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    Le 10 cose che resteranno delle ATP Finals 2023

    Il Pala Alpitour di Torino (foto Marco Mazzoni)

    Le ATP Finals 2023 sono andate in archivio con il successo dell’immenso Novak Djokovic, in un’edizione che resterà legata per sempre al nome e alle imprese di Jannik Sinner. Di seguito le 10 cose che non potremo dimenticare di quest’avventura incredibile.
    1 – Non è più un sogno, è realtà. Per troppo tempo ipotizzare che un tennista italiano potesse entrare nel Gotha del tennis internazionale a giocarsi i titoli più ambiti o addirittura il vertice del ranking è stato solo un sogno, troppo ardito per rischiare di diventare realtà, quasi peccato anche il solo sussurrarlo… Il 2023 di Jannik Sinner e la chiusura della sua straordinaria stagione spazzano via ogni indugio. Sinner merita il suo posto tra i migliori, ha tutto quel che serve per restarci e migliorare ancora, andando a vincere i più grandi appuntamenti della disciplina. Non è riuscito nell’impresa di trionfare nella terza edizione delle Finals a Torino, ma ha battuto 4 top10 nel torneo, 8 di fila dallo scorso settembre. Ha battuto tutti gli attuali top 10, andando a stanarli con un tennis di altissima qualità, adattandolo anche alle esigenze. Troppo bravo. Jannik Sinner dal 2024 scenderà in campo in ogni appuntamento con l’obiettivo di arrivare fino in fondo. Non gli manca niente. Quando hai un talento come il suo puntare al massimo non è arroganza, è la normalità.
    2 – Djokovic infinito. Mai commettere l’errore di dare per morto il più grande vincente e lottatore dello sport. Jannik l’ha battuto nel girone. Quella sconfitta è stata un detonatore, ha fatto esplodere dentro di lui ancor più voglia di vincere, di rivincita. La correttezza di Sinner l’ha portato in semifinale – poteva esser eliminato se l’azzurro avesse mollato nel terzo set vs. Rune… – e negli ultimi due incontri Novak ha alzato il livello in modo fantastico, battendo il futuro della disciplina, prima Carlos, poi Jannik. Gli anni passano, per suo stesso dire saranno Alcaraz e Sinner portare avanti lo sport nei prossimi anni, ma al momento questo fantastico tiranno non ancora alcuna voglia di abdicare. Enorme.
    3 – Un torneo di qualità totale, destinato a proseguire. Le ATP Finals, giunte al terzo anno a Torino, sono una scommessa ampiamente vinta ma il Presidente Binaghi ha dichiarato che nel 2025 quest’avventura non finirà. Gaudenzi è stato più cauto sull’argomento “futuro”, pur riconoscendo che mai come a Torino le Finals sono state “abbracciate” dalla città, dal paese, da quell’amore italico che travolge e sorprende. Spalti pieni, atmosfera incredibile, una città bella come Torino che si è tirata a lucido e ha accolto tutto e tutti con una precisione e qualità assolute. Chi ha vissuto almeno una giornata delle Finals torna a casa arricchito. Speriamo che Binaghi vinca anche quest’ennesima scommessa, perché a noi il masters in Italia piace da matti…
    4 – Alcaraz col fiato “corto”. Carlos ha Torino ha esordito alle Finals e come era “classico” per il suo più noto connazionale Nadal è arrivato a fine stagione piuttosto scarico, fisicamente e mentalmente. Le similitudini tra i due grandi spagnoli non sono poi così tante, giocando un tennis completamente diverso, ma entrambi chiedono il massimo a corpo e testa, tanto che dopo US Open le loro prestazioni sono calate. Ferrero, coach di Alcaraz, ha affermato un concetto molto chiaro: “Se vuoi essere il migliore devi comportarti come il migliore ed essere professionale tutto l’anno. È quello che è e dobbiamo accettarlo. Questo è il calendario che abbiamo”. Carlos aveva parlato di una certa stanchezza dopo mesi intensi di grandi battaglie. Probabilmente nel team dell’iberico ci saranno alcuni ripensamenti e aggiustamenti, per migliorare la gestione delle energie di Alcaraz.
