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    Giulio Zeppieri Inciampa a Rotterdam: Bergs prende il volo verso il Main Draw

    Giulio Zeppieri nella foto – Foto Getty Images

    Nella cornice dell’ATP 500 di Rotterdam, Giulio Zeppieri non è riuscito a esprimere il suo miglior tennis, incappando in una sconfitta che lascia l’amaro in bocca nel turno decisivo delle qualificazioni. Il n.111 del ranking ATP si è dovuto arrendere di fronte a Zizou Bergs, il belga classificato al n.133, che con un 6-3 7-5 si è guadagnato l’accesso al main draw del prestigioso torneo olandese.Da subito, Zeppieri ha mostrato difficoltà negli spostamenti, apparendo spesso in ritardo rispetto alle azioni dell’avversario, il quale ha saputo sfruttare al meglio le proprie qualità atletiche, risultando più incisivo e concentrato.La sconfitta di Zeppieri rappresenta un momento di riflessione e, si spera, di crescita. L’italiano dovrà lavorare sui punti deboli evidenziati in questo incontro, specialmente sulla reattività e sul movimento in campo, per tornare più forte e pronto a riscattarsi nei prossimi appuntamenti del circuito.
    La partita ha preso una direzione chiara sin dai primi giochi, con Zeppieri che già faticava a mantenere il servizio, cedendo il break dopo aver salvato tre palle break iniziali.Il primo set ha visto l’italiano cercare, senza successo, di rientrare in partita. Nonostante un tentativo di contro-break, la reattività in risposta di Zeppieri non è stata all’altezza, lasciandolo vulnerabile agli attacchi di Bergs. La velocità del campo indoor sembra aver messo ulteriormente in crisi Zeppieri, che non è riuscito a impensierire seriamente il giovane belga.
    Il secondo set non ha portato i cambiamenti sperati per l’italiano. Un inizio di set problematico ha visto Zeppieri cedere nuovamente il servizio, anche se per un breve periodo è riuscito a rientrare in partita, piazzando il break e pareggiando i conti. Tuttavia, Bergs ha mantenuto un livello di gioco superiore, mostrando una migliore mobilità e un approccio più aggressivo che alla fine ha pagato, chiudendo il set 7-5 a suo favore, conquistando il break decisivo nel 12 esimo gioco a 0.
    Le statistiche del match parlano chiaro: i 7 ace messi a segno da Bergs contro i 4 di Zeppieri, e soprattutto l’83% di punti vinti sulla prima di servizio del belga, contro il 57% dell’italiano, hanno fatto la differenza, delineando un quadro di superiorità netta per il giovane Bergs.
    ATP Rotterdam Zizou Bergs67 Giulio Zeppieri35 Vincitore: Bergs ServizioSvolgimentoSet 2G. Zeppieri 0-15 0-30 0-406-5 → 7-5Z. Bergs 15-0 30-0 30-15 40-155-5 → 6-5G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 40-40 df A-40 40-40 A-40 40-40 A-405-4 → 5-5Z. Bergs 15-0 30-0 ace 30-15 30-30 40-30 40-40 A-404-4 → 5-4G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-304-3 → 4-4Z. Bergs 15-0 30-0 40-0 ace3-3 → 4-3G. Zeppieri 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 40-40 A-403-2 → 3-3Z. Bergs 0-15 0-30 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df3-1 → 3-2G. Zeppieri 0-15 0-30 0-402-1 → 3-1Z. Bergs 0-15 15-15 30-15 40-151-1 → 2-1G. Zeppieri 15-0 30-0 40-0 40-151-0 → 1-1Z. Bergs 15-0 ace 30-0 ace 40-0 ace 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1G. Zeppieri 0-15 15-15 ace 15-30 15-40 df5-3 → 6-3Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 30-30 40-304-3 → 5-3G. Zeppieri 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace4-2 → 4-3Z. Bergs 15-0 30-0 40-03-2 → 4-2G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 40-303-1 → 3-2Z. Bergs 15-0 30-0 40-02-1 → 3-1G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 40-302-0 → 2-1Z. Bergs 15-0 15-15 15-30 30-30 30-40 df 40-40 A-401-0 → 2-0G. Zeppieri 0-15 0-30 df 0-40 15-40 30-40 40-40 ace A-40 ace 40-40 40-A0-0 → 1-0
    Zizou Bergs 🇧🇪 vs. Giulio Zeppieri 🇮🇹
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Bergs 285 vs. Zeppieri 220– **Aces**: Bergs 7 vs. Zeppieri 4– **Double Faults**: Bergs 2 vs. Zeppieri 5– **First Serve %**: Bergs 57% (36/63) vs. Zeppieri 56% (44/78)– **First Serve Points Won %**: Bergs 83% (30/36) vs. Zeppieri 57% (25/44)– **Second Serve Points Won %**: Bergs 52% (14/27) vs. Zeppieri 44% (15/34)– **Break Points Saved**: Bergs 75% (3/4) vs. Zeppieri 69% (9/13)– **Service Games Played**: Bergs 10 vs. Zeppieri 11
    #### Return Stats– **Return Rating**: Bergs 166 vs. Zeppieri 100– **First Serve Return Points Won %**: Bergs 43% (19/44) vs. Zeppieri 17% (6/36)– **Second Serve Return Points Won %**: Bergs 56% (19/34) vs. Zeppieri 48% (13/27)– **Break Points Converted**: Bergs 31% (4/13) vs. Zeppieri 25% (1/4)– **Return Games Played**: Bergs 11 vs. Zeppieri 10
    #### Additional Stats– **Net Points Won**: Bergs 80% (16/20) vs. Zeppieri 60% (12/20)– **Winners**: Bergs 27 vs. Zeppieri 18– **Unforced Errors**: Bergs 15 vs. Zeppieri 17– **Service Points Won %**: Bergs 70% (44/63) vs. Zeppieri 51% (40/78)– **Return Points Won %**: Bergs 49% (38/78) vs. Zeppieri 30% (19/63)– **Total Points Won**: Bergs 58% (82/141) vs. Zeppieri 42% (59/141)
    #### Service Speed– **Max Speed**: Bergs 212 km/h (131 mph) vs. Zeppieri 214 km/h (132 mph)– **1st Serve Average Speed**: Bergs 203 km/h (126 mph) vs. Zeppieri 196 km/h (121 mph)– **2nd Serve Average Speed**: Bergs 181 km/h (112 mph) vs. Zeppieri 166 km/h (103 mph)
    Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Sorpresa a Rotterdam: Giulio Zeppieri elimina Bautista Agut ed accede al turno decisivo nelle qualificazioni

