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    Carlos Alcaraz domina alle Olimpiadi di Parigi 2024. Lo spagnolo è in finale

    Carlos Alcaraz nella foto – Foto Getty Images

    Carlos Alcaraz ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei migliori digocatori di tennis al mondo, nonostante la sua giovane età di 21 anni. Nella semifinale dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, il prodigio spagnolo ha letteralmente dominato Félix Auger-Aliassime con l’impressionante punteggio di 6-1, 6-1.Fin dall’inizio, Alcaraz ha mostrato un livello di gioco praticamente inarrivabile. Il suo arsenale di colpi sembrava non avere limiti: servizio, volée, drop shot, dritto, rovescio, passanti e lob. È stata una vera e propria lezione di tennis, che ha lasciato il suo avversario canadese in balia degli eventi.
    Nonostante Auger-Aliassime abbia giocato un buon primo set, non è stato sufficiente per contrastare la superiorità di Alcaraz. Nel secondo set, il canadese ha inevitabilmente abbassato la guardia, accumulando errori e spianando la strada allo spagnolo.Questa vittoria conferma che Alcaraz è probabilmente il giocatore più forte sulla terra battuta a livello mondiale. La sua prestazione suggerisce che solo giocatori del calibro di Djokovic o Sinner, in giornate di grazia, potrebbero sperare di contrastarlo.
    Con questa vittoria, Alcaraz si è assicurato un posto in finale e una medaglia per la Spagna. Ora attende il vincitore della sfida tra Djokovic e Musetti, che si terrà questo pomeriggio. La finale è prevista per domenica, dando ad Alcaraz un giorno di riposo per prepararsi all’ultimo atto di quello che potrebbe essere il coronamento di un sogno olimpico.Nel frattempo, Auger-Aliassime avrà l’opportunità di giocare per la medaglia di bronzo sabato contro il perdente dell’altra semifinale.
    ATP Paris Olympics Felix Auger-Aliassime [13]110 Carlos Alcaraz [2]660 Vincitore: Alcaraz ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-5 → 1-6Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A1-4 → 1-5Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-15 40-301-3 → 1-4Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A1-2 → 1-3Carlos Alcaraz 15-0 30-0 30-15 40-151-1 → 1-2Felix Auger-Aliassime 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 1-1Carlos Alcaraz 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 15-30 15-40 30-401-5 → 1-6Carlos Alcaraz 0-15 15-15 15-30 30-30 40-301-4 → 1-5Felix Auger-Aliassime 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 40-A1-3 → 1-4Carlos Alcaraz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-301-2 → 1-3Felix Auger-Aliassime 0-15 15-15 30-15 30-30 30-401-1 → 1-2Carlos Alcaraz 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Felix Auger-Aliassime15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0

    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Masters 1000 Montreal: La situazione aggiornata Md e Qualificazioni. Forfait di Lorenzo Musetti

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Dopo Alcaraz, anche Lorenzo Musetti rinuncia al viaggio in Canada per prendere parte al primo Masters 1000 della “leg” nordamericana. L’azzurro è impegnato stasera (ore 19) nella semifinale dei giochi Olimpici, e anche in caso di sconfitta vs. Djokovic sarà ugualmente in campo domani per giocarsi il bronzo con lo sconfitto della prima semifinale. Al suo posto nel main draw dell’Open del Canada entra Borges.
    Ieri era stato Carlos Alcaraz ad annunciare il forfait per il torneo di Montreal. L’annuncio era arrivato dalla direzione del torneo, che sul sito ufficiale dell’evento ha riportato una dichiarazione del due volte campione a Wimbledon: “È stata una stagione molto lunga per me e a causa dell’accumulo di partite e della stanchezza, non potrò giocare a Montreal quest’anno. Non vedevo l’ora di tornare in Canada e godermi l’amore dei tifosi. Spero ritrovarvi tutti a Montreal negli anni a venire!”.
    L’estrema vicinanza del torneo canadese con quello Olimpico, con l’aggravante del viaggio sull’Oceano e il repentino cambio di superficie, ha provocato importanti rinunce al primo 1000 dell’estate americana. Purtroppo l’anno Olimpico porta a un calendario ancor più fitto.

    MONTRÉAL 🇨🇦 M1000 H 56 28 Tuesday start; Monday final

    (Clicca per vedere l’entry list) Masters 1000 Montreal (MD) Inizio torneo: 05/08/2024 | Ultimo agg.: 02/08/2024 15:00Main Draw (cut off: 43 – Data entry list: 10/07/24 – Special Exempts: 0/0)

    Alternates LEGGI TUTTO

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    Arrivederci e grazie, sir. Andy Murray. Il tributo a un grande campione

