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    Tsitsipas spiega il divorizio da Philippoussis: “Less is more, troppe informazioni e persone intorno costano energia”

    Stefanos Tsitsipas

    Nella sessione con la stampa pre Roland Garros, Stefanos Tsitsipas ha spiegato i motivi del suo divorzio da Mark Philippoussis. L’ex top10 australiano qualche giorno fa con un messaggio social aveva ringraziato il greco per i mesi passati assieme, mentre dal lato del giocatore non era arrivata alcuna risposta o commento in merito. Ecco la versione di Stefanos: i due si sono lasciati di comune accordo, soprattutto per la scelta del tennista di affidarsi ad una singola persona – il padre – per aver un flusso di informazioni più snello e diretto.
    “È stata una decisione reciproca”, ha detto Tsitsipas. “Abbiamo trascorso innumerevoli ore al telefono a parlare qualche settimana fa. Non è mai facile avere due allenatori in campo. So che sono lì per aiutare, dare il meglio che possono e provvedere a me. Ma a volte può diventare piuttosto frenetico avere due allenatori che condividono opinioni. Sono in una fase della mia carriera nella quale sento di aver il bisogno di un allenatore in grado di fornire tutte le informazioni, tutte le analisi, tutte le cose che sto cercando per migliorare il mio gioco. Less is more, secondo me”.
    Tsitsipas quindi d’ora in poi sarà seguito da suo padre Apostolos, continuando il rapporto che è stato la costante di tutta la sua carriera.
    “Sento che ci sono molte persone che potrei portare nel mio team, che potrebbero sicuramente aiutare condividendo i loro pensieri e opinioni su cosa posso fare meglio e come posso farlo. Ma è molto importante restare con poche persone secondo me, e farlo funzionare, perché quando hai molte persone intorno a te questo può prosciugare molta energia mentale. Quindi anche questo è uno dei motivi”.
    Pare quindi che non siano stati dissidi particolari con Philippoussis, anzi, il rapporto tra i due è stato ottimo e continua, anche se non come allenatore. “Ho avuto settimane in cui ho viaggiato solo con il mio allenatore perché è così che sentivo che andava fatto e non me ne pento, perché è una sensazione personale. Adoro Mark, è una persona fantastica e ci sentiamo ancora molto spesso. Ovviamente sono sicuro che mi sostiene ed è lì per me ogni volta che avrò bisogno di qualcosa. Questo è tutto” conclude Tsitsipas.
    Leggendo tra le righe, si intuisce che Stef e Mark abbiano costruito un bel rapporto, ma forse papà Apostolos e l’australiano non concordavano nella direzione da dare al gioco, e da qua le “troppe informazioni” o magari contrastanti, che forse hanno creato un po’ di confusione nel tennis del greco. Osservando il gioco di Tsitsipas, avevamo notato una propensione maggiore nello scendere a rete, facendo diventare gli schemi d’attacco una costante, un’arma in più a completare il suo gioco. Vedremo sul rosso di Parigi, dove Stefanos ha disputato una splendida finale contro Djokovic (persa al quinto set), se ci saranno altri aggiustamenti alla sua tattica. LEGGI TUTTO

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    Intervista esclusiva a Lorenzo Sonego: “Quando in partita c’è lotta mi diverto. Il focus è migliorare i colpi d’inizio gioco, in particolare la risposta”

    Lorenzo Sonego (foto ATP tour)