    Giulio Zeppieri nella foto – Foto Getty Images

    Giulio Zeppieri ha sorpreso tutti battendo il veterano spagnolo Roberto Bautista Agut, numero 102 del mondo, ex top 10 e settima testa di serie, nel primo turno delle qualificazioni del torneo ATP 500 di Rotterdam.Il match, che si è rivelato un vero e proprio incontro giocato su pochi punti, ha visto Zeppieri dimostrare una tenacia e una maturità sorprendenti, soprattutto nei momenti chiave del confronto. Nel primo set, dopo aver ceduto un break di vantaggio, l’italiano non si è lasciato scoraggiare e ha risposto con determinazione, riuscendo a piazzare altri due break che gli hanno permesso di chiudere la frazione per 6 a 3.Il secondo set ha mantenuto alti i livelli di tensione e spettacolarità, con Zeppieri e Bautista Agut che hanno dato vita ad ottimi scambi. L’italiano, con un gioco solido da fondo campo, è riuscito a tenere testa all’esperto avversario, mostrando una notevole resistenza mentale, soprattutto nel gestire momenti di pressione. Decisivo si è rivelato il break ottenuto sul 5 a 4, dopo aver annullato tre palle break contro di lui nel corso del set, un gesto che ha dimostrato non solo la sua abilità tecnica ma anche una forte resistenza mentale che in altre partite era mancata.
    Al turno decisivo Giulio Zeppieri sfiderà Rodionov [4] o Bergs.
    ATP Rotterdam Giulio Zeppieri66 Roberto Bautista Agut [7]34 Vincitore: Zeppieri ServizioSvolgimentoSet 2R. Bautista Agut 0-15 0-30 15-30 15-40 30-405-4 → 6-4G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 30-30 40-30 ace4-4 → 5-4R. Bautista Agut 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4G. Zeppieri 15-0 15-15 15-30 15-40 30-40 40-40 A-40 ace3-3 → 4-3R. Bautista Agut 15-0 30-0 40-0 40-153-2 → 3-3G. Zeppieri 15-0 ace 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 df 40-A 40-40 A-402-2 → 3-2R. Bautista Agut 15-0 15-15 30-15 30-30 40-302-1 → 2-2G. Zeppieri 15-0 30-0 40-01-1 → 2-1R. Bautista Agut 15-0 30-0 30-15 40-15 40-30 40-40 A-401-0 → 1-1G. Zeppieri 15-0 30-0 30-15 40-150-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1R. Bautista Agut 0-15 0-30 0-40 df5-3 → 6-3G. Zeppieri 15-0 15-15 30-30 ace 40-304-3 → 5-3R. Bautista Agut 15-0 15-15 df 15-30 30-30 30-40 40-40 A-40 40-40 A-404-2 → 4-3G. Zeppieri 0-15 15-15 15-30 30-30 ace 40-30 40-40 40-A 40-40 A-40 ace3-2 → 4-2R. Bautista Agut 0-15 0-30 df 15-30 30-30 30-402-2 → 3-2G. Zeppieri 0-15 0-30 0-40 15-40 30-40 ace 40-40 A-40 40-40 A-40 40-40 40-A df 40-40 40-A2-1 → 2-2R. Bautista Agut 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-402-0 → 2-1G. Zeppieri 0-15 0-30 15-30 30-30 40-30 ace1-0 → 2-0R. Bautista Agut 0-15 0-30 0-40 15-400-0 → 1-0
    ### Giulio Zeppieri 🇮🇹 vs. Roberto Bautista Agut 🇪🇸
    #### Service Stats– **Serve Rating**: Zeppieri 270 vs. Bautista Agut 224– **Aces**: Zeppieri 8 vs. Bautista Agut 0– **Double Faults**: Zeppieri 2 vs. Bautista Agut 3– **First Serve %**: Zeppieri 59% (41/69) vs. Bautista Agut 63% (39/62)– **First Serve Points Won %**: Zeppieri 76% (31/41) vs. Bautista Agut 59% (23/39)– **Second Serve Points Won %**: Zeppieri 43% (12/28) vs. Bautista Agut 43% (10/23)– **Break Points Saved**: Zeppieri 89% (8/9) vs. Bautista Agut 43% (3/7)– **Service Games Played**: Zeppieri 9 vs. Bautista Agut 10
    #### Return Stats– **Return Rating**: Zeppieri 195 vs. Bautista Agut 104– **First Serve Return Points Won %**: Zeppieri 41% (16/39) vs. Bautista Agut 24% (10/41)– **Second Serve Return Points Won %**: Zeppieri 57% (13/23) vs. Bautista Agut 57% (16/28)– **Break Points Converted**: Zeppieri 57% (4/7) vs. Bautista Agut 11% (1/9)– **Return Games Played**: Zeppieri 10 vs. Bautista Agut 9
    #### Additional Stats– **Net Points Won**: Zeppieri 71% (15/21) vs. Bautista Agut 44% (7/16)– **Winners**: Zeppieri 33 vs. Bautista Agut 14– **Unforced Errors**: Zeppieri 15 vs. Bautista Agut 10– **Service Points Won %**: Zeppieri 62% (43/69) vs. Bautista Agut 53% (33/62)– **Return Points Won %**: Zeppieri 47% (29/62) vs. Bautista Agut 38% (26/69)– **Total Points Won**: Zeppieri 55% (72/131) vs. Bautista Agut 45% (59/131)
    #### Service Speed– **Max Speed**: Zeppieri 217 km/h (134 mph) vs. Bautista Agut 194 km/h (120 mph)– **1st Serve Average Speed**: Zeppieri 200 km/h (124 mph) vs. Bautista Agut 181 km/h (112 mph)– **2nd Serve Average Speed**: Zeppieri 161 km/h (100 mph) vs. Bautista Agut 168 km/h (104 mph) LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: Il Tabellone Principale. Jannik Sinner testa di serie n.1. Al via anche Musetti e Sonego

    Jannik Sinner – Foto Getty Images

    La stagione del tennis professionistico continua a regalare emozioni e confronti di alto livello. Al torneo ATP 500 di Rotterdam, uno degli appuntamenti più attesi del circuito indoor europeo, Jannik Sinner, numero uno del seeding, si prepara a dare il via alla sua campagna con un match che promette scintille. L’azzurro affronterà al primo turno l’olandese Botic van de Zandschulp, in un replay dell’incontro che ha aperto il loro cammino agli Australian Open 2024, torneo che ha visto Sinner trionfare.Questo match si presenta carico di aspettative, non solo per l’esito positivo dell’ultimo incontro tra i due a Melbourne, ma anche per le ambizioni di Sinner di replicare il successo in un torneo di grande prestigio come quello di Rotterdam. Il percorso dell’italiano non sarà semplice: al secondo turno potrebbe già trovarsi di fronte la wild card francese Gael Monfils o un giocatore proveniente dalle qualificazioni, scenario che aggiunge ulteriore incertezza e fascino alla sua avventura olandese.Il torneo vedrà la presenza di altri due rappresentanti italiani: Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Musetti sarà chiamato a misurarsi con Tallon Griekspoor, in quello che si preannuncia come un incontro equilibrato e ricco di opportunità per entrambi. Sonego, d’altra parte, affronterà una sfida impegnativa contro il bulgaro Grigor Dimitrov, testa di serie numero 6, in un match che metterà alla prova le sue capacità e il suo stato di forma.
    I quarti di finale potrebbero regalare ulteriori incontri di rilievo, con Sinner che potrebbe trovarsi di fronte il kazako Alexander Bublik, garantendo così un altro test significativo per le aspirazioni dell’azzurro nel torneo. Nella parte alta del tabellone, il polacco Hubert Hurkacz potrebbe incrociare la racchetta con il francese Ugo Humbert, delineando un altro potenziale scontro ad alto tasso tecnico.Nella parte bassa del tabellone, le attenzioni saranno rivolte anche verso il possibile incontro tra Grigor Dimitrov e il giovane talento danese Holger Rune, oltre alla sfida tra l’australiano Alex de Minaur e il russo Andrey Rublev, entrambi incontri che promettono di essere decisivi per le sorti del torneo.

