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    Gaudenzi: “Finals a Torino, è stato fatto un lavoro eccellente. Secondo ciclo in Italia? Deciderà il board nel 2024, la FITP ha volontà di allungare”

    Andrea Gaudenzi (foto ATP.com)

    Il Presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi ha tenuto una conferenza stampa al Pala Alpitour di Torino spaziando tra molti temi. Centrale a suo dire lo sviluppo e messa in opera del progetto One Vision, grazie a cui ci sarà una nuova e più equa distribuzione degli introiti tra giocatori e tornei, e una necessaria copertura per i tennisti, sotto molti punti di vista come quello sanitario e previdenziale. È entusiasta di come il tennis in Italia sia cresciuto, e il successo delle Finals a Torino, giunte alla terza edizione, ne è un segnale tangibile. La scelta di portare il “masters” in Piemonte nel 2019 parse quasi un azzardo, ma invece è stata ampiamente vinta.
    Gli appassionati ora si chiedono se c’è una possibilità per Torino di mantenere le Finals per un secondo ciclo. Gaudenzi non si è sbilanciato, ma nemmeno ha chiuso a questa possibilità. Riportiamo alcuni passaggi del pensiero del Presidente ATP, in merito a questo tema di grande interesse, insieme ad altre sue considerazioni.
    “È impressionante come la città abbia abbracciato l’evento, questo è qualcosa che non esiste a New York o Londra” afferma Gaudenzi. “La decisione su chi ospiterà il torneo dal 2026 sarà presa nel 2024 dai nove membri del board: io sono il chairman, quattro sono i rappresentanti dei giocatori e quattro quelli dei tornei. Valuteremo le opzioni e, storicamente, le Finals sono un evento che l’ATP intende muovere, non sono destinate e stare in una stessa sede per trent’anni. Se Torino farà due cicli come ome Londra è qualcosa che deciderà il board. Finché non andiamo sul mercato possiamo sapere quali possono essere le altre opzioni, sicuramente ci sono interessati e non c’è solo l’Arabia Saudita. L’ultimo Masters 1000 della stagione è Parigi Bercy, l’Europa ha questo vantaggio”.
    Si è parlato dell’ipotesi di altri due anni a Torino, così ha risposto Gaudenzi: “L’idea di fare un ponte di due anni dopo il 2025 è un’ipotesi che si può discutere. Le decisioni devono avere una logica, e non esiste una regola che ci obbliga ad assegnare il torneo con un periodo di cinque anni. La FITP ha la volontà di allungare e siamo contenti di questo. Il board guarda agli interessi dell’ATP, che ritengo siano i fan, l’atmosfera e i giocatori. C’è da considerare anche l’aspetto economico perché le Finals sono la risorsa più importante per l’ATP. Nelle valutazioni sono importanti anche ai giocatori, avere un giocatore di alto livello in casa è una variabile di peso. Ogni membro del board darà priorità a qualche aspetto in particolare e si arriverà a una decisione”.
    Scottante anche il tema dei match che iniziano troppo tardi e finiscono a notte fonda. Per Gaudenzi è una situazione inaccettabile, ma trovare una soluzione non è così semplice: “Dopo Parigi Bercy ne abbiamo discusso con il board, annunceremo presto dei cambiamenti perché è una situazione inaccettabile. È da considerare che il tennis è uno sport difficile non potendo prevedere la durata delle partite, quindi la programmazione è difficile. Certe cose non devono accadere, ma negli eventi indoor non è facile prevenire questi problemi e in un anno sono situazioni che accadono di rado. Cercheremo di intervenire ma serve comprensione perché la soluzione non è facile. Se programmi troppo poco tennis il pubblico si lamenta perché ha pagato un biglietto”.
    Il Presidente fa un paragone tra gli Slam e il resto dei tornei, sottolineando come è necessario che il circuito si avvicini alla forza dei Major: “Gli Slam adesso sono quattro ville circondati dal tour, spostarsi da una villa ad un condominio non è facile perché poi ci sarebbero le riunioni di condominio… Bisogna capire che cosa serve per far crescere la città, ma adesso anche gli Slam valutano le opportunità e hanno iniziato a parlarsi di più”.
    Da Torino,
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2023: I risultati completi del Day 6. Oggi si decide il Gruppo Rosso. Giornata cruciale. Tutte le possibilità di qualificazione. Alcaraz in bilico ma se batte Medvedev è qualificato (LIVE)