    Se dico che le doti migliori di Lorenzo Sonego vanno ricercate nella semplicità e nell’umiltà, sembra quasi che voglia sminuire la grandezza di “Sonny”. Invece è proprio il contrario.Ecco, adesso vorrei avere qui accanto qualcuno che so io, quello che si inventa qualsiasi cosa pur di non di raccogliere le palle alla fine dell’ora, che si guarda bene dal passare la stuoia: da quando è in odore di passare in “terza”, gli sembra lesa maestà preoccuparsi delle faccende che stanno in coda agli allenamenti.Invece “Sonny”, già 21 al mondo, tre titoli ATP finora in carriera, non attende un “maggiordomo” e fa quello che ha sempre ha fatto, fin dal primo giorno in cui ha calcato un campo da tennis: a sessione conclusa, tappeto. Un dettaglio ma una sorta di mantra, giusto così per continuare a non montarsi la testa.
    Del resto il suo mentore e coach Gipo Arbino ha voluto crescerlo facendogli capire fin da subito che la grandezza sarebbe arrivato a coglierla solo ricordando sempre bene da dove si è partiti ed evitando con cura di bearsi a considerare ciò che aveva ottenuto e dove era arrivato.E di strada Lori e Gipo ne han fatta tanta per poter arrivare.Degli inizi, della militanza nelle giovanili del Toro, la squadra per cui Sonny stravede e stravedeva, si sa, come si sa di come, pur avendo piedi affatto disprezzabili, sia stato indotto proprio da Gipo a mollare definitivamente il calcio per puntare tutto sul tennis.
    Arbino le qualità di Sonego le ha lette subito. Il fisico segaligno, gracile degli inizi non doveva e poteva trarre in inganno: il ragazzo sarebbe cresciuto. Poco, ma sicuro. Piuttosto l’aveva colpito con quale dedizione Lorenzo si applicasse, con quale voglia e determinazione cercasse di migliorarsi ad ogni allenamento. Diceva tanto lo sguardo solare di Sonny: divertito quando gli veniva proposta una nuova sfida, fiammeggiante appena si entrava in lotta. E pazienza se per lungo tempo i palcoscenici erano gli Open di provincia e non i tornei internazionali: Lori non mollava un punto e correva e giocava già come se stesse al Roland Garros. Molto scarsamente considerato, praticamente ignorato, Sonny dovette attendere che Gipo chiamasse direttamente in Federazione perché qualcuno si accorgesse delle qualità del suo protetto e la vita prendesse una piega diversa.
    Lori, cosa vedi se ti volti indietro?“Guardo con tenerezza e orgoglio a tutto il percorso che ho compiuto. Ciò che sono ora è figlio del cammino fatto. Mi dà forza, consapevolezza considerare da dove sono partito.”
    Da ragazzino, quando ti chiamavano “Polpo” per l’incredibile tua capacità di allungarti e rimandare qualsiasi cosa, quando i tuoi avversari si chiamavano D’Anna e Marangoni, e Napolitano e Donati ti sembravano d’un’altra categoria, avresti mai immaginato di arrivare a questi livelli?“Io ci ho sempre creduto. Davvero ho sempre pensato che un giorno ce l’avrei fatta. Non ho mai dubitato ed è per questo che ho accettato di buon grado quello che Gipo via via mi proponeva, cercando di modificare il mio gioco da ‘difensore ad oltranza’ in attaccante da fondo.”
    Quello che continua a entusiasmarmi di te è il modo che hai di stare in campo: contrariamente a molti, tu dai proprio l’impressione di divertirti nella lotta, anzi più ce n’è e meglio è.“Sì, è proprio così. Anzi, devo dirti che quando sono andato in campo con troppa pressione, quando sentivo che non mi stavo divertendo, lì sono proprio giunte le mie prestazioni più insoddisfacenti.”
    Se ti riferisci al periodo prima della vittoria di Metz, quando hai cominciato a perdere classifica, non è che hai pagato lo sforzo prodotto per arrivare a essere 21 al mondo, e che hai cominciato a pensare a che meccanismo perverso s’innesta nella testa quando pensi a come salvaguardare il ranking ottenuto?“Può darsi. Certamente per me era un cosa totalmente nuova. Fino ad un dato momento non avevo fatto altro che salire, che inanellare prestazioni sempre più soddisfacenti; e invece ad un tratto è cominciato il periodo buio, quando, per un motivo o per l’altro, per un’inezia, le vittorie non venivano più. Se mi chiedi come ho fatto, non posso che risponderti che ho cercato di rimanere il più calmo e tranquillo possibile. Più mi agitavo e peggio andava. Dovevo imparare a gestire una situazione nuova, che prima o poi attraversano tutti. A me non era ancora capitato e dovevo imparare ad affrontarla.”
    Hai puntato sul lavoro, per migliorarti e venirne fuori? Guardandoti in TV e prima in allenamento, mi sembra che il tuo dritto sia ancora più buono, più ficcante e pesante. Anche la seconda di servizio, soprattutto quella da sinistra, mi sembra decisamente più efficace, e come effetto impresso, e come traiettorie?“Continuiamo a lavorare davvero tanto e quello che dici si unisce a quanto sono più forte d’un tempo sul rovescio. Il focus però rimane orientato verso il miglioramento dei colpi d’inizio gioco, con un’attenzione particolare sulla risposta al servizio: quelli sono i cardini del tennis moderno, a mio avviso.”
    Innegabilmente sei migliorato in tutto e aveva ragione Gipo nel dirti, nel momento più buio, che dovevi avere fiducia e pazienza perché sì perdevi certe partite inspiegabilmente, ma avevi aggiunto pezzi importanti e stavi giocando meglio di quanto non facessi quando vincevi sempre e comunque. Venendo a ora, cosa senti che ti manca ancora per giocartela e sempre coi migliori? A Roma hai perso da Tsitsipas ma hai avuto le tue chanches… In cosa senti che i più forti sono diversi, in cosa senti che hanno ancora qualcosa in più?“La loro continuità fa la differenza. Non hanno cedimenti, nemmeno per un attimo. Ai massimi livelli sono i dettagli quelli che determinano il risultato. Basta un nonnulla, una frazione di secondo di straniamento e con loro di ritrovi sotto. Ma lavoreremo anche su questo.”
    All’inizio ti ho chiesto che cosa vedevi voltandoti, adesso, ora che hai compiuto ventotto anni, ti chiedo che cosa immagini ci sia davanti a te“Vedo tante altre grandi stagioni da interpretare al meglio. Di sicuro quello che voglio fare è continuare a spostare l’asticella sempre più verso l’alto.”
    Sempre con Gipo a fianco, suppongo…“E ti pare che dopo tutto quello che abbiamo attraversato possa mai cambiare? Avanti con Gipo, come abbiamo sempre fatto.”

    Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    Flavio Cobolli supera le qualificazioni al Roland Garros

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Antonio Fraioli

    Flavio Cobolli centra il traguardo del tabellone principale del Roland Garros.L’azzurro nell’ultimo turno di qualificazione ha sconfitto il transalpino Laurent Lokoli classe 1994 e n.198 ATP con il risultato di 75 63 dopo 1 ora e 47 minuti di partita.
    Nel primo set Cobolli avanti per 5 a 3 cedeva il turno di battuta nel decimo gioco ai vantaggi con il transalpino che impattava sul 5 pari. Proprio in questo momento arrivava una bella reazione di Flavio che con un parziale di 8 punti a 2 piazzava un nuovo break nell’undicesimo gioco chiudendo la frazione per 7 a 5.
    Nel secondo set Flavio piazzava il break nel primo gioco dopo aver annullato due palle dell’1 a 0 e poi dopo aver annullato una palla del controbreak sul 2 a 1 piazzava un nuovo break sul 5 a 3 chiudendo la contesa per 6 a 3 e conquistando l’accesso al tabellone principale del Roland Garros.
    GS Roland Garros Laurent Lokoli53 Flavio Cobolli76 Vincitore: Flavio Cobolli ServizioSvolgimentoSet 2Laurent Lokoli 0-15 0-30 15-30 15-40 30-403-5 → 3-6Flavio Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5Laurent Lokoli 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-402-4 → 3-4Flavio Cobolli 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-3 → 2-4Laurent Lokoli 0-15 15-15 30-15 40-151-3 → 2-3Flavio Cobolli 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-401-2 → 1-3Laurent Lokoli 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-400-2 → 1-2Flavio Cobolli 15-0 15-15 30-15 40-150-1 → 0-2Laurent Lokoli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1Flavio Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-155-6 → 5-7Laurent Lokoli 0-15 15-15 15-30 15-405-5 → 5-6Flavio Cobolli 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 40-A4-5 → 5-5Laurent Lokoli 15-0 30-0 40-03-5 → 4-5Flavio Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-153-4 → 3-5Laurent Lokoli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-403-3 → 3-4Flavio Cobolli 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3Laurent Lokoli 15-0 15-15 30-15 40-152-2 → 3-2Flavio Cobolli 15-0 30-0 40-02-1 → 2-2Laurent Lokoli 15-0 15-15 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1Flavio Cobolli 0-15 15-15 30-15 30-30 30-40 40-40 A-401-0 → 1-1Laurent Lokoli 0-15 0-30 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-400-0 → 1-0 LEGGI TUTTO