    🇳🇱 ATP 500 Rotterdam – Tabellone Principale – indoor hardJannik Sinner (1) 🇮🇹 – Botic van de Zandschulp 🇳🇱Qualificato/Lucky Loser – Gael Monfils (WC) 🇫🇷Milos Raonic (PR) 🇨🇦 – Jesper de Jong (WC) 🇳🇱Borna Coric 🇭🇷 – Alexander Bublik (8) 🇰🇿
    Hubert Hurkacz (4) 🇵🇱 – Jiri Lehecka 🇨🇿Tallon Griekspoor 🇳🇱 – Lorenzo Musetti 🇮🇹Alejandro Davidovich Fokina 🇪🇸 – Jan-Lennard Struff 🇩🇪Emil Ruusuvuori 🇫🇮 – Ugo Humbert (7) 🇫🇷
    Grigor Dimitrov (6) 🇧🇬 – Lorenzo Sonego 🇮🇹Qualificato/Lucky Loser – Dávid Márton 🇭🇺Zhang Zhizhen 🇨🇳 – Vitaliy Sachko 🇺🇦Roman Safiullin 🇷🇺 – Holger Rune (3) 🇩🇰
    Alex de Minaur (5) 🇦🇺 – Sebastian Korda 🇺🇸Duje Ajdukovic (WC) 🇭🇷 – Qualificato/Lucky LoserQualificato/Lucky Loser – Felix Auger-Aliassime 🇨🇦Qualificato/Lucky Loser – Andrey Rublev (2) 🇷🇺 LEGGI TUTTO

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    Rotterdam, Camporese e il filo dei ricordi

    Omar Camporese (foto Supertennis)