    Andy Murray saluta a Parigi 2024

    “Never even liked tennis anyway.” Solo un personaggio animato da cotanta arguzia ed ironia come Sir. Andy Murray poteva scegliere un epitaffio così per salutare il mondo del tennis, il suo mondo, dopo aver disputato l’ultimo match ufficiale alle Olimpiadi di Parigi, il doppio perso insieme a Daniel Evans contro il team a stelle e strisce Fritz – Paul. Si chiude con una sconfitta e non un’altra medaglia olimpica la carriera di Murray, lunga e travagliata, animata da tanti episodi, cadute e risalite, vittorie storiche e tonnellate di polvere masticate nell’infinita rincorsa ai tre davanti, Roger, Rafa e Novak, complessivamente più forti e vincenti di lui. Fab4? Per molti, sì, per altri nient’affatto, visto che erano loro i tre tenori e Andy solo la gamba zoppa dei Beatles tennistici, uno che ha provato a restare aggrappato al loro treno velocissimo, salendo e scendendo a più riprese, con più frustrazioni che soddisfazioni. Uno britannico quando vinceva, “scozzese” quando perdeva…
    Ci vorrà del tempo per analizzare bene, a freddo, la carriera di Murray. Una cosa vorrei chiarirla immediatamente, forte e chiara: guai ad apostrofarlo come “perdente”. È vero che se andiamo a vedere il suo bilancio contro gli altri tre big ha solo dati in negativo (11-25 vs Djokovic, 7-17 vs Nadal, 11-14 vs. Federer), e che a livello di vittorie Slam siamo indietro anni luce (3 per Andy, contro i 20 di Roger, 22 di Rafa e 24 di Novak). 8 finali Major perse, 3 vinte. Una statistica non esaltante ma… si può considerare “perdente” un ragazzo che si è spinto oltre il limite delle sue capacità fisiche e tecniche, migliorando lentamente ma costantemente il suo gioco, arrivando a vincere 46 tornei ATP (tra cui 14 Masters 1000), due Ori olimpici consecutivi in singolare (record assoluto questo), US Open e due Wimbledon, riportando uno Slam nel Regno Unito dopo il mitico Fred Perry nel 1936? Io assolutamente no.
    Proprio in questi giorni Olimpici a Parigi, si è acceso un forte dibattito sul concetto di sconfitta, di grandezza o meno di un risultato. Nel mondo super competitivo di oggi, dove milioni di persone praticano sport a livello agonistico sostenute da metodi scientifici di allenamento e grandi mezzi, arrivare secondi o terzi è indice di assoluta grandezza, non di povertà o miseria. Chi narra lo sport esaltando solo e soltanto vittoria e primati ha perso misura, non rende un bel servizio. I secondi, terzi o pure i quarti, sono enormi atleti e campioni. Non è solo il primo posto il metro di tutto. È ora di cambiare paradigma alla nostra visione dello sport, e se vogliamo della vita. Murray in questo è l’esatto esempio di un atleta formidabile che è andato oltre ai propri difetti e mancanze, riuscendo ad ottenere risultati eccezionali nonostante rivali più attrezzati. Per questo è un tennista esemplare, che dobbiamo ringraziare per le tantissime ore di spettacolo e divertimento prodotte nei più importanti court del mondo.

    Never even liked tennis anyway.
    — Andy Murray (@andy_murray) August 1, 2024

    La sua storia è partita dal nord, Scozia, Dunblane per la precisione, uno di quei posti dove puoi passare solo per caso se la vita ti conduce attraverso altre rotte. Lontanissimo dai sacri prati verdi di Wimbledon. Ha iniziato a giocare a tennis a tre anni, spinto dalla passione dell’onnipresente madre Judy. Che la sua vita e carriera non fosse costellata solo da rose e fiori l’ha intuito a otto anni (1996), quando sopravvisse miracolosamente al massacro scolastico alla Dunblane Primary School: 16 compagni di classe e un insegnante furono assassinati in una sparatoria da un folle, entrato nella scuola per vendetta. Fu il più grave fatto di sangue accaduto in un istituto nella storia britannica moderna. La famiglia Murray conosceva l’aggressore. Non è mai stato un ragazzo come gli altri Murray, fin da quando ha iniziato a calcare il tour Pro con quella chioma di capelli ribelli, lo sguardo torvo e poi improvvisamente sereno, e quella lingua tagliente quanto il rovescio, forse ancor più letale… Andy in realtà è un tipo molto tranquillo nel quotidiano, animato da quell’irresistibile humor tutto British che esterna nei suoi leggendari tweet social, o con gli amici di sempre di fronte a un buona birra, talvolta anche nelle sala stampa. Per la sua ex allenatrice Amelie Mauresmo, “Andy ha come una doppia personalità. In campo e fuori sono due persone diverse, forse anche per questo non è riuscito a tirare tutto il meglio di se in ogni fase della sua carriera” ricorda l’ex campionessa francese, oggi direttrice di Roland Garros. Cosa rara tra i professionisti maschi, Murray è da sempre un appassionato sostenitore della parità di retribuzione per i tour maschili e femminili, di diritti e visibilità. “Sono stato coinvolto nello sport per tutta la vita e il livello di sessismo è irreale”, ha scritto una volta Murray su Instagram. Murray è diventato solo il secondo giocatore Top-10 nella storia dell’ATP Tour ad avere un’allenatrice nel suo box con Mauresmo. Tantissime chiacchiere allora, ma lui mai se c’è curato, è sempre andato avanti per la sua strada.
    Proprio il rapporto con i coach è stato travagliato. Ne ha cambiati tanti, forse troppi. C’è chi dice per la presenza ingombrante della madre – e tutti sappiamo quanto possa essere castrante per un giovane una mamma onnipresente e mai doma…- tanto che alla fine i suoi migliori anni sono arrivati sotto la severa guida di Ivan Lendl, un super campione per certi versi ha più di un affinità con Murray. Il carattere scontroso, la certosina costruzione, anche lenta se vogliamo, del proprio gioco, le molte sconfitte Slam e la sensazione che vi fossero più “talenti” di lui, ma alla fine le vittorie arrivavano. Murray ha dovuto lavorare tanto, forse più degli altri tre campioni della sua epoca, per tirar fuori ogni stilla del suo talento. Ha stentato più degli altri a costruire il fisico, strutturalmente meno forte e più fragile, e il suo tennis è cresciuto e quindi esploso più tardi. A completata maturazione, dopo estenuanti sessioni di lavoro (in estate nel caldo di Miami per prepararsi al meglio a quello altrettanto torrido di NYC), finalmente i vari tasselli tecnici hanno iniziato a lavorare all’unisono, e nel 2012 proprio nella Grande Mela è arrivato il primo, sospirato, Slam. Forse gli è mancato almeno un successo agli Australian Open, ma complessivamente Djokovic nelle tante finali gli è sempre stato superiore per mentalità e completezza di gioco.