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    Sinner parla prima di Roland Garros: “Devo migliorare tanto, soprattutto nel fisico. Un sogno? Giocare per un giorno come Federer”

    Jannik Sinner si sta allenando sui campi di Roland Garros a caccia delle migliori sensazioni, per disputare un torneo da protagonista. Inserito nella parte bassa del tabellone con la testa di serie n.8, ipoteticamente potrebbe sfidare Daniil Medvedev, uno dei giocatori finora più ostici per lui. Ha rilasciato un’interessante intervista alla rivista tedesca Tennis Magazin, nella quale parla del suo momento, delle aspettative, dei settori in cui crede di dover migliorare, fisico su tutto. E un sogno “impossibile”…

    “C’è molta pressione in Italia su di noi, ma è normale quando sei così in alto in classifica a un’età così giovane, i tifosi si aspettano molto da te. Tuttavia le aspettative più grandi vengono sempre da te stesso, voglio sempre vincere, voglio sempre migliorare. Quello che dicono gli altri o quello che scrive la stampa viene dopo” afferma Jannik.

    Il suo pensiero in merito alla rivalità con Alcaraz, una delle più attese dal pubblico internazionale: “Speriamo di continuare ad affrontarci, la nostra rivalità può diventare davvero buona. Siamo due bravi ragazzi e anche bravi giocatori che possono raggiungere un livello molto alto. Carlos in questo momento è più avanti nonostante sia più giovane, ha un talento eccezionale. È già fisicamente maturo e ha tutti i colpi”.
    Ecco una risposta chiave, dove pensa di dover migliorare: “Devo ancora migliorare molto, soprattutto dal punto di vista fisico. Se fossi un po’ più forte, alcune cose diventerebbero un po’ più facili per me. Nelle settimane senza torneo faccio molto allenamento fisico, lavoro tanto sul servizio, so di avere del potenziale per crescere, proprio come nel gioco di volo. Onestamente devo migliorare in tutte le aree, vedremo dove sarò tra due anni. So di poter vincere i tornei, l’ho già dimostrato, ma se vuoi vincere i grandi tornei hai bisogno di tante partite ed esperienza. Sconfitte come quella di Djokovic a Wimbledon finiranno sicuramente per essere molto utili”.
    Cahill è un valore aggiunto: “Darren è una bravissima persona, tutta la mia squadra è felicissima di lui, questa è la cosa più importante. Ha allenato molti giocatori diversi, dai giovani ai veterani. Entrambi crediamo che da tutto questo possa venire fuori qualcosa di veramente buono, la fiducia viene sempre prima di tutto per noi”.
    Un suo motto è fare le cose che desidera:  “Se hai voglia di fare qualcosa, fallo. Ho sempre seguito questo motto. Quando avevo voglia di sciare, sciavo. Poi ho iniziato a giocare a tennis perché mi piaceva. A volte il percorso per diventare un top player è fare cose che non vuoi fare. Nel tuo tempo libero, invece, dovresti fare quello che vuoi, cercare di vivere il più liberamente possibile, è importante”.
    Un sogno? “Dev’essere meraviglioso essere Roger Federer per un giorno, giocare a tennis con la sua disinvoltura ed eleganza. Mi stupisce quanto fosse sempre rilassato, sia in campo che fuori. Aveva un grande equilibrio tra allenamento e tempo libero, è sempre stato il mio idolo. Speravo che continuasse a giocare per avere l’opportunità di affrontarlo. Purtroppo non accadrà”.
    Il buon momento del tennis italiano: “Stiamo avendo un grande sviluppo con molti eventi, oltre ai grandi giocatori che abbiamo attualmente. Non dobbiamo dimenticare il numero di tornei ATP Challengers e Futures che abbiamo, questo permette ai nostri di giocare ai livelli più bassi stando in casa tutto l’anno, e quindi facilitare il salto nel circuito ATP. I più giovani ricevono wild card ai tornei in Italia così possono condividere con i migliori e migliorare il mio gioco. La struttura continua a migliorare, ogni volta abbiamo allenatori migliori che possono istruire i tennisti”. LEGGI TUTTO

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    Roland Garros 2023: Il possibile percorso dei top ten fino alla finale. Per Sinner possibile sfidare Dimitrov e Zverev fino ai quarti di finale