    Risultati dalle ATP Finals – Foto Getty Images

    La giornata di oggi si preannuncia entusiasmante nel Gruppo Rosso delle ATP Finals 2023, con due partite chiave che determineranno i semifinalisti del torneo. Daniil Medvedev è già qualificato, ma la sua posizione come primo classificato non è ancora garantita. D’altra parte, Carlos Alcaraz ha il destino nelle proprie mani: una vittoria sul russo gli assicurerebbe un posto tra i primi quattro. Alexander Zverev è ancora in gioco, ma dipende da una vittoria di Medvedev contro Alcaraz.
    Scenari Possibili Basati sui Risultati dei Match1. Se Medvedev e Zverev vincono i loro match:1 – Daniil Medvedev2 – Alexander Zverev
    2. Se Medvedev e Rublev vincono i loro match:1 – Daniil Medvedev2 – Carlos Alcaraz
    3. Se Alcaraz e Rublev vincono i loro match:1 – Carlos Alcaraz2 – Daniil Medvedev
    4. Se Zverev vince e Alcaraz batte Medvedev 2-0:1 – Carlos Alcaraz2 – Daniil Medvedev
    5. Se Zverev vince e Alcaraz batte Medvedev 2-1:1 – Daniil Medvedev2 – Carlos Alcaraz

    ATP Finals – Torino (Mondo), cemento (al coperto) – 6° Giornata

    Centre Court – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 12:00 pm)1. [2] Wesley Koolhof / Neal Skupski vs [3] Rohan Bopanna / Matthew Ebden Il match deve ancora iniziare
    2. [2] Carlos Alcaraz vs [3] Daniil Medvedev (non prima ore: 14:30)Il match deve ancora iniziare
    3. [6] Rajeev Ram / Joe Salisbury vs [8] Rinky Hijikata / Jason Kubler (non prima ore: 18:00)Il match deve ancora iniziare
    4. [5] Andrey Rublev vs [7] Alexander Zverev (non prima ore: 20:30)Il match deve ancora iniziare

    Green GroupNovak Djokovic 2V 1S (5-4) – 2° PostoJannik Sinner 3V 0S (6-2) – 1° PostoStefanos Tsitsipas 0V 2S (0-4)Holger Rune 1V 2S (4-4)Hubert Hurkacz 0V 1S (1-2)
    Red GroupCarlos Alcaraz 1V 1S (3-2)Daniil Medvedev 2V 0S (4-0)Andrey Rublev 0V 2S (0-4)Alexander Zverev 1V 1S (2-3)

    GRUPPO VERDE– Ivan Dodig (🇭🇷 Croatia) – Austin Krajicek (🇺🇸 USA) 1V 2S (3-4)– Santiago Gonzalez (🇲🇽 Mexico) – Édouard Roger-Vasselin (🇫🇷 France) 2V 1S (5-3) – 2° Posto– Marcel Granollers (🇪🇸 Spain) – Horacio Zeballos (🇦🇷 Argentina) 3V 0S (6-1) – 1° Posto– Maximo Gonzalez (🇦🇷 Argentina) – Andres Molteni (🇦🇷 Argentina) 0V 3S (0-6)
    GRUPPO ROSSO– Wesley Koolhof (🇳🇱 Netherlands) – Neal Skupski (🇬🇧 Great Britain) 1V 1S (3-2)– Rohan Bopanna (🇮🇳 India) – Matthew Ebden (🇦🇺 Australia) 1V 1S (2-2)– Rajeev Ram (🇺🇸 USA) – Joe Salisbury (🇬🇧 Great Britain) 2V 0S (4-1)– Rinky Hijikata (🇦🇺 Australia) – Jason Kubler (🇦🇺 Australia) 0V 2S (0-4) LEGGI TUTTO

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    Fantastico Sinner! Batte per la prima volta Rune e con la terza vittoria nel girone è in semifinale come n.1, e qualifica anche Djokovic

    Jannik Sinner (foto Getty Images)