    Forever in our hearts 💙 Today, we celebrate an amazing career and legacy. #SirAndy | @andy_murray pic.twitter.com/dailIta1Zo
    — ATP Tour (@atptour) August 1, 2024

    Cosa è mancato a Murray per vincere di più? Un po’ tutto se vogliamo, o solo dettagli fondamentali a fare la differenza. Di sicuro la sua seconda di servizio non è mai stata all’altezza degli altri tre, col diritto non ha mai davvero superato il limite di un’apertura meno fluida, e per anni ha tenuto un’attitudine fin troppo difensiva e da contrattaccante, spremendosi al limite invece di giocare più di petto, più diretto e offensivo. Non è un caso che nelle sue tre vittorie a Wimbledon (due ai Championships, una nell’evento Olimpico 2012) si è visto il suo tennis migliore, più rapido e incisivo, zero attendismo e tanta qualità. Forse avrebbe dovuto lavorare maggiormente sulla mentalità offensiva, provando a sgravarsi da un conflitto interiore e col rivale che l’ha penalizzato a più riprese, esplodendo spesso e volentieri in una rabbia agonistica nefasta e autodistruttiva. Iconiche le sue incazzature furibonde contro il suo angolo, gli sono costate più di una sconfitta. Ma anche a livello puramente fisico ha sofferto la minor potenza rispetto a Nadal, la minor elasticità e facilità rispetto a Federer, la minor resistenza rispetto a Djokovic. Solo nel 2016, il suo anno migliore, è riuscito a tenere il piede a manetta per molti mesi, con una seconda parte di stagione irreale che l’ha portato a dominare, vincere le Finals a Londra e chiudere meritatamente da n.1 del mondo. Uno sforzo clamoroso, oltre la sua capacità di tenuta, che ha pagato a caro prezzo con l’inizio dei problemi all’anca – poi operata – che di fatto hanno chiuso la sua carriera al vertice. Questo è stato l’ultimo grave infortunio di una lunga serie che l’ha caratterizzato per tutta la carriera. Nadal e Djokovic hanno spinto come forsennati, ma il loro fisico in qualche modo ha tenuto; quello di Andy assai di meno.
    Lasciando l’annoso confronto con gli altri, il tennis di Murray stato un capolavoro di gioco difensivo pronto al contrattacco. Mano assai più sensibile di quello che gli è sempre stato riconosciuto, ha migliorato progressivamente in visione e prontezza per cambiare ritmo e attaccare. Leggendarie le sue rincorse, solo apparentemente disperate, come i tanti passanti e rovesci vincenti. Ho sempre pensato che dovesse spostare più in avanti il baricentro della sua posizione, per soffrire e consumarsi di meno. Il suo coach Lendl c’ha provato a più riprese, anche portandolo insieme a giocare a golf e provando a fargli capire la posizione ideale sui Green. C’è riuscito a tratti, con pesanti ricadute un po’ per infortuni, un po’ per la sua testa assai conflittuale, che nelle fasi delicate lo forzava a retrocedere su ataviche certezze difensive piuttosto che l’arrembaggio. Ormai è andata, ma chissà che ne penserà Andy in futuro, riguardando nella sua testa la propria lunga carriera davanti ad un bel fuoco e con i figli attorno. Certamente è consapevole di aver speso ogni stilla di energia fisica, in allenamenti estenuanti e infinite sessioni a riprendersi dai tanti infortuni.

    1001 singles matches739 victories105 top 10 wins46 ATP titles41 weeks as World No. 129 wins over the Big 314 Masters 1000 titles11 Grand Slam finals3 Grand Slam titles2 Olympic Gold medals1 @andy_murray
    Thank you, Sir Andy 💙💙💙 pic.twitter.com/SQyNgA2hqV
    — Tennis TV (@TennisTV) August 1, 2024

    Operazioni, cambi di rotta e frustrazioni per finali perse e risultati che non arrivavano come sperato. Ma anche vittorie, momenti di gloria e immense soddisfazioni. Murray ha scritto pagine memorabili di tennis e di vita, mettendo in campo tutto quello che aveva e anche di più. Si è messo a nudo più e più volte, senza la paura di mostrare fragilità, lacrime e pensieri oscuri. Ha perso molto e vinto tanto. Ha lottato e ce l’ha fatta. Alla fine Murray, con tutti i suoi pregi e difetti, è un campione splendido che sentiamo più vicino a noi rispetto ad altri così forti da sembrare inarrivabili. Una volta sulle scale della press room al Monte Carlo Countri Club ci siamo scontrati fisicamente… lui scendeva di corsa, io salivo di corsa… boom! Siamo quasi caduti a terra e lui mi ha acchiappato e rialzato. È stato lui a sorridere e scusarsi per primo. Quello sguardo inquieto pur nel sorriso non lo dimenticherò mai.  
    Marco Mazzoni  LEGGI TUTTO

