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MotoGp, Espargaro non cerca scuse: “Persa una grande opportunità”
ROMA – Nonostante il dolore alle caviglie, Aleix Espargaro ha portato a casa un discreto nono posto alGran Premio di Gran Bretagna. Tutto nasce dal sabato, quando il pilota dell’Aprilia è caduto, compromettendo il suo piazzamento in griglia: “Quando è finita la qualifica – ha detto Espargaro ai microfoni ufficiali della MotoGp – ho sofferto molto alle caviglie. I medici hanno fatto un gran lavoro e non ci sono scuse per la gara. Non potevo fare altro, ma sono soddisfatto perché non ho perso punti nella lotta al mondiale. Senza l’infortunio sarei stato competitivo, ed è un peccato perché ho fatto un gran weekend. Ho una grande moto e abbiamo perso una grande opportunità per avvicinarci a Quartararo”.
Le parole di Espargaro
A Silverstone la vittoria è andata a Francesco Bagnaia su Ducati, che – complice l’ottavo posto di Fabio Quartararo – riapre il mondiale. Espargaro vede il ritorno del torinese nella lotta mondiale come un bene, anche dal suo punto di vista: “Se Bagnaia si aggiunge alla festa è un bene, perché mette pressione al leader della classifica. Quindi mi piace, perché più sarà difficile, più sarà bello lottare per il mondiale”. “Ora devo recuperare e riposarmi in queste due settimane che ci separano dall’Austria”, ha poi concluso lo spagnolo. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Albesiano: “Con il team satellite sarà tutto più complesso”
ROMA – Il Gran Premio di Gran Bretagna segnerà in questo weekend il ritorno della MotoGp 2022. Tuttavia, in casa Aprilia si è già aperto il capitolo riguardante l’anno prossimo, che vedrà la casa di Noale perdere le concessioni e portare per la prima volta in pista un team satellite. La sfida però non intimorisce il direttore tecnico dell’Aprilia, Romano Albesiano, che a “Pecino GP” afferma: “Per noi l’esperienza di avere un team satellite sarà nuova, quindi è uno strumento che dobbiamo imparare a utilizzare. Se il team nasce come un team integrato, e non come un test team, possiamo portare avanti lo sviluppo insieme. Questo sicuramente genererà più potenziale, perché avremo quattro piloti in pista per darci un feedback. Ma tutto sarà più complesso”.
Gli obiettivi di Albesiano
Finora la Aprilia è stata la vera sorpresa della stagione, con Aleix Espargaro che è distante soli 21 punti da Fabio Quartararo e la RS-GP 2022 si sta rivelando competitiva su ogni pista. La rivoluzione del prossimo anno potrebbe però nascondere qualche insidia, come spiega lo stesso Albesiano: “La perdita delle concessioni complicherà la parte di pianificazione del motore. Oggi ci sono pochissimi test, quindi quelli di Misano (settembre, ndr) rappresentano una delle pochissime opportunità per i piloti ufficiali di provare certe cose. E noi abbiamo un elenco spaventoso di componenti da provare. Ormai ci stiamo lavorando da molto tempo”. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Albesiano: “Dobbiamo capire come gestire il team satellite”
ROMA – La MotoGp 2022 torna in pista per il Gran Premio di Gran Bretagna, ma l’Aprilia sta già pianificando la prossima stagione. La casa di Noale perderà le concessioni e porterà in pista per la prima volta un team satellite. Una sfida a cui il direttore tecnico dell’Aprilia, Romano Albesiano, non vuole arrivare impreparato: “Per noi l’esperienza di avere un team satellite sarà nuova, quindi è uno strumento che dobbiamo imparare a utilizzare. Se il team nasce come un team integrato, e non come un test team, possiamo portare avanti lo sviluppo insieme. Questo sicuramente genererà più potenziale, perché avremo quattro piloti in pista per darci un feedback. Ma tutto sarà più complesso”, ha affermato a “Pecino GP”.
Misano tappa importante
Finora la Aprilia è stata la vera sorpresa della stagione, con Aleix Espargaro che è distante soli 21 punti da Fabio Quartararo e la RS-GP 2022 si sta rivelando competitiva su ogni pista. La rivoluzione del prossimo anno potrebbe però nascondere qualche insidia, come spiega lo stesso Albesiano: “La perdita delle concessioni complicherà la parte di pianificazione del motore. Oggi ci sono pochissimi test, quindi quelli di Misano (settembre, ndr) rappresentano una delle pochissime opportunità per i piloti ufficiali di provare certe cose. E noi abbiamo un elenco spaventoso di componenti da provare. Ormai ci stiamo lavorando da molto tempo”, conclude l’italiano, che si prepara così al 2023. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Pernat: “Alex Marquez rovinato dalla Honda, il team è nel baratro”
ROMA – Non è un momento facile per la Honda in MotoGp. Marc Marquez è ancora ai box dopo l’operazione al braccio, mentre Pol Espargaro è solo 17esimo in classifica piloti. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini e stimato addetto ai lavori, parla così a “GPOne” della crisi dell’Ala Dorata: “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”.
Aprilia da titolo
Al contrario, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il manager fa anche i complimenti a Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e per la prima volta a podio ad Assen: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”, ha detto Pernat. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Pernat: “Honda nel baratro. Cosa aspettano a prendere Mir?”
ROMA – “In Olanda c’è stato il solito disastro della Honda, che francamente non capiamo ancora il quale baratro si trovi. È un bene per il mondiale che Gresini abbia acquistato Alex Marquez, pilota rovinato anche dalla Honda. Quest’anno l’Ala Dorata ha fatto pasticci sia in termini di moto che in termini di piloti. Cosa stanno aspettando a prendere Mir, io non l’ho ancora capito”. Carlo Pernat, manager di Enea Bastianini, parla così a “GpOne” del momento della Honda in MotoGp, orfana di Marc Marquez e testimone di un calo importante di Pol Espargaro, fermo a soli 40 punti in classsifica piloti.
Pernat su Aleix Espargaro
Di contro, Aleix Espargaro – fratello del pilota Honda – si sta distinguendo in pista grazie a una sorprendente Aprilia. “Ad Assen – dice Pernat – la loro moto andava davvero forte. Se fosse partito bene, Espargaro sarebbe arrivato primo. Hanno centrato anche un podio con Vinales, un grande risultato. Adesso possiamo dire che l’Aprilia è una contendente al titolo”. Il procuratore ha anche parole di stima per Marco Bezzecchi, pilota della scuderia VR46 e terzo nel Gran Premio d’Olanda: “Ha fatto un Gp non da rookie. Podio meritato, aveva già chiarito di essere il miglior esordiente e questo podio dovrebbe essere un punto di partenza e non un punto di arrivo. Bravo, Marco”. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Bautista: “Non la capisco molto, il pilota non fa tanta differenza ora”
ROMA – Alvaro Bautista ha lasciato la MotoGp nel 2018 per approdare in Superbike l’anno successivo. La classe regina è sempre però rimasta nei suoi pensieri, anche se ne dà un giudizio severo a quanto emerge dalla sua intervista a “Motorsport”: “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali. Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
Le parole di Bautista
Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Infine la sua nota sull’addio alla MotoGp di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”, ha concluso il pilota Ducati. LEGGI TUTTO - in Motori
MotoGp, Bautista: “La capisco sempre meno, i piloti giovani sono inesperti”
ROMA – “Capisco sempre meno la MotoGp. Alcuni piloti lottano per la vittoria una settimana sì e l’altra no. Oggi, con tanta tecnologia sulle moto, il pilota fa meno differenza. Molti arrivano dalla Moto2 e sono subito veloci, cosa che era impossibile quando correvo io. All’epoca, arrivare tra i primi cinque sembrava davvero una vittoria. C’erano Stoner, Rossi, Pedrosa, Marquez… piloti di grande calibro su moto ufficiali”. È questo il personale bilancio che Alvaro Baustista, pilota Ducati in Superbike, dà sulla MotoGp 2022, che – specie nelle sue fasi iniziali – è stata caratterizzata da una grande incertezza in zona podio. “Non voglio togliere meriti a nessuno – continua lo spagnolo per “Motorsport” – ma le moto sono così simili ora che non credo che il pilota sia così importante”.
Su Espargaro
Al momento il leader del Motomondiale è Fabio Quartararo su Yamaha, insidiato dalla Aprilia di Aleix Espargaro. Questo il commento di Bautista sul pilota di Granollers, vera rivelazione in questa prima fase di stagione: “Ho iniziato il progetto Aprilia nel 2015, quindi lui sta seguendo questa strada e sono felice per lui. Siamo entrambi un po’ più grandi, siamo dei lavoratori e vogliamo sempre dare qualcosa in più. In questa stagione, Aleix sta ottenendo il 100% dalla moto e da se stesso, che è ciò che manca oggi in MotoGp”. Poi dà il suo punto di vista sul ritiro di Valentino Rossi: “È stato un fattore importante per la MotoGP, ma c’è stato anche un rapidissimo cambio generazionale. In due o tre anni c’è stata un’enorme corsa a ingaggiare giovani piloti. Quindi non sono solo i fan di Rossi a perdere interesse, ma anche quelli di altri piloti, me compreso, sostituiti da piloti giovani e inesperti”. LEGGI TUTTO