    Più forte di tutti e di tutto Jannik Sinner in quest’edizione delle ATP Finals, anche di un rivale assai scomodo nella lotta e di qualche probabile fastidio alla schiena. L’azzurro nel terzo match del girone verde sconfigge per la prima volta in carriera Holger Rune, 6-2 5-7 6-4 lo score dopo 2 ore e 32 minuti assai intensi di tennis a tratti stellare, a tratti di sofferenza. Proprio l’andamento della partita, iniziata alla grande e quindi complicatasi maledettamente, certifica ancor più lo status di Campione dell’azzurro, sceso in campo già sicuro di esser già tra i semifinalisti del torneo ma non per questo scarico o col freno a mano tirato. Jannik sta attraversando una fase nuova bellissima della sua vita sportiva (e non solo). Sta consolidando vittoria dopo vittoria nuove splendide certezze. Nuovi riferimenti. Nuovi obiettivi, come quel dito puntato al cielo dopo la vittoria. Un dito. Uno come la posizione del gruppo delle Finals, gruppo durissimo. Una come le vittorie contro Medvedev prima, Djokovic poi, e infine Rune. “Vincere aiuta a vincere” non è solo un vecchio adagio, è una necessità per chi ambisce al massimo e vuole crescere partita dopo partita.
    Non ci sono calcoli, la matematica non è roba per tennisti ambiziosi e in ascesa, solo barriere da infrangere e nuovi stimoli per superarsi, partita dopo partita. Questo è che quel che ci lascia e soprattutto cavalca Jannik Sinner da molte settimane, esplodendo proprio nel gran finale di stagione tutta la bellezza, qualità e sostanza di un tennis che sta diventando straordinariamente efficace, continuo e vincente.
    È partito come un treno Jannik stasera, chiaro il suo intento: far capire subito a Rune che non c’erano “biscottini” ad attenderlo, ma solo accelerazioni una più forte ed efficace della precedente. Sinner ha tramortito il rivale con una partenza che neanche Bolt alle Olimpiadi… Servizi, diritti, rovesci, chiusure a rete perentorie dopo affondi precisi. Un campionario semi esaustivo di bellezza, praticità e forza tecnica, fisica e mentale. Un set dominato, come indica il 4-0 iniziale, chiuso 6-2. No match, solo un assolo di Jannik, per l’esaltazione del Pala Alpitour. Che forse si era illuso di una vittoria fin troppo facile. Mai però sottovalutare la reazione, la “tigna” tennistica di un giocatore straordinariamente pugnace come Rune, che proprio sulla lotta l’aveva spuntata a Monte Carlo la scorsa primavera, rimontando l’azzurro. E infatti nel secondo set la partita si accende…
    Sinner si cava dal buco in un quarto game complicato, il primo del match per lui, salvando una palla break. Quindi non riesce a scappare via verso il successo non trasformando a sua volta una chance sul 2 pari. Rune cresce al servizio, spinge di più, sbaglia di meno, trova una posizione più avanzata e controbatte bene gli affondi di Holger. La partita diventa complessa perché i punti col servizio di Jannik calano, e la risposta del danese più aggressiva. Poi la doccia fredda, improvvisa… nel nono game Jannik si tocca la schiena, e tutti crollano nel film dei suoi tanti infortuni del passato. Non sembra una cosa gravissima, ma la spinta soprattutto col rovescio cala, così anche l’efficacia del diritto a tutta, sparato a velocità inferiore. Il timore si trasforma in paura quando Jannik servendo sul 5-6 incappa in un game pessimo. Errori, uno dopo l’altro, crolla 0-40 e capitola al terzo Set point per Rune, gran lob. Si va al terzo.
    Si teme un’altra rimonta, come a Monte Carlo, anche perché Rune ora c’è eccome, ed è bravo a buttarla un po’ anche in caciara, creando quel caos nel quale sguazza meglio di Sinner. O meglio, del Sinner del passato. Il “nuovo “ Jannik ha altra resistenza mentale, anche altra capacità di reagire ai fastidi. Il tennis di Sinner s’impenna di nuovo nel terzo set, ancora non trova tanto dalla battuta ma spinge di più e si procura palle break sia nel terzo che quinto gioco, ma non riesce a scappare al comando. Qua la faccenda poteva complicarsi davvero… ma il “nuovo” Sinner ha altra capacità di reazione alle difficoltà, alle occasioni non trasformate. Non si scompone, anzi, ritrova quella fluidità di movimento, grandi appoggi e scioltezza nella spinta, prima col diritto e poi al servizio. Annulla una palla break delicatissima Jannik servendo sul 3-4, con una seconda palla intelligente, esterna a bassa velocità e carica di effetto, che sorprende il rivale. Scampato il pericolo Sinner alza il livello in risposta sul 4 pari e strappa ben 3 palle break sullo 0-40. Sulla terza, ecco il capolavoro: risponde, si scambia, attacca e vola a rete, dove trova una volée lungo linea fantastica, chiusa con un controllo del corpo in corsa, frenando, esecuzione di una pulizia e bellezza assoluta. È il break che spacca la partita, va a servire e chiude. Alza il dito al cielo, è la n.1 vs. Rune, un’altra prima volta dolcissima.
    Una prima volta “totale”, ottenuta brillando e quindi lottando, soffrendo, superando ostacoli e un rivale tostissimo e cresciuto a dismisura. Se la vittoria contro Djokovic di martedì è stata una sorta di laurea, quella di stasera è come aver completato con successo “Master” di qualità, altra certificazione dello status superiore raggiunto da Sinner. Un Master, già… Siamo proprio al torneo che si chiamava dei Maestri. Il maestro è sempre più Jannik. Forte, tosto. Fortissimo.
    Vedremo che cosa accadrà nel gruppo rosso domani, chi sarà l’avversario di Sinner. Questo Sinner non deve temere nessuno, solo continuare a cavalcare questo momento straordinario.
    Da Torino,Marco Mazzoni