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    Olimpiadi Parigi 2024: Djokovic e Alcaraz favoriti nelle semifinali, ma Musetti e Auger-Aliassime pronti alla sfida”

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Le semifinali del torneo olimpico di tennis maschile si profilano interessanti, con due incontri che promettono spettacolo e possibili sorprese.Nella parte alta del tabellone, Novak Djokovic affronta il nostro Lorenzo Musetti. Il serbo, favorito sulla carta, arriva però con alcuni dubbi sulla sua condizione fisica. Recentemente operato, Djokovic ha mostrato segni di dolore al ginocchio nei quarti di finale. Musetti, d’altra parte, sta attraversando un ottimo momento di forma, come dimostrano i suoi recenti risultati nei tornei maggiori.
    I precedenti tra i due sono nettamente a favore di Djokovic (6-1), ma Musetti ha dimostrato di poter mettere in difficoltà il serbo, come nell’incontro al Roland Garros di quest’anno, conclusosi al quinto set. La superficie in terra battuta potrebbe favorire il gioco vario dell’italiano, che cercherà di sfruttare le sue palle corte e i cambi di ritmo ed il suo diritto che sembra quasi irraggiungibile sulla terra rossa.
    Nell’altra semifinale, Carlos Alcaraz si confronta con Felix Auger-Aliassime. Lo spagnolo, nonostante la stanchezza accumulata nel torneo di doppio, rimane il favorito. Auger-Aliassime, tuttavia, sta mostrando segnali di crescita e potrebbe rappresentare una minaccia concreta.I precedenti tra i due sono in perfetta parità (3-3), ma Alcaraz ha vinto gli ultimi tre incontri. La terra battuta sembra favorire il gioco dello spagnolo, anche se il canadese arriva a questa sfida con buone sensazioni ma che diciamoci la verità parte nettamente sfavorito.Entrambi i giocatori dovranno fare i conti con la fatica accumulata, avendo partecipato anche al torneo di doppio (il canadese è in semifinale anche nel misto).
    Djokovic e Alcaraz rimangono i favoriti per raggiungere la finale, sia Musetti che Auger-Aliassime hanno le carte in regola per tentare l’impresa e regalarci possibili sorprese in queste semifinali olimpiche.
    Quote e scontri direttiTODAY, 13:30 SF Auger Aliassime (13) 🇨🇦 – Alcaraz (2) 🇪🇸 3-3 5.86 1.14TODAY, 19:00 SF Djokovic (1) 🇷🇸 – Musetti (11) 🇮🇹 6-1 1.44 2.79
    Francesco Paolo Villarico LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-WTA-Challenger-Giochi Olimpici Parigi 24): I risultati completi di Venerdì 02 Agosto 2024

    Matteo Gigante nella foto

    ATP 500 Washington – hardQF Cobolli – Michelsen (0-0) ore 20:00Il match deve ancora iniziare

    Giochi Olimpici (Mondo 🌍), terra battutaSF Novak Djokovic vs Lorenzo Musetti ore 19:00Il match deve ancora iniziare
    SF Karolina Muchova / Linda Noskova vs Sara Errani / Jasmine Paolini ore 12Il match deve ancora iniziare

    CHALLENGER San Marino (San Marino 🇸🇲), terra battutaQF Andrea Pellegrino vs Francisco Comesana Ore 16Il match deve ancora iniziare
    QF Fabio Fognini vs Matteo Gigante (Non prima 20:30)Il match deve ancora iniziare
    SF Bortolotti / Christopher Romios vs Arribage / Luz 2 Incontro ore 16Il match deve ancora iniziare
    SF Jecan / Ricca vs Nouza / Rikl 3 Incontro ore 16Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Giochi Olimpici Parigi 2024: I risultati completi con il dettaglio del Day 7. Oggi è il giorno delle semifinali di Lorenzo Musetti e Errani-Paolini (LIVE)

    Lorenzo Musetti nella foto – Foto Getty Images

    Giochi Olimpici Parigi 2024 (Mondo 🏅), – Semifinali – terra battuta

    Court Philippe Chatrier – ore 1:30Felix Auger-Aliassime vs Carlos Alcaraz Il match deve ancora iniziare
    Iga Swiatek vs Anna-Karolina Schmiedlova (TBA)Il match deve ancora iniziare
    Novak Djokovic vs Lorenzo Musetti (TBA – ore 19:00)Il match deve ancora iniziare

    Court Suzanne Lenglen – ore 12:00Karolina Muchova / Linda Noskova vs Sara Errani / Jasmine Paolini Il match deve ancora iniziare
    Matthew Ebden / John Peers vs Taylor Fritz / Tommy Paul (TBA)Il match deve ancora iniziare
    Cristina Bucsa / Sara Sorribes Tormo vs Mirra Andreeva / Diana Shnaider (TBA)Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Djokovic avanza alle semifinali olimpiche di Parigi 2024 nonostante un momento di paura. Ora la sfida contro il nostro Lorenzo Musetti

    Novak Djokovic classe 1987, n.2 del mondo – Foto Getty Images

    Novak Djokovic ha dimostrato ancora una volta la sua tenacia e il suo talento, qualificandosi per le semifinali del torneo olimpico di tennis maschile a Parigi 2024. Il campione serbo ha superato il greco Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 6-3, 7-6 (3), in un incontro che ha tenuto con il fiato sospeso i tifosi presenti sul campo Philippe Chatrier.Il match, iniziato con un Djokovic in pieno controllo, ha preso una svolta inaspettata nel secondo set quando il numero 2 del mondo ha accusato un problema al ginocchio. Questo imprevisto ha permesso a Tsitsipas di prendere un vantaggio considerevole, portandosi sul 4-0 e successivamente sul 5-2 mancando tre set point consecutivi sul 5-3 – 40 a 0.
    Tuttavia, Djokovic ha dimostrato ancora una volta perché è considerato uno dei più grandi di sempre. Dopo aver assunto un farmaco per alleviare il dolore, il serbo ha iniziato una bella rimonta. Con la determinazione che lo contraddistingue, ha recuperato lo svantaggio portando il set al tie-break, dove ha prevalso dimostrando la sua superiorità mentale.Questa vittoria porta Djokovic alle sue quarte semifinali olimpiche in carriera, un risultato straordinario che sottolinea la sua longevità e costanza ai massimi livelli. A 37 anni, il campione serbo continua a inseguire il sogno della medaglia d’oro olimpica, l’unico grande trofeo che manca ancora nel suo ricchissimo palmares.
    Il prossimo ostacolo per Djokovic sarà l’italiano Lorenzo Musetti. Con questa vittoria, il serbo si avvicina sempre più al suo obiettivo di completare il suo già straordinario curriculum con l’oro olimpico.L’incontro ha anche evidenziato le difficoltà che Tsitsipas sta attraversando negli ultimi mesi. Il talentuoso greco, nonostante abbia mostrato lampi del suo potenziale, non è riuscito a capitalizzare il vantaggio ottenuto nel secondo set, confermando i dubbi sulla sua capacità di gestire i momenti cruciali contro i migliori giocatori del circuito.
    ATP Paris Olympics Novak Djokovic [1]670 Stefanos Tsitsipas [8]360 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 1-2* 2-2* 3*-2 4*-2 4-3* 5-3* 6*-36-6 → 7-6Novak Djokovic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6Stefanos Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 40-155-5 → 5-6Novak Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-404-5 → 5-5Stefanos Tsitsipas 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A3-5 → 4-5Novak Djokovic 15-0 30-0 40-02-5 → 3-5Stefanos Tsitsipas 15-0 30-0 30-15 40-152-4 → 2-5Novak Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-401-4 → 2-4Stefanos Tsitsipas 0-15 0-30 0-400-4 → 1-4Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-400-3 → 0-4Stefanos Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 15-40 30-40 40-40 A-400-2 → 0-3Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 40-A0-1 → 0-2Stefanos Tsitsipas 0-15 0-30 15-30 30-30 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Novak Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 40-305-3 → 6-3Stefanos Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-2 → 5-3Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-2 → 5-2Stefanos Tsitsipas 15-0 30-0 40-04-1 → 4-2Novak Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-1 → 4-1Stefanos Tsitsipas 15-0 15-15 30-15 30-30 30-402-1 → 3-1Novak Djokovic 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Stefanos Tsitsipas 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-0 → 1-1Novak Djokovic15-0 30-0 30-15 40-15 40-300-0 → 1-0

    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Washington: Grinta Cobolli! Salva cinque match point a Davidovich Fokina e lo supera al tiebreak decisivo

    Flavio Cobolli (foto Patrick Boren)