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Antonio Fraioli

    Sono stati resi noti ieri i tabelloni principali del Roland Garros 2023. E’ il momento, quindi, di dare un’occhiata ai potenziali percorsi che i giocatori classificati nella top 10 potrebbero dover affrontare per raggiungere il titolo a Parigi. Ma chi, tra questi atleti, si trova di fronte al cammino più difficile in teoria?
    Per iniziare, è importante capire che ogni torneo del Grande Slam, come Roland Garros, presenta dei percorsi unici e imprevedibili. Questi dipendono non solo dal sorteggio del tabellone, ma anche dal livello di forma fisica e mentale di ogni singolo giocatore al momento del torneo.
    Riguardando il tabellone, si notano subito alcune potenziali sfide interessanti. Alcuni giocatori top 10 potrebbero dover affrontare ostacoli significativi già nei primi turni, mentre altri sembrano avere un cammino più agevole verso i quarti di finale.Il primo aspetto da considerare è la superficie su cui si gioca a Roland Garros: la terra rossa. Questa superficie tende a favorire i giocatori con uno stile di gioco più difensivo e con una grande resistenza fisica, poiché gli scambi tendono ad essere più lunghi rispetto alle altre superfici.Inoltre, la presenza di eventuali “teste di serie” pericolose nella stessa metà del tabellone di un giocatore può rendere il suo percorso verso la finale molto più complicato. Queste potrebbero includere giocatori non inclusi nella top 10, ma con un forte record a Roland Garros o sulla terra rossa in generale.
    Questo il possibile percorso dei top 10 fino alla finale.
    Percorso di Alcaraz1.ª – Qualifier/Lucky loser2.ª – Christopher O’Connell/Taro Daniel3.ª – Denis Shapovalov4.ª – Cameron Norrie/Lorenzo MusettiQF – Stefanos Tsitsipas/Felix Auger-AliassimeSF – Novak Djokovic/Andrey RublevFinal – Daniil Medvedev/Casper Ruud/Holger Rune
    Percorso di Medvedev1.ª – Qualifier/Lucky loser2.ª – Guido Pella/Quentin Halys3.ª – Yoshihito Nishioka4.ª – Borna Coric/Alex de MinaurQFl – Jannik SinnerSF – Casper Ruud/Holger RuneFinal – Carlos Alcaraz/Novak Djokovic/Stefanos Tsitsipas
    Percorso di Djokovic1.ª – Aleksandar Kovacevic2.ª – Marton Fucsovics3.ª – Alejandro Davidovich Fokina4.ª – Hubert HurkaczQF – Andrey RublevSF – Carlos Alcaraz/Stefanos TsitsipasFinal – Daniil Medvedev/Casper Ruud/Holger Rune
    Percorso di Ruud1.ª – Qualifier/Lucky loser2.ª – Alexander Bublik3.ª – Botic van de Zandschulp4.ª – Tommy PaulQF – Holger Rune/Taylor FritzSF – Daniil Medvedev/Jannik SinnerFinal – Carlos Alcaraz/Novak Djokovic/Stefanos Tsitsipas
    Percorso di Tsitsipas1.ª – Jiri Vesely2.ª – Roberto Carballes Baena3.ª – Bernabé Zapata Miralles4.ª – Felix Auger-AliassimeQF – Carlos AlcarazSF – Novak Djokovic/Andrey RublevFinal – Daniil Medvedev/Casper Ruud/Holger Rune
    Percorso di Rune1.ª – Christopher Eubanks2.ª – Gael Monfils/Sebastian Baez3.ª – Miomir Kecmanovic4.ª – Taylor FritzQF – Casper RuudSF – Daniil Medvedev/Jannik SinnerFinal – Carlos Alcaraz/Novak Djokovic/Stefanos Tsitsipas
    Percorso di Rublev1.ª – Laslo Djere2.ª – Corentin Moutet3.ª – Ben Shelton4.ª – Karen KhachanovQF – Novak DjokovicSF – Carlos Alcaraz/Stefanos TsitsipasFinal – Daniil Medvedev/Casper Ruud/Holger Rune
    Percorso di Sinner1.ª – Alexandre Muller2.ª – Daniel Altmaier/Marc-Andrea Huesler3.ª – Grigor Dimitrov4.ª – Frances Tiafoe/Alexander ZverevQF – Daniil MedvedevSF – Casper Ruud/Holger RuneFinal – Carlos Alcaraz/Novak Djokovic/Stefanos Tsitsipas
    Percorso di Fritz1. – Michael Mmoh2. – Richard Gasquet3. – Francisco Cerundolo4. – Holger RuneQF – Casper RuudSF – Daniil Medvedev/Jannik SinnerFinal – Carlos Alcaraz/Novak Djokovic/Stefanos Tsitsipas
    Percorso di Auger Aliassime1.ª – Fabio Fognini2.ª – Jason Kubler3.ª – Sebastian Korda4.ª – Stefanos TsitsipasQF – Carlos AlcarazSF – Novak Djokovic/Andrey RublevFinal – Daniil Medvedev/Casper Ruud/Holger Rune LEGGI TUTTO

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    Roland Garros – Qualificazioni: I risultati con il dettaglio dell’ultima giornata. In campo Flavio Cobolli (LIVE)

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06 – Foto Antonio Fraioli

    Roland Garros – Turno Decisivo Qualificazione – terra

    Court 14 – Ore: 11:00Laurent Lokoli vs Flavio Cobolli Il match deve ancora iniziare
    Jaimee Fourlis vs Fiona Ferro Il match deve ancora iniziare
    Geoffrey Blancaneaux vs Emilio Nava Il match deve ancora iniziare

    Court 7 – Ore: 11:00Alice Robbe vs Brenda Fruhvirtova Il match deve ancora iniziare
    Aslan Karatsev vs Nicolas Moreno de alboran Il match deve ancora iniziare
    Simona Waltert vs Elsa Jacquemot Il match deve ancora iniziare

    Court 6 – Ore: 11:00Yannick Hanfmann vs Elias Ymer Il match deve ancora iniziare
    Mirjam Bjorklund vs Clara Tauson Il match deve ancora iniziare
    Tamara Zidansek vs Aliona Bolsova Il match deve ancora iniziare

    Court 11 – Ore: 11:00Sara Bejlek vs Viktoria Hruncakova Il match deve ancora iniziare
    Genaro Alberto Olivieri vs Adrian Andreev Il match deve ancora iniziare
    Storm Hunter vs Ashlyn Krueger Il match deve ancora iniziare

    Court 12 – Ore: 11:00Sebastian Ofner vs Facundo Diaz acosta Il match deve ancora iniziare
    Maria Timofeeva vs Taylor Townsend Il match deve ancora iniziare
    Timofey Skatov vs Felipe Meligeni alves Il match deve ancora iniziare

    Court 13 – Ore: 11:00Arantxa Rus vs Moyuka Uchijima Il match deve ancora iniziare
    Dominik Koepfer vs Thiago Seyboth wild Il match deve ancora iniziare
    Erika Andreeva vs Olga Danilovic Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    ATP 250 Ginevra e Lione e WTA 250 Rabat e Strasburgo: I risultati con il dettaglio delle Semifinali. Luciaa Bronzetti sfida Sloane Stephens a Rabat (LIVE)

    Lucia Bronzetti ITA, 10.12.1998 – Foto Fioriti

    WTA 250 Rabat (Marocco) – Semifinali, terra battuta

    Center Court – ore 13:00Julia Grabher vs Julia Riera Il match deve ancora iniziare
    Lucia Bronzetti vs (2) Sloane Stephens Il match deve ancora iniziare
    Lidziya Marozava / Ingrid Gamarra Martins vs Sabrina Santamaria / Yana Sizikova Non prima 16:00Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Geneva (Svizzera) – Semifinali, terra battuta

    CENTER COURT – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [1] Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer vs [3] Marcel Granollers / Horacio Zeballos Il match deve ancora iniziare
    2. [4/WC] Grigor Dimitrov vs [2] Taylor Fritz (non prima ore: 14:00)Il match deve ancora iniziare
    3. Nicolas Jarry vs [3/WC] Alexander Zverev Il match deve ancora iniziare