    [4] Jannik Sinner vs [8] Holger Rune ATP Nitto ATP Finals Jannik Sinner [4]656 Holger Rune [8]274 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 3J. Sinner 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 6-4H. Rune 0-15 0-30 0-40 15-40 30-404-4 → 5-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-4 → 4-4H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace 40-153-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-02-3 → 3-3H. Rune 0-15 0-30 df 15-30 ace 30-30 ace 30-40 40-40 A-40 ace2-2 → 2-3J. Sinner40-A 15-0 15-15 30-15 40-15 ace1-2 → 2-2H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 40-A 40-40 ace A-40 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-400-1 → 1-1H. Rune 15-0 30-0 40-0 ace ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 2J. Sinner 0-15 0-30 0-40 15-40 30-405-6 → 5-7H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-405-5 → 5-6J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace4-5 → 5-5H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-154-4 → 4-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace3-4 → 4-4H. Rune 0-15 15-15 30-15 30-30 40-30 40-40 A-40 ace3-3 → 3-4J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace ace2-3 → 3-3H. Rune 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 30-40 40-40 A-402-2 → 2-3J. Sinner 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 A-401-2 → 2-2H. Rune 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-1 → 1-2J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-150-1 → 1-1H. Rune 15-0 30-0 30-15 40-15 ace0-0 → 0-1ServizioSvolgimentoSet 1J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 ace 40-305-2 → 6-2H. Rune 15-0 30-0 40-0 40-15 40-305-1 → 5-2J. Sinner 15-0 ace 30-0 40-04-1 → 5-1H. Rune 30-0 ace 30-15 df 40-15 40-30 df4-0 → 4-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 30-30 40-303-0 → 4-0H. Rune 15-0 15-15 15-30 30-30 ace 30-40 40-40 ace 40-A2-0 → 3-0J. Sinner 15-0 30-0 40-0 ace1-0 → 2-0H. Rune 15-0 15-15 15-30 30-30 30-400-0 → 1-0
    !DOCTYPE html >Statistiche Tennis: Sinner vs Rune

    Statistiche
    🇮🇹 Sinner
    🇩🇰 Rune

    Aces
    11
    15

    Double Faults
    0
    3

    First Serve (%)
    49/84 (58%)
    70/109 (64%)

    1st Serve Points Won
    41/49 (84%)
    50/70 (71%)

    2nd Serve Points Won
    21/35 (60%)
    16/39 (41%)

    Break Points Saved
    4/5 (80%)
    7/10 (70%)

    Service Games Played
    15
    15

    Return Rating
    138
    83

    1st Serve Return Points Won
    20/70 (29%)
    8/49 (16%)

    2nd Serve Return Points Won
    23/39 (59%)
    14/35 (40%)

    Break Points Converted
    3/10 (30%)
    1/5 (20%)

    Return Games Played
    15
    15

    Net Points Won
    20/23 (87%)
    13/24 (54%)

    Winners
    36
    33

    Unforced Errors
    10
    12

    Service Points Won
    62/84 (74%)
    66/109 (61%)

    Return Points Won
    43/109 (39%)
    22/84 (26%)

    Total Points Won
    105/193 (54%)
    88/193 (46%)

    Max Speed
    211 km/h
    215 km/h

    1st Serve Average Speed
    198 km/h
    195 km/h

    2nd Serve Average Speed
    165 km/h
    164 km/h LEGGI TUTTO

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    Italiani in Campo (ATP-Challenger-WTA) di Venerdì 17 Novembre 2023

    Flavio Cobolli ITA, 2002.05.06

    Nitto ATP Finals Torino 2023 – indoor hardJannik Sinner in campo domani nelle semifinali delle ATP Finals di Torino.