    5 – Occhio a Rune in salute. Ha penato per mesi con una schiena mal messa Holger Rune, ma appena è tornato a posto si è rivisto subito quell’acerrimo lottatore che può diventare una vera spina nel fianco. È servito il miglior Sinner per scrollarselo di dosso, in una partita che non valeva più niente per Jannik e che, col senno di poi, forse sarebbe stato “meglio” aver lasciato correr via. E non solo per eliminare Djokovic, ma soprattutto per risparmiare energie che in finale sono mancate. Col senno di poi non si scrivono le pagine di storia, quindi inutile continuare con altre congetture. Quel che è certo è che Rune ha dato segnali importanti di ripresa. Vedremo se il lavoro con Boris Becker porterà benefici al suo tennis, ancora un po’ grezzo in varie situazioni. Nel 2024 il danese potrebbe essere l’outsider di lusso in ogni grande torneo.
    6 – Tsitsipas, così non va. Non è uscito “benissimo” dalle ATP Finals Stefanos Tsitsipas. Che sia una persona complessa è risaputo, ma affermare nel giro di due giorni “Sto benissimo, sono pronto a competere, chi mette in giro certe voci?” e poi “Ho fatto molte visite, ho malissimo alla schiena, è un dolore che non potevo gestire” è alquanto singolare. Ma c’è qualcosa di assai ben più grave della sua brutta uscita dal torneo… Visto dal vivo, la sua palla “non va”. Non va più come nel recente passato. Diamogli il beneficio del dubbio per condizioni fisiche non al meglio, ma sono mesi e mesi che il suo tennis langue, ormai messo in crisi da moltissimi avversari, non solo dai big. Confrontato alla velocità di palla e intensità di Sinner, il gioco del greco pareva non una ma due categorie indietro. Urge ritrovare la miglior forma fisica, ma anche qualcosa di nuovo, altrimenti la carriera di Tsitsipas rischia di entrare in un crepuscolo anticipato, e sarebbe un vero peccato.
    7 – Campo veloce, spettacolo assicurato. Tutti i giocatori sono stati concordi: il campo di Torino è stato il più rapido dell’anno, anche più dell’erba. Che qualità media c’è stata nei match delle Finals? Altissima. Ci sono state partite disumane dominate solo da Ace? Nessuna. È l’ennesima conferma che le condizioni medie sul tour sono troppo, troppo lente. Velocizzare di nuovo il gioco deve essere il primo obiettivo dal 2024. Basta pantani.
    8 – Ascolti tv, il tennis “tira”. 6 milioni e 686mila spettatori per Sinner in finale. Numeri altissimi anche per gli altri match trasmessi dalla Rai nel torneo. Abbiamo il personaggio, certo, ma è forse il momento di capitalizzare tutto ciò riportando un po’ più di tennis sulla tv pubblica. Abbiamo Supertennis, che è stato uno strumento indispensabile a costruire il nuovo “boom” della disciplina in Italia, ma averlo sulla tv di stato è oggettivamente un’altra cosa. Oltretutto pare che dal 2024 quasi tutto il tennis sarà su Sky Sport, vedremo che accordi verrano trovati per la distribuzione dei tornei. Ma forse avere almeno parte degli Slam in chiaro su “mamma Rai” potrebbe essere un ritorno terribilmente gradito e importante.
    9 – Via il doppio, dentro le ragazze? È stato uno degli argomenti di discussione a Torino nelle pause tra i vari match delle Finals. Viste le disastrose condizioni affrontate dalle migliori al mondo a Cancun per le WTA Finals, e la scintillante organizzazione del Masters maschile, beh, ipotizzare una pronta fusione dei due tornei potrebbe essere un’ancora di salvataggio per il tour femminile. I doppisti potrebbero farsene una ragione, ma c’è un rischio concreto: sarebbe brutto se l’evento femminile, una volta integrato a quello maschile, passasse parimenti in secondo piano. Il pubblico probabilmente apprezzerebbe, e anche i cari biglietti per sedersi nel Pala Alpitour avrebbero un valore maggiore. Pro e Contro, ce ne sono tanti. Gaudenzi continua a parlare di maggior integrazione tra i due circuiti. Vedremo.
    10 – Voto 10 al pubblico. Sinner è stato portato per mano, con un calore indescrivibile, sino alla finale. Ma rispetto alle “medie” e tristezze a cui abbiamo assistito in passato, pochi sono stati i momenti di scorrettezza a danno degli altri giocatori con l’italiano in campo. Lo stesso Rune ha ringraziato gli spettatori a Torino, e detto da uno che praticamente ha sempre da ridire col pubblico… La speranza è che l’esempio di Sinner, la correttezza fatta persona, possa essere un veicolo per gli stessi tifosi, per vivere la disciplina con vero spirito sportivo. Calore sì, cattiveria no. Sarebbe un’altra super vittoria targata Jannik.
    Marco Mazzoni LEGGI TUTTO