    ATP 250 Lione (Francia) – Semifinali, terra battuta

    Court Central – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [3] Nicolas Mahut / Matwe Middelkoop vs Sadio Doumbia / Fabien Reboul Il match deve ancora iniziare
    2. [4] Francisco Cerundolo vs [2] Cameron Norrie (non prima ore: 14:30)Il match deve ancora iniziare
    3. [WC] Arthur Fils vs [8] Brandon Nakashima Il match deve ancora iniziare

    WTA 250 Strasburgo (Francia) – Semifinali, terra battuta

    Court Patrice Dominguez – ore 12:30Miriam Kolodziejova / Tereza Mihalikova vs (2) Desirae Krawczyk / (2) Giuliana Olmos Il match deve ancora iniziare
    (7) Lauren Davis vs Anna Blinkova Non prima 14:30Il match deve ancora iniziare
    Clara Burel vs Elina Svitolina Non prima 16:30Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Roland Garros: un tabellone equilibrato, Sinner dalla parte di Medvedev

    Jannik Sinner si allena a Roland Garros (foto Antonio Fraioli)

    Nella suggestiva sede dell’Orangerie sono stati sorteggiati i tabelloni dell’edizione 2023 di Roland Garros. Analizzando il draw maschile, la prima parola che viene in mente è “equilibrato”. Guardando i possibili percorsi dei favoriti, tra teste di serie e primi turni, nessuno sembra avere la classica “autostrada” o nemmeno un percorso terribilmente accidentato. I teorici quarti di finale sono i seguenti:
    Alcaraz – Tsitsipas
    Djokovic – Rublev
    Rune – Ruud
    Sinner – Medvedev
    La strada del nostro n.1 azzurro è discreta nei primi turni ma con un potenziale ottavo di finale molto complicato. Infatti Jannik trova all’esordio il francese Muller, quindi il vincente di Altmaier – Huesler (che sul rapido sarebbe anche pericoloso), e al terzo turno uno tra Dimitrov e Ruusuvuori. Poteva andare assai peggio, evitate le mine vaganti più pericolose all’avvio, ma negli ottavi potrebbe essere partita vera e durissima contro Sasha Zverev, che sul Chatrier l’anno scorso ha lasciato una caviglia e chissà pure un pezzettino della coppa… o Tiafoe. Il tedesco stenta a ritrovare il suo miglior tennis, ma potrebbe vincere i suoi primi tre match e salire di condizione, diventando avversario teoricamente assai scomodo. Sinner sorprese Zverev nel suo esordio nel torneo, i “fuochi artificiali” del 2020, quando sbarcò nei quarti e impensierì più di ogni altro avversario Rafa Nadal nella corsa al suo 13esimo titolo al Bois de Boulogne. Da allora è passato molto tempo, Sinner è molto cresciuto, Zverev non è al massimo, ma resta una partita da prendere con la massima attenzione. In caso di approdo nei quarti, potrebbe arrivare la settima sfida contro Medvedev. Il bilancio al momento è terribile per l’azzurro: sei sconfitte in altrettante partite, le ultime due nelle finali 2023 di Rotterdam e Miami. Mai però si sono affrontati sul “rosso”, chissà che Jannik non possa giovarne.
    Chissà, perché il Medvedev ammirato al Foro Italico ha giocato meglio di tutti, da campione. L’aveva detto prima dell’avvio del torneo capitolino, non amerò mai la terra battuta ma più ci gioco, più gioco meglio. Con un nuovo Setup delle corde e scarpe diverse, Daniil ha finalmente capito come frenare sul rosso, e la differenza si è vista immediatamente. Quel tennis titubante e mai incisivo in difesa del passato è stato cancellato, ora il russo riesce a difendersi, contrattaccare, dominare i tempi di gioco come sul duro. E allora la faccenda si complica per tutti – Jannik incluso – perché pochi sono lottatori come Medvedev, pochi sanno vincere come Medvedev. In caso si arrivi a questa sfida, sarà un grandissimo match, e grande occasione per Sinner per una vendetta sportiva che cova da tempo. Ce la farà? Lo speriamo, ma dipenderà molto da come Jannik arriva a Parigi. Servirà la potenza nelle gambe e intensità nella spinta ammirata a Monte Carlo o meglio ancora lo scorso marzo, quando giocò davvero molto bene. Il Sinner titubante un po’ scarico di Roma non può ambire a chissà cosa.