    Quando nel torneo di Rotterdam Jannik Sinner ha incamerato il primo set nella finale che lo vedeva opposto a Daniil Medvedev, è stato impossibile non pensarci. Trattenere il filo dei ricordi. 1991… Stesso campo, un altro italiano in finale: Omar Camporese a vedersela con Ivan Lendl. Omar da circa sei mesi aveva casa tennistica a Le Pleiadi di Moncalieri, un tiro di schioppo da Torino, per trovare condizione e pace che potessero farlo definitivamente sbocciare.
    Tra il Po e la ferrovia, il presidente de Le Pleiadi, Carlo Bucciero, aveva preso a dar corpo al suo sogno. Dapprima aveva accolto Iaio Baldoni, reduce dalla finale ottenuta agli Assoluti, ma poi era giunto Riccardo Piatti coi suoi “boys”: Cristiano Caratti, Renzo Furlan e Ghigo Mordegan, ai quali dopo un po’ si sarebbe poi aggregato anche il quarto “fratello”, Cristian Brandi. Piatti era fuoriuscito dalla FIT, visto che i suoi ragazzi – tranne Furlan – ormai non rientravano più nei piani federali, piani poco propensi allora ad occuparsi degli over 18. Erano anni davvero molto diversi dagli attuali, dove l’iniziativa privata era vista più come un’ingerenza quasi indebita nel potenziale sviluppo dei campioni, niente a che vedere con quanto saggiamente oggi si fa.
    I ragazzi di Piatti, considerati quasi degli scarti del Centro Federale di Riano, sotto le cure tecniche di Riccardo e quelle atletiche fortemente innovative di Pino Carnovale, si trovarono ad avere condizioni ideali per completare il percorso di crescita: un club a totale disposizione, supporto logistico e mezzi per cominciare a viaggiare, un brand – Bredford – creato dal nulla a corredo. A ripensarci, sarebbe da riproporre per intero ciò che Carlo Bucciero, con le sue sole forze e un entusiasmo senza pari, seppe mettere in atto, anche se poi molto si fece per aiutarlo a fallire. E sì, quello che si faceva a Moncalieri dava veramente tanto fastidio, visto che gli “ scarti” cominciavano pure a vincere.
    Il primo a far intendere che straordinario lavoro si stesse iniziando a fare a Moncalieri fu Cristiano Caratti, autore di una buona stagione estiva negli States, dove a New Haven aveva battuto l’allora n° 6 al mondo Brad Gilbert, per poi arrivare al terzo turno degli U.S. Open, ma soprattutto capace di cogliere i quarti agli Australian Open 1991, mancando d’un soffio l’accesso alle semi, sconfitto al quinto da Patrick McEnroe, dopo aver battuto, tra gli altri, Richard Krajicek.
    Il “tennis ping-pong” di Caratti (venne definito così da Gianni Clerici per la straordinaria capacità di Cristiano di giocare d’anticipo, sfruttando grandi appoggi e baricentro basso, ai quali univa, in discese a rete controtempo, inusitati “schiaffi al volo”) aveva il vento in poppa, tanto che, appena tornato dall’Australia, raggiunse la finale al Muratti Time di Milano, un torneo che equiparato agli odierni, varrebbe almeno un ATP 500.Caratti, prima di arrendersi in finale a Volkov, si prese il lusso di battere, in un match memorabile, Ivan Lendl, allora 3 al mondo: l’attacco di Cristiano sul match point, la stop volley definitiva sono ancora qui negli occhi: semplicemente indimenticabili.
    Per Camporese le cose a Milano non andarono nel modo previsto. Sì, in coppia con l’amico Goran Ivanisevic avrebbe incamerato il titolo in doppio, ma in singolare, opposto al primo turno a Diego Nargiso, s’era incartato in un match che non voleva saperne di decollare per il giusto verso, e alla fine Omar s’era ritrovato ancora una volta a leccarsi le ferite. Il ricordo di quell’incredibile incontro giocato e perso poche settimane prima contro Boris Becker agli Australian Open, chiusosi con un pazzesco 14 – 12 al quinto per il tedesco, dopo che il nostro era riuscito a risalire da due set sotto, rifilare un memorabile 6-0 nel terzo, per poi arrendersi solo dopo oltre 5 ore di gioco, sembrava definitivamente svanito. Dov’era finito quel “giocatore incredibile”, come gli aveva sussurrato all’orecchio Boris?
    Era dal match di Coppa Davis giocato a Cagliari l’anno prima contro la Svezia che le cose non giravano mai come avrebbe desiderato. Nessuno gli aveva riconosciuto il fatto che aveva lottato come un leone nel primo giorno contro Mats Wilander, perdendo soltanto al quinto e di misurissima: gli ricordavano solo che avesse ceduto di schianto a Svensson in un match che avrebbe potuto e dovuto portare a casa.Come detto, casa l’aveva però trovata a Le Pleiadi e gli allenamenti alla corte di Bucciero e Piatti avrebbero dovuto sfociare nella stagione ’91 in risultati continui e confortanti. Melbourne l’aveva lasciato intendere e Milano sembrava la piazza giusta per confermare le ottime cose viste “Down under”, ma non si rivelò tale. Omar, dopo la sconfitta patita contro Nargiso, si aggirava come un leone in gabbia nei corridoi del Forum di Assago. Era seguito da Stefano Lopez dell’IMG e Fabio Della Vida che provavano a rincuorarlo, ma non c’era verso. Quando Carlo Bucciero gli ricordava che avrebbe dovuto prepararsi per Rotterdam, la risposta era una sola: – Io in Olanda non ci vado! A Rotterdam non ci voglio giocare, chiaro?! –Come Dio volle però alla fine, dopo un paio di settimane di sbollitura, riuscirono a imbarcare Omar su un volo, accompagnato da Gigi Bertino, il quale, dopo appena un paio di giorni, prese a mandare report preoccupanti. Sembrava che il nostro facesse apposta a provare a fare (in vero inutilmente…) il contrario di quello che gli si diceva.
    A cena, tempo di ordinazioni, Camporese chiedeva una birra e “junk food”. Bertino cercava di farlo ragionare, gli diceva che quella birra non si doveva e poteva bere e che la sua dieta prevedeva ben altro. Alla fine, dopo un po’ di tira e molla, la ragione prevaleva: acqua e cibo sano venivano ingoiati tra qualche mugugno, ma venivano ingurgitati solo rimarcando che, se mai ci fosse stata ancora un’altra sera e un’altra cena, si sarebbe fatto come diceva lui. L’arrivo a metà settimana di Fricky Chioatero, in sostituzione di Bertino, non sembrò migliorare le cose, pur con tutta la buona volontà che Fricky ci stava mettendo. Ogni sera stesso ristorante e stesse scene, con la birra che immancabilmente finiva rovesciata da Chioatero nel vaso di una disgraziata pianta che, poveraccia, stava lì in un angolino a tiro. Ma tra una protesta e l’altra Camporese prese a vincere senza fermarsi più. Prima fece fuori lo scorbutico austriaco Antonitsch, poi Karel Novacek, quindi il beniamino di casa Paul Haarhuis in semifinale.Il solito ristorante e la solita birra versata, peraltro senza mai berne una goccia, divennero gesti scaramantici e portarono bene. Eccome se portarono bene.
    Il diritto di Omar faceva sfracelli e prese a portar via gli avversari come aveva sempre sognato, e ogni volta sulla racchetta dei malcapitati arrivava un peso di difficile gestione e digestione. Il servizio non solo garantiva percentuali sempre più interessanti, ma diventava devastante nel vero senso della parola. Anche il rovescio, che nell’arsenale del nostro non era certamente l’arma più fidata, prendeva a praticare geometrie apprezzabili tanto da consentire a Omar di reggere botta nello scambio fino a che poteva girarsi sul diritto ed esplodere inside out di rara potenza e bellezza.La finale non iniziò proprio come si sarebbe desiderato: 6-3 iniziale per Lendl che sembrava giocare in totale sicurezza. Persin troppo sicuro.La musica infatti cambiò nel corso del secondo set. Camporese prese scioltezza e fiducia, e se anche non riusciva a piazzare allunghi decisivi, rimaneva saldamente nel match, tanto che Lendl prese a dar qualche segno di insofferenza, anche se mascherava e si continuava a leggergli negli occhi la certezza che, dopo il match perso a Milano con Caratti, a Rotterdam non avrebbe potuto perdere con un altro italiano.Ma Camporese bastonava sempre di più e sempre meglio col suo diritto e ora sapeva presentarsi a rete con continuità e notevole autorità. Il tiebreak della seconda partita si risolse a favore del nostro per un nonnulla e la terza frazione si aprì con Lendl che prese a smaniare, visto che non gli riusciva di scrollarsi di dosso il giocatore bolognese. Lendl, cosa davvero rara, prese pure a commettere errori non forzati, inusitati per lui, accompagnati da scuotimenti del capo sempre più frequenti.
    Il match si risolse con un nuovo tiebreak, nel quale Camporese dapprima resistette per poi issarsi a match point. Fallì la prima occasione, poi, su uno scambio che sembrava perso, Lendl fece una cosa che mai ci saremmo aspettati da lui: su un recupero all’ultimo respiro di Camporese, la palla gli giunse comoda comoda nei pressi della rete, dal lato del rovescio, si girò sul diritto e, quando tutti si aspettavano che sparasse come suo solito una bordata “alla Lendl”, toccò invece la palla piano, una sorta di smorzata improbabile. Omar sembrò incredulo, poi con un scatto in avanti giocò il più facile dei rovesci a campo vuoto e la vittoria fu sua.
    Durante la premiazione riuscì solo a dire: “Probabilmente sto ancora sognando…”, invece era tutto vero e da lì in avanti nacque una storia diversa che l’avrebbe issato al n° 18 al mondo, a vincere a Milano, a diventare davvero “il giocatore incredibile”, come Boris Becker aveva dovuto ammettere dopo aver rischiato l’osso del collo in ben due occasioni, a Melbourne e in poi Davis, sfangandola sempre solo al quinto.
    La palude di Maceiò, quel maledetto incontro col Brasile giocato su una spiaggia, l’operazione che gli aprì il gomito come un’arancia non erano ancora all’orizzonte, e Omar poté finalmente lasciarsi andare. Come? Solito ristorante e solita ordinazione, ma questa volta la pianta tirò un sospiro di sollievo: la birra finì da un’altra parte. Com’era giusto che fosse.

    Elis Calegari LEGGI TUTTO

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    ATP Rotterdam: Sinner sfida Medvedev in finale, in quota l’azzurro parte sfavorito

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Tra Jannik Sinner e il secondo titolo in sette giorni c’è Daniil Medvedev. L’azzurro scende in campo nel pomeriggio di domenica per la finale dell’ATP di Rotterdam, appena una settimana dopo aver conquistato il torneo di Montpellier, contro un avversario tra i più ostici presenti in tabellone. I betting analyst vedono infatti avanti il tennista russo, ora alla posizione numero 11 del ranking, per cui il successo prevale a 1,57, contro quello dell’altoatesino a 2,43. Medvedev è avanti anche per la conquista del primo set, offerta a 1,67, mentre il suo avversario è visto a 2,23.Per quanto riguarda il set betting, riporta agipronews, una vittoria in due set da parte di Medvedev è in pole a 2,38, mentre l’1-2 per il russo vale 3,75 la posta. Il 2-0 in favore di Sinner si gioca a 4,10, seguito dal 2-1 a 5,20.
    Scontri diretti e quote in tempo realeTODAY, 15:30 F Sinner – Medvedev (6) 0-4 2.39 1.58 LEGGI TUTTO

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    ATP 500 Rotterdam: E’ finale per Jannik Sinner. Domani supersfida contro Daniil Medvedev per la conquista del titolo

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner ha conquistato la finale del torneo ATP 500 di Rotterdam, sconfiggendo in semifinale la wild card olandese Tallon Griekspoor con un punteggio di 7-5, 7-6 (5) dopo 1 ora e 56 minuti di partita.Nella finale del torneo, Sinner dovrà affrontare un avversario molto ostico come Daniil Medvedev, l’ex n.1 del mondo. Sarà una sfida difficile, ma Sinner ha dimostrato di avere tutte le qualità necessarie per competere con i migliori giocatori del mondo.Sinner ha già dimostrato di avere una grande personalità e di non temere gli avversari più forti, quindi la finale di Rotterdam sarà sicuramente una partita molto interessante e combattuta. Sinner avrà bisogno di mostrare però il suo miglior tennis per superare Medvedev (oggi per certi versi è apparso contratto), ma se riuscirà a mantenere il livello di gioco elevato, avrà sicuramente buone possibilità di vincere il titolo.Sinner si regala la seconda finale 500 della carriera dopo quella di Washington vinta nel 2021.
    Il primo set della partita tra Jannik Sinner e Tallon Griekspoor a Rotterdam è stato molto intenso, con entrambi i giocatori che erano contratti ma dopo 57 minuti di gioco, è stato Sinner ad aggiudicarselo, vincendo la frazione per 7-5.Il set è stata molto tirata sin dall’inizio, con entrambi i giocatori che si sono dimostrati molto solidi al servizio. Il primo gioco è stato vinto senza troppi problemi da Sinner, che ha messo a segno due ace consecutivi.Anche Griekspoor, però, ha dimostrato di avere un servizio molto solido, e il primo set è stato caratterizzato da molti game al servizio, con nessuna opportunità di break per entrambi i giocatori.Il primo momento di svolta del set è arrivato sul punteggio di 6-5, quando Sinner è riuscito a strappare il servizio all’olandese a 30, conquistando la frazione con un errore di rovescio in rete del giocatore orange e con il tennista italiano che portava a casa in questo modo il break e la frazione per 7 a 5.Solo il 42% di prime in campo per Sinner che ha comunque ottenuto il 71% con la seconda. Parziale di 8 punti a 3 per chiudere il set.
    Il secondo set tra Jannik Sinner e Tallon Griekspoor è stato combattuto come il primo parziale. Il primo gioco del set è stato vinto da Sinner, che ha messo a segno due ace consecutivi. Griekspoor ha risposto subito, tenendo il suo turno di servizio. Nel quinto gioco, Sinner ha resistito a un turno di battuta difficile andato ai vantaggi e grazie anche al suo sesto ace, manteneva il turno di servizio portandosi sul 3 a 2.Si andava al tiebreak e qui l’azzurro avanti per 5 a 3 subiva il minibreak nel punto successivo. Sul 5 a 4 nuovo minibreak di Jannik con l’olandese che colpiva in ritardo con il dritto in uscita dal servizio.Sul 6 a 4 Sinner mancava la prima palla match ma era Tallon che giocava un punto perfetto accellerando con il rovescio e facendo buona guardia a rete.Sul 6 a 5, secondo match point e con il servizio a disposizione, l’azzurro chiudeva la partita con un bellissimo pallonetto vincente per 7 punti a 5.
    ATP Rotterdam Jannik Sinner77 Tallon Griekspoor56 Vincitore: Sinner ServizioSvolgimentoSet 2Tiebreak0*-0 1-0* 1-1* 1*-2 2*-2 3-2* 3-3* 4*-3 5*-3 5-4* 6-4* 6*-56-6 → 7-6T. Griekspoor 15-0 30-0 40-06-5 → 6-6J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 30-30 40-305-4 → 5-5J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 ace4-4 → 5-4T. Griekspoor 15-0 30-0 40-04-3 → 4-4J. Sinner 15-0 30-0 30-15 40-153-3 → 4-3T. Griekspoor 15-0 ace 30-0 40-0 40-15 40-303-2 → 3-3J. Sinner 15-0 15-15 df 15-30 30-30 40-30 40-40 A-40 ace2-2 → 3-2T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 40-152-1 → 2-2J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-151-1 → 2-1T. Griekspoor 15-0 30-0 40-0 40-15 40-30 df ace1-0 → 1-1J. Sinner 15-0 30-0 ace 40-0 ace0-0 → 1-0ServizioSvolgimentoSet 1T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 30-30 30-406-5 → 7-5J. Sinner 15-0 30-0 40-0 40-155-5 → 6-5T. Griekspoor 0-15 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-40 ace5-4 → 5-5J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 30-30 40-304-4 → 5-4T. Griekspoor 0-15 df 15-15 30-15 40-154-3 → 4-4J. Sinner 15-0 15-15 30-15 40-15 40-30 40-40 A-403-3 → 4-3T. Griekspoor 15-0 30-0 30-15 40-153-2 → 3-3J. Sinner 15-0 30-0 30-15 30-30 40-302-2 → 3-2T. Griekspoor 15-0 15-15 15-30 30-30 40-30 40-40 A-402-1 → 2-2J. Sinner 0-15 0-30 15-30 30-30 40-301-1 → 2-1T. Griekspoor 15-0 30-0 ace 30-15 40-15 40-301-0 → 1-1J. Sinner 0-15 15-15 30-15 ace 40-15 ace0-0 → 1-0
    7 ACES 41 DOUBLE FAULTS 239/75 (52%) FIRST SERVE 42/75 (56%)32/39 (82%) 1ST SERVE POINTS WON 34/42 (81%)23/36 (64%) 2ND SERVE POINTS WON 18/33 (55%)0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 0/1 (0%)12 SERVICE GAMES PLAYED 128/42 (19%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 7/39 (18%)15/33 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/36 (36%)1/1 (100%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)12 RETURN GAMES PLAYED 1213/17 (76%) NET POINTS WON 15/19 (79%)28 WINNERS 2714 UNFORCED ERRORS 2655/75 (73%) SERVICE POINTS WON 52/75 (69%)23/75 (31%) RETURN POINTS WON 20/75 (27%)78/150 (52%) TOTAL POINTS WON 72/150 (48%)210 km/h MAX SPEED 211 km/h200 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 197 km/h155 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 171 km/h LEGGI TUTTO

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    Jannik SInner dopo aver passato il primo turno a Rotterdam: “Vediamo cosa accadrà al prossimo turno” (con il programma di domani)

    Scritto da Pier
    Scritto da sanderNella dichiarazione dice che darà il massimo per disputare una buona partita. Fossi il suo mental coach gli chiederei di spiegare la differenza tra il dare il massimo per disputare una buona partita e dare il massimo per vincere. Perché c’è una grossa differenza nel mindset di un giocatore tra queste due modalità di pensiero.

    Jannik è un professionista e come tale scende in campo determinato a dare tutto e ad “usare” tutto per riuscirci. Il suo motto è il classico “sai farlo, puoi farlo”, ovvero ha la consapevolezza di avere i mezzi per esprimere un tennis vincente. Ogni tennista indossa una maschera in campo, per non mostrare all’altro eventuali debolezze e affinché egli stesso si convinca di non averne.Ma non chiediamogli dichiarazioni roboanti o comunque più ” arroganti” se non sono nelle sue corde:fare dichiarazioni che non gli sono proprie aumenterebbe la pressione. Sampras ad esempio era (è) timidissimo: in campo mostrava un certo piglio ma fuori no, non ne era capace. E nonostante tutto riusciva, non solo tennisticamente, a mettere sotto anche emotivamente Agassi che era ben più spavaldo.
    Bravo Pier!
    La famiglia Sinner ha inculcato una certa educazione al ragazzo. E’ gente che si spacca la schiena, abituata a lavorare, a parlare poco, lasciando poco spazio a fronzoli e proclami anche di fronte all’evidente successo del figlio. Gente di montagna, cordiale e accogliente, ma di indole umile e riservata.
    Il suo bagaglio culturale pertanto gli impedisce di essere sfrontato o spaccone. Ovviamente questo non vuol dire scendere in campo con la tremarella o con incertezza nei propri mezzi. Scende sempre per vincere, ovviamente, ma non fa il gradasso.
    Confondere umiltà e mancanza di spavalderia con ignavia e mancanza di “fame di vittoria” denota una certa superficialità nel “leggere” la personalità di un atleta.
    Ovviamente essere spavaldi e spacconi non è di per se ASSOLUTAMENTE un aspetto negativo. Intendiamoci
    Qualcuno ha mai sentito Thoeni fare lo spaccone come Tomba? Eppure entrambi sono nel nostro cuore ed entrambi sono stati dei grandi campioni. LEGGI TUTTO

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    Sinner dopo Montpellier può sognare a Rotterdam, in quota l’azzurro favorito all’esordio con Bonzi. Per il torneo l’azzurro è al terzo posto tra i favoriti

    Jannik Sinner ITA, 2001.08.16 – Foto Getty Images

    Jannik Sinner vola sulle ali dell’entusiasmo dopo il titolo conquistato a Montpellier. L’azzurro non si ferma dopo il primo trionfo del 2023, per tornare immediatamente in campo all’ATP di Rotterdam. Per lui all’esordio la sfida con il francese Benjamin Bonzi, dove appare nettamente favorito secondo i betting analyst: il successo dell’altoatesino prevale a 1,20, contro quello del suo avversario a 4,50. Sinner avanti anche per la conquista del primo set, in quota a 1,30, mentre Bonzi, riporta Agipronews, è offerto a 3,20. Per quanto riguarda il set betting, lo 0-2 in favore di Sinner a 1,60, mentre l’1-2 è visto a 3,50.
    Nella corsa al titolo l’altoatesino è visto a 7,50, dietro al favorito Daniil Medvedev (a quota 4) e a Stefanos Tsitsipas a 5. L’altro italiano in corsa, Lorenzo Sonego, è invece offerto a 66. LEGGI TUTTO