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    ATP Antalya e Delray Beach: in attesa delle qualificazioni, nei tabelloni principali presenti 20 giocatori fuori dalla Top-100

    Andrea Arnaboldi nella foto

    Con le qualificazioni degli Australian Open ormai alle porte, era inevitabile ritrovarsi ad assistere ai primi tornei della stagione con tanti tennisti di secondo piano ai nastri di partenza. Tra Antalya e Delray Beach, sedi dei due eventi ATP 250 che inaugurano la nuova stagione, sono venti, in attesa delle qualificazioni (il numero salirà a 30), i giocatori fuori dalla Top-100 ammessi direttamente nei tabelloni principali.
    In Turchia, in particolare, non c’è nessun giocatore tra la posizione n.101 e la n.200: il primo tra quelli fuori dalla Top-100 è il tunisino Malek Jaziri, attuale n.249 del mondo, seguito dal francese Hugo Grenier e dallo spagnolo Nicola Kuhn. Negli Stati Uniti, invece, il primo giocatore tra quelli posizionati oltre la Top-100 è il colombiano Daniel Elahi Galan. n.115 ATP: alle sue spalle Sebastian Korda e Ivo Karlovic, rispettivamente n.119 e n.148.

    MAIN DRAW ANTALYA – GIOCATORI FUORI DALLA TOP-100:249. MALEK JAZIRI 250. HUGO GRENIER 253. NICOLA KUHN 262. KACPER ZUK 267. ANDREA ARNABOLDI 271. TRISTAN LAMASINE 309. ALTUG CELIKBILEK 446. ERGI KIRKIN 571. MARSEL ILHAN
    MAIN DRAW DELRAY BEACH – GIOCATORI FUORI DALLA TOP-100:115. DANIEL ELAHI GALAN 119. SEBASTIAN KORDA 148. IVO KARLOVIC 194. MACKENZIE MCDONALD 251. NOAH RUBIN 256. TOMAS MARTIN ETCHEVERRY 268. JI-SUNG NAM 274. BJORN FRATANGELO 281. THOMAZ BELLUCCI 299. JC ARAGONE 481. RYAN HARRISON LEGGI TUTTO

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    Stefan Kozlov vince il primo incontro ATP della stagione 2021: Haerteis si ritira nel primo set

    Stefan Kozlov nella foto

    E’ Stefan Kozlov il primo tennista ad aver vinto un incontro a livello ATP nella stagione 2021. Il giovane giocatore americano, impegnato nelle qualificazioni del torneo ATP 250 di Delray Beach, ha beneficiato del ritiro del tedesco Johannes Haerteis nel corso del primo set (sul punteggio di 5-0) per accedere al turno decisivo del tabellone cadetto, dove attenderà il vincente del match tra Sakamoto e Young.

    Vista la cancellazione dell’intero programma di giornata ad Antalya a causa del maltempo, quest’oggi il tennis maschile, per quanto concerne il circuito maggiore, va in scena esclusivamente negli Stati Uniti. Ed è stato proprio un tennista di casa, il n.374 del mondo Kozlov (classe 1998) ad aggiudicarsi la prima partita del torneo: il ventiduenne di origini macedoni, finalista nel 2014 nelle prove Juniores degli Australian Open (battuto da Alexander Zverev) e di Wimbledon (battuto da Noah Rubin), non vinceva un match a livello ATP proprio dal torneo di Delray Beach dello scorso anno (al primo turno delle qualificazioni superò Alex Bolt, per poi perdere da Emilio Gomez salvo poi fare comunque l’ingresso nel main draw da lucky loser). LEGGI TUTTO

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    ATP Antalya: Il Tabellone Principale. Matteo Berrettini guida il seeding. Un qualificato o lucky loser per Fognini. Altri tre azzurri al via

    Matteo Berrettini ITA, 1996.04.12

    ATP Antalya 250 | Cemento | e300.000(1) Berrettini, Matteo vs (WC) Kirkin, Ergi Djere, Laslo vs Qualifier/Lucky LoserLamasine, Tristan vs Gerasimov, Egor Caruso, Salvatore vs (8) Bublik, Alexander
    (3) Fognini, Fabio vs Qualifier/Lucky LoserChardy, Jeremy vs Albot, Radu Qualifier/Lucky Loser vs Grenier, Hugo Qualifier/Lucky Loser vs (5) Struff, Jan-Lennard

    (6) Basilashvili, Nikoloz vs Arnaboldi, Andrea (WC) Celikbilek, Altug vs Zuk, Kacper Qualifier/Lucky Loser vs (WC) Ilhan, Marsel Jaziri, Malek vs (4) de Minaur, Alex
    (7) Kecmanovic, Miomir vs Travaglia, Stefano Ruusuvuori, Emil vs Vesely, Jiri Qualifier/Lucky Loser vs Kuhn, Nicola Herbert, Pierre-Hugues vs (2) Goffin, David LEGGI TUTTO

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    ATP Delray Beach: I risultati con il dettaglio del Primo Turno di Qualificazione (LIVE)

    Donald Young nella foto

    ATP Delray Beach 250 | Cemento | $349.530 – 1° Turno Quali
    Stadium – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 10:00 am)1. Stefan Kozlov vs [8] Johannes Haerteis
    Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Pedro Sakamoto vs Donald Young
    Il match deve ancora iniziare

    3. [1] Marcelo Tomas Barrios Vera vs [PR] Christian Harrison
    Il match deve ancora iniziare
    Court 1 – Ora italiana: 16:00 (ora locale: 10:00 am)1. [2] Viktor Galovic vs Aziz Dougaz
    Il match deve ancora iniziare
    2. [Alt] Gonzalo Escobar vs [5] Roberto Quiroz
    Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Zane Khan vs [6] Alexander Ritschard
    Il match deve ancora iniziare
    4. [3] Goncalo Oliveira vs [WC] Liam Draxl
    Il match deve ancora iniziare
    5. [Alt] Benjamin Lock vs [7] Kevin King
    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Bob Brett, storico coach di Becker e Ivanisevic, ci lascia a 67 anni

    Bob Brett con Boris Becker

    Il mondo della racchetta oggi piange Bob Brett, scomparso a 67 anni. Da tempo lottava contro un tumore. Nel corso di una longeva e fortunata carriera lunga 46 anni, l’australiano ha lavorato con campioni come Johan Kriek, Boris Becker, Goran Ivanisevic e Marin Cilic, oltre a molte federazioni nazionali. La sua serietà e metodologia l’hanno elevato a vero mentore per centinaia di allenatori a livello internazonale. Ha lavorato per molti anni in liguria, fondando a Sanremo la Bob Brett Tennis Academy nel 2002.
    Nel novembre 2020, è stato premiato all’unanimità dai suoi colleghi del “Tim Gullikson Career Coach Award”.
    Brett spiccava tra i colleghi per la sua notevole devozione al lavoro e attenzione per i suoi assistiti, che guidava con grande maestria e pazienza. Si è dedicato alla professione entrando nel mondo del tennis di alto livello sin da giovane età, da devoto allievo del leggendario allenatore australiano Hopman, suo mentore fino alla sua morte nel 1985. Di Hompan disse: “Ho tratto enorme beneficio dalla mia collaborazione con Harry Hopman. Non l’ho copiato, ma molto mi ha ispirato. Il lavoro e la ripetizione sono la chiave di una partnership giocatore-allenatore. Un giocatore deve essere mentalmente duro, con la capacità di eseguire i suoi migliori colpi sotto pressione. È sempre una battaglia tra la testa del tuo giocatore contro la personalità dell’altro. Puoi quindi guidare, fornire loro esempi e parlare di storia, ma alla fine devi tirare fuori le qualità di un giocatore, non solo tecniche ma soprattutto morali. Inoltre, devi avere un occhio che attento ai dettagli, al massimo livello sono le piccole cose a fare la differenza”.

    Brett era una persona premurosa, se ne stava sempre composto in panchina durante i match dei propri giocatori, guidandoli con fair play e classe, tanto da mantenere relazioni positive con ciascuno dei suoi assistiti anche al termine delle loro collaborazioni.
    Moltissime sono state le partnerships di Brett: ha condotto Andrei Medvedev alla finale del Roland Garros del 1999, ha portato Nicolas Kiefer al numero 4 del mondo partendo dalle retrovie, ha formato Mario Ancic, ospitandolo nella sua accademia, quindi Marin Cilic. Ha lavorato in precedenza con Harold Solomon, John Lloyd, Peter McNamara e Paul McNamee.
    Di lui Boris Becker ha scritto nella propria autobiografia: “Quando Bosch ha lasciato il mio angolo, ho dovuto trovare un nuovo allenatore, ma Tiriac era contro la mia scelta, l’australiano Bob Brett. ‘Lui? Cosa ha di cui potresti aver bisogno? Non è mai stato in una finale di Wimbledon! Come potresti avere rispetto per lui?’ Ma invece Brett era un duro, esattamente quello di cui avevo bisogno. Mi ha fatto capire molto chiaramente cosa si aspettava da me: disponibilità, disciplina, forza di volontà, puntualità. Tre ore di allenamento al mattino, tre ore al pomeriggio. ‘Quello che fai dopo non mi interessa.’ Era un puro rapporto tra professionisti. Brett mi ha trattato come un adulto, anche se ero molto giovane, mi ha dato rispetto e responsabilizzato. Fu importantissimo per me”.
    Moltissimi i messaggi di cordoglio dal mondo del tennis. Scegliamo quello di Riccardo Piatti, che lo ricorda con affetto: “Really saddened to hear about the passing of a great tennis coach but mostly of a mentor and friend. It’s been an honor and a pleasure to meet you. You’ll be missed. Rest in peace Bob. All my condolences to Caroline and Katarina”.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Antalya: I risultati del Primo Turno di Quali. Vince la pioggia. Gli azzurri rimandati a domani

    Andrea Vavassori nella foto

    Center Court – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 15:30)1. [1] Pedja Krstin vs [WC] Mert Naci Turker
    Il match deve ancora iniziare
    2. [3] Blaz Kavcic vs [WC] Togan Tokac – RINVIATA A DOMANI

    ATP ATP Antalya

    Kavcic B.

    Tokac T.

    Servizio
    Svolgimento
    Set 0
    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    3. [4] Andrea Pellegrino vs [Alt] Cengiz Aksu  – RINVIATA A DOMANI
    Il match deve ancora iniziare
    4. Mirza Basic vs [8] Dimitar Kuzmanov  – RINVIATA A DOMANI
    Il match deve ancora iniziare
    Court 1 – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 15:30)1. [2] Pavel Kotov vs [WC] Umut Akkoyun
    Il match deve ancora iniziare

    Court 2 – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 15:30)1. Vitaliy Sachko vs [11] Michael Vrbensky

    ATP ATP Antalya

    Sachko V.

    Vrbensky M.

    Servizio
    Svolgimento
    Set 0
    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    2. [6] Roberto Ortega-Olmedo vs Andrea Vavassori  – RINVIATA A DOMANI

    ATP ATP Antalya

    Ortega-Olmedo R.

    Vavassori A.

    Servizio
    Svolgimento
    Set 0
    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    3. Andrey Golubev vs [12] Alex Molcan  – RINVIATA A DOMANI
    Il match deve ancora iniziare
    Court 3 – Ora italiana: 13:30 (ora locale: 15:30)1. Harri Heliovaara vs [9] Sasikumar Mukund
    Il match deve ancora iniziare
    2. [WC] Adrian Andreev vs [7] Lukas Klein  – RINVIATA A DOMANI

    ATP ATP Antalya

    Andreev A.

    Klein L.

    Servizio
    Svolgimento
    Set 0
    Servizio
    Svolgimento
    Set 1

    3. [5] Matthias Bachinger vs Vladyslav Orlov  – RINVIATA A DOMANI
    Il match deve ancora iniziare
    4. Alexandar Lazarov vs [10] Lucas Miedler  – RINVIATA A DOMANI
    Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Caccia agli Slam 2021: cosa manca agli “inseguitori”? (di Marco Mazzoni)

    Stefanos Tsitsipas, semifinalista a Roland Garros 2020

    Il 2021 tennistico maschile scatta oggi tra Antalya e Delray Beach, tra le mille incertezze dovute alla pandemia, possibili nuovi spostamenti e cancellazioni. Ci apprestiamo a seguire una stagione che, come mai prima, saremo costretti a vivere giorno per giorno, sperando che le vaccinazioni di massa in corso in molti paesi possano rappresentare la fine del tunnel verso quella “normalità” perduta che oggi ci manca terribilmente.
    In questo scenario di totale incertezza, lanciarsi in previsioni sugli Slam 2021 sarebbe a dir poco ardito. La sensazione è che Novak Djokovic e Rafa Nadal saranno – tanto per cambiare – ancora gli uomini da battere. Nonostante i loro (prossimi) 34 e 35 anni, con mille battaglie nelle gambe e nella testa, la fortissima motivazione di segnare record storici (numero di Slam, settimane al n.1) li farà scattare in pole position, a meno di infortuni o situazioni imprevedibili.
    Altra certezza, la posizione di Dominic Thiem, ormai al pari dei due super campioni. L’austriaco è stato il primo nato nei ’90s a vincere un Major a New York, dopo aver perso finali a Parigi e Melbourne. Ormai Dominic è a tutti gli effetti il terzo incomodo, pronto a vincere a Melbourne, Parigi e New York. E gli altri?
    Nel primo approfondimento del 2021 parliamo degli inseguitori, quella pattuglia variopinta, interessante e ricca di talento quasi pronta a spiccare il volo verso la prima vittoria in uno Slam. Accadrà nel 2021? Non v’è certezza, ma è assai probabile che almeno uno di loro possa finalmente imporsi in uno dei quattro tornei principali della stagione. Ci sono molti segnali concordanti in tal senso. Il disgraziato 2020 ha mostrato per alcuni di loro importanti segnali di crescita, come la finale a US Open di Zverev, la vittoria alle ATP Finals di Medvedev spazzando via i primi tre al mondo, la semifinale di Tsitsipas a Roland Garros (dopo quella a Melbourne del 2019). Andiamo a vederli uno per uno, focalizzando l’attenzione su quel che (a fine 2020) mancava per compiere l’impresa e sedersi al banchetto dei veri Campioni. Per tutti loro sarà fondamentale elevare la “continuità di prestazione”, ossia la capacità di giocare il proprio miglior tennis più a lungo possibile, ma non solo.

    Daniil Medvedev (24 anni) – Continuità con la prima di servizio. È già andato molto vicino a vincere uno Slam, a New York 2019, quando solo l’enorme cuore e classe di Nadal hanno impedito al russo l’impresa, a coronare la sua estate magica. Medvedev ha il tennis più “rognoso” tra gli emergenti: tattico, di difficile lettura, molto personale. Ti porta a giocare male, con quella ragnatela di palle lente, “storte”, senza peso, e poi un improvviso strappo a spezzarti il ritmo e le gambe. Ti manda “in bestia”, ti toglie ritmo e fiducia. Quando Medvedev è davvero centrato, è un bruttissimo cliente per tutti. Però il suo tennis così complesso e personale richiede una perfetta condizione atletica, è assai dispendioso in energie fisiche e psicologiche, perché lui non spazza via il rivale, lo lavora ai fianchi, spesso in match lunghi e faticosi. Per questo il rendimento della prima di servizio diventa fondamentale: ricavare molti punti diretti per non spremersi in ogni scambio, ed allo stesso tempo elevare la frustrazione dell’avversario, è conditio sine qua non per vincere contro i big. Lo si è visto alle Finals, e praticamente in ogni suo grande successo. Ancora la prima di Daniil non è sempre al top. A volte stenta a prendere ritmo, oppure scompare per alcuni games. In uno Slam, con Rafa, Novak o Dominic al di là della rete, non te lo puoi permettere. Se nel 2021 Daniil troverà un servizio ancor più pungente e costante, potrà vincere il suo primo Slam.

    Stefanos Tsitsipas (22 anni) – Intensità e propensione offensiva. Il giovane “Dio greco” del tennis affascina per la sua eleganza nel gesto, completezza tecnica e versatilità. Dalla sua racchetta possono uscire traiettorie splendide da ogni posizione di campo, anche dal diritto, assai migliorato e reso più stabile nell’ultimo periodo. Tuttavia Stefanos ancora difetta in intensità. Nelle grandi e lunghe sfide, ha ancora la tendenza a prendersi delle pause in cui aspetta troppo l’avversario, si mette a scambiare come per rifiatare, ritrovare energie fisiche e mentali. Puntualmente in quei frangenti un rivale top ne approfitta, mette le marce alte e scappa via. Tsitsipas spesso riesce a rientrare, ma compie un grande sforzo che poi finisce per pagare nella fasi decisive (tiebreak, quarto e quinto set). È diventato un discreto lottatore, ma deve riuscire a concentrare gli sforzi in un rendimento medio più alto, cancellando quei momenti un po’ abulici in cui sembra tirare i remi in barca. Allo stesso tempo, deve trovare la fiducia per produrre un tennis più incisivo perché ha tutti i mezzi e colpi per riuscirci. Quando il greco tiene l’iniziativa, affonda i colpi, viene avanti giocando molto aggressivo, produce un tennis non solo bellissimo ma anche vincente ed efficace. Resterà sempre un creativo, soggetto a sbagliare e prendere decisioni tattiche pericolose, ma deve incanalare il suo gioco verso il rischio, con una posizione più avanzata e cercando di tenere in mano l’iniziativa il più possibile, visto che in modalità “creative” è assai più forte rispetto a quando è costretto a rincorrere. E magari usare maggiormente il rovescio slice per togliere ritmo ai molti picchiatori del tour e quindi entrare con i suoi colpi in anticipo.

    Alexander Zverev (23 anni) – Posizione di campo e attitudine. Sono passati diversi mesi, ma ancora resta incredibile la rimonta subita a NY da Thiem nella finale di US Open 2020. Sasha aveva dominato i primi due set, mostrando finalmente un tennis facile, sicuro, offensivo. Thiem fu forse fin troppo dimesso, e la sua scossa nel terzo finì per far ripiombare il tedesco nella propria palude, quella in cui si arrocca con un tennis consistente ma poco incisivo, tanto da annegare. Qua passa tutta la differenza tra un Campione ed un ottimo giocatore. Zverev in carriera ha vinto Masters 1000, le ATP Finals, ha battuto tutti i migliori perché possiede la qualità per farlo. Tuttavia continua non convincere perché riesce in queste imprese solo quando libera testa a braccio, producendo un gioco geometrico e veloce, aggressivo. In questi match, gioca con i piedi più vicini alla riga di fondo, con la prima apre il campo e quindi entra col rovescio poderoso, o lavora lo scambio col diritto cross, lungo e preciso. Quando tiene questa attitudine offensiva insieme ad una posizione avanzata, è un Top player, pronto a vincere uno Slam. Purtroppo ancora gli accade di rado, in modo completamente imprevedibile. È quindi una questione mentale, di fiducia, di presenza in campo. Nella sua giovane carriera, Alexander ha macinato tanti avversari quanti coach… vediamo se David Ferrer sarà quello “buono”. L’iberico fu un esempio di applicazione ed attitudine, proprio quella che manca al suo assistito.

    Andrey Rublev (23 anni) – Piano B. Rublev è stato uno dei giocatori migliori nel 2020. 5 tornei vinti, una crescita importante che l’ha giustamente portato a vincere anche l’ATP Award (insieme al suo coach, Fernando Vicente). Tuttavia i numeri vanno saputi leggere, e questi parlano chiaro: contro i migliori e negli Slam, Rublev ancora fa fatica. Non ha ancora superato la barriera dei quarti in uno Slam, ha battuto pochi Top, tenendo invece un livello medio molto alto contro gli altri. Il motivo di quest’andamento è squisitamente tecnico: il tennis di Rublev è formidabile ma ancora mono dimensionale. Il suo pressing ad altissimo ritmo e grande rischio è il suo marchio di fabbrica, con cui macina moltissimi avversari; ma potrebbe diventare anche la sua maledizione se non riuscirà a costruirsi un piano B per le situazioni in cui non riesce a sfondare l’avversario. Con i piedi vicini alla riga di fondo, Andrey spinge come un forsennato, palla dopo palla, costringendo l’avversario ad accorciare e aprendosi uno spiraglio per l’affondo, o portandolo all’errore. Ma… se questo non avviene? Se l’avversario si appoggia e non sbaglia? O se l’avversario risponde con palle lavorate e lo manda fuori ritmo? Sconfitta, perché Rublev ancora non è riuscito a trovare una via di fuga, una soluzione. Questa potrebbe essere un’incursione a rete (ma la tecnica di volo e posizione sono ancora rivedibili), oppure lavorare per stringere gli angoli con meno velocità e più rotazione, visto che il vero cambio di ritmo non è nelle sue corde. Rublev sembra un tennista già piuttosto formato sul piano tecnico, e con precise qualità ma anche limiti. Magari potrebbe trovare due settimane in cui, sostenuto da una condizione fisica eccezionale e grande sicurezza, riuscirà a travolgere ogni avversario, ma per trovare uno Slam del genere sembrano molti i pianeti che dovrebbero allinearsi alla perfezione…

    Matteo Berrettini (24 anni) – Salute e forma fisica. Di fatto il 2020 dell’azzurro non è valutabile. Ha giocato pochissimo, forte del ranking protetto sui risultati 2019, e quando l’ha fatto non stava quasi mai bene. Lo si sapeva, fin dall’inizio. Nel 2019 il tennis fantastico di Matteo è stato sostenuto da un’annata fortunatamente senza grandi intoppi sul lato fisico. Quando ti porti dietro un corpo così importante, il problema è dietro l’angolo. Con questo dovrà convivere l’azzurro, per tutta la carriera, l’augurio e speranza è che grazie ad un eccellente lavoro si possa preservarne il più possibile la salute, in modo da esplodere in campo quella potenza e qualità che l’hanno portato alla SF a US Open e giocare il Masters di fine anno, chiudendo tra i primi 8 al mondo la stagione 2019. Matteo come tennis può crescere ancora in molte cose: più qualità in risposta, qualche accelerazione di rovescio improvvisa, qualche miglioria nella volée e nell’approccio, una seconda di servizio sempre più incisiva. Ma il miglior Berrettini, seppur incompleto, è già un tennista fortissimo, che se la gioca con i migliori, perché ha un tennis “moderno”, efficace su ogni superficie, a patto di stare bene. L’augurio è di ritrovarlo nel 2021 al 100% sul lato atletico, perché solo con la miglior condizione gioca libero di testa e con fiducia.

    Denis Shapovalov (anni 21) – Ordine e prima di servizio. “Showtime Shapo” ha infiammato il Foro Italico nel 2020, mostrando anche sul rosso quel tennis irresistibile, una macchina da tennis infernale, imprevedibile, bellissima. Capace di creare meraviglie tecniche che ti lasciano a bocca aperta, ma allo stesso tempo distruggere tutto con la stessa velocità. Tra i giocatori di cui ho parlato è il più giovane, in tutti sensi. Quando si è così creativi, quando il padreterno ti regala così tanto talento e possibilità, incastrare il tutto in un piano razionale ed efficace è sempre più complesso. Ancor più se hai una personalità spiccata, vuoi imporre il suo gioco senza compromessi. Per questo solo trovando ancor più ordine e logica, Denis potrà salire di livello trovando quella continuità di rendimento all’interno dello stesso torneo che ancora gli manca. Non ha superato lo scoglio dei quarti in uno Slam, segnale di come faccia ancora fatica a trovare stabilità. Per farlo, oltre ad un lavoro importante sul piano mentale e tattico – auguri Youzhny – sarà necessaria anche una crescita nel rendimento con la prima di servizio. È la storia del gioco che lo dice: tutti i tennisti altamente creativi e con un tennis molto rischioso hanno iniziato a vincere solo quando sono riusciti a ricavare molti punti diretti con la prima. Perché metti sotto pressione il rivale, perché prendi fiducia nel tuo gioco, perché rischiando tanto, qualcosa concedi. Uno Shapo che si gioca uno Slam sarebbe il miglior biglietto da visita per il nostro sport.

    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Melbourne 1 (Adelaide) e 2: Entry List. Almeno 5 azzurri nel tabellone principale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16

    ATP Melbourne 1 (Adelaide) e 2: Entry List. Almeno 5 azzurri nel tabellone principale.
    Ricordiamo che il torneo di Melbourne 1-Adelaide si disputerà sempre a Melbourne ma avrà la dicitura del torneo ATP 250 di Adelaide che lo scorso anno ando ad appannaggio di Andrey Rublev.
    ATP 250 Melbourne 1 / Adelaide – 2021.01.31 – 2021.02.06David Goffin 16Karen Khachanov 20Cristian Garin 22John Isner 25Hubert Hurkacz 35Jannik Sinner 36Reilly Opelka 39Nikoloz Basilashvili 40Miomir Kecmanovic 42Kyle Edmund 48Alexander Bublik 49Tennys Sandgren 50Jordan Thompson 51Laslo Djere 55Sam Querrey 56Aljaz Bedene 58Pablo Andujar 59Vasek Pospisil 61Feliciano Lopez 63Dominik Koepfer 66Pablo Cuevas 68Steve Johnson 73Stefano Travaglia 75Salvatore Caruso 76Federico Delbonis 77Kevin Anderson 82Pierre-Hugues Herbert 83Thiago Monteiro 84Pedro Martinez 86Norbert Gombos 88Attila Balazs 93Soonwoo Kwon 95Roberto Carballes Baena 96Yannick Hanfmann 99Andrej Martin 100Yen-Hsun Lu 71 Pr(WC)(WC)(WC)(WC)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)

    Alternates1 Gianluca Mager 1012 Yuichi Sugita 1023 Yasutaka Uchiyama 1044 Andreas Seppi 1055 Kamil Majchrzak 105 (PR)6 Pedro Sousa 1067 Kamil Majchrzak 1078 Ilya Ivashka 1089 Gregoire Barrere 11010 Alexei Popyrin 11311 Denis Kudla 11412 Taro Daniel 11613 Thiago Seyboth Wild 11714 Christopher O’Connell 12015 Andy Murray 12316 Marc Polmans 12417 Facundo Bagnis 12518 Cedrik-Marcel Stebe 12619 Prajnesh Gunneswaran 12820 Lorenzo Musetti 129
    ATP 250 Melbourne 2 – 2021.01.31 – 2021.02.06Stan Wawrinka 18Grigor Dimitrov 19Felix Auger-Aliassime 21Borna Coric 24Casper Ruud 27Taylor Fritz 29Ugo Humbert 31Daniel Evans 32Lorenzo Sonego 33Adrian Mannarino 34Marin Cilic 43Albert Ramos-Vinolas 45Nick Kyrgios 46Richard Gasquet 47Tommy Paul 52Alejandro Davidovich Fokina 53Marton Fucsovics 54Frances Tiafoe 62Gilles Simon 64Jiri Vesely 67Ricardas Berankis 69Marcos Giron 70Jeremy Chardy 72Cameron Norrie 74Egor Gerasimov 78Marco Cecchinato 79Corentin Moutet 80Juan Ignacio Londero 81Radu Albot 85Emil Ruusuvuori 87Mikhail Kukushkin 89Lloyd Harris 90Federico Coria 91Joao Sousa 92Mikael Ymer 94Mackenzie McDonald 83 Pr(WC)(WC)(WC)(WC)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)(Q)
    Alternates1 Gianluca Mager 1012 Yuichi Sugita 1023 James Duckworth 1034 Yasutaka Uchiyama 1045 Andreas Seppi 1056 Kamil Majchrzak 105 (PR)7 Pedro Sousa 1068 Kamil Majchrzak 1079 Ilya Ivashka 10810 Gregoire Barrere 11011 Alexei Popyrin 11312 Denis Kudla 11413 Taro Daniel 11614 Thiago Seyboth Wild 11715 Christopher O’Connell 12016 Andy Murray 12317 Marc Polmans 12418 Facundo Bagnis 12519 Cedrik-Marcel Stebe 12620 Prajnesh Gunneswaran 12821 Lorenzo Musetti 129 LEGGI TUTTO