    Challenger Kobe – hardQF Polmans – Nardi (0-0) 3 incontro dalle ore 03:00Il match deve ancora iniziare

    Challenger Danderyd – hard indoorQF Albot – Cobolli (0-0) ore 12:00Il match deve ancora iniziare LEGGI TUTTO

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    Djokovic supera Hurkacz in tre set, è costretto a tifare Sinner per qualificarsi in semifinale delle ATP Finals

    Novak Djokovic a Torino

    Novak Djokovic sconfigge Hubert Hurkacz nella terza giornata del gruppo rosso delle ATP Finals, ma la vittoria non lo qualifica automaticamente per le semifinali della kermesse fine stagione. Infatti il n.1 serbo ha battuto il polacco per 7-6(1) 4-6 6-1 e il set ceduto complica maledettamente il suo futuro nel torneo, mentre qualifica matematicamente Jannik Sinner in semifinale. Il destino di “Nole” è appeso all’esito della partita di stasera (ore 21) tra l’azzurro e Holger Rune. Infatti se il danese vincerà in due o anche tre set, sarà proprio lui a qualificarsi in semifinale estromettendo il serbo, mentre una vittoria di Jannik significherebbe il primo posto nel girone per l’azzurro e il secondo per il n.1 del ranking.
    La partita tra Djokovic e Hurkacz è stata molto combattuta nel primo set, deciso al tiebreak, davvero mal giocato dal polacco, che poi si è riscattato nel secondo parziale, con un break che ha difeso sino al 6-4 conclusivo, score che ha fatto esplodere il Pala Alpitour, per la qualificazione matematica di Sinner alle semifinali. Nel terzo set Djokovic è scappato via con un break nel quinto game e la partita di fatto si è chiusa lì, con un Hurkacz molto calato nella intensità e precisione col diritto.
    Il match inizia col dominio del servizio, tanto che solo il primo game si conclude ai vantaggi. È palpabile quanto “Hubi” gradisca queste condizioni rapide e rimbalzo teso, è sempre ben coordinato sulla palla e trova un timing ideale, anche con quel diritto spesso un po’ ballerino quando lo spara in corsa o su di una palla con meno peso. I momenti migliori di un set davvero monocorde sono le splendide le schermaglie sulla diagonale di rovescio, dove entrambi hanno una sicurezza e precisione notevole. Hurkacz serve come un treno, 10 Ace nei suoi primi 5 turni di battuta. Si scambia e si gioca molto poco nei suoi game, nonostante la risposta di Nole sia la migliore su piazza. Volto un po’ teso quello di Djokovic, non spinge al massimo ma è molto attento a sbagliare poco ed aprire l’angolo per far correre il polacco sulla destra e poi dall’altro lato.
    Hurkacz non sbanda, Djokovic lo segue a ruota, perfetto nel servire sulle righe e spingere senza rischiare granché col diritto. Il parziale si decide al tiebreak, e qua Hubert crolla malamente. Inizia male il polacco, di poco lungo un diritto dopo il servizio, classico errore gratuito; poi si butta a rete ma partendo da troppo dietro, è comodo il passante per un “cecchino” come il serbo, 2-0. Servizio esterno e rovescio cross, Super Djokovic, perfetto 3-0. Ci mette di nuovo del suo Hurkacz, centrando con poche corde un diritto d’attacco e regalando il quarto punto al n.1. Segue un altro errore col diritto di Hubert, andato totalmente in black out nel momento decisivo dopo un set giocato con una concentrazione impeccabile. Chiude 7 punti a 1 “Nole”, bravissimo a lasciar sfogare il rivale nel set e poi “mangiarselo” sportivamente nella stretta decisiva. Roba da Campione.
    Nel secondo set, ecco la scossa che non ti aspetti. Nel terzo game Hurkacz in risposta approfitta di un errore di Djokovic e poi lo attacca con veemenza, chiudendo lo smash. 0-30, situazione inedita nel match. Con un’altra risposta potente il polacco vola 0-40, prime palle break della partita. Clamorosamente Djokovic commette doppio fallo! Ecco l’inatteso break per Hurkacz, 3-2 e servizio. E che servizio… Con un ottimo turno a zero vola 4-2. Novak resta in scia, portandosi 3-4, ma ormai nel set si gioca sui turni del polacco. Non un game facile per Hubert l’ottavo, sbaglia col diritto e poi pure un doppio fallo, 15-30. Pure il rovescio lo tradisce, crolla 15-40 senza alcun intervento del n.1. Salva la prima palla break con un Ace, e pure la seconda, 215 km/h! Terzo Ace! Con un attacco perentorio, e quarto punto di fila, “Hubi” sale 5-3 e si ritrova a servire per il set sul 5-4. Arriva un altro doppio fallo del polacco, 15 pari. Il pubblico italiano segue con apprensione questi punti, consapevole dell’importanza della vittoria di un set del polacco in “ottica Sinner”. Due grandi prime palle, e 40-15, due Set Point! Basta il primo, 6-4 Hurkacz. E Jannik Sinner è qualificato matematicamente per le semifinali!
    Nel terzo set Djokovic mette la freccia nel quarto game, risponde con qualità e si porta 15-40. Annulla la prima palla break con un Ace il polacco, ma cede alla seconda chance, con un errore da fondo campo sulla risposta del serbo. Novak capitalizza il momento con un Ace e due diritti perfetti, per il 4-1. Hubert ha perso il focus, sbaglia col diritto e crolla 0-30. Con un altro errore di diritto correndo verso destra – il suo vero tallone d’Achille – si ritrova 15-40, con due palle break da difendere che profumano di match point per “Nole”. Con due Ace il polacco cerca di restare in vita nel match, ma col diritto è molto insicuro in questo terzo set. Un serve and volley “punito” dalla risposta di Novak gli costa la terza palla break del game. Niente, ancora il diritto tradisce Hurkacz al termine di un lungo scambio tattico. Secondo break e 5-1 Djokovic. Il serbo chiude in sicurezza per il 6-1 conclusivo.
    Una vittoria “amara” per Novak: il suo destino nel torneo è nelle mani di Jannik e Holger, che potrebbero eliminarlo e passare entrambi in semifinale se il danese vince, in due o tre set. “Stasera uscirò con la mia famiglia” dice Novak a caldo in campo, affermando di non voler vedere la partita tra Sinner e Rune. Azzardiamo che forse una sbirciatina allo smartphone il buon “Nole”, tra un piatto di Agnolotti del Plin o un’altra specialità della fantastica cucina piemontese, la darà…
    Da Torino,Marco Mazzoni