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    ATP Finals 2023 a Torino: Successo di Vendite e la Dichiarazione di Binaghi su Arabia Saudita

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel

    Le ATP Finals 2023 stanno per iniziare e l’atmosfera a Torino, città ospitante del torneo, è carica di aspettativa. Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana di Tennis, ha condiviso le sue impressioni sulla risposta del pubblico e le vendite dei biglietti, esprimendo grande soddisfazione.
    Secondo Binaghi, la vendita dei biglietti per il torneo ha registrato numeri eccellenti: delle 166.470 entrate disponibili, ne sono state vendute ben 160.612, raggiungendo un tasso di occupazione complessivo del 96,7%. Ciò dimostra l’entusiasmo dei fan del tennis e l’attrattiva delle ATP Finals, un evento che continua a riscuotere grande interesse a livello globale.
    Una particolarità rilevante delle dichiarazioni di Binaghi riguarda la distribuzione geografica delle vendite. Il 40,2% delle entrate è stato acquistato da spettatori internazionali, provenienti principalmente da mercati come la Svizzera, la Germania, l’Inghilterra e il Brasile. Tuttavia, ciò che ha attirato l’attenzione è stata la specifica menzione di Binaghi riguardo l’Arabia Saudita: nessun biglietto è stato venduto in questo paese.
    Questa dichiarazione assume un tono quasi provocatorio nei confronti della ATP, in riferimento ai suoi accordi con l’Arabia Saudita. La precisazione di Binaghi su questo punto potrebbe essere interpretata come una critica velata all’associazione per il suo interesse nel mercato saudita, un tema che ha sollevato discussioni e controversie nel mondo del tennis professionistico.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    L’ottimismo e le ambizioni di Binaghi per il futuro del tennis italiano. Telefonata pacificatrice con Fabio Fognini

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel – Foto Archivio-FITP

    Stamattina Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ha rivelato di aver ricevuto una telefonata da Fabio Fognini che ha suscitato in lui un profondo senso di soddisfazione e gioia.
    Durante un’intervista a Sky Sport, in occasione dei festeggiamenti al Circolo Canottieri Roma per il novantesimo compleanno di Nicola Pietrangeli, Binaghi ha sottolineato la grande maturità mostrata da Fognini, malgrado le recenti polemiche relative alla sua inclusione nella lista preliminare dei convocati per la Coppa Davis. Fognini, infatti, aveva espresso il suo disappunto per la decisione, ma dopo la sua esclusione dal quintetto alla Unipol Arena, ha scelto di mettere da parte le divergenze e sostenere la squadra nazionale.La dedizione e il sostegno di Fognini alla squadra, nonostante la delusione personale, sono un segno della sua grande professionalità e dell’importanza della Coppa Davis per l’Italia. Non solo per i trofei, ma per l’eredità e la storia che porta con sé. Pietrangeli, il capitano della nazionale che ha trionfato nel 1976 a Santiago del Cile, ne è la prova vivente.
    Tuttavia, l’obiettivo di Binaghi non si ferma qui. Durante l’intervista, ha evidenziato l’importanza di avere giocatori italiani tra i primi al mondo e di cambiare la storia dello sport nazionale. Ha anche evidenziato l’importanza di superare i record di Pietrangeli e di avere nuovi campioni che possano brillare a livello internazionale.
    In un contesto più ampio, Binaghi ha messo in luce l’obiettivo a lungo termine della FITP: portare l’Italia al top nel tennis mondiale. Questo si traduce in vincere altri Masters 1000 e Slam, e avere giocatori italiani tra i primi tre o quattro al mondo. Una visione ambiziosa, ma con giocatori come Sinner, Berrettini, Musetti e Sonego, l’Italia ha tutte le carte in regola per raggiungere questi obiettivi.Infine, Binaghi ha ribadito l’importanza di guardare al futuro senza sacrificare gli obiettivi a breve termine. Mentre la Coppa Davis resta una competizione prestigiosa, l’obiettivo principale della FITP è sviluppare talenti che possano dominare la scena internazionale e portare il tennis italiano a nuove vette.Marco Rossi LEGGI TUTTO

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    Internazionali Bnl D’Italia 2023: Numeri record per spettatori, incasso e impatto economico. Binaghi e Cozzoli annunciano che, entro il 2026, il Centrale sarà rinnovato e dotato di copertura

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel – Foto Archivio-FITP

    Un pensiero per le popolazioni colpite dalla drammatica alluvione in Emilia-Romagna, l’analisi e i numeri della prima storica edizione con upgrade degli Internazionali BNL d’Italia 2023 e l’annuncio che, entro il 2026, il Campo Centrale del Foro Italico sarà completamente rinnovato e dotato di copertura. Questi i temi della conferenza stampa di fine evento che si è tenuta questa mattina presso la Player’s Lounge alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, e del Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli. “A Roma siamo rimasti allibiti dalle condizioni avverse del meteo ma questo è nulla a confronto della tragedia che ha colpito duramente la popolazione dell’Emilia-Romagna – le parole di Binaghi a inizio conferenza – . Come Federazione, cercheremo di fare la nostra parte: rimborseremo i biglietti acquistati e non utilizzati, per le sessioni da giovedì a domenica, dalle persone residenti nei comuni colpiti dall’alluvione. Contestualmente, interverremo in modo ancora più ingente rispetto al passato, con contributi e aiuti a sostegno delle nostre società sportive che hanno subito dei danni agli impianti e che figureranno negli elenchi dei comuni sottoposti a calamità che verranno pubblicati dal Governo”.
    NUMERI DI UN SUCCESSO – Una copertura mediatica capillare, con più di 50 Paesi e oltre 220 territori raggiunti nel mondo: l’80esima edizione degli IBI ha registrato grandi risultati, non solamente sportivi. Un’edizione che ha ulteriormente alzato le aspettative e le prospettive di quello che, di fatto, è già uno dei tornei più importanti del circuito, con una location unica al mondo, quest’anno ulteriormente ingrandita, riqualificata e accogliente. Lo studio stilato da ‘Ernst & Young’ mette in luce numeri incredibili: tutti gli indicatori, al termine del torneo, veicolano infatti segno positivo. Dai 235.469 biglietti venduti nel 2022, si è passati ai 298.000 di quest’anno, con 22,5 milioni di euro di incasso (+1.312% rispetto all’edizione 2003) La platea internazionale di spettatori che ha invaso il Foro Italico (20% proveniente da Roma, 54% dal resto d’Italia e ben il 26% dall’estero) ha consentito al torneo di generare un impatto economico totale di quasi mezzo miliardo di euro (490,7 milioni di euro, di cui 220,4 diretto, 184,6 indiretto e 85,7 indotto): un dato impressionante, visto che ottenuto senza il minimo sostegno di fondi pubblici, e sottostimato in quanto evidentemente condizionato dal meteo. “Dobbiamo ringraziare ATP e WTA che hanno creduto in noi e nella nostra joint venture con Sport e Salute – ha proseguito il n.1 della FITP – . Abbiamo sfruttato al meglio la grande opportunità che ci hanno concesso. Un grazie va alla città di Roma, al Sindaco Gualtieri e all’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Onorato, con i quali abbiamo lavorato a stretto contatto e che ci hanno supportati costantemente. Quest’anno, come mai in passato, gli IBI sono stati davvero parte integrante della Capitale. Voglio ringraziare anche il pubblico, specie per il sold-out registrato nella piovosa giornata di ieri, quella che presentava i biglietti più cari, senza che oltretutto ci fossero italiani in campo. Questo è il segno tangibile della passione per il tennis che pervade oggi il nostro Paese. Infine, un ringraziamento ai giocatori: abbiamo avuto un torneo di livello straordinario e credo siano soddisfatti dell’accoglienza che hanno ricevuto, frutto anche degli investimenti fatti, come ad esempio quello per realizzare la nuovissima Player’s Lounge, dove ci troviamo oggi per questo bilancio conclusivo”.
    IL TETTO DELLO STADIO CENTRALE – “Innanzitutto, non posso che associarmi al Presidente Binaghi esprimendo tutta la solidarietà alle popolazioni dell’Emilia-Romagna e a questa tragedia che le ha coinvolte – ha sottolineato nel suo intervento il Presidente e AD di Sport e Salute, Vito Cozzoli – . Per quel che riguarda il torneo, è stata un’edizione nuova, rinnovata nella forma e nel contenuto. Il site è passato da 95 a 125mila metri quadrati. È stato un lavoro straordinario, realizzato in piena sinergia tra Sport e Salute e FITP. Io e il Presidente Binaghi avevamo preso degli impegni lo scorso novembre: li abbiamo tutti rispettati, nonostante il meteo non ci abbia aiutato, e il plauso dell’ATP e WTA ce ne ha dato atto. Guardando al futuro, il nostro impegno non può fermarsi qui. Abbiamo profondamente riqualificato e ristrutturato lo splendido Parco del Foro Italico, un qualcosa di unico che nessun torneo al mondo può vantare e presto il Campo Centrale verrà dotato di una copertura, così che nessun grande match debba più essere sospeso in caso di pioggia. Il progetto di fattibilità è stato aggiudicato. Si tratta di un progetto avveniristico che offrirà alla città di Roma un’arena competitiva a livello mondiale, 365 giorni l’anno, per ospitare eventi sportivi e non, di rilevanza nazionale e internazionale”. La nuova copertura renderà il Centrale il cuore pulsante del Parco del Foro Italico. Con un’attenta valutazione del suo impatto socio-ambientale, all’insegna della sostenibilità, il progetto prevede la realizzazione di una struttura che possa integrarsi perfettamente con il contesto paesaggistico e naturalistico del complesso monumentale capitolino. “A breve inizierà l’iter amministrativo – ha proseguito Cozzoli – ed entro 6 mesi arriverà il progetto esecutivo. Il cantiere durerà circa due anni e i lavori consentiranno il regolare svolgimento del torneo nella sede naturale. Il Campo Centrale avrà dunque la sua copertura entro il 2026”. Soddisfazione anche nelle parole di Elena Goitini, Amministratore Delegato BNL e Responsabile BNP Paribas in Italia: “L’edizione 2023 degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta per noi un nuovo inizio: abbiano rinnovato fino al 2028 con FITP la nostra partnership, entrata già nel 18° anno di un cammino comune a sostegno del Torneo. Abbiamo deciso di sostenere anche il Padel per essere vicini ad uno sport in grande crescita e sempre più trasversale. E, ne siamo particolarmente orgogliosi, stiamo accompagnando la Federazione nel percorso di equiparazione dei montepremi tra giocatori e giocatrici, nella consapevolezza che il talento è oltre il genere. Tutto ciò nell’anno in cui il Gruppo BNP Paribas compie 50 anni al fianco del tennis mondiale”.
    DIGITAL REPORT: VOLANO ANCHE SOCIAL, APP E SITO WEB – In linea con gli altri dati, anche quelli relativi al comparto social denotano il successo del torneo. L’analisi dei dati dei canali social (Twitter, Facebook, Instagram, YouTube, TikTok) dedicati agli Internazionali BNL d’Italia, registra un incremento del 53,2% di visualizzazioni complessive rispetto allo scorso anno (pari a 72,5 milioni). Incremento record anche delle interazioni generate, con un +75% rispetto al 2022 (3,5 milioni). Fan e follower totali rispetto a 12 mesi fa sono cresciuti del 14,9%. 6,2 milioni le pagine viste (+56,4% rispetto al 2022) e ben 531mila gli utenti unici (+91,5% sul 2022), alcuni degli eccezionali numeri del sito web ufficiale degli IBI. Infine, l’APP dedicata al torneo ha registrato un incremento dei download del 35%. LEGGI TUTTO

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    CUPRA FIP Finals, Binaghi: “Un canale tv e investimenti su tecnici e giovani. Così faremo crescere il padel”

    Angelo Binaghi è il Presidente della FIT-Padel

    “L’inserimento del padel nella denominazione federale non deve essere formale ma sostanziale”. La conferenza stampa di presentazione delle CUPRA FIP Finals, evento in programma da oggi a domenica al Palasport Gianni Asti di Torino, per il presidente Angelo Binaghi rappresenta la prima uscita pubblica da presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel. Oltre che l’anno della nuova denominazione, il 2023 sarà anche l’anno delle novità, e di un’ulteriore svolta per questo sport. “Per renderlo ancora più popolare, stiamo costruendo la televisione del padel – spiega Binaghi –.
    Oltre a Supertennis, ci sarà Superpadel, un progetto in fase avanzata e già deliberato in Consiglio Federale. E poi, consapevoli comunque del gap con gli altri Paesi, vogliamo provare a vincere nel minor tempo possibile. Per questo, nel prossimo Consiglio Federale discuteremo un programma di investimenti nel settore tecnico e nel settore giovanile che raccoglie l’impostazione e le idee che hanno reso il tennis italiano protagonista nel mondo e lo trasporremo nel padel. Avremo un nuovo direttore tecnico, un’attività giovanile di base, un sistema di aiuti ai migliori giovani. Creeremo tutti i presupposti affinché gli italiani forti non siano ex tennisti ma siano giocatori che si formano nel padel fin da bambini”. E, in questo programma di crescita, i tornei del circuito CUPRA rivestono un ruolo fondamentale. “Perché consentono ai nostri giovani di fare esperienza e acquisire punteggio – prosegue Binaghi –. Dopo la Spagna, siamo la nazione che organizza più tornei di questo circuito al mondo. Ma è inutile parlare di numeri di questo sport, perché ogni volta che si studiano sono già travolti da altri numeri che testimoniano la crescita del padel. Fotografate la classifica dei migliori italiani e rivediamola tra tre anni…”. LEGGI TUTTO

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    Ufficiale: dal 2023 gli Internazionali BNL d’Italia avranno tabellone da 96 giocatori e dureranno 12 giorni

    Il Centrale di Roma

    Dopo una lunga trattativa con l’ATP, finalmente è arrivata la fumata bianca. Roma dal 2023 diventa un torneo di 12 giorni con tabelloni da 96 giocatori, come Indian Wells e Miami. Ecco il comunicato della FIT, che riportiamo.
    Al raggiungimento del traguardo dell’ottantesima edizione, gli Internazionali BNL d’Italia diventeranno ancora più grandi e offriranno uno spettacolo ancor più intenso e ricco alle centinaia di migliaia di appassionati che, com’è avvenuto del resto in quella dei record conclusasi poche settimane fa – affolleranno il magnifico impianto situato nel Parco del Foro Italico. Oggi, infatti, la ATP ha annunciato che quello di Roma sarà uno dei tre ATP Masters 1000 – gli altri sono quelli di Madrid e di Shanghai, con Montreal e Cincinnati che raggiungeranno questo status dopo altri due anni – che, dal 2023, vedrà allungare la sua durata da otto a dodici giorni e crescere il suo tabellone da 56 a 96 giocatori. Conseguentemente, il montepremi aumenterà in maniera graduale del 48% entro il 2025. Per quanto riguarda il torneo femminile, sono in corso colloqui con la WTA per adeguarlo alla lunghezza e alla dimensione di quello maschile, in maniera analoga ai tornei dello stesso livello. L’ATP ha annunciato oggi anche il calendario del circuito del 2023: l’ottantesima edizione degli IBI si svolgerà dal 10 al 21 maggio prossimi.
    Angelo Binaghi, Presidente della Federazione Italiana Tennis: “È un traguardo storico, che inseguivamo da lungo tempo: ci era sfuggito due volte in passato proprio all’ultimo momento ma ora, finalmente, ce l’abbiamo fatta. L’upgrade degli Internazionali BNL d’Italia rappresenta un risultato che può cambiare la storia del tennis nel nostro Paese. È un ulteriore riconoscimento della grande capacità organizzativa che la Federazione Italiana Tennis ha dimostrato di possedere e di saper mettere in atto, come testimoniano i grandi appuntamenti che stiamo organizzando anno dopo anno. È la conferma che il sistema Italia – fatto della collaborazione con partner di grande professionalità e passione come Sport e Salute e del sostegno costante e fattivo che il Dipartimento dello Sport del Governo italiano ci assicura – funziona. Colgo l’occasione per ringraziare anche il Presidente della ATP, Andrea Gaudenzi: sono sicuro che, da italiano, sarà orgoglioso di vedere come questo torneo sia cresciuto. Gli Internazionali BNL d’Italia sono il fiore all’occhiello del nostro tennis e la loro crescita beneficerà anche i nostri partner commerciali e quelli media, dando ulteriore spinta al movimento del tennis nel nostro Paese. Inoltre, dal punto di vista sportivo aumenteranno le possibilità di mettersi in luce e di fare esperienza per i nostri giocatori accelerando ancor di più quel circolo virtuoso che sta producendo una generazione di tennisti in grado di farsi valere ai massimi livelli mondiali. Adesso, almeno per un giorno, lasciateci godere la soddisfazione per aver raggiunto questo obiettivo: da domani torneremo a lavorare per preparare un torneo che tutto il mondo ci invidia”.
    Andrea Gaudenzi, Presidente dell’Associazione Tennisti Professionisti: “La crescita degli Internazionali BNL d’Italia, insieme a quella di altri tornei ATP Masters 1000, rappresenta una pietra miliare per il circuito ATP. La nostra visione strategica a lungo termine punta ad elevare il livello della nostra offerta premium e dell’esperienza degli appassionati di tennis durante tutta la stagione agonistica. Siamo entusiasti di poter offrire ancora più azione in questi eventi dal prossimo anno e molte più opportunità per i nostri giocatori”. LEGGI TUTTO

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    Presentata la Davis a Bologna. Volandri: “Abbiamo una squadra forte, vogliamo vincere”

    Volandri con il presidente Binaghi

    La Coppa Davis 2022 sbarca a Bologna alla Unipol Arena dal 13 al 18 settembre, dove l’Italia è impegnata nel girone che decreterà le squadre che accederanno alla fase finale. La Croazia sarà la prima rivale del team capitanato da Volandri, proprio gli avversari che estromisero l’Italia a Torino lo scorso novembre. Completano il girone Argentina e Svezia. Questo il pensiero del capitano azzurro alla presentazione dell’evento, avvenuta oggi a Bologna alla presenza del Presidente Binaghi e delle autorità locali (riportato dal sito federale).
    “Abbiamo iniziato a preparare Bologna, non sapendo ancora i nostri avversari, alla fine dell’anno scorso con l’obiettivo di arrivare ancora più preparati per portare a casa un grande risultato. Per raggiungere obiettivi importanti bisogna passare dalle difficoltà. L’abbiamo fatto in maniera strepitosa (ricorda il difficile passaggio del turno a Bratislava, ndr) e credo che questo ci abbia resi più squadra. Sapete peraltro quanto tengo al concetto di squadra. E voglio che tutti quelli che parteciperanno al girone a settembre, e chi ci seguirà da casa, sia parte di questa squadra. Sicuramente ci aiuterete nei momenti di difficoltà”.
    Chiaro l’obiettivo per l’Italia: giocare per vincere. “Abbiamo una squadra molto forte. Io ho una responsabilità importante, ma ben venga quando la squadra è di questo livello e si è messa completamente a disposizione in un progetto che punta a provare decisamente a vincere la Coppa Davis. Un anno fa abbiamo iniziato a lavorare duro, in accordo e in collaborazione con i dirigenti della Federazione Italiana Tennis, proprio per questo”.
    Un obiettivo condiviso anche dal Presidente Binaghi: “Vogliamo vincere. Non chiediamo al nostro capitano di vincere per forza quest’anno la Coppa Davis ma, come è giusto fare in ogni azienda che si rispetti, abbiamo un programma di medio termine, 4-5 anni. Abbiamo iniziato lo scorso anno un ciclo che deve portarci alla vittoria, a riconquistare la Coppa Davis”. LEGGI TUTTO

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    Coppa Davis: a settembre uno dei gironi si giocherà a Bologna

    La Coppa Davis torna a Bologna

    Bologna è una delle quattro città designate ad ospitare la fase a gironi delle Davis Cup by Rakuten Finals 2022, che si svolgerà dal 14 al 18 settembre prossimi alla Unipol Arena. Lo hanno annunciato oggi l’International Tennis Federation e Kosmos Tennis, lo riportiamo da Federtennis.it. Le altre sedi designate sono Amburgo (Germania), Glasgow (Gran Bretagna) e Malaga (Spagna). Il capoluogo dell’Emilia-Romagna ospiterà le partite del girone di cui sarà protagonista l’Italia, le cui avversarie usciranno dal sorteggio in programma il prossimo 31 marzo.
    Secondo l’accordo definito con Kosmos Tennis, l’Italia ospiterà questo evento per il prossimo quinquennio, fatta salva naturalmente la presenza della squadra azzurra alla fase finale della manifestazione.
    Riportiamo sempre da Federtennis.it le parole del Presidente Angelo Binaghi: “Siamo lieti di aver riportato in Italia per il secondo anno consecutivo – e con un impegno a lungo termine – la fase a gironi delle Davis Cup by Rakuten Finals 2022. La scelta da parte della ITF e di Kosmos Tennis è una conferma non soltanto dell’eccellenza organizzativa che la FIT ha raggiunto a livello internazionale ma anche dello straordinario periodo che il tennis italiano sta vivendo a livello di risultati sportivi. La scelta di Bologna arricchisce ulteriormente il panorama di eventi mondiali del calendario tennistico italiano ed è stata il frutto di un grande lavoro di squadra che ci ha visto supportati in maniera decisiva dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalla Regione Emilia-Romagna, dalla Città Metropolitana di Bologna e dal Comune di Casalecchio di Reno: a tutti loro e a nome del tennis italiano va il nostro ringraziamento”.
    Così il Presidente della regione Emilia-Romagna Bonaccini: “Nei prossimi cinque anni, trova casa in Emilia-Romagna una fra le più prestigiose manifestazioni sportive del mondo e questo è davvero motivo di grande orgoglio per l’intera comunità regionale. Una nuova, straordinaria occasione di visibilità per Bologna e tutto il territorio regionale, di crescita e di attrattività turistica, per non dire del valore sportivo, che chiamerà qui tantissimi appassionati e tifosi, oltre che addetti ai lavori”. LEGGI TUTTO