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    “Non sai il regolamento”. Oggi è il miglior arbitro di A2 e A3. La curiosa storia di Jacobacci

    Di Redazione Dal non sapere le regole al riconoscimento come miglior arbitro di A2 e A3. È la curiosa storia di Sergio Jacobacci, 40enne bergamasco trapiantatosi con la famiglia in quel di Venezia per ragioni di lavoro, che lui stesso racconta in una bella intervista rilasciata all’Eco di Bergamo, a firma Silvio Molinara. “Ho giocato nelle giovanili dell’Excelsior, poi a 18 anni mi sono iscritto al corso per arbitri e da lì ho fatto tutta la trafila. Poi nel 2015, dopo il trasferimento a Venezia, sono passato sotto il Comitato di Venezia e lo stesso anno sono stato promosso in Serie A” racconta Jacobacci. Ma l’aneddoto più curioso, come detto, è legato ad un episodio, che poi è stato quello che ha fatto scattare la molla, portandolo a scegliere di iniziare il suo percorso arbitrale. “Tutto è iniziato quando a un torneo dell’oratorio di Borgo Santa Caterina mi hanno chiesto di arbitrare una partita. Ho accettato, ma durante uno scambio di gioco Greta Cicolari, ex campionessa di beach volley ed ex giocatrice della Foppapedretti Bergamo, mi disse che non conoscevo il regolamento. Quella è stata la molla che mi ha fatto scattare la voglia di iscrivermi al corso provinciale per arbitri”. E così, da una critica, è iniziato un percorso che ha portato Jacobacci ad imparare quelle regole così bene da meritarsi questo importante riconoscimento. Premio che però, per lui, non rappresenta affatto un punto d’arrivo, anzi. “Continuerò a lavorare per migliorare, perché l’obiettivo è quello di arrivare ad arbitrare in Serie A1 femminile e in Superlega maschile. Chi è l’arbitro migliore? Quello che riesce ad essere invisibile” conclude Jacobucci. (fonte: Eco di Bergamo) LEGGI TUTTO

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    L’arbitro netino Alessandro Tanasi chiude la sua lunga carriera

    Di Redazione Alessandro Tanasi, fischietto siciliano di Ruolo A ha diretto ieri, mercoledì 14 Aprile 2021, gara 1 della finale scudetto di Superlega tra Sir Safety Conad PG e Cucine Lube Civitanova MC, tenutasi proprio nel capoluogo umbro. Alessandro conclude così la propria carriera arbitrale, dopo aver diretto più di 350 gare nella massima serie nelle ultime 19 stagioni e ben 35 anni di attività. L’arbitro netino ha arbitrato, tra le altre, diverse Finali Scudetto Maschili e Femminili, Final Four di Coppa Italia e Super Coppa italiana. Il Presidente della FIPAV Sicilia Nino Di Giacomo e tutto il Consiglio Regionale si congratulano con Alessandro per i numerosi traguardi raggiunti e lo salutano sapendo che un uomo di sport rimane tale, come dice anche lui, per tutta la vita.  Di seguito riportiamo il messaggio con cui Alessandro saluta amici e colleghi della pallavolo sul suo profilo Facebook: “Dopo 35 anni di attività, di cui gli ultimi 19 in serie A, è stata l’ultima gara della mia carriera.Ho preso questa decisione circa un anno e mezzo fa condividendola con il mio caro papà nei suoi ultimi momenti di vita.Ho avuto la possibilità di arbitrare tutto in questi anni: finali scudetto maschili e femminili, final four di coppa Italia e supercoppe.Aver diretto oltre 350 gare di serie A mi dà consapevolezza, appagamento e felicità per quello che ho fatto.Ringrazio la federazione italiana pallavolo ed i miei responsabili che si sono succeduti in questi anni: Michele, Vito, Giuseppe e Fabrizio, grazie per avermi fatto realizzare un sogno.Centinaia di viaggi, decine di colleghi e svariati episodi che sono accaduti, rimarranno indelebili nella mia mente e nel mio cuore.Grazie a mia moglie, alla mia famiglia ed ai miei amici per avermi supportato in quella che è stata più di una passione.Grazie a Pino Corso, mio maestro di vita e di sport. Gianluca, Giorgia, Marcello, Massimo, Matteo, Paolo ed Umberto, grazie per essere stati amici veri oltre che colleghi.Grazie al carissimo Ottavio Gintoli per avermi fin troppo lodato nei suoi numerosi articoli giornalistici.La pallavolo mi ha fatto crescere, maturare, mi ha accompagnato nei momenti della mia vita, belli e brutti.Penso agli enormi sacrifici, rinunciare agli amici il sabato sera, vacanze, compleanni, cene, pranzi e altro ma ne è valsa assolutamente la pena.Sicuramente mi mancherà l’attesa della designazione, la preparazione della trasferta, la concentrazione e l’adrenalina della partita ma tutto ha un inizio ed una fine nella vita.Preferisco smettere adesso in un buon momento di forma, lasciando, mi auguro, un buon ricordo di me.Voglio avere più tempo per Giulia, Alessandra e le persone che mi stanno accanto.Mi sentirò e sarò un arbitro di pallavolo per tutta la vita.Grazie di cuore a tutti.” (Fonte: comunicato stampa) LEGGI TUTTO