    Il favorito del torneo Alcaraz ha un slot di tabellone molto tranquillo. Speriamo possa incrociare Arnaldi al terzo turno, ma Matteo dovrà prima sbarazzarsi di un cliente ostico all’esordio, Galan, uno che il rosso lo conosce benissimo, e quindi eventualmente Nakashima o Shapovalov. La speranza è che negli ottavi possa giocarsi un nuovo capitolo di Alcaraz vs. Musetti. L’azzurro (tds n.17)  ha pescato il “furibondo” Ymer all’esordio e poi Shevchenko, che tanto ha impressionato vs. Sinner a Roma, fino a trovare Norrie o un qualificato. Non sarà per niente facile per il toscano battere il coriaceo britannico, ma è esattamente il salto di qualità a cui è atteso Lorenzo in un torneo Major. N.18 del mondo, sull’amata terra, non deve temere un Norrie, ma affrontarlo convinto di poterlo battere. Quest’edizione di RG ci dirà molto del momento e crescita di Musetti.
    Fognini ha pescato teoricamente “male”, Auger-Aliassime, ma in realtà il canadese è in una fase assai grigia. Speriamo nel’upset che farebbe tornare il ligure protagonista, se lo meriterebbe davvero. È lo slot di Tsitsipas, che ha un buon tabellone, ma quest’anno stenta a vincere i big match, contro i top10 è andato davvero male. Questo Roland Garros ci dirà se il greco ha tennis e testa per ritornare a battere i migliori o rischia seriamente di esser sorpassato da Rune, sempre più in rampa di lancio.
    Nel secondo quarto di finale partendo dall’alto, Djokovic è certamente il favorito. Al terzo turno potrebbe trovare Davidovich-Fokina, non esattamente la stabilità fatta tennista ma come potenza e attitudine alla terra era certamente uno da evitare come prima testa di serie. Potrebbe essere una grossa battaglia fisica, che ci dirà “quanta ne ha” il serbo, apparso ancora non al meglio a Roma, ma certamente in crescita rispetto alle pessime versioni ammirate sul rosso nei primi tornei. Se Djokovic sale di condizione, potrebbe far saltare il banco, con buona pace di tutti, record assoluto di Slam annesso. È uno scenario tutt’altro che improbabile, attenzione a dare Alcaraz come netto favorito. La giovane età con la relativa esperienza e qualche giornata no che ancora vive, potrebbe pensare non poco sulle spalle dell’attuale n.1.
    Rublev vs. Khachanov potrebbe essere l’ottavo più duro, in tutti in sensi, con Wawrinka (o Evans) come potenziale guastafeste. O Lorenzo Sonego, che ha pescato Shelton (miglior testa di serie possibile, oggettivamente) e quindi il vincente del derby francese Mandarino-Humbert, prima di sfidare potenzialmente Andrey in un 3t molto intrigante.
    Manca da analizzare il quarto di finale della parte bassa capeggiato da Rune e Ruud. È stata la semifinale di Roma, pochi giorni fa. Casper è in evidente ripresa, ha fatto finale a Parigi l’anno scorso. Sarebbe stupido tagliarlo fuori a priori dai favoriti, ma la crescita di Rune è piuttosto impressionante, quindi tutto lascia pensare che il semifinalista di quella parte di tabellone potrebbe essere proprio lui. Cerundolo negli ottavi non è affatto un avversario semplice, probabilmente più pericoloso di Fritz, che ha giocato discretamente sul rosso ma la cui tenuta 3 su 5 a Parigi è tutta da verificare.
    Vedremo gli abbinamenti di qualificati azzurri. Intanto, bravi!
    Sensazioni generali: con tabellone tutto sommato “onesto”, conterà moltissimo come i migliori arriveranno alla seconda settimana. Roland Garros è un torneo duro, con condizioni piuttosto variabili, anche per colpa della sessione serale e non solo. Vincere alcuni primi turno di slancio, senza far troppa fatica, sarà molto molto importante. Per tutti, Alcaraz e Djokovic inclusi. Speriamo che Sinner arrivi allo scontro con Medvedev, sperando per una volta di assistere a un film diverso. Del resto, se Jannik vuol vincere uno Slam, battere Medvedev deve rientrare non nell’impresa ma nella normalità delle cose. 
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO