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    MotoGp, Pernat: “Alex Marquez rovinato dalla Honda, il team è nel baratro”

    ROMA – Non è un momento facile per la Honda in MotoGp. Marc Marquez è ancora ai box dopo l’operazione al braccio, mentre Pol Espargaro è solo 17esimo in classifica piloti. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini e stimato addetto ai lavori, parla così a “GPOne” della crisi dell’Ala Dorata: “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”.
    Aprilia da titolo
    Al contrario, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il manager fa anche i complimenti a Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e per la prima volta a podio ad Assen: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”, ha detto Pernat. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Pernat: “Honda nel baratro. Cosa aspettano a prendere Mir?”

    ROMA – “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno l’Ala Dorata ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, parla così a “GpOne” del momento della Honda in MotoGp, orfana di Marc Marquez e testimone di un calo importante di Pol Espargaro, fermo a soli 40 punti in classsifica piloti.
    Pernat su Aleix Espargaro
    Di contro, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il procuratore ha anche parole di stima per Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e terzo nel Gran Premio d’Olanda: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bautista: “Non la capisco molto, il pilota non fa tanta differenza ora”

    ROMA – Alvaro Bautista ha lasciato la MotoGp nel 2018 per approdare in Superbike l’anno successivo. La classe regina è sempre però rimasta nei suoi pensieri, anche se ne dà un giudizio severo a quanto emerge dalla sua intervista a “Motorsport”: “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali. Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
    Le parole di Bautista
    Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Infine la sua nota sull’addio alla MotoGp di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”, ha concluso il pilota Ducati. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Bautista: “La capisco sempre meno, i piloti giovani sono inesperti”

    ROMA –  “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali”. È questo il personale bilancio che Alvaro Baustista, pilota Ducati in Superbike, dà sulla MotoGp 2022, che – specie nelle sue fasi iniziali – è stata caratterizzata da una grande incertezza in zona podio. “Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo per “Motorsport” – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
    Su Espargaro
    Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Poi dà il suo punto di vista sul ritiro di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”.  LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Non sono ipocrita e dico quello che penso”

    ROMA –  “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”. Sono queste le parole di Aleix Espargaro, che in un’intervista a “The-Race.com” parla della sua personalità. La MotoGp è ancora ai box per questa pausa estiva e il catalano è secondo in classifica piloti. Ma, fuori dalla pista, il rapporto con i suoi colleghi è onesto e trasparente e questo gli ha consentito di parlare sempre con franchezza.
    Le parole di Espargaro
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”, ha infatti chiosato Espargaro. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Aleix Espargaro: “Se non esprimo quello che sento, non sto bene con me stesso”

    ROMA – Aleix Espargaro si presenta senza veli in un’intervista a “The-Race.com” dove parla a tutto tondo della sua personalità, al di là dei risultati in pista, più che soddisfacenti in questa prima parte di MotoGp. “Ho la sensazione dentro di me di esprimere ciò che provo, penso che mi renda più felice. Se non lo faccio, non sto bene con me stesso. Non sono ipocrita quindi devo dire quello che provo”, dice il catalano, che si caratterizza per la sua franchezza e onestà intellettuale.
    Le schermaglie con Marquez
    Non molto tempo fa, infatti, aveva accusato Marc Marquez di manovre troppo audaci in pista. Poi il pilota Aprilia era tornato sui suoi passi. “Quando l’ho incolpato per quello che ha fatto è stato un errore. In passato ho fatto molto più di lui, ma in quel momento sentivo di doverlo dire e l’ho detto. Non ho paura – dice il 32enne di Granollers – di sbagliare e poi dire ‘Scusa, ho sbagliato’, perché questo fa parte della vita”. Nel paddock, la sua filosofia si può riassumere con il proverbio “vivi e lascia vivere”. Conclude infatti Espargaro: “Non dirò mai ai miei colleghi come devono comportarsi. Ognuno deve agire come si sente. Se non si comportano come sono, allora è un errore, non puoi usare una maschera. Vorremmo piacere a tutti ma è impossibile. Se sei super politically correct, la vita è molto noiosa”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Albesiano: “Sarò felice solo quando anche Vinales sarà al top”

    ROMA – L’Aprilia si sta confermando in questo 2022 dicMotoGp la scuderia che ha fatto registrare il balzo in avanti più grande in termini di risultati. Aleix Espargaro ha collezionato finora una vittoria e quattro podi, che gli hanno fruttato la seconda posizione in classifica piloti. Non altrettanto scintillante la prima parte di stagione di Maverick Vinales, ancora alla ricerca della quadra. Il direttore tecnico della casa di Noale, Romano Albesiano, in un’intervista a “Speedweek” è soddisfatto solo a metà e afferma: “Lo sarò quando Vinales raggiungerà lo stesso livello di Espargaro e quando potremo dire che entrambi i nostri piloti possono guidare al massimo la nostra moto”.
    Sorpresa Aprilia
    Nel complesso, però Albesiano è contento dei miglioramenti portati quest’anno in pista e aggiunge: “Sono molto contento per il Gruppo Piaggio e per le persone di Noale. Quello che sta succedendo è molto, molto bello. La cosa che non mi rende felice in questo momento è che solo Espargaro ha raggiunto il livello per essere al top. Ma Vinales si sta avvicinando”. Poi aggiunge: “Sono molto vicini in certe situazioni, ma Espargaro ha quel qualcosa in più”. Ora basta poco per diventare la moto più forte in griglia e Albesiano già sa su quali campi andare a lavorare: “Parliamo dell’ingresso e del centro della curva, soprattutto sul giro secco. Bisogna lavorare meglio su questi aspetti meccanici”. LEGGI TUTTO

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    MotoGp, Albesiano: “Quando Vinales raggiungerà Espargaro potrò dirmi felice”

    ROMA – LaMotoGpda quest’anno ha un’altra scuderia candidata al titolo piloti: è l’Aprilia. Se però Aleix Espargaro ha finora collezionato una vittoria e quattro podi, la prima parte di stagione di Maverick Vinales, ancora alla ricerca della quadra, non è stata altrettanto sorprendente. Il direttore tecnico della casa di Noale, Romano Albesiano, in un’intervista a “Speedweek”, fa autocritica e dice: “Lo sarò quando Vinales raggiungerà lo stesso livello di Espargaro e quando potremo dire che entrambi i nostri piloti possono guidare al massimo la nostra moto”.
    Aspetti da migliorare
    Nel complesso, però, Albesiano è contento dei miglioramenti portati quest’anno in pista e aggiunge: “Sono molto contento per il Gruppo Piaggio e per le persone di Noale. Quello che sta succedendo è molto, molto bello. La cosa che non mi rende felice in questo momento è che solo Espargaro ha raggiunto il livello per essere al top. Ma Vinales si sta avvicinando”. Poi aggiunge: “Sono molto vicini in certe situazioni, ma Espargaro ha quel qualcosa in più”. Restano ora solo alcuni dettagli da limare per raccogliere risultati ancor più positivi con entrambi i piloti: “Parliamo dell’ingresso e del centro della curva, soprattutto sul giro secco. Bisogna lavorare meglio su questi aspetti meccanici”, dice Albesiano per concludere la sua analisi. LEGGI TUTTO