a breve in moltissimi altri paesi) possono avere a livello di normative anti doping. I tennisti al momento non sembrano “obbligati” alla vaccinazione per presentarsi al via di un torneo, ma […] LEGGI TUTTO

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    Rumors: Dubai sarà la capitale del tennis a gennaio. Un WTA 500 e le quali dell’Australian Open

    Rumors: Dubai sarà la capitale del tennis a gennaio. Un WTA 500 e le quali dell’Australian Open

    E’ confermato e sarà ufficializzato nelle prossime ore: gli Emirati Arabi Uniti saranno addirittura la capitale del tennis nel gennaio 2021, con una WTA 500 per aprire la stagione e anche la fase di qualificazione dell’Australian Open, che per la prima volta nella storia non si svolgeranno a Melbourne per ridurre il numero di visti che il governo australiano deve concedere a causa del coronavirus.

    I due eventi si giocheranno a porte chiuse e in date leggermente diverse: il WTA si giocherà dal 5 al 13 gennaio e le qualificazioni dello slam aussie per 5 giorni, dal 9 al 13.
    Il torneo WTA dovrebbe avere almeno 56 giocatrici, per dare la possibilità di competere a quante più tenniste possibili all’interno della top 100 mondiale. LEGGI TUTTO

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    Esclusiva – Fornell-Mestres: “Trattato come un terrorista, la polizia non ha mai capito la realtà delle cose”

    Marc Fornell-Mestres nella foto

    Marc Fornell-Mestres, arrestato nel 2018 perché ritenuto colpevole di essere a capo di un’organizzazione dedita alla combine di partite di tennis dei circuiti Challenger/ITF, è tornato al centro dell’attenzione nelle ultime settimane dopo le squalifiche comminate dalla TIU a Naydenova e Lopez-Perez, giocatori che sarebbero stati menzionati dall’ex tennista iberico in alcune conversazioni telefoniche intercettate dagli investigatori. L’ex numero 236 del ranking ATP, in riferimento a questo articolo, ha rilasciato una lunga serie di dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di LiveTennis: la seconda parte dell’intervista, nella quale lo spagnolo parlerà anche del possibile coinvolgimento di una tennista italiana fuori dalla Top-500 WTA, sarà pubblicata nei prossimi giorni.

    Alla fine di ottobre del 2018 hai giocato a Santa Margherita di Pula, perdendo al primo turno da Mattia Frinzi. Questo, alla fine, si è rivelato essere l’ultimo incontro della tua lunga carriera.“Purtroppo sì, non credevo potesse essere l’ultima partita della mia lunghissima avventura nel circuito professionistico“.
    Ad un mese dall’ultimo match, sei stato arrestato. Che momenti sono stati per te?“E’ successo tutto nel giro di pochi istanti, io stavo dormendo e la polizia è piombata in casa all’improvviso ad arrestarmi come fossi un terrorista: non sono riuscito a capire cosa mi stava capitando, ero veramente sorpreso. Dopo tre giorni mi hanno portato in carcere a “Soto del Real”, dove sono stato rinchiuso per poco meno di un mese, ma anche nel corso di questo periodo bruttissimo ho fatto tanta fatica a capire cosa mi stava succedendo. Non ho mai fatto nulla di così sbagliato da meritarmi un trattamento da terrorista, c’è stato una sorta di “spettacolarizzazione” attuata nei modi e nei gesti dalla polizia, che non ha mai capito la realtà delle cose“.
    Naydenova e Lopez-Perez sono gli ultimi giocatori, in ordine cronologico, ad essere stati fermati dalla TIU. I loro nomi risultano in un’intercettazione telefonica che ti ha visto coinvolto: spiegaci la situazione.“Conosco molto bene Enrique Lopez-Perez ma con lui ho sempre avuto conversazioni tradizionali come quelle che si hanno tra amici. Era un gran tennista, sicuramente non meritava una punizione così severa come quella che gli è stata inflitta dalla Tennis Integrity Unit“. LEGGI TUTTO

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    Domani l’ATP dovrebbe comunicare il calendario 2021 fino a marzo

    Dopo settimane di voci e grande incertezza, domani dovrebbe essere il “grande giorno”. Secondo alcune fonti accreditate, tra cui il direttore del torneo di Marsiglia Jean François Caujolle, oggi l’ATP ha in programma un’ultima importante riunione con tutte le parti interessate (inclusi quindi anche i giocatori) per spiegare nel dettaglio il piano dei primi mesi […] LEGGI TUTTO

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    Open 13 di Marsiglia probabilmente si svolgerà dall’8 al 14 marzo 2021

    L’Open 13 di Marsiglia

    Il nuovo calendario ATP 2021 non è ancora stato comunicato, ma visto lo slittamento (ormai certo) dell’Australian Open, tutta la prima parte della nuova stagione sarà rimodulata. Sembra compromesso anche il Masters 1000 di Indian Wells, visto che la situazione sanitaria in Californa è difficilissima e gli scenari a medio termine sono tutt’altro che rassicuranti. Fonti USA riferiscono che già nei prossimi giorni potrebbe esser annunciata la cancellazione dell’edizione 2021. Sul fronte europeo, iniziano a trapelare nuove possibili date per i tornei  indoor solitamente disputati in febbraio, ma che andrebbero ora a sovrapporsi al primo Slam.
    Il direttore dell’Open 13 di Marsiglia Jean Francois Caujolle ha dichiarato alla stampa francese che “L’Open 13 Provence si svolgerà probabilmente a marzo dall’8 al 14 marzo 2021“. La decisione definitiva verrà presa, insieme all’ATP, appena saranno ufficiali le nuove dati per l’Australian Open e la cancellazione di Indian Wells: “Tutto dipenderà dal mantenimento o meno di Indian Wells. La situazione in California è preoccupante e gli organizzatori non sanno se la crisi sanitaria consentirà di giocare al Masters 1000. L’edizione 2021 del nostro torneo a Marsiglia non si svolgerà in condizioni normali, ma stiamo lottando per poter giocare e speriamo di poter offrire intrattenimento e tennis, con limitazioni o meno. Faremo di tutto affinché l’Open 13 si svolga, qualunque cosa accada. Quando e come resta da vedere. È una situazione per niente ideale, ma è così. Saremo comunque pronti, perché abbiamo studiato tutte le nostre opzioni”.

    “La finestra del 15 febbraio reputo sia chiusa, perché l’Australian Open dovrebbe essere giocato proprio in quella settimana. L’opzione più probabile al momento è che il nostro torneo si terrà dall’8 marzo. Il calendario sta prendendo forma e senza Indian Wells questo renderebbe le cose più facili. La crisi del coronavirus ha reso la vita molto dura per i tornei, con quelli più piccoli che hanno maggiori probabilità di subire un duro colpo sul lato finanziario. Tuttavia non vedo i tornei principalmente come un business, l’interesse primario deve essere garantire il gioco e l’intrattenimento per il pubblico. Chiaramente deve essere sostenibile. Siamo disposti anche ad ospitarlo a porte chiuse, abbiamo un ruolo importante da rispettare anche se fineremo per perdere dei soldi”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    Nadal: “La mia giornata ideale? Mare e golf”

    Rafa Nadal ha giocato poco nel travagliato 2020, ma aggiungendo l’ennesima coppa a Roland Garros ha portato il suo palmares a 20 Slam, risultato incredibile a coronare una carriera irripetibile. In una bella intervista rilascata al magazine delle Baleari “Celebrity”, Rafa ha dichiarato che agli esordi non poteva minimamente immaginare di raggiungere simili risultati. Oltre […] LEGGI TUTTO

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    Il calendario del 2021 inizia ad avere le prime cancellazioni

    Lucas Poulle vincitore nel 2019 a Bordeaux

    Nonostante il calendario ATP non sia ancora stato rilasciato, e sembra che ci vorrà ancora qualche giorno, il 2021 comincia a mietere le prime vittime a causa della mancanza di garanzie finanziarie.
    Uno dei migliori Challenger del circuito, tappa abituale dei tennisti prima del Roland Garros, è già stato cancellato nonostante la stagione non sia ancora iniziata. E’ il torneo di Bordeaux, che denuncia tutta la fragilità economica nella sua sua seconda edizione consecutiva sospesa. Nel 2019, Lucas Pouille vinse il torneo a cui parteciparano più di 3.000 persone. È probabile che molti tornei minori lo seguano. LEGGI TUTTO

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    Lutto nel mondo del tennis: a 84 anni è scomparso Alejandro Olmedo, vincitore di Australian Open e Wimbledon nel 1959

    Alejandro Olmedo nella foto

    Nuovo lutto nel mondo del tennis. Nella notte, all’età di 84 anni, è scomparso Alejandro “Alex” Olmedo, ex giocatore peruviano naturalizzato statunitense, capace di vincere la Coppa Davis con gli Stati Uniti nel 1958 e ben due Slam nella stagione successiva (Australian Open e Wimbledon: nello stesso anno raggiunse la finale anche agli US Open, ma non riuscì ad aggiudicarsi il titolo contro Neale Fraser, che si prese la rivincita dopo la sconfitta subita qualche mese prima in Australia).

    “El Jefe”, nato nel 1936 ed inserito nell’International Tennis Hall of Fame dal 1987, è deceduto a causa di un arresto cardiaco nella sua abitazione di Los Angeles: a darne la notizia è stata la Federazione Peruviana, che ci ha tenuto a ricordare come Olmedo sia stato il primo giocatore sudamericano della storia di questo sport ad aggiudicarsi un Major tanto ambito come quello di Wimbledon. LEGGI TUTTO