    Colpire la palla a tutta, con potenza e precisione, non sempre è abbastanza per vincere una partita, servono anche gambe, lucidità e tanta testa. Lo sa bene Alejandro Davidovich Fokina, e pure Flavio Cobolli, che nel caldo opprimente dell’ATP 500 di Washington supera lo spagnolo in rimonta al termine di una battaglia durissima durata 3 ore e 14 minuti col punteggio di 1-6 7-6(0) 7-6(7). Il grande merito del romano è stata la capacità di resistere dopo un pessimo primo set, nel quale è stato troppo falloso e in balia delle accelerazioni precise del rivale, e approfittare delle sue pause e svarioni. Clamorosa la rimonta del romano nel tiebreak decisivo: sotto 5-1 e 6-2, Cobolli ha giocato benissimo i primi tre match point avversi ed ha approfittato della paura di ADF nel quarto, andando a prendersi una splendida vittoria di potenza e mentalità (annullando anche un quinto match point), mai domo nonostante un servizio altalenante, qualche errore di troppo e fasi nelle quali è andato davvero sotto dal punto di vista tecnico.
    Proprio nella resistenza e lucidità è arrivata la vittoria di Cobolli. L’incontro dal secondo set è stato un continuo up and down, con lo spagnolo colpito anche dal calore e umidità – che ovviamente c’era per entrambi – ma bravo a riprendersi nel terzo set dopo esser crollato nel tiebreak del secondo ed esser stato oltre 10 minuti fuori dal campo. Si era portato avanti di un break Fokina (4-1) e Flavio è stato bravo a reggere in un durissimo sesto game, con due palle break annullate che profumavano di palle match… Duro, durissimo, e quindi pronto a mettere pressione all’avversario, che come suo solito ha alternato pallate micidiali ad incertezze a volte sconcertanti, si è fatto contro brekkare e la partita è andata in lotta. Buon per Cobolli, che di fisico e testa è andato a vincere una splendida partita che lo porta nei quarti di finale del torneo nordamericano, dove il attende il vincente di Michelsen – Hong.
    Cobolli ha vinto un match durissimo servendo solo il 45% di prime palle in campo, un dato davvero basso che esalta la sua attitudine difensiva e nella lotta. Ha sofferto davvero l’azzurro, e non solo nel tiebreak decisivo… Per la maggior parte dell’incontro è stato costretto a rincorrere sulle palle molto vivaci e profonde di Davidovich, uno che ha la dinamite nel braccio ma troppe volte si perde in errori marchiani, con nessuna flessibilità tattica o lucidità. Proprio con un attitudine per lui “stranamente” calma e centrata, aveva dominato il primo set: servizio, diritto potente, palla profonda al centro e ci pensava Cobolli a sbagliare, incapace di riprendere campo e costretto a forzare attacchi perdenti. Poi è arrivato il primo calo fisico, e Cobolli nonostante una giornata nera alla battuta ne ha approfittato, mettendo pressione e facendo correre Fokina che, con meno equilibrio, esagera e sbaglia.
    Bellissimo il tiebreak del secondo set giocato da Flavio, perfetto nella velocità e scelta dei colpi. Si pensava che al rientro nel terzo dopo l’uscita dal campo – quasi barcollante nel TB! – lo spagnolo fosse k.o, invece è rientrato rinfrescato e ha ripreso a comandare. Ha dovuto sprintare e soffrire Flavio, è andato sotto ma è rimasto lì, in scia, pronto a riprendersi. Mai domo nemmeno sotto 2 punti a 6 nel tiebreak. Così è successo e questo spiega la sua forza, attitudine molto positiva e anche forza fisica, per reggere visto quanto ha corso e spinto. Alla fine è una splendida e meritata vittoria, più per atteggiamento e mentalità che colpi. E questo è ancor più importante. Fokina è un colpitore fantastico, ma quasi mai basta quando hai di fronte un rivale mai domo, intenso, lucido e sportivamente “cattivo”. Deve migliorare nella posizione di campo Flavio, sbagliare meno di rovescio quando vuol cambiare direttrice, e servire molto, molto meglio, ma che intensità, che grinta e forza nell’attaccare sulla palla giusta, nel provarci sempre, nel non mollare mai. Difetti ma anche tantissime qualità, che lo rendono tennista vero e agonista feroce. Si porta a casa una splendida vittoria e la sua strada a Washington continua. Bravo!
    Marco Mazzoni

    La cronaca
    La partita scatta con Davidovich alla battuta, subito tira la sue pallate a tutta, tra vincenti ed errori. Cobolli si adegua al tennis rarefatto imposto dal rivale, rischia subito il primo colpo dopo il servizio e funziona. 1 pari. Nel terzo game Flavio gioca benissimo sulla diagonale di rovescio, quindi impatta un diritto eccellente in anticipo che gli vale la prima palla break sul 30-40. Non riesce però a tenere in campo la risposta su di una seconda al centro molto liftata. Spreca l’azzurro sulla seconda chance: arriva bene sulla palla corta ma il tocco di rovescio non passa la rete, si poteva far meglio qua. Con un bel diritto pesante Cobolli strappa la palla break #3, ma Davidovich è attento e non sbaglia in progressione. Si salva lo spagnolo, 2-1, con qualche rimpianto per l’italiano. Purtroppo il romano mette poche prime nel quarto game e commette doppio fallo sul 30 pari, errore che gli costa la prima palla break del match da difendere. Spinge dal centro, ma il diritto vola largo, pessimo gioco e BREAK per ADF, 3-1. Lo spagnolo intuisce che giocando forte al centro provoca gli errori di Cobolli, un po’ di fretta nel cercare l’affondo lungo linea, quindi rischia di meno e ottiene punti. 4-1 Davidovich. Continua a sbagliare troppo Cobolli, tra doppi falli e forzature. Si ritrova di nuovo indietro 15-30, e ai vantaggi il quarto doppio fallo dell’incontro gli costa un’altra palla break. Non va la prima di Flavio, lancio forse troppo arretrato… Fokina ha buon gioco nell’aggredire la seconda del romano e prendersi il secondo BREAK del set, 5-1. Lo spagnolo cavalca il momento positivo, chiude 6-1 al primo set point con un ottimo diritto inside out dal centro. Troppi errori per Cobolli e un pessimo 40% di prime di servizio in campo, pochissimo.
    Cobolli scatta al servizio nel secondo set, dopo un lunghissimo toilette break del rivale. Ancora qualche errore, ma vince il game con un servizio finalmente più solido. Non parte bene Davidovich, anche un doppio fallo e crolla 15-40. Disastro nell’attacco dello spagnolo, si allunga più che può ma la traiettoria bassa non è gestibile. BREAK Cobolli, avanti 2-0. Purtroppo il vantaggio non dura niente. Cobolli sbaglia malamente due palle in scambio col rovescio, 0-30. Un lunghissimo scambio, giocato con pazienza da Davidovich, porta Flavio a sbagliare, 0-40. Il contro BREAK arriva alla seconda chance, un attacco di Cobolli non è abbastanza profondo e viene passato. Con un ottimo attacco, perfetto il tempo e pure la chiusura di volo, lo spagnolo impatta lo score sul 2 pari. Avanti 3-2, Cobolli prova a cambiare marcia ed attaccare a tutta. Sbaglia una volée non impossibile sullo 0-15, piccola chance sprecata per mettere grande pressione al rivale. Fokina ritrova precisione (eccellente un diritto cross a ribaltare l’inerzia a suo favore) e si porta 3 pari con un Ace esterno, il primo del set (quinto complessivo). Sul 4-3 arriva finalmente la scossa per Cobolli. Gioca un paio di risposte ottime, mette grande pressione al rivale e strappa il secondo BREAK del set (e del match) a Davidovich con un’altra pressione dal centro del campo. 5-3 Cobolli, serve per il set. Alejandro prova a riprendersi, sfonda col diritto e si porta 0-30. Flavio risale 30 pari, ma con un altro angolo col diritto lo spagnolo strappa la chance del contro break sul 30-40. Resiste in difesa Flavio, rincorre a tutta una smorzata niente male e si salva. Purtroppo Cobolli commette un altro doppio, e arriva la seconda palla break per Fokina. Stavolta lo aiuta il servizio, al corpo e potente. Purtroppo il BREAK per Davidovich arriva alla terza chance: gioca solido, al centro e carico, ed è Flavio a sbagliare col rovescio. 5-4. Arriva il fisioterapista in campo per lo spagnolo, sembra vittima di un colpo di calore per via dalle torride condizioni di Washington. Tarda ad arrivare il medico. Alla fine il gioco riprende senza grandi ulteriori manovre… La sua prima di servizio va e viene, l’azzurro non ne approfitta sul 30 pari, sparacchia via un rovescio e scaglia a terra la racchetta, consapevole della piccola chance non sfruttata. 5 pari. Si lotta nel game #11, Flavio spinge col diritto, ma il servizio è troppo altalenante. Ancora un doppio fallo, poi ai vantaggi sbaglia malamente un rovescio in scambio che gli costa una pericolosissima palla break. La prima palla proprio non va, Davidovich spinge ma sbaglia l’accelerazione di rovescio lungo linea. Rovescio vs. rovescio Cobolli va spesso in difficoltà. Ma non solo: si fa trovare impreparato su di un recupero del rivale che gli costa la seconda PB del game. Sciupa tutto lo spagnolo, esagerata la spinta in risposta. Ben 16 punti, alla fine Cobolli vince il game-fiume, 6-5. Davidovich porta il set al tiebreak. Parte meglio Cobolli, 3-0 grazie a due errori di rovescio dello spagnolo. Non trova più il campo Davidovich, sul 5-0 si aggrappa letteralmente alla rete laterale, sembra in evidente difficoltà. Con un doppio fallo ADF crolla 6-0. Con una risposta precisa, Flavio domina il tiebreak 7 punti a 0, si va al terzo. Davidovich esce di nuovo dal campo.
    Lo spagnolo torna in campo dopo oltre 10 minuti e riprende alla battuta. Alti e bassi nella precisione, ma Fokina chiude il game ai vantaggi con uno splendido rovescio al termine di uno scambio durissimo, che conferma la sua ripresa fisica. Cobolli cerca di mettere tanta intensità nei suoi colpi, anche per tener ferma la maggior capacità di accelerazione del rivale. Trova anche due Ace, 1 pari. Nel terzo game Davidovich crolla in due doppi falli di fila, gli costano lo 0-40. Col servizio annulla le prime due palle break, 30-40; ancora una prima al corpo sulla terza, si salva. Poi un Ace, praticamente non si gioca. Alejandro vince l’unico scambio del game, bel diritto, 2-1. Nel quarto game è Cobolli in difficoltà, prima un attacco troppo corto, poi un doppio fallo… 30-40. L’annulla col punto esclamativo Flavio, un diritto lungo linea cadendo indietro difficilissimo. Con grande profondità di scambio Alejandro strappa una seconda PB. Stavolta sbaglia l’azzurro, e c’è il BREAK per Davidovich, che dal rischio di crollare sotto si ritrova avanti 3-1 e servizio. Lo spagnolo sfrutta il momento, game a zero e 4-1, vantaggio consolidato. Ha accusato il momento Cobolli, duro sulle gambe dopo il servizio sbaglia due colpi malamente e si ritrova sotto 0-30. Si butta avanti con coraggio (e con poco…) ma gli basta a rimontare, 30 pari. Ma senza prima palla è dura… scambia in difesa, prova ad attaccare ma non trova una buona posizione e affossa la volée. Concede un’altra palla break, l’annulla con un Ace. Segue lo stesso errore in attacco, troppo lontano dalla rete. Seconda PB del game. Si salva ancora e si porta 2-4, traballa ma regge. Sbanda vistosamente lo spagnolo, doppio fallo ed errore, 0-30. Cobolli approfitta del momento “no” dell’avversario, è incisivo in risposta e sul 15-40 Fokina non cerca la palla sulla risposta aggressiva del romano e il contro balzo è nettamente out. BREAK Cobolli, 3-4 e servizio. La battuta non è affatto costante, ma dalla riga di fondo Flavio spinge si porta 4 pari. Fa e disfa Fokina, tra servizi ingiocabili e errori; Cobolli è aggressivo e copre bene il campo. Sul 5 pari, l’italiano è bravissimo a mettere tutta la sue energia, dalla risposta comanda e sposta il rivale, che sbaglia due rovesci e poi subisce un bel diritto di Flavio. 15-40, due chance per andare a servire per il match. ADF salva la prima con una volée precisa; poca pazienza Cobolli sulla seconda, vola via un rovescio che non gli avrebbe portato il punto. Alla fine lo spagnolo si salva ancora… 6-5. Cobolli spara un ace fondamentale sul 30 pari, e poi un diritto difensivo in corsa che diventa un vincente imprendibile. Bravo! 6 pari, il match si decide al “decider”, dopo 3 ore e 1 minuto (incluse tre lunghe pause). Flavio perde il primo punto alla battuta impattando fuori tempo un diritto, 2-1 ADF. Molto profondo nello scambio Alejandro, 3-1, poi una prima esterna perfetta. 4-1. Ritrova tutte le energie lo spagnolo per rincorrere e attaccare ogni palla, 5-1. Non molla Cobolli, 2-5, ma risalire ora è durissima. Comanda lo scambio dal centro Davidovich, 6 punti a 2 e 4 palle match. Getta al vento il primo col doppio fallo. Due ottimi servizi di Flavio, 5 punti a 6. Malissimo Fokina sul quarto, sparacchia un diritto in tribuna dopo il servizio. 6 pari! Con una pallata lo spagnolo si prende il quinto match point (7-6). Serve bene l’azzurro, 7 pari. Perfetto l’attacco di Cobolli, 8 punti a 7 e Match Point a suo favore! ECCOLO! Pessima la palla corta di Davidovich, Cobolli arriva e si prende la vittoria. Che lotta!

    [8/WC] Alejandro Davidovich Fokina vs [10] Flavio Cobolli ATP Washington Alejandro Davidovich Fokina [8]666 Flavio Cobolli [10]177 Vincitore: Cobolli ServizioSvolgimentoSet 3Tiebreak0*-0 1-0* ace 1-1* 2*-1 3*-1 4-1* 5-1* 5*-2 6*-2 6-3* 6-4* 6*-5 6*-6 7-6* 7-7* 7*-86-6 → 6-7F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 40-306-5 → 6-6A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-405-5 → 6-5F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-155-4 → 5-5A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-304-3 → 4-4A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 df 15-30 15-404-2 → 4-3F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-40 40-40 ace 40-A 40-40 A-404-1 → 4-2A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-0 ace3-1 → 4-1F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 df 40-40 40-A2-1 → 3-1A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 0-40 df 15-40 ace 30-40 40-40 A-40 ace1-1 → 2-1F. Cobolli 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 ace1-0 → 1-1A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0-0* 0*-1 0*-2 0-3* 0-4* 0*-5 0*-6 df6-6 → 6-7A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace5-6 → 6-6F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 A-405-5 → 5-6A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 30-30 40-304-5 → 5-5F. Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A3-5 → 4-5A. Davidovich Fokina 0-15 0-30 15-30 ace 30-30 30-403-4 → 3-5F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-303-3 → 3-4A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 30-15 40-15 ace2-3 → 3-3F. Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 2-3A. Davidovich Fokina 15-0 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2F. Cobolli 0-15 0-30 0-40 15-400-2 → 1-2A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 15-30 15-40 df0-1 → 0-2F. Cobolli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-300-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 ace5-1 → 6-1F. Cobolli 15-0 15-15 15-30 df 30-30 40-30 40-40 40-A df4-1 → 5-1A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-1 → 4-1F. Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 30-40 df2-1 → 3-1A. Davidovich Fokina 0-15 15-15 ace 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 A-401-1 → 2-1F. Cobolli 0-15 15-15 15-30 df 30-30 ace 40-301-0 → 1-1A. Davidovich Fokina 15-0 30-0 40-00-0 → 1-0

    Statistiche
    🇪🇸 Davidovich Fokina
    🇮🇹 Cobolli

    Punteggio servizio
    258
    230

    Ace
    12
    7

    Doppi falli
    6
    8

    Percentuale prime di servizio
    61% (71/116)
    45% (55/123)

    Punti vinti con la prima
    69% (49/71)
    75% (41/55)

    Punti vinti con la seconda
    44% (20/45)
    44% (30/68)

    Palle break salvate
    75% (9/12)
    62% (8/13)

    Giochi di servizio giocati
    16
    15

    Punteggio risposta
    153
    130

    Punti vinti in risposta sulla prima
    25% (14/55)
    31% (22/71)

    Punti vinti in risposta sulla seconda
    56% (38/68)
    56% (25/45)

    Palle break convertite
    38% (5/13)
    25% (3/12)

    Giochi di risposta giocati
    15
    16

    Punti vinti a rete
    59% (10/17)
    56% (15/27)

    Vincenti
    30
    27

    Errori non forzati
    30
    24

    Punti vinti al servizio
    59% (69/116)
    58% (71/123)

    Punti vinti in risposta
    42% (52/123)
    41% (47/116)

    Punti totali vinti
    51% (121/239)
    49% (118/239)

    Velocità massima servizio
    222 km/h
    211 km/h

    Velocità media prima di servizio
    188 km/h
    189 km/h

    Velocità media seconda di servizio
    157 km/h
    150 km/h LEGGI TUTTO