    [1] Novak Djokovic vs [9/Alt] Hubert Hurkacz ATP Nitto ATP Finals Novak Djokovic [1]746 Hubert Hurkacz [9]661 Vincitore: Djokovic ServizioSvolgimentoSet 3N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 30-30 40-305-1 → 6-1H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-40 ace 40-40 40-A4-1 → 5-1N. Djokovic 15-0 40-0 40-153-1 → 4-1H. Hurkacz 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 ace2-1 → 3-1N. Djokovic 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 40-0 ace 40-15 40-30 df ace1-0 → 1-1N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 2H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 df 30-15 40-154-5 → 4-6N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-303-5 → 4-5H. Hurkacz 0-15 15-15 ace 15-30 df 15-40 30-40 ace 40-40 ace A-403-4 → 3-5N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-15 ace 40-302-4 → 3-4H. Hurkacz 15-0 30-0 40-02-3 → 2-4N. Djokovic 0-15 0-30 0-40 df2-2 → 2-3H. Hurkacz 15-0 30-0 ace2-1 → 2-2N. Djokovic 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 ace 30-30 df 40-301-0 → 1-1N. Djokovic 15-0 30-0 ace 40-00-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1Tiebreak0-0* 1*-0 2*-0 3-0* 4-0* 5*-0 6*-0 6-1*6-6 → 7-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-05-6 → 6-6H. Hurkacz 30-0 30-15 40-155-5 → 5-6N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 ace4-5 → 5-5H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-304-4 → 4-5N. Djokovic 15-0 15-15 30-15 40-153-4 → 4-4H. Hurkacz 15-0 ace 15-15 30-15 40-15 40-30 ace3-3 → 3-4N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 ace2-3 → 3-3H. Hurkacz 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 df2-2 → 2-3N. Djokovic 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 40-40 A-401-2 → 2-2H. Hurkacz 15-0 30-0 ace 30-15 df ace1-1 → 1-2N. Djokovic 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace0-1 → 1-1H. Hurkacz 0-15 15-15 ace 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace ace0-0 → 0-1 LEGGI TUTTO

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    Sinner è matematicamente qualificato alle semifinali delle ATP Finals, è bastato il set perso da Djokovic vs. Hurkacz

    Hubert Hurkacz

    L’atmosfera era a dir poco elettrica nell’arena del Pala Alpitour quando Hubert Hurkacz ha servito per il secondo set sul 5-4 contro Novak Djokovic. Con tre bordate di servizio consecutive dopo un doppio fallo, il polacco ha chiuso a suo favore il secondo set (6-7, 6-4 lo score).
    La partita non è ancora conclusa (è in corso mentre scriviamo), ma il set vinto da Hubert contro Djokovic qualifica matematicamente Jannik Sinner alle semifinali delle ATP Finals 2023. Anche in caso di sconfitta stasera contro Rune, Sinner è sicuro di essere tra i migliori quattro del torneo. È il primo italiano nella storia delle Finals a sbarcare in semifinale, meritatissimo premio vista la sua eccellente stagione e grandi prestazioni nei suoi primi due match.
    La partita di stasera (ore 21) tra Jannik e Holger Rune sarà comunque molto importante per decidere se Sinner si qualificherà per primo o secondo nel girone. LEGGI TUTTO

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    Nadal: “Credo proprio che tornerò a giocare. Non ne ero certo, ma l’evoluzione è positiva”

    Rafael Nadal, 22 titoli Slam in carriera

    Rafael Nadal ha sciolto la riserva: tornerà sul tour Pro. Il campionissimo iberico l’ha confermato con una breve dichiarazione rilasciata nel corso di un evento promozionale per la Teknon Tennis Clinic. Riportiamo le sue parole da Eurosport Spagna.
    “Fino ad ora non ero affatto sicuro di poter tornare a giocare a tennis, ma ora penso di sì. Le cose sono cambiare in meglio rispetto a qualche settimana fa, ora so che giocherò di nuovo a tennis. Prima non ne ero certo, ma ora, onestamente, sono consapevole che l’evoluzione è positiva. Ultimamente ho fatto grandi passi in avanti. Quando? Non sono ancora pronto a dire dove. Spero di poter dire qualcosa in più molto presto”, ha commentato Rafa.
    Nadal non si sbilancia sul livello di gioco che potrà ritrovare, dopo un lunghissimo stop e l’ennesima delicata operazione alla gamba. “Non so a che livello potrò tornare, ma non ho mai perso l’entusiasmo. È un anno che non gioco e per me il più grande successo è tenere viva la speranza di tornare a giocare. Sento che sarà difficile recuperare un tennis di alto livello e so che il dolore non passerà mai, ma se non avessi avuto la speranza di tornare competitivo non avrei fatto il lavoro che ho fatto in questi mesi e tutto lo sforzo che questo comporta dopo una carriera molto lunga. Non vincerò più Slam di Djokovic, di questo sono consapevole, ma mi darò l’opportunità di godermi di nuovo lo stare in campo” conclude Rafa.
    Nelle scorse settimane il direttore degli Australian Open Craig Tiley ha affermato con certezza che Naomi Osaka, Nick Kyrgios, Angelique Kerber e Rafael Nadal saranno al via dell’edizione 2024 dello Slam di Melbourne, un rientro in grande stile per queste quattro stelle. Kerber e Osaka hanno confermato la presenza, Kyrgios si sta allenando per tornare (ma ufficialmente non ha annunciato una data di rientro), mentre da Nadal si attendevano notizie. Ora c’è l’OK al ritorno, non ancora su dove e quando. Vedremo se Tiley ha messo fin troppo le mani avanti oppure davvero Nadal volerà in Australia per tornare in grande stile in uno Slam. Molti ipotizzavano un ritorno di Rafa più “soft”, in tutti i sensi, sull’amata terra battuta, quindi magari a Monte Carlo, uno dei tornei a lui più cari e fortunati. Non resta che attendere la scelta del maiorchino, un rientro nel 2024 sulla terra battuta, oppure se cercherà di anticipare il rientro già ad inizio stagione.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO